Herman Hesse: La Cura

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  • Опубликовано: 7 янв 2025

Комментарии • 9

  • @LucianoMartini-nd7ht
    @LucianoMartini-nd7ht 19 дней назад +1

    L'ho letto anni fà...e la cosa che ricordo oltre la meravigliosa narrazione che solo Hesse sa creare e che anche Lui non sopportava la classica frase che dicono tanti medici che non capiscono la causa del malanno ossia che il problema fisico dipede dallo stato psichico..anche io non sopportavo queste risposte . Grande Maestro H.H. ho letto tanti suoi libri ed ora che quasi l'ho scordati li rileggerò ancora e La Cura sarà il primo.Grazie Luca per la condivisione di questo libro.

  • @mieivideostefano
    @mieivideostefano Год назад +1

    Grazie mi hai dato degli spunti pazzeschi per un progetto che sto mettendo in piedi, cercavo un'unicità e queste considerazione mi hanno dato una direzione, perlomeno di approfondimento.

  • @chicco6986
    @chicco6986 Год назад +1

    Grazie! Sto approfondendo anch'io il tema della cura a livello filosofico. Continua così!

  • @scillabernardi933
    @scillabernardi933 8 месяцев назад +1

    Hesse era un grande filosofo!!!❤❤❤❤

  • @sebastianorademoli9223
    @sebastianorademoli9223 Год назад +1

    Grazie per questi video❤

  • @lorenzocruciani557
    @lorenzocruciani557 Год назад +2

    Ciao Luca, hai letto "La montagna incantata" di Mann? I temi trattati sono innumerevoli ma, essendo ambientato in un sanatorio, parla anche di malattia. Ad esempio, ci si chiede se la malattia sia degna di ammirazione in sè:
    "La compassione che il sano ha verso il malato e che egli porta fino al rispetto, perchè non sa immaginare in quale modo potrebbe eventualmente sopportare simili dolori, quella compassione è esagerata al più alto grado, non spetta affatto al malato ed è il risultato di un errore di pensiero e di fantasia, inqauantochè il sano attribuisce al malato il suo modo di sentire e si immagina che esso sia come un sano che debba sopportare i tormenti di un malato, cosa che è completamente erronea. Il malato è appunto un malato, e come tale ha una natura e un modo di sentire modificati, la malattia adatta a se stessa il suo uomo in modo tale da poter andar d'accordo con lui; la malattia porta con sè minorazioni sensorie, deficienze, narcosi provvidenziali [...] che il sano ingenuamente dimentica di mettere in conto."
    A mio parere si da una risposta bellissima nel libro, che è la risposta che forse si può dare a tutti i dissidi che sorgono nell'opera: l'umanità. Alla malattia non dobbiamo ammirazione (o disprezzo, come è inoltre ipotizzato in qualche passaggio) ma compassione.
    Spero di averti dato uno spunto interessante, anche per ripagarti dei molti spunti che ci dai tu.