Le campane del Crocifisso di Marciano della Chiana (Ar). Distesa del campanone V.060
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- Опубликовано: 5 фев 2025
- Marciano della Chiana
Ex chiesa, oggi salone del Santissimo Crocifisso.
Concerto di 4 campane a slancio in Lab3 fuse nel 1955 dalla fonderia Broili di Udine. Impianto automatizzato nel 2001 dalla O.E.S. Brevetti Scarselli dei Colli Alti di Signa (Fi).
Tocchi ore 12.00 sul campanone e distesa della stessa per 90sec. per l'Angelus.
Visto e considerato che ancora il tempo ci permette di fare qualcosa, pensavo di andare a riprendere un concertino di Broili che mi ha sempre fatto rimanere di stucco, chi l'avrebbe mai detto che le fondevano cosí?
La chiesa è stata completamente ricostruita nel 2001, anche se officiata fino a qualche anno fa adesso è stata sconsacrata, ma i Marcianesi ci tengono alle loro campane.
Durante i tocchi è possibile sentire in sottofondo il battiore della Parrocchiale con tre campane fisse, mentre a fine video si può ascoltare la campana civica che batte e ribatte sia ore che mezzore.
Alle 19.00 in questa chiesa è possibile ascoltare, durante i vari tempi liturgici alcune "Laudi" come ad esempio l'Ave di Lourdes e l'Ave di Fatima.
Alcune pecche ci sono: innanzitutto sull'alzata del campanone che quasi si "schianta" contro al muro, la frenata troppo brusca ed il campanile che solo con una campana a distesa oscilla notevolmente.
I-Lab3 Crocifissa dal peso di 452 kg (Batte le ore).
II-Sib3 S.S. Annunziata dal peso di 324 kg.
III-Do4 Sant'Andrea dal peso di 205 kg. (Batte un tocco alla mezza).
IV- Reb4 San Francesco dal peso di 158 kg.
Qui la storia del campanile, poichè per fondere questo concerto prima di Broili ci sono passati i Sini di Acquapendente e Terzo Rafanelli di Pistoia. Le notizie sono riportate nel sito parrocchiale.
Solo nel 1849 venne inaugurata la bella torre campanaria, alta 29 braccia. La somma di L.2.162, necessitata per la costruzione, fu largamente superata dalle offerte del popolo. A titolo di curiosità, si ricorda che i maggiori offerenti furono il pievano con L. 13, Francesco e Natale Salvadori con L. 10 ciascuno; gli altri possidenti dettero dalle 3 alle 5 lire: il popolo dagli 8 ai 10 soldi e Lorenzo Spadini offrì un soldo. Fatto il campanile bisognava provvedere alle campane e i Magistrati della Compagnia, nell’adunanza del 28 settembre 1851, stanziarono 100 scudi per il nuovo concerto companario, che venne affidato ai fratelli Sini di Acquapendente. La fusione si effettuò sotto le logge della chiesa il 2 agosto 1853 e vennero estratte tre campane del seguente peso: la prima di libbre 1.192, la seconda di libbre 705 e la terza di libbre 380. La spesa totale, oltre il bronzo già esistente, fu di L. 1.542, e siccome la Compagnia non aveva tanto danaro in cassa, don Giuseppe Franceschi, Girolamo Tosi e don Antonio Ferretti, anticiparono le mancanti 400 lire. Il concerto campanario non riuscì dì comune soddisfazione, onde il 27 novembre 1879 venne approvato il progetto del fonditore Terzo Raffaelli, che prevedeva l’aggiunta di una quarta campana.
Anche questa volta la fusione fu ripetuta in Marciano e, si dice, che insieme al vecchio bronzo siano state gettate nel crogiuolo, molte monete di argento. Così nel gennaio 1860 si ebbero quattro nuove campane, la prima delle quali di 1.192 libbre, la seconda di 862, la terza di 624 e la quarta di 387 libbre.
La rifusione venne a costare L. 1.429, e per saldare il pistoiese Raffaelli furono prese in prestito 80 monete toscane da 12 paoli.
i Tedeschi in ritirata, all’alba del 3 luglio 1944, facevano brillare le mine collocate in chiesa e nel campanile, riducendoli in un cumulo d rovine. Tutto andò distrutto, e tra le macerie ancora fumanti, fu trovata in piedi e quasi discinta, la statua della Madonna Addolorata, vera Madre del dolore. Da quell’immenso mucchio di macerie si salvarono, sia pure ridotte in pezzi, le due statue di Cristo Risorto e del Crocifisso. Questo simulacro pazientemente restaurato da Luigi Civitelli, fu distrutto dalle fiamme che misero in serio pericolo la Pieve il 25 luglio 1949.
Come buon auspicio l’8 dicembre 1954 la ditta Broili di Udine ritirò il bronzo recuperato dalle vecchie campane e il 29 giugno del 1955 riconsegnò un nuovo concerto campanario, non inferiore a quello dei nostri padri. Sono quattro campane: la prima, consacrata al Crocifisso, pesa Kg. 452; la seconda, consacrata alla S.S. Annunziata, pesa Kg. 324; la terza, consacrata a S. Andrea, pesa Kg. 205 e l’ultima, dedicata a S. Francesco, pesa Kg. 158. Il 21 agosto 1955, per la festa tradizionale di Marciano, le campane, dopo dieci anni di forzato silenzio, fecero risentire la loro voce sonora e tutti si augurarono non lontano il giorno in cui esse avrebbero annunziato con festante armonia l’avvenuta resurrezione dell’antica chiesa. Tale avvenimento ricolmerà di gioia la prospera vecchiaia del dott. Agostino Gerli, il quale per tanti anni, fu di detta chiesa provvido e generoso amministratore.
Buona Visione
bel video ! anche il campanone !!
Peccato solo per la scarsa manutenzione!
è si, quella manca sempre !!
Bah... Non mi dice niente sta Broili... La piccola potevano farla anche di un tono più alto, cosicché da creare l'accordo di quarta maggiore, sicuramente più orecchiabbile della solita "mappina" in scala diatonica... L'elettrificazione Scarselli è sempre la solita, per cui inutile che mi pronunci.
Franci, dal vivo è un pò meglio, anzi lo era, ho notato che c'è una piccola fessura sulla bocca, che mi auguro non l'abbia fatto il batacchio, perchè sta ditta con me perderebbe anche troppo. Il sib3 e il reb4 sono ancora meglio!
Ma non credo sia fessurata, sennò si sentiva... Se puoi cerca di ritornarci, che voglio gustarmele meglio :)