Elisa Martinelli è un'altra relatrice che tratta questi argomenti! Io infatti ho sempre fatto molta fatica a capire " il concetto vero" e come eventualmente approcciarsi ad esso!! Grazie mille per la spiegazione!!❤️❤️❤️
Ti sbagli , tu non puoi fare niente perché tutte le tue decisioni non vengono da te, ma sono condizionate: da dal tuo passato, dal passato delle persone che ti sono vicine , dalla società , dalla storia di questo pianeta , dalla storia dell'universo e se vogliamo essere olistici sono condizionati anche dal tuo futuro. . Quindi non puoi scegliere nulla che sia diversa dalla scelta che hai preso. In questa realtà non puoi fare più di quello che fai , Non puoi fare meno di quello che fai. È così evidente che è disarmante.
Stai girando le parole per dimostrare l'opposto qualcosa di evidente. Il fare qualcosa e non fare qualcosa è una interpretazione. Tu fai e ti muovi secondo ciò che deve essere come il semplice svolgimento di un'equazione. Matematica . E se in queste equazione c'è un momento della tua vita in cui sarai congelato. Tu ti congelerai. Non sei tu che decidi .
Minuto 21:45 e' un lavoro intellettuale quello che viene proposto nei circoli neo advaita ? A me non risulta (difatti la mente non può trascendere la mente...). Il Manifesto non può portarti nel Non Manifesto, questo è.
Non so chi può diire che non esiste, tutti esistiamo, ma non siamo ciò che crediamo. Esistiamo come coscienza. Il rendersi conto dell'essere semplici osservatori serve solo a calmare il senso sovraeccitato del io. E ovviamente sono cose che faranno solo chi lo dovrà fare, gli altri non lo capiscono. E va tutto secondo il percorso già stabilito. Non puoi fare nulla di più, non puoi spiegare nulla. Io non posso decidere e non posso fare a meno di fare di quello che sto facendo. Deve andare così. Lo stesso vale per tutti 15:41
Buongiorno Claudio, volevo dire che se la Totalità esiste, non esiste il due. Basta! Non capisco il problema che tenti di esporre. Tu che cerchi di esporre i tuoi dubbi, dove sei? Dove sei? Se tu credi nell'assenza della Totalità, d'accordo, allora nella tua convinzione hai ragione. Ma se per te esiste un Qualcosa che è Uno, Totalità, il Tutto, o come ti sembra giusto chiamare Ciò, allora i tuoi dubbi decadono! Ti prego di portare il ragionamento sull'Assoluto alle sue estreme implicazioni, altrimenti si crea il dualismo. Se tu sei dualista allora va bene! Non comprendo il dualismo, ma lì i tuoi ragionamenti filano! Ti saluto con cordialità
@@sattva_mind_lab proprio quello di cui volevo parlare, la differenza che c'è tra immaginare e avere una esperienza. La mia era una domanda ( sbagliata ) non voleva essere una risposta. E sinceramente non riesco a calare nella mia esperienza una prospettiva non duale che giudica un percorso rispetto ad un'altro. Mi pare una contraddizione. Peccato per la risposta mancata alla domanda sbagliata :) non si arrabbi. La mia resta una domanda e non un giudizio.
Non sono un grande esperto dell'argomento, ma nel complesso penso di avere capito quello che umilmente cercavi di spiegare e mi trova d'accordo. Grazie, a me' personalmente questo video mi ha aiutato a schiarirmi le idee
Si, è sicuramente una moda, ma una moda che ti intrappola... per questo forse non passerà molto rapidamente perché è affascinante e le persone tenderanno sempre ad attaccarsi a queste scorciatoie.
Ciao, e grazie😊 Conosci Mauro Bergonzi? Come si situa Alan Watts nella tua riflessione? Ad ogni modo concordo, non scherziamo, difficile senza una certa preparazione entrare nel discorso, non solo aver bazzicato la filosofia, ma anche è molto difficile entrarci davvero, fa anche una certa paura, forse per alcuni è sconsigliabile, anche a me a volte crea un certo panico (tornando al becero io, non capisco perché a fronte della tua prudenza e gentilezza tanti siano così aggressivi😊 molta gente vuole andare oltre non avendo le basi, e così abbiamo i paradossali non duali guerrieri😊)
Ciao! no, non conosco Mauro Bergonzi e di ALan Watts ho visto qualche video molto interessante... io studio Vedanta che secondo me spiega tutto questo in maniera sublime.
mi sembra che sia la stessa cosa con il libero arbitrio. Non esiste nel senso dell'assoluto, ma per non tapini sembra esistere anche se completamente condizionato dalla nostra storia individuale, seppur illusoria
No , il tuo commentatore, chiamalo io chiamalo Come preferisci, crede di poter esistere o governare ciò che. Crede di prendere decisioni , o di interagire con la vita. Questo è l'errore che tu fai nell'interpretare ciò che è. Nella vita. Non puoi fare nulla di giusto e nulla di sbagliato in quanto tutto ciò che fai. Non dipende da te. Una prova banalissima è sul controllo che tu hai del tuo corpo. Non puoi gestire cose semplicissime che riguardano il tuo corpo, la crescita di un pelo l'accelerazione o la diminuzione di processi metabolici, come puoi tu, incidere o incidere qualcosa che è al di fuori del tuo corpo ? Tuo corpo ? Tutto ciò che fai, che non siano storie ipotesi che mi verrai a raccontare, l'unica cosa che puoi fare. Non esistono altre. Altre non hai altre possibilità, non hai altre scelte. Infatti dovresti notare come spesso e volentieri. Ti stupisci di aver preso decisioni giuste o sbagliate e non hai visto altre scelte se non dopo aver fatto delle cose. Scelte evidenti ma non viste. Questo perché tu non puoi decidere realmente nulla. Le uniche cose che pensi di decidere sono all'interno della tua mente e nelle storie che racconterai dicendo. Se faccio questo succede quello. Oppure commenti di storia improbabili che non esistono in quanto soltanto proiezioni dell'interpretazione del tuo io di questa realtà.
L'unica cosa che fai, è commentare la vita che va da sé. Tu commenti ciò che accade è sulla quale non hai nessuna reale possibilità di interferire. Commenti e. Costruisci storie cercando di interpretare ciò che stai vivendo. Quello che viene chiamato io dovrebbe essere interpretato come un sesto senso, la vista l'udito il tatto,l io, che non fa altro che interpretare la realtà che avviene trapassato e futuro, proponendo scenari più o meno interessanti.... La stessa cosa che fa la pelle o il corpo, quando si aspetta di ricevere un qualcosa di emozionante , o di spaventoso , vibra o si prepara prima ancora che arrivi lo stimolo.
Passo da qui veloce, leggo solo il titolo e noto il passo avanti. Seguo e incontro Rupert Spira, puo' interessarti se ancora non lo conosci. In lingua inglese pero' perche' vive tra Londra e Oxford. Fammi sapere. Ritornero' ad ascoltare il video. Buon lavoro.
Questo messaggio che apparentemente porti e’ un apparente monologo! Non c’è un noi o un loro e non serve indagare e’ tutto creduto anche il “ tuo apparente video “
Sono solo a 10 minuti, sono curioso di come continuerà la spiegazione. Per ora mi è venuta in mente una bellissima massima di Sankaracharya (scusate se ho sbagliato le lettere): il mondo è illusione, solo il Brahman è reale, il mondo è Brahman 😊
L' io è illusorio, nonostante ciò verifico che il mio io, con il lavoro è diventato più intelligente, intuitivo, più pronto paradossalmente a sacrificarsi per qualcosa di più grande
Elisa Martinelli è un'altra relatrice che tratta questi argomenti! Io infatti ho sempre fatto molta fatica a capire " il concetto vero" e come eventualmente approcciarsi ad esso!! Grazie mille per la spiegazione!!❤️❤️❤️
Grazie
Non c’è nessuno che compie azioni e’ tutto creduto e’ come un sogno sognato
Ti sbagli , tu non puoi fare niente perché tutte le tue decisioni non vengono da te, ma sono condizionate: da dal tuo passato, dal passato delle persone che ti sono vicine , dalla società , dalla storia di questo pianeta , dalla storia dell'universo e se vogliamo essere olistici sono condizionati anche dal tuo futuro. . Quindi non puoi scegliere nulla che sia diversa dalla scelta che hai preso. In questa realtà non puoi fare più di quello che fai , Non puoi fare meno di quello che fai. È così evidente che è disarmante.
Bravissimo Infatti l'io non esiste un costrutto mentale nato e 2 anni in poi
Stai girando le parole per dimostrare l'opposto qualcosa di evidente. Il fare qualcosa e non fare qualcosa è una interpretazione. Tu fai e ti muovi secondo ciò che deve essere come il semplice svolgimento di un'equazione. Matematica . E se in queste equazione c'è un momento della tua vita in cui sarai congelato. Tu ti congelerai. Non sei tu che decidi .
Minuto 21:45 e' un lavoro intellettuale quello che viene proposto nei circoli neo advaita ? A me non risulta (difatti la mente non può trascendere la mente...). Il Manifesto non può portarti nel Non Manifesto, questo è.
A me invece sembra perché ne parlate e viene utilizzato un linguaggio specifico
Non so chi può diire che non esiste, tutti esistiamo, ma non siamo ciò che crediamo. Esistiamo come coscienza. Il rendersi conto dell'essere semplici osservatori serve solo a calmare il senso sovraeccitato del io. E ovviamente sono cose che faranno solo chi lo dovrà fare, gli altri non lo capiscono. E va tutto secondo il percorso già stabilito. Non puoi fare nulla di più, non puoi spiegare nulla. Io non posso decidere e non posso fare a meno di fare di quello che sto facendo. Deve andare così. Lo stesso vale per tutti 15:41
Buongiorno Claudio,
volevo dire che se la Totalità esiste, non esiste il due. Basta! Non capisco il problema che tenti di esporre. Tu che cerchi di esporre i tuoi dubbi, dove sei? Dove sei? Se tu credi nell'assenza della Totalità, d'accordo, allora nella tua convinzione hai ragione. Ma se per te esiste un Qualcosa che è Uno, Totalità, il Tutto, o come ti sembra giusto chiamare Ciò, allora i tuoi dubbi decadono! Ti prego di portare il ragionamento sull'Assoluto alle sue estreme implicazioni, altrimenti si crea il dualismo. Se tu sei dualista allora va bene! Non comprendo il dualismo, ma lì i tuoi ragionamenti filano! Ti saluto con cordialità
Che esperienza hai delle cose di cui parli? Hai sperimentato mai nella tua vita cosa è la realtà illusoria?
Già la domanda è sbagliata
@@sattva_mind_lab nessuna...
@@ugoleoni1895 Tu si immagino…
@@sattva_mind_lab proprio quello di cui volevo parlare, la differenza che c'è tra immaginare e avere una esperienza. La mia era una domanda ( sbagliata ) non voleva essere una risposta. E sinceramente non riesco a calare nella mia esperienza una prospettiva non duale che giudica un percorso rispetto ad un'altro. Mi pare una contraddizione. Peccato per la risposta mancata alla domanda sbagliata :) non si arrabbi. La mia resta una domanda e non un giudizio.
Allora forse ho interpretato male la tua domanda? è una domanda seria? l'ho interpretata come una provocazione... @@ugoleoni1895
Non sono un grande esperto dell'argomento, ma nel complesso penso di avere capito quello che umilmente cercavi di spiegare e mi trova d'accordo.
Grazie, a me' personalmente questo video mi ha aiutato a schiarirmi le idee
Una giusta analisi. Non si può nascondere il fatto che possa essere anche banalmente una "moda".
Grazie per il video!
Si, è sicuramente una moda, ma una moda che ti intrappola... per questo forse non passerà molto rapidamente perché è affascinante e le persone tenderanno sempre ad attaccarsi a queste scorciatoie.
Ciao, e grazie😊 Conosci Mauro Bergonzi? Come si situa Alan Watts nella tua riflessione? Ad ogni modo concordo, non scherziamo, difficile senza una certa preparazione entrare nel discorso, non solo aver bazzicato la filosofia, ma anche è molto difficile entrarci davvero, fa anche una certa paura, forse per alcuni è sconsigliabile, anche a me a volte crea un certo panico (tornando al becero io, non capisco perché a fronte della tua prudenza e gentilezza tanti siano così aggressivi😊 molta gente vuole andare oltre non avendo le basi, e così abbiamo i paradossali non duali guerrieri😊)
Ciao! no, non conosco Mauro Bergonzi e di ALan Watts ho visto qualche video molto interessante... io studio Vedanta che secondo me spiega tutto questo in maniera sublime.
mi sembra che sia la stessa cosa con il libero arbitrio. Non esiste nel senso dell'assoluto, ma per non tapini sembra esistere anche se completamente condizionato dalla nostra storia individuale, seppur illusoria
Per chi è nuovo inizia a spiegare cese la dualità radicale non capisco
No , il tuo commentatore, chiamalo io chiamalo Come preferisci, crede di poter esistere o governare ciò che. Crede di prendere decisioni , o di interagire con la vita. Questo è l'errore che tu fai nell'interpretare ciò che è. Nella vita. Non puoi fare nulla di giusto e nulla di sbagliato in quanto tutto ciò che fai. Non dipende da te. Una prova banalissima è sul controllo che tu hai del tuo corpo. Non puoi gestire cose semplicissime che riguardano il tuo corpo, la crescita di un pelo l'accelerazione o la diminuzione di processi metabolici, come puoi tu, incidere o incidere qualcosa che è al di fuori del tuo corpo ? Tuo corpo ? Tutto ciò che fai, che non siano storie ipotesi che mi verrai a raccontare, l'unica cosa che puoi fare. Non esistono altre. Altre non hai altre possibilità, non hai altre scelte. Infatti dovresti notare come spesso e volentieri. Ti stupisci di aver preso decisioni giuste o sbagliate e non hai visto altre scelte se non dopo aver fatto delle cose. Scelte evidenti ma non viste. Questo perché tu non puoi decidere realmente nulla. Le uniche cose che pensi di decidere sono all'interno della tua mente e nelle storie che racconterai dicendo. Se faccio questo succede quello. Oppure commenti di storia improbabili che non esistono in quanto soltanto proiezioni dell'interpretazione del tuo io di questa realtà.
Ma quando ti muovi mentre dormi , il tuo io è presente? Esiste?
L'unica cosa che fai, è commentare la vita che va da sé. Tu commenti ciò che accade è sulla quale non hai nessuna reale possibilità di interferire. Commenti e. Costruisci storie cercando di interpretare ciò che stai vivendo. Quello che viene chiamato io dovrebbe essere interpretato come un sesto senso, la vista l'udito il tatto,l io, che non fa altro che interpretare la realtà che avviene trapassato e futuro, proponendo scenari più o meno interessanti.... La stessa cosa che fa la pelle o il corpo, quando si aspetta di ricevere un qualcosa di emozionante , o di spaventoso , vibra o si prepara prima ancora che arrivi lo stimolo.
Comincio a capire molti guru si battono non esiste io negalo non fare più nulla sono deprimenti
l'io è uno strumento funzionale, come la mente, le emozioni, il corpo
Daccordissimo con te ! La cosa curiosa è che “ loro “ “ i radicali “ dicono che il vedanta è poco chiaro e spiegato male 😂😅.
Passo da qui veloce, leggo solo il titolo e noto il passo avanti. Seguo e incontro Rupert Spira, puo' interessarti se ancora non lo conosci. In lingua inglese pero' perche' vive tra Londra e Oxford. Fammi sapere. Ritornero' ad ascoltare il video. Buon lavoro.
Si conosco... grazie 🙏
Arriva un suono dall’apparente schermo e delle immagini! Nulla è separato. Il credersi è una illusione 😂😘
E la prima volta che qualcuno lo spiega bene
Questo messaggio che apparentemente porti e’ un apparente monologo! Non c’è un noi o un loro e non serve indagare e’ tutto creduto anche il “ tuo apparente video “
Sono solo a 10 minuti, sono curioso di come continuerà la spiegazione. Per ora mi è venuta in mente una bellissima massima di Sankaracharya (scusate se ho sbagliato le lettere): il mondo è illusione, solo il Brahman è reale, il mondo è Brahman 😊
Alla fine sono perfettamente d'accordo su tutto. E non mi succede spessissimo su questi argomenti 😂
Siamo sotto la 38a, qui vedo l'ombra. Propongo incontro faccia a faccia davanti a un caffè✌️(già voi due siete dualità)
😂😂😂
L' io è illusorio, nonostante ciò verifico che il mio io, con il lavoro è diventato più intelligente, intuitivo, più pronto paradossalmente a sacrificarsi per qualcosa di più grande
si esatto 👍
Se togliessi i tuoi "va bene" e le ossessive precisazioni il video durerebbe 7 minuti 😁😅
e tra un po' ne esce un'altro peggio di questo!
Cazzarola che aggressività si potrebbe dire la stessa cosa con un po di grazia non nuocerebbe
😂secondo me ti piace arrampicarti sugli specchi...auguri
andiamo bene... tanti auguri