Ricordo Bioparco di Roma 2019

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  • Опубликовано: 10 сен 2024
  • Il Bioparco, noto storicamente come Giardino zoologico, è il giardino zoologico di Roma situato nella porzione settentrionale di villa Borghese e gestito dall'omonima fondazione controllata da Roma Capitale.
    Si tratta del più antico giardino zoologico d'Italia ed ospita circa 1 200 animali di circa 150 specie diverse tra mammiferi, rettili e uccelli su una superficie complessiva di circa 155480 m2. Nel 2022 sono stati registrati 552 468 visitatori.
    Nel 1907 la giunta comunale di Roma deliberò la creazione di un giardino zoologico all'interno di villa Umberto I, nome col quale era divenuta nota temporaneamente villa Borghese. A tale scopo fu costituita nel 1909 la Società anonima italiana per l'impianto e l'esercizio del Giardino Zoologico di Roma, presieduta prima dal barone Giorgio Sonnino e poi dal principe Francesco Chigi, a cui fu quindi concessa un'area incolta compresa tra via delle Tre Madonne e i terreni di villa Taverna; tale società, che aveva un capitale sociale di un milione di lire, si era assicurata la collaborazione di Carl Hagenbeck, noto mercante e addestratore di animali esotici tedesco salito alla ribalta con l'inaugurazione dell'innovativo Tierpark di Amburgo, che aveva rivoluzionato la concezione di giardino zoologico con recinti senza sbarre e richiamanti gli habitat naturali degli animali. Secondo il contratto stipulato l'8 maggio 1909 tra l'amministrazione comunale e la società privata quest'ultima avrebbe avuto in uso i terreni per i successivi 45 anni, al termine dei quali il comune avrebbe assunto la proprietà degli impianti sopra realizzati, riservandosi la possibilità di acquistare anche gli animali e con la facoltà per il comune di riscattare il tutto dopo i primi 20 anni.[6] La decisione di concedere una porzione della villa ad una società privata diede adito a diverse polemiche.
    Il 12 novembre 1908 presso l'Hotel Excelsior Hagenbeck presentò il suo progetto per il giardino zoologico, con una superficie di circa 12 ettari e che comprendeva un ampio ristorante . I lavori per la realizzazione iniziarono il 10 maggio 1909 e terminarono il 10 ottobre 1910, con un costo complessivo pari a 1 477 147,90 lire, sebbene una prima apertura si ebbe il 28 settembre 1910 per i soli giornalisti. Il 1º novembre successivo giunse alla stazione di Roma Termini il treno che, dopo otto giorni di viaggio, portò da Amburgo un migliaio di animali esotici selezionati da Hagenbeck per il giardino zoologico e nel corso della giornata del 2 novembre gli animali furono portati al giardino zoologico, attirando l'attenzione di numerosi cittadini.
    Carl Hagenbeck al centro descrive l'andamento dei lavori dello Zoo al sindaco Ernesto Nathan, alla sua destra 1909
    Nel mese di dicembre il giardino zoologico fu visitato da re Vittorio Emanuele III e dalla regina Elena accompagnati dai figli mentre l'inaugurazione ufficiale dello zoo si ebbe il 5 gennaio 1911 alla presenza del sindaco Ernesto Nathan, del presidente della Società anonima per il Giardino Zoologico Francesco Chigi e del deputato Vito Luciani. Il primo direttore della struttura fu lo zoologo svizzero Theodor Knottnerus-Meyer. Il giardino zoologico riscosse un discreto successo in termini di visitatori, vista anche la concomitanza con l'Esposizione nazionale italiana in occasione del cinquantenario dell'Unità d'Italia, e vista l'assenza di mezzi di trasporto adeguati, nel 1913 l'Azienda Tranviaria Municipale istituì un'apposita linea tranviaria di collegamento con capolinea in via Gregorio Allegri e in viale del Giardino Zoologico.Le difficoltà economiche, causate soprattutto dal lievitare dei costi per la realizzazione del complesso e aggravate dalla guerra italo-turca in Libia e poi dalla prima guerra mondiale, portarono al fallimento della Società italiana del Giardino Zoologico di Roma nel 1915. Nel novembre 1917 il sindaco di Roma Prospero Colonna deliberò che il comune assumesse la gestione diretta del giardino zoologico, deliberando inoltre nel 1919 l'intenzione di affidarla ad un'apposita azienda municipalizzata; la costituzione di tale azienda fu più volte rimandata, poiché in base alla legge sulle municipalizzazioni era necessaria la validazione attraverso un referendum popolare. Con lo scioglimento degli organi elettivi comunali il Regio commissario di Roma Filippo Cremonesi affidò la gestioen del giardino zoologico ad un delegato di fiducia, il barone Alberto Fassini, che fu poi posto a capo dell'Azienda Autonoma Giardino Zoologico Comunale, istituita il 24 febbraio 1925.
    A partire dal 1938 era previsto lo svolgimento di alcuni ulteriori interventi di ampliamento, con la realizzazione di un nuovo recinto per pachidermi ed un ampio acquario, in vista dell'Esposizione universale del 1942 ma i lavori non furono mai iniziati a causa dello scoppiare della seconda guerra mondiale.

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