Alcune donne, dopo la fatica del bucato, si misero d'accordo per pranzare: decisero di cucinare un risotto col salamino. Tutte portarono qualcosa: chi il riso, chi il condimento, chi il salamino, chi il vino, chi il pane. Il risotto fu presto pronto: il suo profumo metteva appetito. Due giovani, che passavano di lì, sentendo il profumo, ebbero fame ed escogitarono uno stratagemma per far scappare le donne e potersi impadronire del cibo. Salirono sul solaio, aprirono la botola e fecero penzolare una calza rossa imbottita di fieno, mentre una voce cavernosa diceva: Don, don, andé a durmì ga végn giali i ögi, i da muì; se non vurì credi che Diu va la manda; guardé al voltu: ga végn giò a gamba! (*) Le donne, guardando su, videro la gamba, si spaventarono e corsero via. I due giovani scesero, si mangiarono il risotto e bevvero allegramente. Si racconta un secondo finale: che i giovani vennero presi a bastonate dai mariti delle donne, dopo che erano corse da loro, raccontando la vicenda.
(*) Nota di Lunaria: cerco di darne una traduzione Donne, donne, andate a dormire; gli occhi diventano gialli; "i da muì" non riesco a tradurlo con precisione; ma è qualcosa relativo al "si può morire"; gli occhi gialli lascerebbero intendere uno stato cadaverico (come mi è stato suggerito da mia zia che si ricorda la leggenda ma non la cantilena in dialetto) se non volete credere che Dio ve lo comanda guardate in alto (non ne sono sicura che "voltu" sia in alto) che viene giù la gamba! Qui è possibile leggere la leggenda della Gamba Rossa con particolari differenti: www.dairago.com/dialetto10.asp www.comune.cambiago.mi.it/Articoli/Gestione-Intestazione/Cambiago/91-386%5ETra-Storia-e-Leggenda.asp?ID=386 Video che ne parlano: ruclips.net/video/rv0EjoehEpI/видео.html ruclips.net/video/KHawvn3XQWY/видео.html
Interessante sono appassionata di fiabe e mi chiedevo se avessi creato contenuti su fiabe scritte da donne. Spero ti possa ispirare questo spunto o consigliarmi tuoi video se ne hai parlato. Ho in libreria un libro di sara m. Ma speravo tu potessi sbloccarmi la ricerca delle prime scrittrici di fiabe, a parte d'aulnoy, caballero, de Caumont, nyblom, barbot e massimo altri 2 nomi che sono... tra le poche conosciute in mezzo a 50 nomi maschili. essendo madri dovremmo essere piu affermate noi che i padri ed invece si sentono sempre hadersen, griffin, perrount, rodari, calvino ecc.. che palle. Concludo dicendo che anche leggende come questa hanno molto di fiaba e quindi grazie Lunaria, come sempre
Partiamo dal presupposto che l'origine di fiabe e favole si perde all'alba del tempi e non si può stabilire con certezza da chi siano stati inventati (mentre solo secoli dopo sono stati trascritti e magari pure rimaneggiati) non ti saprei dire autrici specifiche del genere, a parte qualche nome (magari di ricercatrice dei giorni nostri che ha pure commentato queste leggende e fiabe in senso psicologico o sociologico... mi viene in mente Clarissa Pinkola Estés...) comunque, al di là di chi poi le ha trascritte (maschi o femmine), credo che sia più importanti focalizzarsi su un'"esegesi" della leggenda\fiaba\favola stessa, sui significati nascosti e subliminali, sugli archetipi, allegorie e via dicendo che sfuggono ad una lettura frettolosa e superficiale. Su questo argomento ho recensito (commentandolo estesamente) le cronache di Narnia e il ciclo di Mamma Oca: ruclips.net/video/qv8OEW9_cRo/видео.html
Alcune donne, dopo la fatica del bucato, si misero d'accordo per pranzare: decisero di cucinare un risotto col salamino.
Tutte portarono qualcosa: chi il riso, chi il condimento, chi il salamino, chi il vino, chi il pane.
Il risotto fu presto pronto: il suo profumo metteva appetito.
Due giovani, che passavano di lì, sentendo il profumo, ebbero fame ed escogitarono uno stratagemma per far scappare le donne e potersi impadronire del cibo.
Salirono sul solaio, aprirono la botola e fecero penzolare una calza rossa imbottita di fieno, mentre una voce cavernosa diceva:
Don, don, andé a durmì
ga végn giali i ögi,
i da muì;
se non vurì credi
che Diu va la manda;
guardé al voltu:
ga végn giò a gamba! (*)
Le donne, guardando su, videro la gamba, si spaventarono e corsero via.
I due giovani scesero, si mangiarono il risotto e bevvero allegramente.
Si racconta un secondo finale: che i giovani vennero presi a bastonate dai mariti delle donne, dopo che erano corse da loro, raccontando la vicenda.
(*) Nota di Lunaria: cerco di darne una traduzione
Donne, donne, andate a dormire;
gli occhi diventano gialli;
"i da muì" non riesco a tradurlo con precisione;
ma è qualcosa relativo al "si può morire"; gli occhi gialli lascerebbero intendere uno stato cadaverico (come mi è stato suggerito da mia zia che si ricorda la leggenda ma non la cantilena in dialetto)
se non volete credere
che Dio ve lo comanda
guardate in alto (non ne sono sicura che "voltu" sia in alto)
che viene giù la gamba!
Qui è possibile leggere la leggenda della Gamba Rossa con particolari differenti:
www.dairago.com/dialetto10.asp
www.comune.cambiago.mi.it/Articoli/Gestione-Intestazione/Cambiago/91-386%5ETra-Storia-e-Leggenda.asp?ID=386
Video che ne parlano:
ruclips.net/video/rv0EjoehEpI/видео.html
ruclips.net/video/KHawvn3XQWY/видео.html
Interessante sono appassionata di fiabe e mi chiedevo se avessi creato contenuti su fiabe scritte da donne. Spero ti possa ispirare questo spunto o consigliarmi tuoi video se ne hai parlato. Ho in libreria un libro di sara m. Ma speravo tu potessi sbloccarmi la ricerca delle prime scrittrici di fiabe, a parte d'aulnoy, caballero, de Caumont, nyblom, barbot e massimo altri 2 nomi che sono... tra le poche conosciute in mezzo a 50 nomi maschili. essendo madri dovremmo essere piu affermate noi che i padri ed invece si sentono sempre hadersen, griffin, perrount, rodari, calvino ecc.. che palle. Concludo dicendo che anche leggende come questa hanno molto di fiaba e quindi grazie Lunaria, come sempre
Partiamo dal presupposto che l'origine di fiabe e favole si perde all'alba del tempi e non si può stabilire con certezza da chi siano stati inventati (mentre solo secoli dopo sono stati trascritti e magari pure rimaneggiati) non ti saprei dire autrici specifiche del genere, a parte qualche nome (magari di ricercatrice dei giorni nostri che ha pure commentato queste leggende e fiabe in senso psicologico o sociologico... mi viene in mente Clarissa Pinkola Estés...) comunque, al di là di chi poi le ha trascritte (maschi o femmine), credo che sia più importanti focalizzarsi su un'"esegesi" della leggenda\fiaba\favola stessa, sui significati nascosti e subliminali, sugli archetipi, allegorie e via dicendo che sfuggono ad una lettura frettolosa e superficiale.
Su questo argomento ho recensito (commentandolo estesamente) le cronache di Narnia e il ciclo di Mamma Oca:
ruclips.net/video/qv8OEW9_cRo/видео.html