Una CRITICA (Onesta) Al GIORNALISMO Moderno

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  • Опубликовано: 26 сен 2024

Комментарии • 70

  • @Integritas70
    @Integritas70 6 месяцев назад +31

    Sono almeno 10 anni che non seguo TG o giornali, al massimo lo utilizzo a ‘mo di Televideo. Superficialità, balle conclamate e scopiazzature sono solo un aspetto. Anche peggio, la propaganda di giornalisti prezzolati che distorce continuamente la realtà. Sorvolo sui baciapile. Quelli sono sempre esistiti. Ps. Apprezzo molto il lavoro che fai sul canale. Una mosca bianca.

    • @Dentrolastoria
      @Dentrolastoria  6 месяцев назад

      Grazie

    • @marcostefanoboietti6013
      @marcostefanoboietti6013 6 месяцев назад

      Prego Federico, pensa il caso. Proprio ieri sera durante la cena ritornavo sul tuo servizio relativo all' eccidio degli Italiani in Congo con mia moglie che, pur essendo mia coetanea, non né ricordava nulla!

    • @alessandrofarris4149
      @alessandrofarris4149 6 месяцев назад

      @@marcostefanoboietti6013 Kindu. Io l'ho scoperta, perchè nato nel 1980, con il libro "Romba il motore". Un libro che descrive la storia del volo in Italia, prendendo in esame alcuni momenti salienti della medesima storia. Tra questi il massacro di Kindu.

    • @marcostefanoboietti6013
      @marcostefanoboietti6013 6 месяцев назад

      Grazie per l'informazione di cui ignoravo la fonte

    • @domac7673
      @domac7673 6 месяцев назад +1

      Concordo al cento x cento.

  • @madessedam769
    @madessedam769 6 месяцев назад +5

    IL Sensazionalismo non è una forma di "giornalismo" recente.
    La storia dell'editoria e del giornalismo in genere è pregna di sensazionalismo,che ha come scopo il puntare dritto alla pancia delle persone.
    Dall'avvento dei social il senso critico delle persone ha avuto una involuzione preoccupante(basta vedere il proliferare di pagine di disinformazione),quindi quando si parla di qualità media del giornalismo che si è abbassata,bisognerebbe anche fare una disamina sulla qualità media del senso critico e della capacità di contestualizzazione del lettore medio italiano,quindi è facile che un certo tipo di giornalismo fatto di pressapochismo e di opportunismo,attecchisca.
    É un po' come la storia di chi è nato prima tra l'uovo e la gallina:
    Se l'Italia è il primo paese in Europa e uno dei primi dell'occidente come percentuale di analfabeti funzionali,un motivo ci sarà.

  • @elsietees
    @elsietees 6 месяцев назад +2

    Credo che, oltre a tutti quelli citati, un altro problema del giornalismo, sia quello di dover costantemente apportare notizie nuove anche quando, oggettivamente, gli eventi non sono sufficienti o, peggio ancora, non sufficientemente verificati, per "riempire questo spazio".
    Se, con la carta stampata, la nostra fame di aggiornamenti era limitata all'attesa dei quotidiani alla mattina successiva, ormai la ricerca compulsiva di nuovi sviluppi delle vicende è diventata costante: da quando tutti abbiamo in tasca uno strumento per collegarci all'informazione, di una notizia di una cerchiamo aggiornamenti praticamente ogni minuto, muovendoci da un sito all' altro. L'informazione si è adeguata fornendo in rete aggiornamenti sempre più veloci a scapito della qualità e, soprattutto, a volte, del controllo, in una costante gara ad aggiungere qualcosa di nuovo, in concorrenza con gli altri.
    Colpa del giornalismo? Colpa di noi utenti? Sinceramente non so dare una risposta.

  • @Angelo-vy2zt
    @Angelo-vy2zt 6 месяцев назад +9

    Oggi c'è poca informazione e molta narrazione

  • @micheleciavorella72
    @micheleciavorella72 6 месяцев назад +4

    In ogni settore ormai manca l'approfondimento, si ragiona per estremi, la soglia di attenzione non va oltre i cinque minuti, l'importante è passare velocemente al prossimo contenuto

  • @vittoriodipierdomenico3394
    @vittoriodipierdomenico3394 6 месяцев назад +3

    Il giornalismo sportivo è sceso veramente in basso in questi anni. Non si fa più informazione, ma si sostengono solo idee senza argomentazioni

  • @albertoroverselli1186
    @albertoroverselli1186 6 месяцев назад +3

    Ciao Federico,condivido il tuo editoriale e sono entusiasta della prossima rubrica che introdurrai nel canale sul Giornalismo,su come è strutturato un quotidiano e non ultime le biografie sui grandi Giornalisti con la "G" maiuscola.
    Devo confessarti che da qualche anno a questa parte acquisto raramente i quotidiani e spesso " scrocco" la lettura di un articolo al bar.
    I giornali quando si acquistano la mattina hanno già notizie cotte e digerite interessanti invece sono gli approfondimenti e quindi sul tuo imput inizierò ad acquistare nuovamente il Corriere della Sera visto che abito a Milano.
    Buona domenica.

  • @gianfrancogucci6428
    @gianfrancogucci6428 6 месяцев назад +1

    Una critica graffiante e allo stesso tempo corretta e precisa sul grande potere del giorno d’oggi: i giornalisti. Mio nonno è stato caporedattore del Resto del Carlino e considerava il suo mestiere nobile ed utile per la collettività. Ma oggi la gente comune considera i giornalisti come una casta e ciò dimostra quanto il giornalismo sia caduto in basso. Comunque Le do un 👍

  • @waltercursi6690
    @waltercursi6690 6 месяцев назад +3

    Per carità......neppure la sintassi è accettabile, figuriamoci i contenuti.

  • @rivobravo
    @rivobravo 6 месяцев назад

    L'informazione e' soggettiva e relativa, strettamente legata all'interpretazione e apprendimento del singolo individuo. Il grande cambiamento avvenne con la nascita della CNN, quando l'informazione passo' da prodotto confezionato entro certi standard ad informazione continua che sarebbe meglio definire come opinione, sconfinando nell'intrattenimento. Un altro fattore deleterio e' il rapporto tra editore e giornalista, lavori se segui una determinata linea editoriale in barba alla tanto decantata obiettivita' e indipendenza. Un fattore molto importante e' la digitalizzazione, dove l'informazione ha subito una ploriferazione e un'inflazione delle testate, e qui il destinatario dell'informazione diventa confuso e scettico. Non ho idea di come sara' il futuro.
    Il tutto dal mio punto di vista.

  • @federicomacoratti9158
    @federicomacoratti9158 6 месяцев назад

    Il problema è che “il collega della vecchia scuola” immagino che oggi (purtroppo) sia in pensione. Il giornalismo è lo specchio di una società in declino, non ci sono più i Bocca, Montanelli, Pansa, Scalfari, Biagi ecc ecc ma lo stesso discorso si potrebbe fare per la politica o per il mondo dell’imprenditoria e del sindacato. Non è possibile confrontare Meloni con Almirante, Schlein con Berlinguer, Renzi con Fanfani, Landini con Lama, Bonomi con Agnelli semplicemente perché gli eredi (veri o presunti) dei grandi del passato non sono all’altezza. A mio avviso tutto nasce dalla scuola che non è più in grado di formare la nuova classe dirigente del Paese quindi da lì bisognerebbe ripartire

  • @alem2396
    @alem2396 6 месяцев назад

    Sono un ragazzo di 30 anni e sempre è un piacere ascoltare il tuo editoriale e i tuoi video e vista la tua professionalità giornalistica mi permetto di farti una richiesta. Potresti parlare della strage ferroviaria di Balvano? Il 3 marzo é caduto l’anniversario e nessuno ne parla come successe a quell’epoca e in pochi la conoscono. È caduto nell’oblio e fu insabbiata velocemente la vicenda nonostante i 500 morti anche grazie a quel giornalismo servo della politica. Scusa la lunghezza e grazie se leggerai.

  • @alessandrofarris4149
    @alessandrofarris4149 6 месяцев назад

    Io, quando leggevo i quotidiani cartacei, andavo oltre al titolo. Anche se mi hanno spesso detto, anche persone che lavorano nei giornali, che è il titolo a catturare l'attenzione solo per far colpo e l'articolo passa in seconda mano. Io invece leggevo l'articolo e quando trovavo refusi non sapevo mai a chi rivolgermi. Al contrario, invece, con libri di storia leggo e quando trovo errori cerco di segnalare l'errore.
    Credo che la chiusa all'articolo manchi per il fatto che l'articolista non abbia realmente calcolato il numero di righe per il detto articolo. Con il risultato di aver concluso lo spazio a disposizione senza realmente aver chiuso l'argomento trattato.

  • @albertocarano3239
    @albertocarano3239 6 месяцев назад +4

    Se penso a come è stata distrutta la notizia al tempo del covid mi si rizzano i capelli. Grazie per l’editoriale domenicale.

  • @alessandromicheli7673
    @alessandromicheli7673 6 месяцев назад +1

    Molto interessante il tuo editoriale.Fare giornalismo serio e' un lavoro bellissimo e utilie, ma purtroppo molti tuoi colleghi lo stanno svilendo come quando ad esempio scrivono castronate su argomenti che non conoscono bene, oppure non avendo notizie da riportare scfivono di tutto. Al di la di questo pero' sono convinto che ci sono ancora ottimi professionisti che portano lustro a questa professione. Tu sei uno di questi!

  • @cinziacaf1853
    @cinziacaf1853 6 месяцев назад +2

    Grazie davvero per i contenuti belli, rispettosi di un'etica, di un insieme di valori che diventano sempre più rari

  • @NelaBacan-k1x
    @NelaBacan-k1x Месяц назад

    Corso di formazione di che cosa si tratta possiamo fare parlarne

  • @Alfredo12278
    @Alfredo12278 6 месяцев назад +1

    Niente da aggiungere: da persona semplice che mi ritengo, ti trovo tra i migliori che vedo su questa piattaforma. Sempre grazie per i tuoi video.

  • @AlbertoPedretti
    @AlbertoPedretti 6 месяцев назад

    Principalmente siamo noi lettori che abbiamo un po' troppo pregiudizio.
    Qualche anno fa (ehm... penso una trentina), ricordo che mentre facevo colazione in un bar leggevo l´articolo di un giornale, e trovavo che contenesse cose molto condivisibile. Arrivato alla fine dell'articolo notai che chi l'aveva scritto era un giornalista che a me non piaceva per nulla. Ebbi l'impulso di rileggere l'articolo perché pensavo che avrei capito meglio l'articolo e che così non avrei condiviso più il contenuto. Mi sono fermato e mi sono dato dello stupido. Avrei solo riletto l'articolo con pregiudizio. Da allora cerco di separare la notizia data in un articolo con le idee che giustamente il giornalista può avere ed esprimere. L'importante è che chi scrive un articolo lo scriva in modo imparziale senza omissioni, e tenendo separati i fatti dalle opinioni.

  • @marcostefanoboietti6013
    @marcostefanoboietti6013 6 месяцев назад

    Le ragioni della crisi del giornalismo sono quelle da lei citate, tutt' al più se ne possono aggiungere due tre non oltre. Potrò esserle di modesto aiuto Non le saro' di grande supporto in quanto non leggo i giornali in quanto mi limito a considerare gli editoriali gratuiti poiché, probabilmente per pigrizia, non sono motivato ad associarmi ai quotidiani dal momento che acquisto mensilmente periodici specializzati di settore cui dedico il mio interesse. Se a questo aggiungiamo i notiziari televisivi, ho una certa mole di notizie, di certo superficiali che mi mette bene o male a conoscenza sui fatti del giorno. E poi c'è RUclips che è un vero e proprio mondo a sé stante in grado di proporre di tutto eventualmente con argomenti non proprio giornalistici, sono d'accordo ma che coinvolgono non pochi argomenti di approfondimento di attualità formativi. Queste le ragioni che mi hanno in parte "allontanato"da quello che un tempo consideravo imprescindibile, il quotidiano cartaceo. Oggi come oggi un articolo a firma di Gramellini, è solo un esempio, non è in grado di esprimere un'attrazione sufficiente in grado di spingermi a leggerlo. Vero che c'è in questo certa apatia ma di grandi articolisti non se ne vedo più in giro. Sono venuti meno con la generazione di Mosconi che è stato da lei citato a proposito.
    E sì, penso che la chiusa ci voglia proprio al pari di un incipit che per certi aspetti risulta più facile.
    Le auguro una felice domenica
    e grazie per la sua attività

  • @GiorgioBeltrammi
    @GiorgioBeltrammi 6 месяцев назад

    Ho buttato la TV a febbraio 2007 e non mi sono perso nulla. Non leggo quotidiani da oltre 20 anni perché? Perché di cosa pensa il giornalista non me ne frega nulla. A me interessa il fatto e se è vero che il buongiorno si vede dal mattino, un buon articolo si vede già dal titolo e se un titolo ha anche una microscopica parvenza di opinione o di giudizio, io chiudo lì. A 62 anni di età preferisco giornalisti come te, che vai al sodo, che racconti imparzialmente i fatti, che non enfatizzi nulla in particolare, che lasci spazio a me di introiettare il fatto e farmene poi una opinione/valutazione. Grazie per quello che fai :-)

  • @paolodelunardi
    @paolodelunardi 6 месяцев назад +1

    E quando il titolo è scritto come specchietto per le allodole ed è molto diverso dal contenuto dell'articolo?! Volendo scherzare (non me ne vogliate), sentendo quanti giornalisti sacrifichino la famiglia, mi è venuto in mente il Perozzi... Scusate la facezia..

  • @Librarsi
    @Librarsi 6 месяцев назад

    Mi ripeto: grazie per il lavoro che fate, oggi più importante che mai!

  • @Butch1983
    @Butch1983 6 месяцев назад

    Buongiorno, tema e canale molto interessante, concordo riguardo il discorso sull'immagine. Non mi torna però il discorso sulla "boutade". A quanto ho compreso si tratta di una proiezione, una volta specificato questo, perché non si dovrebbe specificare? È chiaro che molto dipende dalla linea editoriale della testata, però non credo sia necessariamente un male. Era così anche in altri tempi, "Il giornale" dava un taglio e "Repubblica" ne dava un altro. Sta al lettore attento farsi un' idea.

  • @diegoalliaudi5480
    @diegoalliaudi5480 6 месяцев назад

    Da parte mia trovo "drammatico" trovare articoli su quotidiani nazionali infarciti di errori ortografici o sintattici..

  • @VisoTs
    @VisoTs 6 месяцев назад

    Guarda anche se non sembra dall’account sono un consulente del lavoro e come Cliente ho un giornale locale online vedo che nel piccolo si fa dell’ottimo giornalismo anche d’inchiesta, a livello alto vedo dei problemi.

  • @diegobrozzola8871
    @diegobrozzola8871 6 месяцев назад

    tolto alcuni pochi giornalisti che fanno informazione sul campo ed hanno i loro canali , il resto e' solo veicolazione pubblicitaria e politica.

  • @federicocioni6842
    @federicocioni6842 6 месяцев назад

    .. facciamolo per noi...

  • @dagobaz1
    @dagobaz1 6 месяцев назад

    mi sembra che chi scrive il titolo l 'articolo non lo legga.

  • @fabiosuperbi3734
    @fabiosuperbi3734 6 месяцев назад

    Ottimo editoriale, grazie.

  • @marcomauser
    @marcomauser 6 месяцев назад

    Tanta, ma veramente tanta stima!

  • @nicomazzu3323
    @nicomazzu3323 6 месяцев назад

    Grazie 👏👏👏👏👏👏

  • @giovannitestore1845
    @giovannitestore1845 6 месяцев назад

    Chiarissimo 👍

  • @archeostoria
    @archeostoria 6 месяцев назад

    Complimenti hai fatto un'analisi molto obiettiva

  • @claradagostino9939
    @claradagostino9939 6 месяцев назад

    Grazie Federico io ci sto 😊 grazie per lo spunto e per il vostro lavoro 😊buona domenica a tutti voi 👋

    • @Dentrolastoria
      @Dentrolastoria  6 месяцев назад

      Grazie Clara, buona domenica anche a te

  • @nicodelfine5194
    @nicodelfine5194 6 месяцев назад

    La stimo molto. Buon lavoro!

  • @chinaski6882
    @chinaski6882 6 месяцев назад

    Colleghi che vanno sui social? Sono strilloni, proprio come gli youtuber. Le inchieste le fanno i giornalisti, poca carta stpata e ancor meno in TV (solo Report). Noto youtuber italiano, osannato dai suoi follower, fa semplicemente la rassegna stampa. Brutto scivolone se ti poni come giornalista, mediocre video se il video vuole essere divulgazione.

  • @maurogianfranco3430
    @maurogianfranco3430 6 месяцев назад

    GIORNALAI DELIRANTI!!!🎉🎉🎉🎉🎉🎉🎉

  • @paolaferoci2264
    @paolaferoci2264 6 месяцев назад +1

    La penso come lei . Grazie per i video. Buona serata a tutti 🌹

  • @giannimastrogiacomo6342
    @giannimastrogiacomo6342 6 месяцев назад

    In Italia, ormai, di giornalisti non ne esistono più, tranne rarissime eccezioni, gli altri "Pennivendoli" della peggiore qualità.