Un vero e proprio corso avanzato di agricoltura sostenibile, con esempi pratici e semplici per capire meglio la morfologia del suolo e le sue proprietà! Tutto quello che racconti e analizzi, è per me una conferma di ciò che mi è stato tramandato dagli anziani agricoltori qui in Puglia, ma al tempo stesso è un approfondimento per me che pratico l'agricoltura (per passione e hobby) ma con una idea diversa da quella oggi prevalente, ovvero la meccanizzazione a tutti i costi, spesso cieca verso le reali esigenze dei luoghi e delle piante. Per cui, viva la "controtendenza" e viva lo studio come base per le buone pratiche!!! Grazie davvero di cuore dott. ...anzi PROF !!! ❤💪 PS: quando sarà pronto il tuo libro sulle buone pratiche, io sarò sicuramente il primo a comprarlo! 😉
Citazione finale è una grande verità 😂 ogni volta che esco col trattore la mattina, mio padre dal pollaio mi strilla “hai ingrassatu u trattore, non ce scherzà” 😂
Ciao, ti scrivo dalla Sicilia. Per il discorso che hai fatto, che devo dire mi convince molto, in un oliveto come la vedi un passaggio di tiller a molle (che possiedo) a 7-10 cm e poi superficialmente un passaggio di fresa (che dovrei comprare) o in alternativa un secondo passaggio di tiller(che è quello che faccio per adesso)?
Per l'uliveto uso solo l erpice a dischi, perché è più veloce. Le olive, per lo meno le mie sono enormi, hanno radici molto profonde di suo e resistono benissimo alla siccità. Non amo la fresa, se non per l orto, perché è troppo lenta. Comunque anche come fai te va benissimo.
La ringrazio per queste interessanti condivisioni di esperienze, se mi permette volevo chiederle una questione, non le sembra eccessiva la rippatura a 30 cm di profondità? Sapendo che lo strato utile e nutriente del terreno sono proprio i primi 20 /30 cm , non si rischia di spingere le radici a strati profondi inerti , utili solo alle radici ancoranti e non a quelle capillari che alimentano la chioma ? Non è assolutamente una critica , avendo anch'io orto e frutteto amatoriale mi piacerebbe comprendere...la saluto e le auguro buon lavoro
Grazie del supporto. Allora la risposta a questa domanda è complessa ed articolata. Intanto la nozione dei famosi 20/30 cm di terreno nutriente e gli strati sottostanti "inerti" non è una realtà scolpita nella roccia, ma dipende da tantissimi fattori, climatici, pedologici, biochimici, e dalla fitocenosi presente. In linea di massima è una situazione che si verifica nel terreno sodo, cioè non lavorato e a cui tendono anche i terreni lavorati quando si smette di farlo, scegliendo ad esempio per l inerbimento del frutteto (che necessita però di impianto di irrigazione, per non mettere le piante da frutto in svantaggio rispetto alle erbacee presenti, nell approvvigionamento idrico). Ma quando si impianta un frutteto la prima cosa che si fa è uno scasso profondo (oltre 1 metro) seguito da una abbondante concimazione di fondo e successive lavorazioni secondarie che vanno ulteriormente a rimescolare lo strato scassato amalgamando tra loro terreno superficiale, inerte e concimazione di fondo. Quindi tutto quel discorso decade perché il terreno risultante è tutto fertile per lo sviluppo radicale. La lavorazione annuale a 30 cm (solo la prima post potatura, poi tutte le altre sono erpicature con erpice a dischi), interrompe la tendenza naturale alla stratificazione rimescolando il tutto periodicamente. In più tieni presente che l'uso della trincia per tritare i residui di potatura, a fine inverno con un umidità del terreno abbastanza alta, comporta un compattamento fortissimo tra ruote del trattore, rullo della trincia nonché ruote Dell pesantissimo atomizzatore per i trattamenti post potatura (oltre 10 quintali su un solo assale) rendendo la rippatura davvero necessaria per il ripristino della macroporosita.
Non lo potevi spiegare di meglio complimenti! Una domanda. Puoi fare un video rigwardo la distanza tra alberi di frutta diverse grazzie, un saluto da Gozo
Video utilissimo. Quindi la mia idea di lasciare inerbito, è di dubbia utilità. Invece ho notato che aggiungendo compost autoprodotto e sopra uno strato di cippato di legna fresca, mantiene l'umidità sottostante molto a lungo. Chiaramente non è una tecnica facilmente applicabile ai frutteti tipo il tuo, ma per un orto/frutteto familiare come il mio, è perfetta
ciao contadino, io non ho mai capito come mai in Puglia mio padre mi faceva togliere fino all'ultimo filo d'erba come fosse il male assoluto, e come lui la maggior parte dei contadini tengono i terreni assolutamente puliti da erbe di qualsiasi tipo, mentre qui nel laziale e nella maggior parte d'italia si tende a non avere questo fetish verso il terreno pulito, anzi nella maggior parte dei casi vedo sempre un bel manto erboso a ricoprire i frutteti....puó darsi che sia a causa del fatto che al sud ci siano meno precipitazioni e la poca acqua che cade non lqa si voglia far succhiare alle ebacce? E' solo una mia ipotesi.
L'erba non controllata è responsabile di circa il 30% di perdita di prodotto. Altrettanto per gli insetti ed altrettanto per le malattie crittogamiche. I 3 fattori non controllati causano una perdita di produzione di almeno il 90%, cioè totale. Quindi l'erba non è il male assoluto ma uno dei mali. Noterai qui nel Lazio l'erba nei frutteti fino a fine inverno, perché il frutteto è a riposo e togliere l'erba quando non serve è gasolio sprecato, ma appena inizia la stagione, cioè ora, si concima e poi si erpica o fresa togliendo tutta l'erba. Chi ha acqua in abbondanza con apposito impianto a goccia può scegliere di fare il frutteto inerbito, sfalciando semplicemente l'erba nell' interfilare ed al massimo procedendo al diserbo sulla fila. Si evita l'erosione dei suoli e si conserva meglio la sostanza organica, ma serve acqua.
Un vero e proprio corso avanzato di agricoltura sostenibile, con esempi pratici e semplici per capire meglio la morfologia del suolo e le sue proprietà! Tutto quello che racconti e analizzi, è per me una conferma di ciò che mi è stato tramandato dagli anziani agricoltori qui in Puglia, ma al tempo stesso è un approfondimento per me che pratico l'agricoltura (per passione e hobby) ma con una idea diversa da quella oggi prevalente, ovvero la meccanizzazione a tutti i costi, spesso cieca verso le reali esigenze dei luoghi e delle piante. Per cui, viva la "controtendenza" e viva lo studio come base per le buone pratiche!!! Grazie davvero di cuore dott. ...anzi PROF !!! ❤💪
PS: quando sarà pronto il tuo libro sulle buone pratiche, io sarò sicuramente il primo a comprarlo! 😉
OTTIMA PREPARAZIONE COMPLIMENTI
Immenso, semplicemente.
Ai ragione: na tillariata e comu na brivirata 😁😁👌
Citazione finale è una grande verità 😂 ogni volta che esco col trattore la mattina, mio padre dal pollaio mi strilla “hai ingrassatu u trattore, non ce scherzà” 😂
👍🌳
Bello bello il 670!! Saranno pure vecchi ma ancora se guadagniano er pane!
A me me diceva mejo na zappata che n annacquata. Senti mpo dotto! Secondo te col 411 c ce la faccio bene ad usare quel tipo di attrezzo?
Ciao, ti scrivo dalla Sicilia. Per il discorso che hai fatto, che devo dire mi convince molto, in un oliveto come la vedi un passaggio di tiller a molle (che possiedo) a 7-10 cm e poi superficialmente un passaggio di fresa (che dovrei comprare) o in alternativa un secondo passaggio di tiller(che è quello che faccio per adesso)?
Per l'uliveto uso solo l erpice a dischi, perché è più veloce. Le olive, per lo meno le mie sono enormi, hanno radici molto profonde di suo e resistono benissimo alla siccità. Non amo la fresa, se non per l orto, perché è troppo lenta.
Comunque anche come fai te va benissimo.
La ringrazio per queste interessanti condivisioni di esperienze, se mi permette volevo chiederle una questione, non le sembra eccessiva la rippatura a 30 cm di profondità? Sapendo che lo strato utile e nutriente del terreno sono proprio i primi 20 /30 cm , non si rischia di spingere le radici a strati profondi inerti , utili solo alle radici ancoranti e non a quelle capillari che alimentano la chioma ? Non è assolutamente una critica , avendo anch'io orto e frutteto amatoriale mi piacerebbe comprendere...la saluto e le auguro buon lavoro
Grazie del supporto.
Allora la risposta a questa domanda è complessa ed articolata.
Intanto la nozione dei famosi 20/30 cm di terreno nutriente e gli strati sottostanti "inerti" non è una realtà scolpita nella roccia, ma dipende da tantissimi fattori, climatici, pedologici, biochimici, e dalla fitocenosi presente.
In linea di massima è una situazione che si verifica nel terreno sodo, cioè non lavorato e a cui tendono anche i terreni lavorati quando si smette di farlo, scegliendo ad esempio per l inerbimento del frutteto (che necessita però di impianto di irrigazione, per non mettere le piante da frutto in svantaggio rispetto alle erbacee presenti, nell approvvigionamento idrico).
Ma quando si impianta un frutteto la prima cosa che si fa è uno scasso profondo (oltre 1 metro) seguito da una abbondante concimazione di fondo e successive lavorazioni secondarie che vanno ulteriormente a rimescolare lo strato scassato amalgamando tra loro terreno superficiale, inerte e concimazione di fondo. Quindi tutto quel discorso decade perché il terreno risultante è tutto fertile per lo sviluppo radicale. La lavorazione annuale a 30 cm (solo la prima post potatura, poi tutte le altre sono erpicature con erpice a dischi), interrompe la tendenza naturale alla stratificazione rimescolando il tutto periodicamente.
In più tieni presente che l'uso della trincia per tritare i residui di potatura, a fine inverno con un umidità del terreno abbastanza alta, comporta un compattamento fortissimo tra ruote del trattore, rullo della trincia nonché ruote Dell pesantissimo atomizzatore per i trattamenti post potatura (oltre 10 quintali su un solo assale) rendendo la rippatura davvero necessaria per il ripristino della macroporosita.
Non lo potevi spiegare di meglio complimenti! Una domanda. Puoi fare un video rigwardo la distanza tra alberi di frutta diverse grazzie, un saluto da Gozo
Lo sto caricando ora
@@iconsiglideldott.contadino3810 champion grazzie un saluto
Video utilissimo. Quindi la mia idea di lasciare inerbito, è di dubbia utilità. Invece ho notato che aggiungendo compost autoprodotto e sopra uno strato di cippato di legna fresca, mantiene l'umidità sottostante molto a lungo. Chiaramente non è una tecnica facilmente applicabile ai frutteti tipo il tuo, ma per un orto/frutteto familiare come il mio, è perfetta
Se vuoi inerbire ed usare solo La trincia è necessaria l'irrigazione
Grazie mille
ciao contadino, io non ho mai capito come mai in Puglia mio padre mi faceva togliere fino all'ultimo filo d'erba come fosse il male assoluto, e come lui la maggior parte dei contadini tengono i terreni assolutamente puliti da erbe di qualsiasi tipo, mentre qui nel laziale e nella maggior parte d'italia si tende a non avere questo fetish verso il terreno pulito, anzi nella maggior parte dei casi vedo sempre un bel manto erboso a ricoprire i frutteti....puó darsi che sia a causa del fatto che al sud ci siano meno precipitazioni e la poca acqua che cade non lqa si voglia far succhiare alle ebacce? E' solo una mia ipotesi.
L'erba non controllata è responsabile di circa il 30% di perdita di prodotto. Altrettanto per gli insetti ed altrettanto per le malattie crittogamiche. I 3 fattori non controllati causano una perdita di produzione di almeno il 90%, cioè totale. Quindi l'erba non è il male assoluto ma uno dei mali.
Noterai qui nel Lazio l'erba nei frutteti fino a fine inverno, perché il frutteto è a riposo e togliere l'erba quando non serve è gasolio sprecato, ma appena inizia la stagione, cioè ora, si concima e poi si erpica o fresa togliendo tutta l'erba. Chi ha acqua in abbondanza con apposito impianto a goccia può scegliere di fare il frutteto inerbito, sfalciando semplicemente l'erba nell' interfilare ed al massimo procedendo al diserbo sulla fila. Si evita l'erosione dei suoli e si conserva meglio la sostanza organica, ma serve acqua.
Lavorando il terreno nei frutteti non si va a danneggiare le radici superficiali degli alberi e a seccare il terreno?
Salve, legga la risposta al commento di mattia orlandino, ho già spiegato li.
Se, il 605 è tenuto bene ( nessuna perdita di olio e acqua, grasso dove serve), vive altri 100 anni! Ad averne trattori cosi'!