Mamma mia, i gusti so gusti per carità, ma come si fa a criticare Servillo mah!!! Mi piacerebbe constatare il livello culturale delle persone che muovono certe critiche.
Questo capolavoro di Claude Lévi-Strauss, stella polare dell'antropologia ed unicum nella letteratura mondiale, non è il frutto di una ricerca finalizzata ma è stato scritto quindici anni dopo le sue esperienze in Brasile. Egli ha vestito le sue memorie di viaggio con l'abito dell’antropologo. Questo lavoro sulla memoria ci ricorda forse qualcuno, un certo Marcel? La lettura apre una profonda ferita nella nostra coscienza, ci trasporta nella dimensione umana che non è più e che avrebbe potuto essere. Non solo la nostra "civiltà" ha annientato quei popoli ma ha annientato ciò che loro ancora testimoniavano. La natura umana ha barcollato sotto i colpi del "progresso" ed ancora si riconosce grazie agli sforzi dei poeti, dei letterati, degli artisti e di qualche filosofo. Ma la distruzione non è finita! Anzi si vorrebbe, da parte di chi si ritiene migliore degli altri, ridurre l'uomo ad un automa teleguidato. Incredibile?... no! Purtroppo l'operazione è già a buon punto nell'ignoranza ed indifferenza generale. Forse è necessario che un nuovo Lévi Strauss, lui è vissuto centoun anni, di più non potevamo chiedergli, è necessario dicevamo che scriva una testimonianza di quel poco di umano che è ancora rimasto a buona memoria. Oppure invece di scrivere, visto che la distruzione non è ancora completata, potremmo combattere per arrestare od invertire questa orrida decadenza. Abbiamo sofferto leggendo "Tristi tropici" per ciò che non si è stati capaci di evitare? Vogliamo essere coerenti e fare adesso la nostra parte? Doveroso in questa circostanza citare Silvana Negro, che di Lévi Strauss ebbe l'opportunità di essere assistente. Ella fece di più: nel 1988 riuscì a riunire da tutto il mondo decine di rappresentanti dei popoli nativi in uno straordinario evento chiamato "Urihi", che ebbe grande risonanza ed efficacia. Con gli atti del convegno è stato pubblicato un e book "Custodire la Terra. Il messaggio dei popoli nativi delle Americhe"
Mamma mia, i gusti so gusti per carità, ma come si fa a criticare Servillo mah!!!
Mi piacerebbe constatare il livello culturale delle persone che muovono certe critiche.
Questo capolavoro di Claude Lévi-Strauss, stella polare dell'antropologia ed unicum nella letteratura mondiale, non è il frutto di una ricerca finalizzata ma è stato scritto quindici anni dopo le sue esperienze in Brasile. Egli ha vestito le sue memorie di viaggio con l'abito dell’antropologo. Questo lavoro sulla memoria ci ricorda forse qualcuno, un certo Marcel? La lettura apre una profonda ferita nella nostra coscienza, ci trasporta nella dimensione umana che non è più e che avrebbe potuto essere. Non solo la nostra "civiltà" ha annientato quei popoli ma ha annientato ciò che loro ancora testimoniavano. La natura umana ha barcollato sotto i colpi del "progresso" ed ancora si riconosce grazie agli sforzi dei poeti, dei letterati, degli artisti e di qualche filosofo. Ma la distruzione non è finita! Anzi si vorrebbe, da parte di chi si ritiene migliore degli altri, ridurre l'uomo ad un automa teleguidato. Incredibile?... no! Purtroppo l'operazione è già a buon punto nell'ignoranza ed indifferenza generale. Forse è necessario che un nuovo Lévi Strauss, lui è vissuto centoun anni, di più non potevamo chiedergli, è necessario dicevamo che scriva una testimonianza di quel poco di umano che è ancora rimasto a buona memoria. Oppure invece di scrivere, visto che la distruzione non è ancora completata, potremmo combattere per arrestare od invertire questa orrida decadenza. Abbiamo sofferto leggendo "Tristi tropici" per ciò che non si è stati capaci di evitare? Vogliamo essere coerenti e fare adesso la nostra parte?
Doveroso in questa circostanza citare Silvana Negro, che di Lévi Strauss ebbe l'opportunità di essere assistente. Ella fece di più: nel 1988 riuscì a riunire da tutto il mondo decine di rappresentanti dei popoli nativi in uno straordinario evento chiamato "Urihi", che ebbe grande risonanza ed efficacia. Con gli atti del convegno è stato pubblicato un e book "Custodire la Terra. Il messaggio dei popoli nativi delle Americhe"
Grande Servillo e grande Lévi -Strauss
Ascoltatelo
Che idea insana una lettura ad alta voce di Lévi-Strauss...
Insana ? Chi sa’ perche’….?
credo che in questo caso ‘insano’ vada interpretato come ‘controcorrente’, ‘singolare’
Grazie Sig Servillo. Ce sempre la stupidita e ignoranza che non capiscono un bell nulla.
A me Servillo proprio non piace. Ma per Lèvi-Strauss questo ed altro!
A me invece sì !
anche a me. lo trovo stucchevole,Levi Strauss è sempre un monumento
perbacco!
Non c’è niente da fare io Servillo non lo riesco a sopportare. nemmeno come legge.
beh, non legge mica male
Meglio leggerlo da sé "Tristi tropici" ;)
E' vero, è un tono di lettura che ben poco ci azzecca con questi contenuti...:-D Cmq è pur sempre un grande.
Nessuno e’ obbligato ad ascoltarlo !
@@luma9216 non è un caso che il tono poco c'entra, perchè non c'è retroterra culturale