Quello che interessa a me è, in una famiglia disfunzionale o sul lavoro, il comportamento che rende tale il capro espiatorio. Provocazione e aggressività. C'è una complicità (nelle famiglie) della vittima con l'aguzzino. Poi la cosa si può allargare ad altri ambiti. Rompere questo circolo vizioso è lo scopo.
Voglio venire a trovarla a Firenze. Appena posso lo farò. Mi devo organizzare. Grazie dr Giusti lei mi ha aiutato tantissimo con i sui video è un bravissimo psicologico. Un abbraccio forte 🙏🙏🙏💕
OTTIMO VIDEO, INTERESSANTISSIMO!! vorrei approfondire la parte dove dice che si possono tirare fuori delle risorse per migliorare il confronto con gli altri, potrebbe fare un video specifico su questo tema?? Grazie!
Penso che il problema ce l'abbia più la persona che getta la carta nel cestino anziché la persona-cestino! X quel che riguarda la mia esperienza lavorativa devo dire che è vero tutto quel che ha detto! Io invece, x la mia natura, sono sempre partita all'attacco contro le ingiustizie e i soprusi perpetrati sui deboli incapaci di difendersi e ho cercato di dare ai "deboli" e togliere ai "forti" ( una specie di Robin Hood) !!!
Quali sono le risorse di cui parla nel mettere in atto le modalità confrontative? E quali sono gli strumenti terapeutici che lavorano sulle risorse? Grazie!
Mi viene in mente il personaggio del Ragioniere Ugo Fantozzi. Mitico Paolo Villaggio! Sul lavoro basta dire le cose come stanno con calma. Se qualcuno è molto permaloso pazienza! Io sono collaborativa ma non mi faccio trattare come un cestino dei rifiuti. Dire è sempre meglio di non dire.
purtroppo la persona più fragile è anche quella che più difficilmente fa richieste specifiche. Ho notato che quando metti i puntini sulle "i" le altre persone "hanno paura". Ma a mettere i puntini sulle "i" sono quelli lavorativamente più forti.
potrebbe anche parlare di situazioni tra colleghi quando si viene snobbati perché dici le cose come stanno, in modo molto tranquillo, ma i livelli di permalosita' sono così alti che l'unico modo giusto è non dire?
Buonasera, grazie di cuore per i suoi video! Una domanda: se la persona che ti ha reso capro espiatorio è la tua socia (narcisista secondo me) e che ti sta manipolando in modo da farti uscire dalla società per rimanere l'unica proprietaria dell'azienda e tu, esausta, ti allontani, dandogliela vinta, ritrovandoti poi senza lavoro e frustrata, che fare? Come fai a farti rispettare da lei? Ormai ti ha scartato, (perché ti sei permessa di chiederle conto di alcune decisioni prese senza prima informarti), quindi l'unica strada è l'allontanamento, ma il dolore è tanto e non te ne fai una ragione!!!Lei che ne pensa?
Di solito, viene suggerito dagli specialisti di allontanarsi dalle persone manipolatrice. Nel suo caso, decidendo di uscire dalla società, non le spetta un risarcimento o qualcosa del genere? E quindi, non può Ri costituire una propria piccola azienda? Non sono pratica di queste cose, è il primo pensiero che mi è venuto in mente!
Perdonami ma se siete socie entrambe di una attività perchè ne parli come se tu valessi meno di lei? Hai delle quote minoritarie rispetto a lei? Se così non fosse, punta i piedi e fatti valere, soprattutto se tieni alla tua attività e al tuo lavoro. Bluffa dille che vuoi liquidarla e quanto vuole per andarsene dalla TUA attività. Falle capire che non gliela darai vinta facilmente come lei crede, e che se non ha intenzione di cambiare atteggiamento è meglio che comincia a cercarsi un altro lavoro. Punta i piedi anche se sei una socia minoritaria, dille che senza un' ottima buona uscita, che ti consenta di riniziare altrove, tu non te ne andrai tanto facilmente come lei spera che tu faccia.😉 Credo che il senso di "contrastare" che Giusti diceva nel video faccia probabilmente riferimento a questo tipo di atteggiamento. Insomma meno dimessa e dalle meno spazio di manovra, falle capire che fai muro. Poi se non ce la fai a farlo cerca un exit- strategy un piano B lavorativo che ti consenta di lasciare quel lavoro sapendo che il giorno dopo comincerai a l avorare già da un' altra parte.
Post scriptum. Sul lavoro a richieste di informazioni chiare la risposta è stata scandalizzata essendo invece ovvia: cerchiamo di lavorare in modo funzionale.
Sto per cambiare ambiente di lavoro proprio per questo motivo. Ci ho messo un po' a capire cosa mi stesse capitando, proprio perché sono una persona estremamente autocritica che vuole sempre migliorarsi. Per chi è così non è tanto semplice come dice lei nel video capirlo anche nell' ambiente di lavoro. Non lo è perchè per colpevolizzarti vengono utilizzati proprio quei lati di te che vorresti migliorare. Ad esempio l' insicurezza, la timidezza, bassa autostima, l' essere facilmente irrascibili perchè si ha una bassa soglia di sopportazione dello stress e delle esasperazioni... etc etc... Vengono utilizzate tutte le nostre fragilità per colpirci e usarci per come diceva lei risolvere le frustrazioni di qualcunaltro. Qualcuno si diverte anche a colpire gli altri e metterli in condizione di difficoltà e sofferenza. Il fatto è che su un ambiente di lavoro non tutti i colleghi sono così cattivi, qualcuno non lo è, ma è un codardo, ossia peggio di chi abusa degli altri in questo modo. Sono persone che si rendono conto che tutto ciò è sbagliato, ma per paura di finire anche loro nello stesso modo se dovessero ribellarsi all' ambiente, restano a guardare e qualche volta partecipano pure se istigati, per poi darsi la scusante alla loro vigliaccheria, che se uno si è preso quegli insulti è per colpa sua, perchè probabilmente gli piace fare la vittima. 🤣 Quando si è costantemente accusato di tutto bisognerebbe smetterla di fare autocritica. Infatti io mi sono accorto di ciò che accadeva, quando ho detto "ok adesso basta, ora punto io i piedi, e visto che il dito lo puntate facilmente sugli altri, sarò disposto in futuro a valutare le vostre accuse nei miei confronti, solo quando vedrò che quel dito riuscirete a puntarlo prima verso voi stessi". Da qui è successo il caos, gli abusatori prima divisi fra loro si sono coalizzati in maniera solidale, tipo setta, col solo scopo di far male ed esasperarmi ancora di più, a nulla è valso come diceva lei, mettersi da parte e starsene per conto proprio per non essere disturbati, perchè loro il loro cestino dei rifiuti lo vogliono indietro a tutti i costi. 🤣 Beh ho avuto fortuna, ho fatto richiesta di cambio mansione, e presto sarò trasferito altrove, sperando di non trovare altre persone così malate e patologiche, ad ogni modo nel nuovo ambiente metterò subito i limiti e o confini d'azione, a chi tenterà di innescare certi meccanismi, e farò davvero poca autocritica, almeno fino a che non vedrò prima che anche gli altri siano davvero disposti a farla. 😉
Va bene usare la metafora del cestino con un collega in posizione superiore che usa prendere di mira ma col quale nessun discorso sarebbe possibile data la mancanza di autocritica? Cercavi mica un cestino? Ecco, butta qui!
Наука
Buongiorno dr Giusti: la ringrazio per i sui video molto utili : è molto bravo, molto professionale.🙏🙏💕
Quello che interessa a me è, in una famiglia disfunzionale o sul lavoro, il comportamento che rende tale il capro espiatorio. Provocazione e aggressività. C'è una complicità (nelle famiglie) della vittima con l'aguzzino. Poi la cosa si può allargare ad altri ambiti. Rompere questo circolo vizioso è lo scopo.
Voglio venire a trovarla a Firenze. Appena posso lo farò. Mi devo organizzare.
Grazie dr Giusti lei mi ha aiutato tantissimo con i sui video è un bravissimo psicologico. Un abbraccio forte 🙏🙏🙏💕
Dottoreee potrebbe approfondire questo argomento del capro espiatorio in famiglia!!
Grazie 💔
OTTIMO VIDEO, INTERESSANTISSIMO!! vorrei approfondire la parte dove dice che si possono tirare fuori delle risorse per migliorare il confronto con gli altri, potrebbe fare un video specifico su questo tema?? Grazie!
Anche nelle scuole succede questo.
Penso che il problema ce l'abbia più la persona che getta la carta nel cestino anziché la persona-cestino! X quel che riguarda la mia esperienza lavorativa devo dire che è vero tutto quel che ha detto! Io invece, x la mia natura, sono sempre partita all'attacco contro le ingiustizie e i soprusi perpetrati sui deboli incapaci di difendersi e ho cercato di dare ai "deboli" e togliere ai "forti" ( una specie di Robin Hood) !!!
Quali sono le risorse di cui parla nel mettere in atto le modalità confrontative? E quali sono gli strumenti terapeutici che lavorano sulle risorse? Grazie!
Paolo Villaggio ne fece un culto del cinema,il ragionier Ugo Fantozzi è l'esempio
Mi viene in mente il personaggio del Ragioniere Ugo Fantozzi. Mitico Paolo Villaggio! Sul lavoro basta dire le cose come stanno con calma. Se qualcuno è molto permaloso pazienza! Io sono collaborativa ma non mi faccio trattare come un cestino dei rifiuti. Dire è sempre meglio di non dire.
A me succede sempre di essere mobbizzata e bullizzata in tutti i contesti sociali: lavoro, gruppi sociali ecc
Idem ...
Puoi fare un video che spiega come mettere in pratica la modalità confrontativa e confini. Sono un po' il cestino di tutti
Buondì.. fai qualche esempio sulle risposte/domande specifiche da dare se sei diventato capro espiatorio?Thanks..
Mi piacerebbe che approfondisce come fare per far chiudere quel cestino!!! Grazie!
purtroppo la persona più fragile è anche quella che più difficilmente fa richieste specifiche. Ho notato che quando metti i puntini sulle "i" le altre persone "hanno paura". Ma a mettere i puntini sulle "i" sono quelli lavorativamente più forti.
Salve, mi interesserebbe sapere maggiori dettagli su questa dinamica nell'ambito delle associazioni
Dottor giusti il capro espiatorio si allinea con il principio della rana bollita, quando ci si accorge e salti fuori
Confrontarsi ed essere attivi
Con educazione
Non essere disposti a mettersi in cattiva luce
Sul lavoro si rischia la Non fiducia
👍🙏🙏
potrebbe anche parlare di situazioni tra colleghi quando si viene snobbati perché dici le cose come stanno, in modo molto tranquillo, ma i livelli di permalosita' sono così alti che l'unico modo giusto è non dire?
Così anche nelle scuole,ed esce fuori il bullismo
Come si fa a capire se è un problema di autostima per la cui mancanza si cercano conferme o se sono gli altri ad esagerare con le critiche ?
grande Pennac
Hai fatto un video su disadattato sociale?
Buonasera, grazie di cuore per i suoi video! Una domanda: se la persona che ti ha reso capro espiatorio è la tua socia (narcisista secondo me) e che ti sta manipolando in modo da farti uscire dalla società per rimanere l'unica proprietaria dell'azienda e tu, esausta, ti allontani, dandogliela vinta, ritrovandoti poi senza lavoro e frustrata, che fare? Come fai a farti rispettare da lei? Ormai ti ha scartato, (perché ti sei permessa di chiederle conto di alcune decisioni prese senza prima informarti), quindi l'unica strada è l'allontanamento, ma il dolore è tanto e non te ne fai una ragione!!!Lei che ne pensa?
Di solito, viene suggerito dagli specialisti di allontanarsi dalle persone manipolatrice. Nel suo caso, decidendo di uscire dalla società, non le spetta un risarcimento o qualcosa del genere? E quindi, non può Ri costituire una propria piccola azienda? Non sono pratica di queste cose, è il primo pensiero che mi è venuto in mente!
Perdonami ma se siete socie entrambe di una attività perchè ne parli come se tu valessi meno di lei? Hai delle quote minoritarie rispetto a lei? Se così non fosse, punta i piedi e fatti valere, soprattutto se tieni alla tua attività e al tuo lavoro. Bluffa dille che vuoi liquidarla e quanto vuole per andarsene dalla TUA attività. Falle capire che non gliela darai vinta facilmente come lei crede, e che se non ha intenzione di cambiare atteggiamento è meglio che comincia a cercarsi un altro lavoro. Punta i piedi anche se sei una socia minoritaria, dille che senza un' ottima buona uscita, che ti consenta di riniziare altrove, tu non te ne andrai tanto facilmente come lei spera che tu faccia.😉
Credo che il senso di "contrastare" che Giusti diceva nel video faccia probabilmente riferimento a questo tipo di atteggiamento. Insomma meno dimessa e dalle meno spazio di manovra, falle capire che fai muro. Poi se non ce la fai a farlo cerca un exit- strategy un piano B lavorativo che ti consenta di lasciare quel lavoro sapendo che il giorno dopo comincerai a l avorare già da un' altra parte.
Post scriptum. Sul lavoro a richieste di informazioni chiare la risposta è stata scandalizzata essendo invece ovvia: cerchiamo di lavorare in modo funzionale.
Io allora sono lo scemo del villaggio.
Sto per cambiare ambiente di lavoro proprio per questo motivo. Ci ho messo un po' a capire cosa mi stesse capitando, proprio perché sono una persona estremamente autocritica che vuole sempre migliorarsi. Per chi è così non è tanto semplice come dice lei nel video capirlo anche nell' ambiente di lavoro. Non lo è perchè per colpevolizzarti vengono utilizzati proprio quei lati di te che vorresti migliorare. Ad esempio l' insicurezza, la timidezza, bassa autostima, l' essere facilmente irrascibili perchè si ha una bassa soglia di sopportazione dello stress e delle esasperazioni... etc etc...
Vengono utilizzate tutte le nostre fragilità per colpirci e usarci per come diceva lei risolvere le frustrazioni di qualcunaltro. Qualcuno si diverte anche a colpire gli altri e metterli in condizione di difficoltà e sofferenza.
Il fatto è che su un ambiente di lavoro non tutti i colleghi sono così cattivi, qualcuno non lo è, ma è un codardo, ossia peggio di chi abusa degli altri in questo modo. Sono persone che si rendono conto che tutto ciò è sbagliato, ma per paura di finire anche loro nello stesso modo se dovessero ribellarsi all' ambiente, restano a guardare e qualche volta partecipano pure se istigati, per poi darsi la scusante alla loro vigliaccheria, che se uno si è preso quegli insulti è per colpa sua, perchè probabilmente gli piace fare la vittima. 🤣
Quando si è costantemente accusato di tutto bisognerebbe smetterla di fare autocritica. Infatti io mi sono accorto di ciò che accadeva, quando ho detto "ok adesso basta, ora punto io i piedi, e visto che il dito lo puntate facilmente sugli altri, sarò disposto in futuro a valutare le vostre accuse nei miei confronti, solo quando vedrò che quel dito riuscirete a puntarlo prima verso voi stessi". Da qui è successo il caos, gli abusatori prima divisi fra loro si sono coalizzati in maniera solidale, tipo setta, col solo scopo di far male ed esasperarmi ancora di più, a nulla è valso come diceva lei, mettersi da parte e starsene per conto proprio per non essere disturbati, perchè loro il loro cestino dei rifiuti lo vogliono indietro a tutti i costi. 🤣
Beh ho avuto fortuna, ho fatto richiesta di cambio mansione, e presto sarò trasferito altrove, sperando di non trovare altre persone così malate e patologiche, ad ogni modo nel nuovo ambiente metterò subito i limiti e o confini d'azione, a chi tenterà di innescare certi meccanismi, e farò davvero poca autocritica, almeno fino a che non vedrò prima che anche gli altri siano davvero disposti a farla. 😉
Va bene usare la metafora del cestino con un collega in posizione superiore che usa prendere di mira ma col quale nessun discorso sarebbe possibile data la mancanza di autocritica? Cercavi mica un cestino? Ecco, butta qui!