Tamerlano

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  • Опубликовано: 4 окт 2024
  • Video presentazione del saggio "Tamerlano" (Salerno Editrice, 2022) di Michele Bernardini con la partecipazione dell'autore e di Giuseppe Bianchi, consigliere del direttivo di Italia Medievale.
    Tamerlano nacque in Asia durante la disgregazione dell’impero mongolo, non lontano da Samarcanda, da una famiglia della piccola aristocrazia nomade locale. Riunì tribù e genti diverse in un poderoso esercito che attraversò l’Asia sottomettendo tutte le potenze che trovò sul proprio percorso. Fu per più di quarant’anni costantemente in guerra e il suo genio militare lo trasformò in una figura titanica, oggetto di odio, timore e venerazione sia in Oriente che in Occidente. Questo volume, oltre che ripercorrere le sue gesta straordinarie, intende illustrare il suo progetto politico, osservando da vicino non solo il guerriero e la sua leggenda ma anche l’uomo, con il suo attaccamento maniacale per la famiglia e la sua ossessione per la successione. Emergerà un quadro inedito dell’Oriente tardo medievale, con spaccati sensazionali sulla concezione geografica dell’epoca e sulle tante terre ignote che il Grande Emiro invase. Conosceremo i suoi avversari e i membri della sua irrequieta famiglia; e molti degli espedienti che costoro adottarono per sopravvivere in un tempo di estrema durezza. Con Tamerlano entreremo in un mondo remoto, raffinato, feroce e complesso, in cui si riflettono e si fondono il mito iranico, la tradizione turco-mongola, l’islamizzazione delle popolazioni centroasiatiche. Un mondo tanto vasto da lambire e toccare civiltà e terre molto distanti come l’India o la Georgia ma anche il mondo russo, quello lituano e polacco dominato dall’Orda d’Oro, e la Cina, oppure, non ultime, le agenzie italiane, la Francia, fino alla città di Costantinopoli. Il libro si chiude con la fama acquisita da Tamerlano in Asia e in Europa, riscontrabile in trattati politici e storici rinascimentali e in opere teatrali e musicali dell’età barocca. Una rifrazione che va dalle idee di Machiavelli e di Voltaire agli studi moderni inaugurati dal grande Vassilij Bartol’d e non ultimo, alla creazione del mito di Tamerlano come fondatore del moderno Uzbekistan.
    Michele Bernardini insegna Lingua e letteratura persiana e Storia dell’Iran medievale e moderno e dell’Impero ottomano presso l’Università di Napoli “L’Orientale”. Dirige la rivista Eurasian Studies.

Комментарии • 8

  • @ExcelperTe
    @ExcelperTe Год назад

    Che fortuna trovare un bellissimo video sulla figura di Tamerlano. Grazie mille!

  • @eluseide7291
    @eluseide7291 2 года назад

    Interresssssssssantissssssssimo,!!!!!!!!!!!! Grazie!

  • @erc621
    @erc621 10 месяцев назад

    Il mio Dna paterno è Aplogruppo G -M285 chiamato anche Aplogruppo G1 precisamente un Aplotipo G1a

  • @erc621
    @erc621 10 месяцев назад

    Mio nonno paterno suo fratello e sua sorella avevano occhi a mandorla come i Mongoli tipo Gengis Khan

  • @erc621
    @erc621 10 месяцев назад

    Anche gli Elamiti avevano occhi a mandorla

  • @erc621
    @erc621 10 месяцев назад

    Così come il principe Karakoja

  • @erc621
    @erc621 10 месяцев назад

    Il principe Argyn del Kazakistan anche

  • @erc621
    @erc621 10 месяцев назад

    So che i popoli a cui discendo per parte paterna sono Persiani e Fenici