@@lapenta9784 No, ti sbagli, ha dovuto tirare fuori dei milioni, altro che innocente. E li ha tirati fuori e basta. Che poi, cazzo figa, di suo sarebbe anche simpatico, cazzo, no? Ma figa, era un democristiano e ce l'aveva a morte con Berlusconi, cazzo, puro odio, figa, adesso è liberale, figa, ha imbrogliato sul fisco, cazzo, e lo vedi sempre a sparare sentenze, sempre a ganassare, come se lui solo lui sapesse stare al mondo, porca troia, si contenga un po' cazzo figa porca troia. Pero' ha dei begli orologi ed è abbastanza simnpatico. Cio' detto, porca troia, ha militato nelle file della DC che dal dopoguerra ha avuto la responsabilita' di dirigere il paese, quindi la morale sarebbe stato meglio che l'avesse fatta a suo tempo ai suoi compagni di partito. Perché in Italia, uno cambia idea e tutti si dimenticano. E lui fa finta di niente. Fanculo.
Quanto non capivano un cazzo quelli in studio, Forchielli aveva ragione al 100% Puoi aver studiato quanto vuoi ma se nel mercato non sei commercializzabile stai zitto e fai quello che serve finchè non trovi un’azienda che ha bisogno della tua figura, impressionante… sembra che una volta usciti dall’Università la gente abbia il diritto di diventare subito manager o ricoprire ruoli importanti, ma state a casa! Il bello è che li in studio c’era anche il ministro dell’istruzione che con sole 2 parole ha dimostrato di non aver lavorato un giorno nella vita
Io da laureato sono andato a lavorare lontano spesso anche in altre nazioni, e spesso facendo lavori diversi dalla mia formazione... Il futuro è di chi si adatta
uno deve andare dove c'è richiesta di lavoro per laureati, se in Italia il lavoro richiesto è a bassa qualificazione c'è poco da lamentarsi, è un fatto...evidentemente il sistema paese non riesce a creare le condizioni per creare lavoro qualificato...
@@leonardonotte6303 allora per esser precisi ha un tono da bar sport ma di calcio sicuramente non può parlare! Su economia e politica ne ha titoli ma appunto non è certo piacevole nell'esposizione (fa quasi antipatia anche l'ottima imitazione che ne fa Crozza!)
@@zacharyflowerpower8775 Ma che titoli vuoi che abbia... Ma hai sentito le banalità da osteria che dice? Non mi riferisco solo a questo intervento ma a tutti quelli che trovi in internet e nemmeno al suo modo di esprimersi da contadino con la terza elementare, ma proprio alla pochezza dei contenuti.
il ragionamento: "se mando in pensione il vecchio e assumo il nuovo ho risolto il problema" è un ragionamento che può fare solo chi non ha mai lavorato un giorno in vita sua
Non sai di cosa stai parlando. I dipendenti italiani sono tutti vecchi e poco aggiornati. Vai a lavorare con gli occhi aperti, pirlone servo del padrone
@@mustaineforpresident pensa che in germania l'età media è pure più alta, sarà che non è un discorso di età ma di capacità, manda in pensione il dipendente con 30 anni di esperienza e sostituiscilo con il 20enne appena uscito da scuola, vediamo come aumenta la produttività col super aggiornatissimo giovine
@@nemesi3231 nel nord europa non serve essere Einstein con quattro lauree per lavorare...il lavoro è visto come una cosa per persone normali, non per geni
Oltretutto spocchiosa,ignorante e urla senza motivo. Ha ragione Forchielli, si deve attaccare al cazzo come tutti i fenomeni italiani avvocati del cazzo e finti politicanti che non sanno un cazzo di matematica e fisica ma fanno i filosofi della minchia. Certo che approva il reddito di cittadinanza sta fallita
@@pandemicirrelevant1226 i manager delle grandi aziende hanno formazione umanistiche, chi studia materie scientifiche spesso è relegato a mansioni tecniche e non dirigenziali
@@DrLA-vt1ff ma che stai dicendo, nelle aziende fuffa italiane mantenute dallo stato è così, nelle multinazionali serie il management è tutti ingegneria/matematica/fisica
Oggi giorno devi saper capire ed analizzare i dati, ed è una forma mentis che solo le materie quantitative ti danno, altrimenti prendi decisioni ad capocchiam e fuffose senza fondamenta
La ragazza dopo ha studiato e pretende di fare chissà che cosa,ma da come ha sbraitato ho capito perfettamente perché non ha un lavoro serio,master a Londra di sto cazzo e bla bla bla,studiare non ti dà diritto a essere preso nel miglior posto o il posto perfetto per ciò che hai studiato devi anche avere altre mille qualità per arrivare ,tesoro,menatevela di meno masterizzati di sto pesce.
Siete talmente stordito che manco vi accorgete del teatrino di bassa lega al quale anche il vostro idolo si sta prestando. Discussione lunare fatta a beneficio di telecamere con due attricette polemiste a far le "stagiste" sul divano del canuto conduttore arruffa popolo. 😅😂🤣😜🤯🙅♂️
@@almabe7608 bla bla bla... forchielli è miliardario e lei è senza lavoro.. e forchiello non ha il narcos quindi. continuate pure a fare gli italiani ed a offendervi nel mentre il mondo va avanti
in Germania anche le lauree umanistiche servono per fare carriera in una azienda...ma è la Germania, dove c'è uno Stato serio e dove ci sono tantissime opportunità di lavoro...in Italia lo Stato fa cacare, ci sono poche opportunità di lavoro e quindi per lavorare devi aver fatto una laurea di tipo scientifico
@@paologalli5803 nel mondo le lauree umanistiche sono sempre meno apprezzate e retribuite di quelle scientifiche/tecniche...ha ragione forchielli....anche se la domanda è piu alta negli altri stati è sempre inferiore di quelle scientifiche... abbiamo un economia moderna sempre alla ricerca di innovazione e progresso soprattutto in ambito scientifico , in ambito umanistico con materie come psicologia filosofia ecc... sono decenni che non ci sono innovazioni ecc...e cè un sovraffollamento nel settore...quindi se ho tanta gente allo stesso livello non riuscirò mai a guadagnare grosse cifre e trovare facilmente lavoro se sono nel settore.... mentre in ambito scientifico soprattutto informatico cè una richiesta sempre maggiore perche le competenze sono molte e specifiche e sono in pochi a farla, per la difficoltà piu alta e le conoscenze che ogni giorno devi continuamente acquisire perche escono novità in ogni momento .... è questo fa la differenza nel mondo di oggi , dove chi ha SKILLS va avanti perche diverso dagli altri mentre tu sei solo uno dei tanti , e bisognerebbe far capire ai ragazzi di 14 anni di studiare tanto e bene soprattutto guardando le possibilità offerte dal mercato che saranno sempre piu rivolte vero le SKILL ...
Forchielli Top Che poi è una questione di mercato. In Italia abbiamo una quantità di architetti e avvocati fuori dal comune, è chiaro che poi si faccia fatica a trovar lavoro. Per certe facoltà dovrebbero mettere un numero chiuso molto stringente, con esami difficili e selezionanti al primo anno. I pochi che escono sono al top e possono fare bene. Conoscono persone che han fatto filosofia e adesso insegnano in svizzera a 7.5k al mese, ma sono 3 su tutti gli iscritti. I restanti han preso "il pezzo di carta". Gente il pezzo di carta non serve.
Reddito di cittadinanza, una assurdità totale. Due laure, scienze politiche, ridicole. Ieri ho chiamato l'idraulico, un pomeriggio di lavoro e ho pagato 600 euro. Altro che master!
😅😂🤣Beh, son cazzi tuoi se non c'arrivi: prendevi l'idraulico cinese e finito il lavoro gli dicevi di aspettare il reddito di cittadinanza che già è troppo. 😵🤯😜
La competizione ha aumentato la produttività ma ha creato anche disgregazione sociale. Ormai siamo tutti in conflitto gli uni contro gli altri e non esiste più il senso di comunità. Grazie, liberismo.
Ma non tutti possono diventare ingegneri ,in Italia ci sono anche i famosi Morandi che fanno cadere i ponti e politici bocconiani che distruggono il sistema nazionale. l'Italia e farlocca
Nella vita ognuno di noi ha delle capacità, diverse, molto diverse, perciò è sbagliato dire di studiare una cosa in particolare, non siamo portati tutti a studiare ingegneria o medicina.
@Hello World assolutamente, mi fanno ridere quelli che si laureano in scienze della pagnotta e poi si lamentano da mane a sera che non trovano lavoro, è normale. Se ci sono dieci milioni di laureati in filosofia e quattro milioni di posti di lavoro disponibili tanta gente rimarrà sempre a spasso o andrà a fare lavori generici come fanno tanti laureati. Il problema secondo me di cui pochi parlano è che oggi viviamo in un sistema completamente fuso, che non funziona, che non è capace di indirizzare le persone verso le proprie passioni per forza di cose, cioè ci ritroviamo magari meccanici (che hanno studiato per ciò) a fare gli operai o falegnami che vanno a fare i lavapiatti. Ognuno dovrebbe avere il diritto di fare il lavoro che gli piace ma il sistema è quello che è e spesso non esistono nemmeno corsi validi per imparare alcuni mestieri. Basti pensare che alcuni professioni presenti all'estero qui non esistono, sono fantascienza.
Certo ma poi in scienze politiche c'è troppa gente come tra i laureati in giurisprudenza e quindi troppa competizione...in più non servono tutte quelle lauree...si sa da anni...studi,ti laurei e accetti il lavoro che viene
Telese è vittima delle credenze sessantottina: il lavoro da una parte e lo studio dall'altra, ben separati!. Studio e lavoro insieme come tutti i Paesi avanzati!!! E non parlo di sfruttamento, ma di apprendistato. Chi ha vogla si puo are un'idea di cosa dico leggendo in italiano come funziona in Svizzera.
Ahaha davvero,veramente....Quella fantoccia era la rappresentazione più lampante e reale di ciò che dice Forchielli, ai giovani in primis, del perchè l'Italia ha smesso di crescere e non farà che peggio con queste nuove generazioni, dove la mentalità è questa e ci sono ragazze e ragazzi viziati come questa poveretta, che si credono chi sa chi e pretendono di avere sempre tutto, altrimenti si mettono a frignare e puntare il dito. Poi sul fatto che le aziende qua in Italia sfruttino i giovani, credendosi dei furbetti, e sono invece i più stupidi del mondo, bloccando la crescita del paese e delle loro stesse aziende, come dice più spesso Forchielli è verissimo, ma è quello che stava proprio dicendo lui nei suoi libri... I giovani sono la risorsa più potente ed efficiente sul campo del lavoro, hanno più energie, voglia di fare, di portare visioni nuove, creative, e non fare stagnare le cose come fanno i vecchi che sono lì ormai solo per prendere i soldi... Ma su questo Forchielli le ha dato in pieno ragione...però se lei ha fatto le sue scelte consapevole che con certe lauree non avrebbe avuto le garanzie di lavorare come in altre....cosa cazzo vuole sta cretina? Che glielo trovi lui il lavoro? Ridicola..neanche ha capito che lui concordava sulla sua situazione e l'ha attaccato dicendo che la stava insultando... ??? Ma cosa??!!! Che schifezzaa vergognati rimbecillita. MERDA!!!
Comunque non è proprio vero che Scienze politiche non dia in alcun modo risultato. In linea di massima no, è vero, ma io conosco chi all'estero ha trovato effettivamente occupazioni anche importanti.
@@null8295 Andare all'estero è istruttivo, proficuo, perfino statisticamente necessario in una società aperta ed inclusiva come quella Occidentale. Siamo noi europei, non a caso, gli inventori dell'antropologia: il viaggio come formazione educativa e culturale dell'uomo, a maggior ragione un uomo più tecnicamente strutturato come dovrebbe essere un laureato.
si ma le offerte ci sono all estero anche se meno rispetto a quelle tecnico/scientifiche ,solo che sono pochi i posti dove puoi guadagnare bene , e in generale ci sono lauree dove poca gente riesce a laurearsi ed è giusto che guadagni anche di piu , se riesci a fare cose che gli altri non riescono a fare .....un programmatore, un ingegnere energetico,elettronico ecc..è giusto che guadagni di piu ...ho visto diverse lauree sia umanistiche che scientifiche e da una parte c erano 3 persone laureate in corso su 100, nell altra invece erano 70 su 100...quindi credo sia normale che le SKILLS siano diverse... se puoi fare un lavoro che fanno in pochi ti fai pagare bene...se quel lavoro lo fanno in tanti ti pago poco tanto se vai via ne prendo un altro
@The nightmare _99 certo che no, ma sappiamo che in matematica siamo addirittura sotto la romania ...il problema è che la gente non capisce che le materie scientifiche sono universali, mentre quelle umanistiche sono nazionali, la giurisprudenza cambia da stato a stato e non puoi andare a lavorare all estero se non trovi nulla in italia .. in italia nelle materie come psicologia,giurisprudenza,filosofia ecc.. (e anche alcuni rami economici, o di ingegneria) cè un sovraffollamento di richieste rispetto ai posti disponibili davvero elevato ... per farti un esempio non capisco perche tante università lascino il numero aperto , ogni hanno circa 1/5 dei laureati in giurisprudenza non trova lavoro nei primi 3 anni ... cioè se ci sono 150mila laureati, 30 mila fanno altro rispetto agli studi ... perche le persone che vanno in pensione sono sempre meno. e non possono neanche lavorare all estero con quella laurea. poi non è vero che ci sono materie piu difficili ecc... ci sono materie dove devi esercitarti ed hai un margine d error minore, ovviamente l esser portato conta parecchio ma l 80% di quelli che si iscrivono ad altri corsi solo perche li si fa poca matematica non ci ha neanche provato , almeno nella mia esperienza passata e anche con mia sorella piccola è cosi , preferiscono fare materie discorsive dove puoi imparare a memoria che fare un esercizio ecc...
Forchielli ha un modo drastico ma chiaro di presentare una certa realtà, lo adoro, ma avrei alcuni commenti da fare... In primis, senza passione non c'è comunque lavoro. Anche perché, ora che il Longlife Learning è fondamentale (in verità lo era anche prima, ma l'avevano capito in pochi), immaginarsi a passare la vita a fare quello che non piace è veramente un incubo! Ciononostante non sono così d'accordo sul fatto che alcuni tipi di laurea precludano il mondo lavorativo. Secondo me ci sono due strade: o fare un percorso classico, che può essere utile alla ricerca di un lavoro statale tramite concorsi (anche se... auguri) o fare un percorso totalmente personalizzato, che includa molte lingue, Paesi, esperienze e particolarità di curriculum. Mi ha in effetti fatto sorridere la ragazza del video che si vanta del suo inglese, quando ormai è la lingua base che dovrebbero balbettare anche gli infanti. Presto dovremo tutti imparare il cinese, dunque "keep calm and do your hànzì". Non mi piace parlare di esperienze personali senza portare statistiche e studi sul campo comprovati, ma questo è solo un commento su youtube, quindi mi asterrò dall'effettuare una vera e propria ricerca. Ed ecco la mia esperienza: laureata in Storia e Antropologia, Summer Schools ad Harvard e all'Università Cattolica di L'viv (Ucraina) - tutte finanziate con borse di studio, non sono ricca - per specializzarmi su Paesi Slavi e Mitteleuropa. Parlo italiano, inglese, tedesco correntemente (C1), ucraino e francese a un livello medio (B1-B2). Non ho mai mosso un dito senza richiedere una certificazione internazionale. Sono andata in zona militare ATO per redigere la tesi della Magistrale. Master di secondo livello in Cultural Management. Ho lavorato all'Università di Vienna e dopo aver capito che la carriera accademica non faceva per me, ho iniziato a buttarmi sulla divulgazione storica. Ora sono guida museale alla Hofburg di Vienna e accompagnatore turistico (certificato con corso) in Mitteleuropa - applicando tutte le competenze accumulate negli ultimi 10 anni. Portafoglio e soddisfazione personale stanno andando di pari passo. Forse fra qualche anno dovrò cambiare strategia, ma dubito che delle macchine potranno prendere il mio posto - sto pensando ai video di Shy e John Oliver in merito. Soprattutto se nel frattempo rimarrò coerente con il concetto di Longlife Learning.
Longlife learning gli informatici,ingegneri,ecc lo sanno da decenni...la gente pensa che basta laurearsi e ti fanno un lavoro ben pagato e che non dovrai più studiare...sotto lo stato forse ..
14:55 ovviamente non discute sul merito ma con populismo. Una che con "due lauree" (che in realtà conta come una) e un master che non riesce a trovare lavoro forse qualche problema ce l'ha 😂😂
Allora io studio quello che mi piace,non trovo lavoro e pretendo il reddito di cittadinanza a vita? Ma che scherziamo. Se nessuno cerca quel lavoro sti caxxi....non è che noi possiamo pagarti il reddito perchè tu non trovi lavoro
14:57 ma che cazzo ti urli, ma diobono non sei capace di esprimerti senza dover essere irritante? che poi tolgo il video. poi due lauree ma secondo me non si vedono, non ha capito il discorso…
Premetto che sono assolutamente d'accordo sulle errate priorita' del bilancio di spesa dello stato, ma il problema del mercato del lavoro italiano e' strettamente correlato all'offerta, anche perche' i ragazzi con lauree scientifiche e appeal internazionale se ne guardano bene dal restare nel bel paese. Vivo in UK e assumo personale tutti i mesi: il curriculum dell'inglese medio e il livello di competenze acquisite dal percorso scolastico e' decisamente piu' basso rispetto a quello nostrano, eppure la disoccupazione e' al 4% e sono ai primi posti del pianeta per digitalizzazione e investimenti privati nell'innovazione. Mi sembra abbastanza evidente che il problema del paese sia da ricercare in ben altro contesto.
@Simone V Simone V Non dobbiamo fare l'errore di considerare Londra come l'intero Sistema paese. Si potrebbe fare il medesimo paragone fra Milano e la capitale inglese per capirci: con uno stipendio da cameriere nel capoluogo lombardo si vive malissimo, ma le retribuzioni per le professioni specializzate sono piu' alte che nel resto della penisola. In UK e' uguale, se guardassimo ai dati nazionali noteremmo effettivamente che una larga parte della popolazione Britannica viva sotto salario minimo o benefits(sostanzialmente il reddito di cittadinanza in salsa nostrana), ma solo una piccola parte di essa e' situata Londra. capisci bene che vivere con £1300 a Leicester sia diverso dal doverlo fare nella capitale e soprattutto se ti accontenti di £20,000 l'anno in una delle citta' piu' care al mondo e dove il salario medio raggiunge I £38k a mio avviso hai sbagliato piano di vita. Il punto e' che ammesso che tutti gli italiani cominciassero a laurearsi in materie scientifiche(io sono un biologo e mio fratello un medico, quindi esempi perfetti di cio' che esemplifica il dottor Forchielli), comunque il differenziale salariale fra l'Italia e il Nord Europa e' tale che solo coloro che saranno costretti a farlo resteranno in Italia. Oltretutto stando qui mi sono potuto permettere di lavorare anche in un campo dove in Italia, con la specificita' richiesta in fase di assunzione, non mi avrebbero mai preso in considerazione. Il problema del Sistema paese consiste nel fatto che non c'e' una politica di sviluppo industriale e di conseguenza non c'e' domanda sul mercato del lavoro.
Riporto la risposta che ho dato ad un commento Siamo una società di 100 uomini primitivi; se 100 di questi sono delle eccellenze a fare il fuochi e cucinare, per dire, e invece 0 esperti ci sono nel cacciare la società si estingue : ci vuole quello che porta le prede a coloro che poi la cucinano, ci vuole chi fa i fuochi e cucina, ci vuole chi sa costruire posti per il riparo, ci vuole chi sa difendere il gruppo dagli animali feroci, ecc. ecc. La ratio del pensiero di Forchielli, se proprio lo devo giustificare, la interpreto nell'avvertire che evidentemente il mondo-per com'è fatto adesso- ha bisogno di più ingegneri e meno politici, evidentemente in Italia vogliamo fare tutti i politici e nessuno l'ingegnere, preferiamo il campo umanistico al campo scientifico... è una constatazione naturale antropologica non deve essere per forza un problema. Al di là dei meccanismi di inserimento nel lavoro nel Paese degli intrallazzi per eccellenza, la soluzione sarà o che obblighiamo a studiare informatica coloro a cui piace giurisprudenza, oppure che gli esperti del campo umanistico vanno a lavorare nei Paesi dov'è richiesto questo campo e gli esperti di quello scientifico vengono dagli altri Paesi in Italia dove ci serve questo! Ciò che penso, non ho la presunzione di dire che sia sicuramente così
Basta Lambrusco, Forchielli, io lavoro da 43 anni. Ho pagato i contributi. Quelli dell'Enasarco sono stati svalutati perchè i conteggi sono cambiati DOPO e li prendero' a 65 o 66 anni. Per 35 anni mi è stato detto che la pensione è obbligatoria mi avrebbe dato una parte del reddito dichiarato sul quale si pagavano le tasse. Poi no. Una volta presi, cercano le scuse per non darceli in attesa che si muoia. I soldi sono i nostri. Dobbiamo finanziare cosa? Ce li devono rendere e basta. Hanno bisogno di soldi? Trattengano i 4 miliardi che versano all'Europa. Non i miei, che sono miei. Rumor mandava in pensione i giovani? Beh, era il suo partito, lei è sempre stato un democristiano, no?
Io ho un vecchio libro di economia in casa, del 1992, in cui già si dice che il sistema pensionistico italiano è insostenibile a lungo termine. Quindi già dal 1992 si sapeva che le pensioni del futuro sarebbero arrivate in forma ridotta, o come nel mio caso non arriveranno mai dallo stato.. Per rispondere alla sua domanda "Dobbiamo finanziare cosa?", la risposta è: tutti quelli che son già andati in pensione con 14,.5 o 16.5 anni di contributi o 18 anni o 20 etc.
@@michelebergadano guardi a me risulta che il sistema pensionistico sia sostenibilissimo. Gia' dalla riforma dell'inizio anni 2000 direi, ero a Londra e un economista mi disse: complimenti per la vostra riforma delle pensioni, la piuì moderna, la meglio concepita, la piu' sostenibile d'Europa; io non ne ero al corrente, la cosa fini' li'. Poi vidi qualche anno fa Cesare Damiano alla tele, con il quale non condivido niente, che pero' mangio' la faccia a un interlocutrice che sosteneva che il sistema non era sostenibile, dando cifre chiare e dati. La sgrido' dicendo che si emettono sentenze unicamente di fronti a dati certi e non a opinioni. In questo caso, di sinistra lui, di destra io, siamo d'accordo. Siccome nel nostro paese c'e' l'abitudine di parlare a venvera e non sono certo i politici che danno il buon esempio, io andrei cauto sulle analisi dove occorrano cifre. Certo è che se è vero che l'Inps abbia 60 miliardi di crediti incagliati, se è vero che è diventato il bancomat per le '' risorse '' dell'immigrazione, allora forse occorrerebbe guardarci da vicino, pero' sparare a vanvera sentenze, secondo me non serve...
@@robertorizzolio6137 Per quanto riguarda le cifre precise, qui c'è il bilancio INPS 2017 dal sito stesso INPS: bit.ly/INPS_2017 in cui si vede a pagina 21 che le pensioni del 2017 son costate circa 250 miliardi (non milioni) di euro. Dunque anche se l'INPS avesse 60 miliardi, incagliati, potrebbe usarli solo per pagare 3 mesi di pensioni
@@robertorizzolio6137 Lei ha detto che il siustema pensionistico è sostenibile, anche grazie a 60 miliardi incagliati detenuti dall'inps. Io le rispondo che il stema pensioni è destinato a fallire perchè: 1. anche se ci fossero 60 miliardi, srebbero consumati nel giro di 3 mesi 2. le pensioni son pagate con contributi da chi lavora Aanno dopo anno i pensionati aumentano e i lavoratori diminuiscono, quindi ogni anno ci sarà sempre più bisogno di soldi soldi e meno lavoratori da cui prenderle.
È brutto da dire ma Forchielli ha ragione. Quotidianamente ascolto colloqui di laureati disposti a fare i lavori più disparati e non all'altezza dei titoli che hanno. Stranamente questi ragazzi/e hanno conseguito lauree a economia e commercio, giurisprudenza,lettere....insomma molte delle facoltà umanistiche a disposizione. È brutto da dire ma per frequentare un corso di laurea tanto per fare è meglio(o almeno credo lo sarebbe) andare a lavorare e non farsi rubare la vita da genitori frustrati alla ricerca del figlio laureato ma destinato a vivere con loro fino alla morte.
@@leonardonotte6303 a volte scommettendo si sbaglia...caro amico non prendertela per il mio commento. Quello che ho scritto è solo quello che vivo quotidianamente,vedo gente delusa da scelte sbagliate...tutto qui.
@@lorenzo220580 Io non me la prendo, hai scritto quel che pensi... Poi dipende da dove vivi, se sei in una zona del sud ad alta disoccupazione non trovi lavoro con nessun corso di laurea.
Io ad esempio mi sono diplomato al liceo delle scienze umane e ho una laurea triennale in scienze della comunicazione. Per molti questo è l'identikit del disoccupato a vita o dell'impiegato del McDonald's. Invece ho trovato lavoro a 3 mesi dalla laurea e nel campo del marketing digitale. Una mio amico invece è ingegnere ambientale eppure lavora come impiegato amministrativo, quindi non nel campo per il quale ha studiato. Nessuno nega che la disoccupazione sia più alta per certe facoltà e meno per altre, ma ragionando, anzi, sragionando per luoghi comuni si sbaglia sempre
Non credo che i dati di AlmaLaurea siano luoghi comuni. Qua sei tu che prendi la tua esperienza personale e la metti a confronto con un’altra esperienza personale per darti ragione, mentre invece database su database descrivono una situazione diametralmente opposta a quella da te descritta
Sono felice per lei e le faccio i complimenti, ma bisogna prendere atto che un giovane che oggi volesse intraprendere la sua carriera (indipendentemente dagli studi fatti), con un altissima probabilita' si condannerebbe ad una vita piena di frustrazioni, almeno in Italia. Purtoppo il lavoro culturale in questo Paese e' stato distrutto. Detto questo, i libri di Forchielli sono utili per capire dove va il mondo, ma se per assurdo uno li prendesse sul serio condannerebbe i suoi figli alla mediocrita' e all'infelicita'. Come mediocri del resto sono i libri che Forchielli ha scritto. Se ci parlasse delle cose che conosce davvero, geopolitica e economia, invece di voler fare il pedagogo "so' tutto io" farebbe una migliore figura e si renderebbe molto piu' utile.
Bravo, sono cazzi tuoi però, se la laurea ti ha fruttato hai fatto un buon investimento, se fosse fallito cazzi tuoi. Però sicuramente andavi al mise a rompere i coglioni...
Vabbè, quando lo Stato italiano che deve garantire no una torta da dividere in mille pezzi; piuttosto, deve creare nuovi ingredienti per far sí che ci siano sempre nuove torte. L idea del turn over dei posti di lavoro è di una cecità allucinante. Per questo, pur avendo mille titoli pesanti ed esperienza, dopo 40 anni non trovi lavoro in nulla. Ma meglio così, vuol dire che creeremo la nostra impresa.
Questa storia delle scuole tecniche che nessuno vuole sporcarsi le mani per lavorare é una barzelletta. Però mi sta sul cazzo che le ragazze appena diplomate in elettrotecnica e meccanica trovano lavoro come consulente di sicurezza. Anche le donne si devono sporcare le mani per fare gli elettricisti o il meccanico o l'idraulico. Non ho mai visto in vita mia una donna fare questo mestiere in Italia
Ma c'è qualcuno che crede che chi dice agli altri di "muovere il culo" non sia il solito figlio di papà che si illude di essersi fatto da solo??? maddai ragazzi, ma basta farsi prendere in giro dalla generazione della cuccagna!! credete che sto tizio che manco ha la forza di volontà di andare in palestra (e non è che ci voglia molto... ho amici con figli e due lavori che fanno vere maratone per restare in forma...) fosse nato 30 anni fa avrebbe concluso qualcosa??? guardatevi chi è sto forchielli, nato nel 55, che già basterebbe...: "Il padre Paolo Forchielli è stato un magistrato e successivamente docente di diritto civile e privato presso le facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Ferrara e dell'Università di Bologna. Il nonno materno, Giacomo Dal Monte Casoni, è stato avvocato ed esponente del Partito Popolare Italiano e poi della Democrazia Cristiana ed ha partecipato come parlamentare alla prima legislatura della Repubblica italiana... Dal 1992 al 1994, per il ministero del bilancio ha contribuito alla liquidazione della Cassa del Mezzogiorno ed è stato consulente nel programma di ristrutturazione per il ministero degli affari esteri. Inoltre, ha lavorato per il gruppo IRI come segretario generale per le privatizzazioni, mettendo sul mercato più di venti società statali per un valore di oltre dieci miliardi di dollari. Dal 1994 al 1998, è stato responsabile dell'area Asia-Pacifico per la Finmeccanica." Non lasciatevi insultare da questi personaggi. Testa alta e continuate a lottare. Una persona onesta della sua età e che davvero capisce cosa sta succedendo in Italia e nel mondo esordirebbe con umiltà dicendo: "per me è stato facile, avevo genitori colti in tempi che la laurea la avevano in 4 gatti... ho potuto studiare tra i pochi e quando sono entrato nel mondo del lavoro erano gli splendidi anni 80 con l'Italia quinta potenza mondiale... in cina ancora tiravano i carretti e in india c'era la lebbra per strada... mi spiace ma non ho suggerimenti da darvi. per voi è tutto molto più difficile."
Nel suo libro non ha mai negato che, per condizioni socioeconomiche del suo nucleo familiare e per l andazzo dell epoca, sia stato molto piu' facile sistemarsi la propria vita rispetto ai giovani d oggi... pero' puo' avvalersi di parecchia esperienza per poter dire ai giovani quali studi /settori siano meglio o peggio per cercare lavoro in italia e all estero
@Mich T Ormai consunto neoliberismo de che? Ma hai idea di quanto sia invasiva la presenza dello Stato per chi fa impresa? Sai quante piccole imprese inefficienti vengono tenute in vita da sussidi statali, normalmente destinate a fallire? Sai a chi fanno capo le fondazioni bancarie che detengono quote di capitale dei banchi popolari che falliscono? Sai chi vuole tenere in piedi le aziende municipalizzate perennemente in perdita? Se fossimo realmente in un'economia neoliberista sarebbero sparite dalla faccia della Terra gran parte delle inefficienze dovute a intrusioni della cattiva politica nell'economia di mercato.
@@gianpira8052 le disfunzioni che tu delinei sono vere ma sbagli la cura. non è che se uno stato è gestito da politici corrotti e incompetenti allora la soluzione è liberarsi dei politici e deregolamentarizzare ogni cosa come se il mercato perseguisse l'interesse del popolo e delle genti; la soluzione è togliere le regole sbagliate che rallentano tutto per mantenere classi burocratiche parassitarie in ruoli ormai inutili, attivare istituzioni di controllo, selezionare i migliori... Invece fare quello che dici tu e il neoliberismo è come accorgersi che una nazione ha molta polizia corrotta allora eliminiamo la polizia o facciamo polizie private??? se l'esercito perde disciplina o ha infiltrazioni golpiste... allora lo cediamo a un privato??? spero sia sufficiente per far capire quanto sia un non sequitur il tuo ragionamento... il male poi più evidente del neoliberismo non è di certo nelle dinamiche nazionali, dove vige il diritto nazionale e è attiva magistratura e polizia; è piuttosto nelle dimensioni internazionali dove prolifera la finanaza e le multinazionali e che non sono gestite, controllate, non hanno imposte di redistribuzione, non hanno chiari diritti uguali per tutti perchè i diritti non sono uguali in cina in italia e in zaire, e in più hanno un potere economico inaccettabile per l'esistenza di qualsiasi democrazia in quanto sono in grado di comprare e vendere interi debiti pubblici di nazioni come la nostra... ti ricordo che nella prima forma di democrazia, quella ateniese, era talmente chiaro questo concetto che ostracizzavano i migliori solo perchè il loro potere carismatico accumulato era tale da rendere impossibile di fatto un equilibrio di poteri... vedi il caso di Temistocle... che per quanto potere avesse di certo non era paragonabile a nulla dei mostri internazionali che dominano la scena mondiale.
@@danilo4631 Se lo Stato è gestito da politici corrotti e incompetenti la soluzione è liberarsi dei politici corrotti e incompetenti. Come? Informando il più possibile gli elettori sul loro operato. Non saranno nuove regole a rendere la classe dirigente migliore. Se uno è incapace rimane tale indipendentemente dalla situazione normativa. Io non sto parlando di deregolamentazione, ma di liberalizzazione dei mercati in cui è possibile che la concorrenza tra privati garantisca un risultato migliore rispetto a un monopolio pubblico.
@@gianpira8052 certo che sono nuove regole a cambiare le cose, come una legislazione sul conflitto di interessi che impedisca il monopolio dell'informazione che altrimenti non può fare il suo lavoro... non continuo a discutere perchè mi sembra poco utile sinceramente... scusa, ma io ho scritto di A in quanto tu parlavi di A e tu poi hai risposto Z...
cazzo più guardo i tuoi video, più mi giran i coglioni e più son felice di essermene andato. Quanto miopi son sti 4 gatti che gestiscono sti programmi tv! Invece di apprezzare Albertone che porta loro una prospettiva da italiano (qualificato ed esperto) all'estero, come sempre si prende fango in faccia perché la verita e' che per cambiare, un sacco di mummie perderebbero i privilegi che al momento ancora godono sulle spalle della maggior parte dei cittadini!
Questa situazione porterà ad un ritorno agli anni di piombo, fossi Forchielli non parlerei in questo modo. Chi negli anni 70 criticava i giovani perche non avevano voglia di lavorare si dovette ricredere e sappiamo bene il perchè.
Sarebbe interessante che fosse un laureato in Scienze politiche a dire che Scienze politiche è una facoltà inutile. Invece mi pare che a dirlo siano persone di bassa scolarità, quando non apertamente ignoranti. E si vede da come scrivono.
Quindi se uno intraprende un percorso di studio per la quale è portato, se non trova lavoro è colpa sua per non aver studiato altro. Cioè se uno ad esempio giurisprudenza e poi quando finisce gli studi scopre che il mercato va verso ingegneria, cosa dovrebbe fare? Doveva prevedere il futuro? E anche fosse stato così cosa faceva? Un percorso di studi per cui non è portato solo per seguire il mercato del lavoro? I diplomati allora cosa dovrebbero dire? Visto che si lavora per vivere, non si può fare questo ragionamento inutile.
@Marco Marchesi Il punto è che studi quello per cui sei portato… Se servissero medici, tutti possono studiare medicina? Allora che lavorino quelli che riescono a fare i medici e gli altri avranno un reddito. Perché non è neanche detto che quando uno inizia una cosa, quando finisce è ancora quella serve.
@Marco Marchesi Non cambia ciò che ho detto: non sempre lo sai prima cosa sarà utile in futuro e non tutto quello che servirà tutti lo possono studiare.
Fattene una ragione e tu e gli altri falliti italiani: chi studia giurisprudenza è una capra ignorante che ha PAURA di fallire nella matematica o nella fisica. "portati" significa ignoranti. Poi in 3 anni prendono la loro bella laurea in giurisprudenza per farsi le foto del cazzo in università e sbandierararle su FB per sentirsi superiori ai loro coetanei che magari la mattina si svegliano alle 4 per andare in acciaieria o a governare le mucche. Oltrettuto ci fosse domanda....ma lo sai che domanda non c'è quindi che cazzo studi a fare sta merda di materie? Gli ingegneri,programmatori, ricercatori hanno richieste assurde, se non sei portato per certi studi vai a pulire i cessi per 10 euro l'ora o fai lo statale tramite concorso in Polizia e robe simili.PUNTO.
Esattamente quello che penso io. Quando mi sono iscritto all'università nel 2006, chi studiava informatica era considerato il classico smanettone che non avrebbe fatto altro nella vita se non perdere le diottrie dietro a qualche codice per qualche programma di grafica. Nessuno avrebbe immaginato che la professione di informatico sarebbe diventata una delle più richieste a livello MONDIALE. Chi ancora oggi discredita Scienze della Comunicazione dimentica come sono cambiati questi corsi di laurea, in cui si insegna tutto ciò che riguarda i nuovi digital jobs: dal contenti marketing al SEO passando per Google Ads e via dicendo. Chi si laurea in questo ambito trova lavoro, eccome se lo trova alla faccia delle prese in giro sulle "scienze delle merendine". Al contrario chi si è iscritto in economia o giurisprudenza adesso annaspa, perché quelle facoltà si sono riempite anche più di Scienze Politiche e Lettere. Tutti pseudo-economisti e praticanti avvocati che finiscono a fare la fame lavorando per anni e anni come stagisti presso studi di commercialisti e di civilisti e che se va bene ottengono qualche cliente per pietà e vengono pagati solo a risultato ottenuto. Capitolo ingegneria: anche lì facoltà piene di studenti che sognano i "big money" progettando di tutto e di più e poi ti ritrovi un'infinità di ingegneri che ripiegano nell'insegnamento scolastico perché fare l'ingegnere libero professionista con P.I. non conviene e per entrare in uno studio di ingegneria devi essere davvero formidabile o fortemente raccomandato altrimenti nisba. Mi fanno ridere quelli che scrivono "vuoi studiare quel che ti piace o vuoi trovare lavoro?". Meglio studiare quel che piace bene o studiare ciò che non piace per trovare lavoro, studiare male e diventare mediocri?!? La risposta mi sembra ovvia, come scritto altrove, il problema non sono le lauree che alcuni considerano "inutili e obsolete" quanto un mercato del lavoro italiano che andrebbe riformato alla radice quanto l'intero Paese. Perché altrimenti non si spiega come mai all'estero i tassi di disoccupazione dei nostri principali competitors siano così bassi rispetto al nostro e chi si laurea in Storia, Filosofia, Scienze Politiche e via dicendo ha le stesse opportunità di un laureato in ingegneria o medicina. Smettiamola con questa mania di dare retta a gente nata sessanta o più anni fa, quando il mondo era pieno di opportunità e dove con una laurea in filosofia si poteva diventare general manager e adesso se non hai un MBA sei un pezzente. Questi guru che sentenziano sui giovani di oggi dovrebbero guardarsi allo specchio e accorgersi che se il mondo va a rotoli la colpa è solo loro. Si sono mangiati tutto e non ci hanno lasciato nemmeno le briciole.
@Marco Marchesi Ma che discorso senza senso. Allora col tuo ragionamento dovrebbero esistere solo le facoltà di ingegneria e chimica. E il restante 90 x cento dei corsi di laurea, che facciamo? Li sopprimiamo?
Bravo Forchielli. E magari provare ad eleggere politici capaci e competenti no guasterebbe. E anche avere più imprenditori veri non solo a rimorchio dello Stato e degli investimenti pubblici (ma dividendi privati).
Gai perfettamente ragione, ma sinceramente anche da Biologo resto a casa visto il sistema italico. Muovendomi all'estero la situazione non è migliorata, in quanto non riconoscono l'esperienza in Italia. Ma vabbè, questi sono casi.
Spero lei abbia insistito ad andare all’estero, pur con le difficoltà iniziali. No, cambiando Paese si perde il riconoscimento dell’esperienza previamente maturata. Bisogna sforzarsi di più. Ma arrivano grandi soddisfazioni, mi creda. È infinitamente preferibile allo stare in Italia, essere sottopagati e lamentarsi.
Stimo Forchielli che da uomo di mondo dice la sacrosanta verita purtroppo noi italiani siamo si fa per dire un popolo di santi , filosofi , e navigatori e purtroppo con le materie scientifiche non abbiamo grandi rapporti lo si denota confrontando la media dei nostri ragazzi con quelli del nord Europa e anglosassoni per non parlare dei paesi del sud est asiatico cina e india singapore in testa .
da uomo di mondo di merda ! siete alla fine, alla resa dei conti, il covid 19 sta accelerando i tempi, il liberismo e lo sviluppo ve li potete ficcare in quel posto ! la caduta del dio danaro è imminente!
Te lo dico io che lo sentito ultimamente sulle banche e sulle start app che non anno mai investito in Italia neanche quando era conveniente,un altro che si buttera in politica
orpa, un italiano ancora con la testa sulle spalle! :-D Però bisogna fare in modo che i laureati non scappino, ad esempio detassando le prime fasce di stipendio ai laureati ed ai giovani imprenditori. Stimolando i centri di eccellenza. Premiando chi riesce ad esportare all'estero (non ad importare dall'estero). Farli studiare per farli scappare... non funziona!
Il diplomatico, il giornalista, il dirigente nella pubblica amministrazione, il direttore in un'azienda privata, magari in una banca o in una compagnia di assicurazioni, l'insegnante, il funzionario all'Onu, l'attaché culturale in un'ambasciata, solo per fare qualche esempio... Se vuole gliene dico altri, caro architetto, magari semioccupato o sottoccupato...
@@paolobianchi8513 Sono occupatissimo, tranquillo. La Facoltà di Scienze Politiche vanta la triste nomea di essere la più semplice tra le Facoltà e uno dei livelli più bassi di occupazione. Preparazione generica e poco specifica per il mondo del Lavoro. Volete farla ? Fatela ma sappiate che poi dopo trovare lavoro è dura.
Mi fa piacere che un noto archistar sia così bene informato sugli sbocchi lavorativi delle facoltà altrui. Del resto sappiamo bene che il mondo è pieno di laureati in architettura che fanno gli architetti. Io non sono stato disoccupato un solo giorno. Neanche i miei compagni di università, che io sappia. Ma chissà, magari siamo tutti geni che volevano buttarsi via in studi generici e semplificati.
@@paolobianchi8513 Se leggi il mio commento ho chiesto cosa in realtà vorrebbe fare chi si iscrive in quella Facoltà. Rispetto chi sceglie quel percorso ma che poi non si vadano a lamentare che non trovano lavoro.
Arch. Giuseppe Barra , Lei ha usato un tono derisorio e superficiale. Le assicuro che la percentuale degli stupidi laureata in Scienze politiche non è superiore a quella dei laureati in Architettura o Medicina. Ai miei tempi anche Architettura era molto facile, e in molti si facevano disegnare i progetti da altri, passandola sempre liscia.
Stiamo parlando del nulla. Gli specializzati con buona preparazione in Italia non lavorano a meno che non siano di buona famiglia, coniugati a quelli che assumono o amanti e giù di lì. All’estero è pieno di italiani che sono bravissimi e molto richiesti e che non trovavano lavoro in Italia ( mi sono trasferita anch’io e non c’è paragone) e non è vero che tutti vogliono fare i medici o gli ingegneri, perché anche per i lavori più umili in Italia NON PAGANO! Basta con queste balle! Allora non è che bisogna accanirsi contro i pensionati ma le aziende e gli imprenditori devono PAGARE! In Asia, visto che ne sto conoscendo tanti, non è che le scuole siano migliori, non è che siano particolarmente preparati, anzi! La qualità italiana in certi campi non si batte! In quei paesi lavorano 24 ore al giorno per 0 soldi! Ma che caso dice questo scemo, che dovremmo abbassare il nostro livello di vita per competere con il III MONDO? ma che siamo scemi? Ma poi non è che tutti possano studiare ingegneria, eh! Ci sono anche altri campi che sono perfettamente produttivi, solo che le persone vanno PAGATE!
Concordo bene o male, il salario non è il punto centrale del problema ma ha una buona rilevanza. Qui si tratta anche di offerta richiesta del mondo del lavoro. E' la vita. Es: siamo una società di 100 uomini primitivi; se 100 di questi sono delle eccellenze a fare il fuochi e cucinare, per dire, e invece 0 esperti ci sono nel cacciare la società si estingue : ci vuole quello che porta le prede a coloro che poi la cucinano, ci vuole chi fa i fuochi e cucina, ci vuole chi sa costruire posti per il riparo, ci vuole chi sa difendere il gruppo dagli animali feroci, ecc. ecc. La ratio del pensiero di Forchielli, se proprio lo devo giustificare, la interpreto nell'avvertire che evidentemente il mondo-per com'è fatto adesso-ha bisogno di più ingegneri e meno politici, evidentemente in italia vogliamo fare tutti i politici e nessuno l'ingegnere, preferiamo il campo umanistico al campo scientifico... è una constatazione naturale antropologica non deve essere per forza un problema. Al di là dei meccanismi di inserimento nel lavoro nel Paese degli intrallazzi per eccellenza, la soluzione sarà o che obblighiamo a studiare informatica coloro a cui piace giurisprudenza, oppure che gli esperti del campo umanistico vanno a lavorare nei Paesi dov'è richiesto questo campo e gli esperti di quello scientifico vengono dagli altri Paesi in Italia dove ci serve questo!
Ma uno può fare anche l'archeologo , il biologo o l'entomologo... Il mondo ha bisogno di chi studia i dinosauri, il matematico, chi studia le rovine di Giza o di cnosso, il filosofo, il pittore , l'ingegnere , il pizzaiolo e il cameriere ... Il punto è che se uno guarda un documentario qualsiasi americano (tranne il mondo della pizza o waiters forever) capisce perché l'italiano medio NON percorre certe strade . Perché farlo in un Paese dove Pompei cade in pezzi, i filosofi a parte fare salotto non dicono nulla, l'arte ormai langue, l'ingegneria fa.crollare i ponti.. perché ?
Incredibile la differenza di conoscenza, di lungimiranza, di sapienza tra Forchielli e gli ignoranti in studio
Basta vedere la differenza di PIL.
Anche a fare il nero, visto che poi la finanza l'ha beccato.
@@robertorizzolio6137 È stato ritenuto innocente ma ok ahah
@@lapenta9784 No, ti sbagli, ha dovuto tirare fuori dei milioni, altro che innocente. E li ha tirati fuori e basta.
Che poi, cazzo figa, di suo sarebbe anche simpatico, cazzo, no? Ma figa, era un democristiano e ce l'aveva a morte con Berlusconi, cazzo, puro odio, figa, adesso è liberale, figa, ha imbrogliato sul fisco, cazzo, e lo vedi sempre a sparare sentenze, sempre a ganassare, come se lui solo lui sapesse stare al mondo, porca troia, si contenga un po' cazzo figa porca troia. Pero' ha dei begli orologi ed è abbastanza simnpatico. Cio' detto, porca troia, ha militato nelle file della DC che dal dopoguerra ha avuto la responsabilita' di dirigere il paese, quindi la morale sarebbe stato meglio che l'avesse fatta a suo tempo ai suoi compagni di partito. Perché in Italia, uno cambia idea e tutti si dimenticano. E lui fa finta di niente. Fanculo.
E ha archiviato. Occhio alle diffamazioni@@robertorizzolio6137
"Il primo paese che da sviluppato tornerà sottosviluppato "
È tutto in questa frase.
esatto
Eccoli gli adulatori degli slogan. La soluzione sarebbe abolire tutte le facoltà tranne ingegneria?
@@alesiaalexandra9481 Non ne capisci molto do economia, vero?
@@lorenzom7237 quelli che ne capivano hanno già distrutto l'Italia, magari ci vai tu al governo?
@@alesiaalexandra9481 cosa hai studiato?
Quanto non capivano un cazzo quelli in studio,
Forchielli aveva ragione al 100%
Puoi aver studiato quanto vuoi ma se nel mercato non sei commercializzabile stai zitto e fai quello che serve finchè non trovi un’azienda che ha bisogno della tua figura,
impressionante… sembra che una volta usciti dall’Università la gente abbia il diritto di diventare subito manager o ricoprire ruoli importanti, ma state a casa!
Il bello è che li in studio c’era anche il ministro dell’istruzione che con sole 2 parole ha dimostrato di non aver lavorato un giorno nella vita
Io da laureato sono andato a lavorare lontano spesso anche in altre nazioni, e spesso facendo lavori diversi dalla mia formazione... Il futuro è di chi si adatta
E quindi di chi lo prende nel culo...
@@simone1997ita In sintesi....si.....
uno deve andare dove c'è richiesta di lavoro per laureati, se in Italia il lavoro richiesto è a bassa qualificazione c'è poco da lamentarsi, è un fatto...evidentemente il sistema paese non riesce a creare le condizioni per creare lavoro qualificato...
Quindi dobbiamo accettare tutto quello che ci viene imposto senza muovere un dito per diversificare gli sbocchi lavorativi?
da laureato in scienze politiche dico "grande Forchielli" :)
NON CE DUBBIO BRAVO ANDREA ............COSA VUOI PRETENDERE DAI POLITICI
se ti sei laureato in una univesità che detta regole neoliberiste la cosa non mi stupisce!
Chapeau
grande cosa? non ha detto un cazzo di nuovo.
cazzo hai contro science politiche stronzo?
Grande fantastico grandissimo talento unico una meraviglia una leggenda impeccabile io ti seguo dal Canada 🇨🇦
Alberto sei decisamente sprecato per questo genere di dibattito!
Infatti uno così va bene a parlare di calcio al bar sport...
@@leonardonotte6303 non mi pare se ne intenda di calcio!
@@zacharyflowerpower8775 Sicuramente se ne intende di più che di politica, economia o università...
@@leonardonotte6303 allora per esser precisi ha un tono da bar sport ma di calcio sicuramente non può parlare! Su economia e politica ne ha titoli ma appunto non è certo piacevole nell'esposizione (fa quasi antipatia anche l'ottima imitazione che ne fa Crozza!)
@@zacharyflowerpower8775 Ma che titoli vuoi che abbia... Ma hai sentito le banalità da osteria che dice? Non mi riferisco solo a questo intervento ma a tutti quelli che trovi in internet e nemmeno al suo modo di esprimersi da contadino con la terza elementare, ma proprio alla pochezza dei contenuti.
il ragionamento: "se mando in pensione il vecchio e assumo il nuovo ho risolto il problema" è un ragionamento che può fare solo chi non ha mai lavorato un giorno in vita sua
è il ragionamento che fanno nei paesi normali del nord europa. Ah, mi serve un commesso, senza trattore però
@@nemesi3231 i apesi del nord europa prima di assumere si assicurano che il giovane sia qualificato
Non sai di cosa stai parlando. I dipendenti italiani sono tutti vecchi e poco aggiornati. Vai a lavorare con gli occhi aperti, pirlone servo del padrone
@@mustaineforpresident pensa che in germania l'età media è pure più alta, sarà che non è un discorso di età ma di capacità, manda in pensione il dipendente con 30 anni di esperienza e sostituiscilo con il 20enne appena uscito da scuola, vediamo come aumenta la produttività col super aggiornatissimo giovine
@@nemesi3231 nel nord europa non serve essere Einstein con quattro lauree per lavorare...il lavoro è visto come una cosa per persone normali, non per geni
Grande Forchielli. Solo chi lavora sa che il mondo (volendo oppure no) si muove come dice lui...
Scommetto che te non hai finito le medie, eh?
@@gabrismaele anche tu sei sottoscolarizzato?
@@gabrismaele Ok, posso sapere quale sarebbe il tuo livello di scolarizzazione? Poi vengo al punto che mi hai chiesto.
Trovo oltraggioso che una persona dello spessore di Forchielli debba argomentare con dei giornalisti che come miglior attributo hanno il niente
mi sorge il dubbio che sei anche tu di quello spessore: microscopico!
Scienze politiche... relazioni internazionali...e vai,comprata con 780€ mese.Complimenti alla bilaureata e bimasterata.👏👏👏
Ah,anche bilingue.
ahaha la tipa con i capelli corti dopo 6 mesi in Inghilterra dice "manàgement" ahahah siamo a posto, te credo che non trova lavoro
Oltretutto spocchiosa,ignorante e urla senza motivo. Ha ragione Forchielli, si deve attaccare al cazzo come tutti i fenomeni italiani avvocati del cazzo e finti politicanti che non sanno un cazzo di matematica e fisica ma fanno i filosofi della minchia. Certo che approva il reddito di cittadinanza sta fallita
@@pandemicirrelevant1226 i manager delle grandi aziende hanno formazione umanistiche, chi studia materie scientifiche spesso è relegato a mansioni tecniche e non dirigenziali
@@DrLA-vt1ff ma che stai dicendo, nelle aziende fuffa italiane mantenute dallo stato è così, nelle multinazionali serie il management è tutti ingegneria/matematica/fisica
Oggi giorno devi saper capire ed analizzare i dati, ed è una forma mentis che solo le materie quantitative ti danno, altrimenti prendi decisioni ad capocchiam e fuffose senza fondamenta
@@DrLA-vt1ff ma chi te l'ha detta sta fregnaccia?
La ragazza dopo ha studiato e pretende di fare chissà che cosa,ma da come ha sbraitato ho capito perfettamente perché non ha un lavoro serio,master a Londra di sto cazzo e bla bla bla,studiare non ti dà diritto a essere preso nel miglior posto o il posto perfetto per ciò che hai studiato devi anche avere altre mille qualità per arrivare ,tesoro,menatevela di meno masterizzati di sto pesce.
Forchielli è come la sveglia: rompe ma ti fa alzare. Poi: arrangiati !!!
DRIN DRIN
Esattamente@@sonnyboy2368
15:14 "tesoro, cos' hai studiato?"
😂Numero 1
Siete talmente stordito che manco vi accorgete del teatrino di bassa lega al quale anche il vostro idolo si sta prestando.
Discussione lunare fatta a beneficio di telecamere con due attricette polemiste a far le "stagiste" sul divano del canuto conduttore arruffa popolo.
😅😂🤣😜🤯🙅♂️
@@almabe7608 bla bla bla... forchielli è miliardario e lei è senza lavoro.. e forchiello non ha il narcos quindi. continuate pure a fare gli italiani ed a offendervi nel mentre il mondo va avanti
Infatti la tipa aveva paura a dirlo... perché sa quale é la risposta
15:30 eroe Forchielli! Drin drin
-Cos'hai studiato?
-Scienze politiche
CVD
Svegliti giovane!!!
Ma non ti accorgi manco del peggior teatrino che ti mettono davanti?! 😅😂🤣🤯🙅♂️😜
Chicken Little
PUZZA DI MERDAAA!!!!
in Germania anche le lauree umanistiche servono per fare carriera in una azienda...ma è la Germania, dove c'è uno Stato serio e dove ci sono tantissime opportunità di lavoro...in Italia lo Stato fa cacare, ci sono poche opportunità di lavoro e quindi per lavorare devi aver fatto una laurea di tipo scientifico
@@paologalli5803 e andate in Germania se tanto vi fa cagare l'Italia
@@paologalli5803 nel mondo le lauree umanistiche sono sempre meno apprezzate e retribuite di quelle scientifiche/tecniche...ha ragione forchielli....anche se la domanda è piu alta negli altri stati è sempre inferiore di quelle scientifiche... abbiamo un economia moderna sempre alla ricerca di innovazione e progresso soprattutto in ambito scientifico , in ambito umanistico con materie come psicologia filosofia ecc... sono decenni che non ci sono innovazioni ecc...e cè un sovraffollamento nel settore...quindi se ho tanta gente allo stesso livello non riuscirò mai a guadagnare grosse cifre e trovare facilmente lavoro se sono nel settore.... mentre in ambito scientifico soprattutto informatico cè una richiesta sempre maggiore perche le competenze sono molte e specifiche e sono in pochi a farla, per la difficoltà piu alta e le conoscenze che ogni giorno devi continuamente acquisire perche escono novità in ogni momento .... è questo fa la differenza nel mondo di oggi , dove chi ha SKILLS va avanti perche diverso dagli altri mentre tu sei solo uno dei tanti , e bisognerebbe far capire ai ragazzi di 14 anni di studiare tanto e bene soprattutto guardando le possibilità offerte dal mercato che saranno sempre piu rivolte vero le SKILL ...
grandissimo Forchielli!
17:10 "Italia paese affondante". Tre parole. Forchie' puoi usarle la prossima volta
Ne bastano due per l'Italia: heading south!
L'hai trovato si il lavoro
cara Azzolina.
Grazie al cinque stelle
addirittura Ministro dell'istruzione.
Siamo apposto
se l'esempio è lei.
Forchielli Top
Che poi è una questione di mercato. In Italia abbiamo una quantità di architetti e avvocati fuori dal comune, è chiaro che poi si faccia fatica a trovar lavoro. Per certe facoltà dovrebbero mettere un numero chiuso molto stringente, con esami difficili e selezionanti al primo anno. I pochi che escono sono al top e possono fare bene. Conoscono persone che han fatto filosofia e adesso insegnano in svizzera a 7.5k al mese, ma sono 3 su tutti gli iscritti. I restanti han preso "il pezzo di carta". Gente il pezzo di carta non serve.
Ma tu in che sei laureato?
Reddito di cittadinanza, una assurdità totale. Due laure, scienze politiche, ridicole. Ieri ho chiamato l'idraulico, un pomeriggio di lavoro e ho pagato 600 euro. Altro che master!
😅😂🤣Beh, son cazzi tuoi se non c'arrivi: prendevi l'idraulico cinese e finito il lavoro gli dicevi di aspettare il reddito di cittadinanza che già è troppo. 😵🤯😜
La competizione ha aumentato la produttività ma ha creato anche disgregazione sociale. Ormai siamo tutti in conflitto gli uni contro gli altri e non esiste più il senso di comunità. Grazie, liberismo.
Aumentato la produttività in Italia? Ma quando?
Da ingegnere sono pienamente d'accordo con Alberto Forchielli
Ma sul serio hai messo "Ing." nel nome su RUclips?? 😅😂
Ma non tutti possono diventare ingegneri ,in Italia ci sono anche i famosi Morandi che fanno cadere i ponti e politici bocconiani che distruggono il sistema nazionale. l'Italia e farlocca
Hahaha 🤣 che grande Forchielli, è tutta un’altra categoria
Telese penoso.
"La Francia ha l'età pensionabile più bassa di noi"
Grazie alla fava, sono completamente ostaggio di un sindacato da un secolo
Nella vita ognuno di noi ha delle capacità, diverse, molto diverse, perciò è sbagliato dire di studiare una cosa in particolare, non siamo portati tutti a studiare ingegneria o medicina.
@Hello World assolutamente, mi fanno ridere quelli che si laureano in scienze della pagnotta e poi si lamentano da mane a sera che non trovano lavoro, è normale. Se ci sono dieci milioni di laureati in filosofia e quattro milioni di posti di lavoro disponibili tanta gente rimarrà sempre a spasso o andrà a fare lavori generici come fanno tanti laureati.
Il problema secondo me di cui pochi parlano è che oggi viviamo in un sistema completamente fuso, che non funziona, che non è capace di indirizzare le persone verso le proprie passioni per forza di cose, cioè ci ritroviamo magari meccanici (che hanno studiato per ciò) a fare gli operai o falegnami che vanno a fare i lavapiatti.
Ognuno dovrebbe avere il diritto di fare il lavoro che gli piace ma il sistema è quello che è e spesso non esistono nemmeno corsi validi per imparare alcuni mestieri.
Basti pensare che alcuni professioni presenti all'estero qui non esistono, sono fantascienza.
Certo ma poi in scienze politiche c'è troppa gente come tra i laureati in giurisprudenza e quindi troppa competizione...in più non servono tutte quelle lauree...si sa da anni...studi,ti laurei e accetti il lavoro che viene
Telese è vittima delle credenze sessantottina: il lavoro da una parte e lo studio dall'altra, ben separati!. Studio e lavoro insieme come tutti i Paesi avanzati!!! E non parlo di sfruttamento, ma di apprendistato. Chi ha vogla si puo are un'idea di cosa dico leggendo in italiano come funziona in Svizzera.
umiliata con lavori poco retribuiti ma non con la mancia dallo stato per non fare nulla...non fa una piega
Ahaha davvero,veramente....Quella fantoccia era la rappresentazione più lampante e reale di ciò che dice Forchielli, ai giovani in primis, del perchè l'Italia ha smesso di crescere e non farà che peggio con queste nuove generazioni, dove la mentalità è questa e ci sono ragazze e ragazzi viziati come questa poveretta, che si credono chi sa chi e pretendono di avere sempre tutto, altrimenti si mettono a frignare e puntare il dito.
Poi sul fatto che le aziende qua in Italia sfruttino i giovani, credendosi dei furbetti, e sono invece i più stupidi del mondo, bloccando la crescita del paese e delle loro stesse aziende, come dice più spesso Forchielli è verissimo, ma è quello che stava proprio dicendo lui nei suoi libri...
I giovani sono la risorsa più potente ed efficiente sul campo del lavoro, hanno più energie, voglia di fare, di portare visioni nuove, creative, e non fare stagnare le cose come fanno i vecchi che sono lì ormai solo per prendere i soldi... Ma su questo Forchielli le ha dato in pieno ragione...però se lei ha fatto le sue scelte consapevole che con certe lauree non avrebbe avuto le garanzie di lavorare come in altre....cosa cazzo vuole sta cretina? Che glielo trovi lui il lavoro? Ridicola..neanche ha capito che lui concordava sulla sua situazione e l'ha attaccato dicendo che la stava insultando... ??? Ma cosa??!!! Che schifezzaa vergognati rimbecillita. MERDA!!!
Comunque non è proprio vero che Scienze politiche non dia in alcun modo risultato. In linea di massima no, è vero, ma io conosco chi all'estero ha trovato effettivamente occupazioni anche importanti.
eh bravi andate all'estero, ciao
@@null8295 Andare all'estero è istruttivo, proficuo, perfino statisticamente necessario in una società aperta ed inclusiva come quella Occidentale. Siamo noi europei, non a caso, gli inventori dell'antropologia: il viaggio come formazione educativa e culturale dell'uomo, a maggior ragione un uomo più tecnicamente strutturato come dovrebbe essere un laureato.
@@antonioservillo6948 giusto, ciao
si ma le offerte ci sono all estero anche se meno rispetto a quelle tecnico/scientifiche ,solo che sono pochi i posti dove puoi guadagnare bene , e in generale ci sono lauree dove poca gente riesce a laurearsi ed è giusto che guadagni anche di piu , se riesci a fare cose che gli altri non riescono a fare .....un programmatore, un ingegnere energetico,elettronico ecc..è giusto che guadagni di piu ...ho visto diverse lauree sia umanistiche che scientifiche e da una parte c erano 3 persone laureate in corso su 100, nell altra invece erano 70 su 100...quindi credo sia normale che le SKILLS siano diverse... se puoi fare un lavoro che fanno in pochi ti fai pagare bene...se quel lavoro lo fanno in tanti ti pago poco tanto se vai via ne prendo un altro
@The nightmare _99 certo che no, ma sappiamo che in matematica siamo addirittura sotto la romania ...il problema è che la gente non capisce che le materie scientifiche sono universali, mentre quelle umanistiche sono nazionali, la giurisprudenza cambia da stato a stato e non puoi andare a lavorare all estero se non trovi nulla in italia .. in italia nelle materie come psicologia,giurisprudenza,filosofia ecc.. (e anche alcuni rami economici, o di ingegneria) cè un sovraffollamento di richieste rispetto ai posti disponibili davvero elevato ... per farti un esempio non capisco perche tante università lascino il numero aperto , ogni hanno circa 1/5 dei laureati in giurisprudenza non trova lavoro nei primi 3 anni ... cioè se ci sono 150mila laureati, 30 mila fanno altro rispetto agli studi ... perche le persone che vanno in pensione sono sempre meno. e non possono neanche lavorare all estero con quella laurea. poi non è vero che ci sono materie piu difficili ecc... ci sono materie dove devi esercitarti ed hai un margine d error minore, ovviamente l esser portato conta parecchio ma l 80% di quelli che si iscrivono ad altri corsi solo perche li si fa poca matematica non ci ha neanche provato , almeno nella mia esperienza passata e anche con mia sorella piccola è cosi , preferiscono fare materie discorsive dove puoi imparare a memoria che fare un esercizio ecc...
Ogni giorno che passa Telese peggiora.
Forchielli ha un modo drastico ma chiaro di presentare una certa realtà, lo adoro, ma avrei alcuni commenti da fare...
In primis, senza passione non c'è comunque lavoro. Anche perché, ora che il Longlife Learning è fondamentale (in verità lo era anche prima, ma l'avevano capito in pochi), immaginarsi a passare la vita a fare quello che non piace è veramente un incubo!
Ciononostante non sono così d'accordo sul fatto che alcuni tipi di laurea precludano il mondo lavorativo. Secondo me ci sono due strade: o fare un percorso classico, che può essere utile alla ricerca di un lavoro statale tramite concorsi (anche se... auguri) o fare un percorso totalmente personalizzato, che includa molte lingue, Paesi, esperienze e particolarità di curriculum.
Mi ha in effetti fatto sorridere la ragazza del video che si vanta del suo inglese, quando ormai è la lingua base che dovrebbero balbettare anche gli infanti.
Presto dovremo tutti imparare il cinese, dunque "keep calm and do your hànzì".
Non mi piace parlare di esperienze personali senza portare statistiche e studi sul campo comprovati, ma questo è solo un commento su youtube, quindi mi asterrò dall'effettuare una vera e propria ricerca. Ed ecco la mia esperienza: laureata in Storia e Antropologia, Summer Schools ad Harvard e all'Università Cattolica di L'viv (Ucraina) - tutte finanziate con borse di studio, non sono ricca - per specializzarmi su Paesi Slavi e Mitteleuropa. Parlo italiano, inglese, tedesco correntemente (C1), ucraino e francese a un livello medio (B1-B2). Non ho mai mosso un dito senza richiedere una certificazione internazionale. Sono andata in zona militare ATO per redigere la tesi della Magistrale. Master di secondo livello in Cultural Management. Ho lavorato all'Università di Vienna e dopo aver capito che la carriera accademica non faceva per me, ho iniziato a buttarmi sulla divulgazione storica. Ora sono guida museale alla Hofburg di Vienna e accompagnatore turistico (certificato con corso) in Mitteleuropa - applicando tutte le competenze accumulate negli ultimi 10 anni.
Portafoglio e soddisfazione personale stanno andando di pari passo. Forse fra qualche anno dovrò cambiare strategia, ma dubito che delle macchine potranno prendere il mio posto - sto pensando ai video di Shy e John Oliver in merito. Soprattutto se nel frattempo rimarrò coerente con il concetto di Longlife Learning.
Un percorso davvero strepitoso che farà rosicare i molti che deridono le nostre lauree. Ti auguro il meglio!
Ma va a cagare .
Longlife learning gli informatici,ingegneri,ecc lo sanno da decenni...la gente pensa che basta laurearsi e ti fanno un lavoro ben pagato e che non dovrai più studiare...sotto lo stato forse ..
Stima immensa per Forchielli e tanta comprensione per gli altri in studio
Da studente di giurisprudenza dico: “Alberto, hai ragione!”
14:55 ovviamente non discute sul merito ma con populismo. Una che con "due lauree" (che in realtà conta come una) e un master che non riesce a trovare lavoro forse qualche problema ce l'ha 😂😂
Allora io studio quello che mi piace,non trovo lavoro e pretendo il reddito di cittadinanza a vita? Ma che scherziamo. Se nessuno cerca quel lavoro sti caxxi....non è che noi possiamo pagarti il reddito perchè tu non trovi lavoro
Forchielli sei l' unico che capisce
La ragazza dice una cazzata: per gli ingegneri (alcuni soprattutto) c'è lavoro.
@ben chode i gestionali non sono ingegneri... tanto valeva pare scienze politiche
Forchiellone sempre al top
14:57 ma che cazzo ti urli, ma diobono non sei capace di esprimerti senza dover essere irritante? che poi tolgo il video.
poi due lauree ma secondo me non si vedono, non ha capito il discorso…
Non sono lauree quelle, sono lauree di nome ma non fanno nulla
Forchielli UOMO di mondo....GILETTI TROIEGGIA con le Troie, difatti x3
Premetto che sono assolutamente d'accordo sulle errate priorita' del bilancio di spesa dello stato, ma il problema del mercato del lavoro italiano e' strettamente correlato all'offerta, anche perche' i ragazzi con lauree scientifiche e appeal internazionale se ne guardano bene dal restare nel bel paese. Vivo in UK e assumo personale tutti i mesi: il curriculum dell'inglese medio e il livello di competenze acquisite dal percorso scolastico e' decisamente piu' basso rispetto a quello nostrano, eppure la disoccupazione e' al 4% e sono ai primi posti del pianeta per digitalizzazione e investimenti privati nell'innovazione. Mi sembra abbastanza evidente che il problema del paese sia da ricercare in ben altro contesto.
@Simone V Simone V Non dobbiamo fare l'errore di considerare Londra come l'intero Sistema paese. Si potrebbe fare il medesimo paragone fra Milano e la capitale inglese per capirci: con uno stipendio da cameriere nel capoluogo lombardo si vive malissimo, ma le retribuzioni per le professioni specializzate sono piu' alte che nel resto della penisola. In UK e' uguale, se guardassimo ai dati nazionali noteremmo effettivamente che una larga parte della popolazione Britannica viva sotto salario minimo o benefits(sostanzialmente il reddito di cittadinanza in salsa nostrana), ma solo una piccola parte di essa e' situata Londra. capisci bene che vivere con £1300 a Leicester sia diverso dal doverlo fare nella capitale e soprattutto se ti accontenti di £20,000 l'anno in una delle citta' piu' care al mondo e dove il salario medio raggiunge I £38k a mio avviso hai sbagliato piano di vita. Il punto e' che ammesso che tutti gli italiani cominciassero a laurearsi in materie scientifiche(io sono un biologo e mio fratello un medico, quindi esempi perfetti di cio' che esemplifica il dottor Forchielli), comunque il differenziale salariale fra l'Italia e il Nord Europa e' tale che solo coloro che saranno costretti a farlo resteranno in Italia. Oltretutto stando qui mi sono potuto permettere di lavorare anche in un campo dove in Italia, con la specificita' richiesta in fase di assunzione, non mi avrebbero mai preso in considerazione. Il problema del Sistema paese consiste nel fatto che non c'e' una politica di sviluppo industriale e di conseguenza non c'e' domanda sul mercato del lavoro.
Riporto la risposta che ho dato ad un commento
Siamo una società di 100 uomini primitivi; se 100 di questi sono delle eccellenze a fare il fuochi e cucinare, per dire, e invece 0 esperti ci sono nel cacciare la società si estingue : ci vuole quello che porta le prede a coloro che poi la cucinano, ci vuole chi fa i fuochi e cucina, ci vuole chi sa costruire posti per il riparo, ci vuole chi sa difendere il gruppo dagli animali feroci, ecc. ecc.
La ratio del pensiero di Forchielli, se proprio lo devo giustificare, la interpreto nell'avvertire che evidentemente il mondo-per com'è fatto adesso- ha bisogno di più ingegneri e meno politici, evidentemente in Italia vogliamo fare tutti i politici e nessuno l'ingegnere, preferiamo il campo umanistico al campo scientifico... è una constatazione naturale antropologica non deve essere per forza un problema.
Al di là dei meccanismi di inserimento nel lavoro nel Paese degli intrallazzi per eccellenza, la soluzione sarà o che obblighiamo a studiare informatica coloro a cui piace giurisprudenza, oppure che gli esperti del campo umanistico vanno a lavorare nei Paesi dov'è richiesto questo campo e gli esperti di quello scientifico vengono dagli altri Paesi in Italia dove ci serve questo!
Ciò che penso, non ho la presunzione di dire che sia sicuramente così
16:27 il parlamentare NON è un lavoro dovrebbe essere altro...
Questa è la differenza di chi ha vissuto fuori dall Italia e chi sta in Italia e ascolta sti giornalai
Little Forks blastali tutti.
Elegantemente ha zittito Telese.Grande Forchielli
Basta Lambrusco, Forchielli, io lavoro da 43 anni. Ho pagato i contributi. Quelli dell'Enasarco sono stati svalutati perchè i conteggi sono cambiati DOPO e li prendero' a 65 o 66 anni. Per 35 anni mi è stato detto che la pensione è obbligatoria mi avrebbe dato una parte del reddito dichiarato sul quale si pagavano le tasse. Poi no. Una volta presi, cercano le scuse per non darceli in attesa che si muoia. I soldi sono i nostri. Dobbiamo finanziare cosa? Ce li devono rendere e basta. Hanno bisogno di soldi? Trattengano i 4 miliardi che versano all'Europa. Non i miei, che sono miei.
Rumor mandava in pensione i giovani? Beh, era il suo partito, lei è sempre stato un democristiano, no?
Io ho un vecchio libro di economia in casa, del 1992, in cui già si dice che il sistema pensionistico italiano è insostenibile a lungo termine.
Quindi già dal 1992 si sapeva che le pensioni del futuro sarebbero arrivate in forma ridotta, o come nel mio caso non arriveranno mai dallo stato..
Per rispondere alla sua domanda "Dobbiamo finanziare cosa?", la risposta è: tutti quelli che son già andati in pensione con 14,.5 o 16.5 anni di contributi o 18 anni o 20 etc.
@@michelebergadano guardi a me risulta che il sistema pensionistico sia sostenibilissimo. Gia' dalla riforma dell'inizio anni 2000 direi, ero a Londra e un economista mi disse: complimenti per la vostra riforma delle pensioni, la piuì moderna, la meglio concepita, la piu' sostenibile d'Europa; io non ne ero al corrente, la cosa fini' li'. Poi vidi qualche anno fa Cesare Damiano alla tele, con il quale non condivido niente, che pero' mangio' la faccia a un interlocutrice che sosteneva che il sistema non era sostenibile, dando cifre chiare e dati. La sgrido' dicendo che si emettono sentenze unicamente di fronti a dati certi e non a opinioni. In questo caso, di sinistra lui, di destra io, siamo d'accordo.
Siccome nel nostro paese c'e' l'abitudine di parlare a venvera e non sono certo i politici che danno il buon esempio, io andrei cauto sulle analisi dove occorrano cifre. Certo è che se è vero che l'Inps abbia 60 miliardi di crediti incagliati, se è vero che è diventato il bancomat per le '' risorse '' dell'immigrazione, allora forse occorrerebbe guardarci da vicino, pero' sparare a vanvera sentenze, secondo me non serve...
@@robertorizzolio6137 Per quanto riguarda le cifre precise, qui c'è il bilancio INPS 2017 dal sito stesso INPS: bit.ly/INPS_2017 in cui si vede a pagina 21 che le pensioni del 2017 son costate circa 250 miliardi (non milioni) di euro.
Dunque anche se l'INPS avesse 60 miliardi, incagliati, potrebbe usarli solo per pagare 3 mesi di pensioni
@@michelebergadano non capisco il senso di quello che vuol dire...
@@robertorizzolio6137 Lei ha detto che il siustema pensionistico è sostenibile, anche grazie a 60 miliardi incagliati detenuti dall'inps.
Io le rispondo che il stema pensioni è destinato a fallire perchè:
1. anche se ci fossero 60 miliardi, srebbero consumati nel giro di 3 mesi
2. le pensioni son pagate con contributi da chi lavora
Aanno dopo anno i pensionati aumentano e i lavoratori diminuiscono, quindi ogni anno ci sarà sempre più bisogno di soldi soldi e meno lavoratori da cui prenderle.
forchielli tre parole per il paese: SIAMO NELLA MERDA
È brutto da dire ma Forchielli ha ragione.
Quotidianamente ascolto colloqui di laureati disposti a fare i lavori più disparati e non all'altezza dei titoli che hanno.
Stranamente questi ragazzi/e hanno conseguito lauree a economia e commercio, giurisprudenza,lettere....insomma molte delle facoltà umanistiche a disposizione.
È brutto da dire ma per frequentare un corso di laurea tanto per fare è meglio(o almeno credo lo sarebbe) andare a lavorare e non farsi rubare la vita da genitori frustrati alla ricerca del figlio laureato ma destinato a vivere con loro fino alla morte.
Ma tu in cosa saresti laureato? Ammesso che tu lo sia ovviamente.
@@leonardonotte6303 non sono laureato.
@@lorenzo220580 Ci avrei scommesso la testa. Solo chi ha poca cultura disprezza chi ha una laurea (umanistica o meno).
@@leonardonotte6303 a volte scommettendo si sbaglia...caro amico non prendertela per il mio commento.
Quello che ho scritto è solo quello che vivo quotidianamente,vedo gente delusa da scelte sbagliate...tutto qui.
@@lorenzo220580 Io non me la prendo, hai scritto quel che pensi... Poi dipende da dove vivi, se sei in una zona del sud ad alta disoccupazione non trovi lavoro con nessun corso di laurea.
Io ad esempio mi sono diplomato al liceo delle scienze umane e ho una laurea triennale in scienze della comunicazione.
Per molti questo è l'identikit del disoccupato a vita o dell'impiegato del McDonald's.
Invece ho trovato lavoro a 3 mesi dalla laurea e nel campo del marketing digitale.
Una mio amico invece è ingegnere ambientale eppure lavora come impiegato amministrativo, quindi non nel campo per il quale ha studiato.
Nessuno nega che la disoccupazione sia più alta per certe facoltà e meno per altre, ma ragionando, anzi, sragionando per luoghi comuni si sbaglia sempre
Non credo che i dati di AlmaLaurea siano luoghi comuni. Qua sei tu che prendi la tua esperienza personale e la metti a confronto con un’altra esperienza personale per darti ragione, mentre invece database su database descrivono una situazione diametralmente opposta a quella da te descritta
@@alessiomanetti1070 dati statistici o luoghi comuni che sia quando vengono presi come oro colato per le proprie scelte di vita sono sempre deleteri.
Io sono laureato in Scienze politiche e me la sono cavata benissimo.
3ème Sexe Il giornalista. E scrivo libri.
SpiffyGolf Con 20mila euro non lo potresti fare. Sono troppo pochi.
Sono felice per lei e le faccio i complimenti, ma bisogna prendere atto che un giovane che oggi volesse intraprendere la sua carriera (indipendentemente dagli studi fatti), con un altissima probabilita' si condannerebbe ad una vita piena di frustrazioni, almeno in Italia.
Purtoppo il lavoro culturale in questo Paese e' stato distrutto.
Detto questo, i libri di Forchielli sono utili per capire dove va il mondo, ma se per assurdo uno li prendesse sul serio condannerebbe i suoi figli alla mediocrita' e all'infelicita'. Come mediocri del resto sono i libri che Forchielli ha scritto.
Se ci parlasse delle cose che conosce davvero, geopolitica e economia, invece di voler fare il pedagogo "so' tutto io" farebbe una migliore figura e si renderebbe molto piu' utile.
Bravo, sono cazzi tuoi però, se la laurea ti ha fruttato hai fatto un buon investimento, se fosse fallito cazzi tuoi. Però sicuramente andavi al mise a rompere i coglioni...
Anche io. Scienze politiche e sono da anni impiegato in una multinazionale
Ho un nuovo idolo
Terza media?
@@leonardonotte6303 tu, molto probabilmente
La azzolina doveva fare film a luci rosse
Vabbè, quando lo Stato italiano che deve garantire no una torta da dividere in mille pezzi; piuttosto, deve creare nuovi ingredienti per far sí che ci siano sempre nuove torte. L idea del turn over dei posti di lavoro è di una cecità allucinante. Per questo, pur avendo mille titoli pesanti ed esperienza, dopo 40 anni non trovi lavoro in nulla. Ma meglio così, vuol dire che creeremo la nostra impresa.
Forchielli è oltre semplicemente brillante
Questa storia delle scuole tecniche che nessuno vuole sporcarsi le mani per lavorare é una barzelletta. Però mi sta sul cazzo che le ragazze appena diplomate in elettrotecnica e meccanica trovano lavoro come consulente di sicurezza. Anche le donne si devono sporcare le mani per fare gli elettricisti o il meccanico o l'idraulico. Non ho mai visto in vita mia una donna fare questo mestiere in Italia
Ma c'è qualcuno che crede che chi dice agli altri di "muovere il culo" non sia il solito figlio di papà che si illude di essersi fatto da solo???
maddai ragazzi, ma basta farsi prendere in giro dalla generazione della cuccagna!!
credete che sto tizio che manco ha la forza di volontà di andare in palestra (e non è che ci voglia molto... ho amici con figli e due lavori che fanno vere maratone per restare in forma...) fosse nato 30 anni fa avrebbe concluso qualcosa???
guardatevi chi è sto forchielli, nato nel 55, che già basterebbe...:
"Il padre Paolo Forchielli è stato un magistrato e successivamente docente di diritto civile e privato presso le facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Ferrara e dell'Università di Bologna. Il nonno materno, Giacomo Dal Monte Casoni, è stato avvocato ed esponente del Partito Popolare Italiano e poi della Democrazia Cristiana ed ha partecipato come parlamentare alla prima legislatura della Repubblica italiana...
Dal 1992 al 1994, per il ministero del bilancio ha contribuito alla liquidazione della Cassa del Mezzogiorno ed è stato consulente nel programma di ristrutturazione per il ministero degli affari esteri. Inoltre, ha lavorato per il gruppo IRI come segretario generale per le privatizzazioni, mettendo sul mercato più di venti società statali per un valore di oltre dieci miliardi di dollari. Dal 1994 al 1998, è stato responsabile dell'area Asia-Pacifico per la Finmeccanica."
Non lasciatevi insultare da questi personaggi.
Testa alta e continuate a lottare.
Una persona onesta della sua età e che davvero capisce cosa sta succedendo in Italia e nel mondo esordirebbe con umiltà dicendo:
"per me è stato facile, avevo genitori colti in tempi che la laurea la avevano in 4 gatti... ho potuto studiare tra i pochi e quando sono entrato nel mondo del lavoro erano gli splendidi anni 80 con l'Italia quinta potenza mondiale... in cina ancora tiravano i carretti e in india c'era la lebbra per strada...
mi spiace ma non ho suggerimenti da darvi.
per voi è tutto molto più difficile."
Nel suo libro non ha mai negato che, per condizioni socioeconomiche del suo nucleo familiare e per l andazzo dell epoca, sia stato molto piu' facile sistemarsi la propria vita rispetto ai giovani d oggi... pero' puo' avvalersi di parecchia esperienza per poter dire ai giovani quali studi /settori siano meglio o peggio per cercare lavoro in italia e all estero
@Mich T Ormai consunto neoliberismo de che? Ma hai idea di quanto sia invasiva la presenza dello Stato per chi fa impresa? Sai quante piccole imprese inefficienti vengono tenute in vita da sussidi statali, normalmente destinate a fallire? Sai a chi fanno capo le fondazioni bancarie che detengono quote di capitale dei banchi popolari che falliscono?
Sai chi vuole tenere in piedi le aziende municipalizzate perennemente in perdita?
Se fossimo realmente in un'economia neoliberista sarebbero sparite dalla faccia della Terra gran parte delle inefficienze dovute a intrusioni della cattiva politica nell'economia di mercato.
@@gianpira8052 le disfunzioni che tu delinei sono vere ma sbagli la cura.
non è che se uno stato è gestito da politici corrotti e incompetenti allora la soluzione è liberarsi dei politici e deregolamentarizzare ogni cosa come se il mercato perseguisse l'interesse del popolo e delle genti; la soluzione è togliere le regole sbagliate che rallentano tutto per mantenere classi burocratiche parassitarie in ruoli ormai inutili, attivare istituzioni di controllo, selezionare i migliori...
Invece fare quello che dici tu e il neoliberismo è come accorgersi che una nazione ha molta polizia corrotta allora eliminiamo la polizia o facciamo polizie private???
se l'esercito perde disciplina o ha infiltrazioni golpiste... allora lo cediamo a un privato???
spero sia sufficiente per far capire quanto sia un non sequitur il tuo ragionamento...
il male poi più evidente del neoliberismo non è di certo nelle dinamiche nazionali, dove vige il diritto nazionale e è attiva magistratura e polizia; è piuttosto nelle dimensioni internazionali dove prolifera la finanaza e le multinazionali e che non sono gestite, controllate, non hanno imposte di redistribuzione, non hanno chiari diritti uguali per tutti perchè i diritti non sono uguali in cina in italia e in zaire, e in più hanno un potere economico inaccettabile per l'esistenza di qualsiasi democrazia in quanto sono in grado di comprare e vendere interi debiti pubblici di nazioni come la nostra...
ti ricordo che nella prima forma di democrazia, quella ateniese, era talmente chiaro questo concetto che ostracizzavano i migliori solo perchè il loro potere carismatico accumulato era tale da rendere impossibile di fatto un equilibrio di poteri...
vedi il caso di Temistocle... che per quanto potere avesse di certo non era paragonabile a nulla dei mostri internazionali che dominano la scena mondiale.
@@danilo4631 Se lo Stato è gestito da politici corrotti e incompetenti la soluzione è liberarsi dei politici corrotti e incompetenti. Come? Informando il più possibile gli elettori sul loro operato.
Non saranno nuove regole a rendere la classe dirigente migliore. Se uno è incapace rimane tale indipendentemente dalla situazione normativa.
Io non sto parlando di deregolamentazione, ma di liberalizzazione dei mercati in cui è possibile che la concorrenza tra privati garantisca un risultato migliore rispetto a un monopolio pubblico.
@@gianpira8052 certo che sono nuove regole a cambiare le cose, come una legislazione sul conflitto di interessi che impedisca il monopolio dell'informazione che altrimenti non può fare il suo lavoro...
non continuo a discutere perchè mi sembra poco utile sinceramente... scusa, ma io ho scritto di A in quanto tu parlavi di A e tu poi hai risposto Z...
cazzo più guardo i tuoi video, più mi giran i coglioni e più son felice di essermene andato. Quanto miopi son sti 4 gatti che gestiscono sti programmi tv! Invece di apprezzare Albertone che porta loro una prospettiva da italiano (qualificato ed esperto) all'estero, come sempre si prende fango in faccia perché la verita e' che per cambiare, un sacco di mummie perderebbero i privilegi che al momento ancora godono sulle spalle della maggior parte dei cittadini!
Cos'hai studiato e in quale paese sei andato??
Notizie sulla ragazza laureata in scienze politiche? Ha poi trovato lavoro?
Questa situazione porterà ad un ritorno agli anni di piombo, fossi Forchielli non parlerei in questo modo. Chi negli anni 70 criticava i giovani perche non avevano voglia di lavorare si dovette ricredere e sappiamo bene il perchè.
Forchielli ne sa a pacchi... Se avesse una buona esposizione spaccherebbe anche in tv e davvero riuscirebbe a diffondere di più le sue idee
Sarebbe interessante che fosse un laureato in Scienze politiche a dire che Scienze politiche è una facoltà inutile. Invece mi pare che a dirlo siano persone di bassa scolarità, quando non apertamente ignoranti. E si vede da come scrivono.
Esattamente, si esprimono come cerebrolesi. Avranno mai letto qualcosa in vita loro?
Quindi se uno intraprende un percorso di studio per la quale è portato, se non trova lavoro è colpa sua per non aver studiato altro. Cioè se uno ad esempio giurisprudenza e poi quando finisce gli studi scopre che il mercato va verso ingegneria, cosa dovrebbe fare? Doveva prevedere il futuro? E anche fosse stato così cosa faceva? Un percorso di studi per cui non è portato solo per seguire il mercato del lavoro? I diplomati allora cosa dovrebbero dire? Visto che si lavora per vivere, non si può fare questo ragionamento inutile.
@Marco Marchesi Il punto è che studi quello per cui sei portato… Se servissero medici, tutti possono studiare medicina? Allora che lavorino quelli che riescono a fare i medici e gli altri avranno un reddito. Perché non è neanche detto che quando uno inizia una cosa, quando finisce è ancora quella serve.
@Marco Marchesi Non cambia ciò che ho detto: non sempre lo sai prima cosa sarà utile in futuro e non tutto quello che servirà tutti lo possono studiare.
Fattene una ragione e tu e gli altri falliti italiani: chi studia giurisprudenza è una capra ignorante che ha PAURA di fallire nella matematica o nella fisica. "portati" significa ignoranti. Poi in 3 anni prendono la loro bella laurea in giurisprudenza per farsi le foto del cazzo in università e sbandierararle su FB per sentirsi superiori ai loro coetanei che magari la mattina si svegliano alle 4 per andare in acciaieria o a governare le mucche. Oltrettuto ci fosse domanda....ma lo sai che domanda non c'è quindi che cazzo studi a fare sta merda di materie? Gli ingegneri,programmatori, ricercatori hanno richieste assurde, se non sei portato per certi studi vai a pulire i cessi per 10 euro l'ora o fai lo statale tramite concorso in Polizia e robe simili.PUNTO.
Esattamente quello che penso io. Quando mi sono iscritto all'università nel 2006, chi studiava informatica era considerato il classico smanettone che non avrebbe fatto altro nella vita se non perdere le diottrie dietro a qualche codice per qualche programma di grafica. Nessuno avrebbe immaginato che la professione di informatico sarebbe diventata una delle più richieste a livello MONDIALE. Chi ancora oggi discredita Scienze della Comunicazione dimentica come sono cambiati questi corsi di laurea, in cui si insegna tutto ciò che riguarda i nuovi digital jobs: dal contenti marketing al SEO passando per Google Ads e via dicendo. Chi si laurea in questo ambito trova lavoro, eccome se lo trova alla faccia delle prese in giro sulle "scienze delle merendine". Al contrario chi si è iscritto in economia o giurisprudenza adesso annaspa, perché quelle facoltà si sono riempite anche più di Scienze Politiche e Lettere. Tutti pseudo-economisti e praticanti avvocati che finiscono a fare la fame lavorando per anni e anni come stagisti presso studi di commercialisti e di civilisti e che se va bene ottengono qualche cliente per pietà e vengono pagati solo a risultato ottenuto. Capitolo ingegneria: anche lì facoltà piene di studenti che sognano i "big money" progettando di tutto e di più e poi ti ritrovi un'infinità di ingegneri che ripiegano nell'insegnamento scolastico perché fare l'ingegnere libero professionista con P.I. non conviene e per entrare in uno studio di ingegneria devi essere davvero formidabile o fortemente raccomandato altrimenti nisba. Mi fanno ridere quelli che scrivono "vuoi studiare quel che ti piace o vuoi trovare lavoro?". Meglio studiare quel che piace bene o studiare ciò che non piace per trovare lavoro, studiare male e diventare mediocri?!? La risposta mi sembra ovvia, come scritto altrove, il problema non sono le lauree che alcuni considerano "inutili e obsolete" quanto un mercato del lavoro italiano che andrebbe riformato alla radice quanto l'intero Paese. Perché altrimenti non si spiega come mai all'estero i tassi di disoccupazione dei nostri principali competitors siano così bassi rispetto al nostro e chi si laurea in Storia, Filosofia, Scienze Politiche e via dicendo ha le stesse opportunità di un laureato in ingegneria o medicina. Smettiamola con questa mania di dare retta a gente nata sessanta o più anni fa, quando il mondo era pieno di opportunità e dove con una laurea in filosofia si poteva diventare general manager e adesso se non hai un MBA sei un pezzente. Questi guru che sentenziano sui giovani di oggi dovrebbero guardarsi allo specchio e accorgersi che se il mondo va a rotoli la colpa è solo loro. Si sono mangiati tutto e non ci hanno lasciato nemmeno le briciole.
@Marco Marchesi
Ma che discorso senza senso.
Allora col tuo ragionamento dovrebbero esistere solo le facoltà di ingegneria e chimica.
E il restante 90 x cento dei corsi di laurea, che facciamo?
Li sopprimiamo?
Bravo Forchielli. E magari provare ad eleggere politici capaci e competenti no guasterebbe. E anche avere più imprenditori veri non solo a rimorchio dello Stato e degli investimenti pubblici (ma dividendi privati).
Perfetta analisi Forchielli...
Gai perfettamente ragione, ma sinceramente anche da Biologo resto a casa visto il sistema italico. Muovendomi all'estero la situazione non è migliorata, in quanto non riconoscono l'esperienza in Italia. Ma vabbè, questi sono casi.
Spero lei abbia insistito ad andare all’estero, pur con le difficoltà iniziali. No, cambiando Paese si perde il riconoscimento dell’esperienza previamente maturata. Bisogna sforzarsi di più. Ma arrivano grandi soddisfazioni, mi creda. È infinitamente preferibile allo stare in Italia, essere sottopagati e lamentarsi.
Forchielli numero UNO!! Ti vogliamo Presidente del Consiglio!!!
Stimo Forchielli che da uomo di mondo dice la sacrosanta verita purtroppo noi italiani siamo si fa per dire un popolo di santi , filosofi , e navigatori e purtroppo con le materie scientifiche non abbiamo grandi rapporti lo si denota confrontando la media dei nostri ragazzi con quelli del nord Europa e anglosassoni per non parlare dei paesi del sud est asiatico cina e india singapore in testa .
da uomo di mondo di merda ! siete alla fine, alla resa dei conti, il covid 19 sta accelerando i tempi, il liberismo e lo sviluppo ve li potete ficcare in quel posto ! la caduta del dio danaro è imminente!
Te lo dico io che lo sentito ultimamente sulle banche e sulle start app che non anno mai investito in Italia neanche quando era conveniente,un altro che si buttera in politica
scieze politice indirizzo internazionale conosco 5 persone con la stessa laurea nn lavora nessuno Nessuno
Grande showman Forchielli!! Meglio globastards però. In questi programmi non si cava un ragno dal buco. Fa bene a pubblicare i suoi interventi
Purtroppo l'Italia é quella dello studio, tanta incompetenza.
Io ho vissuto in Cina e in Asia é so di cosa parli.
orpa, un italiano ancora con la testa sulle spalle! :-D Però bisogna fare in modo che i laureati non scappino, ad esempio detassando le prime fasce di stipendio ai laureati ed ai giovani imprenditori. Stimolando i centri di eccellenza. Premiando chi riesce ad esportare all'estero (non ad importare dall'estero). Farli studiare per farli scappare... non funziona!
Io ancora non ho capito cosa voglia fare nella vita chi si iscrive a Scienze Politiche.
Il diplomatico, il giornalista, il dirigente nella pubblica amministrazione, il direttore in un'azienda privata, magari in una banca o in una compagnia di assicurazioni, l'insegnante, il funzionario all'Onu, l'attaché culturale in un'ambasciata, solo per fare qualche esempio... Se vuole gliene dico altri, caro architetto, magari semioccupato o sottoccupato...
@@paolobianchi8513 Sono occupatissimo, tranquillo.
La Facoltà di Scienze Politiche vanta la triste nomea di essere la più semplice tra le Facoltà e uno dei livelli più bassi di occupazione. Preparazione generica e poco specifica per il mondo del Lavoro.
Volete farla ? Fatela ma sappiate che poi dopo trovare lavoro è dura.
Mi fa piacere che un noto archistar sia così bene informato sugli sbocchi lavorativi delle facoltà altrui. Del resto sappiamo bene che il mondo è pieno di laureati in architettura che fanno gli architetti. Io non sono stato disoccupato un solo giorno. Neanche i miei compagni di università, che io sappia. Ma chissà, magari siamo tutti geni che volevano buttarsi via in studi generici e semplificati.
@@paolobianchi8513 Se leggi il mio commento ho chiesto cosa in realtà vorrebbe fare chi si iscrive in quella Facoltà.
Rispetto chi sceglie quel percorso ma che poi non si vadano a lamentare che non trovano lavoro.
Arch. Giuseppe Barra , Lei ha usato un tono derisorio e superficiale. Le assicuro che la percentuale degli stupidi laureata in Scienze politiche non è superiore a quella dei laureati in Architettura o Medicina. Ai miei tempi anche Architettura era molto facile, e in molti si facevano disegnare i progetti da altri, passandola sempre liscia.
parlo due lingue hahahaha
Forchielli sei grande
Un grande
AL MINUTO 17.19 .............FORCHIELLI ....................... UNA PARABOLA
Suarez è l'emblema di una università che si compra e si vende come al mercato del pesce. Finish game italy
Oh no Imen Jane
Forchielli hai perfettamente ragione
Grandissimo Alberto
Forchielli sembra l imprenditore Fenoglio bel film Il vedovo con Alberto Sordi. Stesse movenze.
La ragazza che ha studiato scienze politiche e parla due lingue straniere si può proporre come esponente politico del 5S.
Ma va va 😂
La Polverini ora è in Italia Viva
Finale perfetto
Scienze politiche... a mo'?
C.v.d
Non si arrabbi Signora.Forchielli, la gente non la vuole capire.
Siamo un paese senza speranza
Ma la Guzzanti che imita la Marini bruna, è ministro?
Parole sante.
Grande Albertone!!!
Ma perché forchielli deve discutere con telese
Alberto Forchielli sembra Crozza
e crozza sembra forchielli
Stiamo parlando del nulla. Gli specializzati con buona preparazione in Italia non lavorano a meno che non siano di buona famiglia, coniugati a quelli che assumono o amanti e giù di lì. All’estero è pieno di italiani che sono bravissimi e molto richiesti e che non trovavano lavoro in Italia ( mi sono trasferita anch’io e non c’è paragone) e non è vero che tutti vogliono fare i medici o gli ingegneri, perché anche per i lavori più umili in Italia NON PAGANO! Basta con queste balle! Allora non è che bisogna accanirsi contro i pensionati ma le aziende e gli imprenditori devono PAGARE! In Asia, visto che ne sto conoscendo tanti, non è che le scuole siano migliori, non è che siano particolarmente preparati, anzi! La qualità italiana in certi campi non si batte! In quei paesi lavorano 24 ore al giorno per 0 soldi! Ma che caso dice questo scemo, che dovremmo abbassare il nostro livello di vita per competere con il III MONDO? ma che siamo scemi? Ma poi non è che tutti possano studiare ingegneria, eh! Ci sono anche altri campi che sono perfettamente produttivi, solo che le persone vanno PAGATE!
Concordo bene o male, il salario non è il punto centrale del problema ma ha una buona rilevanza. Qui si tratta anche di offerta richiesta del mondo del lavoro. E' la vita.
Es: siamo una società di 100 uomini primitivi; se 100 di questi sono delle eccellenze a fare il fuochi e cucinare, per dire, e invece 0 esperti ci sono nel cacciare la società si estingue : ci vuole quello che porta le prede a coloro che poi la cucinano, ci vuole chi fa i fuochi e cucina, ci vuole chi sa costruire posti per il riparo, ci vuole chi sa difendere il gruppo dagli animali feroci, ecc. ecc.
La ratio del pensiero di Forchielli, se proprio lo devo giustificare, la interpreto nell'avvertire che evidentemente il mondo-per com'è fatto adesso-ha bisogno di più ingegneri e meno politici, evidentemente in italia vogliamo fare tutti i politici e nessuno l'ingegnere, preferiamo il campo umanistico al campo scientifico... è una constatazione naturale antropologica non deve essere per forza un problema.
Al di là dei meccanismi di inserimento nel lavoro nel Paese degli intrallazzi per eccellenza, la soluzione sarà o che obblighiamo a studiare informatica coloro a cui piace giurisprudenza, oppure che gli esperti del campo umanistico vanno a lavorare nei Paesi dov'è richiesto questo campo e gli esperti di quello scientifico vengono dagli altri Paesi in Italia dove ci serve questo!
Ma uno può fare anche l'archeologo , il biologo o l'entomologo... Il mondo ha bisogno di chi studia i dinosauri, il matematico, chi studia le rovine di Giza o di cnosso, il filosofo, il pittore , l'ingegnere , il pizzaiolo e il cameriere ... Il punto è che se uno guarda un documentario qualsiasi americano (tranne il mondo della pizza o waiters forever) capisce perché l'italiano medio NON percorre certe strade . Perché farlo in un Paese dove Pompei cade in pezzi, i filosofi a parte fare salotto non dicono nulla, l'arte ormai langue, l'ingegneria fa.crollare i ponti.. perché ?
Stessa cosa per quelli che studiano economia aziendale ... :'(
Un forchielli degno di schumpeter !
Purtroppo è oggettivo che alcune lauree ti preparano a lavori che hanno una domanda molto bassa, è un dato di fatto
Grande forchielli 😃
ma la polverini non era quella del caso di roma per lo spreco di soldi pubblici a fini privati?