Ciao pino ovunque tu sia quante notti sn passate senza di te e quanto ne passeranno purtroppo ma tu x me rimani con le tue canzoni un luminare x me ciao pino r.i.p
Ho sognato per tutta la vita di incontrarti e poterti stringere la mano, caro Pino, per avermi regalato le più belle emozioni della mia vita... tu la mia colonna sonora da sempre. Ci vedremo dall'altra parte e con la delicatezza che ha caratterizzato la tua arte, mi regalerai finalmente il mio sogno...
Quanto ti capisco...l'ho rincorso per tutta la vita, ma non sono mai riuscita mai ad abbracciarlo. Ma all'ultimo concerto gli gridai: PINO TI AMOOOO! E lui mi sorrise!
Una persona che scrive poesie del genere, é fuori dal comune, con una delicatezza inimmaginabile. Sei e sarai la colonna sonora di questa terra, grazie per l'immenso patrimonio musicale che ci hai lasciato.
Notte che se ne va nel rumore di chi lavora di sera notte stretta per chi vuole dormire chiudi gli occhi e non riesci a capire notte di chi fuma sempre perché il tempo deve passare notte di chi gode, bussando alle porte dice "non sono nessuno" notte di chi raccoglie i cartoni*, di chi dentro è più crudo notte, non dare tormento a chi si vuole ubriacare Notte che viene, notte che va esce questo giorno, andiamo ad aspettare notte di chi sta pensando a Dio, di chi si vende la mia vita Notte di chi lo sa già, e di chi invece non ha saputo niente notte di chi si accontenta ma non si fa portare notte di chi vende sempre quello che non può toccare Notte che viene, notte che va esce questo giorno, andiamo ad aspettare notte di chi sta pensando a Dio, di chi si vende la mia vita *Quando ancora non c'era la raccolta differenziata c'erano queste persone chiamate "cartunare" (cartonai) che andavano in giro con degli Apecar con il cassone "alzato" grazie a delle vecchie reti a molla che raccoglievano in giro per la città carta e cartoni per rivenderli un tanto al quintale. In gergo, "facevano 'e cartune". Solitamente questo lavoro avveniva di notte, quando le persone mettevano l'immondizia, cartone compreso, in strada.
"astretta" significa "stretta" e qui Pino, poeticamente, definisce la notte "stretta" forse ad indicare l'insofferenza, l'oppressione di chi non riesce a dormire "cartun" e' il cartone; "notte 'e chi fa 'e cartun" indica coloro che (un tempo, prima della raccolta differenziata) andavano in giro raccogliendo la carta ed i cartoni (appunto) che poi rivendevano a peso. Era un'attivita' generalmente svolta dai piu' poveri ...
Ciao pino ovunque tu sia quante notti sn passate senza di te e quanto ne passeranno purtroppo ma tu x me rimani con le tue canzoni un luminare x me ciao pino r.i.p
Ho sognato per tutta la vita di incontrarti e poterti stringere la mano, caro Pino, per avermi regalato le più belle emozioni della mia vita... tu la mia colonna sonora da sempre. Ci vedremo dall'altra parte e con la delicatezza che ha caratterizzato la tua arte, mi regalerai finalmente il mio sogno...
Quanto ti capisco...l'ho rincorso per tutta la vita, ma non sono mai riuscita mai ad abbracciarlo. Ma all'ultimo concerto gli gridai: PINO TI AMOOOO! E lui mi sorrise!
❤
❤
Grazie Pino che ci ai fatto crescere con queste canzoni riposa in pace.
Una persona che scrive poesie del genere, é fuori dal comune, con una delicatezza inimmaginabile. Sei e sarai la colonna sonora di questa terra, grazie per l'immenso patrimonio musicale che ci hai lasciato.
Pino,Rino e Joe puzzat sta m'paravis♥️😪
Ahia il cuore mi si stringe sempre...
Sei un mostro grazie
Magico zio Pino !!! GIN(): )
Manchi... ❤
Quell assolo di James alla fine è una dichiarazione d'amore a Pino...
Che magia!
Pinooooooooooo😭😭😭😭😭😭😭
Miele per il cuore
Un capolavoro ❤
benzina per l'anima
❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤
AMAZING!
addio Pino...
nostalgia...
Io c'ero!!!!CIAO PINO.....MANCHI A TUTTA NAPOLI!!!
Mariano Irollo e non solo!
Grande Pino
Non capisco tutte le parole, ma questa è pura poesia.
Notte che se ne va nel rumore di chi lavora di sera
notte stretta per chi vuole dormire
chiudi gli occhi e non riesci a capire
notte di chi fuma sempre perché il tempo deve passare
notte di chi gode, bussando alle porte dice "non sono nessuno"
notte di chi raccoglie i cartoni*, di chi dentro è più crudo
notte, non dare tormento a chi si vuole ubriacare
Notte che viene, notte che va
esce questo giorno, andiamo ad aspettare
notte di chi sta pensando a Dio,
di chi si vende la mia vita
Notte di chi lo sa già, e di chi invece non ha saputo niente
notte di chi si accontenta ma non si fa portare
notte di chi vende sempre quello che non può toccare
Notte che viene, notte che va
esce questo giorno, andiamo ad aspettare
notte di chi sta pensando a Dio,
di chi si vende la mia vita
*Quando ancora non c'era la raccolta differenziata c'erano queste persone chiamate "cartunare" (cartonai) che andavano in giro con degli Apecar con il cassone "alzato" grazie a delle vecchie reti a molla che raccoglievano in giro per la città carta e cartoni per rivenderli un tanto al quintale. In gergo, "facevano 'e cartune". Solitamente questo lavoro avveniva di notte, quando le persone mettevano l'immondizia, cartone compreso, in strada.
Bravo
pino.. unico
Eterno!
💖
Mamma mia Pinu'....
3 mast anzi di piu'
Me dda turmient la tua assenza
... e Joe Amoruso!
..pino e' grande ..e' chiaro! ma tullio questo brano lo ha "pittato".....!
notte astretta pe chi vò rummì..notte e chi fa e cartun...notte che ven,notte che và...
Per cortesia mi puoi tradurre "astretta" e "cartun"? Grazie
"astretta" significa "stretta" e qui Pino, poeticamente, definisce la notte "stretta" forse ad indicare l'insofferenza, l'oppressione di chi non riesce a dormire
"cartun" e' il cartone; "notte 'e chi fa 'e cartun" indica coloro che (un tempo, prima della raccolta differenziata) andavano in giro raccogliendo la carta ed i cartoni (appunto) che poi rivendevano a peso.
Era un'attivita' generalmente svolta dai piu' poveri ...
Molte parole in napoletano non riesco a capirle. Grazie mille. Ciao
❤️❤️❤️❤️💕💕💕💕🙏🏼👑