Ciao Marco, contenuti molto interessanti. Mi capita spesso di riconoscere i giochi psicologici fatti nei miei confronti, ma la prima reazione (che molto spesso mi sfugge) è quella di rispondere con un contro-gioco in cui smaschero il persecutore e lo metto al suo posto, io mi metto come salvatore e la vittima diventa una terza figura più debole (es. un bambino). es. Tizio dice: "Lo Stato (persecutore) mi obbliga con una legge (Tizio = salvatore) a farti fare una cosa (io = vittima) per la tua sicurezza" risposta a caldo: Io: "Tu (persecutore), non sai gestire la sicurezza, se vuoi ti faccio una consulenza io (salvatore) per la sicurezza di tutti, anche dei bambini (vittime)" La situazione entra quindi in stallo, arrabbiature, etc... [è evidente che bisogna togliere di mezzo anche tutte le logiche fallaci e i bias cognitivi] ma come se ne esce? (Tizio generalmente, colto in fallo, non fa marcia indietro e chiede aiuto, ma risponde stizzito: "Se non fai questo, qui non entri!") Grazie per l'attenzione. Fabrizio
Sinceramente neanche pensavo ci fossero i giochi psicologici. Io ho sempre creduto che le persone che si sentono inferiori a te cercano sempre di sminuire perché vogliono dominati e farti sentire ad ogni costo inferiori a loro. Invece le persone superiori a te,non hanno paura delle tue abilità e se tu sai fare qualcosa che sai fare e loro no ti ammirano,invece le loro abilità te le insegnano,non lo fanno a posto tuo,rendendoti così indipendente.
Molto interessante e utile. Soprattutto se sei la parte “attiva” del gioco. Ma se ne sei la vittima è non trovi un modo x non giocare? Se non ti interessa un accidenti dei reali motivi del persecutore e non li condividi, semplicemente non ti va di avere rapporti con lui/ lei ma non puoi dirglielo? Come fare x sottrarsi al gioco?
Guarda che anche se studi e capisci il gioco, e spieghi in tutti i modi che sei stanco della recita, non ottieni nulla. Te ne puoi andare in quel momento, na poi devi tornare e sai che la scena si ripeterà, non mancherà occasione perché hanno capito la tua debolezza a sopportare tutto ciò e lì colpiscono! Anche se non vuoi giocarci, lo devi sopportare, non puoi impedirlo! È veramente una lotta o tormento eterno!
Un'approfondimento del caso genitore a casa del figlio: anche se il figlio gli dice decisamente che non ha bisogno di nulla, il parente non insiste, semplicemente non ascolta, e fa, come se non ci fosse. Anche se gridi e dici tutto il ragionamento litigando non ottieni nulla! È qualcosa che impedisce di costruire un rapporto nuovo, tra due adulti, perché il parente lo crede piccolo e incapace sempre. Non c'è nulla da fare, non ne vogliono prendere coscienza, meglio fuggire subito alla prima occasione!
Bho io non ti capisco.......il genitore ha fatto benissimo a ricordare al figlio che è un buono a nulla e che se non ci fosse lui sarebbe nella merda. Cioè, tu da figlio ti trasferisci a lavorare fuori sede e quando arriva tuo padre a trovarti non hai neanche la carta igenica per pulirti il culo! E per giunta il frigo è vuoto!!!! il figlio dovrebbe ringraziare il genitore altro che giochi psicologici.❤
Grazzie per il tempo e le informazioni veramente prezziose
Ciao Marco, contenuti molto interessanti.
Mi capita spesso di riconoscere i giochi psicologici fatti nei miei confronti, ma la prima reazione (che molto spesso mi sfugge) è quella di rispondere con un contro-gioco in cui smaschero il persecutore e lo metto al suo posto, io mi metto come salvatore e la vittima diventa una terza figura più debole (es. un bambino).
es.
Tizio dice: "Lo Stato (persecutore) mi obbliga con una legge (Tizio = salvatore) a farti fare una cosa (io = vittima) per la tua sicurezza"
risposta a caldo: Io: "Tu (persecutore), non sai gestire la sicurezza, se vuoi ti faccio una consulenza io (salvatore) per la sicurezza di tutti, anche dei bambini (vittime)"
La situazione entra quindi in stallo, arrabbiature, etc...
[è evidente che bisogna togliere di mezzo anche tutte le logiche fallaci e i bias cognitivi]
ma come se ne esce? (Tizio generalmente, colto in fallo, non fa marcia indietro e chiede aiuto, ma risponde stizzito: "Se non fai questo, qui non entri!")
Grazie per l'attenzione. Fabrizio
Sinceramente neanche pensavo ci fossero i giochi psicologici.
Io ho sempre creduto che le persone che si sentono inferiori a te cercano sempre di sminuire perché vogliono dominati e farti sentire ad ogni costo inferiori a loro.
Invece le persone superiori a te,non hanno paura delle tue abilità e se tu sai fare qualcosa che sai fare e loro no ti ammirano,invece le loro abilità te le insegnano,non lo fanno a posto tuo,rendendoti così indipendente.
Molto interessante e utile. Soprattutto se sei la parte “attiva” del gioco. Ma se ne sei la vittima è non trovi un modo x non giocare? Se non ti interessa un accidenti dei reali motivi del persecutore e non li condividi, semplicemente non ti va di avere rapporti con lui/ lei ma non puoi dirglielo? Come fare x sottrarsi al gioco?
Guarda che anche se studi e capisci il gioco, e spieghi in tutti i modi che sei stanco della recita, non ottieni nulla. Te ne puoi andare in quel momento, na poi devi tornare e sai che la scena si ripeterà, non mancherà occasione perché hanno capito la tua debolezza a sopportare tutto ciò e lì colpiscono! Anche se non vuoi giocarci, lo devi sopportare, non puoi impedirlo! È veramente una lotta o tormento eterno!
Sarebbe interessante vedere un video su cui si parla di gioco psicologico con persone narcisiste, li diventa difficile .
Un'approfondimento del caso genitore a casa del figlio: anche se il figlio gli dice decisamente che non ha bisogno di nulla, il parente non insiste, semplicemente non ascolta, e fa, come se non ci fosse. Anche se gridi e dici tutto il ragionamento litigando non ottieni nulla! È qualcosa che impedisce di costruire un rapporto nuovo, tra due adulti, perché il parente lo crede piccolo e incapace sempre. Non c'è nulla da fare, non ne vogliono prendere coscienza, meglio fuggire subito alla prima occasione!
Bho io non ti capisco.......il genitore ha fatto benissimo a ricordare al figlio che è un buono a nulla e che se non ci fosse lui sarebbe nella merda. Cioè, tu da figlio ti trasferisci a lavorare fuori sede e quando arriva tuo padre a trovarti non hai neanche la carta igenica per pulirti il culo! E per giunta il frigo è vuoto!!!! il figlio dovrebbe ringraziare il genitore altro che giochi psicologici.❤