Corpo, immaginazione e cambiamento - Giancarlo Dimaggio - Connessioni #07
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- Опубликовано: 14 окт 2024
- Intervista a Giancarlo Dimaggio, psichiatra e psicoterapeuta, autore di oltre 200 pubblicazioni scientifiche, sul libro "Corpo, immaginazione e cambiamento". Nell'intervista si affrontano i temi principali della Terapia Metacognitiva Interpersonale.
Cognitivismo e fenomenologia possono dialogare? Noi pensiamo assolutamente di sì!
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Sempre interessante ascoltare il Prof. Dimaggio
Bellissimo. Grazie
Bravo, credo anche io che conoscere come funzionanono i nostri schemi metacognitivi sia un approccio per smontare le parti in- adeguate al nostro sogno per creare il puzzle della nostra vita salutare in un dato contesto e tempo. Essere protagonisti della nostra vita significa immaginarla a modo nostro per star bene senza usare i soliti schemi difensivi del nostro ego contro altri ego.. Chiamerei questo un approccio olistico- situazionale- immaginativa di fronte agli eventi della vita.
La mancanza di speranza, la mancanza di consapevolezza dei propri schemi in mancanza di un linguaggio per descrivere il nostro mondo interno in relazione con quello esterno..."smettere di sognare per ridare voce alla speranza" ....
nella tmi gli schemi possono essere riscritti anche tramite l' utilizzo di un ambiente virtuale altamente immersivo ? quali usi della realtà virtuale per la tmi ?
Caro Francesco, la tmi rappresenta un modello di intervento terapeutico, quindi il suo uso con le tecniche di realtà virtuale è certamente possibile. È molto probabile che sia già stata tentata l'integrazione di cui parli. Appena troviamo qualche riferimento bibliografico ti scriviamo...
grazie - un' altra domanda che mi è venuta è questa : è possibile tracciare una correlazione tra schemi interni e situazioni del cervello - con gli strumenti di neuro immagine . Perché in questo caso potremmo avere dei markers di tipo neuro immaginativo . Per esempio : una persona a cui il desiderio di esplorazione è stato frustrato - quando ri-immagina questa situazione e si ri-attivano i suoi schemi interni : è possibile fotografare con strumenti di neuro immagine la situazione del suo cervello ? in questo modo potremmo sapere la relazione tra un determinato schema interno ed una situazione del cervello . Così nel prossimo paziente se ritroviamo la medesima situazione del cervello possiamo ipotizzare che in lui sia presente anche il medesimo schema interno . Potrebbe essere una forma di sapere correlazionale in più utile alla diagnosi .
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Comunque questa tecnica immersiva sembra quasi un'ipnosi
Ma non viene indotta, da quanto ho capito, mi chiedevo se non sarebbe più efficace indurla
Il tuo commento è interessante, puoi spiegarti meglio? Le tecniche di cui si parla nell'intervista non sono tecniche di suggestione ipnotica ma più tecniche che dirigono l'attenzione sull'immaginario
@@PsicologiaFenomenologica premetto che non sono un esperto ma un semplice appassionato di Milton Ericsson.
Le tecniche ipnotiche moderne dirigono appunto l'attenzione da qualche altra parte rispetto al pieno controllo della coscienza, non so se si possa dire verso l'immaginario, fatto sta che interagire con i propri scenari interiorizzati che li si voglia o no chiamare immaginari è l'oggetto dell'ipnosi ericksoniana.
Ma l'ipnosi ha di particolare appunto che prima di tutto si induce uno stato alterato di coscienza che rende possibile o quanto meno più efficace quello che si tenta di fare dopo;
Forse i procedimenti descritti nel video ne gioverebbero da una induzione di trans
Ha detto "emozionale" ma stava per dire "inconscio" 😏
Un plauso all'onestà intellettuale... per niente scontata