L'ineffabile Barbero offre sempre spunti inediti di riflessione!Scopriamo ancora una volta la ricchezza e il fermento delle idee nel medioevo,laboratorio di modernità,da S.Francesco..a Steve Jobs!
Caro professore -Francesco a parte-, faceva bene a parlare anche di Adriano Olivetti, l’attore ‘di oggi quasi’ mancante nella sua dotta discussione. Ebbene, la missione, pardon, mission, di Olivetti è ‘démodé’ oggi in particolare, e sappiamo bene com’è e come e andata a finire. E per colpa di chi. Certo, Adriano O. Non era un ‘grande comunicatore’, non era forse attento all’estetica, ma aveva altre (grandi) qualità, alcune delle quali squisitamente italiane. La cosa certa è che non è stato da meno di Jobs e altri carismatici a condurre la sua industria. In un momento molto difficile per l’Italia.
Paragone non calzante pero', Olivetti e' stato un imprenditore con un'animo di tipo paternalistico-sociale, abbastanza sui generis ma comunque apprezzabile in un certo senso, un pensatore sociale si potrebbe dire Jobs ha avuto un certo genio imprenditoriale all'inizio della sua carriera (il primo Mac, Lisa ecc) ma per tutta la vita successiva non e' stato altro che uno sfruttatore dei lavoratori.. il resto e' stato puro e raffinato marketing Vogliamo poi parlare dei suoi rapporti ambigui con i servizi americani? Aggiungo un altra cosa, Jobs e Gates di Apple e Microsoft non sono certo stati gli unici pionieri dell'informatica del tempo, difatti a cavallo tra gli anni 60 e 90 esistevano altre importanti realta' negli USA (anche di dimensione multinazionale) come Atari e Commodore che in quanto a innovazione sono state per molti versi ben superiori e di molto alle stesse Apple e Microsoft. Come per la politica, arrivati a certi livelli vince solo il potere e i rapporti di forza tra aziende, non piu' l"innovazione
Sono una persona semplice, esce il video di Barbero e metto "mi piace" ancora prima di vederlo.. Sulla fiducia..
Io metto mi piace dopo per distinguerli da quelli non ancora visti.
Anch'io :)
Anche iooo
HhgPpĺpppppppppppppppppppp
Analisi strepitosa delle strategie della comunicazione, parallelismi illuminanti. Barbero sempre all'altezza di ogni possibile aspettativa
Assolutamente e totalmente affascinante parallelismo. Grazie Professore, sempre una gioia ascoltarla.
Come sempre ha il potere di incatenare l'attenzione. GRANDE!!!!
Grazie, professore. Assai stimolante la sua riflessione!
L'ineffabile Barbero offre sempre spunti inediti di riflessione!Scopriamo ancora una volta la ricchezza e il fermento delle idee nel medioevo,laboratorio di modernità,da S.Francesco..a Steve Jobs!
Grande prof grazie l unico punto di riferimento
Caro professore, la verrò a trovare per complimentarmi della sua immensa bravura di comunicatore.
Che lezione interessante! Quello che avevo studiato era quasi una favola" rispetto a quello che il prof. Barbero ci sta dicendo!!!!
La sua faccia entusiasta è uno spettacolo!
Barbero superbo come sempre!
Semplicemente sublime.....
Barbero santo subito!
L'impossibilità di controllare la propria biografia da defunti mi ricorda tanto "L'immortalità" di Kundera
Il business della religione
Stefano Lavori col vestito giusto sarebbe sembrato un monaco.
Emette cultura da tutti i pori
Ecco. Qui mi accorgo dei profondissimi limiti del professor Barbero. Peccato. D’altronde nessuno è perfetto.
Caro professore -Francesco a parte-, faceva bene a parlare anche di Adriano Olivetti, l’attore ‘di oggi quasi’ mancante nella sua dotta discussione. Ebbene, la missione, pardon, mission, di Olivetti è ‘démodé’ oggi in particolare, e sappiamo bene com’è e come e andata a finire. E per colpa di chi. Certo, Adriano O. Non era un ‘grande comunicatore’, non era forse attento all’estetica, ma aveva altre (grandi) qualità, alcune delle quali squisitamente italiane. La cosa certa è che non è stato da meno di Jobs e altri carismatici a condurre la sua industria. In un momento molto difficile per l’Italia.
Paragone non calzante pero', Olivetti e' stato un imprenditore con un'animo di tipo paternalistico-sociale, abbastanza sui generis ma comunque apprezzabile in un certo senso, un pensatore sociale si potrebbe dire
Jobs ha avuto un certo genio imprenditoriale all'inizio della sua carriera (il primo Mac, Lisa ecc) ma per tutta la vita successiva non e' stato altro che uno sfruttatore dei lavoratori.. il resto e' stato puro e raffinato marketing
Vogliamo poi parlare dei suoi rapporti ambigui con i servizi americani?
Aggiungo un altra cosa, Jobs e Gates di Apple e Microsoft non sono certo stati gli unici pionieri dell'informatica del tempo, difatti a cavallo tra gli anni 60 e 90 esistevano altre importanti realta' negli USA (anche di dimensione multinazionale) come Atari e Commodore che in quanto a innovazione sono state per molti versi ben superiori e di molto alle stesse Apple e Microsoft.
Come per la politica, arrivati a certi livelli vince solo il potere e i rapporti di forza tra aziende, non piu' l"innovazione