Bello, interessante , esaustivo.Con rimando a precedente video tecnico chiarissimo. " Tutti" vogliono parlare( sic) dei quanti e non conoscono Van Allen! Grazie!!
Spiegazione molto chiara sulel fasce di van Allen e le aurore. Mi piacerebbe chiedere quali sono i materiali multistrato usati all'epoca dalle navicelle spaziali. Grazie molte.
Grazie lo stesso, ho trovato i materiale che mi serviva. Da quello che ha espostoi non mi pare che lei conosca bene le problematiche, senno' pecchi' non m'arrispundisti? fatti na domanda e datti na risposta.
Ciao Valerio, mi viene da chiederti se i danni a navicelle e astronauti sono provocati piú dagli elettroni o dai protoni accelerati o dalle onde elettromagnetiche stesse. Che energie raggiungono? Grazie , un saluto.
Il danno dipende principalmente da due cose: - l'energia (protoni e neutroni veloci hanno molta energia poiché hanno molta massa) - il potere di penetrazione, e quindi la possibilità si superare le protezioni (la radiazione gamma è parecchio penetrante). In conclusione la risposta non é semplice e dipende molto dai dettagli. Per questo si usano schermature multistrato.
@@ValerioPattaro grazie Saverio. Pensavo anch'io ai gamma. I protoni veloci poi sono palle di cannone! Meglio starcene a casa al riparo. Per quanto possibile aahhhah!
La questione del campo magnetico che si autoalimenta, ammesso che sia vero (non sono un esperto di magnetofluidodinamica) non credo possa funzionare come descritto. Infatti il moto delle cariche “intorno alle linee di campo” genera un campo in direzione opposta a quella del campo responsabile del moto elicoidale.
Nel video faccio delle semplificazioni poiché la magnetofluododinamica é molto complessa, forse è l'esame più difficile che ho dato a fisica. Proverò a essere più preciso: Alfvén, circa nel 1940, ha dimostrato due teoremi che vanno sotto il titolo di "principio di congelamento delle linee di flusso magnetico nei plasmi a conduttività infinita" che sono analoghi alla conservazione della vorticità ricavata per i fluidi ideali. Questi teoremi sono fondamentali nello studio dei processi astrofisici in quanto i plasmi hanno tipicamente numeri di Reynolds magnetici che possiamo assumere infiniti. Nei sistemi astrofisici il principio di congelamento delle linee di campo nel plasma è uno strumento molto utile per visualizzare l’evoluzione di campi senza risolvere completamente le equazioni MHD. Ciò è legato al fatto che risulta intuitivo illustrare l’evoluzione dei campi attraverso le linee di flusso, molto più intuitivo che risalire alle correnti che permeano il plasma. il campo magnetico viene visto come un materiale plastico che può essere distorto dalla dinamica del plasma: questa è l’origine delle strutture magnetiche alla superficie del Sole, macchie solari, protuberanze buchi coronali e della struttura magnetica a spirale del vento solare.
@@ValerioPattaro OK, come ti dicevo, so quasi niente di MHD, anche se sono un fisico (mi sono occupato di tutt’altro). Ti confesso che ho chiesto ad un amico che lavora su queste cose di spiegarmi meglio. Ho capito vagamente come funziona, soltanto che la cosa mi sembra parecchio più complicata di quanto ascrivibile al moto elicoidale delle cariche che, per l’appunto, avrebbe se mai un effetto di “feedback negativo” piuttosto che di feedback positivo. Probabilmente una spiegazione accessibile a questo livello non è quasi possibile, purtroppo. Sono argomenti con una “livello di accesso” un po’ altino…
Bello, interessante , esaustivo.Con rimando a precedente video tecnico chiarissimo. " Tutti" vogliono parlare( sic) dei quanti e non conoscono Van Allen! Grazie!!
Grazie Massimo
Complimenti per la chiarezza espositiva, Prof.
Spiegazione molto chiara sulel fasce di van Allen e le aurore. Mi piacerebbe chiedere quali sono i materiali multistrato usati all'epoca dalle navicelle spaziali. Grazie molte.
Tra i video più belli!
Grazie per questi contenuti interessanti.
Bel video, grazie.
Hai in programma video riguardo l'elettromagnetismo del corpo umano?
Chiarissimo e interessante
Grazie
Grazie lo stesso, ho trovato i materiale che mi serviva. Da quello che ha espostoi non mi pare che lei conosca bene le problematiche, senno' pecchi' non m'arrispundisti? fatti na domanda e datti na risposta.
Ciao Valerio, mi viene da chiederti se i danni a navicelle e astronauti sono provocati piú dagli elettroni o dai protoni accelerati o dalle onde elettromagnetiche stesse. Che energie raggiungono?
Grazie , un saluto.
Il danno dipende principalmente da due cose:
- l'energia (protoni e neutroni veloci hanno molta energia poiché hanno molta massa)
- il potere di penetrazione, e quindi la possibilità si superare le protezioni (la radiazione gamma è parecchio penetrante).
In conclusione la risposta non é semplice e dipende molto dai dettagli. Per questo si usano schermature multistrato.
@@ValerioPattaro grazie Saverio. Pensavo anch'io ai gamma. I protoni veloci poi sono palle di cannone! Meglio starcene a casa al riparo. Per quanto possibile aahhhah!
lo sa ma poi si deve arrampicare sugli specchiu multistrato....
Fantastico
Scusa se ti faccio presente che forse hai inserito questo video nella Playlist sbagliata, perchè nel video precedente a questo hai parlato di frattali
La questione del campo magnetico che si autoalimenta, ammesso che sia vero (non sono un esperto di magnetofluidodinamica) non credo possa funzionare come descritto. Infatti il moto delle cariche “intorno alle linee di campo” genera un campo in direzione opposta a quella del campo responsabile del moto elicoidale.
Nel video faccio delle semplificazioni poiché la magnetofluododinamica é molto complessa, forse è l'esame più difficile che ho dato a fisica.
Proverò a essere più preciso:
Alfvén, circa nel 1940, ha dimostrato due teoremi che vanno sotto il titolo di "principio
di congelamento delle linee di flusso magnetico nei plasmi a conduttività infinita" che sono analoghi alla conservazione della vorticità ricavata per i fluidi ideali.
Questi teoremi sono fondamentali nello studio dei
processi astrofisici in quanto i plasmi hanno tipicamente numeri di
Reynolds magnetici che possiamo assumere infiniti.
Nei sistemi astrofisici il principio di congelamento delle linee di campo nel plasma è uno strumento molto utile per visualizzare l’evoluzione di campi senza risolvere
completamente le equazioni MHD. Ciò è legato al fatto che risulta intuitivo
illustrare l’evoluzione dei campi attraverso le linee di flusso, molto più intuitivo che risalire alle correnti che permeano il plasma.
il campo magnetico viene visto come un materiale plastico che può essere distorto dalla dinamica del plasma: questa è l’origine delle strutture magnetiche alla superficie del Sole,
macchie solari, protuberanze buchi coronali e della struttura magnetica a spirale del vento solare.
@@ValerioPattaro OK, come ti dicevo, so quasi niente di MHD, anche se sono un fisico (mi sono occupato di tutt’altro). Ti confesso che ho chiesto ad un amico che lavora su queste cose di spiegarmi meglio. Ho capito vagamente come funziona, soltanto che la cosa mi sembra parecchio più complicata di quanto ascrivibile al moto elicoidale delle cariche che, per l’appunto, avrebbe se mai un effetto di “feedback negativo” piuttosto che di feedback positivo. Probabilmente una spiegazione accessibile a questo livello non è quasi possibile, purtroppo. Sono argomenti con una “livello di accesso” un po’ altino…
Potrebbe essere che stai facendo confusione con la legge di Lentz dell'induzione elettromagnetica?
@@ValerioPattaro direi proprio dì no. Se fai bene il conto con forza dì Lorentz e Biot e Savart (locale) te ne accorgi.
@@ValerioPattaro ad esempio: campo entrante nel foglio, carica positiva gira in senso antiorario, quindi genera campo uscente.
Nel 2013 è stata scoperta una terza fascia di Van Allen ma è stata eliminata dal vento solare?