La torre abitualmente chiamata normanna o di Drogone o di Roberto il Guiscardo fu costruita in epoca più tarda dai duchi Sanseverino, principi di Bisignano. Tre stemmi lapidei del casato Sanseverino sono posti sue tre lati dell'edificio principale: sulla porta d'ingresso, sul lato opposto e su quello occidentale che si affaccia sull'antica città. L'attribuzione al Guiscardo fu dovuta ad una erronea interpretazione di "castrum Sancti Marci", ovvero città di San Marco, a volte chiamata anche "castello di San Marco", ritenendo che si trattasse della torre. Essa rimane, tuttavia, uno degli esempi migliori e maggiormente fruibile in ogni suo aspetto di arte medevale in Calabria. A coloro che mostrano attraverso video e foto la poderosa struttura e la sua posizione dominante va indubbiamente il merito di diffondere la conoscenza di una delle tante bellezze della Calabria. In questo caso complimenti al realizzatore del video e soprattutto grazie da San Marco Argentano.
La torre abitualmente chiamata normanna o di Drogone o di Roberto il Guiscardo fu costruita in epoca più tarda dai duchi Sanseverino, principi di Bisignano. Tre stemmi lapidei del casato Sanseverino sono posti sue tre lati dell'edificio principale: sulla porta d'ingresso, sul lato opposto e su quello occidentale che si affaccia sull'antica città. L'attribuzione al Guiscardo fu dovuta ad una erronea interpretazione di "castrum Sancti Marci", ovvero città di San Marco, a volte chiamata anche "castello di San Marco", ritenendo che si trattasse della torre. Essa rimane, tuttavia, uno degli esempi migliori e maggiormente fruibile in ogni suo aspetto di arte medevale in Calabria.
A coloro che mostrano attraverso video e foto la poderosa struttura e la sua posizione dominante va indubbiamente il merito di diffondere la conoscenza di una delle tante bellezze della Calabria. In questo caso complimenti al realizzatore del video e soprattutto grazie da San Marco Argentano.
Descrizioni sempre impeccabili, prof!