Due drag nel camerino di un teatro cantano A far l’amore comincia tu di Raffaella Carrà
HTML-код
- Опубликовано: 1 окт 2024
- “FROM US. FROM YOU”
Un progetto Sugar90
Sugar compie 90 anni! La realtà musicale indipendente nata a Milano nel 1932 ripercorre la sua storia attraverso 9 spot che uniscono tutte le generazioni cresciute con la sua musica: persone di ogni età e provenienza canticchiano i più grandi successi di Sugar in contesti di vita quotidiana, tornando così ad essere protagoniste della musica che loro stesse hanno reso grande.
In questo video, due drag di età compresa tra i 30 e i 40 anni
si stanno preparando nel camerino di un teatro di Milano per il loro spettacolo. Le due artiste ridono e mentre si guardano alle specchio iniziano a cantare, usando i pettini come microfoni, “A far l’amore comincia tu” nota per la storica interpretazione di Raffaella Carrà, scritta da Gianni Boncompagni, Franco Bracardi, Daniele Pace.
Art Director: Nicola Maggi
Written and Directed by Nicola Maggi e Francesca Stano
Executive Producer: Andrea Chelli, The Hills Production
1st AC: Alberto Gaspari
Operator\Dop: Nico Lanubile
Drone Operator: Neerio Porcelli
Runner\Driver: Marco Alberto Conti
Sound Technicians: Mauro Lafratta e Giacomo Colussi
Styling: Terry Lospalluto
Stiyling Assistants: Stefano Mandelli e Domenico Nuzzi
MUAH: Elisa Tornar e Margherita Venturo
Scenographers: Francesco Carmignan e Giuseppe Trento
Editing: Nicola Maggi e Francesca Stano
Mix and SFX: Giuseppe Francesco Montemurno
Colorist: Danilo Vittori
Colorist Coordinator: Arianna Natale
Logo Animator: Eduardo Pellegrino
Segui Sugar Music
Instagram: / sugarmusicofficial
Facebook: / sugarmusic
Twitter: / sugarmusic_tw
TikTok: / sugarmusicofficial
Sugar Music Publishing
Instagram: / sugarmusicpublishing
Facebook: / sugarmusicpublishing
Banale accostamento di un brano della Carrà con due trans...
Non sono trans, e comunque mi pare molto aggressivo il modo di porsi, l'essere drag è estremamente diverso, è un ruolo di spettacolo, il loro travestirsi e cambiare volto non è legato al identità come nelle persone trans ma è una maschera teatrale in sostanza.