«Per favore, ho bisogno di mangiare», chiedevo. «i miei bambini hanno bisogno di mangiare, mia moglie sta male, ho bisogno di acqua e cibo. “No”, mi hanno risposto il capitano e l’equipaggio della barca». «Duecento persone, nessun posto dove sedersi, tutti stretti». «Novantasei persone su una piccola barca, seduti uno contro l’altro». Sono alcuni dei racconti che abbiamo sentito a Siracusa, dove il nostro staff offre cure ai migranti che sbarcano e che vengono ospitati al Centro Umberto I. Viaggi terribili, in condizioni disumane, senza mai la certezza di arrivare. Viaggi che, come mostra anche la cronaca di questi giorni, rischiano ogni volta di trasformarsi in stragi. E chi ce la fa spesso si scontra con un sistema di accoglienza totalmente inadeguato. Non vogliamo più assistere a queste tragedie annunciate. Servono canali di accesso all'Europa legali e sicuri. Servono politiche per garantire la protezione e la tutela dei diritti umani di rifugiati, migranti e richiedenti asilo, che attraversano il Mediterraneo per sopravvivere. *Adesso, prima della prossima strage.*
"È possibile che si affronti questo fenomeno come se fosse un fenomeno che "passerà", "cambierà", un fenomeno che "non ci sarà domani"? È possibile che non si sia mai elaborato un sistema di accoglienza e di integrazione che funzioni?", si chiede Fatha, coordinatore del nostro Poliambulatorio a Palermo, in questo video che mostra l’impegno di EMERGENCY in Italia a favore dei migranti che sbarcano sulle nostre coste. Se vuoi saperne di più ►► goo.gl/7XczlC
«Per favore, ho bisogno di mangiare», chiedevo. «i miei bambini hanno bisogno di mangiare, mia moglie sta male, ho bisogno di acqua e cibo. “No”, mi hanno risposto il capitano e l’equipaggio della barca».
«Duecento persone, nessun posto dove sedersi, tutti stretti».
«Novantasei persone su una piccola barca, seduti uno contro l’altro».
Sono alcuni dei racconti che abbiamo sentito a Siracusa, dove il nostro staff offre cure ai migranti che sbarcano e che vengono ospitati al Centro Umberto I. Viaggi terribili, in condizioni disumane, senza mai la certezza di arrivare. Viaggi che, come mostra anche la cronaca di questi giorni, rischiano ogni volta di trasformarsi in stragi. E chi ce la fa spesso si scontra con un sistema di accoglienza totalmente inadeguato.
Non vogliamo più assistere a queste tragedie annunciate. Servono canali di accesso all'Europa legali e sicuri. Servono politiche per garantire la protezione e la tutela dei diritti umani di rifugiati, migranti e richiedenti asilo, che attraversano il Mediterraneo per sopravvivere.
*Adesso, prima della prossima strage.*
"È possibile che si affronti questo fenomeno come se fosse un fenomeno che "passerà", "cambierà", un fenomeno che "non ci sarà domani"? È possibile che non si sia mai elaborato un sistema di accoglienza e di integrazione che funzioni?", si chiede Fatha, coordinatore del nostro Poliambulatorio a Palermo, in questo video che mostra l’impegno di EMERGENCY in Italia a favore dei migranti che sbarcano sulle nostre coste.
Se vuoi saperne di più ►► goo.gl/7XczlC
Grandi!
...incessante, grandioso lavoro...questo rende gli uomini degni di tale nome...
Siete degli eroi.
Cambiate il liro governo anziché riempire la nazione...... Oppure fateli convertire al cattolicesimo......