La sua filosofia è un suggerimento a rimanere se.mpre aperti nella riflessione su ogni aspetto della vita senza avere la presunzione di aver il mondo delle verità. Lo trovo sottile e originale nel manifestare e sottolineare i limiti, i valori e la tirannia che esiste nelle varie religioni e sistemi filosofici . Il suo sguardo è ricco e complesso vale la pena di comprenderlo per vedere in noi stessi e negli altri. Filosofo geniale
Penso che Nietzsche sia, egli stesso, inconsapevolmente condizionato dalla visione cristiano-imperialista del mondo. Sostiene, afferma che vedere la vita/mondo/natura per ciò che è, in sé per sé - e lui presume di esserne capace - sia intollerabile. Vedere nell'abisso. Di conseguenza assume l'arte, l'attività estetica come l'unico rimedio, l'unica cura, quella più efficace. È proprio del cristianesimo di marca imperialista vedere la natura come altro da sé, luogo dell'imperfezione, del difetto, come pura materia modellabile dalla signoria dell'Uomo. Il cristianesimo ci pone in inimicizia con la natura e ci persuade di poterla dominare. Questo ci entusiasma ed eccita i nostri sensi, ma è una visione errata, illusoria. Per la teologia cristiana la bellezza è nell'aldilà, addirittura, la vera vita. Però, il papa si affaccia alla finestrella e si professa ecologista. O non ha capito niente, o fa il furbo come d'abitudine nel clero. Perché dico che anche il pensiero di N. è condizionato dal cristianesimo? Perché non è estraneo a quel mal di vivere che imputa a chi trova consolazione nella credenza. Non mi meraviglia che sia diventato "pazzo", catatonico. "L'onestà estrema ci porterebbe al disgusto e al suicidio." È riuscito a spogliare la visione della natura dalle sovrastrutture culturali, ma non è riuscito a liberarsi anche dai condizionamenti pedagogici che ci omologano alla civiltà. Il fatto è che siamo tutti condizionati, attraverso una pedagogia repressiva, sin dalla culla. Ci impiantano nel cervello l'idea che la natura (fuori come dentro) sia brutta, cattiva e difettosa (il serpente) e, quindi, va corretta. Cosicché, l'uomo bambino viene sottoposto ad una serie di torture per piegarne la volontà fino a perdere quell'entusiasmo innato, quella fascinazione per le cose. Il bambino è concepito come un uomo indefinito, una bozza di ciò che dovrà essere, un oggetto da modellare per farlo diventare l'uomo compiuto: quello capace di procreare e produrre per servire un ordine sociale basato sul benessere della classe dirigente. Questo perché vediamo la vita come un percorso che va da un punto iniziale a un punto finale. Sono tutte illusioni, idee astratte, pure, totalmente razionali. Dietro c'è una presunzione di onniscienza, l'illusione di essere dotati di un occhio assoluto, cioè divino sul mondo. Cosa impossibile. La conoscenza con l'obiettivo della consapevolezza (conoscenza di se stessi), è, in realtà, un'operazione di decondizionamento; cioè funziona a sottrarre, a togliere, anziché ad aggiungere. Purtroppo, va detto che siamo in tempi di capitalismo radicale, spregiudicato. Questo modo di pensare contiene pulsioni di morte, di autodistruzione come il cristianesimo che è uno spirito di ribellione alla natura portato all'estremo. Il capitalista è un megalomane convinto di poter sfruttare la natura illimitatamente. Concepisce la libertà come il rifiuto di qualunque limite, persino biologico, naturale. Non è il superuomo di Nietzsche che chiede scusa al cavallo. È una sua interpretazione volgare, terra terra. Per N. il superuomo è il filosofo che ricrea il mondo. Non a caso, la società sta diventando sempre più gretta e squallida. Condivido il pensiero che il senso della vita sia nella vita stessa. Non esiste una verità da raggiungere, o, addirittura, conquistare, in un altro tempo e in un altro luogo, come pretenderebbero non solo i credenti. Sposo in pieno i giudizi sul cristianesimo-imperialista (quello imposto con la forza e per legge, che ha scalzato tutte le altre varianti) che, in realtà, è una dcontraffazione del discorso originale di Gesù e della sua figura, perciò una visione falsa del mondo, dunque distruttiva. Al di là di tutto, la filosofia per filosofi non serve a niente. Bisogna trovare il modo di dialogare con tutti gli uomini, altrimenti sono pure elucubrazioni onanistiche, estetismi, cioè fini a se stessi. p.s.: 15:20 Perché avete scritto "dio" con la lettera maiuscola se è un nome comune di persona accompagnato, perciò, dall'articolo indeterminativo? "La libertà che si concedeva ad un Dio nel suo rapporto con gli altri dei..." ... Dio... dei...
Lo trovo meraviglioso, troppo tardi ho conosciuto i suoi pensieri nobili. E ascoltandolo mi ci ritrovo. Grazie , mi aiuta tantissimo a proseguire il cammino. ❤❤❤
Pesantemente profondo, atrocemente precursore, follemente nudo. Mi domando se la stessa crudeltà prosaica fosse anch’essa rivolta verso se stesso. Modestie a parte ho generato gli stessi pensieri ancora prima di leggerlo e conoscerlo ma a differenza dello stesso credo che l’affrontare i propri lati ombrosi sia un processo esogeno verso l’altro e quindi verso la vita. NOI siamo nati pensatori, sensibili, osservatori con le pupille sempre rivolte verso l’interno, lui folle si dice finito cavalcando un cavallo bronzeo, io verso una serenità duratura e concreta che pone il vaso nella materia della natura pronto per essere riempito ma pur sempre un banale e semplice vaso privo di libertà e soggetto al ciclo chiuso della natura attuale. La materia di cui è composto il vaso potrà anche sfuggire per altri lidi ma rimane unicamente materia. Nulla di più. Il resto è solamente un puerile tentativo di rendere più vivibile e disonesto la cruda verità.
Forse la vita sara' molto piu' semplice per quelli come te e Salvini, che riescono solo a semplificarne l' ormai indiscutibile complessita' per cercare di capirne qualcosa( ovviamente senza riuscirci, data la presenza di un unico neurone in testa)......
Io sempre simpatizzato per Nietzsche...anche se preferisco C. Jung...... Nietzsche purtroppo mi crea un po' d' ansia..lo trovo un filino pessimista e nichilista, il che lo trovo essere un tantino pericoloso.
Non ti risponderanno mai visto che Nietzsche non ha mai rilasciato interviste formali. Si tratta di una piacevole ricostruzione dei pensieri di Nietzsche con il pretesto dell’intervista.
Grazie per aver aperto questo canale, grazie per caricare questi video.
La sua filosofia è un suggerimento a rimanere se.mpre aperti nella riflessione su ogni aspetto della vita senza avere la presunzione di aver il mondo delle verità. Lo trovo sottile e originale nel manifestare e sottolineare i limiti, i valori e la tirannia che esiste nelle varie religioni e sistemi filosofici . Il suo sguardo è ricco e complesso vale la pena di comprenderlo per vedere in noi stessi e negli altri. Filosofo geniale
Pienamente d'accordo con il suo pensiero.
Penso che Nietzsche sia, egli stesso, inconsapevolmente condizionato dalla visione cristiano-imperialista del mondo. Sostiene, afferma che vedere la vita/mondo/natura per ciò che è, in sé per sé - e lui presume di esserne capace - sia intollerabile. Vedere nell'abisso. Di conseguenza assume l'arte, l'attività estetica come l'unico rimedio, l'unica cura, quella più efficace. È proprio del cristianesimo di marca imperialista vedere la natura come altro da sé, luogo dell'imperfezione, del difetto, come pura materia modellabile dalla signoria dell'Uomo. Il cristianesimo ci pone in inimicizia con la natura e ci persuade di poterla dominare. Questo ci entusiasma ed eccita i nostri sensi, ma è una visione errata, illusoria. Per la teologia cristiana la bellezza è nell'aldilà, addirittura, la vera vita. Però, il papa si affaccia alla finestrella e si professa ecologista. O non ha capito niente, o fa il furbo come d'abitudine nel clero. Perché dico che anche il pensiero di N. è condizionato dal cristianesimo? Perché non è estraneo a quel mal di vivere che imputa a chi trova consolazione nella credenza. Non mi meraviglia che sia diventato "pazzo", catatonico. "L'onestà estrema ci porterebbe al disgusto e al suicidio." È riuscito a spogliare la visione della natura dalle sovrastrutture culturali, ma non è riuscito a liberarsi anche dai condizionamenti pedagogici che ci omologano alla civiltà. Il fatto è che siamo tutti condizionati, attraverso una pedagogia repressiva, sin dalla culla. Ci impiantano nel cervello l'idea che la natura (fuori come dentro) sia brutta, cattiva e difettosa (il serpente) e, quindi, va corretta. Cosicché, l'uomo bambino viene sottoposto ad una serie di torture per piegarne la volontà fino a perdere quell'entusiasmo innato, quella fascinazione per le cose. Il bambino è concepito come un uomo indefinito, una bozza di ciò che dovrà essere, un oggetto da modellare per farlo diventare l'uomo compiuto: quello capace di procreare e produrre per servire un ordine sociale basato sul benessere della classe dirigente. Questo perché vediamo la vita come un percorso che va da un punto iniziale a un punto finale. Sono tutte illusioni, idee astratte, pure, totalmente razionali. Dietro c'è una presunzione di onniscienza, l'illusione di essere dotati di un occhio assoluto, cioè divino sul mondo. Cosa impossibile. La conoscenza con l'obiettivo della consapevolezza (conoscenza di se stessi), è, in realtà, un'operazione di decondizionamento; cioè funziona a sottrarre, a togliere, anziché ad aggiungere. Purtroppo, va detto che siamo in tempi di capitalismo radicale, spregiudicato. Questo modo di pensare contiene pulsioni di morte, di autodistruzione come il cristianesimo che è uno spirito di ribellione alla natura portato all'estremo. Il capitalista è un megalomane convinto di poter sfruttare la natura illimitatamente. Concepisce la libertà come il rifiuto di qualunque limite, persino biologico, naturale. Non è il superuomo di Nietzsche che chiede scusa al cavallo. È una sua interpretazione volgare, terra terra. Per N. il superuomo è il filosofo che ricrea il mondo. Non a caso, la società sta diventando sempre più gretta e squallida.
Condivido il pensiero che il senso della vita sia nella vita stessa. Non esiste una verità da raggiungere, o, addirittura, conquistare, in un altro tempo e in un altro luogo, come pretenderebbero non solo i credenti. Sposo in pieno i giudizi sul cristianesimo-imperialista (quello imposto con la forza e per legge, che ha scalzato tutte le altre varianti) che, in realtà, è una dcontraffazione del discorso originale di Gesù e della sua figura, perciò una visione falsa del mondo, dunque distruttiva.
Al di là di tutto, la filosofia per filosofi non serve a niente. Bisogna trovare il modo di dialogare con tutti gli uomini, altrimenti sono pure elucubrazioni onanistiche, estetismi, cioè fini a se stessi.
p.s.: 15:20 Perché avete scritto "dio" con la lettera maiuscola se è un nome comune di persona accompagnato, perciò, dall'articolo indeterminativo? "La libertà che si concedeva ad un Dio nel suo rapporto con gli altri dei..." ... Dio... dei...
Lo trovo meraviglioso, troppo tardi ho conosciuto i suoi pensieri nobili. E ascoltandolo mi ci ritrovo. Grazie , mi aiuta tantissimo a proseguire il cammino. ❤❤❤
Leggi "Umano troppo umano" un capolavoro di aforismi irripetibile.
Pesantemente profondo, atrocemente precursore, follemente nudo. Mi domando se la stessa crudeltà prosaica fosse anch’essa rivolta verso se stesso. Modestie a parte ho generato gli stessi pensieri ancora prima di leggerlo e conoscerlo ma a differenza dello stesso credo che l’affrontare i propri lati ombrosi sia un processo esogeno verso l’altro e quindi verso la vita. NOI siamo nati pensatori, sensibili, osservatori con le pupille sempre rivolte verso l’interno, lui folle si dice finito cavalcando un cavallo bronzeo, io verso una serenità duratura e concreta che pone il vaso nella materia della natura pronto per essere riempito ma pur sempre un banale e semplice vaso privo di libertà e soggetto al ciclo chiuso della natura attuale. La materia di cui è composto il vaso potrà anche sfuggire per altri lidi ma rimane unicamente materia. Nulla di più. Il resto è solamente un puerile tentativo di rendere più vivibile e disonesto la cruda verità.
quante minchiate
Ultimamente troppi profeti esperti santoni verità filosofi, troppi
Thank you for posting this interview. A breath of fresh air in a time of woke culture and politically correct society. Although, not so fresh.
Resta il pensiero il nemico psicologicamente.
Darwiniano nel mondo di essere umano
La vita è molto più semplice di quanto la dipinga un filosofo
Beato te
@bennycui Grazie
Forse la vita sara' molto piu' semplice per quelli come te e Salvini, che riescono solo a semplificarne l' ormai indiscutibile complessita' per cercare di capirne qualcosa( ovviamente senza riuscirci, data la presenza di un unico neurone in testa)......
Dio è morto (Nietzsche).
Nietzsche è morto (Dio).
Io sempre simpatizzato per Nietzsche...anche se preferisco C. Jung......
Nietzsche purtroppo mi crea un po' d' ansia..lo trovo un filino pessimista e nichilista, il che lo trovo essere un tantino pericoloso.
😂😂😂
Che pippone....la Montagna ha partorito il topolino di una metapsicologia da salotto...
Salve, dove si potrebbe reperire il testo originale dell'intervista in tedesco?
Non ti risponderanno mai visto che Nietzsche non ha mai rilasciato interviste formali. Si tratta di una piacevole ricostruzione dei pensieri di Nietzsche con il pretesto dell’intervista.