Quando una Specie è INVASIVA? E che fare? Con Piero Genovesi
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- Опубликовано: 3 окт 2024
- Ho avuto la fortuna di poter intervistare Piero Genovesi, responsabile dell'ISPRA per il Servizio per il Coordinamento della Fauna Selvatica e Presidente del gruppo specialistico sulle specie aliene della IUCN.
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la parola prevenzione in Italia è pressoché ignota in tutti i campi, purtroppo.
Sono un imprenditore agricolo marchigiano. Tre anni fa i lupi sono scesi dall' appennino verso valle. Avendo da decenni dovuto combattere le nutrie ho notato la scomparsa di esse con l' arrivo dei lupi. Premetto che per abbattere una nutria c' è bisogno di una trappola che và registrata e immatricolata dalla polizia provinciale, la quale incarica un cacciatore autorizzato ad abbattere l'animale una volta catturato. Tutto si conclude col verbale delle forze dell'ordine. I lupi per me sono stati una benedizione.
Finalmente una persona che comprende l' importanza ecologica del lupo
Certo ma finché esiste l'uomo in questi termini non ci sarà mai vero equilibrio; ci sarà un equilibrio che interessa a noi... È diverso.
Vivo sull 'alto lago maggiore e qui c'è il problema enorme di Trachicarpus fortunei presente in tutti i giardini privati e pubblici che sta invadendo i boschi per ora soprattutto in canton Ticino dove ne è stata vietata la vendita e lo scambio ma la situazione è davvero fuori controllo.
Persino nella civilissima Svizzera non si è dato ascolto agli organi competenti sul patrimonio boschivo cantonale che da anni denunciavano il gravissimo problema e si è aspettato ad intervenire che la situazione sia già fuori controllo.Anche l' obbligo di asportazione precoce delle infiorescenze non viene fatto rispettare
Bravo Giacomo! Ottima intervista. Fanne di più di lavori così che ce n'è bisogno!
21:40 Secondo me il dilemma è in realtà abbastanza semplice; riguardo le specie invasive, se ormai abbiamo fatto la cazzata, non c'è più un modo di uscirne moralmente immacolati, le opzioni sono sostanzialmente due: il male minore, prenderci le nostre responsabilità e sporcarci le mani per tamponare/risolvere le situazioni, oppure fare scelte ipocrite e miopi come quelle degli animalisti citati e portare ad aggravare i problemi
In linea di massima sono d'accordo, ma perché "noi" raramente paghiamo per le cazzate che vengono fatte?
@@DesolationPointsarebbe carino pensare che c'è "un colpevole da punire", ma temo che le responsabilità siano così condivise da richiedere una strage
La logica fredda e scientifica al problema è condivisibile... Condivido il ragionamento. In quest'ottica però (ed esula dall'ambito di azione dell'ispra) bisognerebbe fare alcuni sforzi perché gli habitat di tante specie selvatiche non siano costantemente minacciati dalla nostra specie, che per loro è invasiva e distruttiva... Un po' di equilibrio anche in questo aspetto non guasterebbe...
Spero davvero che si dia sempre più risalto e merito al lavoro di Genovesi e delle persone che come lui agiscono per il meglio della biodiversità
Bravi, bella intervista, per niente scontata. Ho letto entrambi i vostri libri, ottimo lavoro😊
Bellissimo ! Super interessante
Si denota subito l' enorme conoscenza a tutto tondo della materia di Genovesi
Stupendo quando parla del coinvolgimento e della consapevolezza che raggiungono le comunità a cui viene raccontato e richiesto aiuto per il progetto.. bisognerebbe farlo sempre quando necessario
Attendo con piacere il prossimo video con lui 🫶🏻
Una delle più belle interviste di sempre ❤
Papa Francesco ha detto che i procioni sono invasivi anche nei seminari (scusate)
no vabbé bellissimo
Un incontro e argomentazioni eccellenti😊
Sempre al top😊
Contenuto top! A me piacciono anche questi tipi di video.
Non hai mai pensato di aprirti anche un canale Spotify, ed altre piattaforme simili?
Contenuti come questi si potrebbero anche solo ascoltare, in stile podcast, e quindi più facilmente usufruibili per molti.
Bella puntata! Sarei molto felice se fosse possibile eradicare il pesce siluro, ha snaturato i nostri corsi d'acqua!
Sarebbe sufficiente che chi lo pesca invece di far filmatini evocativi ed egocentristi invece di rilasciarli dovrebbe, come dice la legge, sopprimerli.
Giacomo interrompere è un arte da raffinare. Attento, può infastidire le persone
bel video e riflessioni interessanti, altro che mb 👀
Molto interessante il video, ed anche il format! Bravi 👏🏻
va bene che la Nuova Zelanda ha fatto benissimo (semplicemente quello che doveva fare: ascoltare gli scenziati per l'allarme, investire in ricerca, trovare la soluzione e farci/risparmiare pure soldi)
però 45 mila trappoline tra ricerca sviluppo complessità e produzione non mi sembra pochissimo di spesa
(non sono riuscito a trovare nulla online, se riuscite allegatemi qualcosa)
però magari sono solo trappoline
bell'intervista! (e sono a 18.45)
sto imparando un sacco di cose fighissime (che da più o meno nella materia dovrei anche sapere )
veramente bello conoscere questo prof!
comprerò sicuramente il libro per me e per mio padre
mi informerò sicuramente sui casi, e leggerò qualche uso articolo!
un h-index di 66 non penso si veda spesso in italia, grande intervista
sono proprio belli gli occhi con cui lo guardavi, come la ammirazione e l'affetto ti guardava lui!
anche l'editing, non sembra (perché ci sono pochi tagli, o forse nessuno) ma è pensato al punto giusto con gli zoom
di lato hai una barba perfetta per la forma del viso che hai, mi piacerebbe
il caso del ratto incredibile, come quello della storia del fiume spagnolo.
sentire il caso dello scoiattolo invece è stato un po' triste. ci avrà mangiato di sicuro qualcuno in quanto a visibilità, e avrà fatto perdere tanti altri (chissà quanti zeri separano queste due cifre)
mi spiace per le persone che hanno poi scoperto quanto si sono fatte abbindolare, non deve essere semplice tenerlo sul groppone. immagino anche la frustrazione (delusione) del prof quando si è deciso. wow
bellissimo il discorso sui rappresentanti delle comunità indigene, e il parallelismo con la cosa scritta appena sopra
bellissimissimo video! sono contento di averlo visto
complimenti!
Molto bello, ma devi evitare di interrompere il tuo ospite mentre parla
Bellissima puntata!
Questo video è gigantesco 😍
Complimenti ✌️✌️✌️
14:03 la lumaca era l'ampullaria?
Speravo in buone notizie circa l'eradicazione della zanzara tigre.😢
Ciao Giacomo, volevo farti una domanda: cosa ne pensi del "Gene Drive" applicato alla rimozione di specie alloctone invasive? Già da tempo, come sai, c'è l'intenzione di fare estinguere la zanzara della malaria a livello globale (scelta discutibile) tramite queste tecniche genetiche specie-specifiche.
Se venissero utilizzate ad esempio per sterilizzare una popolazione di una determinata specie aliena invasiva che in questa maniera nel giro di pochi anni si estinguerebbe, sarebbe anche un metodo incruento. In più, negli ultimi tempi, da quanto so stanno cercando di elaborare una sorta di "Countdown Gene Drive" che si disattiva dopo poche generazioni e in questa maniera gli effetti resterebbero localizzati solo a determinate aree, senza rischiare di perdere il controllo e arrivare ad una estinzione a livello globale della specie target. Potrebbe essere un campo di applicazione interessante quanto meno da esplorare? Grazie e complimenti!
Eradicare una specie marina non è impossibile, se è buona da mangiare
13:10 stai parlando suppongo delle ampullarie…
Il flashback della saga di Skypiea insegna
11:44 da scolpire nel granito ed esporlo in testa alla pagina questo concetto
Prima di tutto complimenti per il video molto interessante. Poi ho una domanda da profano: nel video si accenna alle soluzioni di sterilizzare o mettere in cattività gli animali invece di ucciderli e giustamente si dice che in molti casi come insetti o animali marini è impossibile. Poi però parlando degli scoiattoli si dice che il progetto era anestetizzarli e sopprimerli a uno a uno, in quel caso perché non si poteva sterilizzarli? O anche nel caso del centinaio di procioni, visto il numero di ridotto non si poteva per esempio riportarli nel loro luogo naturale? Eticamente mi sembra importante ricorrere all'uccisione solo in mancanza di alternative.
Perché non viene utilizzata la tecnica del gene drive per estinguere una specie aliena? che problema etico/ecologico porrebbe estinguere delle specie che non dovrebbero essere presenti in una determinata zona come il granchio blu o la zanzara tigre? potresti intervistare sull'argomento il prof Crisanti ?
Interessante, ci impegniamo molto più di quello che pensavo con ottimi risultati, ma il risultato è comunque pessimo rip
Sarebbe interessante un esempio pratico di analisi del rischio di una specie impattante e vedere materialmente come viene calcolato.
Vedi cosa è successo in habitat compatibili dove una data specie aliena si è diffusa e capisci quanto è invasiva. È semplicistico ma a grandi linee credo funzioni così.
Mi chiedo se sia possibile creare un dialogo anche con i movimenti animalisti. Le idee animaliste sono (di solito) molto polarizzate al riguardo e creano confusione ai più, soprattutto per chi non ha un istruzione scientifica. Ho affrontato diversi dibattiti dove l'animale doveva essere difeso a tutti i costi, riducendo il discorso a morte = ingiusto, e questo in rapporto a qualsiasi animale, letteralmente qualsiasi. Tuttavia, proprio in virtù del rispetto degli animali andrebbero affrontate con serietà e rigore scientifico, non con idee irrealistiche e in molti casi infantili gare a chi è più puro d'animo.
Mi sono interrogato su queste dinamiche e sono arrivato alla conclusione (banale) che l'esasperazione di certe idee è funzionale alla divulgazione dell'idea stessa, i ragionamenti e le mezze misure tendono a far smuovere di meno la gente, in particolar modo in questi tempi dove nei più svariati ambiti non basta "essere" ma "essere più degli altri".
Io mi chiedo come mai il granchio blu non ha sostituito dal pescivendolo ke specie più quotate
La questione etica dovrebbe essere affrontata maggiormente a livello istituzionale. Mi spiego. Prevalenza del diritto e della legge in base ad evidenze scientifiche. La politica decide, i tecnici trasformano in legge, la scienza e chi del mestiere elabora il piano. E si fa, proteste o non. Faccio un esempio, quello dei cinghiali a Roma. Per le proteste degli animalisti (sottolineo, giuste, legittime, rispettabili ma fondate su un idealismo spesso ascientifico), il piano di limitazione della presenza del cinghiale alla periferia della città si è notevolmente ridotto ed ha dato risultati veramente scarsi. Risultato? Cinghiali ovunque e, soprattutto, incidenti stradali all'ordine del giorno e agricoltori in difficoltà. Rispetto chi difende gli animali, ma serve pragmatismo. Non si può avere una bestia che arriva a 200 chili libera di scorrazzare in una città di oltre 3 milioni di abitanti
ma il cinghiale non è una specie aliena né invasiva, non ho capito se tu proponi di ucciderli ma in quel caso non è una soluzione, va risolta la causa del problema di Roma che è la presenza e l'accumulo di rifiuti. E poi scusa ma se a decidere è la politica, chi ti garantisce che la scelta sia scientificamente giusta?
@@gigiru111 ovviamente la risoluzione del problema dei rifiuti deve essere al primo posto, ma la vedo lunga. Siamo uno stato di diritto, va da sé che la politica decide in base a quanto è concesso a normativa vigente. E per risolvere sul momento, sì l'abbattimento. La situazione è degenerata a tal punto che è l'unica soluzione. Troppi sul serio
@@massimilianodifabio1616 però mi sfugge perché l'abbattimento degli animali debba essere affrontato seguendo le indicazioni della scienza ignorando le proteste dei cittadini, mentre non si possa fare lo stesso con la gestione dei rifiuti. E comunque l'abbattimento è una soluzione proposta dalla politica, non dagli esperti - il cinghiale non è invasivo come gli animali di cui si parla in questo video, non sta mettendo a rischio nessun ecosistema.
che bello. goduto.
Vorrei fare una domanda,ma esistono anche specie aliene invasive la cui diffusione non è correlata ad attività umana? Comunque pare mio uno dei migliori video che hai fatto Giacomo complimenti 30 min spettacolari su argomenti molto spesso poco considerati. Ancora tanti complimenti ad entrambi
per definizione le specie aliene sono spostate dall'uomo. Ma una volta introdotte in un nuovo ambiente si possono espandere perché trovano ambienti favorevoli, non necessariamente a causa dell'uomo.
Domenica scorsa mi trovavo sulla spiaggia di Ravenna e ho visto che il bagnasciuga era costellato da un gran numero di granchi blu morti. La cosa strana era che i granchi erano a pezzi. Sembravano presi a mazzate. Sono abituata a vedere granchi morti sulla spiaggia,ma non così tanti e non ridotti così. Può esserci stato un qualche intervento umano? Mi scuso in anticipo per la mia domanda un po' naive
qualcuno ha notato che i divisori dietro sono uguali a quelli di csi?
Ma lo ius soli per le specie alienie lo voliamo mettere?
È grave se, dopo la descrizione delle conseguenze dell' eradicazione del ratto nero, ho pensato che senza di noi la biodiversità aumenterebbe in modo incredibile?
Solito commento da esaltato
Non è grave fare una logica correlazione causa-effetto
No. Gatti e ratti sterminerebbero una marea di specie
@@angelofontana9656per ovvi motivi, no
@@gigiluigi6359 cioè?
a Roma ormai c'e una invasione di pappagalli verdi e i passeri sono scomparsi lo avete notato?
se è cosa buona per l'ambiente e la biodiversità sopprimere individui di una specie aliena invasiva come mai non si è autorizzati ad abbatterle ? mi viene in mente la nutria ad es.
oppure ancora per le testuggini americane che ormai infestano quasi ogni specchio d'acqua o per gli scoiattoli grigi che hai anche citato nel video chi deve intervenire? esistono degli enti per eventuali recuperi o abbattimenti ?
Interessante domanda
Credo sia per evitare inutili agonie provocate da invasati poco competenti e mal attrezzati. Per farti un esempio: prendiamo le nutrie, alcuni anni fa ha fatto discutere non ricordo se un sindaco o assessore che ne aveva autorizzato l'abbattimento con ogni mezzo, compresi sassi e bastoni. Uno va armato di bastone e ne ferisce una che salta in acqua e soffre per una settimana prima di schiattare, oppure gli tira una sassata e gli cava un occhio ma questa non muore, o ancora ne ammazza una ventina e poi le lascia lì a marcire sotto il sole di agosto da parte alla ciclabile... Capisci anche tu che non è il massimo.
per mammiferi e uccelli sono le regioni o i parchi nazionali che devono intervenire, anche con abbattimenti, a volte coinvolgendo anche operatori esterni, ma sotto il controllo degli enti pubblici. Per esempio in alcune regioni la nutria viene controllata dagli agricoltori, sotto il coordinamento della regione. Aprire ad abbattimenti senza un controllo o un coordinamento rischierebbe di portare a un far west, e anche di deresponsabilizzare gli enti pubblici, potenzialmente riducendo l'efficacia delle azioni.
Dei parrocchetti a Roma? E anche a Bg...bisogna farli fuori senza se e senza ma, ma ci sono i cagacazzo animalari, che "povero cucciolo lo lovvo..."
Perchè avresti centinaia di zio Alvaro cacciatore che non vede l'ora di cacciare qualcosa, a cazzo.
Dove posso leggere gli articoli di Genovesi?
Ciao Giacomo, grazie per i tuoi video❤
Se ho ben capito le specie aliene invasive sono solo quello introdotte dall uomo, volontariamente o meno e che risultano dannose per l ecosistema dove arrivano.
Mi chiedevo ci sono specie che si spostano autonomamente e diventano dannose li dove vanno? Se si che cosa si fa in questi casi? E cosa succede a quelle aliene ma non invasive?
Grazie ancora buon lavoro
Dipende, alcune specie estendono i loro habitat grazie ai cambiamenti climatici, quando ti trovi con un isoterma di zero gradi a 5000 metri di quota alcune barriere naturali vengono meno. Poi se sei un negazionista dei cambiamenti climatici allora è accaduto per cause naturali, altrimenti è ancora colpa dell'uomo.
Specie autoctone che si espandono naturalmente (come lo sciacallo dorato), o che aumentano la densità a causa delle modificazioni ambientali operate dall'uomo (gabbiani, cinghiali), non sono aliene, ma a volte vengono controllate per limitarne gli impatti
Noooo i procioni:(
Il problema principale è che noi siamo una specie invasiva..
Infatti stiamo facendo del nostro meglio per eradicarci, solo che è un processo complicato
invece di salmodiare inizia a fumare (semicit.)
@@LeonardoFormusa_ basta trasferirsi in pianura padana 😉
@@CavalloGoloso001 lo farei ma poi mi darebbero della specie invasiva 😂🙄
Il gambero turco è una specie aliena?
In teoria si, fu introdotto nel secolo scorso per far fronte alla quasi estinzione dei gamberi autoctoni per una epidemia, è presente anche in Italia, ma la sua introduzione non è stata troppo impattante da definirla invasiva, convive con le specie autoctone, che di solito però, frequentano nicchie diverse di un fiume o torrente.
Il vero pericolo è il Gambero rosso della Lousiana, specie invasiva e dannosissima, in Toscana ha praticamente estinto una specie endemica di Coleottero, che ormai credo si è persa per sempre, se pur son stati tentati ripopolamenti in altre zone, ma senza esiti confortanti...
Premessa: parlo da studente naturalista laico e animalista. Il problema di molti conservazionisti è che fanno del loro mestiere una lotta alla specie invasiva, quando invece non è contro la "specie invasiva" (che, tra l'altro, identificherei più coi termini "popolazioni problematiche" cioè con qualcosa di simile a quanto diceva Genovesi prima) che si dovrebbe lottare ma contro i flussi antropici (e quindi mentalità, culture, abitudini umane errate) che portano quella popolazione - di cui dovremmo coscienziosamente assodarne l'innocenza nella sua distribuzione, senza sfociare nel fanatismo predatorio- a stabilirsi in un territorio diverso dal proprio. Per quanto il campo sia scientifico e utilitaristico credo sia opportuno assumere un atteggiamento più "religioso" nei confronti della rimozione di una specie, ovvero non formando freddi esecutori ma operatori coscienziosi e consapevoli del fatto che -così come è stato detto nel video - il lavoro svolto, per quanto difficile, è a beneficio del futuro. Differenze a livello pratico? nessuna. Differenze a livello comportamentale? un piccolo aumento dell'empatia umana, che male non fa. Comunque video super interessante, piena stima per entrambi i presenti!
Sembra che ne fai una questione semantica più che altro. Sostieni che in pratica non cambi nulla, allora l’empatia come dovrebbe intervenire sulla statistica? Avere più sensibilità nei confronti degli animali eliminati, cambia che rimane il metodo più efficiente e realistico per risolvere il problema?
ok animalato ❤
belli i 17 like degli lngroppacani assortiti, danno taaaanta fiducia nel futuro 🤮
Parlando da conservazionista professionale, non è una lotta, perché se viene vista così sarebbe una lotta persa. Gli obbiettivi sono la protezione di specie e habitat naturali o semi-naturali, e si fa mirando le risorse (soldi, persone) a situazioni particolari dove un effetto positivo è realistico. Una parte del approccio è minimizzare la pressione dovuto al ingresso di specie alloctone, e massimizzando le possibilità le per autoctone. Il problema con il progetto illustrato cui è che potrebbe cambiare l'opinione del pubblico in 'va bene tutto', rischiando anche ambienti più estesi perché la pressione dovuta alle alloctone diventa troppo. In questo caso, è veramente come promuovere l'acquisto di piccioni per la città. È peggio che inutile, anche economicamente, perché i soldi possono essere utilizzati meglio, anche per creare verde sostenibile in città.
@pontecristo_ magari questo discorso ha senso nel lato comunicativo, potrebbe portare ad un maggiore successo se si riesce ad avere l'opinione pubblica dalla propria parte evitando le proteste di animalisti che potrebbero bloccare i progetti
La mia vicina di casa ha piantato nel giardino condominiale, senza chiedere niente a nessuno, strane piante decorative che non credo siano autoctone. posso denunciarla agli sbirri?
Ovviamente l’eradicazione parte dall’assunto che la specie umana abbia più valore della vita di altre specie (specismo). Vorreste essere eradicati perché facciamo estinguere ( es. siamo al 4% della biomassa di fauna selvatica dei mammiferi) centinaia di specie senzienti all’anno? Magari capovolgere i paradigmi partendo dal dire che uccidere è sempre sbagliato no? Tra l’altro in un mondo globalizzato con migliaia di aerei/navi/ umani in movimento giornalmente vedere gli ecosistemi come musei in “equilibrio” è praticamente utopico.