Ciao Pier, spiegazione e lavoro impeccabile come sempre ahahahahahahahaah,in effetti le misure sugli induttori son sempre state critiche ,forse son anche i piu' difficili da comprendere in elettronica 😀😀😀😀😀😀
@@PierAisa In effetti si!!! Potrebbe essere usato come "Pot Detection" Analogico. Se metti la pentola sul coil cambiano le perdite, quindi il numero di led accesi dovrebbero cambiare. Sarebbe un bell'esperimento da fare!!!
@@PierAisa Ti ringrazio Pier!!!! Sto anche aspettando il video di questa domenica! Quando hai fatto vedere durante la live il modulo FM da 1W mi hai triggerato! Mi sono già studiato lo scheda elettrico sul datasheet, ma aspetto il video per gli accorgimenti pratici!!! Se dovessi aver bisogno di una mano, o collaborazione, per qualche progetto in ambito power, sarei felice di poterti dare supporto; o se avessi necessità di materiale, o attivi, per medie potenze, alte frequenze, non esitare a chiedere. Ti ringrazio ancora, a presto!! PS: Sto cercando di capire come portare il circuito a 10W!!!🤣🤣🤣
Ciao Pier, attendevo con la passione dell'elettronica che mi contraddistingue, questo tuo post e non vedo l'ora di provare le modifiche, credo ormai che a questo punto più di così non si possa fare, grazie e complimenti !
per esplorare oltre, è necessario cambiare principio in maniera importante, con una fase di "apprendimento" del magnetico. Ce lo teniamo per future evoluzioni
Interessante il kit di magnetic tester complimenti per il kit e per il video grande Pier Aisa e ciao da Riccardo Bella 995 e buona domenica a te e famiglia
@@PierAisa Sai cosa? Con Raspeberry PI, puoi fare in modo che il sistema tenti diversi jumpering quando uno fallsice fino a trovare quello che è ok. In caso tutti i jumpering sono "false" allora ritorna il messaggio "jittari 'u trasfurmaturi" (con accento siciliano per essere più convincente)
@@Not-Only-Reaper-Tutorials abbiamo già tutti i pezzi il pico lo abbiamo provato velocemente con il display Ma è un attimo dotarlo di questi meccanismi in particolare anche dell'accento quando dirà che il trasformatore è da buttare 🤣
Ciao Pier, ottimo lavoro come sempre, le modifiche ci stanno, succede che provando ci si accorge che si può ottimizzare di più. Per il motore elettrico del tritacarne hai misurato le bobine dello statore, ma quelle del rotore dove ci sono i vari segmenti di contatto delle spazzole come si può fare per vedere se funziona e non è in cortocircuito? Al limite saranno da togliere le spazzole, per non sballare la misura.
Ciao Pier oggi ho fatto diverse prove per capire meglio il funzionamento del circuito, al posto del trimmer da 22k ho messo un potenziometro da 50 k , in questo modo gli impulsi si moltiplicano a dismisura , ma allo stesso tempo al minimo riesco anche a ottenere un solo impulso, provando diversi induttori ovviamente ho risposte diverse, ma una cosa che non mi piaceva molto che i primi 2 led lampeggiavano comunque, abbassando la tensione di alimentazione a 6,2 Volt i led si spengono ma ora con il potenziometro riesco a far conteggiare ai led i primi 8 impulsi , uno per led, se poi si aumenta il valore del potenziometro ottenendo maggiori impulsi , ovviamente i led rimangono tutti accesi perché il numero degli impulsi è maggiore di 8, secondo me è interessante poter regolare gli impulsi fino a 8 dando un senso ai 8 led dello strumento.
Il fatto che si accendano due LED dipende da CD4015, da costruttore a costruttore varia la sensibilità e quindi anche con livello di segnale minimo passa un impulso in più. Sconsiglio di variare la tensione di alimentazione perchè influisce sullo stadio a bjt e anche l'oscillatore lavora peggio. Se vuoi mitigare questo comportamento puoi lavorare inserendo un filtro sulla linea di CLK del 4015, ad esempio con un condensatore di filtro con valore da 1nF a 100nF a seconda del livello di sensibilità del particolare CD4015 che hai utilizzato
@@PierAisa grazie, oggi proverò diversi valori, con 1 nf è troppo poco e con 100nf è troppo alto , ( già provato) . Ciò che vorrei ottenere è di avere una risposta certa durante l'analisi degli induttori, per non avere dubbi sulla lettura dello strumento. Si potrebbe abbinare in una tabella il valore letto dai led con valori delle induttanze ?
@@passioneelettronica i due led in lampeggio Secondo me non è un reale problema Per quanto riguarda il valore di induttanza in maniera un po' approssimata lo si può ricavare facendo i conti con il condensatore di test utilizzato è il numero di oscillazioni basta ricavarlo dalla formula della risonanza
Ciao Pier! Questo circuito diventa sempre più bello! Al posto dei jumper perchè non mettere dei microswitch a levetta? Per l'easter egg: Al minuto 2:56 rappresenti le oscillazioni sul fronte in salita uguali a quelle del fronte in discesa, confronto con misura al minuto 3:46. Minuto 5:51interruttore che fa cc, poi lo monti ugualmente sul pcb. Come aggiunta al ring del futuro, per l'oscillazione si potrebbe trovare un modo per riuscire a misurarne la durata e forma, di conseguenza agire modificando i vari parametri per farla rientrare in "valori standard", certo servirebbe un bel microcontrollore. Grazie, buona domenica e, alla prossima!
grazie per il commento si esatto, ma esiste un grosso easter egg ancora non scovato. Se non lo becca nessuno lo metto domani in post. Assolutamente si i dip switches sarebbero furbi, ma dovendo preparare i kit in poco tempo sono andato con una soluzione tradizionale a jumper facile da reperire
Salve Pier, spiegazione sempre eccellente e istruttiva! Mi chiedevo se la scelta dei jumper in vece di magari un array di dip switch fosse determinata da una scelta tecnica o da una misura di costo, perché personalmente l'avrei trovata più pratica visto che quei dannati jumper spariscono come le chiavi di casa quando si deve uscire :D
sul condensatore sarebbe applicabile, perché i valori sono in alternativa. Invece nelle posizioni uno e due sono funzioni "on-off". Inoltre mi sono reso conto che sulla capacità è abbastanza raro l'utilizzo delle posizioni a bassa capacità 10nF e 1nF. Indubbiamente un dip switch è più comodo, ma più difficile da gestire in kit.
08:31 domanda: perché saldi prima i componenti più voluminosi e poi le resistenze? Specialmente per chi inizia (tu ormai sei un veterano, per cui tu puoi partire da dove vuoi 😉😉 ) è meglio iniziare da quelli meno voluminosi, in modo da facilitare il mantenimento in posizione quando il circuito è ribaltato ... per cui prima resistenze e diodi (se poi i diodi sono gli 1N4148 meglio prima i diodi, in quanto pi linuti delle resistenze da 1/4W, e poi le resistenze), gli zoccoli, i condensatori poliestere, transistors, trimmers ed elettrolitici
di solito parto dagli zoccoli per tenerli in piano, poi dal basso profilo resistenze e diodi e poi a salire. Nel mio caso però visto che volevo controllare in anticipo la compatibilità meccanica in parallelo faccio prove che cambiano l'ordine logico (queste parti a volte non sono neanche riprese, perché poco interessanti) quindi nel video l'ordine può essere anche diverso Hai fatto bene a rimarcarlo
Ognuno di noi ha le sue tecniche. Anch'io parto dai diodi piccoli, poi gli zoccoli saldo i pin in diagonale per primi (es 7 e 14). Complimenti Pier. Poi ti scrivo per la prenotazione. Coao
@@Tiziao22 come ho specificato, è ovvio che persone con esperienza si gestiscono la cosa come capita. Quindi tu, Pier, Vittorio etc: non avete la necessità di rispettare una certa sequenza di assemblaggio. Potete fare quello che volete ... Il mio appunto è per il neofita che capita sul canale e vede il video e si mette a fare. Poi vedi diodi storti, reofori più lunghi da una parte piuttosto che dall'altra etc 😉😉
@@Not-Only-Reaper-Tutorials Certo! Il tuo intento è lodevole e corretto. Queste cose si apprendevano a scuola nelle ore di laboratorio quand, ai miei tempi, non esisteva manco internet (ai civili). Oggi con tutti i maestri del web c'è anche difficoltà a scegliere il "buon maestro " dato che la rosa è molto ampia. Io che sono un nostalgico ho trovato dei filmati della Pace Inc. dove vengono spiegate le tecniche di base del rework. ruclips.net/video/HKX-GBe_lUI/видео.html
Strumenti o interessante. Però, per renderlo uno strumento più alla mano, andrebbe studiato meglio come poterlo usare senza l'ausilio dello oscilloscopio. Una cosa: quando hai messo il trasformatore con nucleo in Lamierino, sarebbe stato interessante vedere cosa succede se aggiungo una spira di filo a la metto in corto manualmente, per vedere se il circuito riesce effettivamente a rilevare una spira in corto. Cmq un bel lavoro
Lo strumento nasce per misurare senza la necessità di avere un oscilloscopio, perché ha la scala graduata a led. Io nel video l'ho utilizzato per approfondire l'andamento del segnale di test collegato al magnetico. La spira in corto viene sempre rilevata, anche sui trasformatori a lamierino a patto che qualche led sia acceso, in assenza di corti. La versione più evoluta dello strumento, che presenterò in futuro ha un microprocessore che conta proprio l'oscillazioni e le rende disponibili a display oled.
In quel caso il valore di induttanza è molto alto e non si arriva sempre a fondo scala (come si vede anche in questo video), ma ad ogni modo se l'avvolgimento fosse in corto i led si spegnerebbero identificando il guasto
Bel progetto, ottimo lavoro. Ora le critiche: perché qui non avete usato il galvanometro come nell'esr meter? Non si potrebbero mettere le due schede nella stesso contenitore e visualizzare tutto con led? Un deviatore per alimentare una o l'altra scheda. Poi dopo ad essere rognosa, l'interruttore a leva non mi piace meglio quelli piatti e invece dei ponticelli che si perdono meglio un dip switch e poi Goemon non mi garba, fate un versione jigen 😂
grazie per il commento. No more galvanometers... questo lo volevamo compatto e un po' tamarro e. quindi vai con la scala a led. I vari strumentini potranno confluire poi in un unico oggetto con display oled. Dip switch comodi ma rognosi da gestire come kit..... Jigen è già presente nel misuratore di velocità dei diodi ruclips.net/video/UDbqxXzfV90/видео.html. Nel video non si vede perché arrivó dopo che avevo pubblicato il video
Ciao Pier, finalmente ho applicato le modifiche e devo dire che funziona tutto bene, solo una cosa ho notato, se analizzo un magnetico switching se metto il corto un secondario , giustamente i led si spengono, ma se invece analizzo un trasformatore a 50 Hz , si ha l'effetto contrario, se metto in corto il secondario , il led si accendono tutti.Potresti provare anche tu se succede la stessa cosa ? ciao da Sante
Solo per quanto riguarda la anomalia di avvolgimento interrotto. Le altre anomalie come perdita di isolamento, corto spire o corto avvolgimenti il multimetro non li vede perché lavora in DC
Ho letto che lo stai integrando con un display ed altro,il mio commento è "sorpassato" ed era la sostituzione dei jumper con dip switch(perdita e difficoltà di in out del ponticello) sostituzione del switch di power con uno di dimensioni più contenute(a slitta o circolare).sostituirei i led con delle grid bar(..
Considera che vorrei realizzare un kit replicabile molte volte e da qui l'esigenza di avere componenti di facile reperibilità e facile montaggio anche da parte dei meno esperti e soprattutto con costi contenuti
il megger applica una alta tensione e misura la corrente di perdita per stabilire la resistenza di isolamento e quindi stabilisce un valore di "resistenza". Questo strumento invece valuta le. caratteristiche del l'induttanza, usando un condensatore di test per formare un circuito risonante parallelo. Se le spire sono in perdita di isolamento il fattore di merito Q cala, le oscillazioni sono più smorzate e si accendono meno led.
Si esatto in questo caso la tensione è molto bassa, proprio perché si vuole la misura anche "in circuit" senza dover smontare il magnetico dal circuito. La bassa tensione permette di non portare in conduzione diodi e transistor e difatti è di poco inferiore a 600mV. Nella puntata precedente c'è la spiegazione del circuito se ti interessa. ruclips.net/video/QaIjFTdcOjw/видео.html
Ho fatto diversi video che riguardano i trasformatori di riga sia in riparazione che anche per utilizzo per la generazione di archi elettrici li trovi in questa video list selezionando CRT o RIGA nella casella di ricerca www.pieraisa.it/videolist
Io nonostante gli zoccoli posso costare più del IC ma se sono di buona qualità e non ci sono problemi di spazio li prevedo sempre in ottica di riparazioni o possibili modifiche...
Serve per verificare che i componenti magnetici come induttori o trasformatori non abbiano perdite di isolamento , in particolare fra gli avvolgimenti. Il caso tipico è il filo isolante che si usa per gli avvolgimenti che perde isolamento e crea corto circuito tra le spire.
ottimo, grazie Pier! prenderò sicuramente questo kit per le mie riparazioni perché spesso ci sono dei trasformatori in corto
puoi scrivermi a pieraisaforum@gmail.com, ciao Pier
⚠ Nel video è presente un EASTER EGG ... vediamo chi lo trova.
📜 Datasheet: www.pieraisa.it/forum_share/KITS/Magnetic.Tester.Datasheet.pdf
Grandissimo Pier, altro super strumentino,spiegazione,modifiche,collaudo 👍👍👍
Come sempre il Sign. Pier Aisa chiaro e preciso nei dettagli!!! Grande👏👏👏👏💪💪👍
Ennesimo video professionale. Super complimenti Pier
Veramente un bel kit! si può vedere tutta la cura e passione che metti dietro ogni kit che proponi!
grazie, dalla mia parte ho il tlritorno di esperienza di kit precedenti, che fanno nascere sempre nuove esigenze ed idee.
Ciao Pier, spiegazione e lavoro impeccabile come sempre ahahahahahahahaah,in effetti le misure sugli induttori son sempre state critiche ,forse son anche i piu' difficili da comprendere in elettronica 😀😀😀😀😀😀
È davvero un ottimo progetto. Avere uno strumento che ti restituisce un feedback visivo mentre stai facendo riparazioni o debug è davvero utile!!!
grazie, anche nel campo delle piastre a induzione 😉
@@PierAisa In effetti si!!! Potrebbe essere usato come "Pot Detection" Analogico. Se metti la pentola sul coil cambiano le perdite, quindi il numero di led accesi dovrebbero cambiare. Sarebbe un bell'esperimento da fare!!!
Ti confermo che verrai nominato nella introduzione del video in uscita domenica 18 giugno. 😉
@@PierAisa Ti ringrazio Pier!!!! Sto anche aspettando il video di questa domenica! Quando hai fatto vedere durante la live il modulo FM da 1W mi hai triggerato! Mi sono già studiato lo scheda elettrico sul datasheet, ma aspetto il video per gli accorgimenti pratici!!!
Se dovessi aver bisogno di una mano, o collaborazione, per qualche progetto in ambito power, sarei felice di poterti dare supporto; o se avessi necessità di materiale, o attivi, per medie potenze, alte frequenze, non esitare a chiedere.
Ti ringrazio ancora, a presto!!
PS: Sto cercando di capire come portare il circuito a 10W!!!🤣🤣🤣
il finale lavora in classe C e ha ancora margine in potenza. La dissipazione è minimale con un piccolo dissipatore per TO-39. A domenica!
Ciao Pier, attendevo con la passione dell'elettronica che mi contraddistingue, questo tuo post e non vedo l'ora di provare le modifiche, credo ormai che a questo punto più di così non si possa fare, grazie e complimenti !
per esplorare oltre, è necessario cambiare principio in maniera importante, con una fase di "apprendimento" del magnetico. Ce lo teniamo per future evoluzioni
😮il cavciavite non è elettrico 😁 è quello?
Al di la di ciò! Video e progetto top!
Grazir
Complimenti Ingegnere, Lei è sempre il top 👍🏻💯🥇
grazie gentilissimo, i veri numeri uno, siete voi che seguite sempre. con entusiasmo! Buona domenica
Interessante il kit di magnetic tester complimenti per il kit e per il video grande Pier Aisa e ciao da Riccardo Bella 995 e buona domenica a te e famiglia
grazie gentilissimo, buona domenica
@@PierAisa prego Pier Aisa e grazie
fantastico, ed ora lo completiamo con un raspberry PI al posto dei jumpers, con visualizzazione su TFT 😎😎😎
grazie, lentamente stiamo convergenti verso un unico strumento che dovrebbe integrare quanto abbiamo visto fino ad ora... display compreso.
@@PierAisa Sai cosa? Con Raspeberry PI, puoi fare in modo che il sistema tenti diversi jumpering quando uno fallsice fino a trovare quello che è ok. In caso tutti i jumpering sono "false" allora ritorna il messaggio "jittari 'u trasfurmaturi" (con accento siciliano per essere più convincente)
@@Not-Only-Reaper-Tutorials abbiamo già tutti i pezzi il pico lo abbiamo provato velocemente con il display Ma è un attimo dotarlo di questi meccanismi in particolare anche dell'accento quando dirà che il trasformatore è da buttare 🤣
@@PierAisa hahahaha fantastico 😀
Sei un Grande. Grazie Pier
.. il tuo è in viaggio... 😉 buon divertimento!
Che genialata ragazzi. Grazie Pier
Ciao Pier, ottimo lavoro come sempre, le modifiche ci stanno, succede che provando ci si accorge che si può ottimizzare di più. Per il motore elettrico del tritacarne hai misurato le bobine dello statore, ma quelle del rotore dove ci sono i vari segmenti di contatto delle spazzole come si può fare per vedere se funziona e non è in cortocircuito? Al limite saranno da togliere le spazzole, per non sballare la misura.
grazie ottima osservazione. A seconda di come è realizzato il motore si può studiare come fare la misura.
Utilissimo strumento, grazie Pier 🎉
Bella Pier! 👏🏻👏🏻👏🏻💪🏻💪🏻💪🏻
Eccomi...bellissimo strumento...il personaggio serigrafato somiglia a Goemon di Lupin III.
.. è proprio lui.. nascosto in penombra
Bello bello bello bello !
Complimenti Pier , geniale come sempre. Fammi sapere quando il kit è disponibile per l'acquisto è uno strumento molto utile
i primi sono partiti tutti, ne ho ancora disponibili, scrivimi a pieraisaforum@gmail.com così
Ciao Pier oggi ho fatto diverse prove per capire meglio il funzionamento del circuito, al posto del trimmer da 22k ho messo un potenziometro da 50 k , in questo modo gli impulsi si moltiplicano a dismisura , ma allo stesso tempo al minimo riesco anche a ottenere un solo impulso, provando diversi induttori ovviamente ho risposte diverse, ma una cosa che non mi piaceva molto che i primi 2 led lampeggiavano comunque, abbassando la tensione di alimentazione a 6,2 Volt i led si spengono ma ora con il potenziometro riesco a far conteggiare ai led i primi 8 impulsi , uno per led, se poi si aumenta il valore del potenziometro ottenendo maggiori impulsi , ovviamente i led rimangono tutti accesi perché il numero degli impulsi è maggiore di 8, secondo me è interessante poter regolare gli impulsi fino a 8 dando un senso ai 8 led dello strumento.
Il fatto che si accendano due LED dipende da CD4015, da costruttore a costruttore varia la sensibilità e quindi anche con livello di segnale minimo passa un impulso in più. Sconsiglio di variare la tensione di alimentazione perchè influisce sullo stadio a bjt e anche l'oscillatore lavora peggio. Se vuoi mitigare questo comportamento puoi lavorare inserendo un filtro sulla linea di CLK del 4015, ad esempio con un condensatore di filtro con valore da 1nF a 100nF a seconda del livello di sensibilità del particolare CD4015 che hai utilizzato
@@PierAisa grazie, oggi proverò diversi valori, con 1 nf è troppo poco e con 100nf è troppo alto , ( già provato) . Ciò che vorrei ottenere è di avere una risposta certa durante l'analisi degli induttori, per non avere dubbi sulla lettura dello strumento. Si potrebbe abbinare in una tabella il valore letto dai led con valori delle induttanze ?
@@passioneelettronica i due led in lampeggio Secondo me non è un reale problema Per quanto riguarda il valore di induttanza in maniera un po' approssimata lo si può ricavare facendo i conti con il condensatore di test utilizzato è il numero di oscillazioni basta ricavarlo dalla formula della risonanza
Il contenitore plastico somiglia tanto ai mitici Teko.
Ciao Marco, in quella fascia sono similari
Ciao Pier! Questo circuito diventa sempre più bello! Al posto dei jumper perchè non mettere dei microswitch a levetta? Per l'easter egg: Al minuto 2:56 rappresenti le oscillazioni sul fronte in salita uguali a quelle del fronte in discesa, confronto con misura al minuto 3:46. Minuto 5:51interruttore che fa cc, poi lo monti ugualmente sul pcb. Come aggiunta al ring del futuro, per l'oscillazione si potrebbe trovare un modo per riuscire a misurarne la durata e forma, di conseguenza agire modificando i vari parametri per farla rientrare in "valori standard", certo servirebbe un bel microcontrollore. Grazie, buona domenica e, alla prossima!
grazie per il commento si esatto, ma esiste un grosso easter egg ancora non scovato. Se non lo becca nessuno lo metto domani in post. Assolutamente si i dip switches sarebbero furbi, ma dovendo preparare i kit in poco tempo sono andato con una soluzione tradizionale a jumper facile da reperire
Quando saldi il primo zoccolo 7:57 saldi un corto, che ripassi, tra 2 pin 13 e 12. Ciao
GRANDE! Lo hai cuccato
@@franz7694
Wow, che occhio!
@@alessandrosimongini2312 grazie!
Salve Pier, spiegazione sempre eccellente e istruttiva!
Mi chiedevo se la scelta dei jumper in vece di magari un array di dip switch fosse determinata da una scelta tecnica o da una misura di costo, perché personalmente l'avrei trovata più pratica visto che quei dannati jumper spariscono come le chiavi di casa quando si deve uscire :D
sul condensatore sarebbe applicabile, perché i valori sono in alternativa. Invece nelle posizioni uno e due sono funzioni "on-off". Inoltre mi sono reso conto che sulla capacità è abbastanza raro l'utilizzo delle posizioni a bassa capacità 10nF e 1nF. Indubbiamente un dip switch è più comodo, ma più difficile da gestire in kit.
08:31 domanda: perché saldi prima i componenti più voluminosi e poi le resistenze? Specialmente per chi inizia (tu ormai sei un veterano, per cui tu puoi partire da dove vuoi 😉😉 ) è meglio iniziare da quelli meno voluminosi, in modo da facilitare il mantenimento in posizione quando il circuito è ribaltato ... per cui prima resistenze e diodi (se poi i diodi sono gli 1N4148 meglio prima i diodi, in quanto pi linuti delle resistenze da 1/4W, e poi le resistenze), gli zoccoli, i condensatori poliestere, transistors, trimmers ed elettrolitici
di solito parto dagli zoccoli per tenerli in piano, poi dal basso profilo resistenze e diodi e poi a salire. Nel mio caso però visto che volevo controllare in anticipo la compatibilità meccanica in parallelo faccio prove che cambiano l'ordine logico (queste parti a volte non sono neanche riprese, perché poco interessanti) quindi nel video l'ordine può essere anche diverso Hai fatto bene a rimarcarlo
Ognuno di noi ha le sue tecniche. Anch'io parto dai diodi piccoli, poi gli zoccoli saldo i pin in diagonale per primi (es 7 e 14). Complimenti Pier. Poi ti scrivo per la prenotazione. Coao
In genere i componenti li monto in modo abbastanza casual.... in base a quello che reperisco in cassettiera
@@Tiziao22 come ho specificato, è ovvio che persone con esperienza si gestiscono la cosa come capita. Quindi tu, Pier, Vittorio etc: non avete la necessità di rispettare una certa sequenza di assemblaggio. Potete fare quello che volete ... Il mio appunto è per il neofita che capita sul canale e vede il video e si mette a fare. Poi vedi diodi storti, reofori più lunghi da una parte piuttosto che dall'altra etc 😉😉
@@Not-Only-Reaper-Tutorials Certo! Il tuo intento è lodevole e corretto. Queste cose si apprendevano a scuola nelle ore di laboratorio quand, ai miei tempi, non esisteva manco internet (ai civili). Oggi con tutti i maestri del web c'è anche difficoltà a scegliere il "buon maestro " dato che la rosa è molto ampia.
Io che sono un nostalgico ho trovato dei filmati della Pace Inc. dove vengono spiegate le tecniche di base del rework.
ruclips.net/video/HKX-GBe_lUI/видео.html
Strumenti o interessante. Però, per renderlo uno strumento più alla mano, andrebbe studiato meglio come poterlo usare senza l'ausilio dello oscilloscopio.
Una cosa: quando hai messo il trasformatore con nucleo in Lamierino, sarebbe stato interessante vedere cosa succede se aggiungo una spira di filo a la metto in corto manualmente, per vedere se il circuito riesce effettivamente a rilevare una spira in corto.
Cmq un bel lavoro
Lo strumento nasce per misurare senza la necessità di avere un oscilloscopio, perché ha la scala graduata a led. Io nel video l'ho utilizzato per approfondire l'andamento del segnale di test collegato al magnetico. La spira in corto viene sempre rilevata, anche sui trasformatori a lamierino a patto che qualche led sia acceso, in assenza di corti. La versione più evoluta dello strumento, che presenterò in futuro ha un microprocessore che conta proprio l'oscillazioni e le rende disponibili a display oled.
Ma questo kit e' adatto per provare dei motorini elettrici in corrente continua......Grazie
In quel caso il valore di induttanza è molto alto e non si arriva sempre a fondo scala (come si vede anche in questo video), ma ad ogni modo se l'avvolgimento fosse in corto i led si spegnerebbero identificando il guasto
Bel progetto, ottimo lavoro. Ora le critiche: perché qui non avete usato il galvanometro come nell'esr meter? Non si potrebbero mettere le due schede nella stesso contenitore e visualizzare tutto con led? Un deviatore per alimentare una o l'altra scheda. Poi dopo ad essere rognosa, l'interruttore a leva non mi piace meglio quelli piatti e invece dei ponticelli che si perdono meglio un dip switch e poi Goemon non mi garba, fate un versione jigen 😂
grazie per il commento. No more galvanometers... questo lo volevamo compatto e un po' tamarro e. quindi vai con la scala a led. I vari strumentini potranno confluire poi in un unico oggetto con display oled. Dip switch comodi ma rognosi da gestire come kit..... Jigen è già presente nel misuratore di velocità dei diodi ruclips.net/video/UDbqxXzfV90/видео.html. Nel video non si vede perché arrivó dopo che avevo pubblicato il video
Ciao Pier, finalmente ho applicato le modifiche e devo dire che funziona tutto bene, solo una cosa ho notato, se analizzo un magnetico switching se metto il corto un secondario , giustamente i led si spengono, ma se invece analizzo un trasformatore a 50 Hz , si ha l'effetto contrario, se metto in corto il secondario , il led si accendono tutti.Potresti provare anche tu se succede la stessa cosa ? ciao da Sante
Grazie per il commento, per le prove che ho fatto io a 50Hz avviene lo spegnimento nel caso di corto circuito.
Non c'è modo di misurare un avvolgimento di un motore o trasformatore con semplice tester digitale o analogico? Grazie.
Solo per quanto riguarda la anomalia di avvolgimento interrotto. Le altre anomalie come perdita di isolamento, corto spire o corto avvolgimenti il multimetro non li vede perché lavora in DC
@@PierAisa grazie per la risposta
Ho letto che lo stai integrando con un display ed altro,il mio commento è "sorpassato" ed era la sostituzione dei jumper con dip switch(perdita e difficoltà di in out del ponticello) sostituzione del switch di power con uno di dimensioni più contenute(a slitta o circolare).sostituirei i led con delle grid bar(..
Considera che vorrei realizzare un kit replicabile molte volte e da qui l'esigenza di avere componenti di facile reperibilità e facile montaggio anche da parte dei meno esperti e soprattutto con costi contenuti
Ma é possibile controllare le bobine di accensione di auto e moto?
In linea di principio si potrei fare dei test
Strumento utilissimo , mi chiedevo che differenze ci possono essere con un megger che misura la dispersione della bobina di un motore
il megger applica una alta tensione e misura la corrente di perdita per stabilire la resistenza di isolamento e quindi stabilisce un valore di "resistenza". Questo strumento invece valuta le. caratteristiche del l'induttanza, usando un condensatore di test per formare un circuito risonante parallelo. Se le spire sono in perdita di isolamento il fattore di merito Q cala, le oscillazioni sono più smorzate e si accendono meno led.
@@PierAisa quindi indica la bontà della bobina in modo diverso dal megger senza bisogno di alte tensioni ? il megger e sicuramente più costoso infatti
Si esatto in questo caso la tensione è molto bassa, proprio perché si vuole la misura anche "in circuit" senza dover smontare il magnetico dal circuito. La bassa tensione permette di non portare in conduzione diodi e transistor e difatti è di poco inferiore a 600mV. Nella puntata precedente c'è la spiegazione del circuito se ti interessa. ruclips.net/video/QaIjFTdcOjw/видео.html
Pier che device fantastico!!
Ciao Pier, produzione come sempre professionale!
Una curiosità, il pannello in alluminio lo hai fatto con jlcpcb?
Si sempre JLC, caricando i files gerber come se fosse un pcb, ma selezionando il materiale alluminio
Fantastico❤
ciao e cpmplimenti puoi fare un video con i trasformatori di riga per crt............?grazie
Ho fatto diversi video che riguardano i trasformatori di riga sia in riparazione che anche per utilizzo per la generazione di archi elettrici li trovi in questa video list selezionando CRT o RIGA nella casella di ricerca www.pieraisa.it/videolist
Se non sbaglio l'EASTER EGG è inserito al minuto 2.00 del video
acquina.. lo svelo domani se non lo beccate prima, ho provato a camuffarlo
Io nonostante gli zoccoli posso costare più del IC ma se sono di buona qualità e non ci sono problemi di spazio li prevedo sempre in ottica di riparazioni o possibili modifiche...
A 12:06 vedo nel suo nido un gufo in giallo Fluke 89IV...
oggi un po' pigro
Non ho ancora capito a che serve
Serve per verificare che i componenti magnetici come induttori o trasformatori non abbiano perdite di isolamento , in particolare fra gli avvolgimenti. Il caso tipico è il filo isolante che si usa per gli avvolgimenti che perde isolamento e crea corto circuito tra le spire.
@@PierAisa grazie
Ciao pier strumento utile il pagamento dello strumento si fa con bonifico oppure con le normali carte grazie
di solito PayPal o bonifico, puoi scrivermi a pieraisaforum@gmail.com
@@PierAisa ok pier grazie
Mi interessa molto ...sarei interessato al kit grazie !
mi puoi scrivere a pieraisaforum@gmail.com
Vorrei sapere se é in grado di testare anche le bobine di accensione delle auto o delle moto!
ciao Pier se apri la tua email ti ho scritto per il tester fammi sapere