Cara Alessandra sono contento di risentirti sull'argomento cardine del canto. Ti premetto che io non ho mai fornito di impare su me stesso e che ho una base classica. Lo studio della voce piena è difficile proprio perché molto spesso si sovraspinge il fiato senza di fatto farlo uscire. Questa cosa crea un ingolfo come quando un'automobile brucia male il carburatore o non scarica bene i fumi. Per capire come di deve cantare senza passare a tecniche specifiche nonchè usare falsetti basta ascoltare con attenzione questa tua breve esposizione. Voglio dire che se si porta sul cantato la medesima vocalizzazione che tu stai usando nel parlare si è già molto avanti nell'esatto uso del fiato. La tua gola mentre parli è sempre aperta la vocale a, pur rischiosa tiene sempre libero il passaggio e li devono poi uscire anche le altre vocali possibilmente con lo stesso sforzo di fiato. Naturalmente questo è solo quello che penso io di certo comunque la tenuta di diaframma è poi quasi automatica. Non si beve mai cambiare l'apertura della gola meglio aspettare un po' prima di cercare un mezzo tono in più. La voce matura con gli anni e se non si è nati con un dono speciale si deve aspettare che il proprio cervello elabori nuove sensazioni e poi ti faccia sovraperformare. Umilmente e con stima Stefano.
@@AlessandraCartocci Grazie a te Alessandra non è mia abitudine commentare o dare opinioni ma tu stai dimostrando per quel poco che ho guardato una particolare sensibilità per cui mi viene naturale comunicare. Diciamo che sei una gentile presenza con cui gradisco interfacciarmi forse perché con gli anni ed una vita non standard ho capito cosa può essere un freno per un cantante. Non è la voce che manca o la tecnica fine a se stessa che non fa evolvere un potenziale artista. Il limite più grande sono i propri blocchi psicologici il pudore che ti impedisce di ritrovare la tua natura interiore. L'uccellino che cinquetta non ha inibizioni canta e basta perché la sua natura è quella volta è motivo di vita. Penso che l'esplosione di cantanti dei nostri tempi pur se non sempre a mio parere accettabili sia dovuta proprio al fatto che i giovani di oggi non si fanno troppi problemi sono solo affamati di vita e sostanzialmente senza scrupoli. È l'evoluzione che va avanti e la voce è un po' come il vino con gli anni matura magari perde il colore della giovinezza ma acquisisce le sfumature dell'esistenza passata. Credo che il canto sia una grande medicina ma solo se non diventa un'ossessione. Mi sembra di ricordare che tu hai fatto anche esperienze diciamo teatrali o musical magari quello che ho scritto ti può essere di spunto. Grazie di nuovo per la simpatia spero di risentirti Stefano.
Grazie mille Alessandra. Gradirei molto avere a ddisposizione degli esercizi precisi con la cannuccia da seguire.....
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Grazie ☺️
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Cara Alessandra sono contento di risentirti sull'argomento cardine del canto. Ti premetto che io non ho mai fornito di impare su me stesso e che ho una base classica. Lo studio della voce piena è difficile proprio perché molto spesso si sovraspinge il fiato senza di fatto farlo uscire. Questa cosa crea un ingolfo come quando un'automobile brucia male il carburatore o non scarica bene i fumi. Per capire come di deve cantare senza passare a tecniche specifiche nonchè usare falsetti basta ascoltare con attenzione questa tua breve esposizione. Voglio dire che se si porta sul cantato la medesima vocalizzazione che tu stai usando nel parlare si è già molto
avanti nell'esatto uso del fiato. La tua gola mentre parli è sempre aperta la vocale a, pur rischiosa tiene sempre libero il passaggio e li devono poi uscire anche le altre vocali possibilmente con lo stesso sforzo di fiato. Naturalmente questo è solo quello che penso io di certo comunque la tenuta di diaframma è poi quasi automatica. Non si beve mai cambiare l'apertura della gola meglio aspettare un po' prima di cercare un mezzo tono in più. La voce matura con gli anni e se non si è nati con un dono speciale si deve aspettare che il proprio cervello elabori nuove sensazioni e poi ti faccia sovraperformare. Umilmente e con stima Stefano.
Che gentile, grazie per questo interessante approfondimento
@@AlessandraCartocci Grazie a te Alessandra non è mia abitudine commentare o dare opinioni ma tu stai dimostrando per quel poco che ho guardato una particolare sensibilità per cui mi viene naturale comunicare. Diciamo che sei una gentile presenza con cui gradisco interfacciarmi forse perché con gli anni ed una vita non standard ho capito cosa può essere un freno per un cantante. Non è la voce che manca o la tecnica fine a se stessa che non fa evolvere un potenziale artista. Il limite più grande sono i propri blocchi psicologici il pudore che ti impedisce di ritrovare la tua natura interiore. L'uccellino che cinquetta non ha inibizioni canta e basta perché la sua natura è quella volta è motivo di vita. Penso che l'esplosione di cantanti dei nostri tempi pur se non sempre a mio parere accettabili sia dovuta proprio al fatto che i giovani di oggi non si fanno troppi problemi sono solo affamati di vita e sostanzialmente senza scrupoli. È l'evoluzione che va avanti e la voce è un po' come il vino con gli anni matura magari perde il colore della giovinezza ma acquisisce le sfumature dell'esistenza passata. Credo che il canto sia una grande medicina ma solo se non diventa un'ossessione.
Mi sembra di ricordare che tu hai fatto anche esperienze diciamo teatrali o musical magari quello che ho scritto ti può essere di spunto. Grazie di nuovo per la simpatia spero di risentirti Stefano.
cantafinoallestelle.com/corso-di-belting
Gli esercizii di respirazione diaframmatica quanti minuti al giorno si può fare?
un 5 minuti vanno bene?
Non è tanto una questione di "quanto*, ma piu di come si fanno, quali si sceglie di fare ecc.