Inaugurato Camplus nel nome di don Tonino Bello

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  • Опубликовано: 13 окт 2024
  • 12PORTE - 30 marzo 2023: Una nuova residenza universitaria gestita da Camplus e dedicata a mons. Tonino Bello.
    L’edificio era sorto per iniziativa dell’Onarmo, come centro di formazione dei futuri cappellani del lavoro e tra i 60 sacerdoti che hanno vissuto il loro periodo di seminario in questi spazi anche il futuro don Tonino Bello che vi rimase dal 1953 al 1957. Passata in tempi recenti la proprietà all’Arcidiocesi, nel 2019 sono stati affidati a Camplus i lavori di ristrutturazione e la gestione di questa residenza.
    Situata in Via Valverde, in quartiere santo Stefano, immersa tra i colli bolognesi a fianco di Villa Ghigi, il progetto ha goduto del finanziamento per le residenze universitarie.
    Degli oltre 70 studenti che hanno trovato posto nella nuova residenza, circa un terzo è rappresentato da giovani stranieri, provenienti da Cameroun, Zimbabwe, Armenia, Turchia e Ucraina. Oltre ai servizi residenziali vengono loro offerte numerose attività formative integrative.
    Siamo lieti di dedicare la struttura a don Tonino Bello, ha detto Maurizio Carvelli fondatore di Camplus: Campione del dialogo, costruttore infaticabile di pace che si è si speso in numerosi viaggi pastorali (Australia, Argentina, Etiopia, Salvador) per incontrare gli ultimi della terra. Ha ospitato nella sua casa i senzatetto, gli immigrati e ha fondato nella sua diocesi una Comunità di Accoglienza con l’obiettivo di recuperare e rieducare i giovani tossicodipendenti. Insomma, un esempio di accoglienza per tutti noi.
    È intervenuta Anna Maria Bernini ministro per l’Università e la ricerca che ha espresso alla diocesi e a Camplus la soddisfazione del ministero per questa iniziativa in un momento in cui il governo è molto impegnato a dare risposta alle necessità abitative degli studenti, ricordando come purtroppo esistano ancora delle situazione profondamente ingiuste.
    Una formazione che guarda al mondo del lavoro e che mette in gioco la propria fede in termini di vicinanza e umanità nel mondo del lavoro: questa - ha detto il card. Zuppi è la linea di continuità tra la struttura seminabile dell’Onarmo e la nuova realtà del Camplus. Il fatto che la struttura sia intitolata a don Tonino non è solo legata a questioni storiche, ma di continuità e di ispirazione. La Chiesa è a fianco del Ministero e del Comune per cercare a soluzioni anche perché Caritas più volte ci segnala la presenza di studenti alle mense dei poveri.
    Era presente anche il vescovo emerito di Imola, mons. Tommaso Ghirelli che ha trascorso qui 16 anni, prima della formazione poi nella direzione dell’Istituto Santa Cristina.

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