Ho 44 anni...studio ancora moltissimo per lavoro..materie tecniche e in inglese..e faccio sempre più fatica.. Mi porto dietro il metodo di apprendimento insegnato anni e anni fa...sottolinea e ripeti..e un po' di memomria visiva Trovo questo video assolutamente illuminante..è una svolta!! ...e trovo assurdo che ragazzi di 20 anni oggi non ne facciano uso e quasi non sappiano cosa sono le mappe mentali..in pratica.. Veramente grazie!!!
Ciao Paolo! Mi fa piacere ti sia piaciuto il video. Spero ti aiuterà per il tuo studio personale ;-) Le mappe ormai sono abbastanza conosciute, ma sono usate male e per questo molti non ne capiscono l'efficacia immediatamente. Spesso sembrano un strumento solo graficamente particolare, invece costruirle innesca ragionamenti che quasi nessun altro schema favorisce. Ciao!
Ciao. Sono in 1° media e non ho ancora trovato il mio metodo di studio. Mia mamma mi ha consigliato di vedere questo video, ora posso più chiaramente fare degli schemi x le interrogazioni.😊 Questo video mi ha aiutata molto, grazie mille😊
Ciao!! Sono molto felice di esserti stata di aiuto :-) Ci sono anche altri video sulle mappe nel canale, dai un'occhiata, e se hai dubbi scrivimi pure!
Le faccio i miei complimenti. E' molto chiara sull'argomento. io che ne vado alla ricerca di queste informazioni, perché sto facendo una scuola serale e mi reso conto che non ho un buon metodo di studio. Le ore che spendo non mi danno il loro frutto.
Grazie del video. Dopo oltre 20 anni dal diploma mi trovo a dover studiare di nuovo per un concorso e la mia memoria è andata completamente... 🤦 Devo studiare diritto amministrativo e non riesco a non studiarlo a pappagallo. D'altronde "l'articolo tot comma tot della legge tot emanata nell'anno tot..." C'è poco da capire. Aiuto 😂
Carissima Sara, complimenti! Mi sono rimessa a studiare a 48 anni per un concorso. Se avessi conosciuto questo metodo meraviglioso avrei preso 10 lauree 😂 Una domanda: il tuo corso è adatto, appunto, per la preparazione di corposi concorsi? Grazie e complimenti ancora! 😊
Ciao Sara , nel video hai spiegato splendidamente l'utilità delle mappe mentali. Ho una figlia di 13 anni che sta frequentando la terza media e passa veramente tantissime ore a studiare con risultati non sempre soddisfacenti a livello di memorizzazione e esposizione con conseguente disinnamoranento delle materie e calo della propria autostima oltre a tanta frustrazione nel cercare di ritagliarsi del tempo libero per portare avanti il suo sport , che la impegna 3 volte a settimana per 2 ore al giorno . La maggior difficoltà lei la riscontra nello studiare storia , tante pagine da studiare ogni volta , tanto tempo per studiare e memorizzare e alla fine risultati non soddisfacenti. Le mappe mentali su capitoli interi di storia , dove ci sono tantissime informazioni e collegamenti da ricordare, sono funzionali e come possono essere organizzate ? Perché tenere solo poche parole chiave non sono sufficienti per lei per poi ricordare tutto e fare un'esposizione completa. Laura
Ciao laura, le mappe mentali per storia dono davvero utili., Tieni presente però che non possiamo pensare di fare una mappa per un intero capitolo, proprio per il motivo che dici tu: daremmo troppo sintetici. Nelle mappe le parole chiave non richiamano concetti che dobbiamo tenere a memoria, esprimono il concetto vero e proprio, se ci sono aspetti particolari di quel concetto che vanno imparati, ogni singolo aspetto deve avere una sua o più parola chiave nella mappa. Quindi il senso non è mai riassumere, ma sintetizzare, senza tralasciare nulla (anzi, spesso i ragazzi sono troppo superficiali).
Ciao ti scrivo perchè creare mappe mentali su libri enormi come ad esempio quello su cui studio per diventare personal trainer dove ho capitoli su articolazioni, muscoli, ossa e tanto altro ancora da ricordare, non posso mettere numerosissime parole chiave e risolvere al meglio. Hai un video dove fa capire magari più nel dettaglio questa cosa? Si interessante qui la valle d'aosta, ma sul tecnico-scientifico dettagliato non so come muovermi la meglio
Salve bellissimo video ! Volevo un consiglio per favore. La mappa si fa prima di studiare la materia/ argomento oppure dopo aver cominciato a studiare?
Grazie mille. Sono un’insegnante di sostegno, vorrei sapere se sono fattibili le mappe su argomenti di storia. Avendo una cronologia trovo difficoltà a sistemarli a raggiera.
@@simonafabbroni1428 la raggiera ha un ordine preciso: in una mappa mentale l'ordine convenzionale parte da in alto a destra (ore 13) e prosegue in senso orario: pertanto una cronologia può benissimo trovare espressione in questo modo, mantenendo la visione di insieme dei fatti. Adotto sempre questo sistema nelle mappe di storia che creo con i miei studenti. Dopo poco è normale recepire come fatti iniziali quelli alle ore 13, e come successivi i restanti, fino agli ultimi alle ore 23. Inoltre non sempre le mappe di storia sono legate ad una cronologia specifica: alcuni argomenti, come le caratteristiche di un epoca storica, le cause di un conflitto, etc, trovano spazio sulla mappa senza che vi siano frequenti riferimenti cronologici, ma seguendo sempre l'ordine indicato. Storia è una delle materie con le quali inizio sempre a lavorare quando aiuto gli studenti nell'acquisizione di un metodo ;-)
Ciao Chiara, se si tratta di un ripassone... ok... ma onestamente se sto studiando un argomento nuovo da zero direi di no, troppe informazioni, troppa confusione. Meglio 100 info divise in 4 mappe che una mappa che contenga insieme quelle stesse 100 ;-) La memoria ti ringrazierà. Oppure ok 3/4 capitolo, ma mappando solo le macroidee generali senza dettagli (e allora la mappa ha uno scopo particolare...)
Grazie, video chiarissimo. Mio figlio è in 5 elementare ma non è assolutamente autonomo pur essendo (a detta delle maestre) molto dotato e senza difficoltà di apprendimento. La cosa principale che manca però è la motivazione... Fa tutto perché DEVE ma senza metterci un minimo di brio. È svogliato e approssimativo e questo crea con me molto attrito perché pretendo più impegno. C'è un modo per migliorare questa interazione e il suo approccio? Grazie se mi risponderà!
Il piacere che si prova nel fare qualcosa, se non è spontaneo, è legato a qualcosa al di fuori di noi: i risultati che otteniamo e che ci fanno sentire fieri, gli strumenti che usiamo, la relazione che grazie a quell'attività instauriamo con qualcuno (es. insegnanti). Questi sono forti motori, che aiutano (sebbene esterni). Direi che la cosa migliore è provare a capire quali sono gli stimoli che farebbero sentire bene e provare piacere a suo figlio, per veicolarsi e/o inserirli nelle attività di studio, un pochino alla volta. Spessissimo anche solo il sentirsi organizzati e sicuri è un forte motore, ma ci si deve arrivare senza grandi fatiche, all'inizio: dividete il lavoro in piccoli step, inserite ripassi quotidiani ma brevi, evitate così lunghe sessioni di studio, ma spezzettate molto. Fate molte pause, ben definite. In modo da arrivare al risultato ma con passi poco faticosi.
Salve, studio giurisprudenza e vorrei imparare a mappare così per studiare. Può fare un esempio con una materia. Tipo es la prima guerra mondiale. Grazie. Attendo una sua risposta in merito alla mia richiesta.
Gentile Luigi, in questo momento sto facendo una breve pausa nella registrazione dei video, che riprenderà tra qualche settimana, con il nuovo anno, e prenderò certamente in considerazione il suo suggerimento! Ad oggi ho parlato della mappatura di storia in questo video: ruclips.net/video/Cpwwvb4SmKA/видео.htmlsi=bIpDsgKGndc3515H Non si tratta di un argomento della complessità della prima guerra mondiale, ma può essere certamente da esempio, in particolar modo per gli errori che si commettono a tutte le età quando la mappatura non è ancora una competenza consolidata.
Salve Flavia, questo tipo di video, in diversi esempi per età e materia, sono contenuti nel corso sulla realizzazione delle Mappe per lo Studio, MappiAMO, le lascio il link qui: www.corsomappe.it
Buongiorno, mia figlia in seconda media non ha ancora un metodo di studio e in storia che ci sono tante informazioni fa veramente fatica un consiglio? Grazie
Deve ridurre le informazioni di storia! Ma non "eliminando" info importanti, bensì identificandole es esprimendole in sintesi, e soprattutto raggruppandole per tema/categoria, attraverso uno schema: questo, oltre ad allenarla a ragionare correttamente, la aiuterà a creare degli insiemi di informazioni: quando le informazioni sono raggruppate, la nostra memoria le ricorda molto meglio. Esempio: la guerra del Peloponneso, Cause / Conseguenze / Fasi della Guerra / Battaglie Importanti / ....
Parlo da profano. Io penso che per ricordare poi una mappa mentale (da cui ricavare le informazioni "condensate") occorra inserire la mappa mentale in un tessuto narrativo, in una "storia". Una storia avvincente,eccitante ovvero con eventi, immagini altamente emotivi. E allora e solo allora la mappa mentale può essere adeguatamente memorizzata. Non so se sono riuscito a spiegarmi. Grazie.
Ciao Paolo, si ho capito cosa intendi. Trovo che invece le cose stiano un po' diversamente. Sono convinta, come dici tu, che avere l'aspetto narrativo sia utile, e che l'uso di immagini potenzi il ricordo. Però c'è molto di più sotto una mappa ben fatta: non solo nel modo in cui dici tu la puoi ricordare (e in effetti, pur insegnando io a lavorare molto con immagini e fantasia, non è questo su cui mi concentro). Quando si fa una mappa, dobbiamo pensare non solo a condensare (che poi, non vanno tagliati i concetti, solo le parole, e fa una grandissima differenza, che non tutti colgono senza pratica): dobbiamo soprattutto raggruppare e mettere a confronto. Le mappe migliori, cioè che vengono più facilmente ricordate senza grossi stratagemmi mnemonici (pur utilissimi) sono quelle su cui lo studente ha lavorato rivoluzionando un po' l'ordine del testo, dove ha RAGIONATO, ha elaborato, posizionando le info in modo da renderle facilmente confrontabile, per somiglianza o differenza, con le altre, dove ha dato un ordine logico alle informazioni, che spesso un libro non da o non rende palese, dove anche la grafica (questa parte dell'immagine è fondamentale!) richiama questo ragionamento e lo rende più evidente. In questo modo anche una mappa senza immagini o senza una "storia" dietro (che realizzarla è difficile!) può essere memorizzata, e direttamente mentre si fa: perchè l'elaborazione è stata chiara, e la grafica l'ha resa evidente. Il tutto è possibile quando le info vengono appunto elaborate in modo personale, profondo, ragionato: non è mai la mappa in quanto schema grafico a venir ricordato, ma tutto parte da come abbiamo ragionato, dall'elaborazione che abbiamo fatto dei concetti 🙂
@@studiamore Grazie Sara per aver trovato tempo per rispondermi. Ho elaborato spesso mappe mentali (materie umanistiche), moto pittoresche.. Sono piene di immagini (foto) e forse alla fine risultano troppo "pesanti". Ti chiedo allora innanzitutto una cosa. Hanno senso mappe mentali senza immagini? O forse possono essere usate in modo parco? Di solito io uso (su vari device) un'applicazione che è forse la migliore (superiore a quella ufficiale della Buzan). Si chiama iThoughts (non so se ho scritto bene :). Credo che nello studio e nella successiva memorizzazione con le mappe si debba procedere così . Innanzitutto leggere con attenzione il testo (pochi brani per volta) e cercare di comprenderlo il più possibile- E la comprensione consiste, implica il rendere il brano con le nostre parole, come se dovessimo spiegarlo ad una scolaresca. E semmai continue domande sul materiale appreso. Solo e solo allora procedere a fare le mappe mentali, usando la comprensione con le nostre parole, per cui non necessariamente le parole chiave devono essere prese dal testo che si studia. La ripetizione (solo mentale e non ad alta voce che può distrarre?) e lo studio poi dovrebbero avvenire sulla mappa. da evitare - credo - lunghi, ripetivi e snervanti riassunti (spesso un duplicato del testo originario). Nelle mappe che io costruisco (l'applicazione citata me lo consente) inserisco anche dei box più estesi con testo. Però la cosa importante è il "reticolo" con le varie parole chiave collegate dai vari rami. Probabilmente - hai ragione - è un appesantimento (e porta via troppo tempo) costruire anche una storia che leghi - emotivamente - le varie parole chiave (e relativi rami). Spero di non averti troppo importunata. Grazie.
@@paololucaccini344 ciao! Io uso più spesso Xmind, ma iThoughts è comunque una buona alternativa! La ripetizione (chiamiamola esposizione o meglio racconto) per me è SOLO ad alta voce: se la faccio mi serve per elaborare bene, tutto ciò che è mentale porta inevitabilmente a distrazione: o parlo, o scrivo, per ancorare la mente. Io ho un approccio diverso: costruisco la mappa mentre leggo, e mentre comprendo, e se capisco che integrando info con frasi o paragrafi successivi la mia visione cambia, cambio la mappa. E' un accomodamento delle info essenziale, non devo essermi formata un'idea precisa dell'argomento per fare la mappa, mi costruisco l'idea mentre faccio la mappa. Se voglio fare mappe di argomenti già compresi e consolidati, allora faccio una mappa concettuale, non mentale, più libera e che può seguire i miei pensieri ;-) Le immagini sono utilissime, ma possiamo anche solo figurarcele in mente. Con buoni ripassi la mappa resta comunque, se numeriamo i rami, li ordiamo con un senso nostro. I disegni e le immagini li inseriamo certamente poi ai primi ripassi, su quei concetti che vediamo ancora di difficile memorizzazione ;-)
Ciao Sara. Grazie al tuo corso, da un mesetto il mio bimbo di 9 anni sta studiando attraverso le mappe. Mi sembra che lui faccia meno "confusione" quando la struttura della mappa è tutta a destra e non intorno all'argomento principale, mantenendo sempre la giusta gerarchia. La disposizione è importante? Dal punto di vista mnemonico, cosa cambia ponendo l'argomento principale al centro e i sottoargomenti intorno? Grazie per la tua guida.
Ciao Emanuela, la differenza è solo una questione di quantità: se abbiamo parecchi sotto argomenti principali non è possibile contenerli tutti nella parte destra del foglio, tutto qui. Ma spesso anche a me capita che, con mappe piccoline, la struttura si limiti solo ad un lato. Quindi continuate tranquillamente così, e quindi cercate di fare mappe contenute, piuttosto spezzando un argomento i due parti se necessario. Piano piano, nei prossimi anni, amplierai e vedrai che effetto farà.
Buongiorno Sara, grazie del video è molto interessante. Vorrei solo chiedere per la preparazione universitaria, essendo molto più ampi e complicato gli argomenti, come consiglia di affrontarla, le mappe come vanno create da zero? (Intendo anche la parte della lettura va fatta prima o durante? ma leggere tutto il libro prima o cmq tutto un capitolo è una gran fatica e perdita di tempo)
Consiglio sempre di evitare le doppie letture, specialmente se sugli argomenti del libro abbiamo già ricevuto, in classe o a lezione, una spiegazione che ci ha dato la visione di insieme. Per la creazione da zero delle mappe mi è difficile rispondere qui in modo esaustivo, ma posso darti indicazione sulla loro impostazione. Se affronti un intero capitolo, prima di iniziare a mappare scorrilo e definisci i macro argomenti di cui è composto, quella sarà la tua lista mappe: ogni mappa non deve essere troppo estesa, altrimenti faticherai a ricordarla. Dopo di che inizia dalla prima e creale contemporaneamente alla lettura. Se usi un software non avrai problemi a spostare e modificare le informazioni mano a mano che procedi, sulla base di nuove considerazioni che farai procedendo nella lettura. Ricorda di ripassare ogni mappa prima di procedere alla successiva!
Ciao scusa avrei bisogno di parlarti in privato per imparare a fare le mappe mentali per un concorso. Purtroppo leggo e non ricordo niente. Mi sembra che le mappe mi possano aiutare. Dove ci possiamo sentire Magari una video chiamata.... Grazie.
Ciao Sara Bellissimi video molto chiari. Mio figlio fa le superiori (4°), è un ADHD e DSA. Sono riuscita finalmente a fargli capire l'importanza di prendere appunti in classe e fare mappe ma ha ancora delle difficoltà perché fa fatica a tenere la concentrazione. Ovviamente l'esercizio lo ha aiutato molto a velocizzare la cosa ma ha ancora molta strada...non usa colori, e spesso segue il testo letto piuttosto che gli argomenti. Gli farò vedere i tuoi video, tanto si da che una cosa detta da un esterno ha più valore di una cosa detta da un genitore!!!!😀 La mia domanda è questa. Le materie teciche dove molto è esercizi, formule, e definizioni...creare mappe diventa più difficile...ti faccio un esempio.. Scuola: aeronautica Materia: meccanica Argomento: bullonatura Se fosse possibile vorrei fare un incontro online per capire cosa potremmo fare insieme oltre i corsi che ho visto sul sito. Grazie per i video che mandi e le info che condividi. Buona giornata
Certo Giovanna. Inizia con porzioni di testo piccole, e dovrai essere tu a guidare. Non essere troppo sintetica, a questa età c'è ancora bisogno delle parole di collegamento, che toglierai piano piano.
Sei molto chiara. Io sono una mamma che vorrebbe aiutare mio figlio ad acquisire un metodo di studio efficace. Fai tutoraggio privato on line? Segui studenti online?
Ciao Marco! Si assolutamente! In questo video mi sono focalizzata principalmente sulla differenza con mappe non mentali e non su tutte le regole per fare mappe mentali efficaci. Tra queste però c'è senz'altro l'uso delle immagini associative, tramite disegni o come immagini mentali 😉
Ciao Mattia, dipende dal grado di dettaglio con il quale hai bisogno di conoscere le informazioni! Di getto ti direi che con due manuali non sono affatto troppe, anzi forse poche... Ma se devi conoscere solo gli aspetti più generali delle correnti psicologiche e delle personalità rilevanti allora potrebbe andare bene... è una di quelle domande a cui è difficile rispondere senza vedere il testo e senza conoscere il modo in cui sarai testato/il professore che ti esaminerà. Per darti un'indicazione utilizzabile, in ogni caso, una mappa deve riguardare un argomento ben definito, non un argomento troppo esteso: ad esempio, potrei fare una sola mappa su Freud, ma onestamente vedo molto più utile una serie di mappe su ciascuna delle sue teorie: l'inconscio/le pulsioni/il sogno/... Forse con la storia della psicologia puoi stare su spetti più generici di questi, ma per era per farti capire cosa intendo. Spero di averti dato una chiave per trovare la tua risposta ;-)
Lettura veloce, i giusti appunti e inserirli nelle mappe mentali consentirebbe la lettura con ottima comprensione del testo anche di 150 pagine al giorno. In certe materie però ci vuole altro.
Alla fine pero', gira e rigira bisogna sempre mandare a memoria quello che si è scritto o disegnato, ma alla fine se uno ha poca memoria anche in questo caso come hai fatto lo schema, si fa fatica, bisogna sempre vedere dove i professori mettono la domanda e in che maniera.
Ma no… o forse proprio non mi sono spiegata bene! Per carità memorizzare si deve, e forse in geografia (che è l’esempio del video) può sembrare meno facile, ma creare una mappa significa ragionare un sacco! La memorizzazione è estremamente facilitata, provare per credere. Dalla logica, dalla riflessione fatta, dal confronto con i dati, dalle categorie/ rami identificati… Poi ovviamente non dimentichiamo che il processo mnemonico avviene per consolidamento successivo, quindi prima è facilitato perché ho raggruppato e gerarchizzato, ma poi si consolida se attraverso prove successive quelle info le estrapolo ( con un po’ di sforzo) dalla mia memoria iniziale. L’apprendimento deriva dallo sforzo giusto, si chiama sforzo desiderabile ( dal cervello e non da noi😂)
Poi non è che il prof chiede cose diverse da quanto spiega, o meglio, ogni tanto può succedere per carità, ma nella maggior parte dei casi è un ‘alibi che ci raccontiamo.. io di studenti ne ho molti e posso dire questo (non è il tuo caso , non ti conosco e parlo per la mia esperienza): quasi ogni volta in cui mi raccontano che il prof li ha stupiti con domande strane, ho trovato le risposte nei loro libri, semplicemente ‘non pensavo che fosse una cosa importante’ o ‘non ci avevo fatto caso, lui/lei non ne ha parlato (forse), anche se poi nel libro c’era…’ capisco la frustrazione ma spesso siamo superficiali, è il problema numero due, dopo la disorganizzazione 😉
@@studiamore Buongiorna Sara, ho acquistato il tuo libro, nella vita c'è sempre da studiare e quello che stò facendo ancora io, vediamo man mano che leggo e provo gli esempi che hai fatto se riesco a migliorare, anche perchèsinceramente non ho più tanta voglia di rimanere ore e ore sui libri, potessi risparmiare tempo lo gradirei molto, vediamo con il tempo, grazie della risposta.
Ottimo metodo! Per l'università che tipo di percorso consigli? Leggere tutto il capitolo e successivamente fare una mappa o procedere passo per passo ?
Ciao Giada! Non consiglio mai la lettura di dettaglio orientativa, quindi mai leggere tutto il capitolo e poi fare la mappa. Diciamo che dipende molto dal tipo di "preview" che hai avuto prima sull'argomento: hai seguito la lezione? Hai visto delle slide...? Se si, ti sarà più facile orientarti, naturalmente. In ogni caso cercherei di individuare quanti e quali argomenti tratta il capitolo, definirei quindi con una lettura del paratesto (titoli, paragrafi e parole in grassetto) i sotto-argomenti trattati e quindi le mappe da realizzare (facendo un breve elenco o una mappa veloce di preview, appunto), e poi partirei con la lettura di dettaglio, leggendo e CONTEMPORANEAMENTE mappando! Se mappi al pc qualsiasi riassestamente delle relazioni tra le informazioni lo potrai apportare facilmente!
Il passaggio - diciamo così - dalla scarna parola chiave al discorso che vi sta dietro non è un passaggio tanto semplice, a meno di non collegare le varie parole chiave ( i singoli rami9 in una narrazione che serva da supporto all'intera mappa con tutti i nodi e parole chiave.
Non lo è ma dobbiamo pensare che le mappe le deve raccontare chi le ha fatte, non si studia "su parole scarne" scritte da altri. E se le abbiamo fatte come si deve, partendo dall'informazione complessa (NON da slide, non da altri schemi), allora avremo semplicemente sintetizzato la complessità in una mappa che aiuta a ricordarla, e potremmo ri-spiegarla, tornando alla complessità del nostro discorso. Ovviamente non vale se studiamo su uno schema fatto non da noi o realizzato con superficialità. La mappa non è la panacea di tutti i mali, se non si realizza con impegno, con la giusta tecnica, con logica, non aiuta. Inoltre, anche per chi realizza una mappa ben fatta, ci può essere all'inizio difficoltà nell'esporla: significa che va fatto un allenamento progressivo. E' vero che avendo un testo ci è più semplice da esporre, perchè lo si ripete, ma ripetere non è il senso dello studio, lo è invece trovare la propria modalità di arricchire e raccontare una serie di concetti conosciuti, partendo dallo scheletro. Solo così un po' alla volta si costruisce il proprio stile espositivo ;-)
Ho 44 anni...studio ancora moltissimo per lavoro..materie tecniche e in inglese..e faccio sempre più fatica..
Mi porto dietro il metodo di apprendimento insegnato anni e anni fa...sottolinea e ripeti..e un po' di memomria visiva
Trovo questo video assolutamente illuminante..è una svolta!! ...e trovo assurdo che ragazzi di 20 anni oggi non ne facciano uso e quasi non sappiano cosa sono le mappe mentali..in pratica..
Veramente grazie!!!
Ciao Paolo! Mi fa piacere ti sia piaciuto il video. Spero ti aiuterà per il tuo studio personale ;-) Le mappe ormai sono abbastanza conosciute, ma sono usate male e per questo molti non ne capiscono l'efficacia immediatamente. Spesso sembrano un strumento solo graficamente particolare, invece costruirle innesca ragionamenti che quasi nessun altro schema favorisce. Ciao!
Ciao Sara, complimenti per questo video! Molto brava nella spiegazione e molto interessante!!
Grazie mille!! 💕
Ciao.
Sono in 1° media e non ho ancora trovato il mio metodo di studio.
Mia mamma mi ha consigliato di vedere questo video, ora posso più chiaramente fare degli schemi x le interrogazioni.😊
Questo video mi ha aiutata molto, grazie mille😊
Ciao!! Sono molto felice di esserti stata di aiuto :-) Ci sono anche altri video sulle mappe nel canale, dai un'occhiata, e se hai dubbi scrivimi pure!
Le faccio i miei complimenti. E' molto chiara sull'argomento. io che ne vado alla ricerca di queste informazioni, perché sto facendo una scuola serale e mi reso conto che non ho un buon metodo di studio. Le ore che spendo non mi danno il loro frutto.
Grazie del video. Dopo oltre 20 anni dal diploma mi trovo a dover studiare di nuovo per un concorso e la mia memoria è andata completamente... 🤦 Devo studiare diritto amministrativo e non riesco a non studiarlo a pappagallo. D'altronde "l'articolo tot comma tot della legge tot emanata nell'anno tot..." C'è poco da capire. Aiuto 😂
Molto chiara, complimenti.
Grazie grazie!!!
Carissima Sara, complimenti! Mi sono rimessa a studiare a 48 anni per un concorso. Se avessi conosciuto questo metodo meraviglioso avrei preso 10 lauree 😂 Una domanda: il tuo corso è adatto, appunto, per la preparazione di corposi concorsi? Grazie e complimenti ancora! 😊
Grazie!
Ciao Sara , nel video hai spiegato splendidamente l'utilità delle mappe mentali. Ho una figlia di 13 anni che sta frequentando la terza media e passa veramente tantissime ore a studiare con risultati non sempre soddisfacenti a livello di memorizzazione e esposizione con conseguente disinnamoranento delle materie e calo della propria autostima oltre a tanta frustrazione nel cercare di ritagliarsi del tempo libero per portare avanti il suo sport , che la impegna 3 volte a settimana per 2 ore al giorno . La maggior difficoltà lei la riscontra nello studiare storia , tante pagine da studiare ogni volta , tanto tempo per studiare e memorizzare e alla fine risultati non soddisfacenti. Le mappe mentali su capitoli interi di storia , dove ci sono tantissime informazioni e collegamenti da ricordare, sono funzionali e come possono essere organizzate ? Perché tenere solo poche parole chiave non sono sufficienti per lei per poi ricordare tutto e fare un'esposizione completa.
Laura
Ciao laura, le mappe mentali per storia dono davvero utili., Tieni presente però che non possiamo pensare di fare una mappa per un intero capitolo, proprio per il motivo che dici tu: daremmo troppo sintetici. Nelle mappe le parole chiave non richiamano concetti che dobbiamo tenere a memoria, esprimono il concetto vero e proprio, se ci sono aspetti particolari di quel concetto che vanno imparati, ogni singolo aspetto deve avere una sua o più parola chiave nella mappa. Quindi il senso non è mai riassumere, ma sintetizzare, senza tralasciare nulla (anzi, spesso i ragazzi sono troppo superficiali).
Ciao ti scrivo perchè creare mappe mentali su libri enormi come ad esempio quello su cui studio per diventare personal trainer dove ho capitoli su articolazioni, muscoli, ossa e tanto altro ancora da ricordare, non posso mettere numerosissime parole chiave e risolvere al meglio. Hai un video dove fa capire magari più nel dettaglio questa cosa? Si interessante qui la valle d'aosta, ma sul tecnico-scientifico dettagliato non so come muovermi la meglio
Salve bellissimo video ! Volevo un consiglio per favore. La mappa si fa prima di studiare la materia/ argomento oppure dopo aver cominciato a studiare?
Ciao Simone, la Mappa va fatta DURANTE lo studio per essere assolutamente efficace. E' un lavoro di lettura+mappatura contemporaneo e continuo ;-)
@@studiamore ok grazie mille!!
Buongiorno... video illuminante...
Vorrei sapere quale supporto usa per fare le mappe. Grazie.
Buongiorno Simona, nel video ho usato un software che trova anche in versione free, si chiama Xmind.
Grazie mille. Sono un’insegnante di sostegno, vorrei sapere se sono fattibili le mappe su argomenti di storia. Avendo una cronologia trovo difficoltà a sistemarli a raggiera.
@@simonafabbroni1428 la raggiera ha un ordine preciso: in una mappa mentale l'ordine convenzionale parte da in alto a destra (ore 13) e prosegue in senso orario: pertanto una cronologia può benissimo trovare espressione in questo modo, mantenendo la visione di insieme dei fatti. Adotto sempre questo sistema nelle mappe di storia che creo con i miei studenti. Dopo poco è normale recepire come fatti iniziali quelli alle ore 13, e come successivi i restanti, fino agli ultimi alle ore 23. Inoltre non sempre le mappe di storia sono legate ad una cronologia specifica: alcuni argomenti, come le caratteristiche di un epoca storica, le cause di un conflitto, etc, trovano spazio sulla mappa senza che vi siano frequenti riferimenti cronologici, ma seguendo sempre l'ordine indicato. Storia è una delle materie con le quali inizio sempre a lavorare quando aiuto gli studenti nell'acquisizione di un metodo ;-)
E' possibile fare una sola mappa mentale comprendendo 3/4 capitoli? come suddividere lo schema? grazie
Ciao Chiara, se si tratta di un ripassone... ok... ma onestamente se sto studiando un argomento nuovo da zero direi di no, troppe informazioni, troppa confusione. Meglio 100 info divise in 4 mappe che una mappa che contenga insieme quelle stesse 100 ;-) La memoria ti ringrazierà. Oppure ok 3/4 capitolo, ma mappando solo le macroidee generali senza dettagli (e allora la mappa ha uno scopo particolare...)
Grazie, video chiarissimo.
Mio figlio è in 5 elementare ma non è assolutamente autonomo pur essendo (a detta delle maestre) molto dotato e senza difficoltà di apprendimento. La cosa principale che manca però è la motivazione... Fa tutto perché DEVE ma senza metterci un minimo di brio. È svogliato e approssimativo e questo crea con me molto attrito perché pretendo più impegno. C'è un modo per migliorare questa interazione e il suo approccio? Grazie se mi risponderà!
Il piacere che si prova nel fare qualcosa, se non è spontaneo, è legato a qualcosa al di fuori di noi: i risultati che otteniamo e che ci fanno sentire fieri, gli strumenti che usiamo, la relazione che grazie a quell'attività instauriamo con qualcuno (es. insegnanti). Questi sono forti motori, che aiutano (sebbene esterni). Direi che la cosa migliore è provare a capire quali sono gli stimoli che farebbero sentire bene e provare piacere a suo figlio, per veicolarsi e/o inserirli nelle attività di studio, un pochino alla volta. Spessissimo anche solo il sentirsi organizzati e sicuri è un forte motore, ma ci si deve arrivare senza grandi fatiche, all'inizio: dividete il lavoro in piccoli step, inserite ripassi quotidiani ma brevi, evitate così lunghe sessioni di studio, ma spezzettate molto. Fate molte pause, ben definite. In modo da arrivare al risultato ma con passi poco faticosi.
Buongiorno Sara come è possibile contattarti? grazie
@@walteronorato8933 dal sito www.studiamore.it o alla mail sara@saradalcin.it
Salve, studio giurisprudenza e vorrei imparare a mappare così per studiare.
Può fare un esempio con una materia.
Tipo es la prima guerra mondiale.
Grazie.
Attendo una sua risposta in merito alla mia richiesta.
Gentile Luigi, in questo momento sto facendo una breve pausa nella registrazione dei video, che riprenderà tra qualche settimana, con il nuovo anno, e prenderò certamente in considerazione il suo suggerimento! Ad oggi ho parlato della mappatura di storia in questo video: ruclips.net/video/Cpwwvb4SmKA/видео.htmlsi=bIpDsgKGndc3515H Non si tratta di un argomento della complessità della prima guerra mondiale, ma può essere certamente da esempio, in particolar modo per gli errori che si commettono a tutte le età quando la mappatura non è ancora una competenza consolidata.
Buongiorno, volevo gentilmente chiederle se ha realizzato dei video nei quali si realizza in diretta una mappa partendo dal testo scritto, grazie
Salve Flavia, questo tipo di video, in diversi esempi per età e materia, sono contenuti nel corso sulla realizzazione delle Mappe per lo Studio, MappiAMO, le lascio il link qui:
www.corsomappe.it
Buongiorno, mia figlia in seconda media non ha ancora un metodo di studio e in storia che ci sono tante informazioni fa veramente fatica un consiglio? Grazie
Deve ridurre le informazioni di storia! Ma non "eliminando" info importanti, bensì identificandole es esprimendole in sintesi, e soprattutto raggruppandole per tema/categoria, attraverso uno schema: questo, oltre ad allenarla a ragionare correttamente, la aiuterà a creare degli insiemi di informazioni: quando le informazioni sono raggruppate, la nostra memoria le ricorda molto meglio. Esempio: la guerra del Peloponneso, Cause / Conseguenze / Fasi della Guerra / Battaglie Importanti / ....
PS vai su www.studiamore.it, c'è una lezione gratuita sul metodo per iniziare ;-)
Parlo da profano. Io penso che per ricordare poi una mappa mentale (da cui ricavare le informazioni "condensate") occorra inserire la mappa mentale in un tessuto narrativo, in una "storia". Una storia avvincente,eccitante ovvero con eventi, immagini altamente emotivi. E allora e solo allora la mappa mentale può essere adeguatamente memorizzata. Non so se sono riuscito a spiegarmi. Grazie.
Ciao Paolo, si ho capito cosa intendi. Trovo che invece le cose stiano un po' diversamente. Sono convinta, come dici tu, che avere l'aspetto narrativo sia utile, e che l'uso di immagini potenzi il ricordo. Però c'è molto di più sotto una mappa ben fatta: non solo nel modo in cui dici tu la puoi ricordare (e in effetti, pur insegnando io a lavorare molto con immagini e fantasia, non è questo su cui mi concentro). Quando si fa una mappa, dobbiamo pensare non solo a condensare (che poi, non vanno tagliati i concetti, solo le parole, e fa una grandissima differenza, che non tutti colgono senza pratica): dobbiamo soprattutto raggruppare e mettere a confronto. Le mappe migliori, cioè che vengono più facilmente ricordate senza grossi stratagemmi mnemonici (pur utilissimi) sono quelle su cui lo studente ha lavorato rivoluzionando un po' l'ordine del testo, dove ha RAGIONATO, ha elaborato, posizionando le info in modo da renderle facilmente confrontabile, per somiglianza o differenza, con le altre, dove ha dato un ordine logico alle informazioni, che spesso un libro non da o non rende palese, dove anche la grafica (questa parte dell'immagine è fondamentale!) richiama questo ragionamento e lo rende più evidente. In questo modo anche una mappa senza immagini o senza una "storia" dietro (che realizzarla è difficile!) può essere memorizzata, e direttamente mentre si fa: perchè l'elaborazione è stata chiara, e la grafica l'ha resa evidente. Il tutto è possibile quando le info vengono appunto elaborate in modo personale, profondo, ragionato: non è mai la mappa in quanto schema grafico a venir ricordato, ma tutto parte da come abbiamo ragionato, dall'elaborazione che abbiamo fatto dei concetti 🙂
@@studiamore Grazie Sara per aver trovato tempo per rispondermi. Ho elaborato spesso mappe mentali (materie umanistiche), moto pittoresche.. Sono piene di immagini (foto) e forse alla fine risultano troppo "pesanti". Ti chiedo allora innanzitutto una cosa. Hanno senso mappe mentali senza immagini? O forse possono essere usate in modo parco? Di solito io uso (su vari device) un'applicazione che è forse la migliore (superiore a quella ufficiale della Buzan). Si chiama iThoughts (non so se ho scritto bene :). Credo che nello studio e nella successiva memorizzazione con le mappe si debba procedere così . Innanzitutto leggere con attenzione il testo (pochi brani per volta) e cercare di comprenderlo il più possibile- E la comprensione consiste, implica il rendere il brano con le nostre parole, come se dovessimo spiegarlo ad una scolaresca. E semmai continue domande sul materiale appreso. Solo e solo allora procedere a fare le mappe mentali, usando la comprensione con le nostre parole, per cui non necessariamente le parole chiave devono essere prese dal testo che si studia. La ripetizione (solo mentale e non ad alta voce che può distrarre?) e lo studio poi dovrebbero avvenire sulla mappa. da evitare - credo - lunghi, ripetivi e snervanti riassunti (spesso un duplicato del testo originario). Nelle mappe che io costruisco (l'applicazione citata me lo consente) inserisco anche dei box più estesi con testo. Però la cosa importante è il "reticolo" con le varie parole chiave collegate dai vari rami. Probabilmente - hai ragione - è un appesantimento (e porta via troppo tempo) costruire anche una storia che leghi - emotivamente - le varie parole chiave (e relativi rami). Spero di non averti troppo importunata. Grazie.
@@paololucaccini344 ciao! Io uso più spesso Xmind, ma iThoughts è comunque una buona alternativa! La ripetizione (chiamiamola esposizione o meglio racconto) per me è SOLO ad alta voce: se la faccio mi serve per elaborare bene, tutto ciò che è mentale porta inevitabilmente a distrazione: o parlo, o scrivo, per ancorare la mente. Io ho un approccio diverso: costruisco la mappa mentre leggo, e mentre comprendo, e se capisco che integrando info con frasi o paragrafi successivi la mia visione cambia, cambio la mappa. E' un accomodamento delle info essenziale, non devo essermi formata un'idea precisa dell'argomento per fare la mappa, mi costruisco l'idea mentre faccio la mappa. Se voglio fare mappe di argomenti già compresi e consolidati, allora faccio una mappa concettuale, non mentale, più libera e che può seguire i miei pensieri ;-) Le immagini sono utilissime, ma possiamo anche solo figurarcele in mente. Con buoni ripassi la mappa resta comunque, se numeriamo i rami, li ordiamo con un senso nostro. I disegni e le immagini li inseriamo certamente poi ai primi ripassi, su quei concetti che vediamo ancora di difficile memorizzazione ;-)
Ciao Sara. Grazie al tuo corso, da un mesetto il mio bimbo di 9 anni sta studiando attraverso le mappe. Mi sembra che lui faccia meno "confusione" quando la struttura della mappa è tutta a destra e non intorno all'argomento principale, mantenendo sempre la giusta gerarchia. La disposizione è importante? Dal punto di vista mnemonico, cosa cambia ponendo l'argomento principale al centro e i sottoargomenti intorno? Grazie per la tua guida.
Ciao Emanuela, la differenza è solo una questione di quantità: se abbiamo parecchi sotto argomenti principali non è possibile contenerli tutti nella parte destra del foglio, tutto qui. Ma spesso anche a me capita che, con mappe piccoline, la struttura si limiti solo ad un lato. Quindi continuate tranquillamente così, e quindi cercate di fare mappe contenute, piuttosto spezzando un argomento i due parti se necessario. Piano piano, nei prossimi anni, amplierai e vedrai che effetto farà.
@@studiamore grazie!
Spero tu mi possa aiutare a capire come farle......
Buongiorno Sara, grazie del video è molto interessante. Vorrei solo chiedere per la preparazione universitaria, essendo molto più ampi e complicato gli argomenti, come consiglia di affrontarla, le mappe come vanno create da zero? (Intendo anche la parte della lettura va fatta prima o durante? ma leggere tutto il libro prima o cmq tutto un capitolo è una gran fatica e perdita di tempo)
Consiglio sempre di evitare le doppie letture, specialmente se sugli argomenti del libro abbiamo già ricevuto, in classe o a lezione, una spiegazione che ci ha dato la visione di insieme. Per la creazione da zero delle mappe mi è difficile rispondere qui in modo esaustivo, ma posso darti indicazione sulla loro impostazione. Se affronti un intero capitolo, prima di iniziare a mappare scorrilo e definisci i macro argomenti di cui è composto, quella sarà la tua lista mappe: ogni mappa non deve essere troppo estesa, altrimenti faticherai a ricordarla. Dopo di che inizia dalla prima e creale contemporaneamente alla lettura. Se usi un software non avrai problemi a spostare e modificare le informazioni mano a mano che procedi, sulla base di nuove considerazioni che farai procedendo nella lettura. Ricorda di ripassare ogni mappa prima di procedere alla successiva!
Ciao scusa avrei bisogno di parlarti in privato per imparare a fare le mappe mentali per un concorso. Purtroppo leggo e non ricordo niente. Mi sembra che le mappe mi possano aiutare. Dove ci possiamo sentire
Magari una video chiamata.... Grazie.
Ciao Sara
Bellissimi video molto chiari.
Mio figlio fa le superiori (4°), è un ADHD e DSA.
Sono riuscita finalmente a fargli capire l'importanza di prendere appunti in classe e fare mappe ma ha ancora delle difficoltà perché fa fatica a tenere la concentrazione. Ovviamente l'esercizio lo ha aiutato molto a velocizzare la cosa ma ha ancora molta strada...non usa colori, e spesso segue il testo letto piuttosto che gli argomenti. Gli farò vedere i tuoi video, tanto si da che una cosa detta da un esterno ha più valore di una cosa detta da un genitore!!!!😀
La mia domanda è questa.
Le materie teciche dove molto è esercizi, formule, e definizioni...creare mappe diventa più difficile...ti faccio un esempio..
Scuola: aeronautica
Materia: meccanica
Argomento: bullonatura
Se fosse possibile vorrei fare un incontro online per capire cosa potremmo fare insieme oltre i corsi che ho visto sul sito.
Grazie per i video che mandi e le info che condividi.
Buona giornata
Cara posso iniziare anche in seconda elementare?Per geografia,Grazie
Certo Giovanna. Inizia con porzioni di testo piccole, e dovrai essere tu a guidare. Non essere troppo sintetica, a questa età c'è ancora bisogno delle parole di collegamento, che toglierai piano piano.
Sei molto chiara. Io sono una mamma che vorrebbe aiutare mio figlio ad acquisire un metodo di studio efficace. Fai tutoraggio privato on line? Segui studenti online?
Ciao Sara, una domanda...tu metti anche immagini sopra le parole chiave per ricordare meglio le P.C.??
Ciao Marco! Si assolutamente! In questo video mi sono focalizzata principalmente sulla differenza con mappe non mentali e non su tutte le regole per fare mappe mentali efficaci. Tra queste però c'è senz'altro l'uso delle immagini associative, tramite disegni o come immagini mentali 😉
@@studiamore sei molto brava e spieghi con molta chiarezza
Ciao Sara, devo dare un esame bello ampio di storia della psicologia che comprende due manuali. È possibile fare una decina di mappe o sono troppe? 🤔😄
Ciao Mattia, dipende dal grado di dettaglio con il quale hai bisogno di conoscere le informazioni! Di getto ti direi che con due manuali non sono affatto troppe, anzi forse poche... Ma se devi conoscere solo gli aspetti più generali delle correnti psicologiche e delle personalità rilevanti allora potrebbe andare bene... è una di quelle domande a cui è difficile rispondere senza vedere il testo e senza conoscere il modo in cui sarai testato/il professore che ti esaminerà. Per darti un'indicazione utilizzabile, in ogni caso, una mappa deve riguardare un argomento ben definito, non un argomento troppo esteso: ad esempio, potrei fare una sola mappa su Freud, ma onestamente vedo molto più utile una serie di mappe su ciascuna delle sue teorie: l'inconscio/le pulsioni/il sogno/... Forse con la storia della psicologia puoi stare su spetti più generici di questi, ma per era per farti capire cosa intendo. Spero di averti dato una chiave per trovare la tua risposta ;-)
@@studiamore sei stata chiara e molto gentile! Ti ringrazio🙏
Lettura veloce, i giusti appunti e inserirli nelle mappe mentali consentirebbe la lettura con ottima comprensione del testo anche di 150 pagine al giorno. In certe materie però ci vuole altro.
Alla fine pero', gira e rigira bisogna sempre mandare a memoria quello che si è scritto o disegnato, ma alla fine se uno ha poca memoria anche in questo caso come hai fatto lo schema, si fa fatica, bisogna sempre vedere dove i professori mettono la domanda e in che maniera.
Ma no… o forse proprio non mi sono spiegata bene! Per carità memorizzare si deve, e forse in geografia (che è l’esempio del video) può sembrare meno facile, ma creare una mappa significa ragionare un sacco! La memorizzazione è estremamente facilitata, provare per credere. Dalla logica, dalla riflessione fatta, dal confronto con i dati, dalle categorie/ rami identificati… Poi ovviamente non dimentichiamo che il processo mnemonico avviene per consolidamento successivo, quindi prima è facilitato perché ho raggruppato e gerarchizzato, ma poi si consolida se attraverso prove successive quelle info le estrapolo ( con un po’ di sforzo) dalla mia memoria iniziale. L’apprendimento deriva dallo sforzo giusto, si chiama sforzo desiderabile ( dal cervello e non da noi😂)
Poi non è che il prof chiede cose diverse da quanto spiega, o meglio, ogni tanto può succedere per carità, ma nella maggior parte dei casi è un ‘alibi che ci raccontiamo.. io di studenti ne ho molti e posso dire questo (non è il tuo caso , non ti conosco e parlo per la mia esperienza): quasi ogni volta in cui mi raccontano che il prof li ha stupiti con domande strane, ho trovato le risposte nei loro libri, semplicemente ‘non pensavo che fosse una cosa importante’ o ‘non ci avevo fatto caso, lui/lei non ne ha parlato (forse), anche se poi nel libro c’era…’ capisco la frustrazione ma spesso siamo superficiali, è il problema numero due, dopo la disorganizzazione 😉
@@studiamore Buongiorna Sara, ho acquistato il tuo libro, nella vita c'è sempre da studiare e quello che stò facendo ancora io, vediamo man mano che leggo e provo gli esempi che hai fatto se riesco a migliorare, anche perchèsinceramente non ho più tanta voglia di rimanere ore e ore sui libri, potessi risparmiare tempo lo gradirei molto, vediamo con il tempo, grazie della risposta.
Buongiorno, Volevo sapere se aveva wz per poter comunicare grazie
Elena visiti www.strategiediapprendimento.it e troverà tutte le modalità di contatto
@@studiamore grazie mille molto gentile
Ottimo metodo! Per l'università che tipo di percorso consigli? Leggere tutto il capitolo e successivamente fare una mappa o procedere passo per passo ?
Ciao Giada! Non consiglio mai la lettura di dettaglio orientativa, quindi mai leggere tutto il capitolo e poi fare la mappa. Diciamo che dipende molto dal tipo di "preview" che hai avuto prima sull'argomento: hai seguito la lezione? Hai visto delle slide...? Se si, ti sarà più facile orientarti, naturalmente. In ogni caso cercherei di individuare quanti e quali argomenti tratta il capitolo, definirei quindi con una lettura del paratesto (titoli, paragrafi e parole in grassetto) i sotto-argomenti trattati e quindi le mappe da realizzare (facendo un breve elenco o una mappa veloce di preview, appunto), e poi partirei con la lettura di dettaglio, leggendo e CONTEMPORANEAMENTE mappando! Se mappi al pc qualsiasi riassestamente delle relazioni tra le informazioni lo potrai apportare facilmente!
@@studiamore grazie mille ❤️
Il passaggio - diciamo così - dalla scarna parola chiave al discorso che vi sta dietro non è un passaggio tanto semplice, a meno di non collegare le varie parole chiave ( i singoli rami9 in una narrazione che serva da supporto all'intera mappa con tutti i nodi e parole chiave.
Non lo è ma dobbiamo pensare che le mappe le deve raccontare chi le ha fatte, non si studia "su parole scarne" scritte da altri. E se le abbiamo fatte come si deve, partendo dall'informazione complessa (NON da slide, non da altri schemi), allora avremo semplicemente sintetizzato la complessità in una mappa che aiuta a ricordarla, e potremmo ri-spiegarla, tornando alla complessità del nostro discorso. Ovviamente non vale se studiamo su uno schema fatto non da noi o realizzato con superficialità. La mappa non è la panacea di tutti i mali, se non si realizza con impegno, con la giusta tecnica, con logica, non aiuta. Inoltre, anche per chi realizza una mappa ben fatta, ci può essere all'inizio difficoltà nell'esporla: significa che va fatto un allenamento progressivo. E' vero che avendo un testo ci è più semplice da esporre, perchè lo si ripete, ma ripetere non è il senso dello studio, lo è invece trovare la propria modalità di arricchire e raccontare una serie di concetti conosciuti, partendo dallo scheletro. Solo così un po' alla volta si costruisce il proprio stile espositivo
;-)
Grazie!