Maria Grazia, l'emozione trabocca. Per la consapevolezza che hai del tuo dolore, per come lo trasmetti, ma trasformato, mai "pesante", per quanto pesi. Per l'amore per la poesia. Grazie. Ti auguro tutto il bene
Una storia triste.... Ma sei meravigliosa che hai ritornata Tua mamma la sua e Tua storia e hai detto al tutto il mondo la Tua storia.... Ti auguro di cuore che dio ti benedica sempre con la Tua famiglia.....
Buonasera Maria Grazia, difficile commentare senza cadere nelle banalità, l'ho conosciuta, e apprezzata, come poetessa e come "dispensatrice" di poesia è sono sempre più convinto che sarà la poesia a salvarci. Lei lo conferma quando sostiene che ha affrontato e superato i molti ostacoli della vita grazie proprio ad essa. Il vortice emotivo che noi stessi proviamo ascoltando la sua narrazione (la lettura del libro ne sarà la naturale conseguenza) è di rara intensità, non è facile ma lei ha avuto il coraggio di affrontare tutti i ricordi facendoci partecipi della sua vita. Grazie per l'eleganza, l'ironia, la forza e la dolcezza con cui affronta, per nostro piacere, questo meraviglioso mondo che è la poesia.
Romualdo, grazie a lei per l'eleganza e la delicatezza del messaggio. Stare al mondo da poeti, sì, credo faccia compiere una rivoluzione verso il basso, che è proprio dove siamo.
Ho letto il libro e ne ho consigliato la lettura a tutti. Le emozioni che fuoriescono da ogni pagina mi hanno profondamente commosso. Cara Maria Grazia, sei una donna e un'intellettuale speciale, dotata di preziosa sensibilità.
Ho guardato questa intervista perché tra oggi e ieri ho ascoltato i suoi podcast su raiplay sound, la sua storia è pazzesca ma quello che mi colpisce di più e la serenità con cui rielabora la sua vita e le figure della sua storia senza giudizio alcuno. Lei è una persona straordinaria e rara, da lei si può imparare l'arte della vita.La ringrazio tantissimo e sono molto felice di averla conosciuta! ❤
Mariagrazia, non ti conoscevo, la tua storia mi ha travolta e mi hai fatto vivere diverse emozioni che ho rivisto anche nella mia storia. La tua mamma adottiva verosimilmente aveva problemi e ha scaricato su di te le sue frustrazioni. Sicuramente leggerò il tuo libro. Complimenti
Un saluto a Maria Grazia. Non conoscevo la sua storia. La scrittura è un ponte meraviglioso e la poesia avvolge, dichiara, riconosce quella bellezza che è un fatto unico di anima.
"fa niente passato" niente passa, rimane nascosto in noi e aggiunge peso al tempo della vita. Libro bellissimo, profondo, istintivo. Lo si legge tutto di un fiato, poi lo rileggi tutte sere e ragioni su ogni singola parola. Brava brava.
Impossibile non commuoversi, muoversi con te in questo tuo ripercorrere la vita, la tua vita. Riconosco alcune mie vicissitudini e questo mi spinge, ancor di più, a leggere il tuo libro. In bocca a lupo!
Si soffre molto ad ascoltare questa meravigliosa intervista, e si impara, si impara tanto sulla vita, sull'essere al mondo, sul dolore intimo. E penso anche a una cosa minima, rispetto a ciò che abbiamo ascoltato, a quanto forse siano sopravvalutati il sangue, i geni, rispetto all'esempio, alla testimonianza, se la Poesia è diventata parte di te grazie alla tua mamma adottiva. Grazie perché la delicatezza che mostri per tutto il tempo, e anche l'ironia delle parole accennate, il rispetto per tutti e tutto ciò che accade, toccano nel profondo. Ho ordinato il libro e lo aspetto tanto.
Cara Mara, soffri perché hai cuore e vedi l'ironia perché hai occhi per vedere. A me per prima la mia vita dimostra che contano soltanto le relazioni e l'amore che portiamo. Grazie per il libro, spero sia alla tua altezza
Leggere il suo libro è stata una esperienza fisica, più ché mentale. All'inizio i "pugni nello stomaco" provenienti da luoghi ignoti di me stessa, poi alla fine il dolore si è sciolto in lacrime assolutamente inaspettate, scaturite appena ho letto l'ultima parola, in maniera incontrollata e assolutamente irrazionale. Perciò è stata una lettura fisica e sensoriale data credo da un tipo di scrittura a metà fra la prosa e la poesia, una capacità di descrivere ad esempio i luoghi senza descriverli, magari avvalendosi della musica dell'epoca o di altro che non saprei dire, ma da cui ci si sente avvolti e di cui si avverte il "senso" in maniera misteriosa e profonda. Un libro che dopo che lo si è letto e risposto sullo scaffale, lascia dentro qualcosa di misterioso e indefinibile come una "silenziosa scia"...
@@MariaGraziaCalandroneVideo mi ha già abbracciata, e forte, con il suo libro! Un libro che come ho già detto, mi è "passato attraverso", non senza dolore, e lasciando un solco e una scia come una nave spacca ghiaccio.. E vorrei dirle grazie anche per il "contatto umano" che Lei offre a noi lettori, rispondendo sempre a tutti i nostri commenti, anche se sono tantissimi! Un abbraccio forte dunque, il suo, sicuramente ricambiato da tutti Noi che la amiamo per la sua scrittura "tenera e crudele" al tempo stesso e perciò simile alla Vita.
Comprerò il libro e potrò dare un parere su di esso, ma riguardo le cose dette in questa intervista, secondo me c'è un "errore" di fondo, e cioè che non è quello di non essere la madre biologica, il motivo del disamore, perché anche una madre biologica può non amare la propria figlia. Quindi, non credo sia quello il "motivo". Quando siamo piccoli tendiamo a dire "è colpa mia", se la mamma non ci ama, poi da adulti, diamo una spiegazione logica. Spesso una spiegazione logica, non c'è. Quindi è inutile trovarne una x forza. Bisogna "accettare" e basta. Comunque leggerò il libro x capire se c'è una verità di fondo in esso, che va oltre le motivazioni che la nostra mente ci dà, ma scioglie i nodi emotivi che sono quelli che ci fanno male "senza un motivo"...
@@MariaGraziaCalandroneVideo ah, ok, ora ho capito: non è Lei, che credeva che sua madre agisse così perché era la sua madre adottiva e non biologica, ma era sua madre che "motivava" così, il suo agire, credendo che fosse sua figlia che essendo figlia adottiva, non dava a sua madre l'amore dovuto, e dunque la portava ad essere una cattiva madre! È tipico di chi vuole scaricare le responsabilità delle proprie azioni sbagliate sugli altri. Quando sono le nostre madri a farlo, questo ci condiziona x tutta la vita. Come se ne esce? Con l'ironia, come ha giustamente sottolineato nell'intervista, e leggendo. Ecco perché leggerò il libro. La ringrazio di avermi risposto. È anche bella questa apertura verso il lettore. Grazie!
@@nicolettaratano2469 con l'ironia e col non darsi troppo peso, io credo. non mi ringrazi: si scrive per gli altri. altrimenti, quel poco che si impara sarebbe inutile!
![Gesù è realmente ESISTITO? - Alessandro Barbero [Esclusiva Youtube]](http://i.ytimg.com/vi/0a4rsvyj2vA/mqdefault.jpg)
Maria Grazia, l'emozione trabocca. Per la consapevolezza che hai del tuo dolore, per come lo trasmetti, ma trasformato, mai "pesante", per quanto pesi. Per l'amore per la poesia. Grazie. Ti auguro tutto il bene
Grazie a te. E sì, ecco, scrivere dal centro del dolore non "serve", a niente e a nessuno...
Una storia triste.... Ma sei meravigliosa che hai ritornata Tua mamma la sua e Tua storia e hai detto al tutto il mondo la Tua storia.... Ti auguro di cuore che dio ti benedica sempre con la Tua famiglia.....
Grazie di cuore, Antonella. Ti ricambio l'augurio, a te e famiglia
Buonasera Maria Grazia, difficile commentare senza cadere nelle banalità, l'ho conosciuta, e apprezzata, come poetessa e come "dispensatrice" di poesia è sono sempre più convinto che sarà la poesia a salvarci.
Lei lo conferma quando sostiene che ha affrontato e superato i molti ostacoli della vita grazie proprio ad essa.
Il vortice emotivo che noi stessi proviamo ascoltando la sua narrazione (la lettura del libro ne sarà la naturale conseguenza) è di rara intensità, non è facile ma lei ha avuto il coraggio di affrontare tutti i ricordi facendoci partecipi della sua vita.
Grazie per l'eleganza, l'ironia, la forza e la dolcezza con cui affronta, per nostro piacere, questo meraviglioso mondo che è la poesia.
Romualdo, grazie a lei per l'eleganza e la delicatezza del messaggio. Stare al mondo da poeti, sì, credo faccia compiere una rivoluzione verso il basso, che è proprio dove siamo.
Ho letto il libro e ne ho consigliato la lettura a tutti. Le emozioni che fuoriescono da ogni pagina mi hanno profondamente commosso. Cara Maria Grazia, sei una donna e un'intellettuale speciale, dotata di preziosa sensibilità.
Caro Matteo, sono qui a ringraziarti di cuore per la tua, di sensibilità!
Ho guardato questa intervista perché tra oggi e ieri ho ascoltato i suoi podcast su raiplay sound, la sua storia è pazzesca ma quello che mi colpisce di più e la serenità con cui rielabora la sua vita e le figure della sua storia senza giudizio alcuno. Lei è una persona straordinaria e rara, da lei si può imparare l'arte della vita.La ringrazio tantissimo e sono molto felice di averla conosciuta! ❤
la ringrazio di cuore
Mariagrazia, non ti conoscevo, la tua storia mi ha travolta e mi hai fatto vivere diverse emozioni che ho rivisto anche nella mia storia. La tua mamma adottiva verosimilmente aveva problemi e ha scaricato su di te le sue frustrazioni. Sicuramente leggerò il tuo libro. Complimenti
Grazie Luisa. Come dicevo mi ha anche molto amata e per ciò sono riconoscente, come lo sono a chi ha la sensibilità di sentirmi vicina
Un saluto a Maria Grazia. Non conoscevo la sua storia. La scrittura è un ponte meraviglioso e la poesia avvolge, dichiara, riconosce quella bellezza che è un fatto unico di anima.
Unico, sì. Che comprende chi ha un'anima. Ma, per fortuna, è contagiosa
"fa niente passato" niente passa, rimane nascosto in noi e aggiunge peso al tempo della vita. Libro bellissimo, profondo, istintivo.
Lo si legge tutto di un fiato, poi lo rileggi tutte sere e ragioni su ogni singola parola. Brava brava.
Come ringraziare?
Impossibile non commuoversi, muoversi con te in questo tuo ripercorrere la vita, la tua vita. Riconosco alcune mie vicissitudini e questo mi spinge, ancor di più, a leggere il tuo libro. In bocca a lupo!
Grazie davvero, grazie. Spero sia per te uno specchio sincero e gentile
Si soffre molto ad ascoltare questa meravigliosa intervista, e si impara, si impara tanto sulla vita, sull'essere al mondo, sul dolore intimo. E penso anche a una cosa minima, rispetto a ciò che abbiamo ascoltato, a quanto forse siano sopravvalutati il sangue, i geni, rispetto all'esempio, alla testimonianza, se la Poesia è diventata parte di te grazie alla tua mamma adottiva. Grazie perché la delicatezza che mostri per tutto il tempo, e anche l'ironia delle parole accennate, il rispetto per tutti e tutto ciò che accade, toccano nel profondo. Ho ordinato il libro e lo aspetto tanto.
Cara Mara, soffri perché hai cuore e vedi l'ironia perché hai occhi per vedere. A me per prima la mia vita dimostra che contano soltanto le relazioni e l'amore che portiamo. Grazie per il libro, spero sia alla tua altezza
@@MariaGraziaCalandroneVideo grazie di cuore 🙏
Sono meravigliata de queste entre vista complimente
Grazie!
❤
🎉🎉❤❤
Una vita da film
In effetti...
@@MariaGraziaCalandroneVideo Ti abbraccio forte
@@lalupa6132 anch'io
Leggere il suo libro è stata una esperienza fisica, più ché mentale. All'inizio i "pugni nello stomaco" provenienti da luoghi ignoti di me stessa, poi alla fine il dolore si è sciolto in lacrime assolutamente inaspettate, scaturite appena ho letto l'ultima parola, in maniera incontrollata e assolutamente irrazionale. Perciò è stata una lettura fisica e sensoriale data credo da un tipo di scrittura a metà fra la prosa e la poesia, una capacità di descrivere ad esempio i luoghi senza descriverli, magari avvalendosi della musica dell'epoca o di altro che non saprei dire, ma da cui ci si sente avvolti e di cui si avverte il "senso" in maniera misteriosa e profonda. Un libro che dopo che lo si è letto e risposto sullo scaffale, lascia dentro qualcosa di misterioso e indefinibile come una "silenziosa scia"...
E adesso io che le dico, Nicoletta, se non che, appena sarà possibile, vorrei abbracciarla?
@@MariaGraziaCalandroneVideo mi ha già abbracciata, e forte, con il suo libro! Un libro che come ho già detto, mi è "passato attraverso", non senza dolore, e lasciando un solco e una scia come una nave spacca ghiaccio.. E vorrei dirle grazie anche per il "contatto umano" che Lei offre a noi lettori, rispondendo sempre a tutti i nostri commenti, anche se sono tantissimi! Un abbraccio forte dunque, il suo, sicuramente ricambiato da tutti Noi che la amiamo per la sua scrittura "tenera e crudele" al tempo stesso e perciò simile alla Vita.
Comprerò il libro e potrò dare un parere su di esso, ma riguardo le cose dette in questa intervista, secondo me c'è un "errore" di fondo, e cioè che non è quello di non essere la madre biologica, il motivo del disamore, perché anche una madre biologica può non amare la propria figlia. Quindi, non credo sia quello il "motivo". Quando siamo piccoli tendiamo a dire "è colpa mia", se la mamma non ci ama, poi da adulti, diamo una spiegazione logica. Spesso una spiegazione logica, non c'è. Quindi è inutile trovarne una x forza. Bisogna "accettare" e basta. Comunque leggerò il libro x capire se c'è una verità di fondo in esso, che va oltre le motivazioni che la nostra mente ci dà, ma scioglie i nodi emotivi che sono quelli che ci fanno male "senza un motivo"...
Grazie per queste parole, Nicoletta, è quello che ho provato a spiegarle per tutta la vita. Mi faccia sapere se il libro la convincerà. Grazie :)
@@MariaGraziaCalandroneVideo ah, ok, ora ho capito: non è Lei, che credeva che sua madre agisse così perché era la sua madre adottiva e non biologica, ma era sua madre che "motivava" così, il suo agire, credendo che fosse sua figlia che essendo figlia adottiva, non dava a sua madre l'amore dovuto, e dunque la portava ad essere una cattiva madre! È tipico di chi vuole scaricare le responsabilità delle proprie azioni sbagliate sugli altri. Quando sono le nostre madri a farlo, questo ci condiziona x tutta la vita. Come se ne esce? Con l'ironia, come ha giustamente sottolineato nell'intervista, e leggendo. Ecco perché leggerò il libro. La ringrazio di avermi risposto. È anche bella questa apertura verso il lettore. Grazie!
@@nicolettaratano2469 con l'ironia e col non darsi troppo peso, io credo. non mi ringrazi: si scrive per gli altri. altrimenti, quel poco che si impara sarebbe inutile!
Per chi crede al Karma...questa donna si è salvata per meriti accumulati....
Nicoletta grazie. Pare una cosa bellissima :)
Se nel 1965 aveva 8 mesi...Nel 1975 ne aveva 10 circa non 15...Mah
Sì, nell'ottobre 1975 compio 11 anni, come ho detto. Grazie per il suo commento