Ma quale transizione ecologica? Con Giuseppe Sabella e Carlo Stagnaro

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  • Опубликовано: 5 окт 2024
  • Una chiacchierata con Giuseppe Sabella (fondatore di ThinkIndustry 4.0) e Carlo Stagnaro (Istituto Bruno Leoni) sull'ambiente e la questione ecologica, che sembrano centrali nel programma di Draghi, il quale ha incaricato Roberto Cingolani come Ministro della Transizione ecologica.
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Комментарии • 22

  • @patriziodata2074
    @patriziodata2074 3 года назад +14

    Buongiorno. Ma questo cattivo sistema capitalistico mi pare abbia prodotto sempre più motori, centrali, ecc... più efficienti, e meno inquinanti. Le nostre città sono più vivibili della Londra vittoriana inquinata dal fumo provocato dall'uso del carbone? Anche senza un intervento dall'alto la tendenza è stata sempre verso il miglioramento della qualità della vita, anche in regime di mercato. A pensar male questa transizione ecologica mi puzza di favori a certe lobby, utilizzo di grandi capitali che verranno sottratti ad altri utilizzi. Mi piace ciò che scrisse Carlo M. Cipolla " Ogni produzione è il frutto di una scelta e ogni scelta implica un sacrificio. Più insensata sarà la scelta, più alto sarà il costo". (Storia economica dell'Europa pre-industriale).

  • @alessandrocurra9130
    @alessandrocurra9130 3 года назад +4

    Adoro stagnaro ed in generale un ottimo video. Ma ha commesso un errore, il gas naturale è parte del problema, se vogliamo più del carbone. Non perché non sia meno inquinante del carbone, anzi le emissioni di CO2 con il gas vado a memoria ma sono circa la metà rispetto al carbone per unità di energia prodotta. Però se pensiamo di decarbonizzare la produzione di energia col gas prendiamo una cantonata colossale. Perché seppur minori sono estremamente alte e non si risolverebbe in alcun modo il probleme delle emissioni. Per ipotesi, se da oggi sostituissimo tutta la produzione di energia col carbone con quella del gas mancheremmo comunque tutti i target di riduzione di emissioni che l`Europa si è fissata e il clima andrà in malora uguale, forse leggermente più lentamente ma forse. Quindi il gas è un problema estremamente peggiore del carbone perché ha creato l`illusione che possa essere parte della soluzione, invece è parte integrante del problema. Secondo me tra le tante, le due soluzioni migliori per affrontare a spada tratta il problema climate change sono enormi investimenti sull`energia nucleate sia per la creazione di programmi che di ricerca e poi introdurre regolamentazioni estremamente più stringenti sul controllo e sulla sicurezza di tutte le altre fonti energetiche in modo che siano almeno quasi pari a quelle oggi vigenti sul necleate. Così che il nucleare possa competere allo stesso livello sul mercato con le altre fonti energetiche e che non ci sia una concorrenza distorta che di fatto mina almeno in patte la sostenibilità economica del nucleare.

    • @Baffoforever
      @Baffoforever 3 года назад

      In oltre ricordiamo che il gas naturale contiene metano, il metano ha un effetto climalterante 25 volte maggiore della CO2 se non erro, ciò è un problema, perché l'attenzione sulle perdite di gasdotti e impianti si è focalizzata solo negli ultimi 2-3 anni, ma queste perdite contribuiscono sicuramente al cambiamento climatico

    • @alessandrocurra9130
      @alessandrocurra9130 3 года назад +1

      @@Baffoforever vero anche questo. Insomma è un problema e se passa il messaggio che può essere inglobato tra le soluzioni il pianeta è fottuto. Lasciando da parte l`economia, cosa che non si deve lo so, e guardando la cosa solo con la termodinamica e l`ecologia, beh l`unico modo per uscirne è adottare tutte quelle soluzioni che spingano il nucleare e laddove non può arrivare le solite amate fonti rinnovabili. Questo dice la scienza, c`è poco da fare.

  • @giorgiobilli855
    @giorgiobilli855 3 года назад

    Complimenti a Carlo Stagnaro, sempre preparato e fattuale, senza voli pindarici vuoti.

  • @metacinema4466
    @metacinema4466 3 года назад +6

    16:06, Giuffrida triggered

    • @animadverte
      @animadverte 3 года назад +2

      mi ha reso Giuffrida ancora più simpatico.

  • @nickname1617
    @nickname1617 3 года назад

    Nessuno fa i conti (mentre i petrolieri li fanno..e da parecchio) sui costi dell'energia..e sul fatto che le nostyre società "occidentali" e relativo costo di mantenimento siano basate su un "modello di costo dell'energia"..che sarebbe(?) sicuramente impattato da una "transizione" ecologica. Ma davvero pensate che in un periodo come questo (quindi anche i prossimi 5/10 anni) con la crisi lavorativa già in atto..sia il terreno fertile per fare una "transizione" ? Io credo che "lice cycle assessment" di questa transizione, ammesso che non parliamo solo di "green washing" o "green marketing", non sia stato compiutamente affrontato e la sua complessità per nulla correttamente stimata

  • @giuseppemaiavacca661
    @giuseppemaiavacca661 3 года назад

    Il capitalismo e l'egoismo insito in questo sistema non avrebbe mai spinto verso l'ambientalismo, se non ci fossero state spinte in questo senso da ambienti che il liberismo e il capitalismo vedono come fumo negli occhi, il tutto e subito indipendentemente dal come, questo è il menefreghismo che sta alla base di questo sistema, leggetevi un po' di Mark Fisher per capire il mondo

  • @michelealbo4244
    @michelealbo4244 3 года назад +1

    Purtroppo l'ideologia ecologica al gretismo provocherà molti danni economici ed ambientali.
    Economici, perché tale ideologia ha individuato un falso nemico: la CO2. Questa molecola invece è utile per la fotosintesi clorofilliana del mondo vegetale, senza la produzione di CO2 da combustione di idrocarburi e carbone il mondo vegetale si inaridisce e si ridurrà notevolmente. Tassare la produzione di CO2 significa distruggere la produzione di idrocarburi e industriali ad essa legati con milioni di disoccupati. Ambientali, molti scienziati, non al libro paga dell'ONU, come Rubia, Zichicchi, Tartaglia indicano il lieve incremento del riscaldamento globale alla variazione astrofisica dei pianeti, come è avvenuto nei piccoli e grandi periodi di glaciazione/desertificazione. Il riscaldamento globale, forse si potrebbe mitigare da parte dell'uomo, se si investirebbe nella produzione di idrogeno per la combustione. Ciò provocherebbe intensificazione delle piogge e quindi riduzione della temperatura ambientale.

    • @FSantoro91
      @FSantoro91 3 года назад +1

      Secondo me ha detto una scemenza, ma non essendo esperto del settore mi riservo il dubbio di poter fare la figura di palta. Parto da una considerazione molto semplice: se ci fosse una correlazione tra aumento della concentrazione di CO2 nell'atmosfera e rigogliosità, se così si può dire, del mondo naturale, dovremmo vedere, stante l'aumento esponenziale delle emissioni di questa benedetta molecola, una natura straordinariamente attiva nell'immagazzinare questa CO2.
      A me pare invece che questo aumento delle emissioni di CO2 non stia avendo alcun effetto benefico sul mondo vegetale, visto e considerato che gli idrocarburi vengono utilizzati per la maggiore per la produzione di elettricità a fini produttivi. Se poi la produzione industriale si traduce in pratiche che favoriscono il disboscamento, allora il rapporto "natura" vs CO2 si compromette ulteriormente, visto che la sua proposizione iniziale è indimostrata.
      Cordialmente.

    • @SimoshChannel
      @SimoshChannel 3 года назад

      Si parla di carbon neutrality, mica di carbon reset

    • @michelealbo4244
      @michelealbo4244 3 года назад

      @@SimoshChannel cosa vuol dire "carbon neutrality"? vuoi dire che l'energia da fossili sarà in concorrenza con energia da rinnovabili? come ora.

    • @michelealbo4244
      @michelealbo4244 3 года назад

      @@FSantoro91 non è necessario essere esperti per apprendere il significato di fotosintesiclorofilliana. La scienza, ad oggi, non ha ancora stabilito quale sia la percentuale massima di CO2 in atmosfera che il sistema vegetale riesce ad assorbire. Solo quando avremo questo dato, potremmo pensare a ridurre il surplus di produzione di CO2 presente in atmosfera.