Per me il like è strameritato solo per il fatto che hai accettato di riparare un oggetto simile; al 90%, al di la della didattica, è tempo perso caro Pier. Grande come sempre, un abbraccio. Pasquale IW0HEX
Ho il grande privilegio che non lo faccio di mestiere e posso ragionare a tempo e soldi "infiniti" (si fa per dire) e andare a curiosare dove voglio, senza pensare alla "sostenibilità" della riparazione. Ciao Pasquale alla prossima !
@@PierAisa Su questo potremmo aprire un dibattito : forse dicendo "tempo perso" ho usato una espressione un po forte perché per te che fai divulgazione elettronica l'aspetto didattico è essenziale ed in tal senso una qualunque riparazione, anche se non va a buon fine, è sicuramente sempre utile per imparare qualcosa. Ma per un tecnico che è chiamato a rispondere a tante richieste, l'aspetto tempo è fondamentale e non si puo' permettere il lusso di stare dietro una riparazione impossibile. Quando ho detto tempo perso è perchè con certi oggetti custom la puzza di bruciato che la riparazione non porti a niente si sente a km di distanza 🙂 Ti ho detto questo per il piacere del dibattito e non per altro, ci mancherebbe caro Pier. Un abbraccio, 73 !
Buona sera. Come sempre molto interessante. Anche se scartata la batteria dopo il regolatore, la resistenza e poi qualcos’altro iniziavano ad esserci un po’ troppi problemi. Telwin è comunque un’azienda nota e con centri assistenza. Forse la scheda si può anche trovare credo. É un peccato buttarlo. Certo la soddisfazione di autoripararlo non ha prezzo.
Ciao Pier, mi sembrava strano solo una resistena e un regolatore di tensione, infatti l'integrato che non poi sostituire ha causato il danno e la resistenza avra fatto da fusibile. Peccato, ma qui si sa trovare i ricambi è difficile con certi apparecchi dove magari loro fanno la sostituzione di tutto e non la riparazione. Buon weekend.
Esatto anche io penso questo, il regolatore ha fatto arrivare l'alta tensione al micro che si è bucato e la forte corrente richiamata ha interrotto la resistenza smd
Bravissimo! Apprezzo molto il tuo modo di ragionare, diverso da quello che mi è stato fornito in università e ne traggo "ispirazione", complimenti per quello che fai
In Università l'aspetto pratico e reale dei circuiti purtroppo è abbastanza trascurato per questioni di tempo, ma dovrebbero essere comunque forniti i principi teorici per poter ragionare. Chiaramente l'ambito della riparazione può risultare lontano dal metodo accademico.
ne riparai uno anche io , saltò anche a me l'integrato U3 , era cotto a puntino , essendo abraso non sono riuscito a recuperare il modello ... la soluzione fu rifare da zero lo schema con un nuovo BMS per la ricarica della cella ed un interruttore per i led frontali . speravo che avessi trovato la sigla così da ripristinare la vecchia scheda che ho a magazzino ehehhe .. ottimo lavoro pier
Grazie Niki. Si tratta al 90% di un micro, che gestisce tutte le funzioni di carica, scarica, led in fissa o lampeggio infatti le piste sembrano essere le porte digitali di un Microchip (stessi pin). Quindi anche se lo identificassimo sarebbe poi da programmare ... e Telwin in questo senso non rende di sicuro disponibili queste info. Comunque sia tutte le parti sotto test che abbiamo visto possono essere utilizzate effettuando la ricarica dall'esterno.
Esatto come consolazione possiamo considerarla come un piccolo concentrato di componenti nel caso servano per altri scopi. Le batterie sono di buona qualità e pensate per sostenere picchi di corrente importanti.
Ciao Pier, come sempre,ottima lezione. Devo ammettere, però, di avere qualche preoccupazione riguardo a questi booster, in particolare per la presenza della batteria al litio e gli elevati picchi di corrente che devono gestire. Inoltre, la possibilità di lasciarlo nel bagagliaio dell'auto durante l'estate, con le temperature elevate che si possono raggiungere, mi desta qualche apprensione. Considerando poi la non eccelsa qualità costruttiva, non si può escludere il rischio di un'esplosione della batteria. Un saluto.
Grazie per il commento perché hai sollevato un tema molto delicato. Se facciamo due conti in quel volume è contenuta moltissima energia e sappiamo bene che se gli involucri non sono particolarmente resistenti e ben progettati i rischi di esplosione non sono bassi. Basterebbe una perforazione o l'entrata in contatto con liquido ossigeno per innescare un'esplosione. Le condizioni estreme di un bagagliaio di sicuro non aiutano. Quindi se lo si porta in auto è sempre bene fare questo tipo di riflessioni. Se vogliamo estendere il ragionamento pensiamo anche alle auto completamente elettriche che purtroppo non sono prive di rischi, anche se in questo contesto le normative sono molto severe
@@PierAisa oltre alla perforazione, anche dal picco elevato di corrente che la batteria deve fornire in un tempo brevissimo. Se lo dovessi acquistare, non prenderei una cinesata.
Il lampeggio lento in realtà è l'intramontabile 3 punti 3 linee 3 punti del codice Morse. La Telwin è un'azienda italiana molto all'avanguardia in vari settori la conosco, da anni ho una saldatrice inverter multiprocesso che mi ha dato sempre grandi soddisfazioni. Il settore dell'avviamento è parimenti di tutto rispetto ma non certamente con questi prodotti. Il tallone di Achille di questi piccoli avviatori risiede nella rapidità della manovra che andrebbe effettuata ovvero il distacco tempestivo ad avviamento avvenuto del dispositivo. Spesso si indugia lasciandolo collegato e la forte corrente unita a impulsi spuri provenienti dall'alternatore finiscono per superare le modeste protezioni, quando presenti. Sicuramente li vedo molto più utili nella sostituzione della batteria, nelle moderne autovetture infatti la generosa presenza di elettronica prevede che vi sia sempre presente una 12V anche in fase di sostituzione della batteria pena il doversi rivolgere ad un centro di assistenza per lo sblocco delle centraline andate in errore. Da manuale anche questa lezione su come procedere nella ricerca di un guasto, anche questa volta trovato con successo. Bravo Pier!
Grazie Enzo, era servita sul piatto d'argento un'ottima occasione per fare analisi circuitale. Tutto sommato la scheda non era particolarmente complessa, nonostante fosse in tecnologia SMD. purtroppo la parte più interessante è realizzata dal micro che alla fine si è bucato. Come spesso avviene però i guai si trovano nell'area alimentazione, nella quale abbiamo ancora molti margini di manovra e spesso si riesce anche a risolvere con poco. Le correnti richieste all'avviamento dalle attuali automobili sono notevoli in termini di picco e durata e quindi alla fine devoni essere in grado di fornire energia in poco tempo e solo per quello necessario. Come hai giustamente osservato l'oggetto ideale dovrebbe poter intervenire in maniera clinica nella connessione e disconnessione della fonte di energia ausiliaria alla batteria è al motorino di avviamento, proteggendosi il più possibile da un ambiente così ostile come quello dell'automobile. A presto!
Ciao Pier Aisa: ho costruito un power-bank con 4 batterie litio 18650 usando un BMS s4 con step down ma purtroppo mi si sono bruciati due step-down nonostante ho eseguito correttamente tutti i passaggi come da manuale, mi sai dire come posso risolvere il problema?
gli step-down commerciali sono tirati per i capelli. I dati di targa sono da dividere per almeno 2 o 3 volte per avere un funzionamento affidabile come avevamo visto in questa live ruclips.net/video/iLUurmy0JaQ/видео.html. Consiglio di selezionare DCDC con valori di targa ben superiori a quello che devi fare. Ad esempio se vuoi fornire 2A continuativi seleziona un oggetto almeno da 5A
Si tratta al 90% di un micro, che gestisce tutte le funzioni di carica, scarica, led in fissa o lampeggio infatti le piste sembrano essere le porte digitali di un Microchip (stessi pin). Quindi anche se lo identificassimo sarebbe poi da programmare ... e Telwin in questo senso non rende di sicuro disponibili queste info. Comunque sia tutte le parti sotto test che abbiamo visto possono essere utilizzate effettuando la ricarica dall'esterno.
Fin ad oggi mi sentivo in colpa per la polvere sul microscopio ... credevo di essere l'unico. Oggi ho scoperto che siamo in due :-D Ad ogni modo bel video anche questo.Peccato per quel chip. Possibile che sia qualcosa di custom.
In questo sport penso di essere sempre sul podio... sono talmente sempre di fretta che non dedico mai tempo a ordinare e pulire il lab e invece è importante...
Per gente come noi serve la soluzione definitiva. Dovremmo avere un'agenzia di pulizie oppure si mette un po' di carica esplosiva con abbondante detersivo, si chiude la porta e si accende la miccia.
Considera che i 100A li eroga assieme alla batteria, da solo con 30A è una corrente notevole. Più che altro è lo spunto in tensione che serve per un booster, più in fretta gira il motorino gira e meno tempo ci vuole per l'accensione, solitamente queseti piccoli booster funzionano così e vanno anche molto bene. Poi c'è chi si lamenta che al secondo tentativo non ha più funzionato, ma è un problema di utente non di booster.
Grazie per le giuste considerazioni. In questo video avevo misurato effettivamente la capacità del Booster di fornire un picco oltre i 400A: ruclips.net/video/jdETB2fG-1Y/видео.html
Secondo me inizialmente c'era una crepa, ma non era così evidente. Credo che quando il regolatore si sia guastato, sia passata tutta la tensione di batteria direttamente sul micro per il tempo in cui la resistenza da 10 ohm non si è interrotta. Questo transiente ha degradato il micro. Poi fornendo nuovamente la tensione corretta dopo la sostituzione componenti il micro ha funzionato per un po' durante le prove, ma quella che forse era una crepa è diventata un buco.
Secondo me me è un microcontrollore della Microchip, infatti analizzando le piste ha lo stesso identico pin out sulle porte di uscita digitali che sono collegate ai led, ai led di potenza tramite transistor.
Per me il like è strameritato solo per il fatto che hai accettato di riparare un oggetto simile; al 90%, al di la della didattica, è tempo perso caro Pier. Grande come sempre, un abbraccio. Pasquale IW0HEX
Ho il grande privilegio che non lo faccio di mestiere e posso ragionare a tempo e soldi "infiniti" (si fa per dire) e andare a curiosare dove voglio, senza pensare alla "sostenibilità" della riparazione. Ciao Pasquale alla prossima !
@@PierAisa Su questo potremmo aprire un dibattito : forse dicendo "tempo perso" ho usato una espressione un po forte perché per te che fai divulgazione elettronica l'aspetto didattico è essenziale ed in tal senso una qualunque riparazione, anche se non va a buon fine, è sicuramente sempre utile per imparare qualcosa. Ma per un tecnico che è chiamato a rispondere a tante richieste, l'aspetto tempo è fondamentale e non si puo' permettere il lusso di stare dietro una riparazione impossibile. Quando ho detto tempo perso è perchè con certi oggetti custom la puzza di bruciato che la riparazione non porti a niente si sente a km di distanza 🙂 Ti ho detto questo per il piacere del dibattito e non per altro, ci mancherebbe caro Pier. Un abbraccio, 73 !
Ciao Pasquale assolutamente d'accordo
Buona sera. Come sempre molto interessante. Anche se scartata la batteria dopo il regolatore, la resistenza e poi qualcos’altro iniziavano ad esserci un po’ troppi problemi. Telwin è comunque un’azienda nota e con centri assistenza. Forse la scheda si può anche trovare credo. É un peccato buttarlo. Certo la soddisfazione di autoripararlo non ha prezzo.
Ciao Pier, mi sembrava strano solo una resistena e un regolatore di tensione, infatti l'integrato che non poi sostituire ha causato il danno e la resistenza avra fatto da fusibile. Peccato, ma qui si sa trovare i ricambi è difficile con certi apparecchi dove magari loro fanno la sostituzione di tutto e non la riparazione. Buon weekend.
Esatto anche io penso questo, il regolatore ha fatto arrivare l'alta tensione al micro che si è bucato e la forte corrente richiamata ha interrotto la resistenza smd
Sei grande 😊😊😊😊
Bravissimo! Apprezzo molto il tuo modo di ragionare, diverso da quello che mi è stato fornito in università e ne traggo "ispirazione", complimenti per quello che fai
In Università l'aspetto pratico e reale dei circuiti purtroppo è abbastanza trascurato per questioni di tempo, ma dovrebbero essere comunque forniti i principi teorici per poter ragionare. Chiaramente l'ambito della riparazione può risultare lontano dal metodo accademico.
Grande!👏
ne riparai uno anche io , saltò anche a me l'integrato U3 , era cotto a puntino , essendo abraso non sono riuscito a recuperare il modello ... la soluzione fu rifare da zero lo schema con un nuovo BMS per la ricarica della cella ed un interruttore per i led frontali . speravo che avessi trovato la sigla così da ripristinare la vecchia scheda che ho a magazzino ehehhe .. ottimo lavoro pier
Grazie Niki. Si tratta al 90% di un micro, che gestisce tutte le funzioni di carica, scarica, led in fissa o lampeggio infatti le piste sembrano essere le porte digitali di un Microchip (stessi pin). Quindi anche se lo identificassimo sarebbe poi da programmare ... e Telwin in questo senso non rende di sicuro disponibili queste info. Comunque sia tutte le parti sotto test che abbiamo visto possono essere utilizzate effettuando la ricarica dall'esterno.
.... non tutte le ciambelle riescono col buco! (Un bel pacco batterie l'abbiamo le idee non mancano, possiamo andare avanti!) Ciao Pier buone feste!
Esatto come consolazione possiamo considerarla come un piccolo concentrato di componenti nel caso servano per altri scopi. Le batterie sono di buona qualità e pensate per sostenere picchi di corrente importanti.
Ciao Pier, come sempre,ottima lezione. Devo ammettere, però, di avere qualche preoccupazione riguardo a questi booster, in particolare per la presenza della batteria al litio e gli elevati picchi di corrente che devono gestire. Inoltre, la possibilità di lasciarlo nel bagagliaio dell'auto durante l'estate, con le temperature elevate che si possono raggiungere, mi desta qualche apprensione. Considerando poi la non eccelsa qualità costruttiva, non si può escludere il rischio di un'esplosione della batteria. Un saluto.
Grazie per il commento perché hai sollevato un tema molto delicato. Se facciamo due conti in quel volume è contenuta moltissima energia e sappiamo bene che se gli involucri non sono particolarmente resistenti e ben progettati i rischi di esplosione non sono bassi. Basterebbe una perforazione o l'entrata in contatto con liquido ossigeno per innescare un'esplosione. Le condizioni estreme di un bagagliaio di sicuro non aiutano. Quindi se lo si porta in auto è sempre bene fare questo tipo di riflessioni. Se vogliamo estendere il ragionamento pensiamo anche alle auto completamente elettriche che purtroppo non sono prive di rischi, anche se in questo contesto le normative sono molto severe
@@PierAisa oltre alla perforazione, anche dal picco elevato di corrente che la batteria deve fornire in un tempo brevissimo. Se lo dovessi acquistare, non prenderei una cinesata.
Il lampeggio lento in realtà è l'intramontabile 3 punti 3 linee 3 punti del codice Morse. La Telwin è un'azienda italiana molto all'avanguardia in vari settori la conosco, da anni ho una saldatrice inverter multiprocesso che mi ha dato sempre grandi soddisfazioni. Il settore dell'avviamento è parimenti di tutto rispetto ma non certamente con questi prodotti. Il tallone di Achille di questi piccoli avviatori risiede nella rapidità della manovra che andrebbe effettuata ovvero il distacco tempestivo ad avviamento avvenuto del dispositivo. Spesso si indugia lasciandolo collegato e la forte corrente unita a impulsi spuri provenienti dall'alternatore finiscono per superare le modeste protezioni, quando presenti. Sicuramente li vedo molto più utili nella sostituzione della batteria, nelle moderne autovetture infatti la generosa presenza di elettronica prevede che vi sia sempre presente una 12V anche in fase di sostituzione della batteria pena il doversi rivolgere ad un centro di assistenza per lo sblocco delle centraline andate in errore. Da manuale anche questa lezione su come procedere nella ricerca di un guasto, anche questa volta trovato con successo. Bravo Pier!
Grazie Enzo, era servita sul piatto d'argento un'ottima occasione per fare analisi circuitale. Tutto sommato la scheda non era particolarmente complessa, nonostante fosse in tecnologia SMD. purtroppo la parte più interessante è realizzata dal micro che alla fine si è bucato. Come spesso avviene però i guai si trovano nell'area alimentazione, nella quale abbiamo ancora molti margini di manovra e spesso si riesce anche a risolvere con poco. Le correnti richieste all'avviamento dalle attuali automobili sono notevoli in termini di picco e durata e quindi alla fine devoni essere in grado di fornire energia in poco tempo e solo per quello necessario. Come hai giustamente osservato l'oggetto ideale dovrebbe poter intervenire in maniera clinica nella connessione e disconnessione della fonte di energia ausiliaria alla batteria è al motorino di avviamento, proteggendosi il più possibile da un ambiente così ostile come quello dell'automobile. A presto!
Ciao
Pier Aisa: ho costruito un power-bank con 4 batterie litio 18650 usando un BMS s4 con step down ma purtroppo mi si sono bruciati due step-down nonostante ho eseguito correttamente tutti i passaggi come da manuale, mi sai dire come posso risolvere il problema?
gli step-down commerciali sono tirati per i capelli. I dati di targa sono da dividere per almeno 2 o 3 volte per avere un funzionamento affidabile come avevamo visto in questa live ruclips.net/video/iLUurmy0JaQ/видео.html. Consiglio di selezionare DCDC con valori di targa ben superiori a quello che devi fare. Ad esempio se vuoi fornire 2A continuativi seleziona un oggetto almeno da 5A
Tutta colpa del consumismo
Ciao Pier, Non si potrebbe risalire all integrato tramite le misure con il calibro ? Larghezza , lunghezza spessore e PIN?! Complimenti per il video 👍
Si tratta al 90% di un micro, che gestisce tutte le funzioni di carica, scarica, led in fissa o lampeggio infatti le piste sembrano essere le porte digitali di un Microchip (stessi pin). Quindi anche se lo identificassimo sarebbe poi da programmare ... e Telwin in questo senso non rende di sicuro disponibili queste info. Comunque sia tutte le parti sotto test che abbiamo visto possono essere utilizzate effettuando la ricarica dall'esterno.
@PierAisa chiaro come sempre grazie 👍
E come direbbe Guido Meda "MANNAGGIA MANNAGGIA"
Fin ad oggi mi sentivo in colpa per la polvere sul microscopio ... credevo di essere l'unico. Oggi ho scoperto che siamo in due :-D Ad ogni modo bel video anche questo.Peccato per quel chip. Possibile che sia qualcosa di custom.
In questo sport penso di essere sempre sul podio... sono talmente sempre di fretta che non dedico mai tempo a ordinare e pulire il lab e invece è importante...
@@PierAisa siamo in due :-D la polvere ormai è un inseparable compound :-D
Per gente come noi serve la soluzione definitiva. Dovremmo avere un'agenzia di pulizie oppure si mette un po' di carica esplosiva con abbondante detersivo, si chiude la porta e si accende la miccia.
@@PierAisa hahahahahahaha verissimo :-D
Considera che i 100A li eroga assieme alla batteria, da solo con 30A è una corrente notevole. Più che altro è lo spunto in tensione che serve per un booster, più in fretta gira il motorino gira e meno tempo ci vuole per l'accensione, solitamente queseti piccoli booster funzionano così e vanno anche molto bene. Poi c'è chi si lamenta che al secondo tentativo non ha più funzionato, ma è un problema di utente non di booster.
Grazie per le giuste considerazioni. In questo video avevo misurato effettivamente la capacità del Booster di fornire un picco oltre i 400A: ruclips.net/video/jdETB2fG-1Y/видео.html
a inzio video il buco non c'era o sbaglio?
Secondo me inizialmente c'era una crepa, ma non era così evidente. Credo che quando il regolatore si sia guastato, sia passata tutta la tensione di batteria direttamente sul micro per il tempo in cui la resistenza da 10 ohm non si è interrotta. Questo transiente ha degradato il micro. Poi fornendo nuovamente la tensione corretta dopo la sostituzione componenti il micro ha funzionato per un po' durante le prove, ma quella che forse era una crepa è diventata un buco.
Mannaggia cmq grazie
Non si può riparare con un circuito di ricarica esterno?
Si può usare tutto quello che abbiamo visto sotto test, ma senza funzione di supervisione interna né di ricarica
un bel PIC ormai lo piantano da per tutto
🔝 Pier, ciao
esatto anche secondo me è un PIC.... guardacaso i PIN che sarebbero collegati ai transistor e ai led sono porte di uscita del PIC...
Potrebbe essere della Texas instrument BQ51050BYFPT. Carica batterie litio ioni da 1 A 20 PIN dil
Secondo me me è un microcontrollore della Microchip, infatti analizzando le piste ha lo stesso identico pin out sulle porte di uscita digitali che sono collegate ai led, ai led di potenza tramite transistor.
@PierAisa si scusa il pinout di quello da me suggerito non è dil
Non ho visto altri booster per auto ma a me puesto sembra troppo gracilino per questa funzione. Penso che sia destinato più agli scooter.
esatto questo è piuttosto per scooter piccoli. Avevo testato questo invece. con il quale mi trovo bene ruclips.net/video/jdETB2fG-1Y/видео.html
@@PierAisa visto, grazie.
Forza siamo vicino a 55000🎉🎉
Grande Salvo ! a 55000 facciamo il taghliando in LIVE 😉
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