LO ZAINO - specchio dell’anima, contenitore dell'identità
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- Опубликовано: 29 июл 2023
- Lo zaino: il più identitario degli oggetti che portiamo con noi in montagna, e non solo. compagno di viaggio e custode delle nostre provviste, dei nostri vestiti e infine...delle nostre paure.
Quest’anno con l’idea di tornare a fare giri di più giorni ho sentito la necessità di uno zaino, come dire, più che nuovo: diverso! E con Andrea di Arch, dopo un po’di necessarie elucubrazioni è saltato fuori un qualcosa di non solo bellissimo, ma anche leggero e funzionale: ecco il mio nuovo zaino, Grisetti Arch da Fast-packing
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Спорт
![LO ZAINO PERFETTO NON ESISTE…BISOGNA FARLO! - come è nato il mio ARCH GRISETTI [ENG sub]](http://i.ytimg.com/vi/Z5kcrkvXqKE/mqdefault.jpg)
Complimenti x il video. Io sono l'opposto, x 5 giorni con ferrate e rifugi ho un 30 lt da 19 kg. Sembrerò autolesionista ma amo avere tutto per ogni evenienza e per me è anche una sfida fisica che amo, mi sento un mulo e mi va bene così . La 'vest' la amo, la uso per i trail è un oggetto fantastico.
Ecco, questo è esattamente quello che intendo quando dico che ognuno ha le sue scelte e possono essere diversissime. Approvo in pieno il mood 😉
Ciao Luca, complimenti per il video super interessante su un componente dell'attrezzatura di cui forse si parla ancora poco. Ovviamente, come per tutto il materiale da montagna, la scelta è personale ma mi trovo in pienamente d'accordo con te rispetto all'idea per cui il design "vest" sia superiore durante attività in cui la stabilità dello zaino sulla schiena è la priorità (alpinismo, sci alpinismo, scrambling ma anche mtb ecc). A maggior ragione quando questo viene coniugato con la possibilità di raggiungere "al volo" l'attrezzatura riposta nelle varie taschine su spallacci e lati dello zaino senza doverlo togliere. A parer mio questo evita di spezzare il ritmo dell'attività e rende alcune operazioni più sicure quando ci si trova su terreni esposti. Mi piacerebbe vedere alcune delle aziende "big" del mondo outdoor sperimentare di più con questi design anche per volumi medio/alti (30/40 litri) magari con schienali e imbottiture che consentano di supportare carichi maggiori. Qualcosa già si vede in alcuni marchi più di nicchia (mi viene in mente Six Moon Design), vedremo nelle prossime stagioni cosa arriverà sul mercato 🙂
Eccolo! Aspettavo solo lui (lo zaino di Arch eh)😎
Excursus interessante, ma è bene ricordare che la storia dell' alpinismo è stata fatta con zaini e attrezzature in senso lato decisamente basici.
Personalmente considero fuorviante l' ossessione per la leggerezza, o meglio penso che il criterio di riferimento sia il buon senso più che la bilancia. Qualche chilo in più non cambia niente ne sulla via degli dei ne sulla Croda Rossa d' Ampezzo.
La corsa alla leggerezza è certamente legittima, è bene comunque tenere ben presente che il primo vero effetto pratico è un prodigioso alleggerimento del portafoglio.
Vivendo all'estero noto molte differenze tra gli italiani e tutti gli altri. Poco importa che si parli di bici, alpinismo o scrambling; l' italiano è una sorta di fashion victim incurabile (e irredimibile) e invariabilmente viene bollato come tale.
Ho avuto il piacere di salire su qualche cima con alpinisti relativamente noti (francesi, sloveni e inglesi), tutti avevano una cosa in comune: lo zaino che avevano sulla schiena era decisamente vissuto, in qualche caso praticamente sfondato e mai sotto i 20 litri.
Mi scuso per la lunghezza del mio vaniloquio...
Ciao!
Tutto vero e giusto, ma:
Da maniaco dei materiali, l’approccio è diverso. A modo mio li sfrutto, sicuramente non come farebbe un atleta, ma li sfrutto, e in una certa misura mi sento più leggero (in tutti i sensi) a sapere di non aver preso l’attrezzatura X solo per bellezza. Detto questo la parentesi sui forti alpinisti con la roba vecchia mi sembra molto strana (non metto in dubbio eh! Ma a me non è mai capitato) perché vista l’usura dei materiali di chi in montagna ci va tanto uno zaino alla grande durerà 4/5 anni, e le scarpe se va bene una stagione. Così come gli sci etc. parlo di professionisti e atleti ovviamente. Quindi per gioco-forza avran roba nuova. Poi io frequento più gente che corre rispetto a chi fa grandi cime, quindi il materiale essendo più leggero, dura anche meno…
Secondo punto: dipende molto dall’Indole di ciascuno: ho conosciuto sciatori che dopo due giorni di tuta nuova sembravano usciti da una mensa dell’asilo (macchie, sbrodolamenti, strappi…) e altri, categoria a cui appartengo, che anche senza volerlo fanno fatica a usurare i materiali e sembrano sempre in ordine. Di entrambi i gruppi parlo anche di gente molto, molto forte. Eppure…
Il “vissuto” è relativo.
@@LucaLoro
Si, "zaino vissuto" è da leggere non come antico ma come zaino che ne ha viste tante.
Un' amica slovena (guida alpina, alpinista, atleta di arrampicata e giornalista), comunque, ha usato allegramente un Millet con un gilet sul fondo per evitare che le cose uscissero.
Mentre saliva ogni tanto chiedeva se lo zaino fosse ok. Mi rendo conto che lei se lo può permettere.
Un paio di battute, anche perché sono un amante della leggerezza ma non dell'ultralight in montagna.
A proposito di stranieri forti, è Rebuffat che ha scritto: in montagna il nemico è il peso 😊
E coincidenza qualche settimana fa sulla croda rossa ho beccato Christoph Hainz e mi sembrava vestito alla moda 😁
Sull'uso di materiale vecchio, molti alpinisti sono affezionati a quello che usano o semplicemente sono abituati e sanno che di base non è il materiale che ti porta su ma la propria esperienza.
Quindi ok guardarli, ma questo non significa dover seguire le loro orme per forza.
E sul discorso fashion posso essere d'accordo, ma è appunto una cosa italiana, ci contraddistingue, ci differenzia da altre culture, perché dobbiamo cambiare, perché dobbiamo vergognarci? Certo la moda ha un costo, in termini di soldi di tempo e psicologicamente, ma il bello è bello ed ha un suo valore.
Complimenti per il video. Veramente interessante l'idea di "farsi" lo zaino su misura, spesso nei prodotti sul mercato manca sempre qualcosa o c'è qualcosa in più rispetto alle proprie necessità. Il tuo comunque assomiglia un pò al BD Distance da 22Lt.
“Chiunque è liberissimo di farlo anche con il trolley” top 🤣
Ciao Luca, backpacking filosophy.. concordo con le tue considerazioni e le tue conclusioni; il tuo percorso evolutivo è stato in pratica anche il mio. Tempo fa avevo interpellato Arch per un preventivo ma era risultato troppo alto per le mie tasche e dopo aver cercato ulteriormente nel web ho scoperto la Bonfus - Ultralight Outdoor Gear (con sede a Bergamo) da cui ho acquistato il loro Saccus da 48L e 440gr di peso, ovviamente frameless e roll top. Non è fatto su misura ma è cmq un minimo personalizzabile (maggiormente il modello Altus) e soprattutto ha un prezzo "accettabile", un paio di materiali a scelta per il corpo principale, io ho optato per l'Ultra 200 X.
come ti sei trovato con l'Ultra 200 e lo zaino in generale? io ho contattato Niccolo, il fondatore di Bonfus e mi ha confermato la possibilità di mettere gli spallacci del Fastus (il nuovo modello) anche sul Altus 28 e 38.
Il più bel video sugli zaini che ho visto😄 ho fatto anche io il tuo percorso iniziato hai tempi d oro di killian apprezzandone fin da subito i vantaggi. Fino ad oggi dove uso il fast and light si 4000
Non ne hai visti molti !
@@umbertogardini1675 11 per adesso tu?
"Il futuro sta nella personalizzazione"... Una breve considerazione.
Ciao Luca e complimenti! Ho fatto il tuo stesso percorso qualche anno fa. Io uso il BD Distance 8 e per giri in giornata mi trovo benissimo! Al momento non uso la sacca idrica e volevo chiederti quale usi per provarla. Grazie.
Ciao Luca. Come sempre chiaro nei concetti che esponi.
Domanda: nei video delle tue uscite scialpinistiche noto che usi uno zaino della black diamond. Che modello è ?
Grazie
Grande Luca
Ciao! Si per sciare serve uno zaino diverso ovviamente, con il porta sci etc. Uso il black diamond Cirque 22
Interessante come sempre. Sarebbe bello se mai avrai tempo un video sui libri delle Dolomiti o sulla montagna. Grazie se mai potrai altrimenti grazie lo stesso. Un grande saluto
Ciao! Fatto! Ai tempi del Covid
ruclips.net/video/gxGL_2R1Yhw/видео.html
😉
non ho mai avuto un vero zaino per le uscite di più giorni, quelle poche notti che ho fatto in tenda le ho fatte con uno zaino ikea rolltop riadattato in qualche modo cercando di modificarlo un minimo con i mezzi che avevo.
ora invece ho iniziato a cucirmi la mia attrezzatura per seguire le mie necessità e realizzarle in prima persona
Aspetto lo stress test prima di pensare a un futuro acquisto 😂
Ciao Luca, video interessantissimo .
Poca bici ahi ahi .Bhe anche io quest' anno pochetto x lavoro .
Volevo chiederti tu che hai le mani in pasta zaino. Fotografico x wildlife quindi trekking e obbiettivi lunghi tipo un 200 500 . Deve essere anche usato per viaggiare come bagaglio a mano , chiedo troppo . Che ne pensi . L artigiano potrebbe farlo .
Grazie Mille
Gianluca
ciao luca, video mega interessante, ma potresti fare un video in cui mostri come carichi lo zaino perchè solo mettendo la tenda nello zaino ho finito lo spazio
Ciao! Certo. Lo farò, o meglio farò un video sul contenuto per le notti fuori, e indirettamente ci sarà anche il modo in cui lo carico. Però attenzione: anche qui non mi sento di dare troppi consigli, è molto soggettivo!
Ciao Luca una domanda, ma riguardo la scelta di optare per un design "vest" anche per le avventure plurigiornaliere, non avendo una vera cintura in vita per lo scarico del peso sulle anche e quindi sulle gambe; non c'è il rischio di andare a gravare su spalle e schiena? Per le uscite in giornata/light/fast no ho dubbi che la soluzione vest sia ottima, anche io ne possiedo qualche modello.
Ciao! Domanda giustissima. Dipende moltissimo dal peso che si porta, stando in ambito “molto leggero” secondo me non ci son problemi. Sopra i 9/10kg son problemi
ciao! video molto interessante, pero avrei un paio domande, a cui spero tu possa rispondere. L'ultimo zaino andrebbe bene come tipologia per alpinismo su misto? nel senso ganci per piccozza, bastoncini ed elmetto ci sono? Con la schiena come va? Cioè, senza schienale e presumo senza supporto lombare non ti ritrovi con dolori alle spalle/schiena?
Io al momento ho un Millet ProLighter 30+10 con cui mi trovo bene, pero sentendo il peso dell'ultimo zaino, mi è venuta un po' gola ammetto.
PS. scusa per accenti mancanti, ma scrivo con una tastiera estera lol
Ciao!
Come tipologia si, ma il mio nello specifico no. Mancano i porta picca, magari una daisy esterna per eventuali cose da appendere, e il resto. Come dicevo è un progetto modulare. Io ho scelto di togliere quasi tutto ma ad esempio un mio amico se ne sta facendo fare uno molto simile ma proprio da alpinismo, con tutto quello che serve per quella disciplina e senza le grandi tasche ad esempio, che generalmente su zaini che hanno tanto sfregamento con roccia o materiali sono semplicemente un qualcosa che va a rompersi subito.
Per quanto riguarda lo schienale, dipende sempre dal carico! Io ho scelto di averlo senza struttura perché so che non lo caricherò mai tanto. Quindi di necessità, virtù…
@@LucaLoro grazie mille, darò di sicuro un'occhiata al sito del tuo amico!
Ottimo video, discorso veramente molto interessante quello degli zaini. Io lo ritengo una seconda pelle, un estensione di noi quando ci si muove in ambienti dove il più delle volte siamo messi alla prova in base a dove ci piace muoversi. Ora sto utilizzando il più delle volte il millet mixt 15 che è molto simile come idea al distance 15 ma con chiusura a zip che la preferisco perché più immediata ma di contro ci sta meno roba. Come secondo zaino ho adocchiato quello più grande, sempre millet mixt ma 25+5 che è simile come idea al tuo su misura. Io odio le cinture lombari e adoro la doppia sullo sterno. Discorso sugli zaini potrebbe essere infinito ma quando si trova quello giusto ci si sente a "casa" ed è una sensazione impagabile ⛰️
ciao Luca, ormai ti seguo da un pò faresti un video per consigliare quali acquisti fare per iniziare con lo sci alpinismo sarebbe un sogno.
Ciao! Non sarebbe molto diverso da quello che ho appena fatto in cui spiego che attrezzatura uso. Un altro video che vorrei sarebbe su altezza/larghezza/shape sci e cosa cambia.
@@LucaLoro si hai ragione, l ho visto però quando scendi nei dettagli su come si porta uno sci, almeno per un neofita come me mi hai messo un sacco di dubbi per quanto riguarda quale sci usare con quale attacco per quale scarpa, cioè per uno che vuole uno sci polivalente buono si per la salita ma votato prettamente al divertimento in discesa che deve fare 😂😂
Super interessante questo video! Mi dici qualcosa di più sul bd che utilizzi? Sto puntando il distance da 22 che mi sembra un buon compromesso tra dimensioni, capacità e peso. A vederlo pare un gran bello zaino, ma ho trovato pochi feedback
Ciao! Che info ti servono?
Io mi trovo veramente bene, e sembra reggere ogni tipo di utilizzo senza problemi o usura
@@LucaLoro questa è un'ottima cosa, le strusciate sulle rocce sono sempre un bel test! Traspira un minimo la schiena? Arrivo da un salomon col quale sono zuppo dopo pochissimo. Sto valutando se mi bastail 15 o meglio il 22, ma devo andare a vederli di persona.
La sudata è pressoché identica. Forse un filo di aria in più, ma poca.
Ciao Luca, hai mai pensato di usare le vest nelle tue escursioni in MTB/gravel?
Ciao!
Certo. In enduro ho sempre usato una vest, fino a che non ho scoperto il marsupio. Finché mi basta il marsupio da 3,5L lo preferisco, perché non mi suda la schiena! In gravel invece preferisco caricare la bici, e restare “libero”.
ciao Luca bel servizio pero' non ti ho sentito accennare all'impermeabilita' dei vari zaini o e' scontata la tenuta all'acqua ? l'ambiente in cui hai registrato era un po troppo scuro
Ciao e grazie!
No l’impermeabilità dello zaino devo essere sincero è una cosa che non ho mai tenuto da conto perché semplicemente non mi interessa. Per escursioni in giornata, semplicemente: ci si bagna! Per quelle di più giorni invece, anche se lo zaino è impermeabile (non stagno) tengo le cose che devon prestare rigorosamente asciutte dentro appositi sacchettini stagni. La bici mi ha insegnato molto sull’accettare la pioggia e il bagnarsi. Ma come tutto: è soggettivo 😁
Ciao Andrea, lo zaino personalizzato lo usi anche per sci alpinismo?
Ciao!
No! per lo scialpinismo preferisco materiali più resistenti, e ben altre caratteristiche e dimensioni. Però gli spallacci sono stati fatti con quasi totale ispirazione a quelli del mio zaino da sci alpinismo.
@@LucaLoro grazie!
Io ormai sono abituato alla cintura in vita, anche su piccoli litraggi.
Qualche mese fa ho acquistato uno zaino da 40lt senza struttura, tipo ultralight, per uscite plurigiornaliere, ma non mi ci sono trovato, non fa per me scaricare una parte importante del peso sulle spalle, mi sento molto più libero ed equilibrato con la cintura ben stretta.
Sul discorso ultralight ho dei dubbi se applicato in ambito dolomitico per più giorni, perché ci sono troppe variabili e non aver materiale per affrontarle significa in molti casi dover rinunciare a una meta o fare un cambio di programma tale da snaturare l'uscita.
Ciao Giangi!
Secondo me senza struttura e cintura sei tranquillo fino ai 25/30L con peso sui 9/10kg. Oltre è un mondo da me poco esplorato.
Per quanto riguarda il discorso “ultralight” dipende cosa si intende, e a cosa si rinuncia. Sicuramente un ultralight “nostrano” è molto diverso da quello che puoi avere sul cammino di Santiago. Però non vedo grandi limiti in realtà. Lo proverò, dopo qualche anno di pausa, sulla mia pelle comunque 😁
@@LucaLoro le ultime volte quando ho fatto due giorni in bivacco ho calcolato di stare sui 9 chili abbondanti.
Potrei smagrire qualcosa, forse un chiletto, ma non tanto di più e per il mio fisico ho bisogno di scaricare il peso sulle gambe (oltre ad essere una abitudine che sento positiva anche con poco peso).
Sul discorso dell'ultralight ho visto qualche esempio su RUclips, persone col tarp che poi in previsione di piogge abbondanti sono costrette a scendere verso valle per sicurezza, oppure tipo The Walking Nose che durante l'AV2 è sceso a San Martino per rifornirsi, perdendo un po' quello che è il senso di un'alta via cioè restare in quota fuori dalla civiltà per tutto il viaggio.
Chiaro che sono obiettivi e modi diversi di andare in montagna, però l'ultralight secondo me si abbina meglio a cammini e trail, esperienze che durano settimane e in cui singole rinunce non incidono sul complessivo.
Ma in montagna per due tre quattro giorni, la mio priorità è fare il massimo che mi sono prefissato e non dover rinunciare perché per esempio fa un po' più freddo di quanto previsto o perché il temporale ha anticipato le previsioni.
E ti parla uno che nel corso del tempo per risparmiare peso si è abituato a bere poco e spesso parte con mezzo litro d'acqua o niente sapendo di trovarne.
Ma con la consapevolezza, come mi è già capitato, di poter camminare ore senza bere sotto il sole estivo.
Io vedo questa differenza con l'ultralight, ho imparato a ridurre i pesi sapendo di poter gestire quasi ogni situazione senza dover ridurre o cambiare i miei obiettivi, gli ultralighter che vedo (quelli su RUclips perché dal vivo non ne conosco) sembra abbiano come unico scopo completare il viaggio, ma non sono particolarmente interessati al viaggio in se stesso.
Capisco cosa intendi. Alla fine come ogni definizione anche “ultraleggero” (ho italianizzato, così tanto per) è solo un’etichetta. Io prendo come riferimento alcuni americani che snocciolando il contenuto dei relativi zaini mi lasciano spesso e volentieri con la mascella a penzoloni (ti parlo di pesi base sotto i 3kg, con sistema di riparo e per dormire inclusi). Guardo, faccio tesoro di quanto osservato e, per scelte e limiti personali, so benissimo che non fa per me. Vedrai a breve il mio zaino completo, contenuto incluso, e davvero per come la vedo io non rinuncio a nulla. Davvero e senza nessuna spocchia, non mi considero face te parte di nessuna categoria. Ho alleggerito quanto mi serve. Lascio a casa altre cose perché col tempo le ho iniziate a trovare superflue. Peso lo zaino per pura curiosità. Poi il partire con 5gg di cibo addosso o far la spesa anche a me, personalmente, non cambia granché a livello concettuale. Ciascuno parte per il viaggio un po’con gli obiettivi che reputa giusti. Anche io parto sempre “per arrivare”. A fine viaggio raramente (forse mai) si è rivelato proprio l’apice dell’esperienza, tuttavia resta la prospettiva più auspicabile.
@@LucaLoro si, li ho visti anch'io, però rinunciano anche a vestiti di ricambio e cibo appetibile. Ma secondo me la sera, sentirsi puliti e saziarsi piacevolmente è parte del viaggio.
Quando vedo certi video mi sembra più una corsa, per me invece andare in montagna è esplorare, infatti nel peso vanno aggiunti caschetto cordino imbrago moschettoni perché quasi sicuramente ci sarà qualche cima o qualche passaggio alpinistico.
@@LucaLoro comunque neanche io mi considero parte di nessuna categoria, negli anni per mia scelta ho cercato di alleggerire diventando spesso minimale, specie se mi confronto a persone che conosco.
Quello che volevo mettere in evidenza è che la leggerezza è sempre stata importante in montagna, ho un amico che ha un libro degli anni settanta che inizia con la frase 'in montagna il nemico è il peso' 😄😅
Ma secondo me la filosofia dell'ultralight in montagna ha bisogno di una consapevolezza maggiore perché è un ambiente pericoloso...oppure si può mettere in conto di chiamare il soccorso alpino in caso di necessità, io sono della vecchia scuola per cui cerco di arrangiarmi sempre ma forse la nuova mentalità è meno rigida in questo senso.
Sono io o il video non è in sync con l'audio?
Sono io :D
500€?????????????????????????????????????????????????????????????????????😐😱