Ottavianelli Accordions & Antonello Salis

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  • Опубликовано: 17 сен 2024
  • Antonello Salis plays Elite Jazz by Ottavianelli
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    A sette anni il nonno gli regalò una fisarmonica giocattolo, che egli imparò a suonare da autodidatta, come in seguito anche il pianoforte e l'organo Hammond. Nel 1967, mentre faceva il cameriere in un ristorante di Portoscuso, iniziò a far parte di un gruppo costituitosi a Sestu denominato Black Strings e con il bassista-cantante del gruppo, il mulatto Antonio Lecis, in arte Tony Smith, formò subito dopo i Los Sardos rimanendo con questa band sino alla fine dell'anno, poco prima dell'ingresso ne i Nati Stanchi che si erano da poco trasferiti ad Alghero. Rimase con loro fino alla primavera del 1969, anno in cui accettò la proposta di suonare ne I Barrittas di Benito Urgu mentre si esibivano in Liguria. Questa esperienza si interruppe nel febbraio del 1970 perché Salis partì per il Servizio militare, terminato il quale si ricongiunse ai Barrittas per poi cessare definitivamente la collaborazione nell'autunno del 1971.Nel 1972 fu ingaggiato per un breve periodo da i Salis 'n Salis con cui si esibì in Svizzera e al festival romano di Villa Pamphili[1].
    Dal 1968 si esibì anche con la fisarmonica in giro per la Sardegna nelle feste di paese.
    Trasferitosi ad Alghero nel 1973, formò il gruppo musicale de I Cadmo insieme a Riccardo Lay (basso elettrico) e Mario Paliano (batteria), con i quali si spostò a Roma nel 1975 incidendo un primo 33 giri nello stesso anno (Boomerang) e un secondo nel 1977 ("Flying over Ortobene Mount on July Seventy-seven"). Sempre nel 1975 esordì come piano solo nel corso della rassegna capitolina di jazz, svoltasi a Castel Sant'Angelo a Roma, organizzata dal Music Inn[2]. L'avventura con il gruppo de I Cadmo terminò nel 1982 e Antonello entrò in contatto con numerosi musicisti e in particolare con Lester Bowie e l'Art Ensemble of Chicago.
    Nel 1978 Salis suona il piano da solista a Roma presso il cinema Adriano, in una serata dove si esibirono in duo Lester Bowie e Don Moye e da solo Roscoe Mitchell. Al gruppo de I Cadmo si erano aggiunti il sassofonista Sandro Satta e il trombonista Danilo Terenzi: divenuto un quintetto, mutò nome in G.R.A. Dal 1979 Salis suonò nel quartetto di Marcello Melis, esibendosi spesso al Music Inn di Roma.
    Nel 1995 con Paolo Fresu e Furio Di Castri costituì il trio P.A.F. Nel 2010 fondò il gruppo Giornale di Bordo composto da Antonello Salis al pianoforte e alla fisarmonica, Gavino Murgia ai sax voce e flauti Paolo Angeli con la chitarra preparata, e il batterista afroamericano Hamid Drake.
    Salis ha collaborato e collabora tuttora con numerosissimi artisti di fama internazionale come Francis Kuipers, Massimo Urbani, Enrico Rava, Paolo Fresu, Fabrizio Bosso, Rita Marcotulli, Stefano Bollani, Evan Parker, Javier Girotto e gli Aires Tango, Anouar Brahem, Michel Portal, Don Cherry, Don Pullen, Billy Hart, Ed Blackwell, Billy Cobham, Horacio "El negro" Hernandez, Han Bennink, Naná Vasconcelos, Cecil Taylor, Pat Metheny e tanti altri.
    Discografia
    1980 - Orange Juice/Nice Food (Hat Hut Records)
    1988 - Salis! piano solo (Splasch Records)
    1989 - Quelli che restano (Stile libero/Virgin)
    2006 - Pianosolo (CAM Jazz)
    2010 - Giornale di Bordo (Sardmusic)
    2014 - Stunt - con Fabrizio Bosso (Parco della Musica)
    (Fonte Wikipedia)

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