LA PEGGIOR CRISI DAL 1983 NEL MONDO DEI VIDEOGAMES
HTML-код
- Опубликовано: 20 май 2024
- Stiamo attraversando la più grande crisi che si ricordi dal 1983 ad oggi, studi che chiudono, altri in perdita, colossi che annunciano insuccessi uno dopo l'altro. Tutti arrancano, tutti annaspano in questa situazione, tranne qualcuno che forse aveva capito da prima cosa sarebbe successo.
Iscriviti al canale!
/ @theoldnerds
Seguici su Instagram: / theoldnerds7
Seguici su Facebook: / theoldnerds
Altri contenuti che potrebbero piacerti:
L'era della pirateria (Parte 1) - • L'era della P1RATER1A ...
Final Fantasy - Le origini del mito - Parte 1 - • FINAL FANTASY, STORIA ...
La scienza di Fallout - • LA SCIENZA DI FALLOUT
#xbox #licenziamenti #tangogameworks 
Игры
Video molto interessante riguardo qualcosa di cui si parla estremamente poco nell'ambiente (dati piu di 20000 persone licenziate negli ultimi due anni). Comunque vorrei aggiungere un paio di aspetti che non sono stati trattati:
- durente il periodo covid la industry era uno dei pochissimi settori in crescita, quindi molti investimenti si sono spostati su quel campo, e chiaramente ora vediamo tutto quel gigantesco overflow di denaro essere spostato altrove di nuovo, risultando nella chiusura di tantissimi studi anche importanti.
- negli ultimi anni stiamo assistendo ad una tripla A fatigue, dove il giocatore medio è sempre più stanco di titoli con mega grafica e giganteschi, preferendo videogiochi con gameplay unici e freschi a prezzi più abbordabili.
È vero, non ho considerato questi aspetti, grazie per averli sottolineati, dato che conosci molto bene il settore ❤️
Il problema non riguarda le vendite; 3-4 milioni di copie vendute sono un gran risultato. Il vero problema è che gli sviluppatori investono milioni sperando di rientrare con aspettative irrealistiche. I costi di produzione continuano a crescere e, se il prezzo del prodotto finale rimane invariato, le aziende finiranno inevitabilmente in perdita. Il modello dei giochi tripla A non è più sostenibile, ed è per questo che i giochi doppia A e indie stanno guadagnando sempre più terreno.
Vero, si vende tanto ma si guadagna poco rispetto ai costi
La crisi dell'83 in Europa e Giappone non arrivò. Si basava sull'invasione di robaccia di bassa qualità che saturò il mercato e annoiò i consumatori USA. C'erano sul mercato qualcosa come 35 apparati, alcuni dati via per pochi dollari nei supermercati. Compravi una schifezza invece dell'Atari, ti annoiava e non passavi ad altro (compravi una BMX o il Castello di Greyskull invece di una console). Bastò un Natale così e la bolla scoppiò. La situazione attuale si deve invece ad un ciclo del mercato: in passato buttare capitali in AAA rendeva, perché tutti i clienti andavano su quel singolo masterpiece (FIFA o FFVII, per dire), ora che hai abbondanza di competizione (il know how si è diffuso, hai coder e grafici ovunque, gli engine sono open source), ci sono troppi "capolavori" sul mercato. Con tutta la buona volontà, a mio figlio compro un gioco da 80 euro l'anno, non uno al mese. Uno vince, tutti gli altri perdono e ci rimettono l'investimento. Il futuro? Meno giochi giganteschi, meno open worlds e probabilmente maggiore selezione del personale adibito al concept ("Facciamo un open world spaziale!" deve portarti al licenziamento).
Qualsiasi riferimento a Starfield è puramente casuale 🤣
Però si, il succo è quello
Si ma sei troppo giallo, fai qualcosa!
È l'adattamento Netflix
Non te la ricordi dall'83.. perche nell'83 non eri ancora nato quindi la vedo dura sia ricordarsi qualcosa sia essere credibile nel parlarne come se fosse stata una tua esperienza diretta.
Grazie, perché evidentemente sembro più giovane della mia età. Volendo essere pignoli, anche essere italiani rende l'esperienza un po' meno "diretta" in quanto la crisi del 1983 riguardò principalmente gli USA, in Italia il settore gaming non era così rilevante da accusare una vera e propria crisi.
Comunque, si può ricordare, in maniera relativa al contesto, anche qualcosa che si è studiato, non solo che si è vissuto. Poi se vogliamo star qui a disquisire sull'uso della parola specifica, piuttosto che sul concetto che ci sta dietro, ok.
Allora immagino che ce l'avrai a morte con Barbero....
@giulioaur 🤣🤣🤣
Crisi dovuta alla loro avidità
I fattori sono tanti, e l'avidità io la vedo solo come una motivazione secondaria. Il fatto che i costi e i tempi di sviluppo siano lievitati in maniera esponenziale è un fatto