Il problema principale della Reyer l'anno scorso era in cabina di regia (oltre alla questione Caboclo). La squadra aveva il potenziale per giocare a ritmi altissimi, ma non c'erano dei playmaker che fossero in grado di alzare i giri per innescare l'atletismo della squadra. Quest'anno Ennis può essere la svolta per far esprimere al meglio i lagunari. La perdita di Tucker è pesante, ma Munford è un pezzo da 90 per il campionato italiano (meno atletico di Tucker, ma un tiratore decisamente migliore). L'Olimpia mi sembra che abbia gli stessi problemi dell'anno scorso: lunghi fortissimi, ma reparto esterni non a livello. Onestamente credo che vinceranno l'ennesimo campionato, senza però combinare nulla di buono in Eurolega (secondo me faranno fatica ad entrare ai play-in). La Virtus invece esce dal mercato leggermente ridimensionata, ma mi sembra un roster molto più "banchiano" (d'altronde tutti gli allenatori che subentrano si trovano un organico assemblato da qualcun altro)
Il punto è che per quanto la Virtus e la Reyer mi intrghino rimango dell'idea che l'Olimpia sia sulla carta due passi avanti. Questo almeno dice la logica ma ci sono un paio di domande importanti a cui Milano deve rispondere quest'anno...come sottolinei tu la mancanza cronica di un playmaker di livello Eurolega (anche se confido in Bolmaro), posizione che rimane chiave in Italia e in Europa se si vuole avere un gioco fluido. Inoltre Milano ha perso Hines e Melli due gocatori il cui valore a ben oltre quello che sanno dare in campo. Due uomini chiave all'interno dello spogliatoio che sanno fare i leader e imporre certi standard.
@@IlTifosoBianco-Blu-sd5mv Comunque trovo assurdo che per il terzo anno di fila Milano inizi la stagione senza un playmaker di livello Eurolega. È davvero inconcepibile. Ad ogni modo hanno un roster troppo superiore a Virtus e Reyer. L'unica situazione in cui Milano potrebbe non vincere lo scudetto sarebbe il caso in cui facesse una super stagione europea, ma non penso che succederà
@@JimBall01 per avere concrete possiiblità di vincere lo scudetto chi si ritroverà a giocare le finals dovrà essere al 100% e contemporaneamente sperare che Milano si autosaboti un minimo. Il discorso riguardante l'assenza di un playmaker puro per me è molto ampio e va ben oltre l'apparente incapacità d Milano di trovare una soluzione al problema tramite la firma di qualcuno. Di base di esterni di altissimo livello, in grado di fare effettivamente la differenza in Eurolega ce ne sono pochissimi, e i playmaker puri di questo tipo sono ancora meno: è merce rara e preziosissima, che chi possiede blinda con contratti a tenuta stagna e stipendi a 6 zeri, che li rendono inavvicinabili. Inoltre chi di partenza né ha già uno negli ultimi anni cerca di acculmularne altri: Real (Campazzo-Lull), Pana (Sloukas-Brown-Nunn), Monaco (James- Calathes), Efes (Micic-Larkin), Fener (Baldwin-Wilbekin), Oly (Fournier-Evans-Walkup) tutte con due o addirittura tre creator di elevatissimo livello che non si fanno problemi a pagare a peso d'oro. Una tendenza in netta contrapposizione alle scuole di pensiero degli ultimi anni dove si è continuato a ripetere a pappagallo che non ci sono più ruoli, che il PM vecchia scuola non serve più a niente, che bisgona apririsi a un basket moderno che va oltre i canoni di inizio anni 2000. Poi qualcuno deve essersi accorto che il pensiero diceva una cosa ma la realtà un'altra, chi ha vinto in Eurolega negli ultimi anni aveva sempre un esterno/PM di enorme livello nel quintetto vado in ordine: Sloukas, Rodriguez/Lull, Micic/Larkin, Rodriguez/De Colo, Doncic/Lull, e questi nomi spesso corrispondono ai vicitori del premio di MVP; la migliore stagione di Milano in Europa è stata con Rodriguez in cabina di regia. E allora se li vuoi li paghi, e anche tanto, forse troppo rispetto al loro reale valore, perché si sa bene che quando la richiesta aumenta e la disponibilità cala il prezzo sale, ponendo anche dei grossi problemi di equilibrio nelle retribuzioni all'interno dello spogliatoio, perché gli stipendi di tutti devono essere proporzionati a quelli di chi ha maggiori responabilità. Allora anche un'Olimpia Milano, che sicuramente partecipa all'Eurolega nell'ottica di fare bella figura altrimenti non lascierebbe sul piatto 30/40 Milioni di investimento ogni anno, è costretta a guardare oltre oceano perchè non può opporsi economicamente al volere delle BIG a meno di rividere gerarchie e equilibri nel roste, e sperare di pescare il Napier del caso, che però quando deve rinnovare si guarda intorno, vedo quello che gli altri prendono in giro per l'Europa e ti spara 2milioni di richiesta e il bello è che se lo vuoi sei quasi costretto a darglieli.
Ottimo canale per il basket bresciano
Il problema principale della Reyer l'anno scorso era in cabina di regia (oltre alla questione Caboclo). La squadra aveva il potenziale per giocare a ritmi altissimi, ma non c'erano dei playmaker che fossero in grado di alzare i giri per innescare l'atletismo della squadra. Quest'anno Ennis può essere la svolta per far esprimere al meglio i lagunari. La perdita di Tucker è pesante, ma Munford è un pezzo da 90 per il campionato italiano (meno atletico di Tucker, ma un tiratore decisamente migliore). L'Olimpia mi sembra che abbia gli stessi problemi dell'anno scorso: lunghi fortissimi, ma reparto esterni non a livello. Onestamente credo che vinceranno l'ennesimo campionato, senza però combinare nulla di buono in Eurolega (secondo me faranno fatica ad entrare ai play-in). La Virtus invece esce dal mercato leggermente ridimensionata, ma mi sembra un roster molto più "banchiano" (d'altronde tutti gli allenatori che subentrano si trovano un organico assemblato da qualcun altro)
Il punto è che per quanto la Virtus e la Reyer mi intrghino rimango dell'idea che l'Olimpia sia sulla carta due passi avanti.
Questo almeno dice la logica ma ci sono un paio di domande importanti a cui Milano deve rispondere quest'anno...come sottolinei tu la mancanza cronica di un playmaker di livello Eurolega (anche se confido in Bolmaro), posizione che rimane chiave in Italia e in Europa se si vuole avere un gioco fluido. Inoltre Milano ha perso Hines e Melli due gocatori il cui valore a ben oltre quello che sanno dare in campo. Due uomini chiave all'interno dello spogliatoio che sanno fare i leader e imporre certi standard.
@@IlTifosoBianco-Blu-sd5mv Comunque trovo assurdo che per il terzo anno di fila Milano inizi la stagione senza un playmaker di livello Eurolega. È davvero inconcepibile. Ad ogni modo hanno un roster troppo superiore a Virtus e Reyer. L'unica situazione in cui Milano potrebbe non vincere lo scudetto sarebbe il caso in cui facesse una super stagione europea, ma non penso che succederà
@@JimBall01 per avere concrete possiiblità di vincere lo scudetto chi si ritroverà a giocare le finals dovrà essere al 100% e contemporaneamente sperare che Milano si autosaboti un minimo.
Il discorso riguardante l'assenza di un playmaker puro per me è molto ampio e va ben oltre l'apparente incapacità d Milano di trovare una soluzione al problema tramite la firma di qualcuno.
Di base di esterni di altissimo livello, in grado di fare effettivamente la differenza in Eurolega ce ne sono pochissimi, e i playmaker puri di questo tipo sono ancora meno: è merce rara e preziosissima, che chi possiede blinda con contratti a tenuta stagna e stipendi a 6 zeri, che li rendono inavvicinabili.
Inoltre chi di partenza né ha già uno negli ultimi anni cerca di acculmularne altri: Real (Campazzo-Lull), Pana (Sloukas-Brown-Nunn), Monaco (James- Calathes), Efes (Micic-Larkin), Fener (Baldwin-Wilbekin), Oly (Fournier-Evans-Walkup) tutte con due o addirittura tre creator di elevatissimo livello che non si fanno problemi a pagare a peso d'oro.
Una tendenza in netta contrapposizione alle scuole di pensiero degli ultimi anni dove si è continuato a ripetere a pappagallo che non ci sono più ruoli, che il PM vecchia scuola non serve più a niente, che bisgona apririsi a un basket moderno che va oltre i canoni di inizio anni 2000.
Poi qualcuno deve essersi accorto che il pensiero diceva una cosa ma la realtà un'altra, chi ha vinto in Eurolega negli ultimi anni aveva sempre un esterno/PM di enorme livello nel quintetto vado in ordine: Sloukas, Rodriguez/Lull, Micic/Larkin, Rodriguez/De Colo, Doncic/Lull, e questi nomi spesso corrispondono ai vicitori del premio di MVP; la migliore stagione di Milano in Europa è stata con Rodriguez in cabina di regia.
E allora se li vuoi li paghi, e anche tanto, forse troppo rispetto al loro reale valore, perché si sa bene che quando la richiesta aumenta e la disponibilità cala il prezzo sale, ponendo anche dei grossi problemi di equilibrio nelle retribuzioni all'interno dello spogliatoio, perché gli stipendi di tutti devono essere proporzionati a quelli di chi ha maggiori responabilità.
Allora anche un'Olimpia Milano, che sicuramente partecipa all'Eurolega nell'ottica di fare bella figura altrimenti non lascierebbe sul piatto 30/40 Milioni di investimento ogni anno, è costretta a guardare oltre oceano perchè non può opporsi economicamente al volere delle BIG a meno di rividere gerarchie e equilibri nel roste, e sperare di pescare il Napier del caso, che però quando deve rinnovare si guarda intorno, vedo quello che gli altri prendono in giro per l'Europa e ti spara 2milioni di richiesta e il bello è che se lo vuoi sei quasi costretto a darglieli.