Pensi che la privacy e l'anonimato su Internet siano importanti? Scarica NordVPN, proteggi i tuoi dati personali e naviga alla larga da hacker e occhi indiscreti: NordVPN.com/DARIO
Episodio un pò meglio dei precedenti. Si è vista la volontà di Dario di migliorare e di ascoltare le critiche. qui era più serioso rispetto agli altri dove faceva più il cazzone e secondo me quel suo mood stonava un po con gli ospiti e la seconda parte in generale. Per adesso si è visto un netto miglioramento. Il ragazzo con la fibrosi l'ha buttata di fuori in senso positivo. Una dialettica paurosa. Non ci vorresti mai litigare con uno così. un intervento super interessante che offre vari spunti di riflessione. Piccola critica Panetty l'ho visto un po spento nella prima parte mentre con gli ospiti si è acceso. Nanni invece super carico dal primo all'ultimo. Tra l'altro il ragazzo che sembrava fatto mi ha fatto morire dalle risate per questo suo modo di parlare chillato seppur l'argomento di cui voleva parlare era serioso. in alcuni ospiti c'è ancora molta paura e ansia nel parlare ed esprimersi e non li biasimo. Dario dovrebbe capire questa cosa che non è facile confrontarsi con lui in live.
Sul ragazzo affetto da fibrosi cistica avrei un po' da ridire. Opinione estremamente personale ma mi è sembrato un discorso molto egotico, strutturato e narcisistico basato su un tacco-punta di belle parole ma non per questo meno potente. Ad ogni commento di Dario semplicemente andava per la propria, continuando ad articolarsi in centomila discorsi probabilmente interessanti ma tutti volti ad una certa estetica dialettale. Quel modo di fare mi ricorda una debolezza che ho sentito in me per molti anni. Per il resto condivido il commento, Panetti l'ho visto molto spento e quasi impaurito nella prima parte. Spero stia bene
@@LpkLpk-qz6ji ciao, grazie del commento, che rispetto. Analisi interessante ma parlo in quella maniera perchè è la mia maniera di parlare. Non ci sono tendenze egoriferite, nè bisogna cercare, come fanno diversi quasi con vessazione, un disturbo di insicurezza associato e nascosto dietro le parole. Mi sembra quasi “frustrante” giustificare perchè uno studente a cui piace leggere debba parlare in un modo “strutturato e con estetica dialettale etc” Il discorso alla base comunque era proprio il mettermi a nudo, non serviva certo fare questi ragionamenti psicologici per ovviare a delle situazioni che nel tempo mi ha dato diverse contesti spiacevoli. Banalmente l’insicurezza è palese dal mio discorso, ma nulla che la “dialettica” avesse dovuto nascondere. Altrimenti nemmeno condividevo quelle robe. Comprendo che è un tuo pensiero e dunque lungi dal criticarlo, quindi se ti arriva qualche vibe di attacco perdonami. È semplicemente che è il modo di parlare, che si è costruito nel tempo e con lo studio durante la mia crescita. Del tutto indipendente da altre situazioni. Un caro saluto
Volevo raccontare a Mario Doccia una cosa che forse non si ricorda: una volta stavo andando in bici verso Roccacasana, tenendo sulla destra il greto del fiume, che in quel periodo di calura di pieno agosto sembrava più un fossato un po' più largo del normale completamente invaso dai rovi. Percepivo la leggera brezza che montava lungo la ripa della collina mentre faticavo a caricare tutto il peso su un pedale alla volta. Mi concentravo, in mezzo a quella luce totale, sulle goccioline di sudore che sentivo vibrare a ogni scossone sulla mia fronte, accompagnati ogni pochi secondi da quel leggero brivido di piacere di un refolo di vento. Sentivo i pantaloncini, che si erano completamente arrotolati impregnati di sudore, bloccare a tratti i muscoli delle gambe in espansione. Arrivato a quel falso piano che c'è in cima, prima di arrivare allo stradale che ti fa entrare in Roccacasana, mi sono finalmente abbandonato sul sellino della bici, unto di sudore. Lo scorrere ruvido del mio scroto sul sellino mi ha lasciato un'ustione da sfregamento che non mi ha più fatto crescere i peli nella sacca. Ancora oggi a distanza di decenni da allora, di quella calda e pazza estate del 1981 mi resta una larga cicatrice che ogni tanto percepisco, contro la cucitura delle mutande.
La puntata migliore fin'ora sicuramente, soprattutto il momento "radio" col pubblico, sia come tempi sia come mood, mi è piaciuto di più! Sono sicuro che andrà sempre migliorando, stai facendo un ottimo lavoro Dario. E ovviamente bravissimi anche Nanni e Panetty
Puntata fantastica, l'alternanza gag-serietà ha funzionato alla grande. Questo trio funziona molto bene e gli argomenti sono stati gestiti magnificamente
sullo "scivolone" di panetti vorrei commentare un pensiero: è inutile che ci giriamo intorno, tutti noi tra la nostra cerchia di amici si scherza, si fa finta di essere razzisti, transfobici e chi più ne ha più ne metta, almeno parlo per mia esperienza personale vivendo a roma, ma questo non è detto che lo siamo veramente, è il nostro modo di essere, di parlare, di fare, tutta la gente che in questi momenti si diverte a "cancellare" le persone sono gente a cui non frega nulla veramente ma lo fanno solo perché hanno il potere di farlo, poi ci sta qualche persona con problemi che ci crede davvero che questo modo di fare sia corretto, e poi ci stanno quelli che ci guadagnano sul farlo, tutto perché tu come personaggio pubblico, sei "al top" e loro non sono nulla.
Per il ragazzo che si chiede se è un fanatico... Un pelo di attenzione la farei, mancare il lavoro o fare mille chilometri in settimana senza preavviso un po' lo è...per il resto mio padre.
Format ottimo, padrone di casa stupendo ed ospiti fantastici....e birra Ichnusa non filtrata divina! Come sempre Dario ha buon gusto non sarà mai un timido 7
Onestamente,grandissima puntata...mentre prima trovavo la secondo parte quasi uno spin-off poco interessante della prima, questa volta si è integrata veramente bene,ottima la scelta di "selezionare" gli interventi e bravo Dario che è rimasto professionale quando il momento lo richiedeva.
@@apulianknife Mi manca Captain Content peccato venne permabannato per aver mostrato dei porno in live pochi giorni dopo essere tornato da Milano da Homy
A essere onesto, i primi due episodi, lo 0 in maratona e l'1 settimana scorsa, mi erano sì abbastanza piaciuti nel complesso, ma con parecchie riserve. Prima parte divertente, ma nella seconda interventi un po' confusi/agitati, o non perfettamente centrati col tema dell'episodio, o con troppo poco confronto con gli ospiti in studio. Ero fiducioso che bastasse dare tempo e fiducia a Dario per vedere miglioramenti, e così è già stato, vuoi per la sua maggiore dimestichezza col format, vuoi per i provini fatti dallo stesso Dario, vuoi per l'argomento forse più immediato e facile per il pubblico (la creatività in particolare era stra figo, ma veramente tanto ampio, col rischio di risultare dispersivo), vuoi per l'ottimo lavoro anche degli ospiti nell'interagire col pubblico. A sto giro la seconda parte è stata ancora più interessante della prima, e credo sia una bella vittoria. Molto curioso per i prossimi episodi.
32:49 la stessa gente viene a Sanremo e a Monaco per guardare le barche dei milionari attraccate nei porti….. e a me viene un po’ da piangere ma anche un po’ da ridere….. Poveri che passeggiano per le banchine a guardare i ricchi su yacht milionari….
Comunque checché ne dicano, ma tra qualunque streamer, youtuber, influencer, creatore di contenuti online ecc... e un Amadeus o un Gerry Scotti ci sono due differenze abissali. La prima è i numeri, Dario ha un grosso seguito, ma parliamo di qualche migliaio di persone, Gerry Scotti credo sia conosciuto da qualsiasi italiano dai 4 ai 94 anni. Amadeus ha fatto 5 live in 5 serate con 20 milioni di persone collegate in diretta. La seconda è che su Twitch o RUclips è il pubblico che va a casa del creatore di contenuti, in TV è esattamente l'opposto, è la TV che entra a casa tua. Inoltre sui social si creano, molto forti e molto chiuse, le echo chamber in cui tutto appare più grande di quanto sia e la cosa è molto sfruttata dai content creator. La cosa è in parte positiva, perché sei in Italia ci sono 200 persone che adorano cacare in giardino, nel mondo reale rimangono soli, su Internet incontrano tutti gli altri 200 e quindi riescono a creare rapporti che probabilmente non creerebbero o creerebbero con molta più difficoltà. Ma anche negativa, perché sti 200 dopo un po' chiusi nella community dei cacatori in giardino si convincono di essere 20 milioni e non 200 e inoltre creano un rapporto di discreta dipendenza, se mi passate il paragone, un po' come succede con le sette o un po' come successe nell'esperimento La Terza Onda. Le teorie pseudoscientifiche sono tendenzialmente roba per gruppi molto limitati, ma tutti gruppi chiusi in echo chamber. I sostenitori esaltati di Trump, hanno passato anni insieme ad altri sostenitori esaltati di Trump e si sono convinti che tutti gli americani sono come loro, poi Trump perde le elezioni e questi assaltano il Campidoglio convinti di aver subito un torto. Tutto sto blabblabblio per dire che con le community ci si deve sta attenti, i creator hanno un potere e un'influenza che nessun artista ha mai avuto prima, anche se hanno numeri più piccoli.
Piccola curiosità: albinoleffe è il nome della squadra. Albino e Leffe sono due paesi differenti. Chiedo umilmente rispetto per gli albinesi e o leffesi (che non c'entrano un cazzo con la birra)
@@xineios esattamente. Ma io da buon bergamasco per anni ho voluto credere che fosse di Leffe in provincia di Bergamo ignorando più o meno volontariamente l'etichetta 😂
Ed io, che non navigando su Twich volevo davvero capirne di più su questo mondo emergente. - Con te non mi sento giudicato, Dario. - Ma tu hai mai sofferto di questa cosa, del giudizio, nel mondo esterno a Twich? Dario ci ha messo un po' a trovare il termine giusto per non dire nella vita vera. È da qualche anno che quella frase causa imbarazzo, soprattutto agli streamer. L'ospite risponde di sì: per via della sua malattia autoimmone che lo portava a tossire di continuo appena entrava in università. A quel punto a Dario gli scappa una risatina, magari un gesto spotaneo di stupore. L'ospite aggiunge che gli è capitato preferire di seguire le sue live piuttosto che uscire, per evitare il giudizio altrui, così Dario comincia a fare qualche battuta per scaricare l'imbarazzo, ma il ragazzo è imperterrito: - Fuori c'è incomprensione, spesso questo viene visto solo come un coglione che parla - Dario lo interrompe subito: - Ma chi se ne frega, giudicassero pure, tanto giudicherebbero comunque... Questa l'ha colto sul personale: anche lui sa di essere fuori dal branco. Insomma, l'ospite nel difendere Twich l'ha involontariamente screditata, però a me ha acceso una lampadina, che mi ha spinto a dare attenzione alla chat: gli streamer non sono affatto solo coglioni che parlano, ma le loro community sono nicchie di complessati sociopatici che si lanciano in quel frullato di frasi brevi chiamata chat... dove secondo il ragazzo si troverebbero i veri rapporti. L'ospite successivo esordirà con: - Ma quanto ha rotto i coglioni quello di prima? Ecco la comprensione di cui parli, ecco il mondo di cui ti sei circondato.
Bello che parli come se ti sentissi superiore a noi, ma soprattutto fa ridere che parli senza aver mai seguito nulla del canale twitch e senza aver colto il mood del format. Prossima volta prima di venire a scrivere commenti al veleno fai prima a non guardare il video e scrollare col dito
@@davv5431 È vero... Le mie sono parole di un osservatore esterno che non ha familiarità con l'ambiente, volevo solo mostrare i miei pensieri riguardo un argomento che in realtà trovo molto affascinante, e spero di ricredermi un giorno.
Ciao sono Kantel, 1. la Fibrosi cistica non è una malattia autoimmune. 2. l’ospite successivo e io abbiamo fatto amicizia su discord e c’eravamo messi d’accordo che mi avrebbe dovuto prendere per il culo per creare un forte dislivello tra momento serio e momento gags. 3. dio poi
Io veramente non comprendo chi ragiona come il ragazzo sul tema della responsabilità. Per alcune persone, e ci sono interi filoni di pensiero cosi sui social, siamo tutti responsabili degli altri come se quello che facessero lo avessimo voluto noi, e dovremmo stare attenti ad ogni cosa perchè "potrebbe influenzare". Ma è un discorso problematico, e soprattutto subdolo, perchè il sottotesto è:"siccome ogni cosa che fai POTREBBE influenzare, allora devi agire secondo un principio morale ben preciso", solitamente il loro che è l'unico giusto possibile. Ma se tutti ci influenziamo a vicenda, allora ognuno è la somma di cio di cui si è influenzato? Se vedo due persone fumare, fumerò a prescindere solo perchè le ho viste fumare? Non esiste il momento della decisione dell'agire? E la responsabilità personale dove va a finire? Se un ragazzo di ventanni vive imitando i meme di Dario e li dice a giro, è colpa di Dario o del ragazzo che ha DECISO di usare quei meme? Ovviamente del ragazzo, sia dal punto di vista logico, che legislativo. Anche se la realtà ci influenza, il peso dell'azione finale ricade sempre su di noi. De-responsabilizzare chi agisce è pericoloso, porta ad un relativismo eterno dove nessuno ha colpe perchè influenzato da qualcosa, e come direbbe il buon Wesa, alla fine la colpa a ritroso è del big bang. Ognuno è responsabile di cio che dice, non di cio che gli altri capiscono o fanno sulle parole espresse. A meno che siano ordini diretti, ma ci siamo capiti. "E se ad ascoltare ci sono personalità fragili o bambini?" I bambini dovrebbero visionare internet sotto la supervisione di un adulto, cosi come chi ha deficenze cognitive riconosciute. Ci sono gia leggi in merito. Se non vengono applicate la colpa è degli adulti, non certo dello streamer che intrattiene e deve essere libero di agire come meglio crede. Gli adolescenti tendono ad imitare? Imitare fa parte del processo di crescita. Ma ad un certo punto te ne devi distaccare. Chi non si distacca se ne deve assumere la responsabilità lui in prima persona: Viviamo in una società che ci da i mezzi per emanciparci culturalmente, se non li usiamo è NOSTRA RESPONSABILITA'. La deresponsabilizzazione personale è un problema retorico grave.
Ciao, sono l'ultimo ragazzo che è entrato e non so se ti riferisci a me o al ragazzo prima, ma in ogni caso mi premeva risponderti. Fa attenzione che nell'evidenziare una responsabilità di un individuo su un collettivo di persone, non si toglie responsabilità a chi commette in prima persona una deteriminata azione. Tu stai confondendo due cose diverse. Intanto ti rispondo al "Ma se tutti ci influenziamo a vicenda, allora ognuno è la somma di cio di cui si è influenzato?". La risposta è si. E se non ti è chiaro come meccanismo ti consiglio di leggere o guardare qualcosa riguardo la sociologia. “Siamo la media delle 5 persone che frequentiamo di più”, concetto che nell'era dei social vale anche per conoscenze che si fanno online e credo che, con certi limiti, possa applicarsi anche a chi guarda uno streamer per svariate ore la settimana. Siamo tutti profondamente influenzati da tutto, nessuno è una tela bianca su cui pone delle idee sterili. Quello che compriamo, quello che guardiamo, cosa decdiamo di fare è tutto profondamente influenzato a livello conscio o incoscio da ciò in cui ci imbattiamo giorno per giorno. Pensa banalmente al ruolo che ha la pubblicità. Tu non compri determinati brand perchè ti piacciono i brand stessi come prodotto. Tu decidi di comprare un prodotto di un brand perchè la pressione sociale (espressa attraverso pubblicità, status, passaparola) ti ha convinto a comprarlo, e solo dopo averlo comprato forse entrerà in moto una parte critica di te che ti farà domandare se ha senso continuare a comprarlo o meno. Sul discorso della responsabilità personale, è vero che ognuno di noi ha la piena responsabilità delle azioni che compie, ma ciò non toglie che un individuo possa essere spinto in una determinata direzione dal contesto in cui si trova. Riprendendo l'esempio che hai fatto del fumare, se io mi circondo di tutte persone che fumano, non pensi sia un pò più probabile che io inizi a fumare rispetto a una persona che invece si circonda di salutisti? Poi immagino che tu comunque sia una persona abbastanza cresciuta e quindi più si avanti meno tutto ciò magari ha un impatto importante, essendo che più si cresce più si segue una propria "linea di pensiero", anche se comunque non credo si possa essere del tutto "immuni". Ma andando a considerare un pubblico più giovane è chiaro che le idee incerte che si hanno in determinate fasi della propria vita possano essere polarizzate abbastanza facilmente da vari contesti (film, musica, politica, scuola ecc). Quindi il dubbio sta proprio lì. Ovvero, dando per certo il fatto che, anche se piccola, chi si interfaccia a un pubblico abbia un'influenza, ci si chiede se costoro debbano o meno avere una determinata responsabilità verso chi li guarda. Ma detto ciò, se un ragazzino di 14 anni, guarda il suo streamer preferito, che inizia a rovinarsi la vita giocando alle slot, non avendo ancora una maturità di pensiero tale da capire la gravità della situazione e cresce credendo non ci sia nulla di sbagliato, ma anzi arriva a intrattenersi con quel contenuto, credo che possa avere delle ripercussioni future; senza nulla togliere alla responsabilità che avrà. Perchè nessuno sta dicendo che se a 18 anni inizierà a spendere 50 euro al giorno di gratta e vinci la colpa sarà stata dello streamer 4 anni prima, ma seplicemente se si può "proteggere" un individuo da comportamenti, oggettivamente dannosi, perchè non farlo? O perlomeno, chiedersi se è giusto farlo o no
Pensi che la privacy e l'anonimato su Internet siano importanti? Scarica NordVPN, proteggi i tuoi dati personali e naviga alla larga da hacker e occhi indiscreti: NordVPN.com/DARIO
No
Si ma ho messo il codice di ivan Grieco per scherzo
deh
😊l😊
Con Blur in mezzo era la perfetta transizione alle calvizie
Episodio un pò meglio dei precedenti. Si è vista la volontà di Dario di migliorare e di ascoltare le critiche. qui era più serioso rispetto agli altri dove faceva più il cazzone e secondo me quel suo mood stonava un po con gli ospiti e la seconda parte in generale. Per adesso si è visto un netto miglioramento. Il ragazzo con la fibrosi l'ha buttata di fuori in senso positivo. Una dialettica paurosa. Non ci vorresti mai litigare con uno così. un intervento super interessante che offre vari spunti di riflessione. Piccola critica Panetty l'ho visto un po spento nella prima parte mentre con gli ospiti si è acceso. Nanni invece super carico dal primo all'ultimo. Tra l'altro il ragazzo che sembrava fatto mi ha fatto morire dalle risate per questo suo modo di parlare chillato seppur l'argomento di cui voleva parlare era serioso. in alcuni ospiti c'è ancora molta paura e ansia nel parlare ed esprimersi e non li biasimo. Dario dovrebbe capire questa cosa che non è facile confrontarsi con lui in live.
Grazie di averlo capito e di aver apprezzato, sarà sempre meglio
@@DarioMocciaChannel si va lettohhh?
@@francesco9709 ok
Sul ragazzo affetto da fibrosi cistica avrei un po' da ridire. Opinione estremamente personale ma mi è sembrato un discorso molto egotico, strutturato e narcisistico basato su un tacco-punta di belle parole ma non per questo meno potente. Ad ogni commento di Dario semplicemente andava per la propria, continuando ad articolarsi in centomila discorsi probabilmente interessanti ma tutti volti ad una certa estetica dialettale. Quel modo di fare mi ricorda una debolezza che ho sentito in me per molti anni. Per il resto condivido il commento, Panetti l'ho visto molto spento e quasi impaurito nella prima parte. Spero stia bene
@@LpkLpk-qz6ji ciao, grazie del commento, che rispetto. Analisi interessante ma parlo in quella maniera perchè è la mia maniera di parlare. Non ci sono tendenze egoriferite, nè bisogna cercare, come fanno diversi quasi con vessazione, un disturbo di insicurezza associato e nascosto dietro le parole.
Mi sembra quasi “frustrante” giustificare perchè uno studente a cui piace leggere debba parlare in un modo “strutturato e con estetica dialettale etc”
Il discorso alla base comunque era proprio il mettermi a nudo, non serviva certo fare questi ragionamenti psicologici per ovviare a delle situazioni che nel tempo mi ha dato diverse contesti spiacevoli. Banalmente l’insicurezza è palese dal mio discorso, ma nulla che la “dialettica” avesse dovuto nascondere. Altrimenti nemmeno condividevo quelle robe.
Comprendo che è un tuo pensiero e dunque lungi dal criticarlo, quindi se ti arriva qualche vibe di attacco perdonami. È semplicemente che è il modo di parlare, che si è costruito nel tempo e con lo studio durante la mia crescita. Del tutto indipendente da altre situazioni. Un caro saluto
Volevo raccontare a Mario Doccia una cosa che forse non si ricorda: una volta stavo andando in bici verso Roccacasana, tenendo sulla destra il greto del fiume, che in quel periodo di calura di pieno agosto sembrava più un fossato un po' più largo del normale completamente invaso dai rovi. Percepivo la leggera brezza che montava lungo la ripa della collina mentre faticavo a caricare tutto il peso su un pedale alla volta. Mi concentravo, in mezzo a quella luce totale, sulle goccioline di sudore che sentivo vibrare a ogni scossone sulla mia fronte, accompagnati ogni pochi secondi da quel leggero brivido di piacere di un refolo di vento. Sentivo i pantaloncini, che si erano completamente arrotolati impregnati di sudore, bloccare a tratti i muscoli delle gambe in espansione.
Arrivato a quel falso piano che c'è in cima, prima di arrivare allo stradale che ti fa entrare in Roccacasana, mi sono finalmente abbandonato sul sellino della bici, unto di sudore. Lo scorrere ruvido del mio scroto sul sellino mi ha lasciato un'ustione da sfregamento che non mi ha più fatto crescere i peli nella sacca. Ancora oggi a distanza di decenni da allora, di quella calda e pazza estate del 1981 mi resta una larga cicatrice che ogni tanto percepisco, contro la cucitura delle mutande.
La radio del partito
Fascista
Comunista
Sivallettista
Dadaista
Miopadrista
La puntata migliore fin'ora sicuramente, soprattutto il momento "radio" col pubblico, sia come tempi sia come mood, mi è piaciuto di più! Sono sicuro che andrà sempre migliorando, stai facendo un ottimo lavoro Dario. E ovviamente bravissimi anche Nanni e Panetty
Puntata fantastica, l'alternanza gag-serietà ha funzionato alla grande. Questo trio funziona molto bene e gli argomenti sono stati gestiti magnificamente
sullo "scivolone" di panetti vorrei commentare un pensiero: è inutile che ci giriamo intorno, tutti noi tra la nostra cerchia di amici si scherza, si fa finta di essere razzisti, transfobici e chi più ne ha più ne metta, almeno parlo per mia esperienza personale vivendo a roma, ma questo non è detto che lo siamo veramente, è il nostro modo di essere, di parlare, di fare, tutta la gente che in questi momenti si diverte a "cancellare" le persone sono gente a cui non frega nulla veramente ma lo fanno solo perché hanno il potere di farlo, poi ci sta qualche persona con problemi che ci crede davvero che questo modo di fare sia corretto, e poi ci stanno quelli che ci guadagnano sul farlo, tutto perché tu come personaggio pubblico, sei "al top" e loro non sono nulla.
Perfettamente d’accordo
@@DarioMocciaChannel peffoooh
30:14 mi è piaciuta molto la citazione a Tintoria Podcast
“Ti abbraccio forte crozzi”🤣🤣
Per il ragazzo che si chiede se è un fanatico... Un pelo di attenzione la farei, mancare il lavoro o fare mille chilometri in settimana senza preavviso un po' lo è...per il resto mio padre.
Format ottimo, padrone di casa stupendo ed ospiti fantastici....e birra Ichnusa non filtrata divina! Come sempre Dario ha buon gusto non sarà mai un timido 7
Benvenuti su Lore FM.
Onestamente,grandissima puntata...mentre prima trovavo la secondo parte quasi uno spin-off poco interessante della prima, questa volta si è integrata veramente bene,ottima la scelta di "selezionare" gli interventi e bravo Dario che è rimasto professionale quando il momento lo richiedeva.
54:10 il poro Nanni ha fatto la gag del secolo e non se l'è inculato nessuno :c daje Nannone io ho apprezzato!
HAHAHAHA pensavo di essere l'unico ad averlo notato
bellissimo come sempre...tante emozioni con il darion
Le live con Simo Homy e Chris laway a Lugano rimangono nel mio cuore, e pure quelle con Dani a gardaland
E con Captain content...
@@apulianknife Mi manca Captain Content peccato venne permabannato per aver mostrato dei porno in live pochi giorni dopo essere tornato da Milano da Homy
Rino da cosenza : Pirandello.
volpescu vedrà vendetta
A essere onesto, i primi due episodi, lo 0 in maratona e l'1 settimana scorsa, mi erano sì abbastanza piaciuti nel complesso, ma con parecchie riserve. Prima parte divertente, ma nella seconda interventi un po' confusi/agitati, o non perfettamente centrati col tema dell'episodio, o con troppo poco confronto con gli ospiti in studio. Ero fiducioso che bastasse dare tempo e fiducia a Dario per vedere miglioramenti, e così è già stato, vuoi per la sua maggiore dimestichezza col format, vuoi per i provini fatti dallo stesso Dario, vuoi per l'argomento forse più immediato e facile per il pubblico (la creatività in particolare era stra figo, ma veramente tanto ampio, col rischio di risultare dispersivo), vuoi per l'ottimo lavoro anche degli ospiti nell'interagire col pubblico. A sto giro la seconda parte è stata ancora più interessante della prima, e credo sia una bella vittoria. Molto curioso per i prossimi episodi.
zaput
Quanto cazzo è figo lo studio
Nanni il più forte
32:49 la stessa gente viene a Sanremo e a Monaco per guardare le barche dei milionari attraccate nei porti….. e a me viene un po’ da piangere ma anche un po’ da ridere….. Poveri che passeggiano per le banchine a guardare i ricchi su yacht milionari….
Da sinistra verso destra la quantità di peluria in testa aumenta
Comunque checché ne dicano, ma tra qualunque streamer, youtuber, influencer, creatore di contenuti online ecc... e un Amadeus o un Gerry Scotti ci sono due differenze abissali. La prima è i numeri, Dario ha un grosso seguito, ma parliamo di qualche migliaio di persone, Gerry Scotti credo sia conosciuto da qualsiasi italiano dai 4 ai 94 anni. Amadeus ha fatto 5 live in 5 serate con 20 milioni di persone collegate in diretta. La seconda è che su Twitch o RUclips è il pubblico che va a casa del creatore di contenuti, in TV è esattamente l'opposto, è la TV che entra a casa tua.
Inoltre sui social si creano, molto forti e molto chiuse, le echo chamber in cui tutto appare più grande di quanto sia e la cosa è molto sfruttata dai content creator. La cosa è in parte positiva, perché sei in Italia ci sono 200 persone che adorano cacare in giardino, nel mondo reale rimangono soli, su Internet incontrano tutti gli altri 200 e quindi riescono a creare rapporti che probabilmente non creerebbero o creerebbero con molta più difficoltà. Ma anche negativa, perché sti 200 dopo un po' chiusi nella community dei cacatori in giardino si convincono di essere 20 milioni e non 200 e inoltre creano un rapporto di discreta dipendenza, se mi passate il paragone, un po' come succede con le sette o un po' come successe nell'esperimento La Terza Onda. Le teorie pseudoscientifiche sono tendenzialmente roba per gruppi molto limitati, ma tutti gruppi chiusi in echo chamber. I sostenitori esaltati di Trump, hanno passato anni insieme ad altri sostenitori esaltati di Trump e si sono convinti che tutti gli americani sono come loro, poi Trump perde le elezioni e questi assaltano il Campidoglio convinti di aver subito un torto.
Tutto sto blabblabblio per dire che con le community ci si deve sta attenti, i creator hanno un potere e un'influenza che nessun artista ha mai avuto prima, anche se hanno numeri più piccoli.
Mario Doccia.
al minuto 1:25:01 ho stoppato il video, non so se continuarlo.
sono andato avanti, va meglio
- Bellissimo video di Rick du Fer
- Morto tra l'altro
Panetti: gesto del Ma Che Cazzo
Piccola curiosità: albinoleffe è il nome della squadra. Albino e Leffe sono due paesi differenti. Chiedo umilmente rispetto per gli albinesi e o leffesi (che non c'entrano un cazzo con la birra)
Anche perché la birra è Belga ed è nata a Dinant (città dove è nato l'inventore del sassofono tra l'altro) e si chiama così per l'abbazia di Leffe
@@xineios esattamente. Ma io da buon bergamasco per anni ho voluto credere che fosse di Leffe in provincia di Bergamo ignorando più o meno volontariamente l'etichetta 😂
Grandi! Colossali!
Fantastico
Forza Napoli
Primooo daje Roma dajeeee!1!1!1
Panetty molto informa...nanni sembra gonfio di metadone🤣🤣🤣🤣
Carichi la parte della maratona con tintoria
Godo,Combo Cannone + Tomodachi radio e sono in pace con il mondo
Ed io, che non navigando su Twich volevo davvero capirne di più su questo mondo emergente.
- Con te non mi sento giudicato, Dario.
- Ma tu hai mai sofferto di questa cosa, del giudizio, nel mondo esterno a Twich?
Dario ci ha messo un po' a trovare il termine giusto per non dire nella vita vera. È da qualche anno che quella frase causa imbarazzo, soprattutto agli streamer.
L'ospite risponde di sì: per via della sua malattia autoimmone che lo portava a tossire di continuo appena entrava in università. A quel punto a Dario gli scappa una risatina, magari un gesto spotaneo di stupore. L'ospite aggiunge che gli è capitato preferire di seguire le sue live piuttosto che uscire, per evitare il giudizio altrui, così Dario comincia a fare qualche battuta per scaricare l'imbarazzo, ma il ragazzo è imperterrito:
- Fuori c'è incomprensione, spesso questo viene visto solo come un coglione che parla - Dario lo interrompe subito: - Ma chi se ne frega, giudicassero pure, tanto giudicherebbero comunque...
Questa l'ha colto sul personale: anche lui sa di essere fuori dal branco.
Insomma, l'ospite nel difendere Twich l'ha involontariamente screditata, però a me ha acceso una lampadina, che mi ha spinto a dare attenzione alla chat: gli streamer non sono affatto solo coglioni che parlano, ma le loro community sono nicchie di complessati sociopatici che si lanciano in quel frullato di frasi brevi chiamata chat... dove secondo il ragazzo si troverebbero i veri rapporti.
L'ospite successivo esordirà con: - Ma quanto ha rotto i coglioni quello di prima?
Ecco la comprensione di cui parli, ecco il mondo di cui ti sei circondato.
Boh
Bello che parli come se ti sentissi superiore a noi, ma soprattutto fa ridere che parli senza aver mai seguito nulla del canale twitch e senza aver colto il mood del format. Prossima volta prima di venire a scrivere commenti al veleno fai prima a non guardare il video e scrollare col dito
@@davv5431 È vero... Le mie sono parole di un osservatore esterno che non ha familiarità con l'ambiente, volevo solo mostrare i miei pensieri riguardo un argomento che in realtà trovo molto affascinante, e spero di ricredermi un giorno.
Ciao sono Kantel,
1. la Fibrosi cistica non è una malattia autoimmune.
2. l’ospite successivo e io abbiamo fatto amicizia su discord e c’eravamo messi d’accordo che mi avrebbe dovuto prendere per il culo per creare un forte dislivello tra momento serio e momento gags.
3. dio poi
@@jovannimangone2067 Non può essere vero...
Nanni si è magnato er pc.
bello il moccetty podcast
ciege bro
si scrive cringe
@@gianniilbarbagianni7021 ciege
@@gianniilbarbagianni7021 ciege
@@gianniilbarbagianni7021 ciege
Squilibrista ho bisogno del riassunton di Zelda, un ammazzata mi sa
Ma Nanni si sta trasformando in montanini
Kantel mio padre
💞
Io veramente non comprendo chi ragiona come il ragazzo sul tema della responsabilità.
Per alcune persone, e ci sono interi filoni di pensiero cosi sui social, siamo tutti responsabili degli altri come se quello che facessero lo avessimo voluto noi, e dovremmo stare attenti ad ogni cosa perchè "potrebbe influenzare".
Ma è un discorso problematico, e soprattutto subdolo, perchè il sottotesto è:"siccome ogni cosa che fai POTREBBE influenzare, allora devi agire secondo un principio morale ben preciso", solitamente il loro che è l'unico giusto possibile.
Ma se tutti ci influenziamo a vicenda, allora ognuno è la somma di cio di cui si è influenzato?
Se vedo due persone fumare, fumerò a prescindere solo perchè le ho viste fumare?
Non esiste il momento della decisione dell'agire?
E la responsabilità personale dove va a finire?
Se un ragazzo di ventanni vive imitando i meme di Dario e li dice a giro, è colpa di Dario o del ragazzo che ha DECISO di usare quei meme?
Ovviamente del ragazzo, sia dal punto di vista logico, che legislativo.
Anche se la realtà ci influenza, il peso dell'azione finale ricade sempre su di noi.
De-responsabilizzare chi agisce è pericoloso, porta ad un relativismo eterno dove nessuno ha colpe perchè influenzato da qualcosa, e come direbbe il buon Wesa, alla fine la colpa a ritroso è del big bang.
Ognuno è responsabile di cio che dice, non di cio che gli altri capiscono o fanno sulle parole espresse.
A meno che siano ordini diretti, ma ci siamo capiti.
"E se ad ascoltare ci sono personalità fragili o bambini?"
I bambini dovrebbero visionare internet sotto la supervisione di un adulto, cosi come chi ha deficenze cognitive riconosciute.
Ci sono gia leggi in merito.
Se non vengono applicate la colpa è degli adulti, non certo dello streamer che intrattiene e deve essere libero di agire come meglio crede.
Gli adolescenti tendono ad imitare?
Imitare fa parte del processo di crescita.
Ma ad un certo punto te ne devi distaccare.
Chi non si distacca se ne deve assumere la responsabilità lui in prima persona:
Viviamo in una società che ci da i mezzi per emanciparci culturalmente, se non li usiamo è NOSTRA RESPONSABILITA'.
La deresponsabilizzazione personale è un problema retorico grave.
Ciao, sono l'ultimo ragazzo che è entrato e non so se ti riferisci a me o al ragazzo prima, ma in ogni caso mi premeva risponderti. Fa attenzione che nell'evidenziare una responsabilità di un individuo su un collettivo di persone, non si toglie responsabilità a chi commette in prima persona una deteriminata azione. Tu stai confondendo due cose diverse. Intanto ti rispondo al "Ma se tutti ci influenziamo a vicenda, allora ognuno è la somma di cio di cui si è influenzato?". La risposta è si. E se non ti è chiaro come meccanismo ti consiglio di leggere o guardare qualcosa riguardo la sociologia. “Siamo la media delle 5 persone che frequentiamo di più”, concetto che nell'era dei social vale anche per conoscenze che si fanno online e credo che, con certi limiti, possa applicarsi anche a chi guarda uno streamer per svariate ore la settimana. Siamo tutti profondamente influenzati da tutto, nessuno è una tela bianca su cui pone delle idee sterili. Quello che compriamo, quello che guardiamo, cosa decdiamo di fare è tutto profondamente influenzato a livello conscio o incoscio da ciò in cui ci imbattiamo giorno per giorno. Pensa banalmente al ruolo che ha la pubblicità. Tu non compri determinati brand perchè ti piacciono i brand stessi come prodotto. Tu decidi di comprare un prodotto di un brand perchè la pressione sociale (espressa attraverso pubblicità, status, passaparola) ti ha convinto a comprarlo, e solo dopo averlo comprato forse entrerà in moto una parte critica di te che ti farà domandare se ha senso continuare a comprarlo o meno. Sul discorso della responsabilità personale, è vero che ognuno di noi ha la piena responsabilità delle azioni che compie, ma ciò non toglie che un individuo possa essere spinto in una determinata direzione dal contesto in cui si trova. Riprendendo l'esempio che hai fatto del fumare, se io mi circondo di tutte persone che fumano, non pensi sia un pò più probabile che io inizi a fumare rispetto a una persona che invece si circonda di salutisti? Poi immagino che tu comunque sia una persona abbastanza cresciuta e quindi più si avanti meno tutto ciò magari ha un impatto importante, essendo che più si cresce più si segue una propria "linea di pensiero", anche se comunque non credo si possa essere del tutto "immuni". Ma andando a considerare un pubblico più giovane è chiaro che le idee incerte che si hanno in determinate fasi della propria vita possano essere polarizzate abbastanza facilmente da vari contesti (film, musica, politica, scuola ecc). Quindi il dubbio sta proprio lì. Ovvero, dando per certo il fatto che, anche se piccola, chi si interfaccia a un pubblico abbia un'influenza, ci si chiede se costoro debbano o meno avere una determinata responsabilità verso chi li guarda. Ma detto ciò, se un ragazzino di 14 anni, guarda il suo streamer preferito, che inizia a rovinarsi la vita giocando alle slot, non avendo ancora una maturità di pensiero tale da capire la gravità della situazione e cresce credendo non ci sia nulla di sbagliato, ma anzi arriva a intrattenersi con quel contenuto, credo che possa avere delle ripercussioni future; senza nulla togliere alla responsabilità che avrà. Perchè nessuno sta dicendo che se a 18 anni inizierà a spendere 50 euro al giorno di gratta e vinci la colpa sarà stata dello streamer 4 anni prima, ma seplicemente se si può "proteggere" un individuo da comportamenti, oggettivamente dannosi, perchè non farlo? O perlomeno, chiedersi se è giusto farlo o no
Voi siete pazzi
Ennesima prova che Dario Moccia è il golden boy di Tatsuya Egawa livornese.
1:05:32
Secondo me No.
49:08 .
Mi dispiace ma non sono d’accordo?
Perché nanni mi sembra salvini
Lino.. chillati un attimino che se continui così t ingabbiano
𒅌
Nanni peggior streamer di Twitch
Serio?
Fattuale
Dario N’mocc noto streamer napoletano
Ma quello in chat che dice che tra Eddie vedder e Tom yorke si salva solo Eddie vedder che cazzo ha mai capito di musica?
Dario posteresti spostare quella maschera grigia che ti si vede dietro?non ci sta in quell'inquadratura mi trigghera molto
arrivato qui per vedere il set della slimdogs (@canesecco)