Ciao Francesca! Ho guardato questo video per la prima volta l'anno scorso e il seme di Medea ha iniziato a germogliare dentro di me. Quest'anno ho deciso di recuperare molti classici che non ho mai letto (tra cui molta letteratura classica greca e latina, non avendo fatto studi classici) e così ho letto Medea. Meravigliosa. Una potenza, una rabbia profondissime e descritte in poche pagine con grande sapienza. Ne sono rimasta affascinata. Grazie per avermi spinto a provare questa lettura.
Bellissimo video! Mi piace tantissimo sentirti parlare di classici e, mentre lo guardavo, mi è arrivata la notifica del video nuovo sui classici. La gioia 🤩
Bel video, grazie per gli spunti. Se posso permettermi, a me uno dei classici della letteratura francese che più mi è piaciuto e sempre molto poco citato è stato: "I misteri di Parigi" di Eugene Sue. Opera che fatto da apripista a "I Miserabili" di Hugo.
Ciao Francesca, grazie dei consigli! Mi hai fatto venire l'ispirazione per leggere l'età dell'innocenza. 😊 Al momento sto finendo i buddenbrook di Thomas Mann, che è un altro di quei classici corali arricchito da una prosa meravigliosa e scorrevole insieme. Non ci si annoia mai, lo consiglio a chi non ha voglia di sorbirsi digressioni infinite su religione e storia (vedi i russi!).
Ciao! Hai letto qualcosa di George Eliot o di Henry James? Cosa ne pensi? Penso che recupererò qualcuno dei classici che hai citato, mi hai incuriosito!
Di Henry James ho letto Ritratto di signora e mi è piaciuto molto! Della Eliot ho letto Middlemarch in adolescenza ma purtroppo non mi ricordo praticamente nulla, dovrei riprenderlo in mano (e conto di farlo prima o poi).
Ciao! Abbiamo due classici preferiti in comune, Anna Karenina (l'ho letto da poco, adorato e non lo dimenticherò mai in quanto "romanzo della quarantena", hai ragione che è quasi più su Levin che su Anna) e L'età dell'innocenza (l'unico triangolo amoroso degno di essere letto, soprattutto perché sotto tutto c'è una critica ferocissima alla società aristocratica americana dell'epoca, e poi May "sono un fiorellino ma poi vi faccio fessi tutti" Welland è il mio spirito guida). Poi per me ci sono Jane Eyre (tra le Brontë per me vince Charlotte), Dieci Piccoli Indiani (che è un romanzo geniale, e poi tra tutti i personaggi il più pulito c'ha la rogna e quindi noi adoriamo) e l'Odissea (perché ho fatto il classico anche io, ma soprattutto perché mi ricorda lo spettacolo teatrale di terza liceo dove facevo Tiresia). Altri due classici meno noti, che non sono proprio i miei preferiti ma li ho adorati sono "Rebecca" di Daphne du Maurier (il più bel libro sul senso di inadeguatezza mai letto) e "Camera con vista" di E. M. Forster (che è una piccola perla, la cui morale è più o meno "Fai quello che vuoi nella vita e non ciò che si aspettano gli altri", per non parlare di un certo capitolo che potrebbe essere rititolato "Come si lasciano le persone adulte")
Dieci piccoli indiani è anche uno dei miei preferiti in assoluto! Non amo assolutamente i gialli, ma quel libro è un capolavoro ✨ La Du Maurier è uno dei miei recuperi programmati per il 2020, non vedo l’ora di leggerla!
Anna Karenina mi è piaciuto molto, anche se a tratti ho avuto fatica ad andare avanti, specialmente quando partivano i mega pipponi sulla questione contadina russa. I fratelli Karamazov, invece, è il mio libro preferito e condivido pienamente le tue riflessioni in merito, anche per quanto riguarda la figura di Ivan (di cui, inspiegabilmente, mi sono innamorata). Rabbrividisco ancora ripensando al suo discorso sulla giovinezza.
Ah sì quando Tolstoj parte per la tangente si skippa alla grandissima, l’ho fatto abbondantemente anche con Guerra e pace! Anch’io sono inspiegabilmente innamorata di lui, credo che sia un ulteriore riprova del talento del caro Lev nel creare personaggi di grandissimo spessore, seppur negativi.
Farò poi un edit a questo commento di primo acchito, ma che gioia vedere un tuo video sui classici! Edit1: Per quanto riguarda le tragedie greche, e qui parlo purtroppo da filologo classico oltre che da lettore appassionato, la questione è molto complessa. Sono testi che sono invecchiati bene, d’accordo, ma a loro discapito. Spesso purtroppo la gente si sente libera di interpretarli secondo i canoni sociali odierni, applicando un codice di valori incomprensibile per un greco a dei testi che esprimono i codici etico-morali della loro società. Detto ciò, penso che la Medea di Euripide meriterebbe di essere letta a specchio con la Medea di Seneca. On gagne au change. Per il resto, poiché sono ricercatore in un’università parigina e ho studiato molto qui, ho apprezzato la presenza di classici francesi (mi son dispiaciuto per l’assenza di classici latini, ma posso capire: nell’idea comune ci hanno influenzato meno). P.S. Per chi ama la tragedia greca, consiglio « Sofocle » di Mario Untersteiner. Saggio meraviglioso.
Poi risponderò man mano ai i vari edits, intanto volevo dirti che con il discorso sull’eccessiva attualizzazione delle tragedie greche sfondi una porta aperta! Io sono arrivata al punto di litigare con una ragazza durante un seminario in cui parlavamo proprio dell’Antigone perché lei voleva a tutti i costi leggerci un’eroina iper-moderna ed emancipata che non era schiava di nessun sistema di valori. Dopo la quarantesima ripetizione paziente che no, Antigone si oppone al potere costituito di quel momento ma non è ASSOLUTAMENTE priva di un sistema (anche molto rigido) di prescrizioni etiche e morali ammetto di essermi un attimo incazzata hahaha Io le trovo estremamente attuali perché affrontano temi ancora rilevanti (alla fin fine gli esseri umani sempre quelli sono), e pur considerate nel loro contesto non smettono di parlarci.
@@QuietBlizzardper rialacciarmi al tuo discorso aggiungo che il cervello umano di homo sapiens sapiens non si è modificato da allora ad oggi....quindi al di là dei cambiamenti sociali e tecnologici vissuti nei secoli è facile ritrovarsi nelle dinamiche umane che sono abbastanza immutate pertanto rimarranno sempre attuali. Però sebbene per noi l'antichità ci può apparire lontana ma non aliena non è vero il contrario.
Ciao! Ho finito l'altro ieri L'assommoir e, di Zola, avevo letto anni fa La bestia umana: amo il naturalismo di questo scrittore e il mondo che crea, o meglio, che descrive.
Paradossalmente ho trovato l'età dell'innocenza più noioso e fastidioso di Dostoevskij e Zola 😅 l'ho iniziato da 3 mesi e ancora non riesco a terminarlo.
Ciao Francesca! Ho guardato questo video per la prima volta l'anno scorso e il seme di Medea ha iniziato a germogliare dentro di me. Quest'anno ho deciso di recuperare molti classici che non ho mai letto (tra cui molta letteratura classica greca e latina, non avendo fatto studi classici) e così ho letto Medea.
Meravigliosa. Una potenza, una rabbia profondissime e descritte in poche pagine con grande sapienza. Ne sono rimasta affascinata. Grazie per avermi spinto a provare questa lettura.
Ti ho scoperta con questo video. Complimenti perché è stato un piacere ascoltarti e mi hai trasmesso tanta conoscenza e tanta passione!
Ti ringrazio moltissimo! Benvenuta sul canale ✨✨
Bellissimo video! Mi piace tantissimo sentirti parlare di classici e, mentre lo guardavo, mi è arrivata la notifica del video nuovo sui classici. La gioia 🤩
Grazie grazie grazie davvero ✨
Bel video, grazie per gli spunti. Se posso permettermi, a me uno dei classici della letteratura francese che più mi è piaciuto e sempre molto poco citato è stato: "I misteri di Parigi" di Eugene Sue. Opera che fatto da apripista a "I Miserabili" di Hugo.
Ciao Francesca, grazie dei consigli! Mi hai fatto venire l'ispirazione per leggere l'età dell'innocenza. 😊 Al momento sto finendo i buddenbrook di Thomas Mann, che è un altro di quei classici corali arricchito da una prosa meravigliosa e scorrevole insieme. Non ci si annoia mai, lo consiglio a chi non ha voglia di sorbirsi digressioni infinite su religione e storia (vedi i russi!).
I Buddenbrook è lì in libreria che mi guarda, lo devo leggere assolutamente!
Ciao! Hai letto qualcosa di George Eliot o di Henry James? Cosa ne pensi?
Penso che recupererò qualcuno dei classici che hai citato, mi hai incuriosito!
Di Henry James ho letto Ritratto di signora e mi è piaciuto molto! Della Eliot ho letto Middlemarch in adolescenza ma purtroppo non mi ricordo praticamente nulla, dovrei riprenderlo in mano (e conto di farlo prima o poi).
Ciao! Abbiamo due classici preferiti in comune, Anna Karenina (l'ho letto da poco, adorato e non lo dimenticherò mai in quanto "romanzo della quarantena", hai ragione che è quasi più su Levin che su Anna) e L'età dell'innocenza (l'unico triangolo amoroso degno di essere letto, soprattutto perché sotto tutto c'è una critica ferocissima alla società aristocratica americana dell'epoca, e poi May "sono un fiorellino ma poi vi faccio fessi tutti" Welland è il mio spirito guida). Poi per me ci sono Jane Eyre (tra le Brontë per me vince Charlotte), Dieci Piccoli Indiani (che è un romanzo geniale, e poi tra tutti i personaggi il più pulito c'ha la rogna e quindi noi adoriamo) e l'Odissea (perché ho fatto il classico anche io, ma soprattutto perché mi ricorda lo spettacolo teatrale di terza liceo dove facevo Tiresia). Altri due classici meno noti, che non sono proprio i miei preferiti ma li ho adorati sono "Rebecca" di Daphne du Maurier (il più bel libro sul senso di inadeguatezza mai letto) e "Camera con vista" di E. M. Forster (che è una piccola perla, la cui morale è più o meno "Fai quello che vuoi nella vita e non ciò che si aspettano gli altri", per non parlare di un certo capitolo che potrebbe essere rititolato "Come si lasciano le persone adulte")
Dieci piccoli indiani è anche uno dei miei preferiti in assoluto! Non amo assolutamente i gialli, ma quel libro è un capolavoro ✨ La Du Maurier è uno dei miei recuperi programmati per il 2020, non vedo l’ora di leggerla!
Anna Karenina mi è piaciuto molto, anche se a tratti ho avuto fatica ad andare avanti, specialmente quando partivano i mega pipponi sulla questione contadina russa. I fratelli Karamazov, invece, è il mio libro preferito e condivido pienamente le tue riflessioni in merito, anche per quanto riguarda la figura di Ivan (di cui, inspiegabilmente, mi sono innamorata). Rabbrividisco ancora ripensando al suo discorso sulla giovinezza.
Idem per Anna Karenina, quando arrivavano i papiri sulle riforme skippavo di brutto
Ah sì quando Tolstoj parte per la tangente si skippa alla grandissima, l’ho fatto abbondantemente anche con Guerra e pace!
Anch’io sono inspiegabilmente innamorata di lui, credo che sia un ulteriore riprova del talento del caro Lev nel creare personaggi di grandissimo spessore, seppur negativi.
Farò poi un edit a questo commento di primo acchito, ma che gioia vedere un tuo video sui classici!
Edit1: Per quanto riguarda le tragedie greche, e qui parlo purtroppo da filologo classico oltre che da lettore appassionato, la questione è molto complessa. Sono testi che sono invecchiati bene, d’accordo, ma a loro discapito. Spesso purtroppo la gente si sente libera di interpretarli secondo i canoni sociali odierni, applicando un codice di valori incomprensibile per un greco a dei testi che esprimono i codici etico-morali della loro società. Detto ciò, penso che la Medea di Euripide meriterebbe di essere letta a specchio con la Medea di Seneca. On gagne au change. Per il resto, poiché sono ricercatore in un’università parigina e ho studiato molto qui, ho apprezzato la presenza di classici francesi (mi son dispiaciuto per l’assenza di classici latini, ma posso capire: nell’idea comune ci hanno influenzato meno).
P.S.
Per chi ama la tragedia greca, consiglio « Sofocle » di Mario Untersteiner. Saggio meraviglioso.
Poi risponderò man mano ai i vari edits, intanto volevo dirti che con il discorso sull’eccessiva attualizzazione delle tragedie greche sfondi una porta aperta! Io sono arrivata al punto di litigare con una ragazza durante un seminario in cui parlavamo proprio dell’Antigone perché lei voleva a tutti i costi leggerci un’eroina iper-moderna ed emancipata che non era schiava di nessun sistema di valori. Dopo la quarantesima ripetizione paziente che no, Antigone si oppone al potere costituito di quel momento ma non è ASSOLUTAMENTE priva di un sistema (anche molto rigido) di prescrizioni etiche e morali ammetto di essermi un attimo incazzata hahaha
Io le trovo estremamente attuali perché affrontano temi ancora rilevanti (alla fin fine gli esseri umani sempre quelli sono), e pur considerate nel loro contesto non smettono di parlarci.
@@QuietBlizzardper rialacciarmi al tuo discorso aggiungo che il cervello umano di homo sapiens sapiens non si è modificato da allora ad oggi....quindi al di là dei cambiamenti sociali e tecnologici vissuti nei secoli è facile ritrovarsi nelle dinamiche umane che sono abbastanza immutate pertanto rimarranno sempre attuali. Però sebbene per noi l'antichità ci può apparire lontana ma non aliena non è vero il contrario.
Anche io amo Cime tempestose per i tuoi stessi motivi, uno dei miei libri preferiti!
Come non amarlo 🖤
I miserabili! Uno dei miei classici preferitissimi! E anche il conte di Montecristo 😍
Invece dei mattoni russi io prediligo i mattoni francesi! 😊
Ognuno ha i suoi mattoni del cuore 😉
Ciao! Ho finito l'altro ieri L'assommoir e, di Zola, avevo letto anni fa La bestia umana: amo il naturalismo di questo scrittore e il mondo che crea, o meglio, che descrive.
A chi lo dici! Lo trovo uno scrittore potentissimo, davvero uno dei grandissimi.
Perdona la goticissima frivolezza, ma quegli orecchini? 🖤
Sono di Regalrose (il modello si chiama Mercy) ✨
24:01 Mi sento chiamata in causa 🖤
Who, you? 🖤
Per quanto riguarda Anna Karenina e i Fratelli Karamazov dico solo questo :
Mamma mia La fiera delle vanità... l'ho abbandonato a pagina 450, detestavo tutti i personaggi tranne uno, non ce la potevo fare 😂
Io l’ho amato, ma capisco perfettamente la tua reazione 😂
Paradossalmente ho trovato l'età dell'innocenza più noioso e fastidioso di Dostoevskij e Zola 😅 l'ho iniziato da 3 mesi e ancora non riesco a terminarlo.
Nuuuuu mi dispiace! Però giustamente de gustibus 😉