I fuochi forse sn nocivi,ma nn quanto gli scarichi del motocoltivatore che produci x triturarli.i mie nonni usavano x accendere il camino o la stufa a legna.poi se posso alla atto della potatura meglio potare in piccoli rametti.buon lavoro e grazie x il video. A dimenticavo tutte quei rami bruciati producono una ottima cenere che si trasforma in buon concime pieno di azoto.
Tiziano Cardone l'azoto è volatile, si trova nell'aria. Quando bruci una sostanza organica, l'azoto ritorna nell'atmosfera. Stessa cosa quando si compostano delle sostanze ricche in azoto. Se manca carbonio per bilanciare, gran parte di quell'azoto si perde nell'atmosfera. Se invece c'è un rapporto carbonio azoto di 30:1, allora le perdite di azoto saranno minime
Gentilissimo, altri hanno fatto la tua stessa critica a cui ho risposto in particolar Vincenzo Turi 2 mesi fa, questa è la mia risposta che copio-incollo: Gentile Vincenzo, la tua osservazione è giusta. Il mio vecchio motore disel è molto inquinante, ora ci sono motori molto più performanti. Comunque scelgo di proseguire con questa pratica perché facendo un bilancio ad occhio di quanta CO2 produco con 3-4 litri di gasolio e quanta ne produrrei bruciando le ramaglie che trituro in una giornata di lavoro, il bilancio è favorevole alla triturazione. Resta il problema delle schifezze prodotte dai carburanti, quelle che produciamo normalmente senza preoccupazione tutti i giorni.
Questa è la risposta a Mario Tatti rispetto al utilizzo nel caminetto che io non ho: Gentile Mario, anch'io mi scaldo con la stufa e recupero tutto quanto di utile cioè i rami di diametro superiore ai 2,5-3 cm. , uso anche qualche fascina per accendere (avviare il fuoco) ma il piccolo che rimane è comunque tanto.
@@vittoriocalvini8728 Il bilancio non è favorevole perché la co2 liberata verrà riassorbita con la crescita in tempi rapidi. Il bilancio è neutro e il ciclo si chiude in pochi anni al più pochi decenni. La co2 liberata del tuo trattore invece prima che torni ad essere petrolio può impiegare milioni di anni. L'unico problema di bruciare è la generazione di particelle sottile (fumo) che rimangono nell'aria per un certo periodo....
Certamente la benzina inquina e il mio vecchio motore diesel ancora di più, anch'io mi sono posto il quesito e ho valutato che il bilancio rimane a favore del trinciare cioè fra le due quantità di CO2 emesse quella del motore è sicuramente inferiore; resta il vantaggio di sostanza organica lasciata sul terreno. La tecnologia ha migliorato le prestazioni dei motori anche agricoli e oggi si possono acquistare motori più performanti e forse elettrici. Infine non mi sembra giusto che mi si critichi sulle emissioni quando tranquillamente andiamo in giro tutti i giorni con le nostre stufe viaggianti con relative schifezze rilasciate.
fortunatamente non ho problemi di rogna dell'ulivo. Ho fatto questo video non specificatamente per l'olivicoltura ma solo perché ogni fuoco è nocivo per l'ambiente e per proporre una pratica che ritengo virtuosa. Cmq non condanno chi per svariati motivi preferisce o deve bruciare.
Certo è sempre bene riutilizzare la potatura come concime naturale. Come anche scarti della cucina, ma molti che si avvicinano all'agricoltura, non conoscono che se le piante sono infette sarebbe meglio avere dei giusti accorgimenti, come buttare della calce in modo da disinfettare la potatura e poi utizzare come concime, altrimenti il terreno è le piante restano sempre a rischio contaminazione e la calce non eccessivamente usata fa anche bene. Continua con i video che sono interessati ;)
é giusto cospargere il terreno di matteria organica , ma deve fermentare in un luogo adatto e rigirato varie volte affinche diventi concime , a quel punto lo cospargi sotto le piante ok . ma a trinciarlo direttamente sotto alle piante fate solo bosco sotto agli alberi da frutta .
Io faccio una telefonata ad un allevatore di capre che viene a prendere le potature degli ulivi con il suo trattore e le usa per alimentare le sue capre.
Tutti i trincia, per motocoltivatore o trattore, nascono per rami verdi! E se trinci rami verdi hai meno muffe (che così respiri, complimenti!), emetti meno CO2 nell’aria perché bastano 2 passaggi, risparmi soldi sia con il carburante che con la durata dei coltelli o mazze e organi di trasmissione del trincia
giusto, ma l'operazione migliore è lasciare le sarmenti vicino agli alberi dove sono state tagliate e macinarle quando vai a trinciare anche l'erba, in questo modo eviti di passare più volte e rilasci nutrienti e sostanza organica direttamente sotto la pianta, ottenendo in oltre un effetto pacciamante.
@@vittoriocalvini8728 in effetti il motocoltivatore nel video è ingombrante per lavorare sottochioma. cosa sta usando per sfalciare l'erba sotto gli alberi? un decespugliatore con ruote? una trincia a catena o a coltelli o a disco?
@@vincenzogramegna Uso una trincia a coltelli che funziona come una tosa erba un po più grande (80 cm.) con due ordini di lame e senza raccolta, spezza i rami piccoli ma non superiori al 1-1,5 cm di diametro (ovviamente dipende dal tipo di legno)
@@vittoriocalvini8728 non ho un trattore e sto scegliendo il mezzo idoneo per trinciare l'erba e i residui di potatura degli olivi (4-5 ettari), penso che una trincia a martelli medio-grande sia la soluzione migliore: puoi avvicinarti sottochioma e ha una resa lavorativa dimensionata alla superficie da lavorare; poi sotto gli alberi si potrebbe rifinire col decespugliatore.
@@vincenzogramegna 4-5 ettari sono tanti, è difficile trovare un attrezzo unico che vada bene per erba e ramaglie. I martelli sicuramente sono idonei per le potature ma non per l'erba perché si attorciglia come corda. Non so cosa consigliarti.
Gentile Fabio non accolgo il tuo consiglio perché il terreno si arricchisce maggiormente con la decomposizione naturale della sostanza organica rispetto al incenerimento della stessa. Ti chiedo di leggere la risposta che diedi Giuseppe Chiocca 2 mesi fa. Bruciando si disperde maggior parte della sostanza e si produce un complesso minerale soprattutto potassico alquanto alcalino, viene dispersa tutta la sostanza azotata viceversa trattenuta dagli organismi che formano l'umus. Inoltre non freso perché nell'uliveto è un intervento inutile e potrebbe essere dannoso per le radici superficiali.
Io trincio dopo che ho potato, basta una passata, tutto tritato senza fare fumo ,se lo facessero tutti ,ci sarebbe meno fumo nelle campagne, e la sostanza organica rimane nel terreno
se accelleri di piu e non fai ballare la trincia con 2 passate fai tutto. l'ideale dopo è passarci la fresa ,concimi e in piu agevoli la decomposizione.
Simone hai ragione, uso normalmente e ovviamente il regime di giri piu alto possibile: il motore Lombardini ha un autoregolatore del massimo. Nel video poi si sente sforzare e si vede sobbalzare la trincia perché stava lavorando su rami grossi.
Gentile Haonor Morte la tua affermazione è giusta, se vuoi puoi leggere a questo proposito più sotto la discussione che ho intrattenuto con luca claudio picchi 3 settimane fa
Se tranci gli ulivi nei Peri o altro va bene e viceversa per esempio. Ma in qualsiasi pianta tranci lo stesso legno va molto male. Lo so per esperienza
la tua affermazione è vera, infatti non condanno chi per varie necessità fa i falò ma io voglio solo dire che bruciare è uno spreco di sostanze utili per il terreno e una diffusione di sostanze dannose per l'ambiente.
@@vittoriocalvini8728 Ovviamente bisogna essere responsabili, mai bruciare in estate o in presenza di vento. Io non avendo vicini di casa e abitando in una zona poco ventosa in inverno me lo posso permettere, ma non brucerei mai sterpaglie se abitassi in un centro abitato, costringendo altre persone a respirare il fumo e sporcando di cenere automobili e giardini altrui.
Gentile Mario, anch'io mi scaldo con la stufa e recupero tutto quanto di utile cioè i rami di diametro superiore ai 2,5-3 cm. , uso anche qualche fascina per accender ma il piccolo che rimane è comunque tanto.
Questa è la risposta che diedi a Mario Tatti 2 mesi fa: .... anch'io mi scaldo con la stufa e recupero tutto quanto di utile cioè i rami di diametro superiore ai 2,5-3 cm. , uso anche qualche fascina per accender ma il piccolo che rimane è comunque tanto.
Vittorio Calvini .. Ho acquistato un trincio a martelli e trito tutto.. aggiungo del letame di pecora consumato e poi passo la fresatura 😉😉😉. Terreno soffice ossigenato e concimato😉😉😉😉.. È i risultati sono ottimi😉😉
Ottimo! Io sono un pelandrone e cerco di evitare qualche lavoro in più: non freso perché non è necessario nell'oliveto, lascio tutto li a decomporsi naturalmente.
Vittorio Calvini .. no no il una volta l'anno freso per ossiggenare il terreno, mettere il concime sotto terra e pulire il tutto. Il resto dell'anno solo trincio e amore😉😉
Io adopererei una trituratrice da attaccare al motore del motocoltivatore o con motore elettrico trifase, in modo da triturare tutto dopo il taglio senza perdere tempo a legare, riporre con l’erba che si insinua e rende poi il lavoro di rimozione faticosissimo.
Gentile Luca, dipende: se ho poche ramaglie, magari fatte fuori del campo, faccio le fascine, le ammucchio in posto adatto per poi trinciarle quando voglio. Per inciso lei saprà che il legno secco si trincia meglio. Non ho mai avuto problemi con la crescita dell'erba, certamente non bisogna lasciare le ramaglie per troppo tempo nel campo. Se viceversa faccio molte potature in stagione le trincio quando la potatura è terminata. Comunque il suo consiglio è valido, è un altro modo valido di gestire le potature senza fuoco, io mi sono organizzato col mio metodo anche perché dopo aver sperimentato le trituratici ho visto che quelle hobbistiche non sono efficienti e quelle professionali, usate dalle ditte di manutenzione aree verdi, costano parecchio. Non so se lei ha fatto questo lavoro nel modo da lei proposto, se si saprà anche in questo caso c'è un discreto lavoro nel portare la macchina vicino alle ramaglie o viceversa, poi nel distribuire il trucciolato senza lasciare mucchi.
Si certo le trituratrici in grado di far fuori rami di due/tre centimetri sono costose e quelle obbistiche (io ce l’ho) tritano solo fino a circa la dimensione di un dito. Io di solito attacco il cartello al trattore e mi portò in prossimità della trituratrice che faccio tritare direttamente sul carrello e, una volta pieno, lo svuoto lasciando aperto il cassone posteriore poco per volta. Io purtroppo se lascio le ramaglie sul terreno si incestano con l’erba e dopo non posso neppure tagliare l’erba con nessun mezzo, se non a prezzo di fatica e tempo
@@lucaclaudiopicchi5310, ottimo, mi permetto di giudicare il suo metodo positivamente. Comunque anche il mio è valido anche perché in Liguria gli olivi stanno nelle "fasce" dove i trattori non passano ma i motocoltivatori si.
Gentile Vincenzo, la tua osservazione è giusta. Il mio vecchio motore disel è molto inquinante, ora ci sono motori molto più performanti. Comunque scelgo di proseguire con questa pratica perché facendo un bilancio ad occhio di quanta CO2 produco con 3-4 litri di gasolio e quanta ne produrrei bruciando le ramaglie che trituro in una giornata di lavoro, il bilancio è favorevole alla triturazione. Resta il problema delle schifezze prodotte dai carburanti, quelle che produciamo normalmente senza preoccupazione tutti i giorni.
@@vittoriocalvini8728 Coltivo solo 100 alberi di ulivo. Ma sto investendo in una cippatrice. Ero un contadino nel Regno Unito e ricordo che la paglia di grano veniva quasi sempre bruciata, ora illegale e nessuno si lamenta. Penso che a volte noi agricoltori siamo lenti a cambiare le vecchie pratiche. Ha senso rimetterlo al suolo. Anche più sicuro. (scusa per il povero italiano)
@@vittoriocalvini8728 la mia e un affermazione ironica......credo sia meglio bruciare gli sfalci correttamente essiccati, o accumularli x farli naturalmente marcire x poi usarli come compost, piuttosto che bruciare della benzina/gasolio ed emettere dei combusti aromatici!!
@@jerrypunto Salve, qui copio-incollo la risposta che diedi a una critica simile alla tua. Inoltre ribadisco che normalmente non ci preoccupiamo delle schifezze che spandiamo nell'ambiente tutte le volte che usiamo i motori a combustibile (qualcuno le ha definite stufe viaggianti) mentre mi si contesta la mia ricerca di non fare fuoco inutile. Mi permetto di puntualizzare che non sto trattando di sfalci (cioè di erba) ma di rami che per essere compostati devo essere triturati ovviamente con macchine a motore. > Al piacere di rileggereti, Vittorio
Carissimo Vittorio, purtroppo è vero, 4/5 litri di gasolio non risolveranno la situazione ambientale, bisognerebbe solo capire per quanto potrebbero essere moltiplicati questi 4/5 litri....senza considerare che molti potrebbero accontentarsi di usare vecchi motori ( che tralasciando le performance ) avranno tanto uso e potrebbero bruciare anche olio o consumare dippiu ( nessuno si sogna di andare a comprare oggi trattorini ultimo grido, senza ritorno economico! Poi considerando il consumo anche del mezzo gomme, cinghie, ingranaggi e coltelli alla fine fare dei fuocherelli a parità di inquinamento, risulterebbe molto più economico!! In alternativa elettrico con impianto fotovoltaico!!! Un mio amico le ramaglie le accumula in un avvallamento del terreno e li insieme a foglie e terra marciscono molto velocemente, Se non sono malate!!! Cordialita'
....dovremo invece TUTTI preoccuparci molto di piu delle schifezze che lasciamo nell ambiente nel nostro piccolo, al contrario di ciò che professa la piccola gretina, la protesta va fatta contro noi stessi! Non contro capitalisti e multinazionali!! Siamo Noi appunto, nel nostro piccolo, che dovremmo limitare i consumi, smettere di viaggiare avanti e indietro....con aerei, pulman, navi, spostare le merci coi treni ( elettrici) o meglio comprare a km 0 e limitare l uso dell auto(anche quella piu ecologica) e capitalisti e multinazionali sparirebbero e con loro tutta la m****da che ci vendono!!! i nostri antenati hanno vissuto benissimo senza tutte queste moderne e costose comodità e a noi ( uomo ) oggi sembra che prima di lasciare questa terra si debba consumarLA il più possibile!! Ma so anche che tutto cio è pura utopia, nulla si farà fino a quando l aria sarà poco respirabile e non si dovrà andare a prendere la poca acqua potabile nei pochi ghiacciai rimasti ai poli!!
Dipende dal tipo di legno, se duro come l'olivo si può fare anche se verde, se invece è più flessibile meglio secco perché la trincia che ho è dotata di martelli che spezzano il materiale. Inoltre ho lo spazio e quindi la possibilità di stoccarlo per più di un anno, tempo durante il quale agiscono vari fattori di decomposizione (insetti, funghi, ecc.) e lo rendono ancor più frantumabile.
Bravo fatto un bel lavoro!!!anch'io farò così prenderò una trincia si evita di bruciare !! E fa bene al terreno
I fuochi forse sn nocivi,ma nn quanto gli scarichi del motocoltivatore che produci x triturarli.i mie nonni usavano x accendere il camino o la stufa a legna.poi se posso alla atto della potatura meglio potare in piccoli rametti.buon lavoro e grazie x il video. A dimenticavo tutte quei rami bruciati producono una ottima cenere che si trasforma in buon concime pieno di azoto.
Vittorio Calvini esatto potassio ho fatto casino.
Tiziano Cardone .
Tiziano Cardone l'azoto è volatile, si trova nell'aria. Quando bruci una sostanza organica, l'azoto ritorna nell'atmosfera. Stessa cosa quando si compostano delle sostanze ricche in azoto. Se manca carbonio per bilanciare, gran parte di quell'azoto si perde nell'atmosfera. Se invece c'è un rapporto carbonio azoto di 30:1, allora le perdite di azoto saranno minime
bravo mi puoi dire che potenza in cv ha il tuo motocoltivatore e tipo di trincia perchè anch io ho il problema delbruciare grazie gianni
Esistono trincia per ogni potenza!
Buona idea è dotarsi di un mezzo da almeno 11cv (se Diesel) e un trincia da almeno 70cm (es. Bittante)
ottime per accendere il caminetto quando sara' inverno...inquina molto di piu' il tuo trattore diesel..
Gentilissimo, altri hanno fatto la tua stessa critica a cui ho risposto in particolar Vincenzo Turi 2 mesi fa, questa è la mia risposta che copio-incollo: Gentile Vincenzo, la tua osservazione è giusta. Il mio vecchio motore disel è molto inquinante, ora ci sono motori molto più performanti. Comunque scelgo di proseguire con questa pratica perché facendo un bilancio ad occhio di quanta CO2 produco con 3-4 litri di gasolio e quanta ne produrrei bruciando le ramaglie che trituro in una giornata di lavoro, il bilancio è favorevole alla triturazione. Resta il problema delle schifezze prodotte dai carburanti, quelle che produciamo normalmente senza preoccupazione tutti i giorni.
Questa è la risposta a Mario Tatti rispetto al utilizzo nel caminetto che io non ho: Gentile Mario, anch'io mi scaldo con la stufa e recupero tutto quanto di utile cioè i rami di diametro superiore ai 2,5-3 cm. , uso anche qualche fascina per accendere (avviare il fuoco) ma il piccolo che rimane è comunque tanto.
Col cavolo che aiuta il terreno se la potatura a tracce di malattia lo trasmetterà al terreno dove la pianta prende le sue sostanze
@@vittoriocalvini8728 Il bilancio non è favorevole perché la co2 liberata verrà riassorbita con la crescita in tempi rapidi. Il bilancio è neutro e il ciclo si chiude in pochi anni al più pochi decenni. La co2 liberata del tuo trattore invece prima che torni ad essere petrolio può impiegare milioni di anni. L'unico problema di bruciare è la generazione di particelle sottile (fumo) che rimangono nell'aria per un certo periodo....
Hai prove di questa, a mio parere, gigantesca sciocchezza?
E la benzina però non inquina?
Certamente la benzina inquina e il mio vecchio motore diesel ancora di più, anch'io mi sono posto il quesito e ho valutato che il bilancio rimane a favore del trinciare cioè fra le due quantità di CO2 emesse quella del motore è sicuramente inferiore; resta il vantaggio di sostanza organica lasciata sul terreno. La tecnologia ha migliorato le prestazioni dei motori anche agricoli e oggi si possono acquistare motori più performanti e forse elettrici. Infine non mi sembra giusto che mi si critichi sulle emissioni quando tranquillamente andiamo in giro tutti i giorni con le nostre stufe viaggianti con relative schifezze rilasciate.
Sì, ma se hai gli olivi malati da rogna dell' ulivo non li bruci? Io sì!
fortunatamente non ho problemi di rogna dell'ulivo. Ho fatto questo video non specificatamente per l'olivicoltura ma solo perché ogni fuoco è nocivo per l'ambiente e per proporre una pratica che ritengo virtuosa. Cmq non condanno chi per svariati motivi preferisce o deve bruciare.
Certo è sempre bene riutilizzare la potatura come concime naturale.
Come anche scarti della cucina, ma molti che si avvicinano all'agricoltura, non conoscono che se le piante sono infette sarebbe meglio avere dei giusti accorgimenti, come buttare della calce in modo da disinfettare la potatura e poi utizzare come concime, altrimenti il terreno è le piante restano sempre a rischio contaminazione e la calce non eccessivamente usata fa anche bene. Continua con i video che sono interessati ;)
Conviene sempre bruciare così si eliminano anche le spore del cicloconio
@@vittoriocalvini8728
. Bi
Poi invece sul fatto che il terreno va cosparso di materia organica hai perfettamente ragione
é giusto cospargere il terreno di matteria organica , ma deve fermentare in un luogo adatto e rigirato varie volte affinche diventi concime , a quel punto lo cospargi sotto le piante ok . ma a trinciarlo direttamente sotto alle piante fate solo bosco sotto agli alberi da frutta .
Io faccio una telefonata ad un allevatore di capre che viene a prendere le potature degli ulivi con il suo trattore e le usa per alimentare le sue capre.
Ottimo Achille!
Tu sei il numero uno!
anche io voglio comprarle
Ben fatto, volendo velocizzare il processo basterebbe fresare sotto terra il trinciato.
Si può montare su qualsiasi motozappa.
non so bisogna chiedere ai rivenditori specializzati
Tutti i trincia, per motocoltivatore o trattore, nascono per rami verdi!
E se trinci rami verdi hai meno muffe (che così respiri, complimenti!), emetti meno CO2 nell’aria perché bastano 2 passaggi, risparmi soldi sia con il carburante che con la durata dei coltelli o mazze e organi di trasmissione del trincia
Fai benissimo e poi bruciando ti devi avvicinare sempre vicino al fuoco e io mi raffreddo ogni volta perché ti surriscalda il viso
giusto, ma l'operazione migliore è lasciare le sarmenti vicino agli alberi dove sono state tagliate e macinarle quando vai a trinciare anche l'erba, in questo modo eviti di passare più volte e rilasci nutrienti e sostanza organica direttamente sotto la pianta, ottenendo in oltre un effetto pacciamante.
La tua soluzione è ottima, veramente, purtroppo la macchina che uso per tagliare l'erba non va bene per spezzare le ramaglie.
@@vittoriocalvini8728 in effetti il motocoltivatore nel video è ingombrante per lavorare sottochioma. cosa sta usando per sfalciare l'erba sotto gli alberi? un decespugliatore con ruote? una trincia a catena o a coltelli o a disco?
@@vincenzogramegna Uso una trincia a coltelli che funziona come una tosa erba un po più grande (80 cm.) con due ordini di lame e senza raccolta, spezza i rami piccoli ma non superiori al 1-1,5 cm di diametro (ovviamente dipende dal tipo di legno)
@@vittoriocalvini8728 non ho un trattore e sto scegliendo il mezzo idoneo per trinciare l'erba e i residui di potatura degli olivi (4-5 ettari), penso che una trincia a martelli medio-grande sia la soluzione migliore: puoi avvicinarti sottochioma e ha una resa lavorativa dimensionata alla superficie da lavorare; poi sotto gli alberi si potrebbe rifinire col decespugliatore.
@@vincenzogramegna 4-5 ettari sono tanti, è difficile trovare un attrezzo unico che vada bene per erba e ramaglie. I martelli sicuramente sono idonei per le potature ma non per l'erba perché si attorciglia come corda. Non so cosa consigliarti.
Se li bruci la cenere la butti sotto alla fresa ed è un ottimo voncimante
Gentile Fabio non accolgo il tuo consiglio perché il terreno si arricchisce maggiormente con la decomposizione naturale della sostanza organica rispetto al incenerimento della stessa. Ti chiedo di leggere la risposta che diedi Giuseppe Chiocca 2 mesi fa. Bruciando si disperde maggior parte della sostanza e si produce un complesso minerale soprattutto potassico alquanto alcalino, viene dispersa tutta la sostanza azotata viceversa trattenuta dagli organismi che formano l'umus. Inoltre non freso perché nell'uliveto è un intervento inutile e potrebbe essere dannoso per le radici superficiali.
Intendevo nel orto
Però voglio provare a fare quello che hai fatto te ti posso chiedere la marca della zappatrice
Bravo.
Io trincio dopo che ho potato, basta una passata, tutto tritato senza fare fumo ,se lo facessero tutti ,ci sarebbe meno fumo nelle campagne, e la sostanza organica rimane nel terreno
se accelleri di piu e non fai ballare la trincia con 2 passate fai tutto. l'ideale dopo è passarci la fresa ,concimi e in piu agevoli la decomposizione.
Simone Varese in fatti io lo uso quasi a pieni giri per fare quel lavoro
Simone hai ragione, uso normalmente e ovviamente il regime di giri piu alto possibile: il motore Lombardini ha un autoregolatore del massimo. Nel video poi si sente sforzare e si vede sobbalzare la trincia perché stava lavorando su rami grossi.
@@vittoriocalvini8728 è un Ferrari 74?
@@francescochinosi3303 Il motocoltivatore è Bertolini 14,5 CV. con motore Lombardini diesel
A me sembra tanto strano che la bcs bladerunner da 90 la diano per Mtc da 9 cv...bah
Ci sono i biotrituratori, riducono tutti questi passaggi .
Acquistate sempre macchine italiane 🇮🇹
Gentile Haonor Morte la tua affermazione è giusta, se vuoi puoi leggere a questo proposito più sotto la discussione che ho intrattenuto con luca claudio picchi 3 settimane fa
Consiglierei al Signore di usare un paio di occhiali quando trincia! Lodico per esperienza.!!!
Va bene ma quando usi i teli per raccogliere le olive questi scarti si attaccano al telo e danno fastidio inoltre non si disfa no per anni
Gentile Mauro, ti posso assicurare che non ho problemi con le reti, nulla si impiglia anche perché le stendo sopra le ricrescita dell'erba
Inoltre non c'è problema di tempo per la decomposizione, si crea comunque sul terreno uno strato di materia organica ricca di vita
Bel lavoro
No Simone abito in provincia di Savona. Scusa il ritardo: visto la tua domanda solo oggi.
Se non vuoi bruciare triturali appena tagliati e accatastati per il compost, pessimo metodo questo di trinciarli con muffe lunghi e batteri
Concordo
Se tranci gli ulivi nei Peri o altro va bene e viceversa per esempio. Ma in qualsiasi pianta tranci lo stesso legno va molto male. Lo so per esperienza
Dopo tanto ti rispondo anzi ti chiedo di raccontarmi la tua esperienza, anche perché fra tutti mi sembri l'unica che ha esperienza diretta. Grazie
io brucio tutto nella stufetta per questo non ho problemi
Mi sembra molto faticoso come processo, chi ha fretta fa prima a bruciare tutto.
la tua affermazione è vera, infatti non condanno chi per varie necessità fa i falò ma io voglio solo dire che bruciare è uno spreco di sostanze utili per il terreno e una diffusione di sostanze dannose per l'ambiente.
@@vittoriocalvini8728 Ovviamente bisogna essere responsabili, mai bruciare in estate o in presenza di vento. Io non avendo vicini di casa e abitando in una zona poco ventosa in inverno me lo posso permettere, ma non brucerei mai sterpaglie se abitassi in un centro abitato, costringendo altre persone a respirare il fumo e sporcando di cenere automobili e giardini altrui.
Non le brucio sul terreno ma nella stufa, così riscaldo la casa
Gentile Mario, anch'io mi scaldo con la stufa e recupero tutto quanto di utile cioè i rami di diametro superiore ai 2,5-3 cm. , uso anche qualche fascina per accender ma il piccolo che rimane è comunque tanto.
La lignina impiega molti anni per decomporsi
Secca come fa lui sì! Verde fa molto prima
dovremmo fare tutti così!
Sì ottimo per dieci piante😉😉😉... Io li metto al camino così risparmio sul gas, ci cucino e mi scaldo 😉😉😉😉
Questa è la risposta che diedi a Mario Tatti 2 mesi fa: .... anch'io mi scaldo con la stufa e recupero tutto quanto di utile cioè i rami di diametro superiore ai 2,5-3 cm. , uso anche qualche fascina per accender ma il piccolo che rimane è comunque tanto.
Vittorio Calvini .. Ho acquistato un trincio a martelli e trito tutto.. aggiungo del letame di pecora consumato e poi passo la fresatura 😉😉😉. Terreno soffice ossigenato e concimato😉😉😉😉.. È i risultati sono ottimi😉😉
Ottimo! Io sono un pelandrone e cerco di evitare qualche lavoro in più: non freso perché non è necessario nell'oliveto, lascio tutto li a decomporsi naturalmente.
Vittorio Calvini .. no no il una volta l'anno freso per ossiggenare il terreno, mettere il concime sotto terra e pulire il tutto. Il resto dell'anno solo trincio e amore😉😉
Io adopererei una trituratrice da attaccare al motore del motocoltivatore o con motore elettrico trifase, in modo da triturare tutto dopo il taglio senza perdere tempo a legare, riporre con l’erba che si insinua e rende poi il lavoro di rimozione faticosissimo.
Gentile Luca, dipende: se ho poche ramaglie, magari fatte fuori del campo, faccio le fascine, le ammucchio in posto adatto per poi trinciarle quando voglio. Per inciso lei saprà che il legno secco si trincia meglio. Non ho mai avuto problemi con la crescita dell'erba, certamente non bisogna lasciare le ramaglie per troppo tempo nel campo. Se viceversa faccio molte potature in stagione le trincio quando la potatura è terminata. Comunque il suo consiglio è valido, è un altro modo valido di gestire le potature senza fuoco, io mi sono organizzato col mio metodo anche perché dopo aver sperimentato le trituratici ho visto che quelle hobbistiche non sono efficienti e quelle professionali, usate dalle ditte di manutenzione aree verdi, costano parecchio. Non so se lei ha fatto questo lavoro nel modo da lei proposto, se si saprà anche in questo caso c'è un discreto lavoro nel portare la macchina vicino alle ramaglie o viceversa, poi nel distribuire il trucciolato senza lasciare mucchi.
Si certo le trituratrici in grado di far fuori rami di due/tre centimetri sono costose e quelle obbistiche (io ce l’ho) tritano solo fino a circa la dimensione di un dito. Io di solito attacco il cartello al trattore e mi portò in prossimità della trituratrice che faccio tritare direttamente sul carrello e, una volta pieno, lo svuoto lasciando aperto il cassone posteriore poco per volta. Io purtroppo se lascio le ramaglie sul terreno si incestano con l’erba e dopo non posso neppure tagliare l’erba con nessun mezzo, se non a prezzo di fatica e tempo
@@lucaclaudiopicchi5310, ottimo, mi permetto di giudicare il suo metodo positivamente. Comunque anche il mio è valido anche perché in Liguria gli olivi stanno nelle "fasce" dove i trattori non passano ma i motocoltivatori si.
Quello che non inquini col fuoco inquini nel fare 5 passate con il mezzo diesel.
Gentile Vincenzo, la tua osservazione è giusta. Il mio vecchio motore disel è molto inquinante, ora ci sono motori molto più performanti. Comunque scelgo di proseguire con questa pratica perché facendo un bilancio ad occhio di quanta CO2 produco con 3-4 litri di gasolio e quanta ne produrrei bruciando le ramaglie che trituro in una giornata di lavoro, il bilancio è favorevole alla triturazione. Resta il problema delle schifezze prodotte dai carburanti, quelle che produciamo normalmente senza preoccupazione tutti i giorni.
ma basta pensare all'inquinamento ...... allora l'Etna inquina quanto tutte le industrie italiane in un anno.
@@vittoriocalvini8728 Coltivo solo 100 alberi di ulivo. Ma sto investendo in una cippatrice.
Ero un contadino nel Regno Unito e ricordo che la paglia di grano veniva quasi sempre bruciata, ora illegale e nessuno si lamenta. Penso che a volte noi agricoltori siamo lenti a cambiare le vecchie pratiche. Ha senso rimetterlo al suolo. Anche più sicuro. (scusa per il povero italiano)
E sempre meglio della pessima" co2 che dell ottimo benzene!!!
Scusa, non ho capito il tuo commento, non capisco se è ironico o affemativo. Ti spiace spiegarti?
@@vittoriocalvini8728 la mia e un affermazione ironica......credo sia meglio bruciare gli sfalci correttamente essiccati, o accumularli x farli naturalmente marcire x poi usarli come compost, piuttosto che bruciare della benzina/gasolio ed emettere dei combusti aromatici!!
@@jerrypunto Salve, qui copio-incollo la risposta che diedi a una critica simile alla tua. Inoltre ribadisco che normalmente non ci preoccupiamo delle schifezze che spandiamo nell'ambiente tutte le volte che usiamo i motori a combustibile (qualcuno le ha definite stufe viaggianti) mentre mi si contesta la mia ricerca di non fare fuoco inutile. Mi permetto di puntualizzare che non sto trattando di sfalci (cioè di erba) ma di rami che per essere compostati devo essere triturati ovviamente con macchine a motore.
>
Al piacere di rileggereti, Vittorio
Carissimo Vittorio, purtroppo è vero, 4/5 litri di gasolio non risolveranno la situazione ambientale, bisognerebbe solo capire per quanto potrebbero essere moltiplicati questi 4/5 litri....senza considerare che molti potrebbero accontentarsi di usare vecchi motori ( che tralasciando le performance ) avranno tanto uso e potrebbero bruciare anche olio o consumare dippiu ( nessuno si sogna di andare a comprare oggi trattorini ultimo grido, senza ritorno economico! Poi considerando il consumo anche del mezzo gomme, cinghie, ingranaggi e coltelli alla fine fare dei fuocherelli a parità di inquinamento, risulterebbe molto più economico!! In alternativa elettrico con impianto fotovoltaico!!! Un mio amico le ramaglie le accumula in un avvallamento del terreno e li insieme a foglie e terra marciscono molto velocemente, Se non sono malate!!! Cordialita'
....dovremo invece TUTTI preoccuparci molto di piu delle schifezze che lasciamo nell ambiente nel nostro piccolo, al contrario di ciò che professa la piccola gretina, la protesta va fatta contro noi stessi! Non contro capitalisti e multinazionali!! Siamo Noi appunto, nel nostro piccolo, che dovremmo limitare i consumi, smettere di viaggiare avanti e indietro....con aerei, pulman, navi, spostare le merci coi treni ( elettrici) o meglio comprare a km 0 e limitare l uso dell auto(anche quella piu ecologica) e capitalisti e multinazionali sparirebbero e con loro tutta la m****da che ci vendono!!! i nostri antenati hanno vissuto benissimo senza tutte queste moderne e costose comodità e a noi ( uomo ) oggi sembra che prima di lasciare questa terra si debba consumarLA il più possibile!! Ma so anche che tutto cio è pura utopia, nulla si farà fino a quando l aria sarà poco respirabile e non si dovrà andare a prendere la poca acqua potabile nei pochi ghiacciai rimasti ai poli!!
Sei di cesenatico
Se proprio lo volete fare mi sa che è più facile quando sono verdi e non secchi perché sono più duri
Dipende dal tipo di legno, se duro come l'olivo si può fare anche se verde, se invece è più flessibile meglio secco perché la trincia che ho è dotata di martelli che spezzano il materiale. Inoltre ho lo spazio e quindi la possibilità di stoccarlo per più di un anno, tempo durante il quale agiscono vari fattori di decomposizione (insetti, funghi, ecc.) e lo rendono ancor più frantumabile.