Mi ricordo che inventammo quello che può essere un precursore del gameplay: un narratore e gli altri interpretavano un videogioco (pokemon mistery dungeon per l'esattezza, che ora sembra la novità del secolo ma ci giocavo già nei primi 2000). Io facevo sempre il pokemon. Poi però quando uscì il nintendo ds scoppiò una sorta di delirio collettivo: tutti portavano a scuola il nintendo, di nascosto ovviamente, le maestre non ne potevano più. Tant'è che un giorno un bambino fu vittima di un furto di schede ds e per un mese ci fu una sorta di regime del terrore: ogni mattina le insegnanti ci interrogavano per sapere chi gliele aveva rubate. Gli interrogatori diventarono poi: si entra in classe uno alla volta con la maestra seduta in cattedra che ci interroga vis a vis e dall'alto della sua saggezza decideva, come una macchina della verità, se stessi mentendo o no. Non funzionò neppure così, ma c'era una cerchia di sospettati. Poi saltò fuori un bigliettino anonimo di confessione recapitato alla maestra e ci fu così una svolta: la CIA insegnanti svolse una prova calligrafica a tutta la classe per sgamare il colpevole, che scoppiò a piangere ma disse che non avrebbe mai restitutito la scheda ds. Lo picchiammo quella ricreazione, perchè in tutto quel mese per colpa sua non eravamo mai usciti in cortile per punizione. Il giorno dopo la scheda ds tornò al proprietario. Lo avevamo veramente insacchettato di botte.
Terza elementare: all'ingresso della scuola c'era un grande giardino, in cui facevamo ricreazione con tutte le classi, perimetrato da una ringhiera alta un paio di metri. Io e i miei compagni giocavamo alla "fuga dal carcere" che consisteva in una versione di "guardie e ladri" ma i fuggitivi per salvarsi, quindi uscire dal carcere ed essere immuni alle guardie, dovevano infilarsi il più possibile negli spazi tra le inferriate (20-25cm), il metodo tradizionale era far passare le braccia e le gambe fuori ma un giorno un mio compagno riuscì ad infilarci la testa. Solo che al ritorno in classe mancava all'appello il mio compagno che era rimasto incartato nella ringhiera ad urlare ma nessuno lo sentiva perché era pieno di bambini urlanti nel giardino. Così passammo tutta la "lezione" pomeridiana con le maestre impanicate che non riuscivano a tirarlo fuori dalla ringhiera perché aveva il corpo in giardino e la testa in strada. Morale della favola, fu liberato dopo 1ora e mezzo dai pompieri che piegarono le sbarre. Ad oggi, 16 anni dopo, quelle sbarre sono ancora lì, piegate, come monito di questa impresa.
Comunque per i prossimi salotti, propongo videochiamate tra voi 6, ognuno nel proprio salotto, o in live o registrate, come preferite! Ps. Volendo, se si può, anche su ig, così è più veloce e meno sbatti! Bacino
Poi c'eravamo noi che ogni anno interpretava un epoca diversa, ma la migliore è stata l'ultimo anno, quando abbiamo rinscenato il novecento, fatto una guerra del Vietnam contro le classi terza. La guerra era per la spartizione del giardino e io ero il generale (che bei tempi), le armi le producevo io ed erano una cosa devastante, consistevano in tubi di cartone con attaccato ad un'estremità un palloncino sgonfio, si introduceva nel tubo un sasso o qualsiasi cosa (faceva un male cane comune), lo si prendeva tramite il palloncino, si tirava e si lasciava la presa, così il sasso viaggiava molto velocemente. Questi li producemmo in massa, inutile dirvi che le maeste boicottarono tutto dopo una settimana sequestrando tutte le armi. Successivamente abbiamo pure creato una società comunista e facevamo gli attentati alle altre classi (i sovversivi) tirandogli terra secca sbriciolata negli occhi. Dopo varie guerre io creati l'alleanza CUBO (Classi Unite per Bellica Organizzazione) tra la quinta, cioè noi e la quarta. Stento anch'io a crederci ma ero un genio del male, infatti, ero come ora un appassionato di storia ed ero avanti secoli e secoli rispetto ai miei compagni sulla conoscenza degli eventi, quindi era facile comandati e conoscere le tecniche che i sovrani e i dittatori usavano. Inoltre avevamo creato una valuta fatta di carta e coniata ogni giorno, fatto sta che si usava per uno scopo non molto da bambino (la prostituzione), cioè tu andavi da una di quelle femmine che aderì ani al gioco e eri il suo ragazzo per tot minuti, dipende quanto pagavi. Detto questo spero di non avervi spaventato troppo, mettete like per farlo leggere a Space Valley. Un saluto.
io la facevo con il collo della bottiglietta di plastica e il palloncino, più resistente e di facile imbosco. Un saluto a quel Giovanni che ho quasi accecato.
Io l'avevo fatto praticamente uguale, ma ero in terza contro quelli di 4. Come armi avevo fatto delle balestre Con le matite, ma al posto degli elastici avevo messo delle molle, e sparava le penne bic (col cappuccio perchè non volevamo fare troppo male) solo e che avevo preso delle molle con uno slencio fortissimo, quindi facevano comunque male. Alla seconda ricreazione ci ritirarono tutte le armi, ma il giorno dopo tornai con una nuova invenzione, uno spago da mettere all' entrata della quarte per far inciampare tutti al rientro in classe. Qundo iniziarono ad entrare cadevano tutti in fila, la scena faceva morire dal ridere, e da allora non hanno mai provato a rubarci il giardino.
alle elementari veniva un sessuologo a spiegarci diverse cose, durante la ricreazione c’eravamo noi femmine che scappavamo dai maschi perché pensavamo che loro potessero vederci nude e intanto loro urlavano “sono uno spermatozoo, guardate come siamo veloci”
Una delle cose più strane che facevamo, anzi che in pochi facevano, era "l'aggiustatore di penne". Due o tre compagni avevano creato questa lobby di aggiustatori che si facevano pagare per aggiustare le penne, ed era una posizione ambitissima, erano tipo i VIP della classe. Non mi hanno mai accettato.
2005-2010 non so voi ragazze ma nella mia scuola c’era un mercato nero di sticker, tuttora ho libri e libri pieni di sticker delle Winx e di ogni altra cosa esistente. Per non parlare degli skifidol che dopo due giorni praticamente diventavano il fulcro della pandemia di corona virus.
Regà, i mercatini: da noi il metodo di pagamento erano i sassi et simili, i sassolini valevano 1, più grandi erano più valevano, ma poi c’era la valuta più preziosa: i sassi che coloravano. Potevano essere pezzettini di mattone o intonaco, o gessetti arrivati in giardino chissà come. Si vendevano foglie, opere d’arte (non ne parliamo...) colorazioni naturali fatte con aghi di pino spiaccicati e mattoni sbriciolati, e tante altre cose. Poi vabbè, faide tra mercatini, opere d’arte coperte dal copyright, collaborazioni, spie e chi più ne ha più ne metta. Un saluto e rivenze!
"Con il bastone, la tunica.." "Quello no" "Le tavole" "A sacrificato Isacco" "Da noi si usavano i Gameboy... Ma il Gameboy color non lo compronno i miei genitori" "E Frank arrivava con la BIBBIA!" Sto ridendo da 20 minuti
Voglio far notare che Nic non ha detto: "Giocavamo a carte", ma "Facevamo i TORNEI di carte". Io manco all'università ho trovato gruppi così tanto organizzati
Alle elementari facevo un sacco di roba a caso: 1)partitoni giganti a Uno, del tipo che eravamo 2 squadre da 5 persone 2)io e le mie amiche stavamo attorno ad un tronco per giocare a nascondino 3)i miei compagni spacciavano i regoli fingendo fossero droga 4)giocavamo alla casa,ma eravamo super organizzati,avevamo telefoni finti,la cuccia del cane,i letti fatti con le sedie e altro 5)facevamo quei braccialetti di gomma (quelli con gli anelli,credo si chiamassero shoki bendz) li facevamo lunghissimi,in 2 siamo riusciti a farne arrivare uno fino in bagno. Arriverenze
Elementari: era tutto basato su territori. Innanzitutto la nostra scuola aveva un giardino parecchio grande per solo 5 classi (sì, c'era solo la a) e si divideva in: -piccolo spazio di cemento per la prima, che erano i più piccoli e i più facili da sottomettere ; -spazio abbastanza grande di terra per la seconda, qui *IO* ho cominciato la moda dei dinosauri (il gioco consisteva nel creare una vera e propria città per dinosauri con case, appartamenti, banche, carcere,...); -un pezzo di giardino con i sassi con 2 alberi per la terza, qui io e le mie amiche proteggiavamo gli alberi da quelli di quinta che volevano accoltellarli, ma dopo siamo diventati amici e quindi non lo fecero più (altro piccolo aneddoto: ci sono attaccati agli alberi dal 2009 delle scatoline di latte che avevamo fatto per catturare gli uccellini); -zona più carina con 3 alberi parecchio alti con erba, siepi e pigne per la quarta, qui si raccoglievano foglie di siepe, radicchio selvatico e pinoli che si usavano come moneta (li ho segnati qui in ordine di valore crescente), i pinoli erano con più valore perché molto più difficili da "produrre" (con 200 pinoli una volta comprai cooking mama per il ds) -e per ultimo ma non per importanza c'era il campetto della quinta, era il più grande, il più verde e il più nascosto, infatti, siccome c'era una zona completamente visibile e un'altra completamente nascosta da cespugli, alberi molto folti e aiuole piene di girasoli, qui era situata la banca, il comune per fare i matrimoni (all'inizio si chiamava chiesa ma poi per essere più aperti mentalmente la cambiammo), la sala giochi (per i bambini che portavano il Nintendo, le carte dei Pokemon, ecc.) e infine lo spaccio qui si vendeva di tutto da disegni a piccole armi (cerbottane di penna,...) da letterine pre scritte per fare la dichiarazione a gli anelli di fidanzamento (ovviamente pagato tutto con la valuta ufficiale). Chi entrava nel campetto di un'altra classe senza permesso veniva trucidato, apparte la quinta. Per accedere alla zona nascosta c'erano 2 buttafuori che cacciavano o amettevano le persone. La quinta era al centro di questa società dittatoriale. Poche semplici regole che dovevano essere rispettate per sopravvivere. Medie: non facevamo molto, ma ricordo un episodio di prima nel quale io dovevo dare un biglietto di dichiarazione a mio moroso (sì eravamo fidanzati ma io mi vergognavo), quindi lo diedi al suo migliore amico che glielo doveva dare. Plot twist della situazione: solo quest'anno (4^ superiore) ho scoperto tramite questo mio "ex" che questa lettera non è mai arrivata perché io piacevo al suo migliore amico.
Alle elementari, rubavo le carte di Yu-Gi-Oh dai miei amici maschi perché le usavo per "rimorchiare" altri maschietti alle feste di compleanno, mostrandole e regalandole. (soprattutto alla mia crush ahahaah) Mi ricordo precisamente che ero diventata il centro di una festa perché ne avevo almeno una cinquantina e le stavo regalando/scambiando. AVEVO IL POTERE. Mentre negli anni successivi, la ricreazione era motivo di scontro per la questione Divine Vs Popolari, con tanto di balletti e sguardi di odio dei maschietti.
Lucia Iannone probabilmente abbiamo fatto le elementari negli stessi anni! Da me peró andavano di piú le carte di Dragon ball e ricordo che me le facevo comprare di proposito😂
@@emmamartinshh Sisi, anche quellee. Quelle di Yu-Gi-Oh si facevano rubare di più, mentre quelle di Dragon Ball erano più controllate HAHAHAHAH E non me le facevo comprare perché sostanzialmente non mi piacevano e non sapevo come giocarci, quindi procedevo con il furto. HAHAHA
Oddio !! Io ho fatto la prima e seconda a ballare sulle canzoni del mondo di Patty poi in terza ci siamo fermate ed in quarta e quinta ballavamo sulle canzoni degli 1D ahaha
@@roxane9683 di che anno sei? Io sono '99 e i One Direction iniziai a seguirli in 2a media, cioè dagli inizi. Sfortunatamente eravamo 3 ragazze ad ascoltarli, il resto della classe li prendeva per culo. *sad*
Nelson : "alle medie limoni" La mia scuola: "alcuni corrono per il corridoio urlando, altri giocano a calcio con la stagnola, i prof sono basiti ma stanno zitti, risse. "
Quando Nic ha detto che a ricreazione lui si è sposato mi sono sentita una persona un pochino più normale perchè l'ho fatto anche io, con tanto di testimone, e fino ad ora non avevo trovato nessun altro che l'avesse fatto. Grazie Nic.
IMOLA: elementari attraversate dall’autodromo. Inutile dire che quando correvano noi non potevamo giocare a calcio e quelli che correvano si dovevano subire schiere di bambini con il dito medio e che lanciavano ghiande.
Asilo: la mia amica dell'epoca voleva a tutti costi che io la prendessi in braccio (visto che ero la più robusta della classe). Inutile dire che io persi l'equilibrio e la mia testa urtò contro il banchetto. Mi risvegliai sulla cattedra della maestra, con mia madre che piangeva disperata. Elementari: durante la ricreazione, due miei compagni di classe iniziarono a prendersi a pugni. Io, da brava combattente che veste alla marinara, cerco di dividerli mettendomi in mezzo a loro. Per questo mi becco un bel pugno sul muso, e sangue iniziò a colare dalle labbra. Da questi due episodi ho capito che io, durante la ricreazione (e poi nella vita), mi dovevo fare i cazzi miei!
Madó vedere sti salotti con Dario mi uccide, vorrei tanto sapere come sta, cosa fa, se sta bene, se ha bisogno di qualcuno o qualcosa, è sempre stato il piu sensibile e credo che il lockdown lo abbia buttato ancora più giu. A me è successo cosi, che soffro di disturbi d ansia e depressione maggiore, stavo quasi per abituarmi a tutto ciò e il lockdown mi ha ributtato giu da farmi stare male come all'inizio, e risiamo da capo, forse Dario ha avuto una storia simile. Ti vogliamo bene Darione ci siamo sempre❤️
Sono le 5 del mattino di non so più che giorno di quarantena e mi avete riportato alla mente uno dei ricordi più tristi delle elementari. Ricreazione, giornata di sole e di conseguenza tutti in giardino a giocare, maestre che si raccomandano numerose volte con noi di NON correre assolutamente sul cemento ma di restare sul prato. Io, piccola bambina stupida, corro, probabilmente per un metro. Cado di ginocchia. Sangue che cola. Maestre che recuperano i bambini e li riportano in classe, non prima di averli fatti sfilare davanti a me, seduta su una sedia a piangere per il dolore ma più per la vergogna, sotto i loro sguardi di odio per averli privati del divertimento in giardino. Insomma ero Cersei Lannister nell'episodio della "walk of shame". Porto ancora la cicatrice sul ginocchio!
seconda elementare. mi ero presa una cotta per un ragazzino delle medie accanto a noi,perché la nostra scuola era divisa dalle medie solo da un cancello chiuso con il lucchetto. Il lucchetto aveva una chiave,che teneva la bidella. Per tutto l’anno,io e la mia gang di femmine della classe (eravamo una classe enorme,35 bambini,ed eravamo divisi in gruppi) abbiamo provato a scavalcare il cancello durante la ricreazione in tutti i modi,anche mettendoci una sopra l’altra. Ma era troppo alto. Così adottammo un piano per prendere le chiavi:una mia compagnia fa finta di inciampare in giardino e si mette a piangere,attraendo la bidella. Mentre lei si allontana,io e un’altra mia compagna andiamo a distrarre la maestra,facendogli vedere i nostri disegni e,nel frattempo,i rimanenti della gang cercano le chiavi nel cassetto della cattedra della bidella. Ci siamo riusciti. Mi ricordo che questo mio compagno se le portó a casa senza dire nulla a nessuno,così da poter entrare dentro il giorno dopo. E nulla,siamo riusciti a entrare e mi sono finta per 20 minuti (tempo della ricreazione) una ragazza di prima media dentro alla scuola,sono riuscita a parlare con lui e a offrirgli un pezzo della mia merenda. Quando se ne accorsero,misero una nota a tutti e la bidella iniziò a portarsi le chiavi sempre in tasca. Però,da lì in poi,a ogni ricreazione,andavo al cancello e davo un pezzo della merenda al ragazzino delle medie che stava lì ad aspettarmi. Love story del lontano 2011
Noi eravamo la prima generazione della mia scuola: gli alunni di quinta nell'anno in cui io ero in prima (quindi i nostri tutor) erano i primissimi studenti dell'istituto. Questa cosa ci dava una particolare libertà nei confronti dell'ambiente circostante, le cui regole andavano ancora ben stabilite. (specifico che sono di Modena, e che la mia scuola si trovava al limite di un parco, dove tutt'ora molti degli ex studenti vanno a passare il tempo con gli amici) Diciamo che la mia classe era un ecosistema, tra cui si possono distinguere più gruppi: le sognatrici (il mio gruppo di amiche), le ciozze (pettegole, per chi non capisse), gli sportivi cafoni (quelli che adesso si fumano pure l'erba dei prati) e i simpaticoni (che passavano molto tempo con noi sognatrici). In ogni caso, un gruppo non poteva vivere senza l'altro e non si poteva evitare di schierarsi. L'episodio che ricordo meglio fu il tentativo di creare la Prima Guerra Scolastica: le ciozze e le sognatrici si unirono per contrastare i simpaticoni (di cui faceva parte anche una ragazza) e gli sportivi cafoni. I raccoglitori di grammatica furono messi sui banchi come scudi, accanto ad astucci e diari, gli armadietti furono saccheggiati in cerca di qualsiasi cosa potesse costituire un'arma: le gomme da cancellare avrebbero fatto male, ma non erano abbastanza per tutti, quindi anche le penne e i fazzoletti (si parla di pacchetti interi, così come di singoli sporchi) furono aggiunti all'appello. Era a tutti gli effetti una battaglia maschi contro femmine, o quasi. L'affetto che questa mia amica provava per il suo BFF dell'epoca (con cui non parla più da mo'), la portò a schierarsi con gli avversari, ma torniamo alle cose serie. I banchi furono disposti su due file, mentre noi, i soldati, senza un generale, animati dalla rabbia verso il sesso opposto o all'odio per il tradimento, mentre un discreto numero di munizioni era posato davanti a noi, stavamo nascosti, per come potevamo, dietro i quadernoni, in attesa che qualcuno facesse la prima mossa. Eravamo consapevoli che non avremmo più potuto indietro, che ci sarebbero stati dei caduti, dei feriti, ma chiunque ne fosse uscito trionfante avrebbe portato onore alla propria fazione. I secondi stavano trascorrendo lenti e l'ansia si stava facendo sentire, quando, finalmente, il conto alla rovescia partì dalle labbra di quello che, al tempo, era il mio migliore amico. «Bene, al mio via lanciate» ordinò. Caricammo tutti i colpi, con la consapevolezza che ci saremmo pentiti, ma lo avremmo fatto lo stesso. «Tre...» «Due...» «Uno...» E successe... «CHE COSA STATE FACENDO!!!!!!!! RIMETTETE TUTTO A POSTO PRIMA CHE VI DIA UNA NOTA!» La maestra di matematica ci cagnò per almeno un'ora, minacciando di dire tutto ai nostri genitori... Partì comunque qualche colpo, ma non prese nessuno. E comunque noi ragazze ci vendicammo sui maschi spaccando loro il culo giocando a basket a ricreazione. Ci tengo a precisare che tutto questo è successo in quinta, capite quanto potevamo essere dementi?
Io alle elementari giocavo alla prigione : durante la ricreazione , ci mettevamo organizzati nei quattro angoli della classe che diventavano “le celle” e c’era chi faceva il carcerato ,chi la guardia e chi il lava cessi . Io non so cosa ci fumavano all’ elementari io e le mie compagne e i miei compagni
19:00 anche noi avevamo un sistema economico, inizio con le caramelle, dopo qualche mese cambiammo il conio e passammo alla lira stampata nella stampante, in quinta decisi di aprire una banca era molto semplice, tu andavi li depositavi i soldi e io scrivevo su un foglio nome e quanto avevi depositato, funziono così bene che feci sparire il foglio e mi sono tenuto tutti i soldi, dopo circa due settimane (dopo che questo "sistema" andava avanti da uno/due anni) dalla mia "truffa" abbandonammo questo sistema, forse per colpa mia? Non lo sapremo mai
Bassa veronese : eravamo una classe di 27 alunni (grande per il paesetto dove eravamo) e in classe succedeva di tutto, avendo il tempo pieno. Successe che un mio compagno, facendo rissa con altri due prese conto ad un banco distuggendosi la fronte, c'erano i tornei di scacchi e monopoli. Quelli più grandi in giardino facevamo i mercatini con i sassi, dove le persone portavano le sorprese delle patatine che non usavano, e la gente poteva comprarle con una certa quantità di sassi; ogni sasso aveva il suo valore ovviamente. In seconda elementare, i maschi iniziano a scavare una buca, tre giorni dopo dovettero richiuderla perché un bambino ci si era slogato la caviglia. In quarta elementare, portai un libro sugli animali con dei quiz, ma alla fine non lo potemmo usare perché volevo che tutti rispondessero al loro turno. Un bambino mi mangiava i capelli. Io e una mia amica, raccoglievamo le mine delle penne cancellabili di 1 mm perché sembravano aghi, e con quelli simulavamo i prelievi di sangue all'unico ragazzino disposto a farlo, celebrammo un matrimonio religioso, con tanto di foglietto della messa e canti.
elementari:avevamo una specie di bosco in pendenza,allora io e altri 2 miei amici andavamo sempre nello stesso punto:il ceppo di un albero tagliato che rimaneva sempre umido. Allora con i secchielli facevamo la gara a chi raccoglieva più vermi e ne venivano fuori 3/4 secchielli ogni giorno. Un giorno all’ultimo anno decidemmo di rompere questo ceppo,quando lo staccammo sono venute fuori 4 rane.Poi queste rane furono messe in esposizione a tutte le classi e diventammo eroi delle elementari.
Da noi alle elementari, era partita questa moda, di un gioco creato da dei miei compagni di classe e il nome di questo gioco era: Friminiliche, che é l'unione dei loro cognomi e il gioco era una sorta di acchiapparella, ma quando tutti smisero di giocarci, i miei compagni di classe che hanno creato questo gioco fecero una "tomba" per seppellire il gioco. Il gioco veniva giocato da 2 classi e alcune volte le femmine non potevano giocare perché "non erano abbastanza brave" ma quando poche persone giocavano anche loro potevano giocare.
io durante le ricreazioni ero in cortile e con alcune mie amiche “gestivo” una scuola di cavalli magici (con nomi a tema natura) che cavalcavamo per tutta la ricreazione, scovando tesori e risolvendo misteri. ps. non ho mai avuto una passione per i cavalli pps. il mio si chiamava Luna ed era il più bello
Io dopo pranzo alle elementari, avevo un’ora e mezza/due ore di pausa come Nick e Nelson, anche noi andavamo molto a periodi: c’era il periodo di uno, quello di scacchi, il periodo di assassino, di giochi da tavolo generali (dove chi portava il più figo era, per quella giornata il più popolare) e poi il periodo dove le ragazze ballavano e i ragazzi si picchiavano per scherzare. Cose così molto easy, però era divertente☺️
Essendo che in classe mia alle elementari non mi ero integrato in nessun gruppo , alla ricreazione tutti di solito si mettevano negli angoli della classe insieme e chiacchieravano,ed io intanto stavo tra i banchi a scambiare diari, scriverci cose sopra... Era bellissimo poi vedere le vittime tornare ai propri bachi, ed accorgersi della malefatta,ci voleva almeno mezz'ora che tutti trovaserono il proprio diario.
Da noi c’erano dei diversi “clan” possiamo dire con tanto di nomi. In prima/seconda elementare c’erano “I MASCHI” che erano appunto quelli che giocavano a calcio, “LE FEMMINE” che giocavano alle fatine/Winx/la famiglia e robe del genere, “CARTE” che erano quelli/quelle che giocavano a carte e il “CIBO” dove c’era una panchina in cui praticamente uno raccoglieva le merende di tutti e poi le distribuiva a chi voleva. Dalla terza elementare in poi il gruppo “FEMMINE” diventò quello con le bambine che giocavano a pallavolo mentre quelle che continuavano a fare le fatine erano chiamate “BIMBE”, inoltre ai gruppi precedenti si aggiungeva il gruppo degli “ARCHEOLOGI” (nella mia scuola c’era la fissa nel voler diventare archeologi) dove in pratica scavavi ecc e ti davano pure la tesserina (io la ho ancora sos). In tutto ciò c’era una gran gerarchia e per passare da un gruppo all’altro dovevi o essere amico del capo oppure pagarlo con merende o soldi finti di carta. Ah e poi dalla terza elementare io gestivo un gruppo che si chiamava le giostre dove in pratica facevo fare delle gare ai miei compagni e chi vinceva aveva dei soldi di carta. Ogni gruppo aveva un prezzo per farti entrare e se volevi dei soldi dovevi per forza giocare alle mie prove. CEH IO ERO TIPO IL BANCHIERE IN MONOPOLY LOL. Poi in quinta una ragazza che amava gli one direction e violetta decise di fare un gruppo di ballo per le tipe che sapevano ballare e nulla ci aveva insegnato una coreografia da far vedere ai maschi, come è andata a finire? Durante lo “spettacolo” una è caduta sul cemento e non abbiamo più fatto nulla.
Premettendo che noi uscivamo da scuola prima di pranzo, la nostra ricreazione durava soltanto 15 minuti (di delirio puro per la maggior parte delle volte) a metà mattinata. Ricordo in particolare due episodi: - un periodo tra la quarta e la quinta, dove, TUTTA la classe rimaneva in aula, cercando di nasconderlo alle maestre che volevano che uscissimo nei corridoi, i maschi abbassavano le tapparelle e spegnevano le luci e poi iniziavano a rincorrersi, mentre la maggior parte di noi ragazze, che aveva paura del buio, urlava e cercava di "rifugiarsi" sotto la cattedra e sotto i banchi. - il secondo aneddoto, di cui fino a qualche anno fa c'erano le prove: sempre tra la quarta e la quinta ci fu un progetto, penso su base nazionale, chiamato "frutta nelle scuole", praticamente ci portavano ogni giorno della frutta per incoraggiarci a mangiarne di più, un giorno però (ancora mi chiedo il perché) non ci portarono come al solito, mele, pere, arance, etc, ma ebbero la "meravigliosa" idea di portarci dei pomodori, ripeto, non chiedeteci perché, alcuni dei maschi hanno ben deciso, allora, li lanciarli dalla finestra (eravamo al primo piano) contro il muro (bianco) del nuovo asilo, appena inaugurato, del nostro istituto; le macchie di pomodoro, che al sole seccarono malamente, rimasero fino a 4/5 anni fa, quando ridipinsero il prospetto. Giuro che è tutto vero!! Hahahahhahaha
Una delle mode più belle che ricordo era quella dei ristoranti. In pratica un gruppetto aveva aperto un finto ristorante in cui servivano cibo delle cucine giocattolo e si facevano pagare con “banconote” fatte con foglietti di carta. Il bello è che un giorno decisi di aprire un ristorante rivale con altri compagni e nacque una faida fra locali per contendersi i clienti (che altri non erano se non i compagni di classe non impiegati dei due ristoranti, in rari casi anche le insegnanti che erano viste come critici delle stelle Michelin). Il triste epilogo della storia è che un giorno un ladro rubo tutti i soldi dalle casse dei due ristoranti facendo fallire entrambi i locali e ponendo fine alla faida. P.S. non scoprimmo mai chi fu il colpevole.
Nelle due ora di ricreazione che avevamo anche noi, verso ottobre-novembre partiva la guerra delle castagne. Il mio cortile aveva 6 castagni. Ci dividevamo in gruppetti da 5 e ognuno aveva la propria base. Due rimanevano a controllare che nessuno la saccheggiasse e altri tre correvano alla ricerca delle castagne. Quando il bimbo ricco con l'orologio dicrva che mancavano 10 min alla fine dell'intervallo le contavamo e chi ne aveva di più vinceva. Mi ricordo una volta in cui stavano per derubare la mia base e iniziai a tirare castagne sui ladri fino a farli cadere a terra. Da quel giorno è diventato normale e accettabile tirare Castegne. Mi ricordo ancora i lividi...
20:12 tra le cose più strane che facevamo c'era: -Giocare a pikapika dove le femmine rincorrevano e stritolavano i maschi abbracciandoli -raccogliere e catturare insetti e lucertole -Gare di rutti, hula hoop e corda (sia maschi che femmine) -spaccare le pietre in 2 per trovarci diamanti e minerali preziosi dentro 😂Eravamo pazzi
Primi anni 90. Ricreazione nella bassa bolognese. C'era un gran mischione pomeridiano nel giardino della scuola che idealmente avevamo suddiviso in "basi", ogni gruppo aveva la sua base che andava protetta dalle invasioni. In soldoni eravamo una masnada di cinni con ambizioni da colonizzatori.
ragazzi, io ho solo 26 anni e sono di Reggio Calabria, sentendo i vostri racconti mi sembra di aver fatto le elementari nell'800. Il mio intervallo durava circa 30 minuti, non era permesso uscire dall'aula .Ognuno mangiava seduto al proprio banco, era vietato portare giochi. si poteva fare conversazione. Per un periodo c'è stata la moda di giocare ai beyblade e le maestre li hanno prontamente vietati. Alle medie durava giusto il tempo di mangiare la merenda e anche lì non si usciva dall'aula. Al liceo non avevamo alcuna pausa, era concesso mangiare con discrezione durante le lezioni (anche se sconsigliato) se si aveva proprio fame .
@@paoloorsoni4627 anche da me, le prime volte non conoscevo il gioco e non volevano spiegarmelo e sono tornata a casa con dei lividi enormi 😅 inutile dire che fu creata la regola del "quando si è fuori è obbligatorio dichiarare se non si gioca a macchina gialla" perché io e altre ragazze eravamo iper mingherline e tornavamo a casa sfasciate 😂
@@hithere440 oddio è vero! Anche da me! Allora era quella la dichiarazione! (Probabilmente me ne sono dimenticata perché avevo sempre qualcosa di blu addosso)
Per non parlare di teschio (pugno fortissimo nei testicoli) e recchia (se ti toccavano un orecchio mentre pronunciavano questa parola diventavi gay)! Quanto mi sono divertito e che ricordi 😂😂😂
Trio: due femmine e un maschio. Per un anno intero il gioco di punta è stato: cavalli. Fingevamo di avere un carretto immaginario trainato dalle noi due femmine (che sì.. eravamo i cavalli) guidato dal nostro amico. Il gioco si è concluso quando, noi talmente immedesimate nel ruolo, siamo andate a sbattere dritte contro il muro della scuola perché il nostro "cocchiere" non ci aveva comandato di svoltare. Aah! I bambini e la loro capacità di immedesimarsi...
Nella mia scuola c'era un parchetto e ogni classe aveva una propria zona. Non scelta dalla scuola,ma scelta dalle classi stesse,molte volte cerano delle battaglie per la conquista dei territori. Io partecipavo ad una classe scarsa con dei bambini magri e quindi il capo della classe che era il più grosso ci fece alleare con un altra che era in guerra per un territorio dove cera lo scivolo,che per essere usato si doveva pagare al capo della classe che aveva quel territorio,(cera una valuta per tutte le classi che erano tipo le ghiande o sassolini che ti permettevano non solo di entrate in altre aree presidiate da altre classi ma anche di comprare armi che erano venduti da commercianti autonomi in giro. Infine i quinta scoppiò una guerra fra 2 classi che ne coinvolse tante fra cui la mia.Dopo due secondi venne la maestra che fece salire tutti in classe e non ci fece scendere più in cortile. Like x faglielo leggere
Mi avete fatto tornare seriamente indietro nel tempo, ricordando quei bei tempi passati con spensieratezza, grazie. P.S. Noi con gli scacchi alle elementari ci alimentavamo il fuoco 😊
Ho frequentato le scuole elementari di Caturano, il mio paesino di appena 2000 abitanti (così dice Wikipedia ma penso siano diminuiti). Poiché la scuola era molto piccola, uscivamo raramente dunque dovevamo trovare qualcosa da fare in classe. Ogni giorno, quando tornavo a casa, preparavo (per i maschi) delle sigarette di contrabbando fatte con dei fogli di carta arrotolati, mentre per le femmine tagliavo delle strisce, sempre di carta, che venivano colorate minuziosamente per poi diventare delle fantastiche unghie. Quando arrivava l'ora della ricreazione (appena 15 minuti, che tristezza) tutta la classe si avvicinava al mio banco e, con l'aiuto degli altri 3 membri della mia società, iniziavo a lavorare. L'azienda con il passare del tempo si ampliò sempre di più fino a raggiungere il settore della pelletteria "cartacea" (borse, portafogli, portasigarette per i maschi, cinture, portafogli e molto altro). Quasi dimenticavo, poiché i miei clienti erano molto esigenti, prendevo anche le ordinazioni soprattutto per quanto riguarda la realizzazione delle sigarette che andavano dalle più semplici di carta bianca, fino a quelle più costose realizzate con dei fogli di un giallino improponibile e con dei gattini disegnati. Dalla prima alla quinta elementare credo di aver fatto più soldi di Escobar.
Bic: Io mi sono sposato... Nels: Io mi facevo fare i cuori da una anche per le altre... Cesu: voleva fare l’amore con me nell’oceano... Per chi c’è sempre stato e queste cose non se le scorda❤️
Dei primi anni di elementari non ricordo quasi niente, della terza ricordo che le mie compagne avevano un gruppetto dove se dovevi entrare dovevi avere i mini pony altrimenti non ti facevano entrare e io ne avevo solo uno orribile :,(. Col passare del tempo comprai un sacco di mini pony e diventai la bambina con più mini pony in quel gruppo che si era ristretto a me e le mie due migliori amiche del periodo. Sicuramente ricordo che verso la 4ª/5ª c'era un giro di soldi di carta assurdo e c'erano 2 gruppi di "fabbriche" di soldi e i capi facevano a gara per prendere un maggior numero di bambini; io avevo il mio bellissimo portafogli di carta con dentro i soldi di carta e i telefoni che ritagliavo dai volantini di elettronica. Nell'ultimo anno di elementare avevo un bellissimo gruppetto di amici e ricordo che ogni giorno ci mettevamo a terra a giocare a obbligo o verità con la bottiglia
Riassunto delle mie ricreazioni: Spacciavo la merenda ai miei compagni e dopo io rimanevo senza, facevo scambio di carte pokemon in un angolino stile scena del crimine, se c’era una verifica di due ore e tra un’ora e l’altra c’era la ricreazione io entravo in classe di nascosto, rubavo la verifica del secchione della classe, ricopiavo tutto, rimettevo via il foglio e uscivo nuovamente fuori, giocavamo nella sabbia facendo i cavalli ed io mi sono quasi rotta un braccio, rotolavamo giù da una collinetta e poi tornavamo in classe con un mal di testa clamoroso, urlavamo cose a caso facendo il giro della scuola, stalkeravamo i ragazzi che andavano alle medie dalla finestra e gli bestemmiavamo contro, poi usciva il maestro ad insultarci, creavo le casette per le formiche di fianco ad un albero, rubavamo il computer del maestro e mettevamo la canzone di crazy frog, ci picchiavamo pesantemente, frugavo negli zaini dei miei compagni rubando cose, ed infine una volta sono stata rinchiusa in classe dai miei compagni perché mi ritenevano una persona con disturbi mentali. Tutto questo è successo alle elementari, ho detto tutto.
Elementari: organizzavo tornei con le carte UNO, perché ero l'unica che aveva quelle carte su una classe di 23 bambini. Quando ho visto che questi tornei cominciavano ad essere molto competitivi, decisi di taroccare le carte con piccoli segni (che conoscevo solo io). In alternativa, qualcuno si portava la PSP, con GTA, e di sottofondo un remix tamarro di A COSENZA. p.s. con le carte taroccate ci gioco ancora e gli altri non capiscono come faccia a vincere
Noi avevamo un giardino immenso e giocavamo sempre a calcio. In 4^ eravamo rivali a morte con la 5^ e giocavamo sempre contro. Chi vince a più partite entro la fine dell'anno era come se avesse vinto i mondiali o roba simile. Ovviamente vincemmo noi e l'anno dopo (in 5^)ci confermammo campioni lasciando le elementari con onore contro la 4^ (ricordo che segnai il rigore decisivo). Che bei tempi ragazzi 😍
La mia ricreazione alle elementari era un mix tra quelle di Nelson e Nicholas, avevamo un giardino immenso che confinava con il terreno di una chiesa ed era diviso in tre parti: "boschetto" (con tre castangni) dove ci andavamo a fare i mucchi di foglie e saltarci sopra e le classiche buche con i bastoncini; panchine in cemento che andavano dall'entrata della scuola al boschetto (dove correvo in stile naruto e si facevano le foto di classe); e poi l'area di sampietrini dove c'erano gli scivoli e le casette di plastica e in cui si giocava a campanella, guardia e ladri e acchiapparella, più le classiche corse con spinte e sgambetto (ed io ero sempre quello rincorso) e dove improvvisavamo partire di calcio facendo le porte con astucci e diari. Duravano ORE dopo il pranzo nei giorni di lunga (quindi dalla 8 alle 16:30) e ci lasciavano scorrazzare in giro finchè non faceva freddo o alle maestre non andava più di stare fuori. Ovviamente c'erano gli schieramenti maschi vs femmine e a volte partivano anche dei litigi ma soprattutto risse tra i maschi che finivano sempre con qualcuno che piangeva ed interrompeva la ricreazione o anche ragazze che si tirano i capelli per non ricordo quali motivi. E poi una cosa fichissima che penso si facesse solo da noi era vincere le carte di Dragon Ball (quelle plastificate) facendole atterarre una sopra l'altra tirandole per terra dai banchi, ho ancora una torre di carte grazie a sto gioco 😂
Nic: "facevamo gli aeroplanini di carta" Il resto di Space Valley: "Assurdo mai sentito di bambini che giocano con gli aeroplanini" Tonno: "Noi facevamo risse tutti i giorni" Il resto di Space Valley: "Beh si ci sta" ooook va bene...
Se mi dite "ricreazione" il mio primo ricordo va al mio compagno di classe, Daniel, che fece una palla gigante di carta stagnola per giocare a pallavolo in classe, ma finì solamente per colpire il crocifisso, scrociando Gesù e beccandosi le urla della maestra Antonietta.
Di sicuro mi ricordo della mia ricreazione più strana ma anche bellissima: una volta il "clan" di ragazzi della mia classe mi aveva sfidato a fare la pipì in giardino. Essendo che c'era una casetta in fondo al giardino, fra il muro della casa e il recinto c'era un piccolo spazio (invisibile alle maestre) perfetto per far capire a tutti che io "non avevo paura di nessuno, se mi sfidano siete finiti". Mi misi a fare la pipì con davanti una mia compagna di classe per evitare che qualcuno sbirciasse. Ne uscii vittoriosa fin quando non scoprii che dall'altro lato della casetta qualcuno si era affacciato e mi aveva visto. Gli stessi che mi avevano sfidato mi avevano condannato alla maestra: mi dovetti giustificare dicendo che mi scappava così tanto da non riuscire a rientrare in classe. Caziatone incredibile e delusione negli occhi della mia maestra preferita. Ma almeno le mie gesta furono ricordate e mi creai un'aurea di rispetto, venendo venerata dai miei compagni ahahah
Noi avevamo una “città” con un sistema economico usavamo le punte delle matite per pagare oggetti e cibo e io ero la riccona pk mia nonna mi comprava le scatole da 100+ colori e io mi mettevo tutto il giorno a fare la punta e spezzarla 🤣🤣 e quando uscivamo io mi arrampicavo sempre su un albero (era un olivo) e tutti volevano arrampicarsi e quindi mi lanciavano i sassi tronavo a casa da scuola coi lividi per difendere la mia fortezza (io per difendermi avevo rubato una borsa di stoffa a mia mamma che riempivo di sassi e olive dure) c’è ancora la mia firma sul ramo ormai più in alto, anche se ho sentito che tra poco taglieranno i rami più lunghi compreso quello con la mia firma 😭 rimarrà sempre nel mio cuore 💝
E poi nella mia scuola ci sono degli alberi che hanno delle bacche che puzzano ma puzzano 🤢🤮 (sono i gingobiloba) e noi ce li lanciavamo addosso. (E coi sassi, prendevamo dei sassi enormi e spaccavamo quelli più piccoli fino a farli polvere solo che un giorno uno più piccolo (pk solo quelli di 4* e 5* potevano fare ste gare (si ci facevamo anche delle gare sopra ) ) decise di provarci e si ruppe il dito così le maestre tentarono di fermarci ma noi ci nascondevamo ( anche pk noi la vendevamo quella polvere ) )
L'unica cosa meno ordinaria che mi viene in mente è me che diventavo una sorta di "racconta-storie horror", perchè mi divertivo a spaventare i miei compagni. Io sono cresciuta guardando con i miei genitori serie tv come Supernatural o Criminal Minds e mi ricordo che, ad un certo punto della ricreazione, mi mettevo a raccontare le puntate che guardavo la sera prima, specialmente i casi più particolari e anormali. Inutile dire come traumatizzai alcuni miei compagni di classe; ancora oggi la mia migliore amica di infanzia è spaventata dalla storia di Bloody Mary, nonostante siano passati tredici anni.
Mi sono ricordata la mia infanzia❤ quando parlava Nelson grazie, non capite quanti traumi, ho per la cosa dei pedofili perche poi e successo, davvero una volta (non scherzo) 😂😂😂
Troppi ricordi ma sicuramente quella più impressa è aver fatto da palo a dei miei compagni che fumavano in quarta o quinta elementare; poi una di un’altra classe fece la spia e ci fu un casino immenso. Un’altra storia random sempre alle elementari, io ero molto grosso ma sempre buono e calmo, aiutavo sempre i più deboli ma se mi arrabbiavo menavo senza pensarci 2 volte, infatti gira voce (ancora tutt’ora dopo quasi vent’anni) che io abbia picchiato il bullo della scuola ma io stesso non riesco a ricordare quel fatto, quanti ricordi però
Nella scuola che frequentavo, c’era un boschetto dietro la palestra e uno dietro i campetti da calcio (riservati alle 5º) e facevamo delle gare di questo genere: contro le altre classi chi riusciva a prendere il tronco o il ramo più grosso vinceva. Erano frequenti risse e mercatini in cui vendevamo oggetti o giocattoli.
Anch'io. Giocavamo in due gruppi diversi semplicemente in classe. Il gruppo dei maschi dove si giocava con le carte di dragon ball o Yu-Gi-Oh o il gioco della bottiglia e invece il gruppo delle femmine che sj scambiavano le carte di high school musical e parlavano di altre cose che non so. Inutile dirvi che io ero l'unica bambina che giocava con i maschi e per loro ero considerata una figa perché mi piacevano cose fighe e no cose stupide da femmine, mentre le femmine mi chiamavano maschiaccio e mi discriminavano (alle elementari le bambine avevano dei pregiudizi tipo anni 40 😅😒). Ah e la ricreazione durava da noi solo mezz'ora😆. E il gruppo dei maschi, inclusa me, organizzava anche un traffico di carte, sopratutto quando in edicola uscí la serie oro di db, mado che ricordi :')
@@carlottac4293 io parlavo solo delle elementari, dalle medie in poi erano sempre 10 o 15 min, anzi dalle superiori la pausa è solo il momento in cui aspetti il prof della lezione successiva 😂😂. E ora mi sale un dubbio😂, tu che scuola fai? 🤔
Dalla prima abbiamo sempre trovato una mezz'ora d'intervallo per giocare a calcio: a volte giocavano anche le femmine perché evevamo la rivalità tra A e B, quindi si giocava tutti, di solito con le palle di carta, le maestre ci guardavano, ed era bellissimo perché usavamo tutto il cortile. In terza avevo creato il gioco dei Ninja di carta: creavamo armi con la carta e ci ritrovavamo con tipo 3 armi che erano spade, fucili e coltellini grosse quanto metà di noi (dato che l'ho creato io ero il maestro ninja🤣) . In 4 ho creato un altro gioco:giocavamo a Call of Duty black ops 3 in real life, quando giocavamo nei corridoi era una figata perché c'erano muri e si poteva far la scivolata;una volta eravamo io e un mio amico , ci eravamo sentiti ma non visti perché c'era un muro, quindi andiamo in scivolata convintissimi (io verso avanti e lui alla mia destra verso di me) e ci tranciato malissimo (senza dire nulla alle maestre perché era da "deboli"). In 5 io e lo stesso ragazzo scopriamo che tra i giochi c'era l'attrezzatura per giocare a volley, lo diciamo alla maestra e lei ci permette di giocare in biblioteca. Abbiamo giocato solo noi a porte chiuse fino a quando non ci hanno scoperto. Si creavano tornei che manco le olimpiadi. In 3 avevamo creato io e 2 miei amici un gruppo chiamato"le pance di ferro": per entrare dovevi bere l'acqua dal bicchiere in 1 sorso; il club consisteva che eravamo i più forti (secondo noi, ma mai riconosciuti dai compagni che non erano dentro), a pranzo c'era la tradizione del club di mischiare il primo al secondo. Probabilmente c'è altro, ma non ricordo. Sono del 2006
Io alle elementari avevo gli alberi con delle specie di pigne che cadevano in autunno. Ogni anno la nostra classe si organizzava come una piccola società di affari e raccoglievamo queste pigne per venderle in cambio di foglie. Poi avevamo questo cancello che ci separava dall'uscita della scuola che era chiuso con un lucchetto rotto. Io e delle mie amiche ci organizzavamo per uscire dalla scuola scassinando il lucchetto, inutile dire che non ce l'abbiamo mai fatta.
Da me ne sono successe tante. La più grave fu che una mia compagna(che inquietava un po' tutti e diceva solo bugie) si arrabbiò con un'altra bambina della classe a fianco perché le aveva detto di non "starle più amica", il tutto si concluse con questa mia compagna che SPACCò il mento a questa bambina (8 punti) sbattendole la faccia contro il lavandino in bagno(nemmeno in prigione). Poi c'ero io insieme ai miei amici (a pranzo ognuno aveva il suo tavolo diviso per gruppi ben definiti e noi costituivamo quello degli "schifosi") con cui facevamo gare a chi beveva più acqua ordinando un sacco di bottiglie alle cuoche tipo alcolisti solo che un giorno uno di noi bevve così tanto che vomitò e dal quel giorno ci fu concessa solo una bottiglia. Poi facevamo gara a chi, mettendo la mano sul purè ustionante, riusciva a tenerlo sospeso in aria per più tempo oppure a chi riusciva a far attaccare il gelato sul soffitto lanciandolo con il cucchiaino tipo catapulta.
Giudy 913 anche io ne avevo uno, era contro la capetta del club dei borghesi (se leggi il mio commento capirai, ma da piccoli non avevamo la consapevolezza delle classi sociali quindi avevamo nomi tipo “modaioli” e “topi di biblioteca”)
Oddio anche io😂😂 io e la mia classe creammo anche un gruppo su whatsapp contro una nostra compagna che ci insultava e ci dava fastidio. Alla fine alcuni nostri compagni fecero gli infami e lo dissero alle maestre, così un giorno ci mettemmo tutti a cerchio e la maestre ci costrinse a scrivere su dei bigliettini dei pensieri su questa compagna. Alla fine non facemmo pace e la odiamo ancora 😂😂
Che stronzi. U_ù Almeno con il senno di poi dovreste pentirvene. Spero siate ancora dei ragazzini in fase di sviluppo e per questo non in grado di capire i danni che rifiuto ed isolamento possono provocare in una persona. Se siete già adulti, che amarezza.
@@forgispodmore9756 per quanto mi riguarda nonostante abbia fatto queste cose a volte, ero la prima ad essere presa in giro sia alle elementari che alle medie. Quei club che facevamo poi duravano si e no 3 giorni quindi nessuno ci è mai stato male😅
Io volevo fare l'archeologa, perciò spesso scavavo buche in giardino con lo scopo di trovarvi qualcosa; ero quella strana che scavava buche mentre glia altri facevano giochi normali. Trovavo sempre e solo mattoni, avevo per questo dato via alla leggenda che la scuola fosse stata eretta sulle fondamenta di un antico castello. Un giorno però trovai qualcosa di più dell'ennesimo mattone. Avevo scavato fino a scorgere una protuberanza dura e scura che fuoriusciva dal terreno, la presi e tirai con forza più e più volte, finché ad un certo punto venne fuori, schizzando zolle di terra dappertutto, e vidi cos'era: un pugnale, di quelli con l'elsa che forma una croce latina, lungo come un avanbraccio, scuro e arrugginito. Inutile dire che la voce si sparse presto e la classe accorse tutta per vederlo, i maschi super interessati, le ragazze inorridite e schifate. Infatti queste, da brave ruffiane, fecero subito la spia alla bidella, che venne a sequestrare il pugnale e lo buttò dentro il sacco della spazzatura. Dico io, almeno se avessero fatto la spia con la maestra magari questa (con un po' più di studi alle spalle) avrebbe verificato se quello fosse un oggetto da museo. Ci rimasi malissimo. Mi sentivo come un Indiana Jones a cui fosse stato portato via il suo prezioso reperto. E io come lui: "deve stare in un museoooo". P.S.: comunque le elementari di Nelson sembrano quelle che ho fatto io: la parte segreta dietro, delimitata da una linea rossa che non potevamo oltrepassare, la rete misteriosa con il pedofilo dietro, le foglie banconote, le buche per terra...
Io avevo due grandi passatempi alle elementari durante ricreazione. Il primo era ricreare, con il mio gruppo di amiche, la serie tv Le sorelle McLeod (proprietarie di un ranch di cavalli in australia): alcune di noi facevano le protagoniste, altre i cavalli stessi e alcune perfino i cani da pastore (usavamo gli elastici quelli lunghi per saltare da mettere in vita e da usare come redini, cosicché il "cavallo" corresse in piedi davanti alla sua padrona). Ciò che portava a questo schizzo era la passione per i cavalli sviluppata guardando la serie tv e collezionando le carte di BellaSara (le ho ancora tutte, tipo le carte dei pokemon) L'altro passatempo era dovuto al mio altro grandissimo hobby, l'archeologia e la paleontologia. Ero una patita dei dinosauri e scavavo per terra con il mio fidanzatino dell'epoca per tirare fuori sassi che improvvisamente diventavano uova di iguanodonte, trilobiti, fossili e chi più ne ha più ne metta: poi ne discutevamo come fossimo Schliemann che scopre i resti di Micene credendo sia Troia Ah, e rincorrevo i bimbi per baciarli, dato che a loro schifava. Però funzionava per tenerli in riga!
Abitanti della Valle raccontateci come si svolgevano le vostre ricreazioni!
Risse o partite a scacchi?
no
Both
@@filosofia1539 e no eh
già da piccoli eravamo istruiti per il puro comunismo
Mi ricordo che inventammo quello che può essere un precursore del gameplay: un narratore e gli altri interpretavano un videogioco (pokemon mistery dungeon per l'esattezza, che ora sembra la novità del secolo ma ci giocavo già nei primi 2000). Io facevo sempre il pokemon. Poi però quando uscì il nintendo ds scoppiò una sorta di delirio collettivo: tutti portavano a scuola il nintendo, di nascosto ovviamente, le maestre non ne potevano più. Tant'è che un giorno un bambino fu vittima di un furto di schede ds e per un mese ci fu una sorta di regime del terrore: ogni mattina le insegnanti ci interrogavano per sapere chi gliele aveva rubate. Gli interrogatori diventarono poi: si entra in classe uno alla volta con la maestra seduta in cattedra che ci interroga vis a vis e dall'alto della sua saggezza decideva, come una macchina della verità, se stessi mentendo o no. Non funzionò neppure così, ma c'era una cerchia di sospettati. Poi saltò fuori un bigliettino anonimo di confessione recapitato alla maestra e ci fu così una svolta: la CIA insegnanti svolse una prova calligrafica a tutta la classe per sgamare il colpevole, che scoppiò a piangere ma disse che non avrebbe mai restitutito la scheda ds. Lo picchiammo quella ricreazione, perchè in tutto quel mese per colpa sua non eravamo mai usciti in cortile per punizione. Il giorno dopo la scheda ds tornò al proprietario. Lo avevamo veramente insacchettato di botte.
tonno: ricreazione fra palle di fango e risse
nic: io facevo i tornei di scacchi
Terza elementare: all'ingresso della scuola c'era un grande giardino, in cui facevamo ricreazione con tutte le classi, perimetrato da una ringhiera alta un paio di metri. Io e i miei compagni giocavamo alla "fuga dal carcere" che consisteva in una versione di "guardie e ladri" ma i fuggitivi per salvarsi, quindi uscire dal carcere ed essere immuni alle guardie, dovevano infilarsi il più possibile negli spazi tra le inferriate (20-25cm), il metodo tradizionale era far passare le braccia e le gambe fuori ma un giorno un mio compagno riuscì ad infilarci la testa. Solo che al ritorno in classe mancava all'appello il mio compagno che era rimasto incartato nella ringhiera ad urlare ma nessuno lo sentiva perché era pieno di bambini urlanti nel giardino. Così passammo tutta la "lezione" pomeridiana con le maestre impanicate che non riuscivano a tirarlo fuori dalla ringhiera perché aveva il corpo in giardino e la testa in strada. Morale della favola, fu liberato dopo 1ora e mezzo dai pompieri che piegarono le sbarre. Ad oggi, 16 anni dopo, quelle sbarre sono ancora lì, piegate, come monito di questa impresa.
AHAHAHAH
AHAHAH
WOW
Morta😂😂
Hai tutta la mia stima hahaha
Ragazzi diciamolo: Nic era un nobile, poi siete arrivati voi e l'avete trasformato in uno stuntman.
"io avevo la maestra con il fischietto"
"La mia aveva la scaccia cani"
HAHAHAHAHHAHAHA DARIO E LE ELEMENTARI A REBIBBIA
Frank : eroe mistico
Cesare: precursore amoroso
Dario: serioso innocente
Tonno:tenero velocista
Nic:fatina d altri tempi
Nelson:prima donna
Bik
È tutto così accurato
Nelson: “Ogni classe aveva una parte di parco”
Tonno: “Ritornavi al feudalesimo”
Frank: “Rotazione dei campi”
Comunque per i prossimi salotti, propongo videochiamate tra voi 6, ognuno nel proprio salotto, o in live o registrate, come preferite!
Ps. Volendo, se si può, anche su ig, così è più veloce e meno sbatti! Bacino
Nessuno:
Nicolas: io mi sono sposato durante una ricreazione
Frank: rito civile?
Nelson: rito elfico
Rito satanico
Sposato
@@raizi1230 hai ragione, cambio subito ahaha
Frank: io ho ancora un sassolino nel ginocchio Dario: *Error 404*
Io ho della terra nel ginocchio, io e Frank palesemente anime gemelle 😂
hosea 😍
Ma serio
Poi c'eravamo noi che ogni anno interpretava un epoca diversa, ma la migliore è stata l'ultimo anno, quando abbiamo rinscenato il novecento, fatto una guerra del Vietnam contro le classi terza. La guerra era per la spartizione del giardino e io ero il generale (che bei tempi), le armi le producevo io ed erano una cosa devastante, consistevano in tubi di cartone con attaccato ad un'estremità un palloncino sgonfio, si introduceva nel tubo un sasso o qualsiasi cosa (faceva un male cane comune), lo si prendeva tramite il palloncino, si tirava e si lasciava la presa, così il sasso viaggiava molto velocemente. Questi li producemmo in massa, inutile dirvi che le maeste boicottarono tutto dopo una settimana sequestrando tutte le armi.
Successivamente abbiamo pure creato una società comunista e facevamo gli attentati alle altre classi (i sovversivi) tirandogli terra secca sbriciolata negli occhi.
Dopo varie guerre io creati l'alleanza CUBO (Classi Unite per Bellica Organizzazione) tra la quinta, cioè noi e la quarta.
Stento anch'io a crederci ma ero un genio del male, infatti, ero come ora un appassionato di storia ed ero avanti secoli e secoli rispetto ai miei compagni sulla conoscenza degli eventi, quindi era facile comandati e conoscere le tecniche che i sovrani e i dittatori usavano.
Inoltre avevamo creato una valuta fatta di carta e coniata ogni giorno, fatto sta che si usava per uno scopo non molto da bambino (la prostituzione), cioè tu andavi da una di quelle femmine che aderì ani al gioco e eri il suo ragazzo per tot minuti, dipende quanto pagavi.
Detto questo spero di non avervi spaventato troppo, mettete like per farlo leggere a Space Valley.
Un saluto.
Genio
Poteva finire bene come il signore delle mosche 😂🙈
io la facevo con il collo della bottiglietta di plastica e il palloncino, più resistente e di facile imbosco. Un saluto a quel Giovanni che ho quasi accecato.
Io l'avevo fatto praticamente uguale, ma ero in terza contro quelli di 4.
Come armi avevo fatto delle balestre
Con le matite, ma al posto degli elastici avevo messo delle molle, e sparava le penne bic (col cappuccio perchè non volevamo fare troppo male) solo e che avevo preso delle molle con uno slencio fortissimo, quindi facevano comunque male.
Alla seconda ricreazione ci ritirarono tutte le armi, ma il giorno dopo tornai con una nuova invenzione, uno spago da mettere all' entrata della quarte per far inciampare tutti al rientro in classe.
Qundo iniziarono ad entrare cadevano tutti in fila, la scena faceva morire dal ridere, e da allora non hanno mai provato a rubarci il giardino.
Tonno:maze runner
Dario:Accademia militare
Cesare: Sparta
Nelson: clan e sistema feudale
Nic: scuola per lord anni 70
Frank:scuola tecnologica
alle elementari veniva un sessuologo a spiegarci diverse cose, durante la ricreazione c’eravamo noi femmine che scappavamo dai maschi perché pensavamo che loro potessero vederci nude e intanto loro urlavano “sono uno spermatozoo, guardate come siamo veloci”
Che infanzia bellissima
Se sex education fosse ambientato alle elementari
Le droche
ma Nic in ricreazione non stava con il suo tavolino piccolino e la sua seggiolina piccolina a mangiare le lasagne?
sofia le lasagne piccoline
E guardare Nemo
Solo quando era malato e doveva restare a casa
Povero nic hahahahahaha
Una delle cose più strane che facevamo, anzi che in pochi facevano, era "l'aggiustatore di penne". Due o tre compagni avevano creato questa lobby di aggiustatori che si facevano pagare per aggiustare le penne, ed era una posizione ambitissima, erano tipo i VIP della classe.
Non mi hanno mai accettato.
Quanto triste quel "Non mi hanno mai accettato"
"Ce l'avevi già raccontato in un altro salotto" e Dario che con la mano saluta il vecchio salotto mi ha steso.
L'aneddoto di Cesare della tipa che voleva farlo nell'oceano è storia
Come dimenticarla!😂😂😂
Nic tutto gasato: una cosa assurda mi è venuta in mente.. gli aeroplanini di carta!
Ceso: che due palle
Povero lo ha smontato AHAHAH
Nic: Noi giocavamo a scacchi
Cesare: Luca mi prese a cinghiate in un angolo
2005-2010 non so voi ragazze ma nella mia scuola c’era un mercato nero di sticker, tuttora ho libri e libri pieni di sticker delle Winx e di ogni altra cosa esistente. Per non parlare degli skifidol che dopo due giorni praticamente diventavano il fulcro della pandemia di corona virus.
Hahaha anche nella mia
Pure da meeee, io avevo le manine appiccicose che si trovavano dentro le patatine e anche lì, quelle robe tiravano su batteri a gogo
Io non avevo nessuno con cui scambiare le figurine, ma gli skifidol erano il top.
Oddio è vero AHAHAHHAHA
Regà, i mercatini: da noi il metodo di pagamento erano i sassi et simili, i sassolini valevano 1, più grandi erano più valevano, ma poi c’era la valuta più preziosa: i sassi che coloravano. Potevano essere pezzettini di mattone o intonaco, o gessetti arrivati in giardino chissà come.
Si vendevano foglie, opere d’arte (non ne parliamo...) colorazioni naturali fatte con aghi di pino spiaccicati e mattoni sbriciolati, e tante altre cose.
Poi vabbè, faide tra mercatini, opere d’arte coperte dal copyright, collaborazioni, spie e chi più ne ha più ne metta.
Un saluto e rivenze!
Oddio io uguale
Oddio pure da me, che ricordi :')
"Con il bastone, la tunica.."
"Quello no"
"Le tavole"
"A sacrificato Isacco"
"Da noi si usavano i Gameboy...
Ma il Gameboy color non lo compronno i miei genitori"
"E Frank arrivava con la BIBBIA!"
Sto ridendo da 20 minuti
Questo bullismo sul piccolo nic è ingiustificato
Forza piccolo nic, siamo tutti con te #NoAlBullismo #IostocoNic
Voglio far notare che Nic non ha detto: "Giocavamo a carte", ma "Facevamo i TORNEI di carte".
Io manco all'università ho trovato gruppi così tanto organizzati
Ma saranno stati i tornei di yu gi oh, pure noi li facevamo!
@@luckyclo6556 da quello che ha raccontato penso giocassero a ramino
Alle elementari facevo un sacco di roba a caso:
1)partitoni giganti a Uno, del tipo che eravamo 2 squadre da 5 persone
2)io e le mie amiche stavamo attorno ad un tronco per giocare a nascondino
3)i miei compagni spacciavano i regoli fingendo fossero droga
4)giocavamo alla casa,ma eravamo super organizzati,avevamo telefoni finti,la cuccia del cane,i letti fatti con le sedie e altro
5)facevamo quei braccialetti di gomma (quelli con gli anelli,credo si chiamassero shoki bendz) li facevamo lunghissimi,in 2 siamo riusciti a farne arrivare uno fino in bagno.
Arriverenze
Elementari: era tutto basato su territori. Innanzitutto la nostra scuola aveva un giardino parecchio grande per solo 5 classi (sì, c'era solo la a) e si divideva in:
-piccolo spazio di cemento per la prima, che erano i più piccoli e i più facili da sottomettere ;
-spazio abbastanza grande di terra per la seconda, qui *IO* ho cominciato la moda dei dinosauri (il gioco consisteva nel creare una vera e propria città per dinosauri con case, appartamenti, banche, carcere,...);
-un pezzo di giardino con i sassi con 2 alberi per la terza, qui io e le mie amiche proteggiavamo gli alberi da quelli di quinta che volevano accoltellarli, ma dopo siamo diventati amici e quindi non lo fecero più (altro piccolo aneddoto: ci sono attaccati agli alberi dal 2009 delle scatoline di latte che avevamo fatto per catturare gli uccellini);
-zona più carina con 3 alberi parecchio alti con erba, siepi e pigne per la quarta, qui si raccoglievano foglie di siepe, radicchio selvatico e pinoli che si usavano come moneta (li ho segnati qui in ordine di valore crescente), i pinoli erano con più valore perché molto più difficili da "produrre" (con 200 pinoli una volta comprai cooking mama per il ds)
-e per ultimo ma non per importanza c'era il campetto della quinta, era il più grande, il più verde e il più nascosto, infatti, siccome c'era una zona completamente visibile e un'altra completamente nascosta da cespugli, alberi molto folti e aiuole piene di girasoli, qui era situata la banca, il comune per fare i matrimoni (all'inizio si chiamava chiesa ma poi per essere più aperti mentalmente la cambiammo), la sala giochi (per i bambini che portavano il Nintendo, le carte dei Pokemon, ecc.) e infine lo spaccio qui si vendeva di tutto da disegni a piccole armi (cerbottane di penna,...) da letterine pre scritte per fare la dichiarazione a gli anelli di fidanzamento (ovviamente pagato tutto con la valuta ufficiale).
Chi entrava nel campetto di un'altra classe senza permesso veniva trucidato, apparte la quinta. Per accedere alla zona nascosta c'erano 2 buttafuori che cacciavano o amettevano le persone. La quinta era al centro di questa società dittatoriale. Poche semplici regole che dovevano essere rispettate per sopravvivere.
Medie: non facevamo molto, ma ricordo un episodio di prima nel quale io dovevo dare un biglietto di dichiarazione a mio moroso (sì eravamo fidanzati ma io mi vergognavo), quindi lo diedi al suo migliore amico che glielo doveva dare. Plot twist della situazione: solo quest'anno (4^ superiore) ho scoperto tramite questo mio "ex" che questa lettera non è mai arrivata perché io piacevo al suo migliore amico.
Nik: “aspetta, gli aeroplanini di carta!”
Cesare: “ ma che due palle “
“C’erano delle insurrezioni ogni tanto”
Piccoli rivoluzionari crescono
Tra nels e frank probabilmente hanno organizzato la presa della Bastiglia
Alle elementari, rubavo le carte di Yu-Gi-Oh dai miei amici maschi perché le usavo per "rimorchiare" altri maschietti alle feste di compleanno, mostrandole e regalandole. (soprattutto alla mia crush ahahaah)
Mi ricordo precisamente che ero diventata il centro di una festa perché ne avevo almeno una cinquantina e le stavo regalando/scambiando. AVEVO IL POTERE.
Mentre negli anni successivi, la ricreazione era motivo di scontro per la questione Divine Vs Popolari, con tanto di balletti e sguardi di odio dei maschietti.
Lucia Iannone probabilmente abbiamo fatto le elementari negli stessi anni! Da me peró andavano di piú le carte di Dragon ball e ricordo che me le facevo comprare di proposito😂
@@emmamartinshh Sisi, anche quellee.
Quelle di Yu-Gi-Oh si facevano rubare di più, mentre quelle di Dragon Ball erano più controllate HAHAHAHAH
E non me le facevo comprare perché sostanzialmente non mi piacevano e non sapevo come giocarci, quindi procedevo con il furto. HAHAHA
Oddio !! Io ho fatto la prima e seconda a ballare sulle canzoni del mondo di Patty poi in terza ci siamo fermate ed in quarta e quinta ballavamo sulle canzoni degli 1D ahaha
@@roxane9683 di che anno sei?
Io sono '99 e i One Direction iniziai a seguirli in 2a media, cioè dagli inizi.
Sfortunatamente eravamo 3 ragazze ad ascoltarli, il resto della classe li prendeva per culo. *sad*
Nelson : "alle medie limoni"
La mia scuola: "alcuni corrono per il corridoio urlando, altri giocano a calcio con la stagnola, i prof sono basiti ma stanno zitti, risse. "
Quando Nic ha detto che a ricreazione lui si è sposato mi sono sentita una persona un pochino più normale perchè l'ho fatto anche io, con tanto di testimone, e fino ad ora non avevo trovato nessun altro che l'avesse fatto. Grazie Nic.
IMOLA: elementari attraversate dall’autodromo. Inutile dire che quando correvano noi non potevamo giocare a calcio e quelli che correvano si dovevano subire schiere di bambini con il dito medio e che lanciavano ghiande.
Pure io sono di Imola ma andavo a scuola a Ponticelli. Ora abito in Francia.
Asilo: la mia amica dell'epoca voleva a tutti costi che io la prendessi in braccio (visto che ero la più robusta della classe). Inutile dire che io persi l'equilibrio e la mia testa urtò contro il banchetto. Mi risvegliai sulla cattedra della maestra, con mia madre che piangeva disperata.
Elementari: durante la ricreazione, due miei compagni di classe iniziarono a prendersi a pugni. Io, da brava combattente che veste alla marinara, cerco di dividerli mettendomi in mezzo a loro. Per questo mi becco un bel pugno sul muso, e sangue iniziò a colare dalle labbra.
Da questi due episodi ho capito che io, durante la ricreazione (e poi nella vita), mi dovevo fare i cazzi miei!
Anche io mi sono sposato nelle ricreazioni..... Ben 7 volte
E ci facevamo il vestito di carta
Madó vedere sti salotti con Dario mi uccide, vorrei tanto sapere come sta, cosa fa, se sta bene, se ha bisogno di qualcuno o qualcosa, è sempre stato il piu sensibile e credo che il lockdown lo abbia buttato ancora più giu.
A me è successo cosi, che soffro di disturbi d ansia e depressione maggiore, stavo quasi per abituarmi a tutto ciò e il lockdown mi ha ributtato giu da farmi stare male come all'inizio, e risiamo da capo, forse Dario ha avuto una storia simile. Ti vogliamo bene Darione ci siamo sempre❤️
Sono le 5 del mattino di non so più che giorno di quarantena e mi avete riportato alla mente uno dei ricordi più tristi delle elementari.
Ricreazione, giornata di sole e di conseguenza tutti in giardino a giocare, maestre che si raccomandano numerose volte con noi di NON correre assolutamente sul cemento ma di restare sul prato.
Io, piccola bambina stupida, corro, probabilmente per un metro. Cado di ginocchia. Sangue che cola. Maestre che recuperano i bambini e li riportano in classe, non prima di averli fatti sfilare davanti a me, seduta su una sedia a piangere per il dolore ma più per la vergogna, sotto i loro sguardi di odio per averli privati del divertimento in giardino. Insomma ero Cersei Lannister nell'episodio della "walk of shame".
Porto ancora la cicatrice sul ginocchio!
Persone che andavano alle elementari con Dario che erano uno sopra l'altro,RIVELATEVI.
seconda elementare.
mi ero presa una cotta per un ragazzino delle medie accanto a noi,perché la nostra scuola era divisa dalle medie solo da un cancello chiuso con il lucchetto.
Il lucchetto aveva una chiave,che teneva la bidella.
Per tutto l’anno,io e la mia gang di femmine della classe (eravamo una classe enorme,35 bambini,ed eravamo divisi in gruppi) abbiamo provato a scavalcare il cancello durante la ricreazione in tutti i modi,anche mettendoci una sopra l’altra.
Ma era troppo alto.
Così adottammo un piano per prendere le chiavi:una mia compagnia fa finta di inciampare in giardino e si mette a piangere,attraendo la bidella.
Mentre lei si allontana,io e un’altra mia compagna andiamo a distrarre la maestra,facendogli vedere i nostri disegni e,nel frattempo,i rimanenti della gang cercano le chiavi nel cassetto della cattedra della bidella.
Ci siamo riusciti.
Mi ricordo che questo mio compagno se le portó a casa senza dire nulla a nessuno,così da poter entrare dentro il giorno dopo.
E nulla,siamo riusciti a entrare e mi sono finta per 20 minuti (tempo della ricreazione) una ragazza di prima media dentro alla scuola,sono riuscita a parlare con lui e a offrirgli un pezzo della mia merenda.
Quando se ne accorsero,misero una nota a tutti e la bidella iniziò a portarsi le chiavi sempre in tasca.
Però,da lì in poi,a ogni ricreazione,andavo al cancello e davo un pezzo della merenda al ragazzino delle medie che stava lì ad aspettarmi.
Love story del lontano 2011
Rolex Parovi può diventare un potenziale libro d'amore 😂😂
e come è andata a finire? ahaha
Sara N lui ha cambiato scuola😢
Ma in seconda elementare ti confondevi con quelli delle medie?
@@paoloorsoni4627 ssh, questi sono solo dettagli ahah
Noi eravamo la prima generazione della mia scuola: gli alunni di quinta nell'anno in cui io ero in prima (quindi i nostri tutor) erano i primissimi studenti dell'istituto. Questa cosa ci dava una particolare libertà nei confronti dell'ambiente circostante, le cui regole andavano ancora ben stabilite. (specifico che sono di Modena, e che la mia scuola si trovava al limite di un parco, dove tutt'ora molti degli ex studenti vanno a passare il tempo con gli amici)
Diciamo che la mia classe era un ecosistema, tra cui si possono distinguere più gruppi: le sognatrici (il mio gruppo di amiche), le ciozze (pettegole, per chi non capisse), gli sportivi cafoni (quelli che adesso si fumano pure l'erba dei prati) e i simpaticoni (che passavano molto tempo con noi sognatrici). In ogni caso, un gruppo non poteva vivere senza l'altro e non si poteva evitare di schierarsi.
L'episodio che ricordo meglio fu il tentativo di creare la Prima Guerra Scolastica: le ciozze e le sognatrici si unirono per contrastare i simpaticoni (di cui faceva parte anche una ragazza) e gli sportivi cafoni. I raccoglitori di grammatica furono messi sui banchi come scudi, accanto ad astucci e diari, gli armadietti furono saccheggiati in cerca di qualsiasi cosa potesse costituire un'arma: le gomme da cancellare avrebbero fatto male, ma non erano abbastanza per tutti, quindi anche le penne e i fazzoletti (si parla di pacchetti interi, così come di singoli sporchi) furono aggiunti all'appello.
Era a tutti gli effetti una battaglia maschi contro femmine, o quasi. L'affetto che questa mia amica provava per il suo BFF dell'epoca (con cui non parla più da mo'), la portò a schierarsi con gli avversari, ma torniamo alle cose serie.
I banchi furono disposti su due file, mentre noi, i soldati, senza un generale, animati dalla rabbia verso il sesso opposto o all'odio per il tradimento, mentre un discreto numero di munizioni era posato davanti a noi, stavamo nascosti, per come potevamo, dietro i quadernoni, in attesa che qualcuno facesse la prima mossa. Eravamo consapevoli che non avremmo più potuto indietro, che ci sarebbero stati dei caduti, dei feriti, ma chiunque ne fosse uscito trionfante avrebbe portato onore alla propria fazione.
I secondi stavano trascorrendo lenti e l'ansia si stava facendo sentire, quando, finalmente, il conto alla rovescia partì dalle labbra di quello che, al tempo, era il mio migliore amico.
«Bene, al mio via lanciate» ordinò. Caricammo tutti i colpi, con la consapevolezza che ci saremmo pentiti, ma lo avremmo fatto lo stesso.
«Tre...»
«Due...»
«Uno...»
E successe...
«CHE COSA STATE FACENDO!!!!!!!! RIMETTETE TUTTO A POSTO PRIMA CHE VI DIA UNA NOTA!» La maestra di matematica ci cagnò per almeno un'ora, minacciando di dire tutto ai nostri genitori... Partì comunque qualche colpo, ma non prese nessuno.
E comunque noi ragazze ci vendicammo sui maschi spaccando loro il culo giocando a basket a ricreazione.
Ci tengo a precisare che tutto questo è successo in quinta, capite quanto potevamo essere dementi?
Io alle elementari giocavo alla prigione : durante la ricreazione , ci mettevamo organizzati nei quattro angoli della classe che diventavano “le celle” e c’era chi faceva il carcerato ,chi la guardia e chi il lava cessi . Io non so cosa ci fumavano all’ elementari io e le mie compagne e i miei compagni
19:00 anche noi avevamo un sistema economico, inizio con le caramelle, dopo qualche mese cambiammo il conio e passammo alla lira stampata nella stampante, in quinta decisi di aprire una banca era molto semplice, tu andavi li depositavi i soldi e io scrivevo su un foglio nome e quanto avevi depositato, funziono così bene che feci sparire il foglio e mi sono tenuto tutti i soldi, dopo circa due settimane (dopo che questo "sistema" andava avanti da uno/due anni) dalla mia "truffa" abbandonammo questo sistema, forse per colpa mia? Non lo sapremo mai
Io mi stavo immaginando Nic con il contenitore del pranzo felice pure alle elementari
Dario: e lui le diede un bacio sulla guancia
Cesare: qualcuno mise la mano dentro le mutande di una ragazza
I contrasti
🤣🤣
Bassa veronese : eravamo una classe di 27 alunni (grande per il paesetto dove eravamo) e in classe succedeva di tutto, avendo il tempo pieno. Successe che un mio compagno, facendo rissa con altri due prese conto ad un banco distuggendosi la fronte, c'erano i tornei di scacchi e monopoli. Quelli più grandi in giardino facevamo i mercatini con i sassi, dove le persone portavano le sorprese delle patatine che non usavano, e la gente poteva comprarle con una certa quantità di sassi; ogni sasso aveva il suo valore ovviamente.
In seconda elementare, i maschi iniziano a scavare una buca, tre giorni dopo dovettero richiuderla perché un bambino ci si era slogato la caviglia.
In quarta elementare, portai un libro sugli animali con dei quiz, ma alla fine non lo potemmo usare perché volevo che tutti rispondessero al loro turno.
Un bambino mi mangiava i capelli.
Io e una mia amica, raccoglievamo le mine delle penne cancellabili di 1 mm perché sembravano aghi, e con quelli simulavamo i prelievi di sangue all'unico ragazzino disposto a farlo, celebrammo un matrimonio religioso, con tanto di foglietto della messa e canti.
9
@@alessiamuzio2542?
Questo video è un best Moment di vecchi video
Siete unici
Nessuno:
Nick:Parliamo come bimbiiii
Nelson:MAESTRAAAAA
anchio chiamavo maestraaaaaa come.un ghiro
elementari:avevamo una specie di bosco in pendenza,allora io e altri 2 miei amici andavamo sempre nello stesso punto:il ceppo di un albero tagliato che rimaneva sempre umido.
Allora con i secchielli facevamo la gara a chi raccoglieva più vermi e ne venivano fuori 3/4 secchielli ogni giorno.
Un giorno all’ultimo anno decidemmo di rompere questo ceppo,quando lo staccammo sono venute fuori 4 rane.Poi queste rane furono messe in esposizione a tutte le classi e diventammo eroi delle elementari.
Con nic in mezzo e gli altri attorno che lo fissano sembra il meme del porno della ragazza e dei neri dietro
Hahaha
Vero
Gente, I tornei illegali di beyblade, Pokemon e Yu-Gi-Oh. La ricreazione era peggio di una bisca
Da noi alle elementari, era partita questa moda, di un gioco creato da dei miei compagni di classe e il nome di questo gioco era: Friminiliche, che é l'unione dei loro cognomi e il gioco era una sorta di acchiapparella, ma quando tutti smisero di giocarci, i miei compagni di classe che hanno creato questo gioco fecero una "tomba" per seppellire il gioco.
Il gioco veniva giocato da 2 classi e alcune volte le femmine non potevano giocare perché "non erano abbastanza brave" ma quando poche persone giocavano anche loro potevano giocare.
io durante le ricreazioni ero in cortile e con alcune mie amiche “gestivo” una scuola di cavalli magici (con nomi a tema natura) che cavalcavamo per tutta la ricreazione, scovando tesori e risolvendo misteri. ps. non ho mai avuto una passione per i cavalli
pps. il mio si chiamava Luna ed era il più bello
Dario: "Riverenze a tutta la valle Umbria"
Io che abito in Umbria: "oh mio Dio, ma parla di me"😂😂
Io dopo pranzo alle elementari, avevo un’ora e mezza/due ore di pausa come Nick e Nelson, anche noi andavamo molto a periodi: c’era il periodo di uno, quello di scacchi, il periodo di assassino, di giochi da tavolo generali (dove chi portava il più figo era, per quella giornata il più popolare) e poi il periodo dove le ragazze ballavano e i ragazzi si picchiavano per scherzare. Cose così molto easy, però era divertente☺️
"..Frank che si credeva il Messia, cosa faceva a ricreazione?"
Mi aspettavo risposte tipo: "Salivo su una roccia e iniziavo a predicare!"
Essendo che in classe mia alle elementari non mi ero integrato in nessun gruppo , alla ricreazione tutti di solito si mettevano negli angoli della classe insieme e chiacchieravano,ed io intanto stavo tra i banchi a scambiare diari, scriverci cose sopra...
Era bellissimo poi vedere le vittime tornare ai propri bachi, ed accorgersi della malefatta,ci voleva almeno mezz'ora che tutti trovaserono il proprio diario.
Da noi c’erano dei diversi “clan” possiamo dire con tanto di nomi. In prima/seconda elementare c’erano “I MASCHI” che erano appunto quelli che giocavano a calcio, “LE FEMMINE” che giocavano alle fatine/Winx/la famiglia e robe del genere, “CARTE” che erano quelli/quelle che giocavano a carte e il “CIBO” dove c’era una panchina in cui praticamente uno raccoglieva le merende di tutti e poi le distribuiva a chi voleva. Dalla terza elementare in poi il gruppo “FEMMINE” diventò quello con le bambine che giocavano a pallavolo mentre quelle che continuavano a fare le fatine erano chiamate “BIMBE”, inoltre ai gruppi precedenti si aggiungeva il gruppo degli “ARCHEOLOGI” (nella mia scuola c’era la fissa nel voler diventare archeologi) dove in pratica scavavi ecc e ti davano pure la tesserina (io la ho ancora sos). In tutto ciò c’era una gran gerarchia e per passare da un gruppo all’altro dovevi o essere amico del capo oppure pagarlo con merende o soldi finti di carta. Ah e poi dalla terza elementare io gestivo un gruppo che si chiamava le giostre dove in pratica facevo fare delle gare ai miei compagni e chi vinceva aveva dei soldi di carta. Ogni gruppo aveva un prezzo per farti entrare e se volevi dei soldi dovevi per forza giocare alle mie prove. CEH IO ERO TIPO IL BANCHIERE IN MONOPOLY LOL. Poi in quinta una ragazza che amava gli one direction e violetta decise di fare un gruppo di ballo per le tipe che sapevano ballare e nulla ci aveva insegnato una coreografia da far vedere ai maschi, come è andata a finire? Durante lo “spettacolo” una è caduta sul cemento e non abbiamo più fatto nulla.
In che cazzo di scuola sei stata? 😂
@@asamicat8323 ahaha a volte me lo chiedo anche io. comunque era mega divertente
La mia era uguale cazzo
Premettendo che noi uscivamo da scuola prima di pranzo, la nostra ricreazione durava soltanto 15 minuti (di delirio puro per la maggior parte delle volte) a metà mattinata.
Ricordo in particolare due episodi:
- un periodo tra la quarta e la quinta, dove, TUTTA la classe rimaneva in aula, cercando di nasconderlo alle maestre che volevano che uscissimo nei corridoi, i maschi abbassavano le tapparelle e spegnevano le luci e poi iniziavano a rincorrersi, mentre la maggior parte di noi ragazze, che aveva paura del buio, urlava e cercava di "rifugiarsi" sotto la cattedra e sotto i banchi.
- il secondo aneddoto, di cui fino a qualche anno fa c'erano le prove: sempre tra la quarta e la quinta ci fu un progetto, penso su base nazionale, chiamato "frutta nelle scuole", praticamente ci portavano ogni giorno della frutta per incoraggiarci a mangiarne di più, un giorno però (ancora mi chiedo il perché) non ci portarono come al solito, mele, pere, arance, etc, ma ebbero la "meravigliosa" idea di portarci dei pomodori, ripeto, non chiedeteci perché, alcuni dei maschi hanno ben deciso, allora, li lanciarli dalla finestra (eravamo al primo piano) contro il muro (bianco) del nuovo asilo, appena inaugurato, del nostro istituto; le macchie di pomodoro, che al sole seccarono malamente, rimasero fino a 4/5 anni fa, quando ridipinsero il prospetto.
Giuro che è tutto vero!! Hahahahhahaha
Video bellissimo 🤘🤘🤘
Una delle mode più belle che ricordo era quella dei ristoranti. In pratica un gruppetto aveva aperto un finto ristorante in cui servivano cibo delle cucine giocattolo e si facevano pagare con “banconote” fatte con foglietti di carta. Il bello è che un giorno decisi di aprire un ristorante rivale con altri compagni e nacque una faida fra locali per contendersi i clienti (che altri non erano se non i compagni di classe non impiegati dei due ristoranti, in rari casi anche le insegnanti che erano viste come critici delle stelle Michelin). Il triste epilogo della storia è che un giorno un ladro rubo tutti i soldi dalle casse dei due ristoranti facendo fallire entrambi i locali e ponendo fine alla faida.
P.S. non scoprimmo mai chi fu il colpevole.
“Facevano le palle di scotch” Questo è un ART ATTACK !!
Nelle due ora di ricreazione che avevamo anche noi, verso ottobre-novembre partiva la guerra delle castagne. Il mio cortile aveva 6 castagni. Ci dividevamo in gruppetti da 5 e ognuno aveva la propria base. Due rimanevano a controllare che nessuno la saccheggiasse e altri tre correvano alla ricerca delle castagne. Quando il bimbo ricco con l'orologio dicrva che mancavano 10 min alla fine dell'intervallo le contavamo e chi ne aveva di più vinceva.
Mi ricordo una volta in cui stavano per derubare la mia base e iniziai a tirare castagne sui ladri fino a farli cadere a terra. Da quel giorno è diventato normale e accettabile tirare Castegne. Mi ricordo ancora i lividi...
20:12 tra le cose più strane che facevamo c'era:
-Giocare a pikapika dove le femmine rincorrevano e stritolavano i maschi abbracciandoli
-raccogliere e catturare insetti e lucertole
-Gare di rutti, hula hoop e corda (sia maschi che femmine)
-spaccare le pietre in 2 per trovarci diamanti e minerali preziosi dentro
😂Eravamo pazzi
Primi anni 90. Ricreazione nella bassa bolognese. C'era un gran mischione pomeridiano nel giardino della scuola che idealmente avevamo suddiviso in "basi", ogni gruppo aveva la sua base che andava protetta dalle invasioni. In soldoni eravamo una masnada di cinni con ambizioni da colonizzatori.
ragazzi, io ho solo 26 anni e sono di Reggio Calabria, sentendo i vostri racconti mi sembra di aver fatto le elementari nell'800. Il mio intervallo durava circa 30 minuti, non era permesso uscire dall'aula .Ognuno mangiava seduto al proprio banco, era vietato portare giochi. si poteva fare conversazione. Per un periodo c'è stata la moda di giocare ai beyblade e le maestre li hanno prontamente vietati. Alle medie durava giusto il tempo di mangiare la merenda e anche lì non si usciva dall'aula. Al liceo non avevamo alcuna pausa, era concesso mangiare con discrezione durante le lezioni (anche se sconsigliato) se si aveva proprio fame .
Ma vogliamo parlare di MACCHINA GIALLA??? Che bisognava urlare "Gialla" quando se ne vedeva una?? 😂 migliori liti
Da noi quello che la vedeva poteva tirarti un pugno
@@paoloorsoni4627 anche da me, le prime volte non conoscevo il gioco e non volevano spiegarmelo e sono tornata a casa con dei lividi enormi 😅 inutile dire che fu creata la regola del "quando si è fuori è obbligatorio dichiarare se non si gioca a macchina gialla" perché io e altre ragazze eravamo iper mingherline e tornavamo a casa sfasciate 😂
@@gecko-chan da me per ''dichiarare'' di non voler giocare più bisognava toccare un oggetto blu e urlare: ''ToCco bLu NoN GiOCo piùùùù''
@@hithere440 oddio è vero! Anche da me! Allora era quella la dichiarazione! (Probabilmente me ne sono dimenticata perché avevo sempre qualcosa di blu addosso)
Per non parlare di teschio (pugno fortissimo nei testicoli) e recchia (se ti toccavano un orecchio mentre pronunciavano questa parola diventavi gay)! Quanto mi sono divertito e che ricordi 😂😂😂
6:10 noi femmine alle elementari scambiavamo le carte degli amici cucciolotti😍
Trio: due femmine e un maschio.
Per un anno intero il gioco di punta è stato: cavalli.
Fingevamo di avere un carretto immaginario trainato dalle noi due femmine (che sì.. eravamo i cavalli) guidato dal nostro amico. Il gioco si è concluso quando, noi talmente immedesimate nel ruolo, siamo andate a sbattere dritte contro il muro della scuola perché il nostro "cocchiere" non ci aveva comandato di svoltare.
Aah! I bambini e la loro capacità di immedesimarsi...
Maschilismo preadolescenziale😂
Nella mia scuola c'era un parchetto e ogni classe aveva una propria zona.
Non scelta dalla scuola,ma scelta dalle classi stesse,molte volte cerano delle battaglie per la conquista dei territori.
Io partecipavo ad una classe scarsa con dei bambini magri e quindi il capo della classe che era il più grosso ci fece alleare con un altra che era in guerra per un territorio dove cera lo scivolo,che per essere usato si doveva pagare al capo della classe che aveva quel territorio,(cera una valuta per tutte le classi che erano tipo le ghiande o sassolini che ti permettevano non solo di entrate in altre aree presidiate da altre classi ma anche di comprare armi che erano venduti da commercianti autonomi in giro.
Infine i quinta scoppiò una guerra fra 2 classi che ne coinvolse tante fra cui la mia.Dopo due secondi venne la maestra che fece salire tutti in classe e
non ci fece scendere più in cortile.
Like x faglielo leggere
Mi avete fatto tornare seriamente indietro nel tempo, ricordando quei bei tempi passati con spensieratezza, grazie.
P.S. Noi con gli scacchi alle elementari ci alimentavamo il fuoco 😊
non ho ancora messo play, ma Nic sicuramente era lo spacciatore, lo spacciatore sorridente della scuola.
Ho frequentato le scuole elementari di Caturano, il mio paesino di appena 2000 abitanti (così dice Wikipedia ma penso siano diminuiti). Poiché la scuola era molto piccola, uscivamo raramente dunque dovevamo trovare qualcosa da fare in classe.
Ogni giorno, quando tornavo a casa, preparavo (per i maschi) delle sigarette di contrabbando fatte con dei fogli di carta arrotolati, mentre per le femmine tagliavo delle strisce, sempre di carta, che venivano colorate minuziosamente per poi diventare delle fantastiche unghie. Quando arrivava l'ora della ricreazione (appena 15 minuti, che tristezza) tutta la classe si avvicinava al mio banco e, con l'aiuto degli altri 3 membri della mia società, iniziavo a lavorare. L'azienda con il passare del tempo si ampliò sempre di più fino a raggiungere il settore della pelletteria "cartacea" (borse, portafogli, portasigarette per i maschi, cinture, portafogli e molto altro).
Quasi dimenticavo, poiché i miei clienti erano molto esigenti, prendevo anche le ordinazioni soprattutto per quanto riguarda la realizzazione delle sigarette che andavano dalle più semplici di carta bianca, fino a quelle più costose realizzate con dei fogli di un giallino improponibile e con dei gattini disegnati.
Dalla prima alla quinta elementare credo di aver fatto più soldi di Escobar.
Hahahaha anche noi facevamo le sigarette ma solo in 5^ e le usavano tutti, maschi e femmine
@@asamicat8323 HAHAHAHAHAHAHA
Bic: Io mi sono sposato...
Nels: Io mi facevo fare i cuori da una anche per le altre...
Cesu: voleva fare l’amore con me nell’oceano...
Per chi c’è sempre stato e queste cose non se le scorda❤️
Sii come si chiamava il video?
Il nostro PRIMO BACIO!
Nic: "Ah ah, una cosa assurda mi è venuta in mente: aeroplanini di carta" No cazzo, sposami😂
Ma povero nic all'inizio ahahhaha bellissimo video grandi ragazzi frank ha un sassolino nel ginocchio ah ok bella storia
Dei primi anni di elementari non ricordo quasi niente, della terza ricordo che le mie compagne avevano un gruppetto dove se dovevi entrare dovevi avere i mini pony altrimenti non ti facevano entrare e io ne avevo solo uno orribile :,(. Col passare del tempo comprai un sacco di mini pony e diventai la bambina con più mini pony in quel gruppo che si era ristretto a me e le mie due migliori amiche del periodo.
Sicuramente ricordo che verso la 4ª/5ª c'era un giro di soldi di carta assurdo e c'erano 2 gruppi di "fabbriche" di soldi e i capi facevano a gara per prendere un maggior numero di bambini; io avevo il mio bellissimo portafogli di carta con dentro i soldi di carta e i telefoni che ritagliavo dai volantini di elettronica.
Nell'ultimo anno di elementare avevo un bellissimo gruppetto di amici e ricordo che ogni giorno ci mettevamo a terra a giocare a obbligo o verità con la bottiglia
Riassunto delle mie ricreazioni:
Spacciavo la merenda ai miei compagni e dopo io rimanevo senza, facevo scambio di carte pokemon in un angolino stile scena del crimine, se c’era una verifica di due ore e tra un’ora e l’altra c’era la ricreazione io entravo in classe di nascosto, rubavo la verifica del secchione della classe, ricopiavo tutto, rimettevo via il foglio e uscivo nuovamente fuori, giocavamo nella sabbia facendo i cavalli ed io mi sono quasi rotta un braccio, rotolavamo giù da una collinetta e poi tornavamo in classe con un mal di testa clamoroso, urlavamo cose a caso facendo il giro della scuola, stalkeravamo i ragazzi che andavano alle medie dalla finestra e gli bestemmiavamo contro, poi usciva il maestro ad insultarci, creavo le casette per le formiche di fianco ad un albero, rubavamo il computer del maestro e mettevamo la canzone di crazy frog, ci picchiavamo pesantemente, frugavo negli zaini dei miei compagni rubando cose, ed infine una volta sono stata rinchiusa in classe dai miei compagni perché mi ritenevano una persona con disturbi mentali.
Tutto questo è successo alle elementari, ho detto tutto.
Andavi alle elementari nel bronx
Elementari: organizzavo tornei con le carte UNO, perché ero l'unica che aveva quelle carte su una classe di 23 bambini. Quando ho visto che questi tornei cominciavano ad essere molto competitivi, decisi di taroccare le carte con piccoli segni (che conoscevo solo io).
In alternativa, qualcuno si portava la PSP, con GTA, e di sottofondo un remix tamarro di A COSENZA.
p.s. con le carte taroccate ci gioco ancora e gli altri non capiscono come faccia a vincere
In che senso taroccate
Noi avevamo un giardino immenso e giocavamo sempre a calcio. In 4^ eravamo rivali a morte con la 5^ e giocavamo sempre contro. Chi vince a più partite entro la fine dell'anno era come se avesse vinto i mondiali o roba simile. Ovviamente vincemmo noi e l'anno dopo (in 5^)ci confermammo campioni lasciando le elementari con onore contro la 4^ (ricordo che segnai il rigore decisivo). Che bei tempi ragazzi 😍
La mia ricreazione alle elementari era un mix tra quelle di Nelson e Nicholas, avevamo un giardino immenso che confinava con il terreno di una chiesa ed era diviso in tre parti: "boschetto" (con tre castangni) dove ci andavamo a fare i mucchi di foglie e saltarci sopra e le classiche buche con i bastoncini; panchine in cemento che andavano dall'entrata della scuola al boschetto (dove correvo in stile naruto e si facevano le foto di classe); e poi l'area di sampietrini dove c'erano gli scivoli e le casette di plastica e in cui si giocava a campanella, guardia e ladri e acchiapparella, più le classiche corse con spinte e sgambetto (ed io ero sempre quello rincorso) e dove improvvisavamo partire di calcio facendo le porte con astucci e diari.
Duravano ORE dopo il pranzo nei giorni di lunga (quindi dalla 8 alle 16:30) e ci lasciavano scorrazzare in giro finchè non faceva freddo o alle maestre non andava più di stare fuori.
Ovviamente c'erano gli schieramenti maschi vs femmine e a volte partivano anche dei litigi ma soprattutto risse tra i maschi che finivano sempre con qualcuno che piangeva ed interrompeva la ricreazione o anche ragazze che si tirano i capelli per non ricordo quali motivi.
E poi una cosa fichissima che penso si facesse solo da noi era vincere le carte di Dragon Ball (quelle plastificate) facendole atterarre una sopra l'altra tirandole per terra dai banchi, ho ancora una torre di carte grazie a sto gioco 😂
W le mode durante le ricreazioni alle elementari😂. Top
Nic: "facevamo gli aeroplanini di carta"
Il resto di Space Valley: "Assurdo mai sentito di bambini che giocano con gli aeroplanini"
Tonno: "Noi facevamo risse tutti i giorni"
Il resto di Space Valley: "Beh si ci sta"
ooook va bene...
Se mi dite "ricreazione" il mio primo ricordo va al mio compagno di classe, Daniel, che fece una palla gigante di carta stagnola per giocare a pallavolo in classe, ma finì solamente per colpire il crocifisso, scrociando Gesù e beccandosi le urla della maestra Antonietta.
Bhe un mio compagno di classe sputava sui banchi 😂
AHAHAHAHHAHAHA IDOLO
Grandi ragazzi questo salotto è troppo bello ahahhaha grandi ragazzi
vi amooo
Di sicuro mi ricordo della mia ricreazione più strana ma anche bellissima: una volta il "clan" di ragazzi della mia classe mi aveva sfidato a fare la pipì in giardino. Essendo che c'era una casetta in fondo al giardino, fra il muro della casa e il recinto c'era un piccolo spazio (invisibile alle maestre) perfetto per far capire a tutti che io "non avevo paura di nessuno, se mi sfidano siete finiti". Mi misi a fare la pipì con davanti una mia compagna di classe per evitare che qualcuno sbirciasse. Ne uscii vittoriosa fin quando non scoprii che dall'altro lato della casetta qualcuno si era affacciato e mi aveva visto. Gli stessi che mi avevano sfidato mi avevano condannato alla maestra: mi dovetti giustificare dicendo che mi scappava così tanto da non riuscire a rientrare in classe. Caziatone incredibile e delusione negli occhi della mia maestra preferita. Ma almeno le mie gesta furono ricordate e mi creai un'aurea di rispetto, venendo venerata dai miei compagni ahahah
Noi avevamo una “città” con un sistema economico usavamo le punte delle matite per pagare oggetti e cibo e io ero la riccona pk mia nonna mi comprava le scatole da 100+ colori e io mi mettevo tutto il giorno a fare la punta e spezzarla 🤣🤣 e quando uscivamo io mi arrampicavo sempre su un albero (era un olivo) e tutti volevano arrampicarsi e quindi mi lanciavano i sassi tronavo a casa da scuola coi lividi per difendere la mia fortezza (io per difendermi avevo rubato una borsa di stoffa a mia mamma che riempivo di sassi e olive dure) c’è ancora la mia firma sul ramo ormai più in alto, anche se ho sentito che tra poco taglieranno i rami più lunghi compreso quello con la mia firma 😭 rimarrà sempre nel mio cuore 💝
E poi nella mia scuola ci sono degli alberi che hanno delle bacche che puzzano ma puzzano 🤢🤮 (sono i gingobiloba) e noi ce li lanciavamo addosso. (E coi sassi, prendevamo dei sassi enormi e spaccavamo quelli più piccoli fino a farli polvere solo che un giorno uno più piccolo (pk solo quelli di 4* e 5* potevano fare ste gare (si ci facevamo anche delle gare sopra ) ) decise di provarci e si ruppe il dito così le maestre tentarono di fermarci ma noi ci nascondevamo ( anche pk noi la vendevamo quella polvere ) )
Anche noi usavamo come soldi le punte delle matite colorate!!! Del tipo 'mi presti la gomma' 'te la presto per 5 puntine' 🤣 bellissimo
L'unica cosa meno ordinaria che mi viene in mente è me che diventavo una sorta di "racconta-storie horror", perchè mi divertivo a spaventare i miei compagni.
Io sono cresciuta guardando con i miei genitori serie tv come Supernatural o Criminal Minds e mi ricordo che, ad un certo punto della ricreazione, mi mettevo a raccontare le puntate che guardavo la sera prima, specialmente i casi più particolari e anormali.
Inutile dire come traumatizzai alcuni miei compagni di classe; ancora oggi la mia migliore amica di infanzia è spaventata dalla storia di Bloody Mary, nonostante siano passati tredici anni.
Siete molto divertenti, ragazzi vi adoro ❤
Mi sono ricordata la mia infanzia❤ quando parlava Nelson grazie,
non capite quanti traumi, ho per la cosa dei pedofili perche poi e successo, davvero una volta
(non scherzo) 😂😂😂
Troppi ricordi ma sicuramente quella più impressa è aver fatto da palo a dei miei compagni che fumavano in quarta o quinta elementare; poi una di un’altra classe fece la spia e ci fu un casino immenso.
Un’altra storia random sempre alle elementari, io ero molto grosso ma sempre buono e calmo, aiutavo sempre i più deboli ma se mi arrabbiavo menavo senza pensarci 2 volte, infatti gira voce (ancora tutt’ora dopo quasi vent’anni) che io abbia picchiato il bullo della scuola ma io stesso non riesco a ricordare quel fatto, quanti ricordi però
Nella scuola che frequentavo, c’era un boschetto dietro la palestra e uno dietro i campetti da calcio (riservati alle 5º) e facevamo delle gare di questo genere: contro le altre classi chi riusciva a prendere il tronco o il ramo più grosso vinceva. Erano frequenti risse e mercatini in cui vendevamo oggetti o giocattoli.
Space valley:la ricreazione in cortile
Io:ricreazione in classe(no, non corridoio, CLASSE)
Anche per me era cosi'
Anch'io, non ci hanni mai fatto uscire di classe né alle elementari né alle medie, ho iniziato ad uscire dalla classe al liceo ahahahaha
Anch'io.
Giocavamo in due gruppi diversi semplicemente in classe. Il gruppo dei maschi dove si giocava con le carte di dragon ball o Yu-Gi-Oh o il gioco della bottiglia e invece il gruppo delle femmine che sj scambiavano le carte di high school musical e parlavano di altre cose che non so. Inutile dirvi che io ero l'unica bambina che giocava con i maschi e per loro ero considerata una figa perché mi piacevano cose fighe e no cose stupide da femmine, mentre le femmine mi chiamavano maschiaccio e mi discriminavano (alle elementari le bambine avevano dei pregiudizi tipo anni 40 😅😒). Ah e la ricreazione durava da noi solo mezz'ora😆.
E il gruppo dei maschi, inclusa me, organizzava anche un traffico di carte, sopratutto quando in edicola uscí la serie oro di db, mado che ricordi :')
@@kunikochan9852 30 MEZZ'ORA!?!?!? Noi abbiamo 10 minuti, 5 dei quali il prof impiega per assegnare i compiti
@@carlottac4293 io parlavo solo delle elementari, dalle medie in poi erano sempre 10 o 15 min, anzi dalle superiori la pausa è solo il momento in cui aspetti il prof della lezione successiva 😂😂. E ora mi sale un dubbio😂, tu che scuola fai? 🤔
Dalla prima abbiamo sempre trovato una mezz'ora d'intervallo per giocare a calcio: a volte giocavano anche le femmine perché evevamo la rivalità tra A e B, quindi si giocava tutti, di solito con le palle di carta, le maestre ci guardavano, ed era bellissimo perché usavamo tutto il cortile. In terza avevo creato il gioco dei Ninja di carta: creavamo armi con la carta e ci ritrovavamo con tipo 3 armi che erano spade, fucili e coltellini grosse quanto metà di noi (dato che l'ho creato io ero il maestro ninja🤣) . In 4 ho creato un altro gioco:giocavamo a Call of Duty black ops 3 in real life, quando giocavamo nei corridoi era una figata perché c'erano muri e si poteva far la scivolata;una volta eravamo io e un mio amico , ci eravamo sentiti ma non visti perché c'era un muro, quindi andiamo in scivolata convintissimi (io verso avanti e lui alla mia destra verso di me) e ci tranciato malissimo (senza dire nulla alle maestre perché era da "deboli"). In 5 io e lo stesso ragazzo scopriamo che tra i giochi c'era l'attrezzatura per giocare a volley, lo diciamo alla maestra e lei ci permette di giocare in biblioteca. Abbiamo giocato solo noi a porte chiuse fino a quando non ci hanno scoperto. Si creavano tornei che manco le olimpiadi. In 3 avevamo creato io e 2 miei amici un gruppo chiamato"le pance di ferro": per entrare dovevi bere l'acqua dal bicchiere in 1 sorso; il club consisteva che eravamo i più forti (secondo noi, ma mai riconosciuti dai compagni che non erano dentro), a pranzo c'era la tradizione del club di mischiare il primo al secondo. Probabilmente c'è altro, ma non ricordo. Sono del 2006
Io alle elementari avevo gli alberi con delle specie di pigne che cadevano in autunno. Ogni anno la nostra classe si organizzava come una piccola società di affari e raccoglievamo queste pigne per venderle in cambio di foglie. Poi avevamo questo cancello che ci separava dall'uscita della scuola che era chiuso con un lucchetto rotto. Io e delle mie amiche ci organizzavamo per uscire dalla scuola scassinando il lucchetto, inutile dire che non ce l'abbiamo mai fatta.
Che bello guardare questi video dopo 3 anni
"In quinta sbloccavi anche" NELSON MA VIVEVI IN IN VIDEOGIOCO NON CAPISCO
Da me ne sono successe tante.
La più grave fu che una mia compagna(che inquietava un po' tutti e diceva solo bugie) si arrabbiò con un'altra bambina della classe a fianco perché le aveva detto di non "starle più amica", il tutto si concluse con questa mia compagna che SPACCò il mento a questa bambina (8 punti) sbattendole la faccia contro il lavandino in bagno(nemmeno in prigione).
Poi c'ero io insieme ai miei amici (a pranzo ognuno aveva il suo tavolo diviso per gruppi ben definiti e noi costituivamo quello degli "schifosi") con cui facevamo gare a chi beveva più acqua ordinando un sacco di bottiglie alle cuoche tipo alcolisti solo che un giorno uno di noi bevve così tanto che vomitò e dal quel giorno ci fu concessa solo una bottiglia. Poi facevamo gara a chi, mettendo la mano sul purè ustionante, riusciva a tenerlo sospeso in aria per più tempo oppure a chi riusciva a far attaccare il gelato sul soffitto lanciandolo con il cucchiaino tipo catapulta.
Io mi ricordo che fondavo dei club contro le persone che odiavo, tipo "il club anti-francesca" e robe del genere😂
Giudy 913 anche io ne avevo uno, era contro la capetta del club dei borghesi (se leggi il mio commento capirai, ma da piccoli non avevamo la consapevolezza delle classi sociali quindi avevamo nomi tipo “modaioli” e “topi di biblioteca”)
Oddio anche io😂😂 io e la mia classe creammo anche un gruppo su whatsapp contro una nostra compagna che ci insultava e ci dava fastidio. Alla fine alcuni nostri compagni fecero gli infami e lo dissero alle maestre, così un giorno ci mettemmo tutti a cerchio e la maestre ci costrinse a scrivere su dei bigliettini dei pensieri su questa compagna. Alla fine non facemmo pace e la odiamo ancora 😂😂
Che stronzi. U_ù Almeno con il senno di poi dovreste pentirvene. Spero siate ancora dei ragazzini in fase di sviluppo e per questo non in grado di capire i danni che rifiuto ed isolamento possono provocare in una persona. Se siete già adulti, che amarezza.
@@forgispodmore9756 per quanto mi riguarda nonostante abbia fatto queste cose a volte, ero la prima ad essere presa in giro sia alle elementari che alle medie. Quei club che facevamo poi duravano si e no 3 giorni quindi nessuno ci è mai stato male😅
Io volevo fare l'archeologa, perciò spesso scavavo buche in giardino con lo scopo di trovarvi qualcosa; ero quella strana che scavava buche mentre glia altri facevano giochi normali. Trovavo sempre e solo mattoni, avevo per questo dato via alla leggenda che la scuola fosse stata eretta sulle fondamenta di un antico castello. Un giorno però trovai qualcosa di più dell'ennesimo mattone. Avevo scavato fino a scorgere una protuberanza dura e scura che fuoriusciva dal terreno, la presi e tirai con forza più e più volte, finché ad un certo punto venne fuori, schizzando zolle di terra dappertutto, e vidi cos'era: un pugnale, di quelli con l'elsa che forma una croce latina, lungo come un avanbraccio, scuro e arrugginito. Inutile dire che la voce si sparse presto e la classe accorse tutta per vederlo, i maschi super interessati, le ragazze inorridite e schifate. Infatti queste, da brave ruffiane, fecero subito la spia alla bidella, che venne a sequestrare il pugnale e lo buttò dentro il sacco della spazzatura. Dico io, almeno se avessero fatto la spia con la maestra magari questa (con un po' più di studi alle spalle) avrebbe verificato se quello fosse un oggetto da museo. Ci rimasi malissimo. Mi sentivo come un Indiana Jones a cui fosse stato portato via il suo prezioso reperto. E io come lui: "deve stare in un museoooo".
P.S.: comunque le elementari di Nelson sembrano quelle che ho fatto io: la parte segreta dietro, delimitata da una linea rossa che non potevamo oltrepassare, la rete misteriosa con il pedofilo dietro, le foglie banconote, le buche per terra...
Io avevo due grandi passatempi alle elementari durante ricreazione. Il primo era ricreare, con il mio gruppo di amiche, la serie tv Le sorelle McLeod (proprietarie di un ranch di cavalli in australia): alcune di noi facevano le protagoniste, altre i cavalli stessi e alcune perfino i cani da pastore (usavamo gli elastici quelli lunghi per saltare da mettere in vita e da usare come redini, cosicché il "cavallo" corresse in piedi davanti alla sua padrona). Ciò che portava a questo schizzo era la passione per i cavalli sviluppata guardando la serie tv e collezionando le carte di BellaSara (le ho ancora tutte, tipo le carte dei pokemon)
L'altro passatempo era dovuto al mio altro grandissimo hobby, l'archeologia e la paleontologia. Ero una patita dei dinosauri e scavavo per terra con il mio fidanzatino dell'epoca per tirare fuori sassi che improvvisamente diventavano uova di iguanodonte, trilobiti, fossili e chi più ne ha più ne metta: poi ne discutevamo come fossimo Schliemann che scopre i resti di Micene credendo sia Troia
Ah, e rincorrevo i bimbi per baciarli, dato che a loro schifava. Però funzionava per tenerli in riga!