Lapislazzuli extraction (pigment, from raw stone to painting
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- Опубликовано: 2 окт 2021
- The complete procedure to extract the blue pigment (lazurite) starting from the stone, up to the painting of a Sacred image in the Renaissance style.
In this video the iconographer Daniela Natali shows the entire procedure, repeated following the instructions left in 1400 by Cennino Cennini, in his famous "Libro dell'arte" (the book of arts). Lapis lazuli is the most valuable pigment among those geerally used; to obtain the bluest pigment, also called "Fra 'Angelico blue" or "Beato Angelico blue", a particular extraction procedure must be used, which is well explained in the video.
Daniela Natali then shows one of the main uses of the pigment: the blue of the robe in Mother of God painting. At the end of the video it will be possible to see an image of the "Madonna", inspired by Sano di Pietro, whose mantle is painted with lapis lazuli, also known as Armenian blue.
Buongiorno Daniela, siamo un gruppo di Studentesse e Studenti della Scuola di Restauro - Università di Urbino. Attualmente stiamo frequentando il primo corso di laboratorio di restauro dedicato alla scultura lignea policroma con le Proff. Francesca Tonini e Melissa Ceriachi. Abbiamo trovato i suoi video sulle tecniche che stiamo studiando molto accurati, chiari e ricchi di utili informazioni per noi. Desideriamo ringraziarla moltissimo per la condivisione perchè, siamo certi, ci aiuterà a prendere un bel voto all'esame. La prof. Tonini le consiglia - se desidera - il testo di Sergio Paolo Diodato "I buoni colori di una volta" acquistabile online. Grazie ancora e complimenti per il suo lavoro!
Grazie di cuore per il suo bellissimo commento, mi rende veramente felice e orgogliosa il fatto che delle studentesse di restauro trovino interessanti i miei video. Ho già il testo di Diodato "I buoni colori di una volta" che spesso consulto, non solo per i pigmenti ma anche per fare le vernici. Grazie ancora e in bocca al lupo per i vostri esami.
Complimenti Daniela, sei puro talento, possiamo solo fermarci ed imparare.
Grazie di cuore Frank !!!! Sei gentilissimo !!!!!
Che bello questo video! Un condensato di bravura, esperienza, amore per l'arte e simpatia! Grazie infinite, Signora Natali!!!💐
Grazie mille Prudence !!!!
@@danielanatali 🤩💐
Davvero molto bello questo video ❤️
Grazie mille Francesca !!!!!
Il tuo video mi ha aiutato tantissimo per la mia ricerca di chimica del materiale- grazie!!!💗🙏🙏
Sono felice di esserti stata di aiuto.
che passione, complimenti. sono ammirato
Grazie di cuore
Grazie mille.
Di niente, sono felice che hai trovato bello il mio video.
Thank you so much for sharing this exciting experience. 🌠
Felice che ti sia piaciuto.
Spettacolare
Splendida bravissima
Grazie mille Valentino !!!!
Ma che brava!!!! Un lavoro faticoso però!! Bravissima
Grazie mille Maria Grazia !!!! Sono fermamente convinta che un bravo pittore debba anche sapersi sporcare le mani e durare fatica.
Gracias por este magnifico video- metodico, claro y didactico- tanto la purificacion del lapis lazuli como la pintura renacimiento del velo de la Virgen.
Por experiencia, si que es critica la temperatura de la extraccion 40-45°C!
Grazie per i complimenti. Si la temperatura è importante, perchè se l'acqua con potassa è troppo calda, si sciolgono le resine e le impurità finiscono nuovamente insieme alla lazurite.
Bravissima Daniela
Grazie mille !!!!
grazie!!..che brava!
Sono contenta che ti sia piaciuto.
✨🙏🌿💙
La fase pastello nel processo è fondamentale immagino. Probabilmente serve ad imprigionare le scorie e a lasciar andare in acqua solo il colore puro
E' fondamentale se la qualità del lapislazzuli non è buona. Se si ha un lapislazzuli molto puro, si può anche evitare, ma se è impuro no, altrimenti viene grigio, perchè come hai detto anche tu serve per intrappolare le impurità.
@@danielanatali le faccio i miei complimenti, perché veramente si percepisce grande amore in ogni singolo gesto. Proverò a farmi da me il lapis. Mi sono ordinata il libro di Cennino e un altro paio per valutare cosa è nelle mie possibilità 🌹
@@alessandrausai1486 Le piacerà, sarà una bella esperienza.
@@danielanatali il corso è fatto molto bene, sono veramente contenta. Il maestro ha non solo la grande competenza tecnica, ma la teologia della luce. Sto valutando dove acquistare il lapislazzulo, perché preferirei fosse di buona qualità. Grazie ancora per averci fatto dono del processo per intero. Lo seguirò nel dettaglio 🤗🌹
@@alessandrausai1486 Per prendere il lapislazzuli, ti consiglio di guardare su Etsy, io a suo tempo ho trovato degli scarti di lavorazione molto belli a prezzo molto buono. Li ho ordinati in una ditta dell'Afganistan.
Bellissimo lavoro ! Grazie mila per parteggiare. Una domanda: dobbiamo mescolare anche il lapislazzuli con la cola di coniglio?
Grazie mille Alicia !!! Si, io metto una goccia di colla di coniglio al 5% anche nella tempera con lapislazzuli.
@@danielanatali e comodo per colorare la cera d'api per fare le candele? Grazie
@@irene1266 Non ho mai fatto le candele, percui non so rispondere alla tua domanda. Diciamo che il buonsenso mi dice che per colorare la cera è meglio usare il blu oltremare sintetico, assai meno costoso e pregiato del lapislazzuli. Ma ripeto, non lo so con certezza.
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! с п а с и б о
Prego🙂
Molto interessante! Questo video offre istruzioni molto più dettagliate che altri video sopra l'estrazione del lapis lazuli. Che cosa posso fare con la pasta di colofonia, cera d'api e mastice che rimane dopo l'estrazione, posso riutilizzarla per estrarre ulteriormente il pigmento?
No, non si può riutilizzare, perchè in essa ci sono intrappolate tutte le impurità del lapislazzuli. Credo che si possa soltanto buttarla via.
Sono incantata da questa bellezza! Ringrazio l'algoritmo di RUclips che mi ha mostrato il video. Mi permetta la curiosità: ma ha imparato l'iconografia da se stessa o forse è una restauratrice di professione? Da anni desidero avvicinarmi all'iconografia ma sia per i costi dei corsi, sia perché non c'è nulla di vicino a me ho sempre desistito. Spesso mi chiedo se davvero non sia possibile fare qualcosa da autodidatta
Assolutamente si !!!! Io diciamo che in precedenza ho lavorato nel settore dell'artigianato artistico, con competenze anche nel restauro, quindi conoscevo già alcuni materiali. Detto questo, io mi sono approcciata all'iconografia come autodidatta, mi sono studiata i pigmenti su internet, (non li conoscevo bene, perchè il mio lavoro precedente era sull'intarsio in scagliola e non sulla pittura), mi sono studiata manuali antichi come " Il Libro dell'Arte" di Cennino Cennini. L'unica cosa in cui ho avuto necessità di aiuto, frequentando un corso è stata la doratura. Quindi si prova e non ti scoraggiare davanti alle difficoltà.
@@danielanatali grazie, è molto incoraggiante1
Mi sono appena iscritto al tuo canale, bellissime le tue icone.Ti faccio una domanda, le vendi?
Ti ringrazio molto per i complimenti e ti chiedo scusa se rispondo solo adesso; mi era sfuggita la notifica del tuo messaggio. Per quanto riguarda le icone, sì, le vendo, ma soprattutto le faccio su commissione. Chi me le chiede, però, deve aspettarsi dei tempi piuttosto lunghi, perché ci sono lavorazioni che devono riposare alcuni mesi.
@@danielanatali non avrei fretta aspetterei il tempo che ci vuole ,a me piacerebbe una natività classica per esempio 30 per 20 più o meno ,è possibile avere qualche esempio? Per il momento la ringrazio...
@@oscarmuselli4979 Domani sono impegnata tutto il giorno, mercoledì o giovedì le invio delle foto, così ne parliamo. Mi può mandare un messaggio di posta elettronica, così vedo il suo indirizzo e le posso rispondere? Il mio indirizzo è daniela@danielanatali.it
Carissima Signora, complimenti davvero per la splendida spiegazione fatta nei minimi dettagli. Seguendo la Vostra esposizione, sto cercando di produrre questo fantastico pigmento. Purtroppo però, l'impasto da me realizzato non rilascia il pigmento, a parte qualche residuo, è come fissato nell' impasto stesso. Secondo Voi, dov'è che sbaglio in questa procedura?
La ringrazio vivamente.
Ha riscaldato l'acqua alla temperatura giusta come descrivo nel video? Se durante la manipolazione del pastello le si fredda, la scaldi nuovamente, stando attento a non scaldarla troppo. E' un po' di tempo che l'ho fatto, e non ho più avuto necessità di rifarlo, perchè ne ho ancora, ma da quel che ricordo, la temperatura dell'acqua è molto importante.
Un'altra cosa molto importante è anche la qualità del lapislazzuli. Si ricordi di fare più scelte, perchè quello più bello viene all'inizio, e non è molto.
La ringrazio per la Vostra tempestiva risposta! Mi metto subito al lavoro.
@@francescomarchi-ne5hv Spero di essere stata utile, buon lavoro.
Signora Natali bel video, volevo sapere se con quel pigmento si può colorare il legno già dipinto con il praimer, il libro che menziona dove si può comprare ed in fine le pietre dove le ha acquistate. In attesa risposta le porgo cordiali saluti ed auguri per le festività Sebastiani
Grazie Vincenzo, sono felice che ti sia piaciuto il mio video. Il libro lo puoi trovare anche su Amazon, non so dirti se si può utilizzare anche sul primer, io lo utilizzo per dipingere con la tempera all'uovo. Le pietre le ho acquistate in Afghanistan, attraverso un negozio on-line trovato su Etsy.
Complimenti davvero per il video e l'esperienza ottenuta!!
abbiamo provato anche noi a fare lo stesso procedimento ma qualcosa c'è sfuggito. Potrebbe per favore riscrivermi per bene i tre componenti del primo impasto tra polvere macinata e le resine?
cioè il nome preciso e dove è meglio acquistarli ? il mastice di chios è molto costoso...
inoltre non mi è ben chiaro l'ultimo passaggio dei lavaggi: ad ogni lavaggio va buttata l'acqua via dopo che il pigmento si è depositato e bisogna lasciarlo asciugare prima del lavaggio successivo?
La ringrazio.
Luisa
Ciao Luisa, grazie per i complimenti. I componenti sono gomma mastice ( è vero è costosa, è un procedimento fatto con alcuni materiali costosi, infatti se acquisti il lapislazzuli fatto con questo procedimento costa un sacco di soldi) colofonia (molto più economica), e cera ( io a casa avevo cera sbiancata ed ho utilizzato quella). Io sono di Firenze, quindi ho acquistato tutto da Zecchi, un negozio di belle arti della mia città.
Si, quando il pigmento si è posato, togli l'acqua e potassa con una pipetta e poi lo lasci asciugare. Poi ripeti l'operazione finchè il tuo lapislazzuli sarà completamente ripulito dalle resine.
Grazie davvero per il video, era molto che volevo imparare il procedimento. Preziosissimo. Solo due domande, 1 - vedo che per l'azzurrite lei usa la colla di coniglio invece che l'uovo, lo fa per non virarla sul verde? E con il lapislazzuli usa colla di coniglio o uovo? 2 - Ha esperienza con l'estrazione di azzurrite e malachite? Stesso procedimento? GRAZIE!
Sia per l'azzurrite che per il lapislazzuli, per dipingere utilizzo tempera all'uovo con aggiunta una goccia di colla di coniglio, per avere una migliore adesione del pigmento alla tavola. Questo procedimento si fa soltanto con il lapislazzuli, serve a separare la lazurite(parte blu) dalle impurità. Non ho mai fatto da me altri pigmenti, ma per quanto riguarda la malachite, se si acquista una malachite bella senza impurità, penso che dovrebbe bastare tritarla con un mortaio. L'azzurrite proprio non so dirle.
Per quanto riguarda l'ingiallimento degli azzurri ( lapislazzuli e azzurrite) penso che abbia un ruolo in questo cambiamento l'olio presente in molte vernici, temo che a questo non ci siano molte soluzioni....Forse si potrebbe utilizzare vernici con poco olio di lino, tipo vernici a base di resina, ma non disciolte in olio ma in trementina. Ma.... consideri questo discorso come una riflessione che faccio a voce alta, perchè non sono sicurissima di ciò che le sto dicendo. Se ricordo bene, l'acidità che sviluppa l'olio nel procedimento assai lungo di essiccazione, fa cambiare alcuni colori, e fra questi c'è l'azzurrite e il lapislazzuli. Però le ripeto, è una cosa che ho letto molto tempo fa, in una tesi che verteva su come si comporta l'olio con i pigmenti nel tempo.
Grazie per i complimenti.
@@danielanatali grazie!
@@danielanatali ♥
Ciao. Ottima ricetta, come da suggerimenti antichi. Posso chiederti dove hai acquistato pietre di lapislazzuli di quella buona qualità? Altra cosa, a che grado di causticità porta l'acqua per il lavaggio del pasello?
Il lapislazzuli l'ho acquistato su internet, se ricordo bene l'ho trovato su Etsy, lo vendeva una ditta dell' Afghanistan, erano scarti di lavorazione. Ci ha messo un mese ad arrivarmi, ma era molto bello e a prezzo ragionevole. Per quanto riguarda la domanda dell'acqua, dico tutto nel video, metto due cucchiaini da caffè in mezzo litro di acqua. Un consiglio, attenzione alla temperatura dell'acqua, è molto importante per una buona riuscita.
@@danielanatali Ciao Daniela. Grazie mille per la risposta celere. Io già da qualche annetto mi preparo i pigmenti come nell'antichità e sono arrivato ad una ventina di tinte (li adopero per la pittura ad olio nel mio caso). Il lapislazzuli l'ho già fatto un paio di volte con la ricetta di Cennino, ma non sono mai riuscito ad ottenere una tonalità di macinazione (e un pastello) così azzurro, bensì grigiastro. Poi però il blu usciva ugualmente una volta spremuto in acqua. Probabilmente i miei pezzi di pietra non erano così puri come i tuoi.
Per la potassa ho capito la quantità (sui 6/7 grammi grosso modo, ma non saprei a che PH mi porta il mezzo litro di acqua, chiedevo per sicurezza, così da non andare troppo a spanne.
Gentilissima per la risposta e complimenti ancora per il lavoro svolto. Riprendere le tradizioni è sempre un segno di qualità nel lavoro di una persona. Bravissima.
Se ti va di fare un salto sulla mia pagina facebook Alchimia Pittorica sei la benvenuta.
@@themetra1982 Andrò sicuramente a vedere la tua pagina. Riguardo al ph dell'acqua non so dirti, io non ho conoscenze di chimica, in molte cose vado per tentativi. Sicuramente un lapislazzuli più bello ti faciliterà ad avere un pigmento più bello. Anche tu se mi vuoi seguire, anche io ho una pagina Facebook La Luce dell'Icona.
@@themetra1982 Ho visitato la tua pagina, complimenti !!!!! Io non amo le nature morte come soggetto, ma le tue sono stupende !!!!!
@@danielanatali grazie mille gentilissima per il complimento. Andrò sicuramente sulla tua pagina! Per calcolare il ph è semplice, basta una cartina tornasole.
Non ho capito perché mischiarlo con le resine per poi ottenere di nuovo del lapis in polvere... Non si potrebbe a sto punto usare direttamente la polvere prodotta dalla frantumazione?
Perchè questo processo aiuta a separare la lazurite (parte blu) del lapislazzuli, dalle impurità (pirite, parti cristalline...) che rimangono intrappolate nelle resine. Puoi evitare questo passaggio solo se acquisti del lapislazzuli di qualità molto bella.
Lavis o lapis ?quando lei scioglie le resine
Non ho capito la domanda, mi dispiace.
Lapis, viene spesso utilizzato come diminutivo di lapislazzuli.
Buona sera, complimenti! ho tentato con altri metodi di ricavare questo importante pigmento, con risultati deludenti, avrei due quesiti da porle 1) Conosco e possiedo molte resine, ammetto la mia ignoranza , non conosco la gomma astice, questa resina ha un altro nome? Gomma copale? gomma d'amar, gomma mastice di chios ? 2) il lapislazzuli in generale, ha associato dell'ossido di ferro, questo viene separato nel processo in cui lei utilizza la soda caustica ? Ringrazio Don Busi , un mio grande Maestro, che ha postato questo link sul suo profilo del libro delle facce . Iin attesa di una sua gradita risposta le faccio ancora una volta i miei complimenti
Chiedo scusa, gomma astice (infatti mi sembrava strano) è scritta come sottotitolo , nei passaggi successivi si legge e si comprende bene "gomma mastice", Altro quesito_, non mi sono chiari i passaggi legati ai lavaggi , osservo varie fasi , lei indica acqua pulita, (devo sempre aggiungere la potassa?) negli ultimi passaggi sicuramente dovrò utilizzare acqua pulita per eliminare anche la potassa in quanto gli eventuali residui , potrebbe creare problemi di incompatibilità fra vari pigmenti. gentilmente potrebbe soddisfare le mie domande, grazie anticipate...
Grazie. Una delle resine le confermo che è la gomma mastice di Chios, in un sottotitolo c'è un errore. Il procedimento se ben fatto fa si che la pirite e la calcite, almeno in parte rimangano intrappolati nel pastello, che da blu diventa sempre più grigio, perchè soltanto la lazzurite viene liberata nell'acqua e potassa. Una cosa molto importante è la temperatura dell'acqua e potassa, perchè se troppo calda scioglie le resine e di conseguenza le impurità si rimescolano con la lazurite.
@@paoloilperdente I primi lavaggi li farei con potassa, perchè inevitabilmente un po' di cere le finiranno dentro e la potassa gliele scioglie più facilmente separandole dal pigmento. Quando vede che l'acqua le viene pulita, io farei altri 2 0 3 lavaggi con acqua calda senza potassa. Fra un lavaggio e l'altro faccia asciugare il pigmento, (questo passo l'ho capito nei lavaggi successivi che non avevo ripreso e quindi nel video non si vede, come tutte le cose l'esperienza viene facendo più volte le cose) ho visto che si pulisce meglio dalle resine se si ha la pazienza di farlo asciugare, quindi le consiglio di farlo. Diciamo che è un lavoro che io preferisco fare con il caldo anche per questo motivo.