Certe volte qualcosa dentro di me mi diceva: hai tutte le ragioni ad essere arrabbiata, addolorata... e giù a dargli "da mangiare" quasi come se mi piacesse!... E che senso di libertà fare un passetto di lato, guardarlo e dire: sì sono stata arrabbiata, addolorata, ma eccolo lì, ora è passato!❤
Carissimo Alessandro, A volte, raramente, mia madre mi parla di quando ero bambina. E capisco che ero molto vivace e gioiosa. Il mio corpo di dolore, Alessandro, profondo come un abisso, è stato tutto un'eredità. E questo lo percepisco come un'ingiustizia inaccettabile. E poi: come mi libero da un dolore non mio? Puoi capirmi? Ti abbraccio
Ti capisco profondamente poichè anche io come te ho ereditato la giusta dose di dolore, la giusta dose di condizionamenti e il senso di identità. Felicia cara chi percepisce l'ingiustizia in tutto ciò. è il senso di identità. Il dolore e i condizionamenti che abbiamo ereditato non sono un castigo o un ingiustizia ma fanno parte di un disegno divino e saggio che non ci è dato sapere. Ce li siamo ritrovati, come ci siamo ritrovati in una famiglia che non abbiamo scelto o la nazione in cui siamo nati. Nulla della nostra vita gentile Felicia é sotto il nostro controllo, ma comprendere profondamente questo e ti invito dal cuore a sentirlo profondamente in te, ci libera dalla colpa, dall'ingiustizia e dalla pena. Possiamo cara Felicia essere in pace anche vivendo il dolore, l'abisso e il senso d'identità che spinge. Possiamo essere in pace e dire "sia fatta la tua volontà" poiché tutte le forme, incluso il dolore, l'abisso e il senso di identità emergono dalla Sorgente divina e questa sorgente divina risiede anche in noi. Facciamoci questo viaggio Felicia cara nel "sia fatta la tua Volontà" vivendoci quello che ora il movimento saggio e grande della Sorgente ci fa vivere. Spero che queste mie parole siano per te chiare. Dal cuore ti abbraccio.
Grazie ❤
prego Rita
Grazie ..❤❤❤
Prego Monyka
❤
🌸
Certe volte qualcosa dentro di me mi diceva: hai tutte le ragioni ad essere arrabbiata, addolorata... e giù a dargli "da mangiare" quasi come se mi piacesse!... E che senso di libertà fare un passetto di lato, guardarlo e dire: sì sono stata arrabbiata, addolorata, ma eccolo lì, ora è passato!❤
Grazie gentile Manuela di questa tua preziosa esperienza importante per tutti noi e che nasce appunto dal tuo vivere la vita consapevolmente.
Carissimo Alessandro,
A volte, raramente, mia madre mi parla di quando ero bambina. E capisco che ero molto vivace e gioiosa.
Il mio corpo di dolore, Alessandro, profondo come un abisso, è stato tutto un'eredità.
E questo lo percepisco come un'ingiustizia inaccettabile.
E poi: come mi libero da un dolore non mio?
Puoi capirmi?
Ti abbraccio
Ti capisco profondamente poichè anche io come te ho ereditato la giusta dose di dolore, la giusta dose di condizionamenti e il senso di identità. Felicia cara chi percepisce l'ingiustizia in tutto ciò. è il senso di identità. Il dolore e i condizionamenti che abbiamo ereditato non sono un castigo o un ingiustizia ma fanno parte di un disegno divino e saggio che non ci è dato sapere. Ce li siamo ritrovati, come ci siamo ritrovati in una famiglia che non abbiamo scelto o la nazione in cui siamo nati. Nulla della nostra vita gentile Felicia é sotto il nostro controllo, ma comprendere profondamente questo e ti invito dal cuore a sentirlo profondamente in te, ci libera dalla colpa, dall'ingiustizia e dalla pena. Possiamo cara Felicia essere in pace anche vivendo il dolore, l'abisso e il senso d'identità che spinge. Possiamo essere in pace e dire "sia fatta la tua volontà" poiché tutte le forme, incluso il dolore, l'abisso e il senso di identità emergono dalla Sorgente divina e questa sorgente divina risiede anche in noi. Facciamoci questo viaggio Felicia cara nel "sia fatta la tua Volontà" vivendoci quello che ora il movimento saggio e grande della Sorgente ci fa vivere. Spero che queste mie parole siano per te chiare. Dal cuore ti abbraccio.
@@AlessandroAchilliMusicaeSpazio Grazie 💙