Tumore del colon-retto: cos’è, come si cura, come si previene
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- Опубликовано: 17 окт 2024
- I tumori del colon-retto colpiscono il tratto finale del tubo digerente. Sono dovuti nella gran parte dei casi a una trasformazione in senso maligno di polipi, piccole escrescenze derivate dalla riproduzione incontrollata di cellule della mucosa intestinale.
I polipi in molti casi non danno sintomi e sono rilevati grazie alla colonscopia. Solo i polipi adenomatosi danno origine a lesioni precancerose da cui può svilupparsi la neoplasia.
Cosa può influire sul rischio di ammalarsi di tumore colorettale? Diversi fattori ambientali e comportamentali sono stati associati a un aumento di rischio per il tumore del colon-retto. Numerose ricerche hanno infatti dimostrato che le persone che consumano grandi quantità di carni rosse e di insaccati, farine e zuccheri raffinati, poca frutta e verdura sono più esposte all'insorgenza della patologia. Lo stesso dicasi per i fumatori, i forti consumatori di alcolici, le persone in sovrappeso e sedentarie.
Contano anche la familiarità e i fattori ereditari in circa un caso su tre. In particolare, il rischio può essere aumentato se la patologia è stata diagnosticata in un parente stretto (padre, padre, fratello o sorella) di età inferiore a 45 anni, oppure in più parenti stretti all’interno della stessa famiglia. Ulteriori condizioni di rischio possono essere patologie intestinali come: malattia di Crohn, rettocolite ulcerosa, poliposi adenomatosa familiare (FAP) e sindrome di Lynch.
Prevenzione
E' molto importante praticare attività fisica con regolarità, poichè il peso in eccesso e la sedentarietà, fortemente connessi fra loro, sono associati a un rischio maggiore di malattia. Riguardo all'alimentazione, sono da limitare le carni rosse e conservate (come i salumi), mentre mostrano un'utilità preventiva i vegetali, come frutta, verdura, cereali integrali e legumi, anche per il loro contenuto di fibra.
Si riconosce un legame fra alte concentrazioni di vitamina D nell'organismo e un minor rischio di tumore del colon, ma non vi sono ancora evidenze chiare del fatto che aumentando le quantità di vitamina D si possa prevenire lo sviluppo della malattia. Infine si studiano con interesse gli effetti di antinfiammatori non steroidei a dosi appropriate per lungo tempo.
Il programma di screening del colon-retto è un intervento di prevenzione attiva, effettuato con la ricerca di sangue occulto nelle feci e, nei casi positivi, successiva colonscopia (oggi eseguibile attraverso diverse metodiche). Viene ripetuto a intervalli variabili da due a cinque anni, con esigenze più stringenti nel caso in cui siano presenti fattori di rischio (familiarità di primo grado, presenza di polipi o malattie infiammatorie croniche intestinali). Il Sistema sanitario nazionale prevede l'offerta attiva e gratuita di test di screening a uomini e donne a partire dai 50 anni d'età e fino almeno ai 69 anni. Alcuni programmi prevedono in prima battuta l'offerta di un esame endoscopico (rettosgmoidoscopia) o, in alternativa, della ricerca di sangue occulto delle feci.
A cosa serve lo screening? A facilitare l’identificazione e quindi la rimozione di precursori (adenomi), prima che si trasformino in carcinoma. Aumenta così la probabilità di scoprire lesioni pretumorali o carcinomi in stadio iniziale, curabili in modo più efficace e meno invasivo, con una conseguente riduzione della mortalità.
Il tumore del colon-retto è il primo tumore per insorgenza nella popolazione italiana. Nel 2022, sono state circa 48.100 nuove diagnosi, 26.000 fra i maschi e 22.100 fra le femmine; Nel 2021 sono stati invece stimati 21.700 decessi, 11.500 tra gli uomini e 10.200 tra le donne. (dati AIRTUM/AIOM 2021/22).
La sopravvivenza è andata sensibilmente migliorando negli anni recenti grazie ai progressi nei trattamenti e all'introduzione dello screening. Il 65% delle persone colpite da un tumore del colon-retto risulta in vita a 5 anni dalla diagnosi, e sono oltre 500.000 le persone in Italia che hanno avuto in passato una diagnosi di carcinoma colorettale.
Salve Dottore giorni fa ho fatto l'esame delle feci ed è risultato positivo ho 61 anni l'ultimo esame l'ho fatto 3 anni e mezzo fa sono Stato già chiamato dalla farmacia e mi hanno detto che l'ospedale martedì prossimo mi chiameranno per l'anoscpio quando tempo passerà per farla sono molto preoccupato grazie
Che esame del sangue va fatto per verificare se le cellule tumorali hanno avanzato anche nel resto del corpo?
Buongiorno Enki, la invitiamo ad approfondire la questione a questo link: www.fondazioneveronesi.it/magazine/articoli/oncologia/tumore-al-colon-quando-la-chemioterapia-non-serve
In generale le consigliamo di fare riferimento al proprio medico.
Grazie per averci scritto