Mi reputo una persona ambiziosa in quanto estremamente perfezionista. Oggi ho fatto una cosa da 8, ottimo, domani la farò da 9, finché non arriverò al 10. L’inconveniente dell’ambizione è il limite: l’accorgersi di essere stanchi, trovare qualcuno più ambizioso di te. È una spinta alla crescita, ma una condanna alla supremazia irraggiungibile, un motore ed un freno allo stesso tempo. Sono caduta, ma mi sono sempre rialzata, perché l’ambizione a diventare qualcosa di più ti spinge sempre verso il cielo, ma ci vuole un pizzico di forza nel toccare una stella e affermare che no, non brucia, quando in realtà lo fa eccome.
Brava, bell'intervento. Io sono una persona molto ambiziosa, ho sempre avuto sogni e sono sempre riuscita nel mio piccolo a realizzarli. È vero che è come avere un torrente in piena dentro che ci porta lontano, a volte sembra "altrove", ma basta tenere i piedi per terra, essere umili per non farsi trascinare da una confusione infinita su quali siano gli obbiettivi importanti da raggiungere! Credo che l'ambizione sia una perla rara e preziosissima, ringrazio il Signore di avermela data, io sono felice, ma so di dover stare attenta a non lasciarmi trasportare troppo, e una volta che ho camminato davvero lontano, ancora con umiltà dovrò sapermi fermare e accontentarmi godendo infinitamente di ciò che ho creato spiritualmente e professionalmente per poi pensare alla famiglia!:)))
Invidio la costanza e la tenacia, assurdo come chi è ambizioso riesca a non abbattersi dopo qualche rifiuto/delusione e continuare a portare avanti ciò che si prefigge.
L'ambizione maniacale e frustrante mi spaventa, insieme al perfezionismo. L'aspirazione che conduce alla gratificazione è un sogno che purtroppo ho visto in pochissimi. Essere umano e vie di mezzo mi sembrano sempre più chimere.Naturalmente mi riferisco alle mie personali osservazioni.Ottimo argomento.
Concordo, come qualcuno nei commenti, ad associare l'ambizione con il "perfezionismo". Sono una persona che viene talvolta definita "perfettina" nel senso che vorrei che tutto fosse perfetto e mi ritrovo a mettere in luce, così, gli aspetti negativi di quello che faccio, sono ecc. Vorrei essere perfetto forse, ma purtroppo uno si accorge ben presto di quanto sia impossibile raggiungere la perfezione e ti ritrovi in un vortice senza fine: da un lato ti senti forte e anche bravo (perché effettivamente, forse anche grazie all'ambizione, ottieni risultati) ma dall'altro vorresti essere sempre di più. Credo che ciò sia anche dovuto, come già detto da qualche studioso, al fatto che nel mondo contemporaneo siamo costantemente posti di fronte ad infinite scelte e possibilità e, se da un lato è sicuramente un pro, dall'altro ci condanna alla continua ricerca di un "altro" non si può dire bene cosa, ma questa ipotetica esistenza di qualcosa "d'altro" e quindi migliore, ci porta, secondo me, ad una ipercritica della nostra situazione presente. Quanto sarebbe più facile accettare ciò che siamo senza rincorrere il nulla...
Percepisco la mia ambizione come una colpa e, nonostante sia la forza che mi motivi più di qualsiasi altra cosa, in alcuni momenti non mi sento in grado di soddisfare le mie aspettative, per questo maledico il giorno in cui ho deciso di spingere così tanto nella vita. Nei rapporti interpersonali poi emerge un lato di condivisione che fa soffrire ancora di più: i miei genitori, più "semplici" di me, dicono che ho dato già abbastanza, i ragazzi con cui mi frequento non sempre capiscono le mie prospettive e il mio paese di origine non può darmi quello che voglio. Sono sicura inoltre che l'ambizione si nutra di stimoli, ma so anche che la spasmodica ricerca del nuovo e del difficile può diventare quasi una dipendenza che ci fa dimenticare i rapporti che citavo sopra. Riconoscerla però mi ha fatto capire che non sbaglio a pretendere un futuro diverso e allo stesso tempo ad accettare le visioni diverse dalla mia.
Non sono sicuro che l'ambizione sia una caratteristica innata, secondo me può anche essere frutto di condizionamenti ed esperienze che ci trasformano. Credo che per quanto sia deleterio desiderare di essere più degli altri, il desiderio di migliorare se stessi (tipico delle persone ambiziose) è una delle più grandi e sane motivazioni che esistono.
Non tutti siamo ambiziosi, lo dice pure Sofia nel video: "L'ambizione è una disposizione caratteriale. Non può essere quindi cambiata. Se sei ambizioso, sei ambizioso, fine"
Argomento molto interessante... Ambizione spinta vitale ma anche per certi versi distruttiva. Ricercare l'equilibrio sarebbe la chiave. Sicuramente ci sono aspetti della nostra vita dove lo siamo di più mentre altri meno. In base a cosa? Perché? Qual'è la spinta emotiva che proviamo? Che patto abbiamo fatto con noi stessi quando ci poniamo un determinato obiettivo? Ci fa stare bene? Cosa proviamo una volta raggiunto? Riusciamo poi veramente a goderci e a sentirci pieni una volta toccata la stella? Non arrivare ci crea frustrazione o ci aiuta in un cammino di consapevolezza? Non è forse il percorso e come ci sentiamo durante che ci fa stare meglio? Grazie per questo video.
L'ambizione porta con se gioie e dolori, soprattutto quando ti accorgi che è parte intrinseca del tuo essere. Ti spinge a perseguire i tuoi traguardi spinto dalla paura del fallimento, ti rende disposto a sacrificare relazioni e sistemi di supporto nel nome dell'autorealizzazione. Ma poi, in momenti di disillusione (o lucidità?) ti rendi conto che il te del futuro potrebbe pentirsi amaramente di ciò che ha lasciato indietro, rendendosi conto di aver passato una vita a cercare di afferrare coriandoli dorati ma finendo con lo stringere in mano un pugno di mosche. A volte mi ritrovo ad invidiare le persone non ambiziose, perchè forse loro hanno capito che il sale della vita è fatto del godere del presente e non dell'anelito insoddisfatto del futuro.
La penso come te Una mia amica è molto ambiziosa e ogni volta che osservo il suo modo di vivere mi chiedo se realmente poi sia felice e soddisfatta. La vedo come in preda a una ricerca sfrenata e spasmodica dei suoi obiettivi, che per me è come se fossero mosche
Allora io non sono ambiziosa, sono molto emotiva, sensibile e spirituale. Infatti sono molto religiosa. Mi piacerebbe tornare a fare un lavoro molto umile che ho fatto in passato...l'operatrice in una casa di riposo. Era un lavoro che mi metteva in contatto con la vera sofferenza e i bisogni di nonnine tenere. Non me ne frega niente dei soldi. Vorrei vivere con poco, giusto per comprare il necessario vivere con il mio ragazzo uscire con i miei amici e qualche capriccio e viaggio e regalo agli altri. Quindi il lavoro nella casa di riposo andrebbe bene 1000 euro al mese. Non invidio affatto le persone ambiziose. Anzi, credo si perdano il vero piacere della vita, le cose semplici.
Potete fare un video su quanto sia difficile innamorarsi? Sembra un argomento banale ma quasi nessuno credo che ne abbia fatto esperienza diretta. Ho poca esperienza in questo campo ma sono fermamente convinto che il 99% delle persone non sia per nulla capace di capire quando si è innamorati o confonde quell'emozione con una delle tantissime sfumature limitrofe. I pochi che hanno la fortuna (perchè solo di questo si tratta) di provare almeno una volta nella vita un tale sentimento, capiscono quanto sia raro e rivalutano tutte le relazioni precedenti. Perchè una pesona che ha capito questo dovrebbe aver voglia di cercare ancora, dal momento che è difficilissimo trovare una persona così e ancor più difficile trovare qualcosa del genere che sia anche corrisposto in egual misura? Quasi tutti finiscono per accettare (e vivere per tutta la vita in) relazioni che non si basano su questi sentimenti, semplicemente perchè è difficilissimo trovarle o perchè non hanno mai provato qualcosa del genere.
Non so se si possa misurare, ma se avessi un ambiziometro penso che esploderebbe. Nel mio caso è ossessione, soprattutto per il tempo. Ho perso tanto tempo in gioventù e ho la consapevolezza che il tempo non solo, fra le risorse di cui disponiamo, sia la risorsa più limitata, ma anche la più aleatoria. Questo mi spinge a dosarlo e impiegarlo nella maniera più utile e costruttiva possibile (limitatamente a quella che è la mia personale scala di valori e agli obbiettivi che intendo raggiungere, ovviamente). Si tratta di oscillare continuamente fra letizia e pena (più la seconda che la prima). Gli obbiettivi sono sempre parziali, raggiungibili (a seconda delle proprie capacità) per non pesare troppo sulla volontà e che richiedono però tanta, tanta, ma TANTA costanza. Col tempo impari ad organizzare e gestire al meglio gli impegni: 24 ore (meno 8, sempre dormire almeno 8 ore!) son troppo poche per chiedersi quanto siano lunghe 24 ore, ma tante se si ci mette a far cose. Il traguardo è qualcosa che da felicità sul momento, ma che fugge via abbastanza in fretta: diventa, nel giro di poco, strumentale al perseguimento di qualcosa di più grande, che poi diventa strumentale al raggiungimento di qualcosa di più grande, che poi diventa strumentale al raggiungimento di qualcosa di più grande, che poi... va beh, capito, no? La sconfitta è parte del gioco quindi non è questa il problema, ma la consapevolezza di aver perso del tempo, il cui costo-opportunità è sempre troppo elevato. C'è sempre un'alternativa migliore, quindi, quando punti sul cavallo sbagliato, è sempre un duro colpo: personalmente sono capace di rimuginarci (sbagliando) anche per mesi. Diventa fondamentale avere un piano B ( o costruirne uno nel minor tempo possibile). Le relazioni umane (almemo nel mio caso) esistono e sono pure tante. So di essere un essere umano e ho bisogno di confrontarmi e stare con i miei simili. Vero è che di relazioni davvero durature e importanti ce ne sono poche, ma in generale non ci lamenta: meglio pochi, ma buoni. Una difficoltà seria, è quella di trovare gente che parli la tua stessa lingua: essere ambiziosi significa anche approfondire più della media e tante volte non si ci interfaccia con il Mondo che vorremmo. Quando frequentavo l'Università era più facile trovare persone con cui discutere dei "massimi sistemi", nel Mondo del lavoro sto avendo maggiori difficoltà.
Bel video su un argomento che mi sta molto a cuore... ma la mia curiosità non c'entra molto con l'argomento in questione: dopo aver chiesto i nostri pareri, riuscite a leggere tutti i commenti e pensieri che scriviamo sotto al video?
Penso che il fatto di non avere ambizioni mi porti dentro un vuoto profondo che mi fa stare molto male, non mi sento né di utilità al mondo né di me stessa. Le ambizioni mi portano a sapere chi sono, mi danno un sacco di grinta e voglia di vivere. Puntando in alto, ma essendo pur pronta a sacrifici e ad incassare qualsiasi colpo. Sarò una folle suicida? Non so, però nel dubbio alla fine potrò dire di averci provato, nel fallimento o nel successo.
Mi reputo una persona ambiziosa in quanto estremamente perfezionista. Oggi ho fatto una cosa da 8, ottimo, domani la farò da 9, finché non arriverò al 10. L’inconveniente dell’ambizione è il limite: l’accorgersi di essere stanchi, trovare qualcuno più ambizioso di te. È una spinta alla crescita, ma una condanna alla supremazia irraggiungibile, un motore ed un freno allo stesso tempo. Sono caduta, ma mi sono sempre rialzata, perché l’ambizione a diventare qualcosa di più ti spinge sempre verso il cielo, ma ci vuole un pizzico di forza nel toccare una stella e affermare che no, non brucia, quando in realtà lo fa eccome.
Brava, bell'intervento. Io sono una persona molto ambiziosa, ho sempre avuto sogni e sono sempre riuscita nel mio piccolo a realizzarli. È vero che è come avere un torrente in piena dentro che ci porta lontano, a volte sembra "altrove", ma basta tenere i piedi per terra, essere umili per non farsi trascinare da una confusione infinita su quali siano gli obbiettivi importanti da raggiungere! Credo che l'ambizione sia una perla rara e preziosissima, ringrazio il Signore di avermela data, io sono felice, ma so di dover stare attenta a non lasciarmi trasportare troppo, e una volta che ho camminato davvero lontano, ancora con umiltà dovrò sapermi fermare e accontentarmi godendo infinitamente di ciò che ho creato spiritualmente e professionalmente per poi pensare alla famiglia!:)))
Invidio la costanza e la tenacia, assurdo come chi è ambizioso riesca a non abbattersi dopo qualche rifiuto/delusione e continuare a portare avanti ciò che si prefigge.
L'ambizione maniacale e frustrante mi spaventa, insieme al perfezionismo. L'aspirazione che conduce alla gratificazione è un sogno che purtroppo ho visto in pochissimi. Essere umano e vie di mezzo mi sembrano sempre più chimere.Naturalmente mi riferisco alle mie personali osservazioni.Ottimo argomento.
Concordo, come qualcuno nei commenti, ad associare l'ambizione con il "perfezionismo". Sono una persona che viene talvolta definita "perfettina" nel senso che vorrei che tutto fosse perfetto e mi ritrovo a mettere in luce, così, gli aspetti negativi di quello che faccio, sono ecc. Vorrei essere perfetto forse, ma purtroppo uno si accorge ben presto di quanto sia impossibile raggiungere la perfezione e ti ritrovi in un vortice senza fine: da un lato ti senti forte e anche bravo (perché effettivamente, forse anche grazie all'ambizione, ottieni risultati) ma dall'altro vorresti essere sempre di più. Credo che ciò sia anche dovuto, come già detto da qualche studioso, al fatto che nel mondo contemporaneo siamo costantemente posti di fronte ad infinite scelte e possibilità e, se da un lato è sicuramente un pro, dall'altro ci condanna alla continua ricerca di un "altro" non si può dire bene cosa, ma questa ipotetica esistenza di qualcosa "d'altro" e quindi migliore, ci porta, secondo me, ad una ipercritica della nostra situazione presente.
Quanto sarebbe più facile accettare ciò che siamo senza rincorrere il nulla...
Percepisco la mia ambizione come una colpa e, nonostante sia la forza che mi motivi più di qualsiasi altra cosa, in alcuni momenti non mi sento in grado di soddisfare le mie aspettative, per questo maledico il giorno in cui ho deciso di spingere così tanto nella vita.
Nei rapporti interpersonali poi emerge un lato di condivisione che fa soffrire ancora di più: i miei genitori, più "semplici" di me, dicono che ho dato già abbastanza, i ragazzi con cui mi frequento non sempre capiscono le mie prospettive e il mio paese di origine non può darmi quello che voglio.
Sono sicura inoltre che l'ambizione si nutra di stimoli, ma so anche che la spasmodica ricerca del nuovo e del difficile può diventare quasi una dipendenza che ci fa dimenticare i rapporti che citavo sopra.
Riconoscerla però mi ha fatto capire che non sbaglio a pretendere un futuro diverso e allo stesso tempo ad accettare le visioni diverse dalla mia.
anche io senso di colpa
Non sono sicuro che l'ambizione sia una caratteristica innata, secondo me può anche essere frutto di condizionamenti ed esperienze che ci trasformano. Credo che per quanto sia deleterio desiderare di essere più degli altri, il desiderio di migliorare se stessi (tipico delle persone ambiziose) è una delle più grandi e sane motivazioni che esistono.
Non tutti siamo ambiziosi, lo dice pure Sofia nel video: "L'ambizione è una disposizione caratteriale. Non può essere quindi cambiata. Se sei ambizioso, sei ambizioso, fine"
Argomento molto interessante... Ambizione spinta vitale ma anche per certi versi distruttiva. Ricercare l'equilibrio sarebbe la chiave. Sicuramente ci sono aspetti della nostra vita dove lo siamo di più mentre altri meno. In base a cosa? Perché? Qual'è la spinta emotiva che proviamo? Che patto abbiamo fatto con noi stessi quando ci poniamo un determinato obiettivo? Ci fa stare bene? Cosa proviamo una volta raggiunto? Riusciamo poi veramente a goderci e a sentirci pieni una volta toccata la stella? Non arrivare ci crea frustrazione o ci aiuta in un cammino di consapevolezza? Non è forse il percorso e come ci sentiamo durante che ci fa stare meglio? Grazie per questo video.
L'ambizione porta con se gioie e dolori, soprattutto quando ti accorgi che è parte intrinseca del tuo essere. Ti spinge a perseguire i tuoi traguardi spinto dalla paura del fallimento, ti rende disposto a sacrificare relazioni e sistemi di supporto nel nome dell'autorealizzazione. Ma poi, in momenti di disillusione (o lucidità?) ti rendi conto che il te del futuro potrebbe pentirsi amaramente di ciò che ha lasciato indietro, rendendosi conto di aver passato una vita a cercare di afferrare coriandoli dorati ma finendo con lo stringere in mano un pugno di mosche. A volte mi ritrovo ad invidiare le persone non ambiziose, perchè forse loro hanno capito che il sale della vita è fatto del godere del presente e non dell'anelito insoddisfatto del futuro.
Bellissimo commento
La penso come te
Una mia amica è molto ambiziosa e ogni volta che osservo il suo modo di vivere mi chiedo se realmente poi sia felice e soddisfatta. La vedo come in preda a una ricerca sfrenata e spasmodica dei suoi obiettivi, che per me è come se fossero mosche
Allora io non sono ambiziosa, sono molto emotiva, sensibile e spirituale. Infatti sono molto religiosa. Mi piacerebbe tornare a fare un lavoro molto umile che ho fatto in passato...l'operatrice in una casa di riposo. Era un lavoro che mi metteva in contatto con la vera sofferenza e i bisogni di nonnine tenere. Non me ne frega niente dei soldi. Vorrei vivere con poco, giusto per comprare il necessario vivere con il mio ragazzo uscire con i miei amici e qualche capriccio e viaggio e regalo agli altri. Quindi il lavoro nella casa di riposo andrebbe bene 1000 euro al mese. Non invidio affatto le persone ambiziose. Anzi, credo si perdano il vero piacere della vita, le cose semplici.
Potete fare un video su quanto sia difficile innamorarsi? Sembra un argomento banale ma quasi nessuno credo che ne abbia fatto esperienza diretta. Ho poca esperienza in questo campo ma sono fermamente convinto che il 99% delle persone non sia per nulla capace di capire quando si è innamorati o confonde quell'emozione con una delle tantissime sfumature limitrofe. I pochi che hanno la fortuna (perchè solo di questo si tratta) di provare almeno una volta nella vita un tale sentimento, capiscono quanto sia raro e rivalutano tutte le relazioni precedenti. Perchè una pesona che ha capito questo dovrebbe aver voglia di cercare ancora, dal momento che è difficilissimo trovare una persona così e ancor più difficile trovare qualcosa del genere che sia anche corrisposto in egual misura? Quasi tutti finiscono per accettare (e vivere per tutta la vita in) relazioni che non si basano su questi sentimenti, semplicemente perchè è difficilissimo trovarle o perchè non hanno mai provato qualcosa del genere.
Non so se si possa misurare, ma se avessi un ambiziometro penso che esploderebbe. Nel mio caso è ossessione, soprattutto per il tempo. Ho perso tanto tempo in gioventù e ho la consapevolezza che il tempo non solo, fra le risorse di cui disponiamo, sia la risorsa più limitata, ma anche la più aleatoria. Questo mi spinge a dosarlo e impiegarlo nella maniera più utile e costruttiva possibile (limitatamente a quella che è la mia personale scala di valori e agli obbiettivi che intendo raggiungere, ovviamente). Si tratta di oscillare continuamente fra letizia e pena (più la seconda che la prima). Gli obbiettivi sono sempre parziali, raggiungibili (a seconda delle proprie capacità) per non pesare troppo sulla volontà e che richiedono però tanta, tanta, ma TANTA costanza. Col tempo impari ad organizzare e gestire al meglio gli impegni: 24 ore (meno 8, sempre dormire almeno 8 ore!) son troppo poche per chiedersi quanto siano lunghe 24 ore, ma tante se si ci mette a far cose. Il traguardo è qualcosa che da felicità sul momento, ma che fugge via abbastanza in fretta: diventa, nel giro di poco, strumentale al perseguimento di qualcosa di più grande, che poi diventa strumentale al raggiungimento di qualcosa di più grande, che poi diventa strumentale al raggiungimento di qualcosa di più grande, che poi... va beh, capito, no?
La sconfitta è parte del gioco quindi non è questa il problema, ma la consapevolezza di aver perso del tempo, il cui costo-opportunità è sempre troppo elevato. C'è sempre un'alternativa migliore, quindi, quando punti sul cavallo sbagliato, è sempre un duro colpo: personalmente sono capace di rimuginarci (sbagliando) anche per mesi. Diventa fondamentale avere un piano B ( o costruirne uno nel minor tempo possibile).
Le relazioni umane (almemo nel mio caso) esistono e sono pure tante. So di essere un essere umano e ho bisogno di confrontarmi e stare con i miei simili. Vero è che di relazioni davvero durature e importanti ce ne sono poche, ma in generale non ci lamenta: meglio pochi, ma buoni. Una difficoltà seria, è quella di trovare gente che parli la tua stessa lingua: essere ambiziosi significa anche approfondire più della media e tante volte non si ci interfaccia con il Mondo che vorremmo. Quando frequentavo l'Università era più facile trovare persone con cui discutere dei "massimi sistemi", nel Mondo del lavoro sto avendo maggiori difficoltà.
Concordo appieno con ciò che dici, e spesso provo o ho provato le tue stesse sensazioni
Per quanto non sia ambizioso per nulla mi riconosco in quello che hai esposto. A volte mi sembra che la mia ambizione sia diventare ambizioso.
Bella la pettinatura alla Cugini di Campagna
Bel video su un argomento che mi sta molto a cuore... ma la mia curiosità non c'entra molto con l'argomento in questione: dopo aver chiesto i nostri pareri, riuscite a leggere tutti i commenti e pensieri che scriviamo sotto al video?
Adoro questo canale ❣
L'ho studiata all'università la famosa Maslow's Hierarchy Of Needs😍❤️
Penso che il fatto di non avere ambizioni mi porti dentro un vuoto profondo che mi fa stare molto male, non mi sento né di utilità al mondo né di me stessa.
Le ambizioni mi portano a sapere chi sono, mi danno un sacco di grinta e voglia di vivere.
Puntando in alto, ma essendo pur pronta a sacrifici e ad incassare qualsiasi colpo.
Sarò una folle suicida?
Non so, però nel dubbio alla fine potrò dire di averci provato, nel fallimento o nel successo.
l'ambizione per me è proprio il voler raggiungere ciò che mi rende felice
Presto il mio terapeuta vi risponderà, grazie.
Al potere non stanno persone ambizione, al potere stanno persone con privilegi
Non so perché ma questo video mi ha ricordato il Grande Gatsby e l'ambizione che aveva.. Infatti la proietta a su Daisy
Le persone più ambiziose che ho conosciuto sono per la maggior parte ISTP (MBTI)
Ma il prossimo venti letterario ?
L'ambizione fa l'uomo ladro.
Quella è l'occasione...
Cara Sophia, la piu' grande ambizione della mia vita e' avere una relazione con te, e poi ovviamente tradirti con Chiara Ferragni, ahahahah....
Mamma mia come sei finita male
La mia ambizione è stata annientata e gradualmente sostituita da una profonda insicurezza. Se non vi è autostima la macchina umana si fermaaaaaaaaa
omg
Sofia ma quanto bona sei oggi?
Ambizione=Monkey D Luffy
che bei commenti
L'ambizione è bipolare.
Dimagrita un sacco
oh cristoddio che bella che sei sofia in questo 20