Interessante 🤔 Io mi ritrovo dopo tanti anni di carriera in ambienti internazionali a comunicare mantenendo un contegno corporeo, a volte serioso o parzialmente freddo e poter evitare la tipica manualità italica, è divenuta una capacità che non è stata sempre esente da sistemi alternativi mascherati, tant'è che ho adottato in certe situazioni il pungere le dita dietro la schiena, il mordicchiare la punta della lingua o l'interno bocca, una tecnica che ha funzionato bene ma agli inizi mi consumava piu energia del dovuto 😁
Interessante! Ci farò caso. ------ Meriterebbe un video quello che segue. Ho notato che ci sono persone che formano triangoli con gli oggetti mentre parlano seduti ad una scrivania. Esempio: in un'agenzia di pratiche auto l'impiegata mentre svolgeva la mia pratica faceva ordine sulla scrivania e non solo, creava la figura geometrica del triangolo, sempre, ovviamente non era contestuale al suo dovere logico. Ho notato che tutti gli o😮ggetti erano raggruppati a tre, non c'erano oggetti isolati sulla scrivania. 😮😮😮
Sig Sergio, grazie per questi video... Mi viene in mente una domanda, una curiosità... È possibile, secondo lei, che un individuo consapevole e conoscitore del linguaggio del corpo, muti il proprio linguaggio a convenienza? Oppure riesca a cambiare la propria modalità modalità di porsi a seconda delle situazioni che gli si presentano? Grazie ancora
Ciao Matteo, grazie per la domanda, alla quale è veramente difficile rispondere via messaggio scritto, ma ci provo. Il mondo del linguaggio del corpo che ho approfondito in più di vent'anni di studio si suddivide in due macro aree: 1) i segnali subliminali, ovvero quelli sotto la soglia di coscienza, che per la maggior parte sono pruriti o microespressioni del volto delle quali siamo inconsapevoli quando le produciamo; 2) la gestualità che normalmente ognuno di noi utilizza durante un dialogo e della quale ho parlato in questo video (individui materni, individui paterni, ecc). La prima area, te lo posso assicurare, essendo totalmente subliminale, è impossibile da controllare anche per un esperto come me che conosce perfettamente l'alfabeto del corpo. Posso riuscirci per una decina di secondi, al massimo un minuto, sforzandomi e concentrandomi tantissimo, ma poi prende il sopravvento. La seconda, invece, per un esperto che si sia allenato molto, è possibile utilizzarla ad hoc, a seconda di chi abbiamo davanti, per coinvolgerlo e per sedurlo. Mi fermo qui, perché sarebbe davvero impossibile spiegarti una mole di informazioni che è possibile apprendere solamente in aula, anche grazie a esempi gestuali e video. Spero di esserti stato utile.
Salve dottor Omassi e grazie per i suoi video interessantissimi ed acculturanti. Ho una domanda, nel caso in cui una persona mettesse solamente i pollici nelle tasche sarebbe l’equivalente di mettere le quattro dita assieme al palmo in tasca oppure che altro significa nel linguaggio del corpo? È una mia sottigliezza/curiosità che però non ho ancora trovato risposta
Non sono un dottore, ma grazie per la la sovrastima. I pollici, soprattutto nei maschi, sono usati per ostentare virilità, secondo gli studi che ho fatto. Se non l’hai già visto, in questo video ne parlo: 🟢 Linguaggio del corpo: la danza del corteggiamento maschile ruclips.net/video/Fjj_7eaiAjc/видео.html
Sempre interessante! Mi domando, quindi, se in quelle società un cui la gestualità è limitata da tradizioni culturali hanno meno sviluppate le loro capacità creative.
Apprezzo la tua dialettica diretta e profonda nel contempo. Una domanda. Come spieghi il fatto che le mie reazioni rallentano alla visione di una donna dai canoni estetici, per me speciali, mentre con tutte le altre, "normali", ho reazioni dinamiche rapide e vincenti?
Buongiorno Carlo Alfredo, credo che questa cosa capiti alla maggior parte di noi uomini e, chi più, chi meno, possiamo vivere in fondo una paura del rifiuto o una disistima in noi stessi, che ci spinge a credere di non meritarci le cose belle. Queste paure (e qui ti offro una lettura personale, alla quale sono arrivato dopo anni in cui mi accadeva la stessa cosa da ragazzo) ha una certa attinenza, secondo me, con la favoletta di Esopo "la volpe e l'uva". I nostri schemi mentali, a mio avviso, quando ci approcciamo a una donna "normale" - come la definisci tu - ci permettono di salvarci se non riusciamo nella seduzione, portandoci a pensare "in fondo non era poi così bella", e quindi la sconfitta pesa molto meno. Al contrario, quando una donna esteticamente ci seduce ai massimi livelli, la paura di essere rifiutati è più impattante, proprio perché non ci sono scuse che ci possano salvare: l'uva è matura, siamo noi volpi che non riusciamo a prenderla. Voglio dire, se il grappolo d'uva della volpe di Esopo fosse stato veramente e visibilmente maturo, la scusa che si diede lei stessa dopo non essere riuscita a raggiungerla, sarebbe stata sicuramente più ardua da attuare. Al di là delle metafore, ho conosciuto come coach molte donne bellissime, nel vero senso della parola, che si lamentavano di ricevere pochissimi approcci dai maschi, e si domandavano perché le loro amiche meno attraenti, invece, ne ricevevano moltissime. Credo che non tutti i maschi abbiamo il corredo caratteriale per riuscire ad affrontare certe sfide che appaiono difficili, quando in realtà non lo sarebbero se solo si buttassero, poiché entrano in campo le nostre paure, in particolare, appunto, quella di ricevere un due di picche o quella di sentire nel profondo di non meritarsi un premio di tale bellezza. Ed ecco i blocchi. A un certo punto, intorno ai 25 anni, la superai questa paura, grazie ai miei studi, iniziando a comportarmi "come se" non avessi paura, forzandomi, letteralmente, ad approcciare soprattutto donne molto belle e riuscendo qualche volta nel mio intento. Dentro di me lavoravo, in quei momenti, sul fatto che se fosse arrivato un rifiuto, avrei pensato "non si può piacere a tutte", anziché "non merito certe cose", oppure "non mi avvicino perché sicuramente mi dirà no", prendendola sul personale. In fin dei conti, se i nostri approcci vengono fatti con eleganza, con rispetto, con tatto e, cosa più importante "con simpatia", la donna può comunque non vederci come il suo oggetto di desiderio, può farci capire che non è interessata a noi, tuttavia le lasceremo un bel ricordo per il modo con cui ci abbiamo provato. Personalmente mi aiutò molto la consapevolezza di non essere un adone e parallelamente quella che una donna molto bella potrebbe avere dei canoni estetici e delle aspettative più alte (anche se non sempre è così, credimi), quindi mi buttavo, divertendomi e facendo il possibile per far divertire anche loro. Ho ricevuto parecchi due di picche, ma anche qualche premio. L'importante per me fu che i rifiuti non li prendevo sul personale, non scalfivano la mia autostima. Semplicemente... non si può avere un sì da tutte, ma si può tentare comunque. Se rimaniamo nel blocco, ci comportiamo come quel tizio che si lamenta di non vincere mai alla lotteria ma, quando gli chiedi se regolarmente compra il biglietto, ti risponde che non lo fa perché è sicuro di non vincere. Grazie per il tuo commento, per i complimenti e per la domanda.
Se ti riferisci al gesto simile a quello dell’OK, si tratta di una modalità egocentrica, ma è un argomento troppo complesso da trattare in video brevi o in messaggi come questo. È troppo pieno di sfumature e rischierei di banalizzare. Ne parlo approfonditamente in aula in varie ore di lezione.
@@SergioOmassi sì esatto sopratutto in momento di discussione Ci sono persone e capita anche a me di usare questo gesto penso voglia dire una sorta di puntualizzazione ma non sono convita per questo volevo un suo parere comunque grazie lo stesso per il riscontro
@@AliceLiso-rn2xw dici bene Alice, infatti questo gesto è spesso usato quando una persona afferma verbalmente "Io dico che...", "Secondo me...", e varie altre espressioni verbali egoriferite. Lo facciamo tutti 🙂, chi più chi meno.
Caro Sergio, cosa significa quando emetto chiaramente il segnale triangolo con le mani e la persona subito risponde con lo stesso segnale? È una cosa curiosa che ho notato ultimamente. Grazie
Ciao Tristan, perdona il ritardo ma ho dovuto trovare il tempo per risponderti, giacché non è una cosa semplice e veloce da passarti. Innanzitutto, è bene precisare una cosa: per utilizzare il simbolismo (asta-triangolo-cerchio) si deve prima conoscere il linguaggio analogico del corpo, scoperto dallo psicologo Stefano Benemeglio, per avere chiari soprattutto i segnali di gradimento e di rifiuto. Alcune persone su un determinato simbolismo, ad esempio il triangolo, emettono segnali non verbali di gradimento oppure di rifiuto: nel primo caso significa che sta avvenendo un coinvolgimento funzionale, nel secondo, invece, si è acceso un disagio, quindi meglio cambiare simbolismo. In linea generale, chi normalmente emette segnali gestuali che rimandano al triangolo, è attratto dal suo opposto, quindi dall’asta, e viceversa. Nel tuo caso, correggimi se sbaglio, tu hai espresso con le mani il simbolismo triangolo e la persona davanti a te ha fatto la stessa cosa. Può essere avvenuto per due motivi: il primo, molto raro, è che il tuo interlocutore sia un esperto di PNL e quindi abbia attuato volontariamente un “mirroring”, rispecchiando la tua postura per coinvolgerti. Il secondo caso, più comune, è che il tuo interlocutore ti abbia detto inconsciamente di essere a sua volta un soggetto materno, quindi probabilmente è più funzionale cambiare il tuo segno e fare asta. Resta il fatto che se non hai chiari i segnali di gradimento e di rifiuto inconsci è quasi impossibile utilizzare il simbolismo a regola d’arte.
@@SergioOmassi grazie per la risposta. Sei stato chiarissimo, quindi secondo caso. I segnali li conosco tutti avevo solo questa domanda che veramente mi interessava, avevo percepito da solo il perché, ora ho la conferma. Ottimo come sempre!
Hm mettetevi d’accordo però.. io ho letto il libro “il linguaggio segreto del corpo” e le mani a cuneo non hanno un bel significato, sono viste un po’ come segno di superiorità
Quando hanno la punta rivolta verso l’alto sì, è chiamato “steepling”. Ad ogni modo nei miei video dico più volte che esistono varie interpretazioni del linguaggio del corpo e che non è da considerare scienza.
La matita che muovi non simula un simbolo fallico? Esprime tipo una sorta di sottomissione tra esperto e non esperti della materia? Come dire :"ascoltami che ti insegno!"
L’utilizzo della penna, come ho già detto ad altri che me lo hanno chiesto nei commenti, mi serve per calibrare la mia naturale gestualità, che è prettamente materna. L’ultima cosa che voglio è sembrare un maestro. Sono uno in viaggio, che ha tanti problemi e irrisolti come tutti e non mi stancherò mai di confessarlo.
Buongiorno Andrea, probabilmente troverà canali in cui l'oratore è più diretto e va dritto al sodo come vuole lei, non annoiandola. Per quanto mi riguarda le premesse che faccio sono necessarie e fanno parte del mio stile, che a quanto pare a lei non piace, quindi libero di mettere dei pollici versi e di cambiare canale.
Tutto molto interessante, ma mi perdoni, una cosa che non c'entra, ma che mi ha sempre incuriosito, i.e. gli anelli, lei ne ha molti alle dita, io penso che abbiano un significato. Era una considerazione, forse stupida, mi scuso e grazie.
Grazie per la domanda Luigi, che non è per nulla stupida. Gli anelli sono interessanti da notare per come vengono manipolati e ne ho parlato qui: ruclips.net/video/5it1qBzzHPQ/видео.html&pp=ygUNb21hc3NpIGFuZWxsaQ%3D%3D La scelta di specifici anelli, invece, rimanda di più ai valori e ai gusti personali delle persone. In particolare, sembra che il "modaiolo" anello sul pollice nasconda un desiderio di potere personale e che, quindi, chi lo indossa viva una carenza in questo senso.
@@SergioOmassi grazie molto interessante come sempre. Ricordo il simbolismo del dentro e fuori dal dito che vuol dire esplicitamente sesso e giocare ruotare l'anello se non ricordo male è affetto e conforto, adesso so anche il significato del pollice... Leggevo altresì anche del colore e del medio destro, ma questi sono simbolismi di una sfera ed ambito penso poco pertinenti. Grazie saluti
La personalità cosiddetta "materna" può essere pericolosamente manipolatoria, quella "paterna" in realtà responsabilizza. La difficoltà nasce dal fatto che in questi nostri tempi confusi, per usare un eufemismo, tutto ciò che è paterno o semplicemente "maschile" è considerato tossico a prescindere.
In quanto a manipolazione sono entrambe maestre se manca l’equilibrio. Lo possono fare in modi differenti, ma anche certi paterni non mancano a questo appello.
Buona sera ho guardato questo video con molto interesse e anche questa volta ho imparato qualcosa di nuovo buon lavoro Sergio
Grazie per il tuo lavoro cosi prezioso. Tanti Auguri Sergio...
Grazie a te Gio Gio! Auguroni!
Interessante 🤔
Io mi ritrovo dopo tanti anni di carriera in ambienti internazionali a comunicare mantenendo un contegno corporeo, a volte serioso o parzialmente freddo e poter evitare la tipica manualità italica, è divenuta una capacità che non è stata sempre esente da sistemi alternativi mascherati, tant'è che ho adottato in certe situazioni il pungere le dita dietro la schiena, il mordicchiare la punta della lingua o l'interno bocca, una tecnica che ha funzionato bene ma agli inizi mi consumava piu energia del dovuto 😁
Meraviglioso!! GRAZIE
Grazie, Mariateresa!
Interessante! Ci farò caso.
------
Meriterebbe un video quello che segue. Ho notato che ci sono persone che formano triangoli con gli oggetti mentre parlano seduti ad una scrivania. Esempio: in un'agenzia di pratiche auto l'impiegata mentre svolgeva la mia pratica faceva ordine sulla scrivania e non solo, creava la figura geometrica del triangolo, sempre, ovviamente non era contestuale al suo dovere logico. Ho notato che tutti gli o😮ggetti erano raggruppati a tre, non c'erano oggetti isolati sulla scrivania. 😮😮😮
Grazie, sempre semplice e utile... 👍💯
Sempre nozioni meravigliose. Peccato sia di padova frequenterei volentieri il suo corso
Grazie Simonetta! Organizziamo un corso a Padova 😀
Sig Sergio, grazie per questi video... Mi viene in mente una domanda, una curiosità... È possibile, secondo lei, che un individuo consapevole e conoscitore del linguaggio del corpo, muti il proprio linguaggio a convenienza? Oppure riesca a cambiare la propria modalità modalità di porsi a seconda delle situazioni che gli si presentano? Grazie ancora
Ciao Matteo, grazie per la domanda, alla quale è veramente difficile rispondere via messaggio scritto, ma ci provo.
Il mondo del linguaggio del corpo che ho approfondito in più di vent'anni di studio si suddivide in due macro aree:
1) i segnali subliminali, ovvero quelli sotto la soglia di coscienza, che per la maggior parte sono pruriti o microespressioni del volto delle quali siamo inconsapevoli quando le produciamo;
2) la gestualità che normalmente ognuno di noi utilizza durante un dialogo e della quale ho parlato in questo video (individui materni, individui paterni, ecc).
La prima area, te lo posso assicurare, essendo totalmente subliminale, è impossibile da controllare anche per un esperto come me che conosce perfettamente l'alfabeto del corpo. Posso riuscirci per una decina di secondi, al massimo un minuto, sforzandomi e concentrandomi tantissimo, ma poi prende il sopravvento.
La seconda, invece, per un esperto che si sia allenato molto, è possibile utilizzarla ad hoc, a seconda di chi abbiamo davanti, per coinvolgerlo e per sedurlo.
Mi fermo qui, perché sarebbe davvero impossibile spiegarti una mole di informazioni che è possibile apprendere solamente in aula, anche grazie a esempi gestuali e video.
Spero di esserti stato utile.
Salve dottor Omassi e grazie per i suoi video interessantissimi ed acculturanti.
Ho una domanda, nel caso in cui una persona mettesse solamente i pollici nelle tasche sarebbe l’equivalente di mettere le quattro dita assieme al palmo in tasca oppure che altro significa nel linguaggio del corpo?
È una mia sottigliezza/curiosità che però non ho ancora trovato risposta
Non sono un dottore, ma grazie per la la sovrastima. I pollici, soprattutto nei maschi, sono usati per ostentare virilità, secondo gli studi che ho fatto. Se non l’hai già visto, in questo video ne parlo: 🟢 Linguaggio del corpo: la danza del corteggiamento maschile
ruclips.net/video/Fjj_7eaiAjc/видео.html
@@SergioOmassi grazie mille della gentile risposta
Sempre interessante! Mi domando, quindi, se in quelle società un cui la gestualità è limitata da tradizioni culturali hanno meno sviluppate le loro capacità creative.
No perché per loro è normale usare poco la gestualità. L’esempio della stazione vale per noi gesticolatori seriali 🙂. Grazie per il tuo intervento.
Apprezzo la tua dialettica diretta e profonda nel contempo. Una domanda. Come spieghi il fatto che le mie reazioni rallentano alla visione di una donna dai canoni estetici, per me speciali, mentre con tutte le altre, "normali", ho reazioni dinamiche rapide e vincenti?
Buongiorno Carlo Alfredo,
credo che questa cosa capiti alla maggior parte di noi uomini e, chi più, chi meno, possiamo vivere in fondo una paura del rifiuto o una disistima in noi stessi, che ci spinge a credere di non meritarci le cose belle. Queste paure (e qui ti offro una lettura personale, alla quale sono arrivato dopo anni in cui mi accadeva la stessa cosa da ragazzo) ha una certa attinenza, secondo me, con la favoletta di Esopo "la volpe e l'uva".
I nostri schemi mentali, a mio avviso, quando ci approcciamo a una donna "normale" - come la definisci tu - ci permettono di salvarci se non riusciamo nella seduzione, portandoci a pensare "in fondo non era poi così bella", e quindi la sconfitta pesa molto meno.
Al contrario, quando una donna esteticamente ci seduce ai massimi livelli, la paura di essere rifiutati è più impattante, proprio perché non ci sono scuse che ci possano salvare: l'uva è matura, siamo noi volpi che non riusciamo a prenderla.
Voglio dire, se il grappolo d'uva della volpe di Esopo fosse stato veramente e visibilmente maturo, la scusa che si diede lei stessa dopo non essere riuscita a raggiungerla, sarebbe stata sicuramente più ardua da attuare.
Al di là delle metafore, ho conosciuto come coach molte donne bellissime, nel vero senso della parola, che si lamentavano di ricevere pochissimi approcci dai maschi, e si domandavano perché le loro amiche meno attraenti, invece, ne ricevevano moltissime.
Credo che non tutti i maschi abbiamo il corredo caratteriale per riuscire ad affrontare certe sfide che appaiono difficili, quando in realtà non lo sarebbero se solo si buttassero, poiché entrano in campo le nostre paure, in particolare, appunto, quella di ricevere un due di picche o quella di sentire nel profondo di non meritarsi un premio di tale bellezza. Ed ecco i blocchi.
A un certo punto, intorno ai 25 anni, la superai questa paura, grazie ai miei studi, iniziando a comportarmi "come se" non avessi paura, forzandomi, letteralmente, ad approcciare soprattutto donne molto belle e riuscendo qualche volta nel mio intento.
Dentro di me lavoravo, in quei momenti, sul fatto che se fosse arrivato un rifiuto, avrei pensato "non si può piacere a tutte", anziché "non merito certe cose", oppure "non mi avvicino perché sicuramente mi dirà no", prendendola sul personale.
In fin dei conti, se i nostri approcci vengono fatti con eleganza, con rispetto, con tatto e, cosa più importante "con simpatia", la donna può comunque non vederci come il suo oggetto di desiderio, può farci capire che non è interessata a noi, tuttavia le lasceremo un bel ricordo per il modo con cui ci abbiamo provato.
Personalmente mi aiutò molto la consapevolezza di non essere un adone e parallelamente quella che una donna molto bella potrebbe avere dei canoni estetici e delle aspettative più alte (anche se non sempre è così, credimi), quindi mi buttavo, divertendomi e facendo il possibile per far divertire anche loro.
Ho ricevuto parecchi due di picche, ma anche qualche premio. L'importante per me fu che i rifiuti non li prendevo sul personale, non scalfivano la mia autostima. Semplicemente... non si può avere un sì da tutte, ma si può tentare comunque.
Se rimaniamo nel blocco, ci comportiamo come quel tizio che si lamenta di non vincere mai alla lotteria ma, quando gli chiedi se regolarmente compra il biglietto, ti risponde che non lo fa perché è sicuro di non vincere.
Grazie per il tuo commento, per i complimenti e per la domanda.
Grazie Sergio, sei stato esauriente.
Grazie, ottimo video. Questo è il mio canale, iscriviti per varcare i confini della realtà.
Instrumentum instrumentorum la definiva Aristotele
Buonasera Sergio una domanda ma chi usa le dita con indice e pollice uniti quale sarebbe il significato ringrazio
Alice
Se ti riferisci al gesto simile a quello dell’OK, si tratta di una modalità egocentrica, ma è un argomento troppo complesso da trattare in video brevi o in messaggi come questo. È troppo pieno di sfumature e rischierei di banalizzare. Ne parlo approfonditamente in aula in varie ore di lezione.
@@SergioOmassi sì esatto sopratutto in momento di discussione Ci sono persone e capita anche a me di usare questo gesto penso voglia dire una sorta di puntualizzazione ma non sono convita per questo volevo un suo parere comunque grazie lo stesso per il riscontro
@@AliceLiso-rn2xw dici bene Alice, infatti questo gesto è spesso usato quando una persona afferma verbalmente "Io dico che...", "Secondo me...", e varie altre espressioni verbali egoriferite.
Lo facciamo tutti 🙂, chi più chi meno.
@@SergioOmassi Grazie mi piace molto il suo modo di spiegare
Caro Sergio, cosa significa quando emetto chiaramente il segnale triangolo con le mani e la persona subito risponde con lo stesso segnale? È una cosa curiosa che ho notato ultimamente. Grazie
Ciao Tristan,
perdona il ritardo ma ho dovuto trovare il tempo per risponderti, giacché non è una cosa semplice e veloce da passarti.
Innanzitutto, è bene precisare una cosa: per utilizzare il simbolismo (asta-triangolo-cerchio) si deve prima conoscere il linguaggio analogico del corpo, scoperto dallo psicologo Stefano Benemeglio, per avere chiari soprattutto i segnali di gradimento e di rifiuto.
Alcune persone su un determinato simbolismo, ad esempio il triangolo, emettono segnali non verbali di gradimento oppure di rifiuto: nel primo caso significa che sta avvenendo un coinvolgimento funzionale, nel secondo, invece, si è acceso un disagio, quindi meglio cambiare simbolismo.
In linea generale, chi normalmente emette segnali gestuali che rimandano al triangolo, è attratto dal suo opposto, quindi dall’asta, e viceversa.
Nel tuo caso, correggimi se sbaglio, tu hai espresso con le mani il simbolismo triangolo e la persona davanti a te ha fatto la stessa cosa.
Può essere avvenuto per due motivi: il primo, molto raro, è che il tuo interlocutore sia un esperto di PNL e quindi abbia attuato volontariamente un “mirroring”, rispecchiando la tua postura per coinvolgerti.
Il secondo caso, più comune, è che il tuo interlocutore ti abbia detto inconsciamente di essere a sua volta un soggetto materno, quindi probabilmente è più funzionale cambiare il tuo segno e fare asta.
Resta il fatto che se non hai chiari i segnali di gradimento e di rifiuto inconsci è quasi impossibile utilizzare il simbolismo a regola d’arte.
@@SergioOmassi grazie per la risposta. Sei stato chiarissimo, quindi secondo caso. I segnali li conosco tutti avevo solo questa domanda che veramente mi interessava, avevo percepito da solo il perché, ora ho la conferma. Ottimo come sempre!
ho visto persone usare ambedue i gesti, quindi con chi sono conflittuali? grazie
Dovresti stare attenta a quello che è predominante. Grazie per il commento.
@@SergioOmassi grazie a lei☺
Non ci posso credere...mio marito è materno ed io paterna!
Capita anche nelle migliori famiglie 😂
Tipologie analogiche?
Si Elisa
@@SergioOmassi studio con professor Benemeglio
Cosa significa tenendo la borsa i mezzo petto chiusa
Segnale di chiusura o difesa che una donna fa quando non è a suo agio
@@SergioOmassi Co. E bisogna comportarsi quando una ragazza fidanzata fa così?
Hm mettetevi d’accordo però.. io ho letto il libro “il linguaggio segreto del corpo” e le mani a cuneo non hanno un bel significato, sono viste un po’ come segno di superiorità
Quando hanno la punta rivolta verso l’alto sì, è chiamato “steepling”. Ad ogni modo nei miei video dico più volte che esistono varie interpretazioni del linguaggio del corpo e che non è da considerare scienza.
Guardi che la seguo eh? Le sue cosa dicono?!😊
Sono un materno patologico 🙂
La matita che muovi non simula un simbolo fallico? Esprime tipo una sorta di sottomissione tra esperto e non esperti della materia?
Come dire :"ascoltami che ti insegno!"
L’utilizzo della penna, come ho già detto ad altri che me lo hanno chiesto nei commenti, mi serve per calibrare la mia naturale gestualità, che è prettamente materna. L’ultima cosa che voglio è sembrare un maestro. Sono uno in viaggio, che ha tanti problemi e irrisolti come tutti e non mi stancherò mai di confessarlo.
Troppi discorsi introduttivi sono noiosi e lunghi ….subito sl sodo è quello che interessa …..
Buongiorno Andrea, probabilmente troverà canali in cui l'oratore è più diretto e va dritto al sodo come vuole lei, non annoiandola. Per quanto mi riguarda le premesse che faccio sono necessarie e fanno parte del mio stile, che a quanto pare a lei non piace, quindi libero di mettere dei pollici versi e di cambiare canale.
Ciao doc. Mia figlia quando parla si guarda spesso le mani.....anche mia nipote.perche'?mi son sempre chiesta.mi può illuminare?.buon lavoro.
Quindi lei, dottore, è un ego femmina a triangolo?
Sono ego maschio - alterato- avere
@@SergioOmassi Ego maschio a triangolo- altereato - avere. okkk. va indietro sul cerchio e oscilla in avanti e indietro sul triangolo?
Esatto
@@SergioOmassi Bipolare analogico
Cambio continuo del braccio induttore.
Tutto molto interessante, ma mi perdoni, una cosa che non c'entra, ma che mi ha sempre incuriosito, i.e. gli anelli, lei ne ha molti alle dita, io penso che abbiano un significato. Era una considerazione, forse stupida, mi scuso e grazie.
Grazie per la domanda Luigi, che non è per nulla stupida.
Gli anelli sono interessanti da notare per come vengono manipolati e ne ho parlato qui: ruclips.net/video/5it1qBzzHPQ/видео.html&pp=ygUNb21hc3NpIGFuZWxsaQ%3D%3D
La scelta di specifici anelli, invece, rimanda di più ai valori e ai gusti personali delle persone.
In particolare, sembra che il "modaiolo" anello sul pollice nasconda un desiderio di potere personale e che, quindi, chi lo indossa viva una carenza in questo senso.
@@SergioOmassi grazie molto interessante come sempre. Ricordo il simbolismo del dentro e fuori dal dito che vuol dire esplicitamente sesso e giocare ruotare l'anello se non ricordo male è affetto e conforto, adesso so anche il significato del pollice... Leggevo altresì anche del colore e del medio destro, ma questi sono simbolismi di una sfera ed ambito penso poco pertinenti. Grazie saluti
La personalità cosiddetta "materna" può essere pericolosamente manipolatoria, quella "paterna" in realtà responsabilizza. La difficoltà nasce dal fatto che in questi nostri tempi confusi, per usare un eufemismo, tutto ciò che è paterno o semplicemente "maschile" è considerato tossico a prescindere.
In quanto a manipolazione sono entrambe maestre se manca l’equilibrio. Lo possono fare in modi differenti, ma anche certi paterni non mancano a questo appello.