Conoscendoti da oltre 10 anni posso dire che sei una persona eccezionale, umile e veramente bravo sia nella vita che nell'amicizia. Dal punto di vista della musica sei sempre stato Atomico e ti supportero sempre❤ tvb Fra
Se sono un musicista è perché non ho mai pensato di lavorare e quindi nemmeno "lavorare con la musica". Il problema è che gli artisti non hanno competenze filosofiche e dunque non scorgono il mero significato simbolico del loro interesse. Quando poi il capture demand è scaturito dalla crisi economica globale si è esasperato l'aspetto tecnico-commerciale nell'ambito musicale. Dunque i musicisti sono sempre più lavoratori che artisti, ragionano ad un piano più basso dell'estetica, il rozzo pragmatismo dei rapporti economici e sociali. E' gente messa in fila nella schiavitù del lavoro come tutti gli altri, più che integralmente degli alfieri della libertà, tramite il simbolismo della musica. E quando ti vesti bene (o meglio lo calcoli per ragioni di moda attrattiva), non bevi, non ti droghi, non bestemmi, non fai tardi tirando a campare, non pretendi che ci siano occasioni di sesso promiscuo ai concerti, tutto ciò per dare un'impressione di affidabilità, professionalità, serietà, a coloro ai quali devi vendere (il nocciolo della questione si esaurisce qui), la musica e le emozioni fanno irrimediabilmente cacare.
Ciao Alessandro, intanto grazie per il tuo commento che reputo: diretto, crudo, onesto e ti dirò che in parte lo condivido. Mi interrogo ormai da anni e da altrettanto tempo studio la relazione tra la Musica ed il denaro, per la questione che stiamo affrontando è davvero molto vecchia, basti pensare al ruolo dell’arte in generale e alla commercializzazione di quest’ultima nella Firenze del 1500 nella fase di mecenatismo più acuta. Ergo non è solo un problema dei giorni nostri, andando più avanti ricordo che anche mio nonno notava il decadimento dell’arte, è probabilmente se potesse vedere cosa accade oggi alla musica in particolare si sentirebbe probabilmente male. Viviamo nell’età della tecnica, come dice Galimberti, e già Adorno della scuola di Francoforte parlava di industria musicale nella maniera più negativa possibile, ma senza scomodare troppo la filosofia sebbene ne sia appassionato, credo che bisogna fare delle scelte come direbbe Kierkegaard, e rara è volta in cui l’artista sceglie la fame, ma purtroppo la libertà è solo una finzione poiché non siamo veramente così liberi di scegliere e non adeguarci al mercato, di accettare i tempi che incorrono. E chi riesce a essere sovversivo ha tutta la mia stima. Una persona che ha investito tutto sulla Musica come me non può accettare di fare un altro lavoro, per cui personalmente cerco di trovare un compromesso. Detto questo, grazie per il confronto.
@@ClaudioGizzimusician se posso una replica ulteriore... lo spirto (minuscolo, come musica) del tempo ci fa presagire che la Storia (qui sì) sia finita come metacategorie di idealità psicologiche. Questo è il nostro sentimento autentico, nichilismo è solo una parola per metterci una pezza con ulteriori metafisiche. Viene quindi in luce che non siamo ciò che abbiamo sempre creduto di essere, animali politici ad esempio. Perciò l'unico riferimento utile per superare il conflitto è la filosofia di Max Stirner, semmai, e tutti gli altri, compreso Pico, vadano pure cacare. L'ho già usata questa parola. Ciao e grazie per la rispettosa risposta, è rara. Accordo! Compromesso è malevolo. A forza di “eh, nella vita A VOLTE bisogna fare dei compromessi” le eccezioni sono la regola di condotta ordinaria e si diventa integralmente compromessi, cioè corrotti nel modo di pensare dalla base. Se guardi bene la controparte non fa nessun compromesso, le parti non si vengono mai incontro, sei solo tu e i musicisti che si piegano.
Aggiungo: sei una persona eccezionale e dal grande cuore ❤
❤❤❤ I love u
Prof Gizzi! ❤
Sir Christian ❤️
Conoscendoti da oltre 10 anni posso dire che sei una persona eccezionale, umile e veramente bravo sia nella vita che nell'amicizia.
Dal punto di vista della musica sei sempre stato Atomico e ti supportero sempre❤ tvb Fra
Il supporto degli amici è sempre stato fondamentale fratello, mi spinge davvero a fare meglio e ad essere migliore, grazie ancora fratello ❤️❤️❤️
Sei un Grande fratello ❤🎸
Grazie fratelluzzo, il tuo sostegno anche solo psicologicamente è essenziale 😘😘😘😘
Ciao Claudio, grandissimo professionista!! Molto bello il video e interessante!!
Grazie fratello, prima o poi dovrò disturbarti e richiedere la tua professionalità, ti un abbraccio
@@ClaudioGizzimusician quando vuoi sempre a disposizione!! 🙂
Se sono un musicista è perché non ho mai pensato di lavorare e quindi nemmeno "lavorare con la musica". Il problema è che gli artisti non hanno competenze filosofiche e dunque non scorgono il mero significato simbolico del loro interesse. Quando poi il capture demand è scaturito dalla crisi economica globale si è esasperato l'aspetto tecnico-commerciale nell'ambito musicale. Dunque i musicisti sono sempre più lavoratori che artisti, ragionano ad un piano più basso dell'estetica, il rozzo pragmatismo dei rapporti economici e sociali. E' gente messa in fila nella schiavitù del lavoro come tutti gli altri, più che integralmente degli alfieri della libertà, tramite il simbolismo della musica. E quando ti vesti bene (o meglio lo calcoli per ragioni di moda attrattiva), non bevi, non ti droghi, non bestemmi, non fai tardi tirando a campare, non pretendi che ci siano occasioni di sesso promiscuo ai concerti, tutto ciò per dare un'impressione di affidabilità, professionalità, serietà, a coloro ai quali devi vendere (il nocciolo della questione si esaurisce qui), la musica e le emozioni fanno irrimediabilmente cacare.
Ciao Alessandro, intanto grazie per il tuo commento che reputo: diretto, crudo, onesto e ti dirò che in parte lo condivido. Mi interrogo ormai da anni e da altrettanto tempo studio la relazione tra la Musica ed il denaro, per la questione che stiamo affrontando è davvero molto vecchia, basti pensare al ruolo dell’arte in generale e alla commercializzazione di quest’ultima nella Firenze del 1500 nella fase di mecenatismo più acuta. Ergo non è solo un problema dei giorni nostri, andando più avanti ricordo che anche mio nonno notava il decadimento dell’arte, è probabilmente se potesse vedere cosa accade oggi alla musica in particolare si sentirebbe probabilmente male.
Viviamo nell’età della tecnica, come dice Galimberti, e già Adorno della scuola di Francoforte parlava di industria musicale nella maniera più negativa possibile, ma senza scomodare troppo la filosofia sebbene ne sia appassionato, credo che bisogna fare delle scelte come direbbe Kierkegaard, e rara è volta in cui l’artista sceglie la fame, ma purtroppo la libertà è solo una finzione poiché non siamo veramente così liberi di scegliere e non adeguarci al mercato, di accettare i tempi che incorrono. E chi riesce a essere sovversivo ha tutta la mia stima. Una persona che ha investito tutto sulla Musica come me non può accettare di fare un altro lavoro, per cui personalmente cerco di trovare un compromesso. Detto questo, grazie per il confronto.
@@ClaudioGizzimusician se posso una replica ulteriore... lo spirto (minuscolo, come musica) del tempo ci fa presagire che la Storia (qui sì) sia finita come metacategorie di idealità psicologiche. Questo è il nostro sentimento autentico, nichilismo è solo una parola per metterci una pezza con ulteriori metafisiche. Viene quindi in luce che non siamo ciò che abbiamo sempre creduto di essere, animali politici ad esempio. Perciò l'unico riferimento utile per superare il conflitto è la filosofia di Max Stirner, semmai, e tutti gli altri, compreso Pico, vadano pure cacare. L'ho già usata questa parola. Ciao e grazie per la rispettosa risposta, è rara.
Accordo! Compromesso è malevolo. A forza di “eh, nella vita A VOLTE bisogna fare dei compromessi” le eccezioni sono la regola di condotta ordinaria e si diventa integralmente compromessi, cioè corrotti nel modo di pensare dalla base. Se guardi bene la controparte non fa nessun compromesso, le parti non si vengono mai incontro, sei solo tu e i musicisti che si piegano.