davvero bel video, esplicativo e fatto coi fiocchi, usando anche altri modi quali quello visivo e scritto per lasciare nella mente dell'ascoltatore l'informazione.
Ciao Claudio, gli utili che accantono di un ristorante se decidessi di investirli per acquistare l'avviamento di un altro ristorante mi verrebbero tassati in quanto utili in uscita oppure no. Grazie mille, video eccezionale 🏆
Se fai l'operazione all'interno della SRL non hai la tassazione degli utili in uscita (=dividendi) in quanto i soldi non vengono prelevati dalla SRL per andare sulla persona privata, ma vengono impiegati per investimenti aziendali (acquisto di altro ristorante).
Penso sia uno dei video più completi e chiari che abbia mai visto sulla SRL, ho però una domanda: come si regola l'intervento o meno dei soci a cui vengono distribuite le quote? cosa accade quando uno dei soci muore? ma soprattutto si riesce a mantenere il controllo della propria azienda e delle quote possedute dagli altri? grazie
In realtà il risparmio fiscale garantito da una SRL con una corretta pianificazione fiscale surclassa enormemente i maggiori costi burocratici. Non bisogna essere laureati in matematica per capire che se risparmio 20.000 all'anno in tasse e contributi riesco a pagarmi alla grande i 2.000 o 3.000 euro in più di costi annui del commercialista. Per quanto riguarda la personalità giuridica non vedo dove sia il problema... la limitatazione delle responsabilità dei soci è semmai un vantaggio aggiuntivo ai risparmi fiscali.
@@numerium-claudiocerutti6179 Ma se invece di fare una srl dove alla fine su 100.000 me ne rimangono in tasca sul mio conto personale solo 36.000, cosa affermata da lei, faccio una sas con all’80% utili alla moglie (stesso esempio fatto da lei di pianificazione fiscale), solo di inps mi risparmio il 24% di 80.000 e cioè risparmio 19.200!!!!! Più il risparmio fiscale di IRPEF per avere diviso il reddito con la moglie al 20% io e 80% lei, fa così un altro risparmio di circa il 3% di IRPEF e cioè di altri 3.000,00 più là no tax area che ho io su un reddito tassato basso fanno altri euro 1.000 risparmiati. In totale così risparmio 23.200 di tasse rispetto al circa 50% e cioè 50.000 di tasse che avrei con una ditta individuale (tieni conto che nella sas puoi anche sfruttare le detrazioni delle spese mediche, di ristrutturazione, interessi passivi prima casa e tante altre che invece nella Srl non puoi fare perchè lì l’IRPEF li è una flat tax fissa del 26% senza possibilità di sfruttare le detrazioni). Così le tasse, anche senza sfruttare delle eventuali detrazioni di spese mediche, ecc.. sarebbero di soli euro 26.800 (euro 50.000 - euro 23.200 = 26.800) e cioè del 26,8% e però in tasca mi rimarrebbero euro 73.200 e non soli euro 36.000 come nella Srl, inoltre anche nella sas posso scaricare come costi i circa euro 19.000 di rimborsi spese come nella Srl e quindi anche nella sas posso avere una base imponibile più bassa dell’utile di partenza di euro 100.000 e quindi alla fine le tasse sarebbero anche molte di meno di quelle dette prima. E così avrei molta meno burocrazia, meno costi del professionista, niente complicazioni con buste paga e costi aggiuntivi del consulente del lavoro per farle, molti più soldi sul conto privato, e potrei sfruttare anche i bonus ristrutturazione casa che porterebbero la tassazione a livelli ancora più bassi. Non so, se ho sbagliato qualcosa mi dica pure. Sicuramente Srl tutta la vita se ci sono fatturati medio grandi, con forti utili da lasciare in società per riinvestirli magari anche in forti investimenti nelle attrezzature, ecc.. o se si vuole limitare la responsabilità per un attività rischiosa. Però per utili fino a 100.000 con bassi investimenti non mi sembra che L’Srl sia meglio della sas. Forse l’asticella di dove finisce la convenienza della sas e dove inizia quella dell’’Srl è un po’ più in là di quello che indica lei. Forse ho sbagliato qualcosa nell’analisi fatta prima?
Gran bel video....mi chiedevo: Posso essere socio unico e non essere un socio lavoratore? così da non pagare l'inps? da considerare che io sono un dipendete a tempo indeterminato. Oppure, come spieghi tu nel video, io risultare socio lavoratore al 20% ed intestare l'80% ad un socio di capitali (il socio di capitali in sintesi non si paga l'inps?)
Complimenti per il video. Alla fine mi sono chiesto, io dipendente che percepisco 100K annui si stipendio lordo vengo tassato in maniera superiore ad una società in questo caso una SRL cha dichiara un utile di pari entità.
Ciao Claudio scusa l'ignoranza ma non capisco i 36.792 euro che rimangono al socio. Potresti farci un riassunto dal totale lordo al netto? Grazie mille
Salve,ho una domanda,un consulente informatico in regime forfettario se supera 10.000 euro di fatturato a privati b2c in Europa e nel resto del mondo è tenuto a versare l iva nei paesi di destinazione o aderire al sistema Oss?
Salve e complimenti per il video. Ho un dubbio sul calcolo dei contributi INPS. Infatti secondo il mio commercialista questi si calcolano sul 24% dell'utile POST imposta, quindi non sui 104k euro dell'esempio ma su 71140 euro dopo l'applicazione di IRAP e IRES. Cosa ne pensa?
Assolutamente NO! La base di calcolo INPS viene calcolata nel quadro RR del modello UnicoPF del socio che è esattamente il reddito imponibile IRES per la quota di partecipazione agli utili della società. IRES e IRAP non si possono scaricare dall'INPS.
@@numerium-claudiocerutti6179 Quindi se purtroppo non ho soci e devo fare una Srl unipersonale e ci lavoro operativamente, tasso il mio inps al 24% di 104k e anche l’ires 24% e IRAP 4% su 104k e quindi già solo per queste tasse fisse sono ad una tassazione del 51%. Più le tasse sul compenso e/o quelle del ritiro utili a quanto arrivo?
Ciao Claudio e complimenti per il video. Vorrei porti un quesito. Esempio: apro una srls, sarò l unico amministratore, avrò dei dipendenti, dato il fatto che non lavorerò fisicamente all' interno dell' azienda, ma farò solo gestione e controllo, se scelgo di prendere un compenso amminsitrarore, dovrò pagare inps? Se si, quante tasse tra inps e irpef dovrei pagare su un cedolino di 2000 euro? Il compenso è una cifra a parte che posso prelevare, oltre i rimborsi spesa, chilometrici, royalties, sono sono tutte voci comprese nel compenso amminsitrarore? Grazie in anticipo
una domanda probabilmente che butterebbe giu il domino tasse è... se ipotizziamo al netto di un fatturato X e spese Y, ipotizzando a 0 le variazioni in aumento e in diminuzione, quindi arrivando ad avere un imponibile ires e irap identico a 1 milione di euro per esempio; ora anche se non prelevassi i soldi in tasca mia, ma lasciandoli in azienda dovrei pagarci appunto un certo ires e irap, a questo punto sarebbe corretta la mossa di investirli tutti arrivando a lasciare a 0 euro la liquidità aziendale in modo che le uscite vadano a pareggiare le entrate in modo che la base imponibile sia 0 (ok solamente un pazzo investirebbe tutto il capitale lasciando la liquidità a 0, ma immaginiamolo a solo scopo ipotetico). In questo modo pagherei 0 ires 0 irap 0 inps e 0 dividendi? si non avrei nessuna entrata in tasca mia pero mi sarei scansato non so quante tasse e avrei usato i soldi di tasse per investimenti. (ora investire tutto lasciando a 0 la liquidità aziendale è una follia e un qualcosa che non starebbe in piedi, pero se economicamnete parlando in modo personale non ho bisogno di avere utili/stipendi etc, si potrebbe immaginare la cosa anzicche all'investire tutto il 100% dell'utile ma anche solo il 70/80%)?
Ciao Claudio, ma in una srl, ires e IRAP vanno calcolati sugli utili meno i contributi da commerciante? Oppure prima calcoli le imposte IRAP e ires su tutto l'utile e poi togli i contributi da commerciante sempre su tutto l'utile?
I contributi commercianti (e artigiani) per i soci lavoranti di una SRL non sono dovuti dalla società, ma dai singoli soci in base alla loro quota di partecipante. Per questa ragione in contributi INPS artigiani/commercianti non si scaricano dall'utile della società, ma nella dichiarazione dei singoli soci (quindi non riducono le tasse dalla società ma le tasse personali dei soci)
Si certo, l'importo è trascurabile ma certamente l'amministratore deve pagare anche l'Inail (che però più che una tassa è una assicurazione obbligatoria contro gli infortuni)
@@francescocurti7273 è un calcolo che fa il consulente del lavoro ma siamo tra i 100 e i 200 euro all'ANNO quindi per questo dico che è una cifra irrisoria
Ciao Claudio, cmq se nella pianificazione fiscale il socio avesse voluto ritirare il suo 20% di 3.313 avrebbe cmq dovuto pagare il 26% di tasse confermi?
Buongiorno, ottima spiegazione. Nel caso di tre soci, dove solo uno potrà risultare amministratore, come conviene distribuire un compenso per tutti i soci? Grazie
Ciao Claudio, ti ringrazio per aver fatto un bel video chiaro a chi per come me non è competente in materia. una domanda se posso, per quanto riguarda il compenso collaboraz. (socio lavorante) in busta paga , l'importo es.che hai dato dei 28k che diviso per 12mesi sarebbero 2333 al mese , sono da considerarli al lordo o al netto? grazie 1000
bel video, vedo che suggerisci di intestare le quote a familiari, cosa succede se un familiare fa il furbo o ci si litiga? è una sorta di nuda proprietà e usufrutto come per le case oppure sono fregato?
Indubbiamente il rischio esiste... per ovviare al problema si possono intestare le quote ad altre società ovviamente i costi aumentano. Non esiste una soluzione ideale in assoluto, ciascuna ha i suoi pro e i suoi contro
Ciao Claudio, complimenti al tuo video ma è da brividi almeno io che ho appena iniziato con una srl uni personale, mi viene da farti una domanda la mia srl i primi tre anni zero fatturato l’INPS può pretendere quasi 4.000€ all’anno ???
Se la società è attivata in camera di commercio ed è quindi scattata l'iscrizione Inps artigiani/commercianti i 4.000 euro circa all'anno sono dovuti (o meglio i circa 1.000 euro a trimestre)
Ciao Claudio. Logicamente l'esempio che hai riportato vale anche per la Srls. A me vogliono far passare da ditta individuale ad Srl proprio perché me l'hanno rappresentata come ragione dove si paga meno tasse sull'utile. 90% io 10% mio socio. Ma come hai dimostrato, con la Srl se non sai fare pianificazione fiscale ti fai più male di come se avessi ancora una ditta individuale. :-O
Si certo srl e srls sono esattamente la stessa cosa da tutti i punti di vista, la srls ha solo uno statuto standard non modificabile, ma è una srl a tutti gli effetti. E per il resto hai capito benissimo il senso del video: la srl è uno strumento potente per risparmiare le tasse, ma usata male ti si ritorce contro ed in alcuni casi ti porta addirittura a pagare PIÙ tasse! Quindi massima attenzione! :)
Ottimo tutorial! Domanda: poniamo il caso di una SRL che offra consulenza e assistenza di macchinari per analisi, società nella quale un solo socio è anche l'unico lavoratore operativo, con un fatturato annuale stimabile intorno ai 100k. Piuttosto che srl a socio unico, se ho ben capito, ai fini della pianificazione fiscale, converrebbe fondare una SRL almeno con 2 soci, ad esempio introducendo il coniuge, e imponendo che il socio lavoratore abbia una quota societaria risicata rispetto al familiare, diciamo il 20% come indicato. Tutto chiaro per quanto riguarda la minore pressione fiscale a carico del socio lavoratore... Ma l'altro socio (non lavoratore) non deve pagare un botto di IRPEF sull'80% degli utili prelevati? Mi pare di non averne sentito parlare, oppure chiederei di dirmi a che punto del video se mi è sfuggito questo punto importante. Altra domanda: Il socio lavoratore può davvero essere anche amministratore e percepire il rimborso spese e compenso con cedola se svolge la sua attività professionale per conto della società prevalentemente fuori dal comune di residenza? Operativo e amministratore non sono ruoli contestabili dall'agenzia delle entrate? Quali sono i vantaggi ad avere il socio familiare non lavoratore anche amministratore, magari con poteri disgiunti? Grazie infinite. Sono interessato al corso in previsione della costituzione di una srl...
Il socio con l'80% non paga IRPEF sugli utili prelevati semplicemente perché gli utili non vanno distribuiti!! Come spiego nel video non conviene prelevare utili perché la tassazione complessiva è del 43%, e quindi sono da preferire altri metodi. In ogni caso l'intestazione delle quote ad un socio lavorante non serve per risparmiare IRPEF, bensì per risparmiare INPS. Per quanto riguarda socio lavorante e amministratore nella stessa SRL è pacificamente ammesso. Anzi, è la stessa INPS che a volte iscrive d'ufficio gli amministratori come soci lavoranti se nella società non ci sono soci lavoranti e dipendenti!! Quindi si può fare senza problemi.
Ciao Claudio complimenti veramente per il video! Molto chiaro. Solo una domanda a questo punto che mi è probabilmente sfuggita, per quele motivo hai scaricato il 6720 inps (del compenso amministratore?) nella pianificazione fiscale per abbassare l'utile aziendale fino a 50.280? Perchè in quel caso l'amministratore è anche un socio dell'SRL e quindi può scaricare le spese inps? Nel caso l'amministratore non fosse un socio ma un dipendente lo dedurresti lostesso?
L'inps del compenso amministratore lo paga l'azienda e quindi se lo scarica l'azienda dal suo utile. Stesso ragionamento vale per l'Inps dei dipendenti.
Per quanto riguarda l'inps della Gestione Separata commercianti (per esempio) del socio lavoratore? Anche quello si scarica come costo e poi si pagano le tasse sul rimanenti o cmq ai paga il 24% dell'utile?
@@numerium-claudiocerutti6179 Li Puoi investire ma non te li puoi ritirare.. altrimenti sono dolori. Quindi si fa tutto un ragionamento, ma poi alla fine se hai una Srl hai poca liquidità per te, perchè,i soldi te li puoi prelevare solo col compenso amministratore (che è tassato tra l’altro un botto..) o con i rimborsi spese e quindi alla fine non hai più i soldi tuoi in tasca tua. A meno che non li ritiri come utili e allora scatta la tassazione aggiuntiva del 26%. Ma allora conviene fare una sas che comunque l’Irpef è progressiva. Questo fino a determinati utili, mentre se gli utili sono altissimi, allora se l’Irpef va al 43% la sas non conviene più. Il punto secondo me è che L’Srl conviene rispetto alla sas, e di molto, ma solo da determinati utili in su. Utili che sono ben più alti di 100.000,00.
Grazie mille per il video . Io ho una domanda: ma l 80% che si darebbe ad un familiare . Quanto costa l’operazione ? Solo costo notaio ? L 80% delle quote del socio non lavoratore cosa impegna?
Solo costo notaio (o commercialista se fa lui l'atto) per la pratica di cessione quote se le quote vengono vendute al valore nominale (e quindi non emerge plusvalenza)
davvero bel video, esplicativo e fatto coi fiocchi, usando anche altri modi quali quello visivo e scritto per lasciare nella mente dell'ascoltatore l'informazione.
Grazie mille Francesco! È fantastico sapere che i nostri sforzi nel creare video semplici e comprensibili sono apprezzati! :)
Grazie del video. Non aggiungo altro, ti seguo!
Grazie a te!
Fantastico video, finalmente con esempi chiari e lampanti. BRAVO
Grazie!
@@numerium-claudiocerutti6179 Segui direttamente anche società? Grazie
@@noidue7385 Assolutamente sì! Per info scrivi ad info@numerium.it! Grazie
Bravissimo video molto chiara e semplice da capire 💪🫡
Grazie Ivan!
Ciao scusami, dell'utile di 100k intendi già tolta l'Iva?
Ciao Claudio, gli utili che accantono di un ristorante se decidessi di investirli per acquistare l'avviamento di un altro ristorante mi verrebbero tassati in quanto utili in uscita oppure no.
Grazie mille, video eccezionale 🏆
Se fai l'operazione all'interno della SRL non hai la tassazione degli utili in uscita (=dividendi) in quanto i soldi non vengono prelevati dalla SRL per andare sulla persona privata, ma vengono impiegati per investimenti aziendali (acquisto di altro ristorante).
Penso sia uno dei video più completi e chiari che abbia mai visto sulla SRL, ho però una domanda: come si regola l'intervento o meno dei soci a cui vengono distribuite le quote? cosa accade quando uno dei soci muore? ma soprattutto si riesce a mantenere il controllo della propria azienda e delle quote possedute dagli altri? grazie
Molto semplicistico e non tiene conto delle maggiori spese burocratiche della srl e il problema della personalità giurudica
In realtà il risparmio fiscale garantito da una SRL con una corretta pianificazione fiscale surclassa enormemente i maggiori costi burocratici. Non bisogna essere laureati in matematica per capire che se risparmio 20.000 all'anno in tasse e contributi riesco a pagarmi alla grande i 2.000 o 3.000 euro in più di costi annui del commercialista.
Per quanto riguarda la personalità giuridica non vedo dove sia il problema... la limitatazione delle responsabilità dei soci è semmai un vantaggio aggiuntivo ai risparmi fiscali.
@@numerium-claudiocerutti6179
Ma se invece di fare una srl dove alla fine su 100.000 me ne rimangono in tasca sul mio conto personale solo 36.000, cosa affermata da lei, faccio una sas con all’80% utili alla moglie (stesso esempio fatto da lei di pianificazione fiscale), solo di inps mi risparmio il 24% di 80.000 e cioè risparmio 19.200!!!!! Più il risparmio fiscale di IRPEF per avere diviso il reddito con la moglie al 20% io e 80% lei, fa così un altro risparmio di circa il 3% di IRPEF e cioè di altri 3.000,00 più là no tax area che ho io su un reddito tassato basso fanno altri euro 1.000 risparmiati. In totale così risparmio 23.200 di tasse rispetto al circa 50% e cioè 50.000 di tasse che avrei con una ditta individuale (tieni conto che nella sas puoi anche sfruttare le detrazioni delle spese mediche, di ristrutturazione, interessi passivi prima casa e tante altre che invece nella Srl non puoi fare perchè lì l’IRPEF li è una flat tax fissa del 26% senza possibilità di sfruttare le detrazioni). Così le tasse, anche senza sfruttare delle eventuali detrazioni di spese mediche, ecc.. sarebbero di soli euro 26.800 (euro 50.000 - euro 23.200 = 26.800) e cioè del 26,8% e però in tasca mi rimarrebbero euro 73.200 e non soli euro 36.000 come nella Srl, inoltre anche nella sas posso scaricare come costi i circa euro 19.000 di rimborsi spese come nella Srl e quindi anche nella sas posso avere una base imponibile più bassa dell’utile di partenza di euro 100.000 e quindi alla fine le tasse sarebbero anche molte di meno di quelle dette prima. E così avrei molta meno burocrazia, meno costi del professionista, niente complicazioni con buste paga e costi aggiuntivi del consulente del lavoro per farle, molti più soldi sul conto privato, e potrei sfruttare anche i bonus ristrutturazione casa che porterebbero la tassazione a livelli ancora più bassi. Non so, se ho sbagliato qualcosa mi dica pure. Sicuramente Srl tutta la vita se ci sono fatturati medio grandi, con forti utili da lasciare in società per riinvestirli magari anche in forti investimenti nelle attrezzature, ecc.. o se si vuole limitare la responsabilità per un attività rischiosa. Però per utili fino a 100.000 con bassi investimenti non mi sembra che L’Srl sia meglio della sas. Forse l’asticella di dove finisce la convenienza della sas e dove inizia quella dell’’Srl è un po’ più in là di quello che indica lei. Forse ho sbagliato qualcosa nell’analisi fatta prima?
Gran bel video....mi chiedevo: Posso essere socio unico e non essere un socio lavoratore? così da non pagare l'inps? da considerare che io sono un dipendete a tempo indeterminato. Oppure, come spieghi tu nel video, io risultare socio lavoratore al 20% ed intestare l'80% ad un socio di capitali (il socio di capitali in sintesi non si paga l'inps?)
Complimenti per il video. Alla fine mi sono chiesto, io dipendente che percepisco 100K annui si stipendio lordo vengo tassato in maniera superiore ad una società in questo caso una SRL cha dichiara un utile di pari entità.
Ciao Claudio scusa l'ignoranza ma non capisco i 36.792 euro che rimangono al socio. Potresti farci un riassunto dal totale lordo al netto? Grazie mille
Molto interessante, per una Snc come funziona? Grazie
Ho fatto un video anche per SNC e SAS! Eccolo qui ruclips.net/video/5-uFIShXU1U/видео.htmlsi=bhQT-IPcAW8DvtFr
Salve,ho una domanda,un consulente informatico in regime forfettario se supera 10.000 euro di fatturato a privati b2c in Europa e nel resto del mondo è tenuto a versare l iva nei paesi di destinazione o aderire al sistema Oss?
Salve e complimenti per il video. Ho un dubbio sul calcolo dei contributi INPS. Infatti secondo il mio commercialista questi si calcolano sul 24% dell'utile POST imposta, quindi non sui 104k euro dell'esempio ma su 71140 euro dopo l'applicazione di IRAP e IRES. Cosa ne pensa?
Assolutamente NO! La base di calcolo INPS viene calcolata nel quadro RR del modello UnicoPF del socio che è esattamente il reddito imponibile IRES per la quota di partecipazione agli utili della società. IRES e IRAP non si possono scaricare dall'INPS.
@@numerium-claudiocerutti6179
Quindi se purtroppo non ho soci e devo fare una Srl unipersonale e ci lavoro operativamente, tasso il mio inps al 24% di 104k e anche l’ires 24% e IRAP 4% su 104k e quindi già solo per queste tasse fisse sono ad una tassazione del 51%. Più le tasse sul compenso e/o quelle del ritiro utili a quanto arrivo?
Ciao Claudio e complimenti per il video. Vorrei porti un quesito.
Esempio: apro una srls, sarò l unico amministratore, avrò dei dipendenti, dato il fatto che non lavorerò fisicamente all' interno dell' azienda, ma farò solo gestione e controllo, se scelgo di prendere un compenso amminsitrarore, dovrò pagare inps?
Se si, quante tasse tra inps e irpef dovrei pagare su un cedolino di 2000 euro?
Il compenso è una cifra a parte che posso prelevare, oltre i rimborsi spesa, chilometrici, royalties, sono sono tutte voci comprese nel compenso amminsitrarore?
Grazie in anticipo
una domanda probabilmente che butterebbe giu il domino tasse è... se ipotizziamo al netto di un fatturato X e spese Y, ipotizzando a 0 le variazioni in aumento e in diminuzione, quindi arrivando ad avere un imponibile ires e irap identico a 1 milione di euro per esempio; ora anche se non prelevassi i soldi in tasca mia, ma lasciandoli in azienda dovrei pagarci appunto un certo ires e irap, a questo punto sarebbe corretta la mossa di investirli tutti arrivando a lasciare a 0 euro la liquidità aziendale in modo che le uscite vadano a pareggiare le entrate in modo che la base imponibile sia 0 (ok solamente un pazzo investirebbe tutto il capitale lasciando la liquidità a 0, ma immaginiamolo a solo scopo ipotetico). In questo modo pagherei 0 ires 0 irap 0 inps e 0 dividendi? si non avrei nessuna entrata in tasca mia pero mi sarei scansato non so quante tasse e avrei usato i soldi di tasse per investimenti. (ora investire tutto lasciando a 0 la liquidità aziendale è una follia e un qualcosa che non starebbe in piedi, pero se economicamnete parlando in modo personale non ho bisogno di avere utili/stipendi etc, si potrebbe immaginare la cosa anzicche all'investire tutto il 100% dell'utile ma anche solo il 70/80%)?
Ciao Claudio, ma in una srl, ires e IRAP vanno calcolati sugli utili meno i contributi da commerciante?
Oppure prima calcoli le imposte IRAP e ires su tutto l'utile e
poi togli i contributi da commerciante sempre su tutto l'utile?
I contributi commercianti (e artigiani) per i soci lavoranti di una SRL non sono dovuti dalla società, ma dai singoli soci in base alla loro quota di partecipante. Per questa ragione in contributi INPS artigiani/commercianti non si scaricano dall'utile della società, ma nella dichiarazione dei singoli soci (quindi non riducono le tasse dalla società ma le tasse personali dei soci)
Buonasera mi scusi una domanda ma l amministratore non deve pagare anche l Inail?
Si certo, l'importo è trascurabile ma certamente l'amministratore deve pagare anche l'Inail (che però più che una tassa è una assicurazione obbligatoria contro gli infortuni)
@@numerium-claudiocerutti6179 e quanto ammonterebbe in percentuale. Si basa sul cedolino amministratore ?
@@francescocurti7273 è un calcolo che fa il consulente del lavoro ma siamo tra i 100 e i 200 euro all'ANNO quindi per questo dico che è una cifra irrisoria
Ciao Claudio, cmq se nella pianificazione fiscale il socio avesse voluto ritirare il suo 20% di 3.313 avrebbe cmq dovuto pagare il 26% di tasse confermi?
Buongiorno,
ottima spiegazione.
Nel caso di tre soci, dove solo uno potrà risultare amministratore, come conviene distribuire un compenso per tutti i soci?
Grazie
In teoria no... conviene mettere nel consiglio di amministrazione anche gli altri due ed erogare il compenso amministratore a tutti e tre
Ciao Claudio, ti ringrazio per aver fatto un bel video chiaro a chi per come me non è competente in materia. una domanda se posso, per quanto riguarda il compenso collaboraz. (socio lavorante) in busta paga , l'importo es.che hai dato dei 28k che diviso per 12mesi sarebbero 2333 al mese , sono da considerarli al lordo o al netto? grazie 1000
Sono riferiti all'importo lordo
bel video, vedo che suggerisci di intestare le quote a familiari, cosa succede se un familiare fa il furbo o ci si litiga? è una sorta di nuda proprietà e usufrutto come per le case oppure sono fregato?
Indubbiamente il rischio esiste... per ovviare al problema si possono intestare le quote ad altre società ovviamente i costi aumentano. Non esiste una soluzione ideale in assoluto, ciascuna ha i suoi pro e i suoi contro
Ciao Claudio, complimenti al tuo video ma è da brividi almeno io che ho appena iniziato con una srl uni personale, mi viene da farti una domanda la mia srl i primi tre anni zero fatturato l’INPS può pretendere quasi 4.000€ all’anno ???
Se la società è attivata in camera di commercio ed è quindi scattata l'iscrizione Inps artigiani/commercianti i 4.000 euro circa all'anno sono dovuti (o meglio i circa 1.000 euro a trimestre)
Ciao Claudio.
Logicamente l'esempio che hai riportato vale anche per la Srls.
A me vogliono far passare da ditta individuale ad Srl proprio perché me l'hanno rappresentata come ragione dove si paga meno tasse sull'utile.
90% io 10% mio socio. Ma come hai dimostrato, con la Srl se non sai fare pianificazione fiscale ti fai più male di come se avessi ancora una ditta individuale. :-O
Si certo srl e srls sono esattamente la stessa cosa da tutti i punti di vista, la srls ha solo uno statuto standard non modificabile, ma è una srl a tutti gli effetti.
E per il resto hai capito benissimo il senso del video: la srl è uno strumento potente per risparmiare le tasse, ma usata male ti si ritorce contro ed in alcuni casi ti porta addirittura a pagare PIÙ tasse! Quindi massima attenzione! :)
Ottimo tutorial!
Domanda: poniamo il caso di una SRL che offra consulenza e assistenza di macchinari per analisi, società nella quale un solo socio è anche l'unico lavoratore operativo, con un fatturato annuale stimabile intorno ai 100k. Piuttosto che srl a socio unico, se ho ben capito, ai fini della pianificazione fiscale, converrebbe fondare una SRL almeno con 2 soci, ad esempio introducendo il coniuge, e imponendo che il socio lavoratore abbia una quota societaria risicata rispetto al familiare, diciamo il 20% come indicato. Tutto chiaro per quanto riguarda la minore pressione fiscale a carico del socio lavoratore... Ma l'altro socio (non lavoratore) non deve pagare un botto di IRPEF sull'80% degli utili prelevati? Mi pare di non averne sentito parlare, oppure chiederei di dirmi a che punto del video se mi è sfuggito questo punto importante.
Altra domanda: Il socio lavoratore può davvero essere anche amministratore e percepire il rimborso spese e compenso con cedola se svolge la sua attività professionale per conto della società prevalentemente fuori dal comune di residenza? Operativo e amministratore non sono ruoli contestabili dall'agenzia delle entrate?
Quali sono i vantaggi ad avere il socio familiare non lavoratore anche amministratore, magari con poteri disgiunti?
Grazie infinite. Sono interessato al corso in previsione della costituzione di una srl...
Il socio con l'80% non paga IRPEF sugli utili prelevati semplicemente perché gli utili non vanno distribuiti!! Come spiego nel video non conviene prelevare utili perché la tassazione complessiva è del 43%, e quindi sono da preferire altri metodi. In ogni caso l'intestazione delle quote ad un socio lavorante non serve per risparmiare IRPEF, bensì per risparmiare INPS.
Per quanto riguarda socio lavorante e amministratore nella stessa SRL è pacificamente ammesso. Anzi, è la stessa INPS che a volte iscrive d'ufficio gli amministratori come soci lavoranti se nella società non ci sono soci lavoranti e dipendenti!! Quindi si può fare senza problemi.
@@numerium-claudiocerutti6179 grazie mille Claudio. Adesso non mi resta che studiare bene il pack...
Ciao Claudio complimenti veramente per il video! Molto chiaro.
Solo una domanda a questo punto che mi è probabilmente sfuggita, per quele motivo hai scaricato il 6720 inps (del compenso amministratore?) nella pianificazione fiscale per abbassare l'utile aziendale fino a 50.280? Perchè in quel caso l'amministratore è anche un socio dell'SRL e quindi può scaricare le spese inps? Nel caso l'amministratore non fosse un socio ma un dipendente lo dedurresti lostesso?
L'inps del compenso amministratore lo paga l'azienda e quindi se lo scarica l'azienda dal suo utile. Stesso ragionamento vale per l'Inps dei dipendenti.
Grazie mille!
Per quanto riguarda l'inps della Gestione Separata commercianti (per esempio) del socio lavoratore? Anche quello si scarica come costo e poi si pagano le tasse sul rimanenti o cmq ai paga il 24% dell'utile?
va bene, ma poi come si escono i rimanenti €30,000 di utili netti? Si e' fermata a 32% perche' €30,000 sono rimasti in azienda...
Gli investimenti possono essere fatti anche dalla società
Si ma i 30k che rimangono dentro alla Srl sono bloccati e non posso usufruirne.
Non esattamente... sono soldi che puoi sempre investire
@@numerium-claudiocerutti6179
Li Puoi investire ma non te li puoi ritirare.. altrimenti sono dolori.
Quindi si fa tutto un ragionamento, ma poi alla fine se hai una Srl hai poca liquidità per te, perchè,i soldi te li puoi prelevare solo col compenso amministratore (che è tassato tra l’altro un botto..) o con i rimborsi spese e quindi alla fine non hai più i soldi tuoi in tasca tua. A meno che non li ritiri come utili e allora scatta la tassazione aggiuntiva del 26%.
Ma allora conviene fare una sas che comunque l’Irpef è progressiva. Questo fino a determinati utili, mentre se gli utili sono altissimi, allora se l’Irpef va al 43% la sas non conviene più.
Il punto secondo me è che L’Srl conviene rispetto alla sas, e di molto, ma solo da determinati utili in su. Utili che sono ben più alti di 100.000,00.
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Grazie mille per il video .
Io ho una domanda: ma l 80% che si darebbe ad un familiare . Quanto costa l’operazione ? Solo costo notaio ? L 80% delle quote del socio non lavoratore cosa impegna?
Solo costo notaio (o commercialista se fa lui l'atto) per la pratica di cessione quote se le quote vengono vendute al valore nominale (e quindi non emerge plusvalenza)