Protesi d’anca con tecnica mininvasiva 3/6 Riabilitazione e tempi di recupero

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  • Опубликовано: 3 окт 2024
  • Per chi subisce un intervento di protesi d'anca con tecnica mininvasiva cambiano riabilitazione e tempi di recupero? Vediamolo insieme.
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Комментарии • 7

  • @mariateresaricci2737
    @mariateresaricci2737 Год назад

    Vero!

  • @matteopaterlini8595
    @matteopaterlini8595 3 года назад

    Buongiorno dottore. Complimenti per i video.
    2 mesi fa mi hanno impiantato una protesi d'anca. Ho 45 anni e prima mi divertivo praticando triathlon (nuoto, ciclismo, corsa)
    Potrò tornare a fare qualche gara? Per il nuoto e il ciclismo non ci sono problemi. I miei dubbi sono nella frazione di corsa.

    • @ortopedicoprotesi
      @ortopedicoprotesi  3 года назад

      Buongiorno. Di per se la protesi non patisce l'attività fisica, tutto sta nella "misura" nella cui la si pratica. Essendo un oggetto fatto di materiale inerte è sottoposto ad usura, proprio come i copertoni di un'automobile. Praticare gare di triathlon sicuramente accelererà l'usura e quindi accorcerà la vita dell'impianto. Dipende da quanto è importante per lei fare le gare di triathlon.

  • @charm8980
    @charm8980 Год назад

    2/8/23

  • @BruceLee-io9by
    @BruceLee-io9by 2 года назад

    Buona giorno dottore. Cosa ne pensa del rivestimento d'anca per un soggetto molto sportivo? È vero che permette la ripresa di ogni attività sportiva? Grazie.

    • @ortopedicoprotesi
      @ortopedicoprotesi  2 года назад +1

      Buongiorno,
      la protesi "di rivestimento" dell'anca è un'opzione tutt'ora molto dibattuta, come tutte le cose presenta dei PRO e dei CONTRO da valutare attentamente. Brevemente vediamone alcuni:
      PRO
      - Altissima resistenza alla lussazione. Ciò si ottiene poiché, essendo metallo/metallo è possibile avere una coppa acetabolare molto sottile e quindi inserire una testa femorale molto grossa. Anatomicamente si avvicina molto all'anca nativa e per una questione geometrica che si chiama "jumping distance" permette una notevole articolarità con un bassissimo rischio di lussazione
      CONTRO
      - Possibile impiantarla solo in casi particolari. Ad esempio non consente di correggere in maniera sensibile la lunghezza dell'arto, inoltre non è indicata nemmeno nelle displasie poiché non consente di modificare la direzione del collo femorale e pertanto di ricreerebbe un'anca sbagliata
      - Rischio di necrosi del collo con cedimento strutturale e necessità di reintervento qual ora si lesionassero le arterie circonflesse femorali in fase di impianto. Normalmente non deve succedere ma è un ulteriore aspetto da tenere in considerazione
      - Sono per forza metallo/metallo (attualmente in Italia è disponibile solo questa azione, negli Stati Uniti e in Inghilterra stanno iniziando a testare le prime protesi di rivestimento composte da accoppiamento ceramica/ceramica, per motivi normativi legati alla sicurezza degli impianti medici da noi non sono ancora state approvate, ci vorrà ancora qualche annetto). Due superfici di metallo che sfregano tra di loro rilasciano sempre una quantità di ioni metallici sia nei tessuti circostanti che in circolo nel sangue. Questi si vanno ad accumulare e se superano una certa soglia possono dare dei problemi al fegato, alla vista, al cuore, oppure problemi locali intorno all'anca. Pertanto le protesi metallo metallo vanno sempre monitorate in maniera più stretta rispetto a quelle tradizionali, anche con dosaggio ematico degli ioni metallici nel tempo.
      -la via d'accesso chirurgico non è mini invasiva, anzi è necessario praticare degli scollamenti estesi in profondità poiché, mantenendo in sede la testa femorale si ha meno spazio per andare a lavorare sulla coppa acetabolare. Pertanto è necessario eseguire maggiori scollamenti per poter mobilizzare il femore e spostarlo dalla via chirurgica in questa fase. Tuttavia poi va detto che i tessuti molli cicatrizzano ed è quindi possibile un ritorno ad attività sportive intense
      -in caso di necessità di revisione chirurgica precoce (esempio infezione oppure frattura di collo femore) sarebbe opportuno revisionare anche il cotile per renderlo compatibile con un impianto tradizionale.in casi particolari è possibile optare per un impianto ibrido, posizionando una protesi di anca stelo femorale a doppia articolarità, praticando però una procedura definita "OFF LABEL" ovvero non indicata dai manuali d'uso degli impianti protesici. In questo caso il chirurgo si esporrebbe a dei rischi medico-legali non indifferenti, anche se con l'intento di essere meno invasivo possibile per il paziente.
      IN CONCLUSIONE
      Se si guarda all'aspetto della funzionalità nel breve e medio termine, le protesi di rivestimento sicuramente rappresentano la soluzione migliore per uno sportivo professionista. In questo caso il concetto non interrompere l'attività che produce reddito per quella persona, e ottenere il massimo dei risultati subito pensando di meno alle conseguenze future. Tuttavia in un'ottica di medio lungo periodo si espone il paziente a dei potenziali rischi sia a livello locale che a livello sistemico. Il caso di sportivi ricreazionali il mio consiglio è di optare per un impianto tradizionale e modificare la tipologia di sport praticato.
      Non esiste una verità assoluta, ognuno prende la propria decisione in base al peso relativo che ognuno di questi aspetti ha per lui.
      Con l'avvento prossimo delle protesi di rivestimento con accoppiamento ceramica ceramica la maggior parte di questi problemi dovrebbe venir meno

    • @BruceLee-io9by
      @BruceLee-io9by 2 года назад

      Grazie mille, dottore. Molto chiaro ed esaustivo. Complimenti.