In "diretta" dallo scavo archeologico di Altino (Venezia): la grande domus degli intonaci

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  • Опубликовано: 5 фев 2025
  • Un grande edificio romano di epoca imperiale è oggetto dello scavo dell'università di Venezia ad Altino, la grande città-emporio della laguna di Venezia prima che esistesse Venezia stessa. Lo scavo, che fa parte di una lunga serie di indagini archeologiche nell'area della città, ha individuato le tracce dell'edificio, absidato, letteralmente smontato - spoliato - fino alle fondamenta nel V-VI secolo d.C., ed in seguito alle bonifiche dell'area avvenute negli ultimi 150 anni, pesantemente intaccato dalle continue arature. Il piano di campagna è infatti a 20-40 centimetri nella località denominata "Ghiacciaia" (per alcuni Rialto), un leggero rialzo di qualche metro sopra la piana lagunare circostante.
    Le informazioni che arrivano dalle tracce "in negativo" (trincee di spoliazione, preparazioni di pavimentazioni, tracce negative di mosaici , insomma "orme" dell'edificio), e soprattutto i reperti, portano a credere che non si tratti di un edificio pubblico, come pure ipotizzato lo scorso anno, ma di una grande domus: numerosi sono infatti gli intonaci dipinti, che mostrano una decorazione di alta qualità e ricchezza.Ci sono lacerti di pavimentazione di pregio, mosaici e molti marmi, provenienti da mezzo Mediterraneo. Quindi ricchezza, e gusto per il lusso, che vengono testimoniati anche nei reperti di varie epoche della città (e delle necropoli) del vicino Museo Archeologico Nazionale di Altino (con quella parte dell'area archeologica attualmente visibile)
    Lo scavo è diretto scientificamente da Luigi Sperti, ordinario di Archeologia Classica di Ca’ Foscari, Venezia, e diretto sul campo dall'archeologa Silvia Cipriano,

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