Francesca, da medico a paziente: “Un esame inaspettato mi ha salvato la vita”

Due passioni alimentano la vita di Francesca: fare il medico e fare la mamma. Ha successo in entrambe, ma se da un lato la medicina è frutto di anni di studio, dall’altro “non esistono dei manuali su come fare la mamma - commenta Francesca -. Spero di poter accompagnare mia figlia in tutte le tappe della sua vita: di esserci, insomma, per lei”.
Durante un giorno di lavoro come un altro, questo semplice desiderio viene messo a repentaglio. Un nuovo ecografo arriva nel suo ambulatorio e Francesca si offre per testarlo. “Ma tu lo sai di avere un nodulo alla tiroide?” domanda la collega incupendo il tono, prima allegro, della conversazione. È come una doccia gelata, Francesca fa il medico e sa bene cosa significhi e cosa comporti un cancro. Il primo pensiero va subito alla bambina, con la paura di poterla privare dell’affetto della mamma o di non essere abbastanza in forma per garantirle un valido supporto durante la crescita.
Nonostante tutto, si sente fortunata: “Poter avere una diagnosi in tempo è una grande fortuna, basta una banale ecografia. Ti può salvare la vita un esame del genere”. Diagnosi precoce e terapie mirate sono gli strumenti più importanti a disposizione degli oncologi e i ricercatori di Fondazione AIRC sono al lavoro ogni giorno per renderli sempre più efficaci.
“Vengono fatti continuamente progressi e io da medico me ne rendo conto - afferma Francesca -. È necessario continuare a finanziare la ricerca perché può migliorare l’iter diagnostico e terapeutico di malattie che fino a qualche anno fa erano considerate una disgrazia per chi le riceveva e adesso sono curabilissime. Io sto facendo il mio conto alla rovescia. Un anno è passato, l’anno prossimo saranno due, poi tre, poi quattro, al quinto farò una bella festa e dirò a mia figlia che abbiamo messo un punto a questa storia. E abbiamo vinto noi, chiaramente”.

[@aristidereginelli6111]

Auguri🙏🙏🙏🙏🙏🙏🙏🙏❤️❤️❤️❤️❤️