Cia Maurizio, complimenti per la passione che ci metti... perdona la mia domanda: ma quando sali di 4 note per trasportare da contralto a tenore devi tenere conto deile note o dei semitoni tra una nota e l'altra? Ovvero, ci sono sempre 4 note (come dici tu tra una nota e l'altra) ma tra FA e SI ci sono 6 semitoni, mentre tra tutte le altre note ci sono 5 semitoni... è sempre valida questa regola (delle 4 note, ecc)??? Grazie e buona serata:
Ciao Francesco, è sempre valida. Basta che prima, con il circolo delle quinte imposti bene i bemolli e i diesis. Per esempio se sul contralto non hai bemolli, sul tenore hai sib in Chiave, quindi avrai fa sol la sib e allora torna👋👋👋
Mah penso e oso consigliare che legarsi alla tabella del circolo delle quinte non rende ne' autonomi ne veloci , imparando ed essendo veloci nel vedere intervalli e scale stampati bene in memoria si calcola a volo da X verso Y . Infatti nel caso per contralto, usando il tenore, salgo di una quarta a parte poi verificare se risulta ' potabile ' sull'ottava che se ne ricava . Pero' , ottima spiegazione generale.
Questo esercizio può servire per capire un po' di teoria ma nella pratica non è consigliabile fare un trasporto a mano, meglio utilizzare un programma apposito.
Certamente, se si ha un programma è più semplice e immediato. Io penso tuttavia che saperlo fare anche senza, partendo magari da un cartaceo ci dà la possibilità di entrare in pò più dentro la musica. Che ne pensi? Un caro saluto
@@maurizioleonisax Anche con un programma è necessaria la conoscenza della teoria, oltre che armarsi di tanta pazienza. Ad esempio io mi sono cimentato nel fare coincidere basi midi a spartiti già posseduti o a ricavare direttamente gli spartiti dal file midi. In quest'ultimo caso ci sono da fare parecchi passaggi per trovare la tonalità ottimale per l'estensione del sax e che abbia il minor numero possibile di alterazioni in chiave. Per questo lavoro il circolo delle quinte è fondamentale, per capire quale sia la trasposizione più conveniente.
Complimenti maestro, è stata veramente un utilissima lezione...😊😊😊 grazie mille spiegata in modo egregio
Ciao Antonio. Prego👋👋👋
Grazie Maestro, lezione utilissima.
Ciao Vincenzo. Prego👋
Bellissima lezione, grazie Maurizio👋👋👋💯💯💯
Ciao Paolo, prego👋👋👋
Molto chiaro, soprattutto semplice e utile. Grazie!
Ciao GDASax, mi fa piacere👋
Grazie Maestro chiarissimo come sempre 💪💪👏👏👏👏
Mi fa piacere Gabriele, ciao👋👋👋
Ottima spiegazione👍👍👍
Ciao nicobass👋👋👋
Ottima delucidazione, complimenti come sempre.
Il problema potrebbe nascere nella trascrizione manuale...
Nella trascrizione manuale, basta scrivere prima a matita e poi correggere le ottave a penna e cancellare la matita😉
Grazie 👍
Prego👋
Cia Maurizio, complimenti per la passione che ci metti... perdona la mia domanda: ma quando sali di 4 note per trasportare da contralto a tenore devi tenere conto deile note o dei semitoni tra una nota e l'altra? Ovvero, ci sono sempre 4 note (come dici tu tra una nota e l'altra) ma tra FA e SI ci sono 6 semitoni, mentre tra tutte le altre note ci sono 5 semitoni... è sempre valida questa regola (delle 4 note, ecc)???
Grazie e buona serata:
Ciao Francesco, è sempre valida. Basta che prima, con il circolo delle quinte imposti bene i bemolli e i diesis. Per esempio se sul contralto non hai bemolli, sul tenore hai sib in Chiave, quindi avrai fa sol la sib e allora torna👋👋👋
Mah penso e oso consigliare che legarsi alla tabella del circolo delle quinte non rende ne' autonomi ne veloci , imparando ed essendo veloci nel vedere intervalli e scale stampati bene in memoria si calcola a volo da X verso Y . Infatti nel caso per contralto, usando il tenore, salgo di una quarta a parte poi verificare se risulta ' potabile ' sull'ottava che se ne ricava . Pero' , ottima spiegazione generale.
Penso che all’inizio per orientarsi sia fondamentale, poi con il tempo le tonalità si memorizzano e il trasporto può diventare più naturale👋👋👋
buonasera invece da tenore a contralto è la stessa cosa ?
Un’ora avanti e quattro note sotto👋
🍷🍷🎷🎼🎶🎶🎶💪
Questo esercizio può servire per capire un po' di teoria ma nella pratica non è consigliabile fare un trasporto a mano, meglio utilizzare un programma apposito.
Certamente, se si ha un programma è più semplice e immediato. Io penso tuttavia che saperlo fare anche senza, partendo magari da un cartaceo ci dà la possibilità di entrare in pò più dentro la musica. Che ne pensi? Un caro saluto
@@maurizioleonisax Anche con un programma è necessaria la conoscenza della teoria, oltre che armarsi di tanta pazienza. Ad esempio io mi sono cimentato nel fare coincidere basi midi a spartiti già posseduti o a ricavare direttamente gli spartiti dal file midi. In quest'ultimo caso ci sono da fare parecchi passaggi per trovare la tonalità ottimale per l'estensione del sax e che abbia il minor numero possibile di alterazioni in chiave. Per questo lavoro il circolo delle quinte è fondamentale, per capire quale sia la trasposizione più conveniente.
Grazie!
Ciao DJ jumpy. Un caro saluto.👋