Io sono orientato a comprare la Stage 4 compact usandola molto per organi e synth ed avendo cmq un piano kawai MP6 con tastiera pesata con il quale la posso comunque suonare collegandola in midi. E' vero che sulla stage 3 (che posseggo e sto vendendo) ci sono due panel ma in ogni panel ci puoi caricare un solo synth e come dici tu ne hai 2 separati. Sulla 4 che ho avuto modo di provare hai comunque tre layers con possibilità di avere visione 1 e visione 2 quindi cmq hai 3 synth con possibilità di combinarli in due configurazioni differenti. I layers dei synth sono comunque configurabili in split o in dual. Ho approfondito questo aspetto dopo aver ascoltato la tua preziosa recensione per la quale ti ringrazio tanto.
Ok … digressione perfetta, anche se devo riascoltare meglio l ultimo passaggio sui layer/sint. Dicevate che siete indecisi su 88 o 73 tasti ??? La 73 non ha la stessa keybad credo ? Se parliamo della vecchia 73 pesata …era veramente la peggiore delle tre disponibili! È cambiato qualcosa ? Tutti e tre i nuovi modelli hanno i 3 sensori ? Poi quanto pesa rispetto alla 3 ? Grazie per la recensione
Sono indeciso perché ci sono due versioni da 73 una con tasti semipesati da organo (9 kg) l’altra con gli stessi tasti della 88, quindi fully weighted (16kg). Pesa Comunque parecchio per essere una 73 tasti, quindi c’è più portabilità anche se NON abbiamo una significativa diminuzione di peso. Probabilmente sarà la più scelta questa versione da 73, visto che costa pure meno della 88 (19,5 kg). Nello stage 3 la versione intermedia era da 76 tasti (12,5kg) ma la action era diversa da quella da 88, e come dicevo nello scorso video, nn mi piaceva proprio! Confermo il triplo sensore su tutti e tre i modelli per la NS4!
@@paolocorleoni grazie!! Ma più che altro è la post produzione che salva un po’ il suono… perché per i miei gusti questa stanza suona fin troppo riverberante! Però apprezzo l’attenzione a questo tipo di dettagli! ❤️
Io ho avuto il Nord Stage 3 e ho cambiato nello Stage 4! La differenza e' notevole specialmente per la costruzione Di Pach con vari Layers! Secondo me,..un upgrade importante! Sono contento di averlo fatto! Ah,...dimenticavo ,......costa Euro 4990 la 88 tasti non 4500! Augelli senza zucchero direi,....
In realtà in Spagna costava un po’ meno… Comunque si i prezzi sono esorbitanti. La differenza è notevole si, sono d’accordo, ma si può lavorare molto bene ancora con il 3
😜 si il 4 fa gola, e il 3 si vende pure bene! Personalmente sto aspettando che il software si faccia un po’ più stabile e probabilmente anche io passerò. Vedremo
Buonasera, che differenza c’è tra il 4D e il 6D. Conosco poco questa tastiera ma ne apprezzo la grande possibilità di farci quasi tutto. L’alternativa potrebbe essere un controller molto valido e 1 iPad con come log pro e le migliori app. Grazie.
Ciao, vedo il commento con molto ritardo, in realta tu stai parlando del Nord Electro. Quella tastiera è cmq molto valida ma non ha un lato Synth molto sviluppato come per esempio ha lo Stage. Praticamente ha solo il riproduttore di suoni ma senza la possibilita di fare sintesi granulare... mi sento cmq di consigliarlo sopra l'ipad, tutta la vita, soprattuto se devi suonare Live!
Comprai la Stage 3 e la vendetti dopo pochi mesi, non mi piaceva per niente (ed invece mi piaceva la Stage2EX). Ho provato un po' questa nuova e mi sembra notevolissima, espansa là proprio dove prima era limitata. Non credo mi farò il regalo, ora ci sarebbe la Montage M8X che mi intriga (più che altro perché ti danno pure il VST e questo per me è un must assoluto). Vedremo, non ho fretta. Dal vivo uso una YC73 e ci aggiungo GigPerformer con dozzine di VST pilotati con una Native Kontrol S61 mkII. Il tutto funziona alla grande e non mi pare mi manchi qualcosa.
@@Logicamentis Con GigPerformer suoni live ed hai automazioni midi avanzate con tutti i VST, Komplete non lo uso dal vivo, pesco ciò che mi serve da Kontakt. E poi vado di Arturia e Cherry Audio
Ciao. Possiedo un Electro 5d che uso spesso accoppiato ad un Roland Fantom Xr, classico expander multitimbrico a 16 parti. Il tutto gestito dal midi router Sipario X. Sono ovviamente curioso delle novità in casa Nord, ma trovo alcuni vincoli veramente insopportabili. In particolare i punti di split fissi. A volte mi capita di dover programmare un suono su un singolo tasto. Trovo veramente assurdo che a 4O anni dalla creazione del protocollo Midi si possa splittare una tastiera, per giunta così costosa, solo su determinati tasti. Il range di zona, o layer, dovrebbe essere liberamente impostabile. Già il fatto di avere tre sezioni (organ, piano, synth) è irritante, perché impedisce di avere due suoni contemporanei della stessa sezione ( ad esempio un el. piano più un acustico, o due synth) se poi ci aggiungiamo questi limiti di splittaggio la cosa puo farsi disastrosa, almeno per chi come me, facendo pop, rock e simili, si trova a spaziare da brani in cui ti basta un buon suono di hammond per tutto il pezzo, a altri in cui devi avere parecchie zone, esattamente configurate, ed a volte non ti bastano i tasti. Lo splittaggio fisso ricorda tanto certe vecchie tastiere in cui potevi avere a sinistra i bassi, coi ritmi o con gli accordi automatici. Oggi mi sembra anacronistico. Ora non ho capito bene che novità porta questo Stage 4. Gli split si applicano solo alle tre sezioni, quindi ai program, o si possono avere dei sub split per ogni sezione? Dici che posso avere fino a sette suoni contemporanei, quindi potrei avere sei punti di split attivati? Qual è la tua opinione sulle mie considerazioni? Grazie delle risposte.
Ciao @Fabrizio, in realtà anche lo stage 3 consente di avere sovrapposizioni di suoni dello stesso tipo su una range di tasti, perché ci sono due pannelli diversi che si possono sovrapporre. La tastiera può essere divisa in 4 parti (e queste divisioni valgono per entrambi i pannelli) ma poi, su ogni pannello puoi assegnare i tre suoni al range di tasti che desideri. Quindi in ciò che dici l’unica cosa effettivamente reale è che nn puoi assegnare un solo tasto ad un suono… almeno un piccolo range gli va assegnato. Poi il fatto che siano split fissi, può piacere o no, io lo trovo comodo perché so esattamente, attraverso il riferimento luminoso, dove sta lo split (10 split points mi sembrano sufficienti per il 99% delle esigenze). Sullo stage 4 rispetto allo stage 3 cambia poco se nn un punto di split in più, sono 11. Il resto funziona più o meno nello stesso modo… forse electro 5 ha un sistema di split differente?
@@Logicamentis electro 5 è molto semplice. Puoi sovrappore 2 delle 3 sezioni disponibili, quindi in caso di splittaggio devi scegliere un punto tra i sei disponibili, che anche qui hanno i led. Io preferisco rinunciare ai led e avere split point liberi per il semplice fatto che nei brani in cui servono li imparo a memoria, anche perché con le cover in genere finisci per fare quasi sempre degli obbligati; accompagnamento, voicing, altezza sulle ottave, sono sempre quelle. Una cosa buona l’hanno fatta: potendo avere solo due suoni in layer, c’è un knob che in tempo reale ti permette di mixare il volume delle due parti, in pratica un balance. Molto utile dal vivo. Purtroppo il NE5 anche se messo in local off, pur ricevendo vari parametri midi, non risponde al range di zona inviato da un dispositivo esterno. Quindi se in un brano volessi avere il suono del Nord su una determinata zona (il cui range non corrisponde ad una fattibile sul Nord, cosa che succede quasi sempre) e avere le altre zone occupate da un suono di altro expander, non lo posso fare, perché il nord suonerebbe pure dove non mi serve. In questi casi sono costretto a mutare il nord e sostituire il suono voluto con uno simile dell’expander. Non so se mi sono spiegato. 😀
@@Logicamentis esempio banale: voglio utilizzare il suono di piano elettrico del Nord solo su un range centrale, tenendo libere le due estrmitâ per suonare un expander, diciamo a destra un lead synth e a sinistra dei bassi o degli archi. Beh. Non si può fare. Ti sembra normale? 😁
@@Logicamentis Ti ringrazio molto della disponibilità, per ora bene così. Capisco che la linea Nord Electro è nata come semplice emulazione di tastiere elettro meccaniche, ma poi col tempo è stata implementata di varie funzioni. Quando si arriva ad aggiungere suoni di synth e possibilità di layer mi sembrerebbe logico permettere libertà di mappatura ed anche includere le due wheels, che in origine non erano previste in quanto non coerenti con i suoni di organo e piano. Secondo me sono scelte dettate da logiche commerciali, non musicali. Grazie ancora dell’attenzione.
In un certo senso è vero… l’unico compromesso reale, facendo così, è la praticità di avere tutto in una sola macchina! Ma se non si ha l’esigenza di portarsi dietro l’intera rig, quella è decisamente una buona soluzione!
Da possessore di stage 2ex e lead3 non trovò una vera ragione passare al 3 o al 4 I pezzi sono esorbitanti, mi chiedo quante ne venderanno, già di stage 3 ne vedo pochi in giro
Sicuramente anche il 2ex fa ancora quello che può essere necessario nella maggioranza dei casi. Il 3 ritengo che ha ancora molto senso se nn si vuole spendere cifre folli per il 4. Difatti per quello che vedo, chi ha il 3 tende a tenerselo, e sinceramente nn mi aspettavo una reazione così conservativa. In più il 4 ha ancora diversi problemini di gioventù.. dobbiamo ancora aspettare qualche mese perche sia veramente stabile ed affidabile
Ciao Alessio,sei molto convincente e noi peccatori possiamo cadere nell’oblio di acquistare questa meravigliosa tastiera… A parte gli scherzi,ma volevo un consiglio da te ed eventuali altri amici… Non sono più giovane,ma ogni tanto qualche voglia me la levo… Ho un bel clavinova della Yamaca con un ottima tastiera da tasti 88 pesati, tutto ok. Ma sempre pianoforte e qualche strumento, mi sono venuti a noia.. Sò di dire una cosa orrenda,ma la dico!!!!! Se pilotassi questa stage 4.via midi, magari utilizzando una 73 tasti non pesati, cioè la più leggera e la più economica, perchè non avendo spazio, e montarla sul piano dello Yamaca e suonarla con il mio piano,questa posizione mi consentirebbe di settare i vari comandia ma non sarebbe la posizione ideale per suonare.. (Troppo alto) Riuscirei a sfruttare tutte le sonorità e le potenzialità che questa Nord offre??? Non rabbrividire ti prego!!!!! Grazie…. (Video interessante)….. Giancarlo….
La useresti come modulo sonoro senza usare la tastiera fisica della NORD. Non c’è niente di male in questo… non ho capito bene a quali tasti “non pesati” ti riferisci, comunque è sicuramente possibile pilotare la stage con un’altra tastiera della quale apprezzi maggiormente la meccanica! Se è una questione di risparmio però, ti avviso che optare per versioni più compatte della Stage, non garantisce una gigantesca differenza in termini di esborso!
@@Logicamentis ti ringrazio della risposta…. Io sono dell’idea che più spende,meno spende. Nel senso che se fai una spesa importante,a questo punto meglio prendere il meglio… Io sono dell’opinione che sarebbe meglio la 88 con i tasti pesati tipo pianoforte… Il problema purtroppo è che io non essendo un professionista ma un semplice suona campanelli,la suonerei a casa,ma non ho spazio,la mia piccola stanza della musica è accogliente ma piccolissima,e non ho altra possibilità…. Quindi sarei orientato per la 73 tasti e scegliere quella che ha i tasti non pesati.. cioè costa un po’ meno,anche se come dici tu la differenza non è abissale ma più che altro anche del peso per eventuale trasporto…. Il dubbio che mi era venuto,è che mi sembra un po’ sprecata per pilotarla con un altro strumento,anche se di notevole fattura meccanica….. Nella mia vita ho avuto molte tastiere e piani digitali,sintetizzatori analogici e digitali. Adesso ho solo il clavinova e volevo un po’ divertirmi… Il divertimento è la sperimentazione sono il sale del piccolo suonatore di campanelli…. Grazie….
Guarda funzionare funziona anche pilotata da altra tastiera. Però secondo me un po’ scomodo quando vuoi modificare il suono o gestire gli effetti. Un conto è avere tutti i knobs ad altezza di mano mentre suoni, un conto è dover andare “al piano di sopra”. La 73 pesata credo sia quella che possa più fare al caso tuo
Grazie per i consigli….. Per i vari settaggi,non sarebbe poi un gran problema,sono comunque a portata di mano…. Suonare la tastiera come un piano,non proprio… Condivido in pieno per i tasti della Nord pesati,e come dici te,che l’hai provata,danno una maggiore sensibilità al tocco…. Ti ringrazio e buon lavoro……😊
Io sono orientato a comprare la Stage 4 compact usandola molto per organi e synth ed avendo cmq un piano kawai MP6 con tastiera pesata con il quale la posso comunque suonare collegandola in midi. E' vero che sulla stage 3 (che posseggo e sto vendendo) ci sono due panel ma in ogni panel ci puoi caricare un solo synth e come dici tu ne hai 2 separati. Sulla 4 che ho avuto modo di provare hai comunque tre layers con possibilità di avere visione 1 e visione 2 quindi cmq hai 3 synth con possibilità di combinarli in due configurazioni differenti. I layers dei synth sono comunque configurabili in split o in dual. Ho approfondito questo aspetto dopo aver ascoltato la tua preziosa recensione per la quale ti ringrazio tanto.
Ok … digressione perfetta, anche se devo riascoltare meglio l ultimo passaggio sui layer/sint. Dicevate che siete indecisi su 88 o 73 tasti ??? La 73 non ha la stessa keybad credo ? Se parliamo della vecchia 73 pesata …era veramente la peggiore delle tre disponibili! È cambiato qualcosa ? Tutti e tre i nuovi modelli hanno i 3 sensori ? Poi quanto pesa rispetto alla 3 ? Grazie per la recensione
Sono indeciso perché ci sono due versioni da 73 una con tasti semipesati da organo (9 kg) l’altra con gli stessi tasti della 88, quindi fully weighted (16kg).
Pesa Comunque parecchio per essere una 73 tasti, quindi c’è più portabilità anche se NON abbiamo una significativa diminuzione di peso.
Probabilmente sarà la più scelta questa versione da 73, visto che costa pure meno della 88 (19,5 kg).
Nello stage 3 la versione intermedia era da 76 tasti (12,5kg) ma la action era diversa da quella da 88, e come dicevo nello scorso video, nn mi piaceva proprio!
Confermo il triplo sensore su tutti e tre i modelli per la NS4!
Ciao Alessio, mi piace il tuo modo di raccontare, , grazie e bravo! Mi togli una curiosità, che lavalier stai usando?
Ciao! Quello è il BOYA! Abbiamo una video review sul canale!! 😉
Grazie ,immaginavo fosse il Boya. Hai la stanza che suona particolarmente bene!
@@paolocorleoni grazie!! Ma più che altro è la post produzione che salva un po’ il suono… perché per i miei gusti questa stanza suona fin troppo riverberante! Però apprezzo l’attenzione a questo tipo di dettagli! ❤️
Io ho avuto il Nord Stage 3 e ho cambiato nello Stage 4! La differenza e' notevole specialmente per la costruzione Di Pach con vari Layers! Secondo me,..un upgrade importante! Sono contento di averlo fatto! Ah,...dimenticavo ,......costa Euro 4990 la 88 tasti non 4500! Augelli senza zucchero direi,....
In realtà in Spagna costava un po’ meno… Comunque si i prezzi sono esorbitanti.
La differenza è notevole si, sono d’accordo, ma si può lavorare molto bene ancora con il 3
@@Logicamentis certo,… senza dubbio, io avevo la 3! Ma la 4…….
😜 si il 4 fa gola, e il 3 si vende pure bene! Personalmente sto aspettando che il software si faccia un po’ più stabile e probabilmente anche io passerò. Vedremo
Buonasera, che differenza c’è tra il 4D e il 6D.
Conosco poco questa tastiera ma ne apprezzo la grande possibilità di farci quasi tutto.
L’alternativa potrebbe essere un controller molto valido e 1 iPad con come log pro e le migliori app.
Grazie.
Ciao, vedo il commento con molto ritardo, in realta tu stai parlando del Nord Electro.
Quella tastiera è cmq molto valida ma non ha un lato Synth molto sviluppato come per esempio ha lo Stage. Praticamente ha solo il riproduttore di suoni ma senza la possibilita di fare sintesi granulare... mi sento cmq di consigliarlo sopra l'ipad, tutta la vita, soprattuto se devi suonare Live!
Comprai la Stage 3 e la vendetti dopo pochi mesi, non mi piaceva per niente (ed invece mi piaceva la Stage2EX). Ho provato un po' questa nuova e mi sembra notevolissima, espansa là proprio dove prima era limitata. Non credo mi farò il regalo, ora ci sarebbe la Montage M8X che mi intriga (più che altro perché ti danno pure il VST e questo per me è un must assoluto). Vedremo, non ho fretta. Dal vivo uso una YC73 e ci aggiungo GigPerformer con dozzine di VST pilotati con una Native Kontrol S61 mkII. Il tutto funziona alla grande e non mi pare mi manchi qualcosa.
Direi una ottima soluzione la tua. La YC è notevole e Komplete che te lo dico a fare 😉
@@Logicamentis Con GigPerformer suoni live ed hai automazioni midi avanzate con tutti i VST, Komplete non lo uso dal vivo, pesco ciò che mi serve da Kontakt. E poi vado di Arturia e Cherry Audio
Correggetemi se sbaglio: su nord 3 la tastiera era ancora fatar, su ns4 la tastiera è l’ultima nata di Kawai.
Vi risulta?
NS4 è ancora Fatar. Nord Grand è tastiera Kawai
Ciao. Possiedo un Electro 5d che uso spesso accoppiato ad un Roland Fantom Xr, classico expander multitimbrico a 16 parti. Il tutto gestito dal midi router Sipario X. Sono ovviamente curioso delle novità in casa Nord, ma trovo alcuni vincoli veramente insopportabili. In particolare i punti di split fissi. A volte mi capita di dover programmare un suono su un singolo tasto. Trovo veramente assurdo che a 4O anni dalla creazione del protocollo Midi si possa splittare una tastiera, per giunta così costosa, solo su determinati tasti. Il range di zona, o layer, dovrebbe essere liberamente impostabile.
Già il fatto di avere tre sezioni (organ, piano, synth) è irritante, perché impedisce di avere due suoni contemporanei della stessa sezione ( ad esempio un el. piano più un acustico, o due synth) se poi ci aggiungiamo questi limiti di splittaggio la cosa puo farsi disastrosa, almeno per chi come me, facendo pop, rock e simili, si trova a spaziare da brani in cui ti basta un buon suono di hammond per tutto il pezzo, a altri in cui devi avere parecchie zone, esattamente configurate, ed a volte non ti bastano i tasti. Lo splittaggio fisso ricorda tanto certe vecchie tastiere in cui potevi avere a sinistra i bassi, coi ritmi o con gli accordi automatici. Oggi mi sembra anacronistico.
Ora non ho capito bene che novità porta questo Stage 4. Gli split si applicano solo alle tre sezioni, quindi ai program, o si possono avere dei sub split per ogni sezione? Dici che posso avere fino a sette suoni contemporanei, quindi potrei avere sei punti di split attivati?
Qual è la tua opinione sulle mie considerazioni?
Grazie delle risposte.
Ciao @Fabrizio, in realtà anche lo stage 3 consente di avere sovrapposizioni di suoni dello stesso tipo su una range di tasti, perché ci sono due pannelli diversi che si possono sovrapporre.
La tastiera può essere divisa in 4 parti (e queste divisioni valgono per entrambi i pannelli) ma poi, su ogni pannello puoi assegnare i tre suoni al range di tasti che desideri.
Quindi in ciò che dici l’unica cosa effettivamente reale è che nn puoi assegnare un solo tasto ad un suono… almeno un piccolo range gli va assegnato.
Poi il fatto che siano split fissi, può piacere o no, io lo trovo comodo perché so esattamente, attraverso il riferimento luminoso, dove sta lo split (10 split points mi sembrano sufficienti per il 99% delle esigenze).
Sullo stage 4 rispetto allo stage 3 cambia poco se nn un punto di split in più, sono 11.
Il resto funziona più o meno nello stesso modo… forse electro 5 ha un sistema di split differente?
@@Logicamentis electro 5 è molto semplice. Puoi sovrappore 2 delle 3 sezioni disponibili, quindi in caso di splittaggio devi scegliere un punto tra i sei disponibili, che anche qui hanno i led.
Io preferisco rinunciare ai led e avere split point liberi per il semplice fatto che nei brani in cui servono li imparo a memoria, anche perché con le cover in genere finisci per fare quasi sempre degli obbligati; accompagnamento, voicing, altezza sulle ottave, sono sempre quelle.
Una cosa buona l’hanno fatta: potendo avere solo due suoni in layer, c’è un knob che in tempo reale ti permette di mixare il volume delle due parti, in pratica un balance. Molto utile dal vivo.
Purtroppo il NE5 anche se messo in local off, pur ricevendo vari parametri midi, non risponde al range di zona inviato da un dispositivo esterno.
Quindi se in un brano volessi avere il suono del Nord su una determinata zona (il cui range non corrisponde ad una fattibile sul Nord, cosa che succede quasi sempre) e avere le altre zone occupate da un suono di altro expander, non lo posso fare, perché il nord suonerebbe pure dove non mi serve.
In questi casi sono costretto a mutare il nord e sostituire il suono voluto con uno simile dell’expander.
Non so se mi sono spiegato. 😀
@@Logicamentis esempio banale: voglio utilizzare il suono di piano elettrico del Nord solo su un range centrale, tenendo libere le due estrmitâ per suonare un expander, diciamo a destra un lead synth e a sinistra dei bassi o degli archi. Beh. Non si può fare. Ti sembra normale? 😁
@Fabrizio, su Nord stage si può fare, forse su electro 5 no. Lo stage 3 almeno lo permette… se vuoi chiarimenti fai sapere
@@Logicamentis Ti ringrazio molto della disponibilità, per ora bene così.
Capisco che la linea Nord Electro è nata come semplice emulazione di tastiere elettro meccaniche, ma poi col tempo è stata implementata di varie funzioni.
Quando si arriva ad aggiungere suoni di synth e possibilità di layer mi sembrerebbe logico permettere libertà di mappatura ed anche includere le due wheels, che in origine non erano previste in quanto non coerenti con i suoni di organo e piano. Secondo me sono scelte dettate da logiche commerciali, non musicali.
Grazie ancora dell’attenzione.
Tengo la 3 aggiungo un wave 2 semi nuovo ottengo di più e spendendo meno ....
In un certo senso è vero… l’unico compromesso reale, facendo così, è la praticità di avere tutto in una sola macchina! Ma se non si ha l’esigenza di portarsi dietro l’intera rig, quella è decisamente una buona soluzione!
Da possessore di stage 2ex e lead3 non trovò una vera ragione passare al 3 o al 4
I pezzi sono esorbitanti, mi chiedo quante ne venderanno, già di stage 3 ne vedo pochi in giro
Sicuramente anche il 2ex fa ancora quello che può essere necessario nella maggioranza dei casi.
Il 3 ritengo che ha ancora molto senso se nn si vuole spendere cifre folli per il 4.
Difatti per quello che vedo, chi ha il 3 tende a tenerselo, e sinceramente nn mi aspettavo una reazione così conservativa.
In più il 4 ha ancora diversi problemini di gioventù.. dobbiamo ancora aspettare qualche mese perche sia veramente stabile ed affidabile
Ciao Alessio,sei molto convincente e noi peccatori possiamo cadere nell’oblio di acquistare questa meravigliosa tastiera… A parte gli scherzi,ma volevo un consiglio da te ed eventuali altri amici…
Non sono più giovane,ma ogni tanto qualche voglia me la levo…
Ho un bel clavinova della Yamaca con un ottima tastiera da tasti 88 pesati, tutto ok.
Ma sempre pianoforte e qualche strumento, mi sono venuti a noia..
Sò di dire una cosa orrenda,ma la dico!!!!!
Se pilotassi questa stage 4.via midi, magari utilizzando una 73 tasti non pesati, cioè la più leggera e la più economica, perchè non avendo spazio, e montarla sul piano dello Yamaca e suonarla con il mio piano,questa posizione mi consentirebbe di settare i vari comandia ma non sarebbe la posizione ideale per suonare.. (Troppo alto) Riuscirei a sfruttare tutte le sonorità e le potenzialità che questa Nord offre??? Non rabbrividire ti prego!!!!!
Grazie…. (Video interessante)….. Giancarlo….
La useresti come modulo sonoro senza usare la tastiera fisica della NORD. Non c’è niente di male in questo… non ho capito bene a quali tasti “non pesati” ti riferisci, comunque è sicuramente possibile pilotare la stage con un’altra tastiera della quale apprezzi maggiormente la meccanica! Se è una questione di risparmio però, ti avviso che optare per versioni più compatte della Stage, non garantisce una gigantesca differenza in termini di esborso!
@@Logicamentis ti ringrazio della risposta…. Io sono dell’idea che più spende,meno spende. Nel senso che se fai una spesa importante,a questo punto meglio prendere il meglio… Io sono dell’opinione che sarebbe meglio la 88 con i tasti pesati tipo pianoforte… Il problema purtroppo è che io non essendo un professionista ma un semplice suona campanelli,la suonerei a casa,ma non ho spazio,la mia piccola stanza della musica è accogliente ma piccolissima,e non ho altra possibilità…. Quindi sarei orientato per la 73 tasti e scegliere quella che ha i tasti non pesati.. cioè costa un po’ meno,anche se come dici tu la differenza non è abissale ma più che altro anche del peso per eventuale trasporto….
Il dubbio che mi era venuto,è che mi sembra un po’ sprecata per pilotarla con un altro strumento,anche se di notevole fattura meccanica….. Nella mia vita ho avuto molte tastiere e piani digitali,sintetizzatori analogici e digitali. Adesso ho solo il clavinova e volevo un po’ divertirmi… Il divertimento è la sperimentazione sono il sale del piccolo suonatore di campanelli…. Grazie….
Guarda funzionare funziona anche pilotata da altra tastiera. Però secondo me un po’ scomodo quando vuoi modificare il suono o gestire gli effetti.
Un conto è avere tutti i knobs ad altezza di mano mentre suoni, un conto è dover andare “al piano di sopra”.
La 73 pesata credo sia quella che possa più fare al caso tuo
Grazie per i consigli….. Per i vari settaggi,non sarebbe poi un gran problema,sono comunque a portata di mano…. Suonare la tastiera come un piano,non proprio… Condivido in pieno per i tasti della Nord pesati,e come dici te,che l’hai provata,danno una maggiore sensibilità al tocco…. Ti ringrazio e buon lavoro……😊
boh.. per me nord (ok clavia) significa AUTECHRE e quindi mi piace