Assorbitori di ossigeno: www.antichitabelsito.it/assorbitore_ossigeno.htm Film per coprire i mobili: www.antichitabelsito.it/film_polibarriera.htm Nastro biadesivo: www.antichitabelsito.it/nastro_sigillante.htm Catalogo di Antichità Belsito: www.antichitabelsito.it/
Io dovrei inserire in una grande busta con i sacchetti un dipinto del Seicento che ha il telaio intaccato in alcuni punti in basso. La superficie del dipinto può danneggiarsi nel trattamento?
@@CaterinaDav con gli assorbitori di ossigeno, assolutamente no. Però se il retro della cornice fosse grezzo io tenterei di impregnare il legno con antitarlo, che è meno costoso e più duraturo
Buongiorno Signor Gianni! Avrei bisogno di un consiglio: una mia amica ha fatto da poco restaurare un piccolo tavolino ma chi ci ha svolto il lavoro non ha fatto il trattamento anti tarlo ma ha solo chiuso i forellini con i bastoncini di cera. Adesso ha trovato della polvere che esce dai vari forellini. Dal momento che molti sono ancora chiusi e sono anche abbastanza difficili da vedere e il manufatto è stato lucidato, qual è la soluzione migliore? Dal momento che il retro del piano del tavolino è rimasto grezzo potrei passare direttamente l'antitarlo, ma per quanto riguarda ad esempio le gambe o il top, conviene cercare di rimuovere la cera dai forellini, soffiare con aria compressa e andare di siringa? Avrei bisogno di un prezioso consiglio dei suoi... La ringrazio anticipatamente qualora mi rispondesse!
la parte inferiore del top dovrebbe essere allo stato grezzo, quindi potrebbe essere trattato da lì, passando più volte l'antitarlo a distanza di pochi minuti una passata dalla seguente in modo di impregnare al meglio il legno. Per le gambe, si potrebbe prendere un tubo per fognature della stessa lunghezza, sigillare da un lato, per poi infilarci una zampa alla volta per trattarla a immersione nell'antitarlo. Togliere la ceri dai fori fatti dai tarli, per uscire dal legno, chissà quanto tempo fà, non ha nessuna utilità, come anche soffiarci dentro con il compressore... Buon lavoro!
Buongiorno! Innanzitutto voglio farle i più sinceri complimenti per la chiarezza e la competenza..motivo per cui la seguo con molta attenzione! Da diverso tempo vorrei chiederle un consiglio su come trattare delle travi in legno infestate da cerambicidi..nel frattempo ho cercato di fare del mio meglio, ma credo di sbagliare dei passaggi. Mi piacerebbe tanto ricevere dritte da una persona fidata..se non è troppo, magari con delle immagini condivise in privato! Viceversa, non mi resta che sperare in un tutorial mirato sulle travi ;) Complimenti ancora per il canale!!
Grazie Dalila. Prima o poi mi occuperò anche di questo argomento, ma non credo che lo farò a breve... Comunque ci sono diversi modi per difendersi dai tarli. 1) Antitarlo: si spruzza tutta la superficie con un antitarlo piuttosto potente, come il Permetar su tutte le facce a vista delle travi, ripassando 2/3 volte a distanza di una quindicina di minuti una dall'altra. 2) se il legno non è molto assorbente e fare il trattamento con antitarlo è difficile, se ad es. ha una mano di impregnante ad acqua, può essere usato l'antitarlo Xilix, che è un gel che va spalmato sulle travi e si scioglie molto lentamente, permettendo una penetrazione in profondità anche quando l'assorbenza non è massima. Svantaggio: costa molto di più, specie se dobbiamo pagare chi fa il lavoro, che è molto più lento. 3) Se il legno non è assolutamente assorbente, non restano che le lampade a microonde: ci sono ditte un po' ovunque in Italia, da trovare su internet, che fanno trattamento a domicilio con lampade a microonde, assolutamente senza sostanze tossiche e senza sporcare; efficacia garantita fino a molti cm di profondità. Svantaggio: costa una tombola e non ha alcuna durata nel tempo: se il giorno dopo mamma tarlo mette un uovo, risiamo daccapo...
@@Restaura_con_Gianni Grazie tante per la risposta! In effetti le travi sono trattate e tendono a non assorbire molto..prima dell'inverno ho tentato con due passate di antitarlo Complet (liquido), ho provato a creare le condizioni di una "camera a gas" ma non è stata semplice l'applicazione del nylon. Non mi resta che provare con l'antitarlo a gel e, nel frattempo, continuare a seguirla! ;) Grazie infinite per la disponibilità, non è affatto scontata e i suoi consigli sono preziosi! Un caro saluto e a presto
Interessante video, grazie Gianni. Ho utilizzato gli assorbitori di ossigeno, funzionano egregiamente. Ho disinfestato vari manufatti, soprattutto candelieri, utilizzando il film polibarriera, preso tutto da Antichità Belsito. Gli altri due metodi non li ho mai provati🤗
Video molto ben spiegato; se posso chiedere , mi han consigliato alcuni prodotti a base di olio di arancio e sali potassici (ho sentito pareri molto positivi, ma mai sperimentato personalmente): volevo chiederle se lo avesse mai provato
I sali di boro di potassio sono ottimi contro i tarli, hanno l'unico problema che non penetrano in profondità nel legno, ma se usati sul legno grezzo, sarà molto complicato per i tarli attaccare quel legno. L'olio essenziale di arancio va molto bene contro le tarme, ma non ho mai sentito nessuno che li usasse contro i tarli... Non posso darti notizie certe, ma non mi ispira molta fiducia...
Buonasera gianni! Grazie come sempre per i tuoi video-consigli , fatti benissimo. Vorrei eliminare i tarli da molte cornici che tengo in un vano armadio che chiude BENISSIMO, quasi a pressione (con due ante che si incastrano con un midollino). Il vano è circa cm 100 x 120 x 60.Vorrei usare quelle bustine ATCO. Quante bustine ci vorranno? Quanti giorni devo aspettare? E' necessario che metta i quadri nelle buste di plastica ? Grazie se puoi rispondermi
grazie mille Gianni, interessantissimo come sempre! Pero' mi chiedo, è corretto dire che sia il congelamento che la carenza di ossigeno, uccidano i tarli ma, al contrario dell'antitarlo non fungono da prevenzione per gli anni futuri? potrebbero tornare in breve tempo...mi sbaglio? 🤔
Il sistema del congelatore non so se funziona, mi è stato consigliato ma non l'ho mai provato. Secondo qualcuno che ha commentato, funzionicchia... La sottrazione dell' ossigeno invece funziona alla perfezione, però si, c'è il problema che l'antitarlo almeno 4 anni li dura, mentre questi 3 metodi sono utili a sterminare solo quello che c'è già...
Ho un contenitore, bidone che si chiude ermeticamente. Lo utilizzo per manufatti piccoli, e per qualche mese non lo apro, una volta aperto trovo sempre centinaia di lave e talvolta il tarlo capricorno. Tutto morto. Ho anche una piccola macchinetta che mi è stata regalata per il trattamento con ozono. Qualche tempo fa ho scoperto il metodo con micronde, in questo caso serve un azienda specializzata e c'è ne sono diverse su internet. Grazie maestro Gianni. Le bustine non le conoscevo.
Si Ombretta, di sistemi ne esistono molti, anche cin generatori di azoto. Le microonde sono ottime, ma se ci sono parti metalliche es. Chiodi, è un po' pericoloso...
Mannaggia alla miseriaccia, ora mi tocca fare un altro video! 😂😂😂 No Sergio, è un'ottima idea, purchè non contenga parti metalliche come viti o chiodi, che si surriscalderebbero, bruciando il legno.
@@Restaura_con_Gianni certo certo, mi sono dimenticato di specificarlo, senza parti metalliche come ogni oggetto che va in microonde....lo davo per scontato, ma meglio specificarlo
so che esistono anche una sorta di fucili che sparano microonde, ma sono molto pericolosi, quindi bisogna indossare degli scafandri refrattari alle onde che rimbalzano nella stanza. Utile e pratico però per trattare travi e mobili voluminosi senza muoverlo dal sito
Grazie Gianni, sei un vero maestro d'arte, utile a tutti e anche simpatico. Ho pensato che consumare l'ossigeno funzionerebbe anche una candela accesa. La metterei dentro una pentola per sicurezza, e la pentola dentro il sacco che contiene l'oggetto da bonificare dai tarli. Finito l'ossigeno la candela si spegnerà da sola. Chissà se qualcuno a fatto la prova...?
Grazie Ruggero. Si, anche una candela riesce a ridurre l'ossigeno, ma non abbastanza da uccidere i tarli. Questi assorbitori lo riducono allo 0,01% la candela si spegnerebbe molto prima di arrivare a questi livelli...
Caspita, Gianni, una lezione universitaria! Se penso quanto mi sono consumato gli occhi con siringhetta e rotolini di cera... Il primo metodo mi piaceva, ho provato a mettere un comò nel congelatore ma mia moglie non ha voluto spostare la verdura surgelata. Anche il secondo non è male, ma ho visto insetti uscire facendo il gesto dell'ombrello dopo aver praticato un foro. Di solito utilizzo un sistema infallibile: li faccio uscire tentandoli con un pezzo di legno pregiato e poi li schiaccio con i piedi. Il terzo metodo è il top. Ma...non ho capito bene...come si applica su un armadio? Ciao!
Grazie Giuseppe! Schiacciarli con i piedi è il sistema più sicuro e garantito che lo scopo sarà raggiunto! 😆😆😆 Un armadio dovrebbe essere smontato ed i pezzi impilati in modo che occupino il minor spazio possibile, gli si costruisce un sacco con teli di plastica e biadesivo infine si mettono dentro gli assorbitiri di ossigeno, si sigilla e si lascia così per un mese ed il gioco è fatto!
Ciao Gianni, ho fatto il trattamento anossico alla pedaliera con i rubaossigeno. Dopo 1 mese l'ho "sconfezionata" ed il maledetto capricorno è uscito dal legno lasciandomi il suo lavoro. Consiglio di aggiungere gli indicatori di ossigeno che danno visivamente lo stato di ermeticita del sacchetto. Per la radio io l'avrei smontata perché non è difficile, le valvole sono montate su un telaio interno di alluminio sfilabile. Poi da dentro lo spennellavi con l'antitarlo. Ciao
Forse il sacco di plastica non era ben sigillato... purtroppo per questo trattamento, basta il minimo contatto con il mondo esterno per vanificare tutto. Oppure le bustine di assorbitore erano troppo poche... non so, qualcosa che non va è successo, perchè un trattamento con assorbitori di ossigeno, se ben fatto non lascia scampo. Il vero problema di questo trattamento è che al contrario dell'antitarlo, è un trattamento curativo ma non preventivo, cioè, l'antitarlo dura molti anni, gli assorbitori al contrario, uccidono tutto quello che c'è, ma non ha la minima durata e se un mese dopo mamma tarlo mette un uovo, siamo daccapo...
@@Restaura_con_Gianni Ho usato un sacco bello resistente, il nastro adesivo consigliato da loro ed i relativi indicatori di ossigeno per vedere se c'erano perdite. O il maledetto ha sentito che gli mancava l'aria e si è dato una mossa o era già in fase di emersione. Ho fatto il calcolo del volume e 50 bustine erano adeguate per il 20% del volume totale. Comunque dalla posizione della galleria l'uovo era già dentro al massello prima della lavorazione. Ciao e buona orticoltura
@@vittoriobacchiega9118 A! Ora ho capito meglio: il capricorno delle case (che è il più difficile da uccidere fra tutti gli xilofagi) è uscito mentre il trattamento era in corso. Quindi, si, è probabile che sia uscito prima che l'ossigeno fosse assorbito completamente. Avevo capito he era uscito poco dopo la fine del trattamento. Questo spiega tutto. Degli indicatori non ho detto nulla per nn farla troppo complicata, ma in effetti, avrei fatto meglio a dire tutto... Se ti serve un po' di jianna sai dove trovarla: qui non la vuole nessuno! 😂😂😂
Ho una sedia in noce del l'800 da restaurare. Ho urgente bisogno di contattare Gianni per una consulenza. Chiedo un riferimento per stabilire un contatto, grazie.
Ho dei tronchetti si ulivo Stagionato ma hanno anche qualche tarlo. I pezzi Sono lunghi circa 40cm. Quale miglior metodo dovrei usare per eliminarli? Grazie in anticipo e complimenti per la sua maestria
Grazie Franca e Marco. Se non hai buone ragioni per non usarlo, il miglior trattamento è l'antitarlo, che abbia una concentrazione di permetrina non inferiore allo 0,30 ml x 100 ml di prodotto (es. Permetar o Timpest)
Ma per i gatti è nocivo per sempre ??? Non lo sapevo e ho appena fatto il trattamento su una credenza. L'ho dato però all'esterno e poi incellofanato tutto.. Per favore ho 2 gatti ed ho paura per loro datemi indicazioni 🙏🏻
I momenti più pericolosi sono quando fai il trattamento e i primi giorni dopo che scopri la credenza. Quindi quando lo farai, tienila per un paio di settimane in in ambiente non frequentato dai gatti e non avrai problemi. Comunque, se vedi che i gatti hanno problemi di deambulazione, allontanali dalla credenza e falli vedere da un veterinario spiegando che sono venuti a contatto con la permetrina. Però ripeto: se li tieni lontano le prime due settimane il pericolo è molto remoto...
Renato Scianò 0 secondi fa Buonasera Gianni! Grazie come sempre per i tuoi video-consigli , fatti benissimo. Vorrei eliminare i tarli da molte cornici che tengo in un vano armadio che chiude BENISSIMO, quasi a pressione (con due ante che si incastrano con un midollino). Il vano è circa cm 100 x 120 x 60.Vorrei usare quelle bustine ATCO. Quante bustine ci vorranno? Quanti giorni devo aspettare? E' necessario che metta i quadri nelle buste di plastica ? Grazie se puoi rispondermi
Si va bene il prodotto x i tarli però su dei mobili già trattati non capisco come dovrebbe penetrare il prodotto, gentilmente chi lo sa vorrei sapere Grazie mille
Ho preso due comodini da un mercatino dell'usato l'ho guardati prima di comprarli e sembravano ok, ora a casa dopo averli carteggiati in uno dei due sono comparsi 4 o 5 buchi.(e la cosa mi manda in bestia oltre che in paranoia!) Come faccio a capire se sono vecchi o sono ancora attivi? Ora dovrò stare un mese ferma per fare tutto il trattamento con timpest e impacchettarli con il nylon? Mi viene voglia di bruciali quando è così!
4 o 5 buchi su un mobile che ha 50 anni (supponendo sia così) mi sembra una cosa ottima: mediamente esce un tarlo ogni 10 anni. L'antitarlo copre da un minimo di 4 ani ad un massimo di 10, quindi trattare il comodino, potrebbe servire, forse, a salvarlo da un tarlo... E considera che comprando un mobile vecchio, puoi farti un'idea abbastanza precisa su quanto quel legno sia soggetto ai tarli, mentre se lo compri nuovo, puoi aspettarti qualunque sorpresa... Puoi capire meglio guardando questo video che ho fatto in questi giorni e che non è ancora pubblico: ruclips.net/video/tYBp7jcU5Wc/видео.html Comunque, i fori dei tarli, si chiamano "di sfarfallamento" perchè da quei fori non entrano ma escono dal legno. Per cui, le possibilità sono: 1) il tarlo che ha fatto il foro è morto di vecchiaia chissà quando. E si capisce che è di molto tempo fa dal colore del foro scuro. 2) Il tarlo che ha fatto il foro è morto di vecchiaia da poco e si capisce che il foro è recente dalle pareti del foro, chiare. 3) La larva del tarlo ha fatto il foro, è rientrato per fare la metamorfosi (ci metterà pochi giorni) e sta per andarsene come insetto adulto. Ma questo non può essere perchè tutto ciò non accade in questa stagione...
usano imballaggi dove no serve come se non ci fosse un domani ( e infatti ...) e poi quano veramente servirebbero tipo inplastica ogni bustina assorbi ossigeno in modo che non assorbino a uffa, e te pare, anche i cubetti accendifuoco sarebbe carinoo incartati uno per uno macchè. certo che qualche corpo dai tarli mi sa . grazie davvero ps dicono che anche il microonde
Si chiama cabina antitarlo a microonde,dentro ci può stare l'arredamento in legno di un appartamento se non ci credi cerca su internet ,poi è chiaro che ci sono altre soluzioni
E secondo te non conosco questo sistema, tanto da doverlo cercare su internet? 🤔 Comunque, che lo conosco o meno cambia poco: se ci metti dentro un mobile con viti è chiodi è cosa quasi certa che lo tiri fuori con delle carbonizzazioni del legno a contatto con il metallo, se non il mobile completamente carbonizzato. Le microonde vanno bene solo per parquet, travi e poco altro. Fra l'altro è una tecnica molto costosa
Un amico che trattava sculture africane antiche mi ha imparato un metodo semplice ed economico: all'aria aperta muniti di mascherina, per sicurezza, con il vento alle spalle spennellare l'oggetto, il mobile anche l'armadio (provato da me) con acetone puro 2 o 3 volte ,risultato sicuro ,provare per credere
Funziona anche con alcool o petrolio bianco. Il problema è che non ha alcuna durata nel tempo: evaporato il solvente, se arriva mamma tarlo e mette l'uovo, siamo daccapo
Una bella scarica di radiazioni ionizzanti e vedrai cosa rimane di ogni essere vivente nel legno.....virus funghi e batteri compresi. Sarebbe un ottimo metodo, ma purtroppo soggetto a enorme pericolosità come intuibile. Chissà se esistono ditte che eseguono simili trattamenti. Pensa che nel passato bloccavano la germogliazione delle derrate alimentari di patate proprio con i raggi gamma in una stanza apposita.
conosco un alttro sistema Gianni....mettere un scaglia di zolfo coprire tutto il mobile con naylo e accendere lo zolfo e metterlo sotto la copertura di nylon
Grazie Bruno. È un sistema simile a quello delle bombolette fumiganti. Però di sicuro più economico e probabilmente più efficace. Perché quelle bombolette non mi hanno mai convinto molto!
io ho 6 gatti e ho trattato col timpxst la testiera del mio letto matrimoniale lontano dai gatti e poi ho dato un vetrificante parquet... i gatti dormono con me sul letto e sono ancora tutti vivi 😁 da anni
Benissimo così allora! Io non ho gatti e quindi non posso raccontare a mia esperienza, comunque so di un restauratore che ne ha uno che lascia entrare in bottega, solo non lo fa entrare nella stanza dove fa i trattamenti, e il gatto vive felice e contento. Però so anche di una signora che ha fatto restaurare una credenza su cui era abituato a dormire il suo gatto, riportata la credenza in casa il gatto è morto... Non è così matematica la cosa, dipende dalla sensibilità del gatto a certe sostanze, e magari allergie e forse perchè no, da altre patologie in corso. Però io debbo avvisare di questo pericolo, perchè non posso prendermi la responsabilità...
Con gli assorbitori di ossigeno? Antichità Belsito fornisce anche teli di plastica e biadesivo concepiti propio per creare involucri per oggetti voluminosi; anche molto più che un comò...
@@Restaura_con_Gianni così si può mettere in una scatoletta di metallo con sopra la fotografia e in più non occupa spazio. (Scherzo era per ridere ) Comunque i professionisti hanno delle celle enormi a microonde che li rende croccanti!!!
@@marcoaddis8180 lo so ma è molto pericoloso: se ci sono viti, chiodi, cerniere o altre parti in metallo, con le microonde posso fare danni enormi. A questo punto è meglio la camera anossica
Per il congelatore lo dico che al massimo potrei trattare una sedia, per il sottovuoto, non lo dico, ma si capisce, che non possiamo mettere sottovuoto più grandi dei sacchetti, quindi oggetti davvero minuti. Per gli assorbitori di ossigeno, se siamo in grado di fare un sacco grande quanto un comò, cosa ci impedisce di trattare un comò? Io ho cominciato a restaurare mobili a 18 anni e ne sto per compiere 51. "cerca di scoprire il petrolio" sta a significare che i mobili antichi vanno trattati contro i tarli con il solo petrolio, senza altre sostanze tipo la permetrina? Come direbbe sora Lella: "annamo bbene, proprio bbene!" 😉
Buongiorno Gianni anche io mi chiedevo la pericolosità della permetrina per i gatti riguarda solo il momento del trattamento o anche il fatto di poter mettere il mobile in casa, una volta finito il restauro in maniera completa? Perché non avrei nessun problema a fare il trattamento lontano dal gatto, ma il mobile lo vorrei poi mettere in casa, dove il gatto normalmente entra di giorno. Grazie mille per la tua gentile risposta.
@@massimoronchese5214 Ciao Massimo, non è matematico che se hai un mobile trattato con antitarlo, il gatto muore: come ho scritto poco fa sotto un altro commento, so di un restauratore che ha un gatto in bottega, senza alcun problema, solo che non lo lascia entrare nella stanza dove fa i trattamenti e il gatto vive felice e sereno. Ma so anche di una signora che riportato in casa un mobile dopo il restauro, su questo mobile ci dormiva il gatto, il gatto è morto...
Assorbitori di ossigeno: www.antichitabelsito.it/assorbitore_ossigeno.htm
Film per coprire i mobili: www.antichitabelsito.it/film_polibarriera.htm
Nastro biadesivo: www.antichitabelsito.it/nastro_sigillante.htm
Catalogo di Antichità Belsito: www.antichitabelsito.it/
Io dovrei inserire in una grande busta con i sacchetti un dipinto del Seicento che ha il telaio intaccato in alcuni punti in basso. La superficie del dipinto può danneggiarsi nel trattamento?
@@CaterinaDav con gli assorbitori di ossigeno, assolutamente no.
Però se il retro della cornice fosse grezzo io tenterei di impregnare il legno con antitarlo, che è meno costoso e più duraturo
Questa è la ortopanoramica che mi piace. Complimenti per l'orto e specialmente per i pomodori proprio belli👏👏
Grazie!
😂😂😂
Complimenti molto preciso e carino a spiegare le cose complimenti
Complimenti per i suoi video che oltre ad essere molto interessanti sono sempre molto molto simpatici
Grazie! 😄
Grazie mille
Buongiorno Signor Gianni! Avrei bisogno di un consiglio: una mia amica ha fatto da poco restaurare un piccolo tavolino ma chi ci ha svolto il lavoro non ha fatto il trattamento anti tarlo ma ha solo chiuso i forellini con i bastoncini di cera. Adesso ha trovato della polvere che esce dai vari forellini. Dal momento che molti sono ancora chiusi e sono anche abbastanza difficili da vedere e il manufatto è stato lucidato, qual è la soluzione migliore? Dal momento che il retro del piano del tavolino è rimasto grezzo potrei passare direttamente l'antitarlo, ma per quanto riguarda ad esempio le gambe o il top, conviene cercare di rimuovere la cera dai forellini, soffiare con aria compressa e andare di siringa? Avrei bisogno di un prezioso consiglio dei suoi... La ringrazio anticipatamente qualora mi rispondesse!
la parte inferiore del top dovrebbe essere allo stato grezzo, quindi potrebbe essere trattato da lì, passando più volte l'antitarlo a distanza di pochi minuti una passata dalla seguente in modo di impregnare al meglio il legno.
Per le gambe, si potrebbe prendere un tubo per fognature della stessa lunghezza, sigillare da un lato, per poi infilarci una zampa alla volta per trattarla a immersione nell'antitarlo.
Togliere la ceri dai fori fatti dai tarli, per uscire dal legno, chissà quanto tempo fà, non ha nessuna utilità, come anche soffiarci dentro con il compressore...
Buon lavoro!
@Restaura_con_Gianni gentilissimo, la ringrazio!
Buongiorno! Innanzitutto voglio farle i più sinceri complimenti per la chiarezza e la competenza..motivo per cui la seguo con molta attenzione! Da diverso tempo vorrei chiederle un consiglio su come trattare delle travi in legno infestate da cerambicidi..nel frattempo ho cercato di fare del mio meglio, ma credo di sbagliare dei passaggi. Mi piacerebbe tanto ricevere dritte da una persona fidata..se non è troppo, magari con delle immagini condivise in privato!
Viceversa, non mi resta che sperare in un tutorial mirato sulle travi ;)
Complimenti ancora per il canale!!
Grazie Dalila. Prima o poi mi occuperò anche di questo argomento, ma non credo che lo farò a breve...
Comunque ci sono diversi modi per difendersi dai tarli.
1) Antitarlo: si spruzza tutta la superficie con un antitarlo piuttosto potente, come il Permetar su tutte le facce a vista delle travi, ripassando 2/3 volte a distanza di una quindicina di minuti una dall'altra.
2) se il legno non è molto assorbente e fare il trattamento con antitarlo è difficile, se ad es. ha una mano di impregnante ad acqua, può essere usato l'antitarlo Xilix, che è un gel che va spalmato sulle travi e si scioglie molto lentamente, permettendo una penetrazione in profondità anche quando l'assorbenza non è massima.
Svantaggio: costa molto di più, specie se dobbiamo pagare chi fa il lavoro, che è molto più lento.
3) Se il legno non è assolutamente assorbente, non restano che le lampade a microonde: ci sono ditte un po' ovunque in Italia, da trovare su internet, che fanno trattamento a domicilio con lampade a microonde, assolutamente senza sostanze tossiche e senza sporcare; efficacia garantita fino a molti cm di profondità.
Svantaggio: costa una tombola e non ha alcuna durata nel tempo: se il giorno dopo mamma tarlo mette un uovo, risiamo daccapo...
@@Restaura_con_Gianni Grazie tante per la risposta! In effetti le travi sono trattate e tendono a non assorbire molto..prima dell'inverno ho tentato con due passate di antitarlo Complet (liquido), ho provato a creare le condizioni di una "camera a gas" ma non è stata semplice l'applicazione del nylon. Non mi resta che provare con l'antitarlo a gel e, nel frattempo, continuare a seguirla! ;)
Grazie infinite per la disponibilità, non è affatto scontata e i suoi consigli sono preziosi!
Un caro saluto e a presto
Interessante video, grazie Gianni. Ho utilizzato gli assorbitori di ossigeno, funzionano egregiamente. Ho disinfestato vari manufatti, soprattutto candelieri, utilizzando il film polibarriera, preso tutto da Antichità Belsito. Gli altri due metodi non li ho mai provati🤗
E il bello è non inquinano in alcun modo!
Video molto ben spiegato; se posso chiedere , mi han consigliato alcuni prodotti a base di olio di arancio e sali potassici (ho sentito pareri molto positivi, ma mai sperimentato personalmente): volevo chiederle se lo avesse mai provato
I sali di boro di potassio sono ottimi contro i tarli, hanno l'unico problema che non penetrano in profondità nel legno, ma se usati sul legno grezzo, sarà molto complicato per i tarli attaccare quel legno.
L'olio essenziale di arancio va molto bene contro le tarme, ma non ho mai sentito nessuno che li usasse contro i tarli... Non posso darti notizie certe, ma non mi ispira molta fiducia...
@@Restaura_con_Gianni grazie mille per la conferma :)
bravissimo ! Grazie ...auguri per la panoramica !
😆😆😆 grazie!
Buonasera gianni!
Grazie come sempre per i tuoi video-consigli , fatti benissimo. Vorrei eliminare i tarli da molte cornici che tengo in un vano armadio che chiude BENISSIMO, quasi a pressione (con due ante che si incastrano con un midollino). Il vano è circa cm 100 x 120 x 60.Vorrei usare quelle bustine ATCO. Quante bustine ci vorranno? Quanti giorni devo aspettare? E' necessario che metta i quadri nelle buste di plastica ?
Grazie se puoi rispondermi
grazie mille Gianni, interessantissimo come sempre! Pero' mi chiedo, è corretto dire che sia il congelamento che la carenza di ossigeno, uccidano i tarli ma, al contrario dell'antitarlo non fungono da prevenzione per gli anni futuri? potrebbero tornare in breve tempo...mi sbaglio? 🤔
Il sistema del congelatore non so se funziona, mi è stato consigliato ma non l'ho mai provato. Secondo qualcuno che ha commentato, funzionicchia...
La sottrazione dell' ossigeno invece funziona alla perfezione, però si, c'è il problema che l'antitarlo almeno 4 anni li dura, mentre questi 3 metodi sono utili a sterminare solo quello che c'è già...
@@Restaura_con_Gianni grazie milleee
Ho un contenitore, bidone che si chiude ermeticamente. Lo utilizzo per manufatti piccoli, e per qualche mese non lo apro, una volta aperto trovo sempre centinaia di lave e talvolta il tarlo capricorno. Tutto morto. Ho anche una piccola macchinetta che mi è stata regalata per il trattamento con ozono. Qualche tempo fa ho scoperto il metodo con micronde, in questo caso serve un azienda specializzata e c'è ne sono diverse su internet. Grazie maestro Gianni. Le bustine non le conoscevo.
Si Ombretta, di sistemi ne esistono molti, anche cin generatori di azoto.
Le microonde sono ottime, ma se ci sono parti metalliche es. Chiodi, è un po' pericoloso...
Grazie Gianni! Io per i piccoli oggetti uso il forno a microonde. Pensi che possa avere controindicazioni?
Mannaggia alla miseriaccia, ora mi tocca fare un altro video! 😂😂😂
No Sergio, è un'ottima idea, purchè non contenga parti metalliche come viti o chiodi, che si surriscalderebbero, bruciando il legno.
@@Restaura_con_Gianni certo certo, mi sono dimenticato di specificarlo, senza parti metalliche come ogni oggetto che va in microonde....lo davo per scontato, ma meglio specificarlo
so che esistono anche una sorta di fucili che sparano microonde, ma sono molto pericolosi, quindi bisogna indossare degli scafandri refrattari alle onde che rimbalzano nella stanza. Utile e pratico però per trattare travi e mobili voluminosi senza muoverlo dal sito
@@sergiogiacomazzi7811 si esatto, di questo ne parlo in un altro video: "I trattamenti antitarlo, il video enciclopedico"
Grande come sempre
Grazie Gianni, sei un vero maestro d'arte, utile a tutti e anche simpatico.
Ho pensato che consumare l'ossigeno funzionerebbe anche una candela accesa.
La metterei dentro una pentola per sicurezza, e la pentola dentro il sacco che contiene l'oggetto da bonificare dai tarli.
Finito l'ossigeno la candela si spegnerà da sola. Chissà se qualcuno a fatto la prova...?
Grazie Ruggero.
Si, anche una candela riesce a ridurre l'ossigeno, ma non abbastanza da uccidere i tarli. Questi assorbitori lo riducono allo 0,01% la candela si spegnerebbe molto prima di arrivare a questi livelli...
Caspita, Gianni, una lezione universitaria! Se penso quanto mi sono consumato gli occhi con siringhetta e rotolini di cera...
Il primo metodo mi piaceva, ho provato a mettere un comò nel congelatore ma mia moglie non ha voluto spostare la verdura surgelata. Anche il secondo non è male, ma ho visto insetti uscire facendo il gesto dell'ombrello dopo aver praticato un foro. Di solito utilizzo un sistema infallibile: li faccio uscire tentandoli con un pezzo di legno pregiato e poi li schiaccio con i piedi.
Il terzo metodo è il top. Ma...non ho capito bene...come si applica su un armadio? Ciao!
Grazie Giuseppe!
Schiacciarli con i piedi è il sistema più sicuro e garantito che lo scopo sarà raggiunto! 😆😆😆
Un armadio dovrebbe essere smontato ed i pezzi impilati in modo che occupino il minor spazio possibile, gli si costruisce un sacco con teli di plastica e biadesivo infine si mettono dentro gli assorbitiri di ossigeno, si sigilla e si lascia così per un mese ed il gioco è fatto!
Ciao Gianni,
ho fatto il trattamento anossico alla pedaliera con i rubaossigeno. Dopo 1 mese l'ho "sconfezionata" ed il maledetto capricorno è uscito dal legno lasciandomi il suo lavoro.
Consiglio di aggiungere gli indicatori di ossigeno che danno visivamente lo stato di ermeticita del sacchetto.
Per la radio io l'avrei smontata perché non è difficile, le valvole sono montate su un telaio interno di alluminio sfilabile. Poi da dentro lo spennellavi con l'antitarlo.
Ciao
Forse il sacco di plastica non era ben sigillato... purtroppo per questo trattamento, basta il minimo contatto con il mondo esterno per vanificare tutto.
Oppure le bustine di assorbitore erano troppo poche... non so, qualcosa che non va è successo, perchè un trattamento con assorbitori di ossigeno, se ben fatto non lascia scampo. Il vero problema di questo trattamento è che al contrario dell'antitarlo, è un trattamento curativo ma non preventivo, cioè, l'antitarlo dura molti anni, gli assorbitori al contrario, uccidono tutto quello che c'è, ma non ha la minima durata e se un mese dopo mamma tarlo mette un uovo, siamo daccapo...
@@Restaura_con_Gianni Ho usato un sacco bello resistente, il nastro adesivo consigliato da loro ed i relativi indicatori di ossigeno per vedere se c'erano perdite. O il maledetto ha sentito che gli mancava l'aria e si è dato una mossa o era già in fase di emersione. Ho fatto il calcolo del volume e 50 bustine erano adeguate per il 20% del volume totale. Comunque dalla posizione della galleria l'uovo era già dentro al massello prima della lavorazione.
Ciao e buona orticoltura
@@vittoriobacchiega9118 A! Ora ho capito meglio: il capricorno delle case (che è il più difficile da uccidere fra tutti gli xilofagi) è uscito mentre il trattamento era in corso. Quindi, si, è probabile che sia uscito prima che l'ossigeno fosse assorbito completamente. Avevo capito he era uscito poco dopo la fine del trattamento. Questo spiega tutto.
Degli indicatori non ho detto nulla per nn farla troppo complicata, ma in effetti, avrei fatto meglio a dire tutto...
Se ti serve un po' di jianna sai dove trovarla: qui non la vuole nessuno! 😂😂😂
Bellissimo video, simpaticissima l'ultima parte più "agricola" e "dialettale"! 😊😅 Bel giardino commestibile, complimenti!
Ho una sedia in noce del l'800 da restaurare. Ho urgente bisogno di contattare Gianni per una consulenza. Chiedo un riferimento per stabilire un contatto, grazie.
Ho dei tronchetti si ulivo
Stagionato ma hanno anche qualche tarlo. I pezzi Sono lunghi circa 40cm. Quale miglior metodo dovrei usare per eliminarli? Grazie in anticipo e complimenti per la sua maestria
Grazie Franca e Marco.
Se non hai buone ragioni per non usarlo, il miglior trattamento è l'antitarlo, che abbia una concentrazione di permetrina non inferiore allo 0,30 ml x 100 ml di prodotto (es. Permetar o Timpest)
Vorrei un suggerimento contro le formiche carpentiere. Grazie!
L'antitarlo funziona bene anche su di loro comunque un formicaio l'ho sterminato con una trappola e ci ho fatto su un video "trappola per formiche"
Ma per i gatti è nocivo per sempre ???
Non lo sapevo e ho appena fatto il trattamento su una credenza. L'ho dato però all'esterno e poi incellofanato tutto..
Per favore ho 2 gatti ed ho paura per loro datemi indicazioni 🙏🏻
I momenti più pericolosi sono quando fai il trattamento e i primi giorni dopo che scopri la credenza. Quindi quando lo farai, tienila per un paio di settimane in in ambiente non frequentato dai gatti e non avrai problemi. Comunque, se vedi che i gatti hanno problemi di deambulazione, allontanali dalla credenza e falli vedere da un veterinario spiegando che sono venuti a contatto con la permetrina. Però ripeto: se li tieni lontano le prime due settimane il pericolo è molto remoto...
Grazie grande 👍👍👍
Renato Scianò
0 secondi fa
Buonasera Gianni!
Grazie come sempre per i tuoi video-consigli , fatti benissimo. Vorrei eliminare i tarli da molte cornici che tengo in un vano armadio che chiude BENISSIMO, quasi a pressione (con due ante che si incastrano con un midollino). Il vano è circa cm 100 x 120 x 60.Vorrei usare quelle bustine ATCO. Quante bustine ci vorranno? Quanti giorni devo aspettare? E' necessario che metta i quadri nelle buste di plastica ?
Grazie se puoi rispondermi
Si debbono essere perfettamente sigillati e divrai aspettare almeno un mese...
@@Restaura_con_Gianni Grrrrr (speravo di farlo in pochi giorni) Grazie
@@renatosciano5026 Se trovi una ditta che dalle tue pari fa il trattamento antitarlo con microonde, lo fanno in pochi minuti...
Si va bene il prodotto x i tarli però su dei mobili già trattati non capisco come dovrebbe penetrare il prodotto, gentilmente chi lo sa vorrei sapere Grazie mille
Infatti in questo caso l'antitarlo non penetrerebbe e si risolve con sistemi anossici, come gli assorbitori di ossigeno o le più costose microonde...
Un video truce 😂😂😂😂Ma l'ortopanoramica me la ricordavo diversa. 😂😂😂😂Mitico Gianni 👍👍👍
E Vabbè...
Ognuno ha l'orto che si merita...
😂😂😂
Buona giornata Marco
Geniale il sottovuoto.
Grande Gianni, il metodo del freezer te lo scrissi io, mi fa piacere che lo hai preso in considerazione☺️ bellissimo anche il metodo del sottovuoto
Le buone idee vanno sempre prese in considerazione!
Grazie Gianluca 😉
Ho preso due comodini da un mercatino dell'usato l'ho guardati prima di comprarli e sembravano ok, ora a casa dopo averli carteggiati in uno dei due sono comparsi 4 o 5 buchi.(e la cosa mi manda in bestia oltre che in paranoia!) Come faccio a capire se sono vecchi o sono ancora attivi? Ora dovrò stare un mese ferma per fare tutto il trattamento con timpest e impacchettarli con il nylon? Mi viene voglia di bruciali quando è così!
4 o 5 buchi su un mobile che ha 50 anni (supponendo sia così) mi sembra una cosa ottima: mediamente esce un tarlo ogni 10 anni.
L'antitarlo copre da un minimo di 4 ani ad un massimo di 10, quindi trattare il comodino, potrebbe servire, forse, a salvarlo da un tarlo...
E considera che comprando un mobile vecchio, puoi farti un'idea abbastanza precisa su quanto quel legno sia soggetto ai tarli, mentre se lo compri nuovo, puoi aspettarti qualunque sorpresa...
Puoi capire meglio guardando questo video che ho fatto in questi giorni e che non è ancora pubblico:
ruclips.net/video/tYBp7jcU5Wc/видео.html
Comunque, i fori dei tarli, si chiamano "di sfarfallamento" perchè da quei fori non entrano ma escono dal legno. Per cui, le possibilità sono:
1) il tarlo che ha fatto il foro è morto di vecchiaia chissà quando. E si capisce che è di molto tempo fa dal colore del foro scuro.
2) Il tarlo che ha fatto il foro è morto di vecchiaia da poco e si capisce che il foro è recente dalle pareti del foro, chiare.
3) La larva del tarlo ha fatto il foro, è rientrato per fare la metamorfosi (ci metterà pochi giorni) e sta per andarsene come insetto adulto. Ma questo non può essere perchè tutto ciò non accade in questa stagione...
Caro Gianni mia figlia ha la casa in legno , le tarme se la stanno mangiando tutta , come si fa con una casa ?
Ci sono ditte che fanno trattamenti antitarlo con lampade a microonde a domicilio. Credo che la soluzione ideale sia questa.
Grazie x il video..😂😂😂l'ortopanoramica😂😂😂👏👏👏👏👏
Tu ridi, ma io ho i denti tutti sforacchiati 😱😱😱
😂😂😂😂😂😂😂
usano imballaggi dove no serve come se non ci fosse un domani ( e infatti ...) e poi quano veramente servirebbero tipo inplastica ogni bustina assorbi ossigeno in modo che non assorbino a uffa, e te pare, anche i cubetti accendifuoco sarebbe carinoo incartati uno per uno macchè. certo che qualche corpo dai tarli mi sa . grazie davvero ps dicono che anche il microonde
Delle microonde ne parlo in un altro video, però non sempre è possibile usarle...
Si chiama cabina antitarlo a microonde,dentro ci può stare l'arredamento in legno di un appartamento se non ci credi cerca su internet ,poi è chiaro che ci sono altre soluzioni
E secondo te non conosco questo sistema, tanto da doverlo cercare su internet? 🤔
Comunque, che lo conosco o meno cambia poco: se ci metti dentro un mobile con viti è chiodi è cosa quasi certa che lo tiri fuori con delle carbonizzazioni del legno a contatto con il metallo, se non il mobile completamente carbonizzato.
Le microonde vanno bene solo per parquet, travi e poco altro.
Fra l'altro è una tecnica molto costosa
@@Restaura_con_Gianni 200.00 euro per un comodino! Ma non si è mica bruciato, non è colpa mia è colpa dei tarli!!
una bella lezione di biologia
Un amico che trattava sculture africane antiche mi ha imparato un metodo semplice ed economico: all'aria aperta muniti di mascherina, per sicurezza, con il vento alle spalle spennellare l'oggetto, il mobile anche l'armadio (provato da me) con acetone puro 2 o 3 volte ,risultato sicuro ,provare per credere
Funziona anche con alcool o petrolio bianco. Il problema è che non ha alcuna durata nel tempo: evaporato il solvente, se arriva mamma tarlo e mette l'uovo, siamo daccapo
Se gli oggetti sono piccoli perché non un giretto dentro il microonde?
Si esatto!
Le microonde si usano da molto, in questo video faccio vedere rimedi strani...
Una bella scarica di radiazioni ionizzanti e vedrai cosa rimane di ogni essere vivente nel legno.....virus funghi e batteri compresi.
Sarebbe un ottimo metodo, ma purtroppo soggetto a enorme pericolosità come intuibile. Chissà se esistono ditte che eseguono simili trattamenti. Pensa che nel passato bloccavano la germogliazione delle derrate alimentari di patate proprio con i raggi gamma in una stanza apposita.
Esatto!
Lo facevano anche con il leno! 😆😆😆
conosco un alttro sistema Gianni....mettere un scaglia di zolfo coprire tutto il mobile con naylo e accendere lo zolfo e metterlo sotto la copertura di nylon
Grazie Bruno.
È un sistema simile a quello delle bombolette fumiganti. Però di sicuro più economico e probabilmente più efficace. Perché quelle bombolette non mi hanno mai convinto molto!
Mobile come faccio non vorrei buttarlo e antico e pieno di buchini
di che mobile si tratta?
Ma de do si Gianni? Alla fine me so morto ahahahahha
E no!
Non me te murí che io so de Tulintí!
@@Restaura_con_Gianni Oh me veni a da na mà co le travi su casa in montagna? ahahahah
io ho 6 gatti e ho trattato col timpxst la testiera del mio letto matrimoniale lontano dai gatti e poi ho dato un vetrificante parquet... i gatti dormono con me sul letto e sono ancora tutti vivi 😁 da anni
Benissimo così allora!
Io non ho gatti e quindi non posso raccontare a mia esperienza, comunque so di un restauratore che ne ha uno che lascia entrare in bottega, solo non lo fa entrare nella stanza dove fa i trattamenti, e il gatto vive felice e contento. Però so anche di una signora che ha fatto restaurare una credenza su cui era abituato a dormire il suo gatto, riportata la credenza in casa il gatto è morto...
Non è così matematica la cosa, dipende dalla sensibilità del gatto a certe sostanze, e magari allergie e forse perchè no, da altre patologie in corso. Però io debbo avvisare di questo pericolo, perchè non posso prendermi la responsabilità...
Io capisco chi usa il gas per caricare accendini come anti tarlo, il fatto è che tutto fanno tranne caricare accendini.
😂😂😂
Ma sedevi fare un Como come fai
Con gli assorbitori di ossigeno?
Antichità Belsito fornisce anche teli di plastica e biadesivo concepiti propio per creare involucri per oggetti voluminosi; anche molto più che un comò...
Vedi tutto nel primo commento
Ecco
Mio nonno diceva,gli apri la bocca e poi gli metti dentro un cucchiaino di cenere,ma la deve mangiare tutta!!!!
Ma anche ridurre il legno in cenere con il tarlo dentro, non è male come soluzione! 🤔😆
@@Restaura_con_Gianni così si può mettere in una scatoletta di metallo con sopra la fotografia e in più non occupa spazio. (Scherzo era per ridere ) Comunque i professionisti hanno delle celle enormi a microonde che li rende croccanti!!!
@@marcoaddis8180 lo so ma è molto pericoloso: se ci sono viti, chiodi, cerniere o altre parti in metallo, con le microonde posso fare danni enormi.
A questo punto è meglio la camera anossica
Ma che dici... ho restaurato mobili a Venezia per 15 anni.... facile con l'oggetto piccolo...
Parla di mobili!!!! E cerca di scoprire il petrolio....
Per il congelatore lo dico che al massimo potrei trattare una sedia, per il sottovuoto, non lo dico, ma si capisce, che non possiamo mettere sottovuoto più grandi dei sacchetti, quindi oggetti davvero minuti.
Per gli assorbitori di ossigeno, se siamo in grado di fare un sacco grande quanto un comò, cosa ci impedisce di trattare un comò?
Io ho cominciato a restaurare mobili a 18 anni e ne sto per compiere 51.
"cerca di scoprire il petrolio" sta a significare che i mobili antichi vanno trattati contro i tarli con il solo petrolio, senza altre sostanze tipo la permetrina?
Come direbbe sora Lella: "annamo bbene, proprio bbene!" 😉
Buongiorno Gianni anche io mi chiedevo la pericolosità della permetrina per i gatti riguarda solo il momento del trattamento o anche il fatto di poter mettere il mobile in casa, una volta finito il restauro in maniera completa? Perché non avrei nessun problema a fare il trattamento lontano dal gatto, ma il mobile lo vorrei poi mettere in casa, dove il gatto normalmente entra di giorno. Grazie mille per la tua gentile risposta.
@@massimoronchese5214 Ciao Massimo, non è matematico che se hai un mobile trattato con antitarlo, il gatto muore: come ho scritto poco fa sotto un altro commento, so di un restauratore che ha un gatto in bottega, senza alcun problema, solo che non lo lascia entrare nella stanza dove fa i trattamenti e il gatto vive felice e sereno. Ma so anche di una signora che riportato in casa un mobile dopo il restauro, su questo mobile ci dormiva il gatto, il gatto è morto...
nn lo sapevo
Si ma che c'entrano i tuoi denti
Finisco sempre i miei video con una gag divertente...