Prof una domanda ... sui dazi ha esaminato la dinamica in maniera corretta però va anche detto che la prospettiva che dice lei è plausibile solo quando i lavoratori hanno gli stessi diritti e stessa paga in tutti i paesi, sennò succede come è accaduto molto in italia con l invasione di prodotti a bassissimo costo per via dello sfruttamento disumano della manodopera, o peggio ancora la delocalizzazione degli imprenditori per abbassare il costo del lavoro e alzare i profitti, cosa ne pensa di queste ultime due situazioni?
Grazie per queste utili lezioni. Prima o poi sarà presente una lezione che fa un ponte tra letteratura e storia? Ad esempio spiegando come si evolve una corrente in relazione agli eventi storici
Grazie! In effetti non avevo connesso il fatto che, se in questo periodo storico le donne iniziano a lavorare, è perché c’erano le guerre di massa e gli eccidi di uomini, interessante! Comunque, un appunto, ditemi se siete d’accordo o no: concordo generalmente con ciò che avete detto sui dazi, e anche io sono a favore delle scambio libero (seppur regolamentato secondo utilità sociale e sostenibilità socio-economica) tra le nazioni. Però, secondo me i dazi sono giustificati in alcuni contesti. Ad esempio, trovo alquanto perversa la regola della globalizzazione selvaggia secondo cui hanno benefici economici solo quei Paesi che sfruttano di più i lavoratori e che non seguono regole umanitarie dignitose. Mettiamo che un’azienda deve comprare un prodotto per la sua produzione: questo prodotto fatto in Italia costa 100€, un prodotto simile fatto in Cina, in Bangladesh, in Pakistan o in Indonesia costa 20€, ovviamente l’azienda sceglierà di comprare il prodotto di 20€. Ma in base a cosa il prodotto cinese costa così poco? Non su base meritocratica, non perché hanno una catena di produzione più efficiente, ma semplicemente perché se noi abbiamo lottato con i sindacati e il popolo per ottenere la giornata di 8 ore, per ottenere dei contratti nazionali di lavoro che assicurassero un salario dignitoso, in quei Paesi invece la classe dirigente volutamente sfrutta la manodopera, li fanno lavorare come animali e contro tutte le minime regole umanitarie, così da tenere i prezzi bassi e poter esportare. In molti Paesi si fanno lavorare i bambini per l’equivalente di 1 euro al giorno, e per 15/20 ore al giorno, in condizioni igienico-sanitarie disastrose. Questa la vedo come una sorta di concorrenza sleale oltre che un disastro umanitario. Più noi occidentali compriamo i prodotti provenienti da Paesi in cui vige lo schiavismo, più andiamo ad incentivare quello schiavismo stesso. E tra l’altro neanche facciamo un favore a quei Paesi, perché si arricchisce solo una piccola parte della società, mentre il popolo continua ad essere schiavo. Io ad esempio sarei a favore di una Unione Europea che metta dazi verso tutti i Paesi che non rientrino in alcuni standard minimi di dignità per i lavoratori (regole su orari, salari, e disposizioni sanitarie e di sicurezza). Insomma, tutto l’iter che in Occidente abbiamo fatto nel ‘900 per i lavoratori. Se la Cina, il Bangladesh e in generale questi Paesi si vedono mettere dazi sia dagli USA che dall’Europa, con la possibilità di revocare i dazi in caso di un cambio di politiche a favore dei diritti dei lavoratori, allora saranno costretti ad adeguare le regole per i lavoratori sugli standard Occidentali: a quel punto la concorrenza diventerebbe molto più equa, i lavoratori ne gioveranno, e la bilancia commerciale dei Paesi occidentali potrebbe respirare un po’. Anche perché attualmente abbiamo un disavanzo commerciale mostruoso verso la Cina. Io penso che la globalizzazione sul lungo termine non sia sostenibile se non si adottano misure mirate a rendere equa e leale la concorrenza, e quindi effettuare scambi sostenibili senza polarizzare le ricchezze solo da una parte. Già che ci siamo, come vincolo per revocare i dazi ci metterei anche il rispetto dei parametri ambientali, perché se non mi sbaglio questi Paesi non rientrano negli accordi fatti contro il riscaldamento globale, tipo l’accordo di Parigi. Cosa ne pensate? Vi invito però caldamente a vedere questo breve servizio delle Iene che mostra da dove arrivano i capi d’abbigliamento a basso costo che compriamo nei centri commerciali italiani, in particolare ci si riferisce alla catena Zara, si vedono le condizioni di lavoro in Bangladesh, è una cosa vergognosa che ai tempi quando vidi il servizio mi segnò profondamente: www.iene.mediaset.it/video/boschin-il-prezzo-dell-abbigliamento-a-basso-costo_63897.shtml
Sì, concordo con quanto dici però c'è un problema... che in realtà è un grosso problema. Se noi, che siamo un pulcino, mettiamo dei dazi alla Cina, che è un elefante, l'elefante si incazza e mette dei dazi al pulcino e non compra più parmigiano, vino, olio, mozzarella di bufala, Ferrari, Ducati, alta moda italiana etc. etc. in questo caso saremmo schiacciati e per noi sarebbe la fine. Un paese come l'Italia vive di export, non certo con il mercato interno, e quindi non può fare una cosa del genere. in effetti l'Italia negli ultimi vent'anni è stata brava (il problema è che noi abbiamo una percezione diversa del nostro paese) e si è specializzata là dove la concorrenza della manodopera a basso costo non può farci un baffo: cioè nell'agroalimentare. siamo i primi esportatori al mondo di olio e di vino e di tantissime altre cose. in tutto il mondo sanno che se vuoi il vino italiano lo devi pagare... lì non possiamo essere imitati e quindi ci siamo sottratti dalla morsa della Cina. ormai in Italia vestiti a basso costo, scarpe e cinture a basso costo non ne fa più nessuno... quindi i dazi secondo me non servono. ciao
Le lezioni di Adriano Di Gregorio Ecco, per questo infatti avevo parlato di Unione Europea, e non di Italia. L’Italia come singolo Paese è un pulcino, ma se lo fa tutta l’Unione Europea, in collaborazione con gli USA che già lo stanno facendo, allora la Cine e gli altri Paesi devono necessariamente adeguare le politiche verso i lavoratori. Poi ripeto, secondo la mia visione i dazi non dovrebbero essere messi per una questione protezionistica, i dazi sarebbero semplicemente una “scusa” per spingere i Paesi schiavisti ad adeguare le regole sui lavoratori e sull’ambiente (se lo facessero ovviamente revocheremmo i dazi). Quindi è una scommessa, la scommessa che a seguito di questi dazi quei Paesi rivedranno le loro politiche, in un certo senso si potrebbero anche non mettere proprio, anche solo l’annuncio di dazi spingerebbe i Paesi Occidentali a dialogare con quelli che praticano lo “schiavismo”, e si potrebbe tranquillamente risolvere in modo diplomatico spingendo questi Paesi ad adeguarsi agli standard umanitari minimi. Tra l’altro, una cosa del genere già l’avevano fatta delle aziende private (se avete visto il servizio che vi ho linkato lo fa vedere) dopo la strage nella fabbrica in Bangladesh, in pratica firmarono un trattato in cui si impegnavano a non acquistare più in quelle aziende se non fossero intervenuti per adeguarsi agli standard di sicurezza e di umanità, ma indovinate un po’? Passato lo shock per la catastrofe, le aziende occidentali sono tornate ad acquistare in quelle del Bangladesh nonostante non vennero fatti gli adeguamenti previsti. Il mercato privato non può spingere altri privati a cambiare i propri standard umanitari, perché alla fine prevale sempre l’avarizia, ci deve essere un accordo politico. In questo caso quindi i dazi non sarebbero un’arma economica/protezionistica, ma un’arma diplomatica (seppur audace) per spingere ad un cambio di politiche un’altra nazione, con benefici che sarebbero a vantaggio di tutti: a vantaggio degli Stati Occidentali che avrebbero finalmente una concorrenza più equa, e a vantaggio della popolazione di quegli stati che finalmente si vedrebbero riconosciuti i diritti fondamentali, ovviamente gli unici che ci perderebbero sarebbero i grandi industriali orientali che non potrebbero ottenere più così facilmente estremi profitti schiavizzando la manodopera, ma sarebbero così spinti ad adeguarsi alle dinamiche della concorrenza e del mercato libero e magari anche a migliorare la propria produzione anziché affidare il loro successo sullo schiavismo. In ogni caso, pure se la Cina e gli altri Paesi non accettassero di adeguare le loro politiche sul lavoro, e decidessero di intraprendere la strada della vendetta (cosa che a loro non converrebbe, visto che perderebbero tutto il mercato Europeo e Americano, sarebbe una follia), noi comunque non ne soffriremmo granché visto che il nostro import dalla Cina è enorme, mentre l’export che facciamo verso la Cina è davvero minuscolo, dati alla mano, nel 2019 solo il 2% del nostro export andava alla Cina, e il nostro deficit commerciale negativo verso la Cina era di ben 12,5 miliardi. Perciò solo la Cina avrebbe da perderci, per questo sono sicuro che tutti quei Paesi accetterebbero di adeguare le loro politiche sociali, e se non lo facessero, ci andrebbero a perdere loro. Ovviamente per fare tutto questo dovrebbe esserci un piano europeo, non solo italiano. E in ogni caso, sempre secondo le mie idee, più che assecondare la Cina per assicurarci quel misero 2% di esportazioni, dovremmo concentrarci più verso l’Africa sfruttando quello che dissi l’altro giorno, piano Marshall in cambio di accordi commerciali ed esclusiva nelle esportazioni, verso nei 1,3 miliardi di persone, mica male! Comunque le discussioni con voi sono sempre interessantissime, grazie!!
Salve Professore posso chiederle una lezione sul biennio 60-80 italiano. Fulcro il 1968-1969. trovo le sue lezioni molto chiare ed esaustive. La ringrazio in anticipo Prof.re.
Buongiorno, sono un esterna e a giorni farò gli esami ho ascoltato il suo video sulla Società di massa ma non trovo il pdf è inglobato in qualche altra lezione? Grazie
Ciao Elisabetta, mi dispiace ma ancora non sono riuscito ad inserire il pdf della Società di massa. Lo farò tra qualche settimana. un abbraccio e in bocca al lupo. ciao
Professore sono di nuovo io, vorrei chiederle una lezione sull' Unione Europea se le é possibile, mi incuriosisce molto il fatto che delle nazioni che fino a qualche anno prima e per più di un secolo si sono scontrate come e perché hanno pensato di unirsi. Grazie
Il primo passo è stato fatto con l'Unione del mercato dell'acciaio e poi nel 1957 hanno firmato il Trattato di Roma e poi la CEE. L'unificazione del mercato europeo diede ottimi risultati e permise il boom economico degli anni Sessanta. Ma l'America non vedeva di buon occhio questa unificazione perché rafforzava troppo l'Europa e ha fatto di tutto per ostacolarla. Ciao.
Buongiorno prof, scusi per il disturbo, volevo sapere se ha in programma la lezione su: Imperialismo E Decolonizzazione, Gliel'avevo già chiesto ma non trovo più i commenti 😊 Grazie!
Ciao Maila, mi ricordo, ma al momento sto facendo le lezioni sulla didattica a distanza per i miei alunni. Puoi trovare qualche accenno, ma poco però, nella lezione degli anni cinquanta e sessanta del Novecento. Scusami. Ciao
No mi dispiace. dell'Italia repubblicana ancora c'è solo il video. Se riesco a trovare degli appunti te li mando. Scrivimi in privato in facebook. Ciao
Non so perché ora mi viene automatico mettere un like agli "RUclipsr" che seguo di sovente! Dal mio punto di vista, dovresti caricare un video sulla storia contemporanea vista dallo storico Arrighi nell'opera IL LUNGHISSIMO VENTESIMO SECOLO. Non trovo nessun video su RUclips in merito a questo storico e al suo libro 📚. Parlano sempre del SECOLO BREVE! Non trovi? Ti auguro un buon inizio di settimana! A presto 🤗 con Ungaretti 👋 Notte 🌙😴💤
Buongiorno, complimenti..non tutti sono in grado di rendere interessante la storia come fa lei..😊 Non è che in un video potrebbe parlare del corso forzoso? Ho sempre trovato poco comprensibile il "ruolo" che ha avuto nella storia...
Buona sera prof! Ho cercato un indirizzo email al quale scriverle,ne ho trovato uno ma nessuna risposta: sarà stato errato. Desideravo sapere in che giorni lei riceva a scuola, così vedo di organizzarmi x venire a trovarla!! Un abbraccio 😊
Scusami tanto. Controllo poco quella mail, perché ormai sto dando i primi segni di cedimento psichico. Domani ti rispondo e ti mando il mio numero di cellulare, così ci sentiamo. Ciao. Un bacio
Questo professore è una manna dal cielo
Ti ringrazio tanto, Luca. Un abbraccio. Ciao
Caro professore ti volevo fare i miei complimenti perché sai spiegare divinamente e sai rendere le lezioni piacevoli ... complimenti dinuovo
ti ringrazio tantissimo, Federica. sono contento che le mie lezioni ti siano piaciute. un abbraccio e buona estate. ciao
Buongiorno Prof, i suoi video sono di grande aiuto per la maturità.
ti ringrazio tanto, Francesco. Un abbraccio
tutto molto chiaro, grazie dell'aiuto che offre a noi alunni di tutta italia🥰
ti ringrazio tanto. sono contento che ti piacciono. ciao
Grazie mille mi è stato di enorme aiuto
sono molto contento. un abbraccio. ciao
Lezioni impeccabili le ascolto anche nel tempo libero per svago 💪🏻💪🏻💪🏻
ti ringrazio tanto. ottima scelta hi hi hi. ciao
Ho seguito molte delle sue lezioni di Italiano; ora seguirò - in ordine sparso - anche quelle di storia. Grazie.
grazie a te. buona estate.. ciao
Questa MASSA di nozioni ci voleva proprio! 🤝👍🤗🙌📖📕📗📘📙📚
Bravissimo complimenti,continua cosi
Grazie tanto Tomas. Un abbraccio. Ciao
Prof una domanda ... sui dazi ha esaminato la dinamica in maniera corretta però va anche detto che la prospettiva che dice lei è plausibile solo quando i lavoratori hanno gli stessi diritti e stessa paga in tutti i paesi, sennò succede come è accaduto molto in italia con l invasione di prodotti a bassissimo costo per via dello sfruttamento disumano della manodopera, o peggio ancora la delocalizzazione degli imprenditori per abbassare il costo del lavoro e alzare i profitti, cosa ne pensa di queste ultime due situazioni?
Sì, ma i dazi non vengono messi per proteggere i lavoratori ma per proteggere i profitti. Grazie. Ciao
@@LelezionidiAdrianoDiGregorio è vero il capitalismo se ne fotte del lavoratore, diciamo che lo protegge (forse) indirettamente
Infatti
Grazie per queste utili lezioni. Prima o poi sarà presente una lezione che fa un ponte tra letteratura e storia? Ad esempio spiegando come si evolve una corrente in relazione agli eventi storici
Ciao Marco, ti ringrazio tanto. Ho già fatto una lezione del genere. Cerca la letteratura italiana in 20 minuti. Ciao
Gentile professore, di queste lezioni a richiesta ci sono i riassunti?Perché mi sembra nn siano inserite nella playlist....grazie ❤
@@marivittcolucci mi dispiace ma di queste lezioni non ho avuto il tempo di fare i riassunti. Ti ringrazio. Ciao
Grazie! In effetti non avevo connesso il fatto che, se in questo periodo storico le donne iniziano a lavorare, è perché c’erano le guerre di massa e gli eccidi di uomini, interessante!
Comunque, un appunto, ditemi se siete d’accordo o no: concordo generalmente con ciò che avete detto sui dazi, e anche io sono a favore delle scambio libero (seppur regolamentato secondo utilità sociale e sostenibilità socio-economica) tra le nazioni.
Però, secondo me i dazi sono giustificati in alcuni contesti.
Ad esempio, trovo alquanto perversa la regola della globalizzazione selvaggia secondo cui hanno benefici economici solo quei Paesi che sfruttano di più i lavoratori e che non seguono regole umanitarie dignitose.
Mettiamo che un’azienda deve comprare un prodotto per la sua produzione: questo prodotto fatto in Italia costa 100€, un prodotto simile fatto in Cina, in Bangladesh, in Pakistan o in Indonesia costa 20€, ovviamente l’azienda sceglierà di comprare il prodotto di 20€.
Ma in base a cosa il prodotto cinese costa così poco? Non su base meritocratica, non perché hanno una catena di produzione più efficiente, ma semplicemente perché se noi abbiamo lottato con i sindacati e il popolo per ottenere la giornata di 8 ore, per ottenere dei contratti nazionali di lavoro che assicurassero un salario dignitoso, in quei Paesi invece la classe dirigente volutamente sfrutta la manodopera, li fanno lavorare come animali e contro tutte le minime regole umanitarie, così da tenere i prezzi bassi e poter esportare. In molti Paesi si fanno lavorare i bambini per l’equivalente di 1 euro al giorno, e per 15/20 ore al giorno, in condizioni igienico-sanitarie disastrose.
Questa la vedo come una sorta di concorrenza sleale oltre che un disastro umanitario.
Più noi occidentali compriamo i prodotti provenienti da Paesi in cui vige lo schiavismo, più andiamo ad incentivare quello schiavismo stesso.
E tra l’altro neanche facciamo un favore a quei Paesi, perché si arricchisce solo una piccola parte della società, mentre il popolo continua ad essere schiavo.
Io ad esempio sarei a favore di una Unione Europea che metta dazi verso tutti i Paesi che non rientrino in alcuni standard minimi di dignità per i lavoratori (regole su orari, salari, e disposizioni sanitarie e di sicurezza).
Insomma, tutto l’iter che in Occidente abbiamo fatto nel ‘900 per i lavoratori.
Se la Cina, il Bangladesh e in generale questi Paesi si vedono mettere dazi sia dagli USA che dall’Europa, con la possibilità di revocare i dazi in caso di un cambio di politiche a favore dei diritti dei lavoratori, allora saranno costretti ad adeguare le regole per i lavoratori sugli standard Occidentali: a quel punto la concorrenza diventerebbe molto più equa, i lavoratori ne gioveranno, e la bilancia commerciale dei Paesi occidentali potrebbe respirare un po’.
Anche perché attualmente abbiamo un disavanzo commerciale mostruoso verso la Cina.
Io penso che la globalizzazione sul lungo termine non sia sostenibile se non si adottano misure mirate a rendere equa e leale la concorrenza, e quindi effettuare scambi sostenibili senza polarizzare le ricchezze solo da una parte.
Già che ci siamo, come vincolo per revocare i dazi ci metterei anche il rispetto dei parametri ambientali, perché se non mi sbaglio questi Paesi non rientrano negli accordi fatti contro il riscaldamento globale, tipo l’accordo di Parigi.
Cosa ne pensate?
Vi invito però caldamente a vedere questo breve servizio delle Iene che mostra da dove arrivano i capi d’abbigliamento a basso costo che compriamo nei centri commerciali italiani, in particolare ci si riferisce alla catena Zara, si vedono le condizioni di lavoro in Bangladesh, è una cosa vergognosa che ai tempi quando vidi il servizio mi segnò profondamente:
www.iene.mediaset.it/video/boschin-il-prezzo-dell-abbigliamento-a-basso-costo_63897.shtml
Sì, concordo con quanto dici però c'è un problema... che in realtà è un grosso problema. Se noi, che siamo un pulcino, mettiamo dei dazi alla Cina, che è un elefante, l'elefante si incazza e mette dei dazi al pulcino e non compra più parmigiano, vino, olio, mozzarella di bufala, Ferrari, Ducati, alta moda italiana etc. etc. in questo caso saremmo schiacciati e per noi sarebbe la fine. Un paese come l'Italia vive di export, non certo con il mercato interno, e quindi non può fare una cosa del genere. in effetti l'Italia negli ultimi vent'anni è stata brava (il problema è che noi abbiamo una percezione diversa del nostro paese) e si è specializzata là dove la concorrenza della manodopera a basso costo non può farci un baffo: cioè nell'agroalimentare. siamo i primi esportatori al mondo di olio e di vino e di tantissime altre cose. in tutto il mondo sanno che se vuoi il vino italiano lo devi pagare... lì non possiamo essere imitati e quindi ci siamo sottratti dalla morsa della Cina. ormai in Italia vestiti a basso costo, scarpe e cinture a basso costo non ne fa più nessuno... quindi i dazi secondo me non servono. ciao
Le lezioni di Adriano Di Gregorio
Ecco, per questo infatti avevo parlato di Unione Europea, e non di Italia.
L’Italia come singolo Paese è un pulcino, ma se lo fa tutta l’Unione Europea, in collaborazione con gli USA che già lo stanno facendo, allora la Cine e gli altri Paesi devono necessariamente adeguare le politiche verso i lavoratori.
Poi ripeto, secondo la mia visione i dazi non dovrebbero essere messi per una questione protezionistica, i dazi sarebbero semplicemente una “scusa” per spingere i Paesi schiavisti ad adeguare le regole sui lavoratori e sull’ambiente (se lo facessero ovviamente revocheremmo i dazi). Quindi è una scommessa, la scommessa che a seguito di questi dazi quei Paesi rivedranno le loro politiche, in un certo senso si potrebbero anche non mettere proprio, anche solo l’annuncio di dazi spingerebbe i Paesi Occidentali a dialogare con quelli che praticano lo “schiavismo”, e si potrebbe tranquillamente risolvere in modo diplomatico spingendo questi Paesi ad adeguarsi agli standard umanitari minimi.
Tra l’altro, una cosa del genere già l’avevano fatta delle aziende private (se avete visto il servizio che vi ho linkato lo fa vedere) dopo la strage nella fabbrica in Bangladesh, in pratica firmarono un trattato in cui si impegnavano a non acquistare più in quelle aziende se non fossero intervenuti per adeguarsi agli standard di sicurezza e di umanità, ma indovinate un po’? Passato lo shock per la catastrofe, le aziende occidentali sono tornate ad acquistare in quelle del Bangladesh nonostante non vennero fatti gli adeguamenti previsti.
Il mercato privato non può spingere altri privati a cambiare i propri standard umanitari, perché alla fine prevale sempre l’avarizia, ci deve essere un accordo politico.
In questo caso quindi i dazi non sarebbero un’arma economica/protezionistica, ma un’arma diplomatica (seppur audace) per spingere ad un cambio di politiche un’altra nazione, con benefici che sarebbero a vantaggio di tutti: a vantaggio degli Stati Occidentali che avrebbero finalmente una concorrenza più equa, e a vantaggio della popolazione di quegli stati che finalmente si vedrebbero riconosciuti i diritti fondamentali, ovviamente gli unici che ci perderebbero sarebbero i grandi industriali orientali che non potrebbero ottenere più così facilmente estremi profitti schiavizzando la manodopera, ma sarebbero così spinti ad adeguarsi alle dinamiche della concorrenza e del mercato libero e magari anche a migliorare la propria produzione anziché affidare il loro successo sullo schiavismo.
In ogni caso, pure se la Cina e gli altri Paesi non accettassero di adeguare le loro politiche sul lavoro, e decidessero di intraprendere la strada della vendetta (cosa che a loro non converrebbe, visto che perderebbero tutto il mercato Europeo e Americano, sarebbe una follia), noi comunque non ne soffriremmo granché visto che il nostro import dalla Cina è enorme, mentre l’export che facciamo verso la Cina è davvero minuscolo, dati alla mano, nel 2019 solo il 2% del nostro export andava alla Cina, e il nostro deficit commerciale negativo verso la Cina era di ben 12,5 miliardi.
Perciò solo la Cina avrebbe da perderci, per questo sono sicuro che tutti quei Paesi accetterebbero di adeguare le loro politiche sociali, e se non lo facessero, ci andrebbero a perdere loro.
Ovviamente per fare tutto questo dovrebbe esserci un piano europeo, non solo italiano.
E in ogni caso, sempre secondo le mie idee, più che assecondare la Cina per assicurarci quel misero 2% di esportazioni, dovremmo concentrarci più verso l’Africa sfruttando quello che dissi l’altro giorno, piano Marshall in cambio di accordi commerciali ed esclusiva nelle esportazioni, verso nei 1,3 miliardi di persone, mica male!
Comunque le discussioni con voi sono sempre interessantissime, grazie!!
Salve Professore posso chiederle una lezione sul biennio 60-80 italiano. Fulcro il 1968-1969.
trovo le sue lezioni molto chiare ed esaustive. La ringrazio in anticipo Prof.re.
Ciao Angela, l'ho fatta. La trovi nella playlist Storia contemporanea. Grazie. Ciao
Buongiorno, sono un esterna e a giorni farò gli esami ho ascoltato il suo video sulla Società di massa ma non trovo il pdf è inglobato in qualche altra lezione? Grazie
Ciao Elisabetta, mi dispiace ma ancora non sono riuscito ad inserire il pdf della Società di massa. Lo farò tra qualche settimana. un abbraccio e in bocca al lupo. ciao
Professore buon pomeriggio, volevo chiederle se le sue lezioni si possono trovare anche cartacee in internet. Grazie
Sì. Nel mio sito (www.adrianodigregorio.com) trovi dei brevi riassunti scritti delle mie lezioni e li puoi scaricare in PDF completamente gratis. Ciao
Grazie mille prof
Bravissimo
Grazie tanto. ciao
Professore sono di nuovo io, vorrei chiederle una lezione sull' Unione Europea se le é possibile, mi incuriosisce molto il fatto che delle nazioni che fino a qualche anno prima e per più di un secolo si sono scontrate come e perché hanno pensato di unirsi. Grazie
Il primo passo è stato fatto con l'Unione del mercato dell'acciaio e poi nel 1957 hanno firmato il Trattato di Roma e poi la CEE. L'unificazione del mercato europeo diede ottimi risultati e permise il boom economico degli anni Sessanta. Ma l'America non vedeva di buon occhio questa unificazione perché rafforzava troppo l'Europa e ha fatto di tutto per ostacolarla. Ciao.
Grazie professore
Di nulla. Ciao
Buongiorno prof, scusi per il disturbo, volevo sapere se ha in programma la lezione su:
Imperialismo
E
Decolonizzazione,
Gliel'avevo già chiesto ma non trovo più i commenti 😊
Grazie!
Ciao Maila, mi ricordo, ma al momento sto facendo le lezioni sulla didattica a distanza per i miei alunni. Puoi trovare qualche accenno, ma poco però, nella lezione degli anni cinquanta e sessanta del Novecento. Scusami. Ciao
@@LelezionidiAdrianoDiGregorio certo certo, grazie mille e buon lavoro!
@@mailamicheli3229 Ciao
Buonasera, Adriano. Sarà possibile registrare un video sulla destra e sulla sinistra al potere nell'Ottocento (Depretis, Giolitti,Crispi). Grazie.
Ciao, ne ho parlato nella lezione dell'unità d'Italia e nella lezione dell'età giolittiana
Vediamo se riesco a farne un'altra più approfondita. Grazie. Ciao
Professore con enorme dispiacere nel suo sito non ho trovato la lezione di cui avevo bisogno, cioé l'Italia Repubblicana.
No mi dispiace. dell'Italia repubblicana ancora c'è solo il video. Se riesco a trovare degli appunti te li mando. Scrivimi in privato in facebook. Ciao
Prof ha mai pensato di fare lezioni anche in podcast?
Sì, ma in realtà non so come fare. Ciao
Non so perché ora mi viene automatico mettere un like agli "RUclipsr" che seguo di sovente! Dal mio punto di vista, dovresti caricare un video sulla storia contemporanea vista dallo storico Arrighi nell'opera IL LUNGHISSIMO VENTESIMO SECOLO. Non trovo nessun video su RUclips in merito a questo storico e al suo libro 📚. Parlano sempre del SECOLO BREVE! Non trovi?
Ti auguro un buon inizio di settimana! A presto 🤗 con Ungaretti 👋 Notte 🌙😴💤
Sì, hai ragione. È una gran bella idea. Grazie. Ciao
Le lezioni di Adriano Di Gregorio 🤝👍🤗🙌📚📕📗📘📙📖
bello
Grazie mille. Ciao
Buongiorno, complimenti..non tutti sono in grado di rendere interessante la storia come fa lei..😊
Non è che in un video potrebbe parlare del corso forzoso? Ho sempre trovato poco comprensibile il "ruolo" che ha avuto nella storia...
ti ringrazio tanto. il corso forzoso è molto complicato perché è un argomento tecnico. ciao
Buona sera prof! Ho cercato un indirizzo email al quale scriverle,ne ho trovato uno ma nessuna risposta: sarà stato errato. Desideravo sapere in che giorni lei riceva a scuola, così vedo di organizzarmi x venire a trovarla!! Un abbraccio 😊
Scusami tanto. Controllo poco quella mail, perché ormai sto dando i primi segni di cedimento psichico. Domani ti rispondo e ti mando il mio numero di cellulare, così ci sentiamo. Ciao. Un bacio
una lezione sull ebraismo? nn sono mai riuscito a capirci molto
hai ragione. in effetti dovrei farla. vediamo se riesco ad inserirla.. grazie. ciao